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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 21/11/2019 in tutte le sezioni

  1. In attesa che arrivi in edicola il Texone giallo, l'unico che veramente ritengo indispensabile per la mia collezione, è stato deciso di proporre in anteprima la storia in due versioni alternative. I texini inseriti nella Ranger Box e il grande cartonato che rende giustizia alle tavole di Villa proposte in formato originale. Di quest'ultima versione, in occasione della kermesse lucchese si è realizzata la famosa edizione limited numerata (ancora fatico a comprendere il perchè del 699...) che è andata esaurita in un baleno. Ora il mercato insegna che il rapporto domanda/offerta regola da sempre la produzione editoriale. Allora un prodotto capace di andare in sold out dal momento di esposizione è destinato ad essere replicato. La prima edizione limited numerata resta comunque tale ,grazie al semplice accorgimento di modificare il colore di copertina e il gadget allegato, replicando la tiratura (ancora 699 copie rinumerate da 1). La seconda edizione limited non è dunque una nuova tiratura, nè una ristampa della precedente ma una vera e propria nuova edizione limited, che va ad accontentare tutti coloro che non erano riusciti a prendere la prima. Dal punto di vista collezionistico le due edizioni limited si equivalgono in quanto prodotte entrambe in 699 copie numerate e la primigenia della marrone rispetto alla rossa non assurge a ruolo di primato, al pari della differente ora di venuta al mondo di due gemelli. La SBE da un lato ha la certezza di vendere il prodotto e chi anelava a possedere una copia numerata dell'inesorabile texone ha l'opportunità di coronare il sogno. In questo caso gli interessi del produttore e degli acquirenti vengono a convergere con reciproca soddisfazione. In tutta questa operazione non vedo quindi nessuna violazione di rispetto delle normali regole di mercato, l'unico appunto che mi sento, per l'ultima volta, di ribadire è quello relativo alla tempistica di pubblicazione, che ha rimandato l'uscita del texone originale che continuo a ritenere con convinzione sarebbe dovuto uscire prima e non dopo le pubblicazioni normali e limited per il circuito librario. In ogni caso felice per il successo che Tex continua ad avere in tutte le sue forme.
    1 point
  2. Gran bel finale per quella che finora per me è stata la storia migliore delle tre pubblicate. Sceneggiatura e disegni sono sempre stati di alto livello in ogni albo della serie, ma la prima storia era ancora un po' "ingessata" sia nel sovrapporsi alla mitica prima storia di Tex, sia per la presenza di un "santino" come Tesah, e se la seconda era già un miglioramento con i due disertori, qui non solo Kate Warne e persino Lincoln sono più "vivi" nonostante il loro essere personaggi storici, ma anche un "pezzo grosso" della serie come Mefisto ritrova qui una verve e un senso di minaccia che non aveva più da parecchio tempo (decisamente, Boselli si trova più a suo agio con personaggi "cattivi" o borderline, che non con i "buoni"...) Kate è un personaggio femminile positivo di altri tempi. Non fino al punto di farsi ingabbiare nella classica dicotomia "donzella in pericolo oppure dark lady", ma comunque scritta come un personaggio estremamente positivo e simpatico e intelligente, ma fallibile. Parrebbe il minimo, ma di questi tempi un personaggio così è come un sorso di acqua fresca. Negli ultimi anni la rappresentazione delle donne come personaggi positivi un po' in tutti i tipi di fiction sembra essere tornata all'appiattimento su una dicotomia, stavolta fra "donna che con il potere dato dalla sua f*** è fisicamente più forte, più agile, più intelligente di qualunque uomo e non viene mai mostrata con un qualunque difetto" e "donna sfruttata nella sua ingenuità da un maschio violento e prepotente e dalla società maschilista, finché non si rende conto dei suoi errori e si tramuta magicamente nel caso 1 grazie al potere magico del femminismo". Insomma, oggi come ieri, anche se per motivi "di conformismo" diversi a diversi clichè, i personaggi donne tendono ad essere sagome monodimensionali. Kate non lo è. Il Mefisto giovane... ancora sostengo che presenta evidenti discrepanze con la sua rappresentazione nei vecchi Tex, che non è possibile giustificare logicamente... ma alla fine, chi se ne frega? Dopo la maniera "beffarda ed elegante" in cui esce di scena praticamente da vincitore (sì, fateci caso, alla fine quello che vince davvero è Mefisto...), la prossima volta che vogliono fare una nuova serie di Tex (perché prima o poi lo faranno, gli avidi...), propongo facciano una serie dedicata al Mefisto giovane! (sì, ma poi chi la scrive? Spero che le tecniche di clonazione facciano passi da gigante nei prossimi anni, servono più borden...)
    1 point
  3. Sono ridicoli. Dio mio in che mani è caduta la Bonelli... Che 699 copie fossero poche, era per me chiarissimo a chiunque, meno che a loro. Ma non mi meraviglia, DA SEMPRE sottovalutano i "fumetti vecchi" tipo Tex e Zagor (si vede chiaramente da mille cose, dal poco rispetto per le opere stesse, dal tipo di gadget, dalla comunicazione, dalle richieste di reboot, persino da cose come il mandare le striscie di Zagor in fumetteria come se fosse un gadget o un pupazzetto, senza capire che sarebbero state molto più richieste di "novità" tipo Darwin...), quindi hanno voluto fare la speculazione per spremere soldi ai fan, ma hanno sbagliato i conti. Hanno sottovalutato la richiesta. Vedo i volumi venduti a prezzo maggiorato su ebay e gli tira il c***! Così che fanno? Accettano il fatto di avere sottovalutato ancora l'appeal di Tex? Dicono "ci siamo sbagliati, amen?". NO! Come bambini capricciosi, dicono "parola ritorna indietro" e fanno una NUOVA edizione limited! Certo, avevano detto che quella prima era limitata e non la ristampavano, ma questa è diversa! La copertina è rossa! Se finiscono anche queste che dite, ne fanno una terza con la copertina verde? Per chi magari è contento di questo e gode a far prendere in giro i "collezionisti"... non avete capito niente! Anch'io non ho preso la limited, e non ho nessuna intenzione di prendere manco questa. Sono chiare ed evidenti prese per il c*** dei fans. Cioè, prese per il c*** di lettori come voi. Magari più ingenui, più completisti, più "ammalati" di Tex, o semplicemente più ricchi. Persone cioè che con la loro spesa... contribuiscono a tenere su la testata e a tenere il prezzo (relativamente) basso anche per noi. E sono gli ultimi poveri... ingenui, che ancora si fidano di questa gente, e della loro parola che questa sia un edizione "limited"... Quando entri nella produzione di "limited", vendi a gente che deve fidarsi della tua parola. Se la tua parola si scopre che non vale assolutamente niente... che credibilità hai? Che credibilità ha oggi la Bonelli? E se frega così i fans più accaniti e più ricchi... come fregherà noi? Che manica di buffoni... P.S.: Borden, per piacere rimani lì il più a lungo possibile, che se te ne vai gli dò al massimo tre anni prima che pianifichino il reboot con Tex donna, Kit Willer e Tiger che si sposano, l'aumento di prezzo a 9,95 Euro (ma con tutte le pagine a colori, roba da siuri!), la stampa fatta su carta velina e il cambio di tutto il parco disegnatori con precari di Taiwan...
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  4. Albo più tosto del primo, dominato dall'azione e per questo più convincente. La storia non risulterà tra le migliori scritte da Ruju, però va sicuramente valutata positivamente, al netto ovviamente delle note negative di cui già parlai il mese scorso e di cui parlerò di seguito. La narrazione è tutta incentrata su Makua, sul percorso piuttosto affrettato di crescita del personaggio, senza che per questo l'autore cada comunque nel rischio di far perdere terreno ai due pards. Resta l'impressione che un character di questo tipo (il mezzosangue combattuto, di cui probabilmente si pensa di mettere in lavorazione un terzo capitolo in cui trovi finalmente casa) non abbia poi quelllo spessore che si vorrebbe, necessario per balzare agli onori delle cronache texiane con questa frequenza più o meno quinquennale. Buona invece l'idea dei due antagonisti da mettere in campo, ma anche qui palese la loro incapacità di mettere realmente in crisi lo storytelling, con la conseguenza che tutto si risolve alla fine in una serie di fuochi di paglia, di scaramucce trite e ritrite (con punte cruente come nella sequenza dell'attacco al campo di Francisco su cui ho espresso già i miei dubbi) senza che i due pards o il protagonista Makua siano però mai realmente impensieriti dagli avversari.E questo per me è un ingrediente di cui le storie di Tex, le migliori storie di Tex, non possono proprio fare a meno.
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