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Messaggi pubblicato da virgin
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Contraddicendo il vecchio Carlone, talvolta tragedia e farsa coincidono.
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Il 10/5/2022 at 19:18, Juan Ortega dice:
Sarebbe una vera nemesi: "Signor Virgin, apprezzo il suo sforzo ma il suo soggetto mi dà le stesse sensazioni che le mie storie di Tex danno a lei"
E non è nemmeno detto che sia impossibile.
Se qualcuno di voi ha il numero di Romano Prodi, organizzare una seduta spiritica è un attimo.
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"I soggetti di virgin fanno cagare".
Hai ragione, @Condor senza meta, sarebbe meraviglioso!
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"La mia visione della vita si basa su Fort Sahara". (Zerocalcare)
"Che vita demmerda". (Isabella De Bernardi in "Un sacco bello")
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Sì, concordo: dialoghi fiacchi e ritmo davvero scarso. Ma almeno Tex e pards non fanno figure indegne.
Se fosse stata la storia di un esordiente avremmo detto che era noiosa, con un mostro finale improbabile, al postutto brutta, ma non del tutto sbagliata. Non so se mi spiego.
"Alaska" ti fa venire voglia di buttare via il volume, "Fort Sahara" di buttarlo via, dare fuoco al cane dello sceneggiatore e spargere il sale sulle rovine fumanti della casa editrice.
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Fort Sahara molto peggio come sceneggiatura, ma Alaska recupera gagliardamente grazie ai disegni.
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Ma in "Faber 91", 91 è l'anno di nascita?
No, perché è inquietante vedere un mio coetaneo che dimostra l'età di mio padre.
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Accostare un'antonomasia per "manicomio" a delle università è una delle cose più appropriate che leggo da parecchi mesi a questa parte.
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38 minuti fa, Diablero dice:
A furia di considerare la "citazione" un atto "creativo", adesso i "citatori" pretendono di avere il copyright sulle loro citazioni, come se fosse una loro creazione originale!
Le citazioni sono belle, ma dato che l'eccesso è sempre rovinoso, bisognerebbe utilizzare con gli sceneggiatori gli stessi metodi spartani che utilizzano gli allenatori delle squadre di calcio dei pulcini: ogni tavola che contiene una citazione non verrà pagata*. Vuoi vedere, allora...
Seriamente: mi chiedo quanti danni abbiano fatto, ai fumettisti, anche i recensori che se non trovano almeno venti citazioni non sono contenti. Per poi trovarle a caso: io sto ancora cercando il recensore che ha scritto che "Avengers" richiama "Un dollaro d'onore" per farmi restituire le due ore e mezza buttate a guardare un film di merda.
*= ci sarebbe anche una versione più rurale e ruspante: a ogni citazione, un calcio nei denti. Si otterrebbe anche il collaterale e salutifero effetto di sostenere il mercato in crisi degli odontoiatri e delle protesi dentarie. Inoltre, incontrando per la strada un tizio con i denti finti, sapremmo con buona approssimazione che è un fumettista e potremmo chiedergli un firmacopie.
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... la vita è troppo breve per sprecarla a cancellare i messaggi di uno spammer.
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Forse.
Sta infrangendo ripetutamente il regolamento del forum e stiamo vagliando la sua posizione.
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Potremmo fare Loa e Lily che leccano il cono gelato sulla regular e che si spalmano la crema sulla variant.
Lo spirito di Airoldi si è impossessato di noi.
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Io sogno un comicdom italiano con dissing tipo East Coast-West Coast negli anni Novanta, con sparatorie e morti ammazzati, come l'hip hop quando era ancora una cosa seria prima di trasformarsi in un circo di passerine infiammate che piangono in diretta Instagram perché la farmacia ha finito la loro crema lenitiva preferita.
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Tex in tutù che balla il can-can intensifies.
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<span style="color:red">11 ore fa</span>, Mister P dice:
Io sono nano sul serio .
Puoi consolarti con "la virtù di tutte la meno evidente [omissis]".
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Sì, vero.
Quando andavo in palestra con un mio amico facevamo gli stessi esercizi con gli stessi carichi: lui sembrava pompatissimo, io smilzo come prima nonostante avessi messo su quindici chili di massa magra... Una volta in cui essere venti centimetri più alto di lui andava a mio completo svantaggio.
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Il 24/4/2022 at 22:22, MacParland dice:
Suvvia, omino dalle mie parti significa “uomo di bassa statura”, non “uomo dal cervello piccolo”. Ed una persona alta 1,70 è di medio bassa statura. Bonelli non mi sarebbe arrivato nemmeno al mento, ma se mi avesse tirato un cazzotto mi avrebbe steso. Omino non è dispregiativo.
Ora che ci penso, anche mio padre incontrò Chechi e lo definì: "Un piccoletto, ma grosso il doppio di me".
E tenendo conto che il mio babbo fino a pochi anni prima era pilone di mischia e ancora oggi è un discreto marcantonio, non oso immaginare quanto fosse grosso Chechi visto dal vivo.
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Io so solo che sono solito definire "nanerottolo" chiunque non superi il metro e ottantacinque... Ma siate comprensivi, dalla mia prospettiva lo è.
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<span style="color:red">6 ore fa</span>, borden dice:
In questa affermazione di Nizzi io vedo la volontà miserrima di sminuire il pioniere del fumetto italiano e ci crediate o no è la sola sua affermazione che mi abbia fatto davvero indignare.
C'è da dire che l'ha definito "omino" in una concessiva che si riferiva alla sua statura non eccelsa per dire come, a dispetto di quella, fosse fisicamente imponente.
Io non ci ho visto niente di offensivo; anche se capisco che la parola "omino" possa risultare poco simpatica.
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Questo topic mi sta facendo venire voglia di rileggere "La banda dei messicani".
Siete delle persone orribili.
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Il 24/4/2022 at 11:34, Diablero dice:
Quindi, capisco benissimo Nizzi, almeno fino al suo primo abbandono (quando ormai la frustrazione del produrre quella roba era tale che diceva pesce a corna a tutti della Bonelli), e credo che molti di noi al suo posto non avrebbero fatto diversamente.
Quello che non capiro mai, e che per me non ha alcun senso, e il comportamente di tutti gli altri...
Infatti io non capisco chi dice che Nizzi avrebbe dovuto mollare visto il proprio calo qualitativo... Se aveva il riscontro che tutto andava bene, chi glielo avrebbe fatto fare?
Io al suo posto avrei fatto esattamente lo stesso, compreso il rigetto dovuto allo scrivere roba che non volevo e scriverne sempre di più per incassare di più. Penso che me ne sarei andato anche io sbattendo la porta e bestemmiando tutto e tutti, morti compresi.
Il 24/4/2022 at 12:30, Mister P dice:Se il giudizio comincia con un complimento, la bocciatura sa davvero di doccia fredda.
Eppure è così che funziona nella vita. Ci stavo ragionando l'altro giorno: tutte le volte che ho lasciato una ragazza ho cominciato il discorso dicendo: "Ti amo".
Lo si dice come captatio benevolentiae, ma forse ottiene l'effetto contrario.
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Mancherebbero Ken71 e un paio di altri disagiati a caso nella storia del forum e poi sarebbero davvero gli Hunger Games.
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9 ore fa, valerio dice:
E il Boselli che incalzato da Diablero o dal Monni dice ".. e mi disse che l'erano dei peli di fiha e io dissi "bo' e che tu ne fai?"
Speravo giustappunto che qualcuno dicesse questo.
Dopo GLB "il Patriarca del fumetto italiano", Nizzi "il Degno Erede" e Reccchioni "il Chiaverotti di Tor Pignattara", è tempo di Boselli "il Pacciani del fumetto italiano".
Ma solo io ricordo che Nizzi, in un intervento pubblico, dopo il suo primo allontanamento dalla SBE nel 2008 esclamò: "Ritorneremo... Prima o dopo"?
[738/740] Il Manicomio del Dottor Weyland
in Le Storie dal 701 al 800
Pubblicato
Concordo (sic) con Andrea Delussu: il Tex finto impazzito scena davvero inquietante, insieme al primo albo la cosa migliore di quella storia terrificante (anche se non nel senso in cui avrebbe dovuto). Fondamentale anche l'apporto del maestro Villa, che rende Tex impazzito davvero credibile, cosa nient'affatto facile.