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Ulzana

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Tutto il contenuto pubblicato da Ulzana

  1. Ulzana

    [542/ 543 ] Fratello Bianco

    Una storia disegnata da Ticci è sempre un piccolo grande evento e questo Infame Ricatto si presenta senza infamia e - consentitemi di dirlo - senza lode. L'autore tenta di presentarci un personaggio secondario in grado di sostituire degnamente i due pars e ci riesce nella parte iniziale della storia. Carson e Tex qui fanno da spettatori a teatro delle imprese di Taiga con i suoi Apaches, salvo poi lanciarsi nel solito intrigo condito dagli speculatori che vogliono arricchirsi ai danni dei pellerossa. Taiga è una vittima, certo, e vuole giustizia. Un fiero capo che nasconde anche un piccolo segreto coniugale, espediente già usato in parte ne Il prezzo della vendetta gigante scritto sempre da un Nizzi in vena di sentimentalismi e con quel senso per i colpi di scena che fa tanto Centovetrine e con capi indiani che hanno più tresche che i personaggi interpretati da Gabriel Garko. L'azione, alcuni tempi morti, cattivi senza mordente, due pards piccioni come non mai e il sud dell'Arizona in cui ci si incontra con la stessa facilità di chi va a prendere un caffè in Piazza Garibaldi a Napoli. Un west da ferrovia, dunque, che lascia spazio a pochi tocchi di classe per una storia comunque sufficiente. Finale consolatorio con confessione di Emmerich scaturita dal coltello di Taiga (che forse avrebbe preferito lavare con il sangue l'onta dell'infamia e non con un pezzo di carta) e bella la vignetta dell'ultima pagina, con Nizzi sì un po' sottotono e desaparecidos rispetto a Mescalero Station, ma che si lascia leggere. Voto 6.
  2. Ulzana

    Gli Almanacchi Diventano Magazine

    Magazine o Almanacco che sia io spero nei redazionali. Oggi mi sono riletto il dossier su John Ford tratto dall'Almanacco del West 2006 e mi sono divertito a vedere le immagini della Monument Valley. Bellissime. Questo, penso, debba essere il ruolo del magazine: informativo-illustrativo. Quindi accontentare quei lettori che hanno fame di West e indiani, pionieri e mètis! Poi le storie facciano come gli pare: una lunga, due brevi, l'importante è che siano belle.
  3. Ulzana

    Gli Almanacchi Diventano Magazine

    a me i redazionali sono quasi sempre piaciuti. Nei vecchi almanacchi di Zagor o Mister No c'erano anche articoli di Boselli tra l'altro. Naturalmente come dite voi è presto per capire come sarà sviluppata questa "nuova" collana. L'idea di mettere più storie all'interno può aprire tanti scenari, cioè chi ci dice che non si possa ospitare una storia più corposa o due brevi? Nel caso Dylan saranno due ma per Tex? Non ci resta che aspettare fine marzo e sfogliare il nuovo Magazine di DYD.
  4. sì non male direi come punizione... comunque Sam io non stavo litigando. L'ultimo mio messaggio era un messaggio di pace per Havasu. ma figuriamoci se mi metto a litigare in un forum di Tex. Tutto a posto.
  5. ma cos'è un duello? Havasu dai tranquillo... ho risposto a una provocazione. Tutto qua. Se ti sei incazzato ti chiedo scusa, su, non facciamone un dramma.
  6. Se fai una citazione controlla che sia giusta,perchè i dettagli sono importanti e vitali,in un fumetto così come in una sala operatoria. La tua affermazione è il fondamento della faciloneria,ahimè,ormai imperante. E comunque quoto in toto Anatas. invece tu mi sembri più far parte di quel partito dei "pigliamoci troppo sul serio", di quella generazione che passa al computer il suo tempo libero invece di scopare e fare altre sanissime attività. I criticoni del tutto, i sapientoni, i detrattori, gli accaniti che si nascondo dietro il dito e che si sentono di elargire giudizi e sparare sentenze su una fantomatica "faciloneria imperante". Il mio intervento (non questo, quello di prima) era ironico e in modo divertito dicevo di non cercare sempre il pelo nell'uovo! Non era certamente un invito al pressapochismo, capirai. Ma tant'è. Ora Villa, la redazione, Boselli che cura il personaggio, tutti insomma, non stanno avendo troppa attenzione su certi passaggi? Ne prenderanno atto sicuramente vedrai!
  7. vabbuò ma sono dettagli... gli errori capitano, le sviste pure, e i gli autori di fumetti non fanno mica operazioni chirurgiche. Talora, si dice, anche il buon Omero sonnecchiava...
  8. Ulzana

    [13] [Almanacco 2006] Mescalero Station

    "Mescalero Station" è un paradosso filmico, una storia densa di scene mute, di costruzione e di paesaggi western in cui Tex è l'azione, il fulcro, l'eroe e il mattatore della vicenda. Passi il solito predone apache alla Quasimodo, passi il solito ranch assediato e l'intervento della cavalleria, gli scontri tra coloni e indiani e il salvataggio molto alla Sentieri Selvaggi che si respira verso il finale della storia... ma la sequenza onirica vale il prezzo del biglietto. Un Tex dai tratti kenparkeriani disegnato col sudore di Ortizi e scritto da un Nizzi sicuro di sé e dei propri mezzi (una colt '45). Altro che tradizione o minestra riscaldata, qui lo sceneggiatore di Fiumalbo ha pennellato una autentica chicca, una storia tradizional innovativa che si legge d'un fiato. Come un bicchiere di vecchio whiskey scozzese. Voto 8.5
  9. si capisce che si tratta di un'operazione da farsi in futuro. Anzi, riflettendoci io rilancerei così la proposta del buon Sam: visto che questa storia è stata varie volte ristampata e che la Bonelli, pur di pubblicare le pagine inedite di Nolitta non penso si sobbarchi le spese di un volume special perché non fare, invece, un volume con queste 38 pagine e in più anche altre scartate da storie già pubblicate? Penso alla "famosa" scena del pugno di Tex a Carson, delle pagine di Galep per la storia "Golden Pass" e altre chicche. Ne potrebbe uscire un volume iconografico ricco di spunti interessanti, una sorta di "Blob" per quanto riguarda il montaggio di vignette e disegni dal sapore unico. E in più redazionali e contributi di analisti del fumetto, magari qualche copertina scartata del Villa e pubblicata qui per l'occasione... e, per concludere, una storiella breve inedita, scritta da Boselli e disegnata da Ticci. Sto esagerando. Lo so.
  10. Temo che dovrò arrendermi e sarò obbligato a comprarlo. Però aspetto di trovarlo a prezzi modici infatti a prezzi MOLTO modici (si spera). Alla fine oltre ad avere tante belle storie insieme c'è anche il bonus delle 38 pagine... ecco il volume (il secondo, bellissimo, è dedicato al mitico Sclavi): http://www.rizzoli-lizard.com/gli-archivi-bonelli-vol-1-di-guido-nolitta/
  11. Ulzana

    [637/640] El Supremo

    davvero una bella analisi che ho letto nella pagina di Tex su Facebook. Soprattutto sul riferimento alle vignette e alla loro collocazione e al disegno di Dotti che riesce a dare una specie di profondità cinematografica alle scene. Idealmente quando io leggo una storia me la immagino scandita e "in azione" cioè come se ci fosse una specie di telecamera virtuale nascoste tra la gabbia bonelliana.
  12. Ulzana

    [451/452] Oppio!

    "storiellina" dal risvolto drammatico, dalla tresca amorosa e dalla comparsa di tetranti e palcoscenico, elementi rari nelle avventure di Tex. Essere o non essere, o meglio scrivere o non scrivere, questo è il dilemma; perché il buon Claudio in quest'avventura sonnecchia e non come il buon Omero, sorretto però dai precisi disegni di un Venturi ancora da svezzare e lontano dalle prove della maturità come "I Pionieri" del menestrello Boselli. Oppio non solo nel titolo dunque, ma anche nei meccanismi narrativi, con una trama che si lascia leggere grazie al consueto e desueto mestiere. Tex e Carson più che mattatori mi sembrano comparse, in un poliziesco western alla Nick Raider e Marvin Brown ma nelle storie del mai troppo lodato poliziotto bonelliano c'era ritmo, passione, azione che qui manca. Prova del Nizzi sottotono rispetto a "Gli uomini che uccisero Lincoln", senza infamia e senza lode: sei.
  13. Senza considerare tutta la sua immensa produzione Zagoriana... indubbiamente... Zagor Racconta, Minaccia dallo Spazio, Magia senza Tempo, Oceano, Odissea Americana, La marcia della disperazione, La preda Umana, L'Avvoltoio, I sei della Blue Star, Libertà o Morte (capolavoro)... e potrei continuare!
  14. sì ma Nolitta ha scritto magnifiche storie di Mister No, John, vattele a leggere magari cambi idea su un autore come lui. Nonostante le sue atipiche avventure texiane per me, lo dico da GLBonelliano convinto, Sergio ha scritto magnifici albi, da "El Muerto" a "La Vendetta di Tiger Jack", da "I ribelli del Canada" a "Il solitario del West". Certo era un Tex un po' diverso da quello del padre ma a me piaceva molto. Nolitta lo ritengo un classico innovatore, davvero, sotto certi aspetti la sua carriera di scrittore andrebbe analizzata molto attentamente. Quoto NK: anche "Una campana per Lucero", magnificamente disegnata da Letteri, è una storia epocale che merita un cartonato.
  15. Ulzana

    [Texone N. 19] Il Prezzo Della Vendetta

    di questa storia ricordo con piacere della sceneggiatura nizziana le pause tra un azione e l'altra, quel vagabondare nei paesaggi in cui Tex e Carson si muovono e il finale, un po' melodrammatico ma coerente. Per una volta Tex lascia spazio a un altro personaggio che si gode "l'onore" del duello finale... i disegni di Ambrosini mi sono sembrati anche evocativi ma non all'altezza. Una prova dignitosa ma mi aspettavo altro, un po' di definizione in più nel delineare i personaggi, mentre nelle ambientazioni mi è parso molto convincente. Insomma si spara, ci si insegue, ci si allea e c'è anche lo sviluppo da romanzo romantico con tema indiano, che non guasta.
  16. favorevolissimo a una ristampa integrale della storia in question. Il volume Gli Archivi Bonelli io non lo posseggo quindi l'iniziativa sarebbe ben accolta per farne un albo di gran pregio dedicato a Sergio. Non so se una iniziativa del genere possa interessare la Bonelli (anche se mi sembra che Boselli sia possibilista) ma magari ci potrebbe pensare la Bao che pubblica volumi tematici e di grande prestigio. O un altro editore.
  17. rischio un attimo il linciaggio insistendo nell'off topic (solo per questo post) dicendo che mi associo all'idea, primo perché Fusco mi piace molto e secondo perché mi sembra una bella idea. Ma sarà difficile attuarla perché da quanto ho capito la Bonelli vuole coinvolgere autori diciamo "esterni" e poi perché se non sbaglio Boselli stesso disse che il buon Fusco si stia godendo la pensione e che difficilmente tornerebbe a disegnare. Anzi la butto lì: se (notate il SE) Villa finirà prima o poi quel Texone famigerato credo che l'unica possibilità di rivederlo sia proprio nella cornice di questa nuova collana: poche pagine e a colori. E se i colori li sceglie e li mette lui stiamo a cavallo!
  18. ragazzi ma quest'albo venderà tanto e son contento perché, gusti a parte, un albo di Tex deve vendere sempre tante copie per la SBE, che ci mette passione, e per gli autori che comunque sono professionisti. Questa mia non è una sviolinata (non è nel mio stile) ma soltanto la consapevolezza che più il nostro fumetto è al centro di iniziative editoriali nuove e fresche, più significa che possiamo guardare con ottimismo il futuro.
  19. anch'io sono incuriosito dal futuro di questa nuova collana... perché non si deve correre il rischio di farne una specie di clone fra Texone (utilizzo di autori alternativi) e Color storie brevi (visto il numero di pagine e il colore). Su questo punto mi sentirei di essere ottimista e non penso proprio che Boselli e company siano degli sprovveduti e lancino sul mercato una nuova serie senza averne ben chiaro il tema e cosa dovrà trattare, se sarà un Tex "allineato" alla canonicità delle storie attuali o potrà sconfinare. Poi in questo formato (Album o Cartonato fare voi) io pubblicherei un classico di GLB e Galep: "Gli Sterminatori". Si tratta di una storia che, con un formato del genere di Serpieri e una colorazione adeguata, farebbe contenti tutti. Ma si tratterebbe di una ristampa, lo so, fate conto che non abbia detto niente. P.s. sul prezzo non griderei allo scandalo. Succede in ogni media che alcuni prodotti siano venduti a un costo leggermente inferiore se prenotati prima.
  20. Ulzana

    [540/541] Puerta Del Diablo

    nella rilettura totale di tutte le storie di Claudio Nizzi sono arrivato a questo "Puerta del Diablo". Storia "nizziana" non nel senso negativo del termine ma, anzi, piacevole, priva di certi difetti visti in molte avventure sottotono che l'hanno preceduta. Lungaggini e spie dietro alle porte sono qui bandite. L'autore di Fiumalbo si dimostra un narratore capace di inserire anche comprimari interessanti, sfatando il dominio "bordeniano" con i suoi irlandesi. Notevole la prima parte con la discesa nel fiume, splendidamente evocata dalla copertina - lucida, precisa ed evocativa, tratteggiata da un Villa che sembra prenderti per mano e condurti nei flussi delle acque irte di scogli della Puerta del Diablo - mentre nella seconda, per una volta, i due pards si siedono in panchina perché ogni tanto anche a Messi e Neymar è concesso riposare. Nizzi sa scrivere, sa narrare, ma sa anche gestire e utilizzare la coppia Tex e Carson. I nemici non sono semplici marionette da sbatacchiare ma hanno una loro cornice narrativa: i "desperados" di Horacio Fuentes, l'impavida Flora, traditori messicani e il baffone del non canonico, almeno texianamente parlando, Mac Parland, lasciano spazio a lui, il Colonnello Uriaga che sembra "filmato" da Sergio Leone. Eccolo, delinquente puro, disegnato da un Ortiz in recupero; il "phisique du role" ce l'ha, è convincente e poi, come dice Guccini, il cantore del "gli eroi son tutti giovani e belli", lasciateci almeno il privilegio che i malvagi siano brutti, sporchi e cattivi. Per una volta soltanto! Storia densa, eccelsa, non un capolavoro, certo, ma che si lascia leggere, compreso il finale, per niente buonista ma, anzi, "speranzoso" direi, perché ognuno, a modo suo, pagherà il conto con la vita e con i propri sbagli. Tranne Tex e Carson che sono al di sopra delle parti. Ed è per questo che vogliamo sognare con loro.
  21. ne stanno a parlà tutti bene, soprattutto del finale. Mi tocca proprio comprarlo. Appena posso e appena passo in edicola.
  22. ah ok grazie Johnny. Infatti sospettavo fossero edizioni non ufficiali.
  23. ciao Natural di questa edizione in inglese non ricordavo proprio... ma è un mensile? Caspita sono arrivati al numero 602. Ora non capisco se si tratti della ristampa delle storie recenti o se questa collana è partita dal numero uno.
  24. nome a parte ma qualcuno l'ha comprato? Impressioni? Pareri? Dubbi?
  25. grazie Ymalpas! Ripeto: le "vacanze" sudamericane di Tex... è un'idea che prenderei in considerazione.
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