TexFanatico

haha, bellissima risposta :lupod: In ogni caso, complimenti

WOW!Com'? esser definito "IL MAESTRO" quando te stesso ti definisci senza uno stile troppo personale? (sempre che non distorgo nuovamente il tuo punto di vista )

Chi si ricorda di Satan, il cane di Tex?Era presente nei primi numeri, ma personalmente a parte la sua presenza non mi ricordo più niente. Ad un certo punto è sparito, e non mi ricordo nemmeno come. Chi è in grado di darmi una qualche informazione al riguardo?

Stupenda Zeca! Tex che viene salvato da un agguato proprio da Corto. Fenomenale!

Già... pure io ho apprezzato la copertina che menzioni, ma io quando l'ho vista ho pensato a "Balla coi Lupi", una scena indimenticabile quella quando i nativi che vanno a caccia trovano i corpi dei bisonti completamente scuoiati. A parte la divagazione, ti ringrazio per la risposta :bisontino:

Claudio, eccomi a te con una domanda forse un po' ... Ormai sei praticamente un veterano, e tra le varie copertine ed i vari disegni di Tex ci perdiamo più che volentieri. Te, come autore di quelle opere, ne hai una che preferisci al di sopra di tutte? O, se non proprio preferire, se ne ricordi specialmente una. Sarebbe interessante, almeno per me, sentire un aneddoto o due che ti è rimasto particolarmente legato. Caso mai che non esiste una risposta non preoccuparti

Una piccola domanda: come vi è venuta l'idea del BLOG?

pure queste non le ho mai viste.Zeca, sei una fonte inesauribile di sorprese :DHai qualche dato per quelle statuine? Ad esempio quando sono uscite ecc ecc?

Vedo ora il thread. Direi che hai ragione per la qualità delle figure... estremamente mal fatte. La domanda, se per caso sai la risposta, ?: "Ma che datazione hanno???"(chissà se Zeca ce li ha haha)

Complimenti Due!Sarà che non seguo tali fumetti, ma non avrei mai pensato di vedere Tex ("in immagine" o solo mensionato che sia) così spesso.? vero, i tuoi sono pochissimi esempi, ma direi che denotano comunque la forte presenza del nostro pard. Inoltre, bellissima la prima immagine!Grazie

Bhè, a costo di rischiare io stesso l'OFF, dico che sono semplici punti di vista. Inoltre, le sopraciglia potrebbero anche sottolineare uno stato di Tex, come ad esempio leggermente arrabbiato. Posso anche aggiungere che i disegni dell'albo invece sono veramente intriganti. :lupod:

E se te la gustassi in "marroncino" tanto per aver la sensazione del "vecchio" anche? Comunque, come ben detto da Ym, trovo che c'è una capacità a render vivo un disegno semplicemente fantastica. E l'idea del "Parker" la trovo buona, dato che nel west si gira e, prima o poi, in un saloon o in un b.... si trova un altro cowboy.

Le sopraciglia s'avvicinano troppo agli occhi (specialmente quello alla nostra sinistra)E poi, guardandolo meglio, mi sembra che abbia delle mani piccole per le braccia "ricoperte" dalla camicia

Già... però è anche vero che l'ispirazione è la base, poi l'artista sviluppa secondo l'ispirazione ;)Peccato per le pitture del Totem de "La lancia spezzata". Era più inquietante prima

già... solamente ad altezza occhi mi sembra un po' troppo "chiuso", ma per il resto concordo

Aliprando... ho aspettato qualche giorno ma... quando metti il pezzetto?

Ed ecco anche il link al tuo blog Gianluca!

Seguo il parere di Due. Inoltre la casa mi sembra "poco stabile"

- Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli Disegni: Aurelio Galleppini Su consiglio di Tex, i Blancos si trasferiscono in terra americana. La frontiera viene varcata anche dall'esercito messicano, che assedia Fort Wellington. I nemici sono sbaragliati grazie al Ranger, ma nella regione continua ad agire la guerriglia, che conta su una coppia di spie: l'illusionista Steve Dickart, alias Mefisto, e sua sorella Lily. Scoperti da Tex, i due fuggono facendo ricadere sul Ranger la colpa di un loro delitto. Di nuovo braccato dalla Legge, Willer libera El Paso dalla cricca del corrotto sceriffo Benis, e incontra Montales, un rivoluzionario in lotta contro il regime messicano.

Come promesso, eccomi a commentare un albo letto questa volta più come "evasione" che con attenzione, quindi mi scuserete se questa -eventuale- prima analisi non sarà completa. Attenzione, può contenere SPOILER A mio giudizio il secondo albo inizia in modo un po' "triste". Il tanto atteso scontro tra i due nativi viene svolto in pochissimo tempo, quasi a voler liquidare l'unica minaccia reale che rimaneva su Tex e Pards. Per quanto riguarda la questione armi/messicani... è impensabile che in una guarnigione di Rurales non ci sia un'armeria, nella quale rimangono quindi i fucili di scorta. Ho apprezzato invece il carismatico Carson, che torna a rimproverare Willer dall'alto dei suoi anni, dimostrando di conoscere il carattere del "fratello" e di come in certe situazioni tale carattere non sia adatto. Scontato l'arrivo dei nativi. Quando mai si ha visto Tex e/o Carson morire? Mai, e dato che l'unica ipotesi reale era quella, tra l'altro già annunciata dai segnali di fumo di Tiger, era un intervento come detto assai scontato. Una nota, malgrado tutto, positiva nello scontro, sono le ferite riportate. Ormai non potrei nemmeno più dire quand'? stata l'ultima volta in cui Tex è stato ferito. Che dire... buona storia, iniziata ottimamente ma continuata in modo diverso, un po' più "leggero" a livello di preparazione, forse.

ok, capito. In pratica una storia "continuata" sarebbe possibile solo con un disegnatore veloce alle spalle. Bhè, questo effettivamente è un punto che v? considerato nell'evoluzione delle storie. Chi finisce prima "ben alloggia" dunque

Non ho capito bene Due... cosa intendi con "non perdevano tempo, quindi la continuit? delle storie era quasi assicurata"?Oggi mi sembra che continui regolarmente, ogni mese, ad esser nelle edicole, quindi penso che intendevi altro ma...

Bimestrale o bimensile? Mi interessa questo aspetto. (Il primo vuol dire che esce ogni due mesi, l'altro ogni due settimane) Corretto, ma se si potesse evitare d'andare ulteriormente fuori tema...

Concordo pienamente su questo, ma è anche vero che almeno "vagamente" potevi seguire Tex sulla vastit? del territorio

Come anticipato in Tex e le sue comparse in edicola, storia d'un albo "mensile", ci basta aprire il sito SBE e andare sotto gli arretrati, per renderci conto di due sostanziali mutamenti. Li vi è presentata la storia della comparsa mensile, qui invece vedremo le storie. Tex, come tutti quanti sappiamo, era inizialmente in versione "striscia", questo f? si che è possibile avere in un albo (di formato "attuale"), più storie, come è il caso nel numero 2, ove si può leggere, sempre sul sito ufficiale: <div align="center"><i><b>In questo numero:</b> da pag. 3 a pag. 45, si conclude l'avventura precedente; da pag. 45 a pag. 88, "La banda di Kid Billy"; da pag. 88 a pag. 162, "Il mistero dell'idolo d'oro".</i></div> Ma non è questo il punto fondamentale dell'evoluzione delle storie, bensì quello che si può leggere nelle introduzioni di esse. Se provate ad andare sul sito della SBE, vi renderete ben presto conto che è un'avventura che continua. Ciò continua sino al N° 9, L'Ultima Battaglia. Il N° 10, Il Tranello, preannuncia subito uno stacco: <div align="center"><i>Sono passati alcuni anni.</i></div> Non è più come prima, un rimando all'episodio precedente, bensì un salto in un imprecisato "futuro". Stessa cosa succede nell'albo N° 12, "Il Figlio di Tex", dove c'è nuovamente uno stacco: <div align="center"><i>Anni dopo, Piccolo Falco è cresciuto e,...</i></div> Gli anni passano in fretta tra quei pochi numeri, ma questo permette a chi scrive le storie d'aver una maggior libertà d'azione, senza dover pensare a tempo "indeterminato", ma aprendogli la possibilità di variare il tema, saltando da una storia all'altra, lasciando aperta la porta anche a quello che sono i "flash-back". Quest'evoluzione però ha anche portato a mio parere, ad una "discordanza" di fondo. Attualmente infatti ci vediamo un Tex che, da un mese all'altro, si trova dal Canada al Messico, dalla East Coast alla West Coast. Prima invece c'era quel seguito nelle avventure che, volendo, permetteva ad un lettore curioso di prendere una cartina e posizionarla sul tavolo e, una volta fatto ciò, poteva tracciare la strada compiuta da Tex (e Pards). Chi volesse far ciò oggi invece si troverebbe con una cartina disseminata di punti, un po' come se si giocasse a freccette.