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TWF - Tex Willer Forum

virgin

Ranchero
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Tutto il contenuto pubblicato da virgin

  1. virgin

    [656/657] Nodo Scorsoio

    Veramente, Carlo, io non lo facevo per accusare. Era un complimento indiretto per dire che è tanto bravo che per me aspettare una sua storia è sempre troppo! Non sapevo dei suoi problemi familiari e me ne dispiace...
  2. virgin

    [656/657] Nodo Scorsoio

    Ho comprato l'albo. Per leggerlo attenderò come al solito di avere la storia completa; tuttavia, solo ad averlo in mano la copertina provoca sensazioni bellissime. E a una sfogliata i disegni di Rossi mi sembrano ancora più suggestivi che in passato. Peccato che sia così lento: cinque anni fra una sua storia e l'altra sono un'attesa troppo lunga, visto il suo talento!
  3. virgin

    [656/657] Nodo Scorsoio

    Capito. Be', dai: vivaddio che qualche particolare o posizione cambia. Vogliamo far inventare almeno qualcosa al povero Claudio o no?
  4. virgin

    [656/657] Nodo Scorsoio

    Ho capito il tuo parere sulla questione, ma non il senso di questa frase... almeno, penso di averlo afferrato, ma non ti sei espresso in modo chiarissimo. Osservavo solo che affermare "Chissà che sia va volta buona che le copertine cominciano a raffigurare qualcosa che esiste e non scene che poi nella storia non esistono" non corretto perché, con l'esclusione di "Appuntamento con la vendetta" e "Feticci di morte", le ultime cinquantasette copertine di Tex sono tutte state derivate da vignette all'interno dell'albo. Anche nel centinaio precedente, al netto di anniversari e centenari vari, le copertine iconiche o evocative che dir si voglia sono state al massimo un paio ("Buffalo soldiers", sulla quale si potrebbe discutere, e "Mefisto!"). Idem nel centinaio ancora precedente.
  5. virgin

    [656/657] Nodo Scorsoio

    Scusa un attimo, John... ma che io ricordi, la critica che viene mossa alle copertine di Villa solitamente è di essere tratte da una vignetta all'interno, mica il contrario! Qualche eccezione c'è cominciata a essere ultimamente, semmai.
  6. Mi ha già preceduto Natural Killer! Per questo ti do un'indicazione, FiorediLuna: quando vuoi creare una nuova discussione, prova a cercare con la barra di ricerca in alto a destra se esistono già discussioni con lo stesso argomento; data la lunga vita del forum, è molto probabile. E' uno strumento facilissimo da usare e, inoltre, se ci sono già discussioni del genere, puoi tranquillamente intervenire lì...
  7. virgin

    Nizzi: Lascia O Raddoppia ?

    Sì, sì, non avevo frainteso! Con 'ritorno' indicavo proprio quell'ipotesi.
  8. virgin

    Nizzi: Lascia O Raddoppia ?

    Di fronte a Nizzi, il mio atteggiamento è sempre bivalente: indubbiamente, le sue ultime storie erano davvero brutte e andavano criticate; d'altra parte, però, le critiche piovute su di lui, oltre che esagerate, nei toni e nei contenuti sono spesso andate oltre i limiti del lecito. Purtroppo, è un atteggiamento comune: basti pensare a Ruju che, prima ancora di debuttare sul mensile, in alcuni cantucci della rete era stato sottoposto a linciaggio preventivo: ricordo di aver letto addirittura minacce di morte nei suoi confronti, dopo che era stata annunciata la pubblicazione de "La prova del fuoco". Al che viene veramente da chiedersi in che termini spesso e volentieri si parli di fumetti che, va bene, sono una passione, ma in fin dei conti si tratta di qualcosa di men che futile. Andando un po' più in generale, penso che Nizzi sia stato in un certo senso l'ultimo depositario del Tex classico. Intendiamoci: sapete tutti che sono a dir poco entusiasta delle storie pubblicate ultimamente, a causa di un Boselli e di un Ruju in forma strepitosa; eppure, dopo aver trascorso anni a leggere solo gli inediti per poi accantonarli senza aprirli più, negli ultimi mesi ho ripreso a leggere le storie più vecchie e... mi è venuta addosso una sensazione curiosa. Non ci sono dubbi sul fatto che, dopo il numero 400, qualcosa sia cambiato: la crisi di Nizzi, l'ingresso di nuovi sceneggiatori dallo stile più moderno, il nuovo copertinista... tutto ha provocato una cesura molto netta. Non credo per colpa degli autori: si è trattato, semplicemente, dello Zeitgeist. Fatto sta che, se prima del numero 400 avevo l'impressione di leggere un Tex tutto sommato originale, dopo mi si è acuita la sensazione di leggere qualcosa scritto con sensibilità moderna e, aggiunta intorno, un po' di attrezzeria texiana. Storie di Nizzi come "Sioux", "L'uomo con la frusta" e "Furia rossa" sono fra le ultime che mi diano la sensazione di assistere a un rito arcaico come nelle storie di GLB; dopo, fra la crisi di Nizzi da un lato e i nuovi sceneggiatori dall'altro, si sente la modernità entrare, prepotente. E non è una cosa negativa, anzi: innovare era probabilmente necessario, cercare strade nuove, modificare ulteriormente il comportamento di Tex dopo le revisioni già apportate da Nizzi... e non si può dire che ciò sia stato fatto male. Fatto sta, però, che quando devo rileggere degli episodi di Tex, le mie scelte sono sempre e solo due: Gianluigi Bonelli e Nizzi. Non penso che abbia senso un ritorno di Nizzi su Tex. Ormai nell'attualità è un capitolo chiuso. Ma per me continua a tornare ogni volta che rileggo "La congiura", "Sioux", "L'uomo con la frusta", storie scritte come nessun altro sapeva fare.
  9. virgin

    [Texone N. 30] Tempesta Su Galveston

    No, pensavo a edizioni cartonate uscite dopo anni, come quelle di Patagonia e L'ultima frontiera, per intenderci...
  10. virgin

    [Texone N. 30] Tempesta Su Galveston

    Congratulazionissime (si dice? be', si dovrebbe, visto il lavoro fatto! ) al nostro Filippo! Al di là delle aspettative, che aumentano vertiginosamente (non che prima fossero basse, neh), è bello scoprire come Rotundo, oltre che un grandissimo disegnatore, sia anche molto affabile col pubblico. Peccato per la copertina con le carte da gioco... va be', voglio sperare che sarà per un'edizione speciale, dato che ultimamente fioccano!
  11. Sì, le notizie sono sicure. Dichiarazioni di Boselli stesso, se non erro!
  12. virgin

    [654/655] Inferno A Oil Springs

    Adesso ho capito, Magic Wind: hai semplicemente letto di fretta i messaggi! A me questa storia è piaciuta, se leggi bene. Non dico che sia perfetta, anzi, secondo me ha molti difetti, ma ciò non toglie che mi abbia divertito non poco. Nella pagina precedente, se vai a vedere, l'ho detto diffusamente. Concordo perfettamente con te sul fatto che questa storia non abbia nulla di radical chic: la sensibilità di Manfredi lo è, al massimo. Altro esempio su un altro autore: Faraci dice di essere cresciuto nei centri sociali, ma non mi risulta che sia possibile capirlo dalle sue storie a fumetti. Quando dichiara però che "Tex non ama la violenza e la usa solo come estremo rimedio", lì è evidentemente influenzato dalla sua sensibilità personale, qualsiasi essa sia (e bon, nel merito di Tex che non ama la violenza prende una cantonata pazzesca, ma va be', non di Faraci si parla qui). Spero di esser stato chiaro.
  13. virgin

    [654/655] Inferno A Oil Springs

    Ora, mettiamo le cose in chiaro: non mi pare che nessuno se la sia presa a morte, quantomeno in questa sede (in altre, ovviamente non ne rispondiamo). Si tratta però di una differenza di sensibilità che, pur senza pistolotti politici (qui Manfredi è stato bravo), salta fuori per come si mettono in luce certe cose. Senza che ciò sia negativo: è una differenza, punto. Leggi con attenzione e vedrai che nessuno di noi ha detto che debba essere per forza di cose negativa. Al massimo, qualcuno (non io, però), con tanto di formule dubitative e congiuntivi, ha detto che non ne apprezza alcune possibili conseguenze; è molto diverso.
  14. virgin

    [654/655] Inferno A Oil Springs

    Analisi di Gianbart che sintetizza perfettamente i difetti di questa storia e con la quale mi trovo in tutto d'accordo. Quindi, perché per me questa storia, seppur non memorabile, non è da bocciare in toto? Mi riaggancio a quanto detto da Ymalpas sopra: Sono portato a considerare positivamente questa storia proprio per i troppi anni con un Tex immusonito che ci sono stati offerti. Poi, certo, qui c'è troppa farsa tutta in una volta. E l'ironia presente non è nemmeno glbonelliana, troppo goldoniana e poco fisica e gagliarda. Ma d'altronde, fra un anarchico di destra orgogliosamente anti-intellettuale come GLB e un radical-chic come Manfredi (mi dicono che si arrabbi quando viene definito così... ma in fin dei conti è e rimane un radical-chic) non ci può che essere un'enorme differenza. Io do atto a Manfredi di averci comunque provato, in un tempo in cui la serie di Tex va a gonfie vele, ma in cui il protagonista rischia ancora di trasformarsi in un granitico antipatico, a contrario di ciò che insegna la tradizione.
  15. virgin

    [654/655] Inferno A Oil Springs

    Sugli elementi da western classico di questa storia si è già soffermato perfettamente il dott. Monni... Io invece avrei una curiosità: solo a me Teeth sembra avere una certa somiglianza fisica con Giovanni Lindo Ferretti? Oltre all'aria generale, c'è quel neo sulla fronte...
  16. virgin

    [654/655] Inferno A Oil Springs

    Dato che il cenno al post-moderno si collega a un discorso che ha monopolizzato le ultime due pagine del topic su "Le storie", mi permetto di dire: post-moderno, vero... ma, accidenti, fatto con stile e per niente fine a sé stesso! Poi, sia ben chiaro, la storia non è memorabile. Con qualche infamia (non ho onestamente capito perché un giudice tanto fanatico di impiccagioni assolva così alla leggera l'imputato; né la risoluzione finale del fratello scemo che spiffera tutto mi è sembrata sufficientemente solida... perfino per una storia-farsa come questa) e qualche lode; ma per quanto eretica, so che rischio di scatenare un flame, la trovo una bazzecola rispetto a quello che scrive Nolitta. Mi stupisce non poco trovare affermazioni del genere: Non so se ti rendi conto, Sandro, ma mi hai appena definito "mentalmente aperto". Ci deve essere un cortocircuito... "Inferno a Oil Springs" fa ridere parecchio. Non è certo Tex, ma per un solo episodio si può ben chiudere un occhio e apprezzarla per quello che è. Però c'è un però: la pubblicazione, di recente, de "Il segreto del giudice Bean", dove Boselli imbastiva una trama virata sull'ironico, che però funzionava egregiamente anche come storia in sé. Oltre ad avere qualche passaggio che non convince, "Inferno a Oil Springs" offre un finale che, nel suo simbolismo, è davvero gratuito. La storia è da sufficienza (VI, quindi), ma non di più. Leomacs offre una prova a due facce, fatta di vignette splendide e altre appena sbozzate, che aumentano soprattutto nel secondo albo, insieme a incostanti rese fisiognomiche. Talento immenso, ma trapela anche una certa fretta...
  17. virgin

    [654/655] Inferno A Oil Springs

    Letto il primo albo. Al momento la storia trasmette sensazioni positive. Certo, non è memorabile (diciamo una dignitosa sufficienza), ma quello che c'è è comunque valido, a differenza di "Sei divise nella polvere". Dopo aver letto una settimana fa "Il prezzo dell'onore", è bello trovarne l'esatto opposto su un albo di Tex: un mondo profondo popolato da personaggi credibili che, per quanto poco approfonditi, comunicano comunque una sensazione di spessore. Azzeccatissimi Tex e Carson, carismatici dominatori che Manfredi riesce a caratterizzare in modo personale e al tempo stesso credibile: il suo stile nei dialoghi fra i pards non assomiglia a quello di nessun altro eppure suona familiare. Insomma, un gran successo. Sulle lamentele che sarebbero state avanzate circa il "Tex sindacalista" di inizio storia mi permetto di dire che non le condivido. La scena non mi ha trasmesso alcuna sensazione fuori luogo; eppure sono uno che, quando sente puzza di politicamente corretto, mette mano alla pistola! Se nel seguito della storia Tex vedrà Carson fare il galante con Rachel e lo accuserà di omofobia e femminicidio sono pronto a ricredermi, ma per il momento mi pare che Manfredi nell'accennare all'attualità non sia caduto nel politicamente corretto come invece accaduto con "La grande sete". Anche se forse nel considerare male quella storia sarò stato aiutato da Paco che, durante il referendum, spammava la vignetta con Tex che dice "L'acqua è un bene pubblico" praticamente in ogni dove... Riguardo l'altra scena che ha fatto discutere, ovvero la sortita di Tex un po' Rambo... mi è sembrata eccessiva, sì, se rapportata alla realtà. Nella logica del fumetto ci può stare ed è molto meno svaccata di quella offerta da Faraci ne "Il ricatto di Slade" o da Boselli ne "I trappers di Yellowstone"; quelle sì che erano cadute di stile. In sintesi, per il momento la storia non è epocale, ma è comunque piacevole intrattenimento. Tex e Carson magistrali, riusciti personaggi di contorno, belle atmosfere, dialoghi brillanti che non cadono nel battutismo fine a sé stesso oggi di moda... tutto che avviene col concorso degli ottimi disegni di Leomacs: io sono soddisfatto. Come ripeto sempre, è da episodi medi che si capisce davvero la solidità di un personaggio di narrativa seriale. "Oro nero!" rientra in questa categoria di storie, che mi fanno capire ogni mese quanto Tex sia grandioso. Mutato rispetto agli inizi, ma per fortuna ancora deliziosamente anacronistico. E, tenendo conto del livello rasoterra del fumetto odierno, italiano e non ("mo' guarda, te metto Edda Ciano che se tromba un vampiro... ahahahahah, quanto so' figo"), è il miglior complimento possibile. Tex è l'ultima bandiera del fumetto popolare più genuino. La seduta è tolta.
  18. virgin

    [654/655] Inferno A Oil Springs

    Francob, è normalissimo voler portar critiche, ci mancherebbe. Ma nella nostra comunità è gradito un atteggiamento rispettoso ed educato nei confronti degli altri utenti, precetto al quale tu stai decisamente venendo meno. Poi, Boselli stesso, facendo autoironia, ti invitava a riderci sopra. Il tuo atteggiamento polemico e aggressivo a oltranza, però, non lo rende molto possibile. Se ci tieni a proseguire l'esperienza in questo forum, ti invito a calmarti.
  19. virgin

    [656/657] Nodo Scorsoio

    Pur avendo ridimensionato le aspettative su Faraci, come Paco Ordonez, condivido il moderato ottimismo di pecos. A farmi ben sperare è, anche, l'inserimento del tema amoroso, che fa molto Nizzi e speriamo che dia interesse... Invero la storia d'amore contrastata, se pur vista altre volte, non è uno degli elementi più frequenti della serie; anzi... E poi, sinceramente, se uno guarda gli ingredienti, le storie di Tex sono (e in gran parte devono essere) la stessa minestra: è la capacità di accostare gli ingredienti, falli risaltare e inserire qualche spezia che rende i piatti molto diversi. Per quanto riguarda i riferimenti di Rossi: i suoi riferimenti sono Civitelli e Monti. Direi che si sentono ancora... ma aspetto di leggere la storia intera prima di pronunciarmi.
  20. virgin

    [656/657] Nodo Scorsoio

    I disegni di Rossano Rossi sembrano della consueta validità, mentre Faraci parrebbe avere ideato un soggetto per lui nuovo. Quindi, l'aspettativa sale! Spettacolare il Carson della seconda tavola in anteprima...
  21. virgin

    [654/655] Inferno A Oil Springs

    Allora merita una medaglia, altro che vergogna!
  22. virgin

    Un Album Tex Per Calegari ?

    All'inizio dell'inverno mi era giunta voce che Calegari fosse al lavoro su una storia a colori di Tex. Ma, non avendone saputo nulla fino a oggi, deduco che non fosse una fonte molto affidabile. D'altronde, Calegari non è certo più un giovinetto. Basta andare a vedere i disegni di "Bandidos!", realizzato più di dieci anni fa, per accorgersi che gli anni sono naturalmente trascorsi anche per lui.
  23. Non conoscevo questo episodio! Be', semplicemente geniale... Per quanto riguarda le censure: quello che mi preoccupa è che siano state eseguite sulla Collezione storica a colori (nel Tre stelle i dialoghi erano ancora originali), quindi in tempi assai recenti...
  24. Al di là del fatto che l'approvazione di Civitelli alle modifiche è risaputa da anni, non è questione di indignazione. Semplicemente, la storia era stata pubblicata con quella veste che funzionava benissimo, perché cambiarla? Con dialoghi veramente sciatti, per giunta. L'ostinato "parlar d'altro", da parte di Tex e Alison era a mio parere molto più allusivo del cenno diretto (e goffo) alla sua sorte. Ma tant'è, lamentarsene non cambia la sostanza dei fatti...
  25. Permette di apprezzare la revisione ancora più a fondo di quanto già inquietantemente permettevano le vignette pubblicate da Anthony anni addietro a pagina 1 di questo topic. All'epoca mi espressi in tono molto veemente e infantile... ma questi mutamenti mi lasciano perplesso (eufemismo) ancora oggi. Il dialogo sul fetore dell'hogan era molto realistico e sensato, perché stravolgerlo?
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