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TWF - Tex Willer Forum

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Contenuto popolare

Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 05/02/2019 in tutte le sezioni

  1. Sono d' accordo con te su Lucero... personaggio affascinante,quasi mistico, avvolto da un alone di mistero: Don Fabio o patriota Apache?! Rappresentarlo di nuovo vorrebbe dire dargli definitivamente una chiara dimensione,e sarebbe a mio modo di vedere sbagliato. Su Thunder:ci poteva stare la ripresa del personaggio,a mio modesto parere è stato sbagliato il contesto Cane Giallo, umiliato e ridotto a un "sacco di concime",non doveva essere ripresentato.... Piuttosto,si potrebbe pensare di ripescare un bel personaggio come Big Cisco, risparmiato da Tex ma che gli giura vendetta... A me piacciono i personaggi ricorrenti,ma devono essere appunto calati ogni volta in un contesto giusto...e il bello è che Nizzi odia i personaggi ricorrenti,e qui ne ha ripreso uno che non era assolutamente da riprendere
    1 point
  2. Questo aprirebbe di nuovo un discorso interessante, su cui si è comunque già parlato a lungo: credo che alcuni personaggi raggiungano la loro perfezione già nell'unica storia che li vede protagonisti, e ogni tentativo di recupero è poco auspicabile, se non sostenuto da un'idea eccezionale: è così per Cane Giallo, la cui uscita di scena coi capelli tagliati rimane impressa indissolubilmente nella memoria dei lettori. Secondo me è così anche per Lucero, nonostante periodicamente qualcuno richieda il suo ritorno dall'oltretomba. E lo stesso valeva, a mio avviso, per Jack Thunder, che nella sua ultima apparizione ha poco del folle assassino sepolto sotto la miniera..
    1 point
  3. Leggendo il Texone in edicola "I rangers di Finnegan" mi è venuta voglia di rileggere questo capolavoro Rujano, la prima storia scritta sulla serie e sicuramente la migliore storia di Ruju ad oggi. Spesso mi sento di dover leggere questa storia perche la ritengo tra le più belle almeno della fascia 500. I punti di forza? Una trama perfettamente equilibrata, un amico/nemico che amo e che è più che altro una sorta di alterego di Tex. Jack Loman è tra i migliori Texas Ranger, a inizio primo albo troviamo un uomo rude ma molto "alla mano", con una stima incondizionata verso un figlio appena arruolato nel corpo. Jack è senz'altro il miglior personaggio mai realizzato da Ruju, un personaggio tanto umano all'inizio quanto bestiale col passare delle pagine. Nel secondo albo poi vediamo una scena che potremmo definire oramai cult: Jack Loman spara quasi a morte Kit Willer. Il momento appena successivo mi ha poi ricordato il Tex che piange urla di vendetta sulla tomba dell'amata sposa, morta prematuramente. Tex, dopo il fatidico sparo, ritorna quel personaggio che tanto abbiamo apprezzato ne "Il giuramento": un Tex tenace e deciso, a tratti vendicativo ma sempre dentro certe regole morali, un Tex giustiziere ma con un fortissimo senso del dovere e con una dignità innata. Tex non vuole distruggere, anche in questo caso, le vite di mezzetacche o innocenti, vuole il ranger assetato di sangue e di vendetta! Qui si mostra tutta la sua differenza rispetto al vecchio amico, Loman è diventato un pazzo, ha perso la testa, vede ripetutamente il figlio, è una bestia, trucida una famiglia, abbandona in mezzo al deserto un moribondo, assassina un innocente. L'epilogo è tanto drammatico quanto carico di Pathos: il vero assassino del ragazzo e' Loman stesso, e, avuto la certezza del fatto, quasi si abbandona al destino e si fa colpire dal Nostro. Colpo che, inutile dirlo, va a segno. Il finale struggente mostra il Tex che ammirava Loman, ammirava il ranger, ammirava l'uomo prima che diventasse bestia. Ottimo anche l'espediente della banda di rapinatori. Il rischio di metterli su un piano secondario poteva essere attuato ma per fortuna il nostro Pasquale ha realizzato una caratterizzazione magnifica dell'intera banda, compresi quei poveri sgherri che muiono velocemente nello scontro a fuoco iniziale. I disegni favolosi di un immenso EGS fanno la restante parte. Disegni bellissimi, puliti, mai banali, coerenti con la storia. Bellissima la caratterizzazione di Loman e apprezzabile davvero la rappresentazione di Tex disperato col figlio morente tral le braccia. Grandissima realizzazione delle emozioni di tutti i personaggi: angoscia, rabbia, paura in primis. Ben realizzate le scene notturne e l'assalto alla carovana. Sejias continua ad essere tra i miei disegnatori preferiti proprio grazie a questo volume in cui, insieme al Texone, da veramente il meglio di sè. Le copertine terminano una storia che raggiunge il massimo dei voti sia per testo, sia per disegni. "La prova del fuoco" è una copertina molto dinamica, innovativa ma purtroppo poco spicca. La seconda, "Un ranger per nemico", è diametricalmente opposta: statica, abbastanza "banale" ma con una forza espressiva fuori dal comune e che la rendono senz'altro la mia preferita tra le due. @Barbanera, in un tuo recente messaggio scrivesti: Ecco, al momento della conversazione mi ero dimenticato che questa fantastica storia era stata scritta proprio da Ruju. Ecco una storia che seppur diversa dal solito, ritengo una storia con i controfiocchi da 30/30. Purtroppo Ruju non ha più scritto storie di questo tenore ma sono convinto che se solo avesse più libertà di scrivere (aka più pagine) non rovinerebbe più ottime possibili storie.
    1 point
  4. Oltre Il Fiume Incredibile. Incredibile fin dove può spingersi uno scrittore, incredibile fin dove può spingersi un disegnatore, incredibile fin dove può spingersi un editore, incredibile fin dove può spingersi un lettore, incredibile fin dove può spingersi Tex. Una storia come questa mai si era vista sulle pagine del personaggio di punta della più importante casa editrice italiana, fatta eccezione forse per la boiata sui Donegan, firmata sempre dal sorprendente Nizzi. Una coppia esplosiva, in effetti, quella dei presenti due albi, capace di sfoderare e mixare i peggiori elementi concepibili da due autori, sorry, ex-autori di tutto rispetto. Probabilmente sto esagerando, probabilmente no... il fatto è che la delusione ottenebra la ragione... In campo testi si manifesta tutta la fiacchezza narrativa di Claudio Nizzi, attraverso sequenze inutili ed un generale pessimo utilizzo dei personaggi, non tanto mal caratterizzati (Cane Giallo, soggetto ispiratore dell'intera vicenda, fu ad esempio ideato dal compianto G. L. Bonelli) quanto mal gestiti, appunto. Ne è una prova lo stregone Ukasi, una sorta di pagliaccio con tanto di spazzolone in testa, che spaventa il prossimo con una pistola silenziata degna della più comica avventura di Cocco Bill. Fanno in egual modo sorridere gli innumerevoli guerrieri che cadono dal "ponte di roccia", nonchè i magri e spenti dialoghi che ci accompagnano per tutto il corso delle 220 pagine. Stesso discorso per i disegni, ispirati a Ticci specialmente nel primo albo (e questo può anche andar bene, se non fosse che il risultato è a dir tanto inguardabile) quanto assolutamente legnosi e duri da digerire nel secondo. Tirato via, realizzato in fretta e furia, come a dover rispettare degli strettissimi tempi di consegna che, in realtà, non vi erano in alcun modo... Soggetto:7 Sceneggiatura:6 Disegni:5 Globale:6
    1 point
  5. Rimango , un po' stupefatto nel vedere tutti questi voti alti..... a me la storia non ha convinto affatto non c'e un tassello messo per il verso giusto, troppo banali i banditi, troppo banale la rabbia del padre ferito nell' affetto piu' caro, troppo banali le sue visioni troppo purtroppo banale la svista che costa la vita ad un indiano innocente, e banalissimo il ferimento di kit, ferito dove???non si capisce, guarito come???non si capisce.... ok che un personaggio principale non puo' morire cosi' ma iscenare un ferimento grave , solo per far capire a tex cosa si prova nel vedere il figlio morto non mi sembra una trovata intelligente..... trovo anche abbastanza inverosimile la dinamica che porta alla morte del figlio del ranger impazzito.... evidentemente per voi invece e' tuttoo possibile!il disegnatore non e' tra i miei preferiti...
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