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  1. TexFanatico

    Interviste Agli Autori

    Intervista a Sergio Bonelli, tratta da Selezione Reader's Digest, Luglio 2005. Autore: Giuseppe Ivan Lantos Selezione: Dottor Bonelli, è vero che quella honoris causa è la prima e unica laurea del suo curriculum di studi? Bonelli Bonelli: Si. Subito dopo aver conseguito il diploma al liceo classico, mi ero iscritto a giurisprudenza. Ma ho dato soltanto due esami. Poi, bocciato, ho cambiato facolt? e sono passato a Lettere... però nel giro di qualche mese mi si è esaurita la carica per gli studi, e ho piantato tutto. Selezione: E allora che effetto le ha procurato diventare dottore honoris causa, specialmente nella sua qualità di editore di fumetti: un genere, fino a qualche tempo fa, snobbato, per non dire disprezzato, dalla cultura accademica? Bonelli: Più che altro sono rimasto imbarazzato. Questo genere di riconoscimento nel nostro ambiente è spesso una notizia che circola... circola ma non si realizza. Che mi risulti c'è soltanto un precedente, quello della laurea conferita a Giovan Battista Carpi, un disegnatore della Disney. Avevo assistito alla cerimonia e mi ero commosso. Avevo avuto una vera crisi emotiva pensando che era uno del nostro mondo, uno dei fumetti. M'ero detto: meno male che non tocca a me, non ce la farei a reggermi in piedi. E invece adesso mi è capitato. Ovviamente ne sono orgoglioso, anche per la categoria, ma credo che ci sia una grande sproporzione fra il disprezzo manifestato in passato per i fumetti dall'ambiente della cosiddetta cultura, e l'esaltazione di oggi. è anche vero che dal 1948, l'anno di nascita di Tex, molte cose sono cambiate, è mutato l'atteggiamento dei media, sono scomparsi tanti pregiudizi. Selezione: Com'? entrato, lei, nel mondo dei fumetti? Bonelli: Avevo la strada praticamente segnata. Mio padre Gianluigi era uno straordinario scrittore e sceneggiatore. Aveva esordito negli anni Venti scrivendo racconti per il Corriere dei Piccoli e per il Giornale illustrato dei viaggi dell'editore Sonzogno (nota di TexFan: casa editrice che pubblicò anche i famosi volumi di Salgari riguardanti la Tigre della Malesia ). Si era formato leggendo autori come Jack London, Joseph Conrad, Robert Louis Stevenson, Jules Verne ed Emilio Salgari, con il quale aveva in comune l'abilità di ricreare con la forza dell'immaginazione realtà mai viste di persona. Pensi che lui, il creatore di Tex Willer, forse il cow-boy più conosciuto ed amato dal pubblico itialiano, ha visto gli Stati Uniti e il West per la prima volta quando ce l'ho portato io... aveva già settant'anni. Negli anni Trenta era stato direttore della casa editrice di Lotario Vecchi, che pubblicava testate come L'Audace, Il Vittorioso, Rin-Tin-Tin, Primarosa, Jumbo, e aveva incominciato a scrive le prime sceneggiature realizzate da grandi disegnatori tra i quali Rino Albertarelli e Walter Molino, il famoso disegnatore delle copertine della Domenica del Corriere. Finalmente, nel 1940, aveva rilevato L'Audace, che da Vecchi era passato a Mondadori, diventando dunque editore. Poi, per vicende familiari, la casa editrice era passata a mia madre Tea. Cosè, quando abbandonai l'universit? andai a lavorare con lei. Selezione: Però lei non ha fatto solo l'editore, ma è anche autore, sotto pseudonimo, e ha creato serie di grande successo come Zagor e Mister No. Perchè lo pseudonimo? Bonelli: Ho usato le pseudonimo di Guido Nolita per una forma di rispetto nei confronti di mio padre. Lui per tutta la vita ha fatto delle cose molto importanti, era bravissimo, e usare il nome Bonelli poteva creare confusione: non volevo che lui, che era un grande protagonista nell'editoria a fumetti, venisse scambiato per me, che invece ero un esordiente. Mi è sembrata la cosa più giusta da fare, e continuo a pensare che sia stato giusto così. Quanto a scrivere... ho incominciato quando già da qualche anno mi occupavo, e con gran soddisfazione, della casa editrice. L'ho fatto anche per curiosità, per capire quanto fosse difficile. Leggevo i soggetti di mio padre e degli altri autori, e mi chiedevo quanta fatica ci fosse dietro quel lavoro. Selezione:: A quale dei suoi personaggi si sente più legato? Bonelli: Direi a Zagor e a Mister No. Selezione: Perchè? Ce ne parli un po'... Bonelli: L'occasione di Zagor me la offr? Gallieno Ferri, un bravo disegnatore che allora in Italia nessuno conosceva. A quell'epoca non avevamo scrittori liberi, per dergli delle storie da illustrare, ma non volevo lasciarmelo scappare. Cosè ho provato a inventare io un personaggio. In quegli anni certi caratteri, tipo Capitan Miki e il Grande Blek, vendevano molto più di Tex, a striscia. Questo perchè Tex era una lettura piuttosto seria, che non si rivolgeva ai ragazzini ma a persone più adulte. Visto però che erano soprattutto i ragazzini che leggevano fumetti, ho voluto provare a fare un'alchimia di storie meno impegnative, più fantasiose e non legate al mondo del West classico. Ho inserito i miei elementi preferiti: una specie di Uomo Mascherato un po' misterioso, e un ambiente che facesse da contesto inconsueto, una foresta di tipo amazzonico. Poi, pur non essendo un appassionato di supereroi classici, ero affascinato dalle loro divise, dall'abbigliamento che si trasformava in un elemento di riconoscimento, e allora ho messo anche quello. L'ispirazione di Mister No me l'ha invece data l'incontro con un giovane pilota in Messico, alla fine degli anni Sessanta. Ero a Palenque e volevo visitare l'unico tempio Maya che ha le decorazioni dipinte, ma era difficile da raggiungere. Mi suggerirono di andarci con l'aeroplano di un tizio che faceva un servizio tra le fattorie, portando galline e maiali. Era molto giovane, vestito come un nostro paracadutista, fisicamente attraente, e con la rivoltella appesa alla cintura. Col suo aeroplanino volammo vicino a questo tempio di Guadanpaq. Era un posto dove lui aveva molti amici indios, che gli davano una mano a manovrare l'aereo, una volta atterrato, per consentirgli di decollare di nuovo. Io non sono tanto coraggioso, e quelle circostanze mi impressionarono abbastanza. L'elemento dell'aereo che permette di spostarsi in contesti anche ristretti, poteva servire a creare situazioni avventurose. Quando poi sono andato in Amazzonia, una delle mie grandi passioni, ho capito che era quello l'ambiente ideale: mi sono autoconvinto che, dopo tanto West, quel pezzo del mondo avrebbe voluto dire molte cose. L'Amazzonia di quegli anni era dura: c'erano ancora gli indios con le frecce avvelenate, le malattie erano più gravi perchè non c'erano le medicine, era difficile spostarsi. Quindi ho pensato di "prendere" quel pilota messicano, l'ho portato in Amazzonia e ne ho fatto un personaggio da un lato allegro, come in fondo allora ero io, ma anche un po' perdente. Selezione: In generale come viene concepito (e poi partorito) un personaggio? Bonelli: Una volta avveniva quasi per caso. Prendiamo per esempio Tex: dietro non c'era un'idea rivoluzionaria, era uno dei tanti cow-boy che popolavano il mondo dei fumetti. Nelle intenzioni del suo autore, mio padre, avrebbe dovuto vivere due o tre anni al massimo. Oggi invece, dopo cinquantasette (Nota di TexFan... 60!!!) anni, insieme con i suoi compagni d'avventura, Kit Carson (Nota di TexFan: nell'articolo Karson), il figlio Kit, e l'indiano Tiger Jack, è ancora sulla scena: è il fumetto più longevo del mondo, dopo Topolino e ha il primato delle vendite nelle edicole italiane. Anche oggi un personaggio può essere concepito dalla fantasia di un autore in un momento qualsiasi, magari durante un incontro in pizzeria. Poi però deve passare l'esame dell'editore, che valuta soprattutto il mercato delle edicole, che cosa c'è e che cosa manca. è inutile infatti creare personaggi che ne replicano altri. Cosè la gestazione può durare anche un anno e mezzo, e un'idea può subire modificazioni profonde. Ormai è difficile imbattersi in un'intuizione sconvolgente, anche se può ancora succedere quello che è capitato con Dylan Dog, il personaggio dell'investigatore dell'occulto creato nel 1985 da Tiziano Sclavi: un successo immediato, non cercato, arrivato del tutto all'improvviso, e che, dopo vent'anni, si prolunga ancora adesso. Selezione: Perchè tra gli eroi dei fumetti non ci sono donne? Bonelli: Perchè i personaggi femminili sono difficili da gestire. Noi però la nostra eroina l'abbiamo: è Julia, una criminologa creata da Giancarlo Berardi, fisicamente ispirata alla grande attrice Audrey Hepburn. Julia è una donna intelligente, elegante, fragile, per niente violenta, con una grande propensione a capire gli altri. Selezione: Negli anni Settanta la televisione aveva concesso la propria attenzione al mondo del fumetto con la trasmissione Gulp! Fumetti in Tv. poi più nulla. Perchè questo scarso interesse della tiv?? Bonelli: All'epoca c'era nei confronti dei fumetti un atteggiamento di disprezzo, sia intellettuale sia morale. Quel programma rappresentava una bella rottura. Oggi il pubblico dei fumetti, molto meno rozzo o ingenuo di quanto molti credono, non è però interessante dal punto di vista della pubblicit?. Il lettore di fumetti non è il tipo che compera un dentifricio perchè ne ha visto la pubblicit? in televisione. Selezione: Nel presente e soprattutto nel futuro c'è e ci sarà sempre più Internet. Come vede il rapporto tra questo mezzo di comunicazione di massa e il fumetto? Bonelli: Diciamo che non lo vedo, o meglio non voglio vederlo. Alla mia età ci sono cose che non voglio imparare. Io ho la passione del libro, sono capace di andare in Brasile per trovare un libro raro e se non lo trovo vado a cercarlo a New York. Per me Internet è la negazione di tutto questo. Con Internet non c'è lettura, quindi credo che su Internet non ci sia per il fumetto un futuro immediato. Selezione: Da poco lei pubblica un nuovo fumetto, Brad Barron, ce ne vuole parlare? Bonelli: Il personaggio è stato inventato da Tito Faraci, ancora prima che Steven Spielberg decidesse di produrre e dirigere La guerra dei mondi. Ma come ambientazione siamo l'. Barron, per il quale ci siamo ispirati all'attore George Clooney, è infatti l'eroe di una serie di diciotto episodi ambientati nella seconda metà degli anni Cinquanta: ed è alle prese con i Morb, alieni che hanno invaso la Terra e vogliono distruggerne la civilt?. è un classico tema della fantascienza anni Cinquanta: la mini-serie "interpretata" da Barron si diverte a esplorare i più diversi ed emozionanti territori della letteratura popolare, e quelli del cinema e dei fumetti. Cosè, albo dopo albo, faranno capolino spunti narrativi che occhieggiano a genere come il western, il bellico, l'horror, il noir, il dramma esistenziale e l'avventura on the road. Vedrete.
  2. Due, mi fai impazzire.... :lontra: :lontra: :aquila: :aquila: :lupos: :lupos: è di Jim Davis Però... non mi ero reso conto della gamba fin quando Claudio non l'ha fatto notare :lupod: In ogni caso ripeto:
  3. Stupendo. Grazie mille Zeca. Claudio, ti è già capitato di disegnare un altro personaggio per qualcuno?Io ad esempio a Lugano volevo chiederti Tiger, ma dato che non era nemmeno previsto il tempo per un disegno non me lo sono nemmeno sognato di chiedertelo dopo che hai accettato di farmi un disegno (il "mio" Tex l'ho già postato da qualche parte su questo forum). Te lo chiedo per pura curiosità. Tex lo faresti anche ad occhi chiusi, ma un altro personaggio lo faresti anche in 5 minuti? (Penso di si, ma te cosa ne diciò)
  4. Quella con la moglie?Non vedo l'ora :aquila: e moglie
  5. Già. La casa madre pare estremamente restia a presentare qualcosa di "provocatorio", per timore di deludere i lettori, non rendendosi conto (spero che in realtà però non sia così) che le provocazioni sono gran parte delle ultime storie. Un Nizzi sottotono, un Boselli che osa (ma in questo suo osare a molti - al sottoscritto per fortuna no - d' fastidio in quanto f? tremare quel poco che rimane in Tex) e dei personaggi per gli speciali che... bh?, i pareri sono pareri, ma a volte giudico - specialmente i disegni - indegni del nostro ranger. Le copertine di Villa sarebbero, sempre a mio giudizio, un ottimo modo per invogliare gli acquirenti a comperare l'albo o, per lo meno, a sfogliarlo.
  6. Esattamente. Come avevo già detto tempo f? nel thread dedicato a quest'autore, se dovessi definire un colpevole per le storie che Nizzi ci offre oggi, punterei il dito principalmente verso la Bonelli S. A. che ha dormito sugli allori... un po' come la squadra di sci svizzera, che dopo aver dominato per anni s'è ritrovata senza giovani a sostituire le vecchie glorie. A parte ciò, Nizzi continua a ricevere il mio sostegno, seppur ammetto riconosco un calo per quanto riguarda la qualità delle ultime storie... ma questo è un discorso da affrontare, se proprio, altrove.
  7. Che Nizzi sia stato utilizzato in modo quasi "da abusarne" è limpidissimo, specialmente guardando questa pagina: http://sergiobonellieditore.it/auto/compon... atori?id_pers=1. Nizzi ha sempre avuto in lui quella vena creativa indissolubilmente legata a Nick Raider, e lo si vedeva benissimo in quelle storie ove si nascondevano intrighi, colpi di scena ed un Tex comunque già investigatore. Queste storie erano però ancora ben legate allo spirito iniziale che Bonelli Padre aveva dato al suo personaggio, e credo che Wasted si commuove pensando all'uso che Tex, in "La leggenda della vecchia missione" (almeno, penso si riferisse a questa storia), f? della dinamite. Nizzi ha anche osato portare Tex in ambienti a lui poco abitudinari... prendiamo in considerazione ad esempio la storia "Fiamme sul Mississippi", dove Tex si trova su una barca e poi in una palude. E la barca è presente subito dopo in "La Congiura", una storia tutto pepe a quanto mi ricordo, con Tex che si trova tra città, barche e territori sconosciuti, senza dimenticarci d'un, a mio parere, bel personaggio quale Barbanera. Suo è anche il merito d'averci offerto ad esempio "La Tigre Nera", storia che miscela a mio parere molto bene investigazione ed azione alla "Tex", storia che è subito seguita da un'altra storia destinata a lasciare per uno o più motivi la sua impronta nella saga. Per qualcuno si tratta di un'ottima storia, per altri d'una buona storia, ma di sicuro "Furia Rossa" è LA storia che ci svela qualcosa del personaggio forse più misterioso di tutta la saga... Tiger Jack, oltre che ad un pezzo del passato di Tex. Come detto da theLord, e come già detto dal sottoscritto in un'altra discussione dedicata, seppur sotto altri punti di vista, a Nizzi:"Se gli venisse offerto maggior tempo potrebbe ancora offrirci storie degne di Tex"
  8. Acc... m'avete fregato, pensavo di poter utilizzare questo thread per continuare pian piano la presentazione dei personaggi storici storici e non storici della serie. hahaIn ogni caso, devo complimentarmi per l'iniziativa che sarà sicuramente per certi versi un bel lavoro di ricerca.
  9. Ragazzi, complimenti per il bellissimo topic, ma cerchiamo di tener le immagini "piccole", non quelle che fanno "sforare" la pagina, no? :)In ogni caso rinnovo i miei complimenti, topic simpaticissimo e che potrebbe anche farci vedere chi sfrutta meglio tali "facce basite"
  10. Certamente, ma come detto nel mio ultimo messaggio prima di questo, assistiamo anche a mutamenti (Mister P ha detto bene, non ci troviamo più difronte a ristampe ma a riedizioni) che faranno in modo tale che per la stessa storia ci troviamo con 3 albi diversi, e non solo di "nome", ma anche di fatto.
  11. TexFanatico

    Domande Ai Cestaro

    Ti ringrazio Raul, e aspetto con ansia (penso come tutti) quest'albo che promette molto, anche dato il piacere che -a quanto ho capito- avete nel disegnarlo.
  12. Per quel thread... si, se ne era già parlato a suo tempo ;)Si, in Tex abbiamo visto anche Nuvola Bianca -nome che non collego a nessuno nella storia, ma potrei anche sbagliarmi-
  13. Qui avevo iniziato a presentarne due, ai quali tempo permettendo avrei aggiunto altri. Iniziamo a citare il buon William Frederick Cody (Buffalo Bill) che ci ha portato pure a conoscere Annie tramite la storia del Wild West Show - di Cody ho già in giro un articoletto-, Wasted ha parlato di Custer, ma c'è anche un mitico personaggio che per un po' era quasi un pard di Tex... Cochise!Ma anche il nome di Nuvola Rossa è storicamente esistito, ed era quello d'un capo Oglala Lakota (Sioux) che prese anche il comando dei Cheyenne. Coda Chiazzata era il gran capo dei Sioux Brul'Ecc eccTra l'altro, invito tutti coloro che fossero appassionati al West di scrivere anche nella sezione dedicata a quest'aspetto
  14. Io rimango fermo su queste splendidissime immagini che Ym ci ha postato, a mio giudizio con senso d'ottima scelta.? un Tex tutto pepe, una risposta di quelle "gentili", se non fosse per uno splendido gesto che vale molto più che le parole appena espresse. Nizzi, prima di sentirsi "padrone" di Tex, è stato realmente in grado di mettere in bocca a Tex frasi stupende, e d'integrare il personaggio in storie incredibili ed indimenticabili. Aveva un buon misto con il Tex bonelliano ed il Tex che voleva lui, ossia quel Tex indagatore che abbiamo oggi.
  15. TexFanatico

    Quella Volta Su Tex...

    ? la prima apparizione del nostro ranger, e ha lasciato un'impronta che molti lettori ricordano quasi con nostalgia... un Tex "rude" e diretto, addirittura "fuorilegge" per il suo modo d'applicarla. Chissà qual è la vignetta che Due ci proporr?
  16. TexFanatico

    Segnali Di Fumo E Altro

    Bella osservazione. In effetti anche quella è sempre meno presente. Imputabile anche questo al "troppo violento"? Un ennesimo passo verso il politicamente corrotto che ci st? lentamente cambiando tutto quanto in un fumetto "puritano"
  17. TexFanatico

    Perch? Proprio I Navajos?

    Per quanto riguarda i Navaho vi ricordo la discussione apposita che potete trovare nella sezione "western" (alla quale potete logicamente partecipare ), e più precisamente a questo link: http://texwiller.forumfree.org/index.php?&showtopic=562
  18. TexFanatico

    Perch? Proprio I Navajos?

    Complimenti per la discussione. Tema interessante al quale non avevo mai pensato e quindi non ho nessun materiale da proporre. Quello che potremmo dare come ragione potrebbe essere il fatto che siano nel territorio Texano, oppure il legame che essi hanno avuto con il Kit Carson reale (e forse Bonelli padre, ingenuamente dato che il Carson storico era tutt'altra persona rispetto a quello immaginato, ha voluto giocare su quest'aspetto)Comunque ripeto, discorso interessante che merita d'esser analizzato e "studiato"
  19. TexFanatico

    Domande Ai Cestaro

    Dato che quella postata da Ym è visibile solo se l'avete vista direttamente sul blog, eccovela qui: e questa è del fratello: Lo posto qui e non sotto la galleria dei fratelli perchè ho anche una domandina riguardante l'immagine di Raul. La storia è nel grande Nord' (ammetto di non ricordarmi l'albo in preparazione ) A veder l'abito di Tex sembrerebbe di si. Se si, come vi trovate con i paesaggi, in un'ambientazione dove lo spazio da dare alla natura è molto?
  20. TexFanatico

    Il Pugno Di Tex A Carson...

    messaggio amministrativo Mhhhh, direi di non andare troppo fuori tema Potete sempre aprire una discussione incentrata su "Nizzi e la conoscenza dei personaggi", che si potrebbe rivelare assai interessante, ma qui il tema era un altro
  21. TexFanatico

    Tex, Un Ranger?

    Mitico! Non c'è che dire: Ti propongo il titolo utente: "cercatore del forum" A parte gli scherzi... dato che effettivamente quasi nessuno si ricordava di tale storia, il dubbio che ha avuto Due (ossia che Tex passa la stella a suo figlio) e il fatto che Kit Willer non si pavoneggia mai con la stella... In quella storia succede qualcosa come detto da Due o c'è anche il giuramento in giro?
  22. TexFanatico

    Segnali Di Fumo E Altro

    Satan e Dinamite... ammetto che di Satan "non me ne fregava niente", ma del buon Dinamite era tutto il contrario. Vederlo morire m'avrebbe creato una tristezza indescrivibile. un altro grande personaggio che mi piacerebbe rivedere è il buon "Dick" di "Tra due bandiere", il -oserei dire- primo pard di Tex, con il quale ha vissuto una storia incredibile e che li ha resi indivisibili. Si potrebbe giocare sul passato di Dick che riaffiora ed in un qualche modo vien a coinvolgere Tex.
  23. TexFanatico

    Pasquale Del Vecchio

    Già, non c'è che da darti ragione. Adoro specialmente (ma per tutti i disegnatori), il disegno in matita. Secondo me hanno un fascino incredibile, e questo di Del Vecchio è semplicemente stupendo (forse anche il fatto che finalmente abbiamo nuovamente un Aquila della Notte )
  24. TexFanatico

    Tex, Un Ranger?

    Acc... svelato un mistero (mitici!) un altro. Vorresti dire che il buon Carson non sarebbe più Ranger? O_oMhhh, io ve lo dico, mi siete utilissimi per un lavoro che st? facendo pian piano, ma è anche vero che a volte mi rimettete tutto in dubbio haha
  25. TexFanatico

    Tex, Un Ranger?

    Mhhhh, informazione da verificare questa ;)Per quanto riguarda il togliere in ogni albo le parole del big boss che manda Tex in missione... ci potrebbe stare, però è anche vero che far tirar fuori un telegramma, oppure anche solo ad inizio albo il buon Carson:"Allora, in che pentolone bollente ci manda Marshall questa volta?"Di possibilità ce ne sono a mio parere, e trovo peccato che sia così "dato per scontato"Per Tiger... non lo sè. Non ricordo nemmeno però che qualcuno gliene abbia mai parlato (o sbaglio?)
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