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TWF - Tex Willer Forum

Anatas

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Tutto il contenuto pubblicato da Anatas

  1. Anatas

    [623/624] Braccato!

    Se consideriamo le prime parole "pronunciate" da Tex su carta stampata (Per tutti i diavoli, che mi stiano ancora alle costole!), sembrerebbe effettivamente che in quel momento Tex fosse davvero braccato ed in ogni caso sappiamo bene che in quel periodo lui era stato un ricercato, quindi... Ti preparo all'eventuale visione del film "Solo sotto le stelle" dicendoti che si tratta di un Western moderno, ambientato in tempo reale della data di uscita (pensa che parte dell'inseguimento avviene in elicottero!), ma a mio avviso è davvero una bella prova di regia e di recitazione, un soggetto molto originale, con un Kirk Douglas già maturo ma eccezionalmente in forma. Il mio consiglio è che valga la pena cercarlo!
  2. Anatas

    [Maxi Tex N. 16] La Legge Di Starker

    Don Fabio, perchè non apri una discussione dedicata a questo argomento, sarebbe interessante andare a spulciare nella memoria (ed anche negli albi, perchè no, non è mica una gara) a ritrovare vecchi personaggi e nomi ricorrenti, magari allargando la ricerca anche ai nomi dei saloons, degli alberghi o di altre situazioni.... L'idea carina è stata tua, a te la palla!
  3. Anatas

    [Maxi Tex N. 16] La Legge Di Starker

    Un breve riaggancio a questo tuo post, scusandomi anch'io per l'OT: probabilmente ti riferisci a Link Larrimer, lo sceriffo nemico dell'avventura che comincia in "Trading Post"(n°149) e finisce in "Sunset Ranch"(n°150). C'è poi da segnalare l'uso plurimo del nome Balder, che compare già nel n° 9 (lo sceriffo nemico dei pards), nel n°56 (una signora di cui onestamente non ricordo bene il ruolo) e naturalmente il ben più noto Paul Balder, detto "El Carnicero" degli albi nn.217-218-219.
  4. Anatas

    [623/624] Braccato!

    Davvero un bel film "Caccia selvaggia", con un Brosnan insolito in veste western, barbuto, duro e spietato (? lui, mi pare, che pianta un pugnale dritto in testa ad un nemico!) ed un Liam Neeson cacciatore implacabile, uno dei migliori Western dell'ultima generazione (sono così pochi, sigh!), nevvero YmalpasèMi ha ricordato in parte anche lo splendido Kirk Douglas braccato nei boschi nel favoloso "Solo sotto le stelle" del 1962 di David Miller, un tardo-western crudo ed amaro ma girato in modo eccezionale. L'hai visto?(scusate l'off-topic, ma ci voleva!)
  5. Anatas

    [623/624] Braccato!

    Assolutamente, amigo West10, anzi lo considero un onore!
  6. Anatas

    [623/624] Braccato!

    Vorrei tornare brevemente sulla questione delle ferite di Tex, punto che mi sembra centrale e dirimente circa il piacere o meno della storia fra gli utenti del Forum. Io non ho mai avuto, per fortuna, ferite d'arma da fuoco e gradirei concludere la mia esistenza terrena senza dover provare una simile esperienza, però ho patito più volte ferite anche serie, rottura d'ossa, lesioni muscolari e varie ed ho tratto mio malgrado da tali incidenti due conclusioni, opposte ma speculari: il dolore e l'emorragia creano indubbiamente debolezza ed affaticamento, ma la scarica adrenalinica, la tensione nervosa e l'eccitazione dei sensi ricorrenti quasi sempre in simili occasioni straordinarie nella vita di una persona normale rendono più facile sopportare il tutto e quasi riescono a tacitare le sensazioni negative che si producono nella mente della stessa. Figuriamoci cosa può accadere ad una persona eccezionale nel fisico e nella mente e soprattutto abituata ad essere ferita e a trovarsi in situazioni limite (ovviamente dimenticandoci di aver a che fare con un fumetto ed immaginando una ipotetica realtà!). Io sono il primo a riconoscere onestamente e realisticamente che quel che riesce a fare Tex dopo essere stato doppiamente ferito è decisamente sopra le righe, non arriverei a dire impossibile ma sicuramente poco probabile, anche prendendo per buona la mia stessa ipotesi che ho proposto nel mio precedente intervento, specialmente riguardo il nuotare e cadere a terra sulle stesse ferite (riguardo al fatto che riesca ad uccidere al primo colpo i suoi nemici, beh, non è certo una novità...). Però, per come si sviluppa la sceneggiatura concepita da Faraci, mi sembra ci sia poca alternativa: Tex in quel frangente è solo, se non ammazza subito un po' di gente questi prima of poi lo beccano, deve scappare perchè è senza cavallo e non può farsi accerchiare, deve saltare nel fiume e quindi nuotare perchè se no avrebbe dovuto scappare a piedi per chissà quanta strada... Faraci poteva farlo colpire solo ad una spalla, ma poi tutti avremmo sbottato:"ecco, la solita ferita di striscio del cavolo!". Forse avrebbe potuto farlo riposare un giorno in più dal sergente ma ne avrebbe risentito l'incedere dell'azione ed il ritmo incalzante della trama che a me sembrano le cose migliori. In conclusione (ed è una delle rarissime volte in cui mi contrappongo ad Havasu) non ci vedo tutta questa negativit? ed impossibilità in questa prima parte di storia, non ci vedo neanche i difetti che lamenta Paco ed infatti, come già detto, l'ho divorata rapidamente e con soddisfazione, il che, per me, è sintomo di buona storia.
  7. Anatas

    Tex vive o sopravvive?

    Mi trovo molto d'accordo con gli ultimi interventi di Stefano-tex e West10: sono trascorsi 64 anni da quando è stata scritta la prima pagina di Tex, quale altro prodotto artigianal/industriale può vantare una così longeva vita attraverso i cambiamenti epocali del nostro paese con una buona tenuta di vendite e ben al di la da vedere la sua fine commerciale, anzi avendo avuto un ruolo di forza e traino per la nascita di molti altri validi prodotti editoriali e di sviluppo e radicamento della propria casa editrice?Come ho avuto già modo di dire, c'è di che essere fieri di un fumetto di un genere pressoch? dimenticato in un epoca di forte crisi della lettura in generale e del fumetto in particolare, per di più in bianco e nero, che regge ancora simili numeri di vendita!Oggi Giovanni Luigi Bonelli avrebbe 104 anni e Sergio Bonelli 80; ammesso, per puro esercizio intellettuale, che potessero ancora scrivere le storie di Tex, pensate davvero, voi nostalgici, che le scriverebbero con lo stesso stile di quando hanno cominciato o non, piuttosto, adeguerebbero naturalmente le sceneggiature ai gusti, alle aspettative contemporanee, facendo tesoro delle esperienze dirette ed indirette vissute negli anni?Io credo che ognuno di noi sia, chi più chi meno, chi in modo più evidente chi più inconsapevolmente, nostalgico nel cuore e nell'animo, se non nel cervello: chi, di coloro che hanno superato una certa età, in fondo non rimpiange almeno un po gli anni e gli oggetti della giovent?? E lo stesso accade ai più giovani quando si ritrovano fra le mani prodotti di un'epoca lontana e fascinosa per tanti aspetti, gli stessi giovani che ammirano le auto e le moto d'epoca, i film d'antan o il modernariato, che riscoprono la musica degli anni 70/80, l'abbigliamento dei fricchettoni e così via... E' un processo di maturazione umana del tutto naturale a cui io penso nessuno possa essere totalmente esente. Con tutto ciò, e proprio a causa di tutto ciò, è impensabile, secondo me, pretendere che un personaggio della fantasia, bench? stereotipato nel suo ruolo e nel suo mondo, non risenta del cambio generazionale di coloro che lo scrivono, lo fanno vivere; oggi non ci sono più i Bonelli, ci sono i Boselli, i Manfredi, i Faraci, i Ruju, non sono migliori o peggiori, sono solo altri, sono diversi, perchè semplicemente sono posteriori e quindi vedono e scrivono Tex alla loro maniera, con le loro sensazioni, la loro esperienza e la propria formazione culturale, seguendo, ovviamente, il solco della tradizione. In questo io non riesco a preferire i pionieri rispetto alle ultime leve, non vedo uno stravolgimento del personaggio come sembrano avvertire altri, non rimpiango il Tex degli esordi, semplicemente leggo e critico storie più belle o meno belle, soggetti e sceneggiature più riuscite o meno, così come non riesco a dire se erano più belli i disegni di Galep o quelli dei Cestaro, sono solo diversi ma favolosi entrambi. Infatti, com'? che a nessuno viene in mente di chiedere se erano meglio i vecchi disegnatori o questi ultimi? E' una questione meramente estetica, attiene ai gusti ed alle preferenze artistiche di ognuno di noi, ed io penso si debba applicare lo stesso criterio di giudizio anche alla scrittura.
  8. Anatas

    [623/624] Braccato!

    Era già da un po' di tempo che non mi capitava di leggere tanto rapidamente un albo di Tex, il che vuol dire, secondo il mio parametro, che la storia o è una ciofeca o ti prende subito molto!In questo caso si tratta della seconda situazione e penso che questo derivi dalla trama e dalla sceneggiatura si semplice, ma anche con un ritmo teso da film; la sequenza dell'azione immediata (entriamo da subito in presa diretta), condensata nel tempo (due giorni) e nello spazio (pochi km. quadrati nello stesso territorio) fanno si che si possa leggere l'azione quasi in tempo reale, appunto come potrebbe succedere vedendo la stessa avventura su di una pellicola. Il soggetto mi sembra abbastanza originale, a memoria non ricordo niente del genere con Tex solitario e le figure del sergente ed il giovane tontarello, e chi dice che ci viene riproposto il solito sceriffo corrotto ed il proprietario terriero prepotente allora tenga presente anche gli Indiani ribelli, gli allevatori pigliatutto, il giovane pistolero fuorilegge, lo stregone visionario, il biscazziere baro e ladro, il militare pomposo, il killer prezzolato, la dark lady bella ed infida, il signorotto messicano padrone del mondo, i trappers violenti e selvaggi, l'associazione a delinquere di città, ecc. ecc. (cioè, questo è il West ed in questo si deve pescare!). Pochi dialoghi brevi, tanta azione ed un bel paesaggio, buone figure comprimarie ed un Tex al centro di tutto che si destreggia bene ma deve anche essere aiutato, il tutto sotto una pioggia battente che da una configurazione un po' "noir" all'insieme, non mi dispiacciono affatto anche se sono d'accordo con altri nel dire che non si tratta certo di una storia epocale!Si è detto da più parti che Tex ferito da due pallottole e che fa tutto ciò che fa è un po' forzato, ed in effetti è quello che ho pensato anche io durante la lettura, poi pero sono andato a rivedere con calma la parte interessata ed in effetti si potrebbe pensare che le due ferite siano superficiali; infatti Burke dice che non aveva le pallottole in corpo e quindi si potrebbe propendere per due ferite appena sotto pelle, tutto sommato accettabili quindi, anche se quella al fianco gli ha fatto annebbiare la vista... Forse Del Vecchio ha fatto un piccolo errore nel non far proseguire la traiettoria della pallottola oltre la spalla (pag.36) poich? la ferita che si vede nelle vignette seguenti fa pensare sia stato colpito il muscolo laterale. Comunque sono disquisizioni ben sottili, Tex ci ha fatto vedere ben altro nel suo occasionale ruolo di Superman!Per quanto riguarda i disegni, Del Vecchio è molto bravo nel tratteggiare il paesaggio, gli abbigliamenti, le armi con bei primi piani ed anche le figure di contorno (molto azzeccata la caratterizzazione di Rufus); non male nel complesso Tex, ma trovo una discontinuit? nei piani americani e medio-lunghi, alcune vignette non mi convincono affatto (pag.28,32,51,100 ed ultima), mentre lo trovo migliore nei primi e primissimi piani. In conclusione una buona prova, aspetto con ottimismo l'albo di prosieguo.
  9. Anatas

    Tex vive o sopravvive?

    A mio avviso è bene sgombrare il campo della discussione da equivoci o idealismi o falsi moralismi: al di la di tutto l'amore (grande, enorme, per quanto mi riguarda), la passione, l'affetto o anche solo l'interesse che nutriamo per Tex, il fumetto è prima di tutto un prodotto commerciale per la casa editrice, è la sua unica fonte d'introito, è la base stessa della sua esistenza. Poi vengono il valore artistico, quello artigianale, quello collezionistico, quello affettivo che per noi lettori possono anche essere primari (ed è bene che lo siano, io aggiungo!). State pur certi che nel momento in cui l'inedito smettesse di vendere al di sopra del punto di pareggio dei costi per tenere in piedi la baracca, la SBE smetterebbe di pubblicarlo. Magari tirerebbe avanti ancora qualche mese per tentare di salvarlo, per non licenziare i dipendenti di punto in bianco o addirittura per L'orgoglio di non chiudere una azienda storica ed unica nel panorama imprenditoriale italiano, ma poi, se il proprietario è serio ed onesto, non resterebbe altra strada che chiudere se non si vuole fallire. Questa è la realtà, se si vuole anche cruda e spietata, ma è la realtà di un mondo capitalista e finanziario dove le leggi e le regole funzionano così e lo vediamo ogni giorno sulla pelle di decine di aziende in difficolt?. Le collane collaterali, gli speciali, gli extra e quant'altro volete non sfuggono a questa logica, anzi probabilmente nascono principalmente per tentare di garantire un aumento delle entrate e quindi si allungano o si accorciano a seconda della convenienza, come giustamente altri prima di me hanno ben puntualizzato. Punto e basta. Io non ci vedo altro da dire, il resto sono ingenuità, per quanto assolutamente legittime, e lo dico da vecchio lettore e collezionista, di quelli che comprerebbero quasi tutto di Tex!di tutto e di più di Tex anche se possiedono l'intera serie in tutte le salse e ristampe (anche in aramaico antico)! :DGran putifarre, certo che per averlo in aramaico antico............. non so cosa farei........!
  10. Anatas

    [623/624] Braccato!

    Francamente mi sembra che tu stia cavillando per un nonnulla o andando a cercare il pelo nell'uovo! Se inizialmente ti avevo appoggiato nel discorso sulla copertina, ora invece non ti seguo più riguardo ai disegni interni. Intanto credo che tu voglia parlare di vignette e non di tavole (la tavola è la pagina, cioè un insieme di vignette), poi, da quel che posso capire io vedendo queste anteprime, non mi sembra si tratti di un diluvio, piuttosto di uno scroscio di pioggia ed in ogni caso ci potrebbero essere svariati motivi per cui Tex non ha l'impermeabile. Infine due tavole sono troppo poche per capire in quali condizioni è iniziata l'azione e come si evolver? in seguito. Mi sembra davvero troppo poco per criticare a priori l'operato del disegnatore che non sarebbe in grado di riprodurre una situazione reale!!
  11. Anatas

    [Maxi Tex N. 16] La Legge Di Starker

    Però, a giudicare da quel che vedo, avendola disegnata tra i 78 e gli 80 anni, io direi che se l'? cavata benino. Non c'è dubbio che Fusco sia stato un vero signore. Qualcun altro dovrebbe seguire il suo esempio, io direi. Repetto non è fra i miei disegnatori preferiti, ma devo anche onestamente dire che ha sempre svolto un buon lavoro, lo situo a metà scala nelle mie preferenze ed anche queste prime tavole non mi sembrano affatto male, azione allo stato puro, sparatorie sporche e violente; è anche uno dei pochi che osa spargere sangue a piene mani e condisce i disegni di schizzi, sputi, rumori, grida e quant'altro il mondo lurido e cattivo del vero West dell'800 ci propone. Giustamente bisogna tenere conto dell'età, quindi a maggior ragione gli rendo merito. Il ritiro di Fusco è stato un vero pugno nello stomaco; per me, abbiamo perso un grande artista che poteva probabilmente offrirci ancora molte storie ad alto livello con un tratto pulito, essenziale, originale, forse non pienamente somigliante nei tratti dei nostri eroi con l'immaginario classico, ma proprio per questo intrigante ed innovativo. Condivido in pieno l'ultima affermazione di Monni.
  12. Anatas

    Galleria Di Stefano Babini

    Non conosco esattamente quale sia la politica e la metodologia attuale impiegata alla Bonelli riguardo l'esordio di un nuovo disegnatore, se "testarlo" su una serie parallela o farlo esordire direttamente sulla serie normale, ma prima che nascessero i Texoni, ovviamente, non vi era che quest'ultima strada. Se Boselli ritiene valido, come pare, e si fida di Babini, non vedo perchè non impegnarlo da subito al lavoro su un inedito, così come è successo con Bruzzo, i Cestaro, Ginosatis, Bianchini, Del Vecchio, Piccinelli, Della Monica ed altri. D'altronde il suo tratto, anche se non lo abbiamo visto ancora compiuto ed esauriente sul mondo di Tex, non sarà certo peggiore di quello di Diso o Font, quindi, per me, lo possono prendere pure alla cieca!
  13. Anatas

    Galleria Di Stefano Babini

    Gran belle tavole, non c'è niente da dire se non grandissimi complimenti e niente da sperare se non che arrivi finalmente a disegnare su tex, ma ho visto anche io il sito che citi, Ymalpas, e dato che questi disegni sono in vendita insieme a quelli di altri artisti, ho paura di no, mi sembrano più lavori totalmente personali ed originali dell'autore.... però spero anche di sbagliarmi
  14. Anatas

    [623/624] Braccato!

    La trama, così come è stata anticipata, dice poco o niente, non è che solo perchè Tex è stato ferito ci si prospetta una grande storia; potrebbe promettere uno sviluppo interessante ma anche risolversi in un'avventura, come sono solito chiamare, di "transizione", cioè una storia normale in attesa di una più avvincente. Quanto alla copertina, mi pare un'altra ottima prova di Villa, bella l'atmosfera tesa e di "suspense" sotto la pioggia, Tex nascosto in attesa di essere scoperto da un momento all'altro, la posse in lenta ricerca nel bosco... Tutt'al più, trovo anch'io, come Ilbor, un poco stonato rispetto all'ambientazione il solito abbigliamento classico di Tex, meglio avesse avuto anche lui un bel trench, anche se, in questo caso, forse qualcuno avrebbe probabilmente avuto da ridire che la copertina sarebbe stata troppo somigliante a quella di "Pioggia!".....(vedi querelle "Nel rifugio di Espectro") laughing
  15. Anatas

    Tex vive o sopravvive?

    I precedenti interventi del topic hanno disquisito su quasi tutti gli aspetti del fumetto Tex, soggetti, sceneggiature, ambientazioni, personaggi, tematiche, classicit?, novità, linguaggio, filosofia fondante e futura, finanche le politiche editoriali e commerciali; ma a questo punto trovo curioso ed anche strano che nessuno abbia toccato un punto che invece a me sembra basilare ed essenziale: il disegno!Stiamo parlando di un fumetto, manufatto che io, come già più volte ribadito in altre discussioni, ritengo una vera e propria forma d'arte al pari della pittura, scultura, musica, ecc., ma che ovviamente ha la sua stessa ragione di esistere nel tratto disegnato di un artista. Ecco perchè io compro Tex da quasi quarant'anni, perchè in primo luogo mi piacciono i suoi disegni fatti dal maestro che lo ha creato e dai grandi artisti che ne hanno decretato la lunghissima carriera e che spero lo porteranno avanti ancora molti e molti anni. Tex lo vedo e lo leggo con gli occhi, nessuno me lo racconta, non canta egli stesso le sue gesta, non ha altri supporti multimediali; mi gusto ogni tratto, ogni particolare, vignetta dopo vignetta, tavola dopo tavola, albo dopo albo ed anche i suoi dialoghi vanno gustati parola dopo parola, io da lettore esigente voglio che anche i balloon siano fatti bene, prova ne sia che la pressapochezza del lettering dei primi cento e più albi mi dava enorme fastidio, come un disegno mal finito!Certo, anche io, ovviamente, mi rendo ben conto che il soggetto e la sceneggiatura abbiano una grande importanza, ma, come detto in un'altra discussione su questo Forum, preferisco di gran lunga una storia esile e poco interessante ma ben disegnata ad una storia eccezionale ma disegnata da cani! Poi, va da se, arrivano le storie capolavoro quando entrambe queste condizioni di eccellenza si realizzano. Io, dunque, spero che il grande successo che Tex ha sempre avuto ed il buon successo che sta avendo siano dovuti in buona parte al fatto che ai lettori piacciano in primo luogo i suoi disegni. A riprova di questa mia supposizione porto due ragioni:-il successo che ha avuto la ristampa a colori de La Repubblica, storie vecchie ma riproposte a colori per un doppio pubblico, una nuovo e giovane che è nato col colore ed ha più dimestichezza ed interesse con questo supporto ed uno vecchio ed affezionato che conoscendo già le storie in b/n è stato stimolato (come me) a rivederle colorate.- il genere "western" è quasi morto, non è sicuramente in cima alla lista delle preferenze letterarie delle nuove generazioni; basta vedere con quanta fatica si cerchi ogni tanto di proporre qualche novità (anche ottima, ultimamente) in campo cinematografico, bench? supportata da star del cinema, da belle sceneggiature e da dovizia di mezzi, per poi avere, nella maggioranza dei casi, incassi bassi o tuttalpiù normali e comunque un'accoglienza del pubblico nemmeno lontanamente uguale ai colossal fantascientifici, horror, fantasy o polizieschi. Quanto alla letteratura, alla pittura od alla musica western credo non esistano praticamente più neppure negli States, figuriamoci in Italia!Che quindi un fumetto puramente western, in bianco e nero, venda ancora oggi in Italia più di 200.000 copie mensili, molto più di altre serie di genere più attuale pur sempre ben fatte, dovrebbe far pensare che interessi maggiormente per il disegno che non per i contenuti. Tutto il resto, recupero di soggetti originali o nuovi schemi narrativi, dialoghi duri e puri o modernizzati, sfumature psicologiche del personaggio Tex e dei comprimari, presenza più o meno accentuata dell'universo femminile, ripresa di vecchie figure di nemico o creazione di nuove, ambientazioni classiche o alternative, quantit? e tipologie di ristampe, è molto interessante ed è stato ben analizzato nei numerosi ottimi interventi che mi hanno preceduto; ma, a mio avviso, se non si tiene centrale il tema del disegno e dei disegnatori si rischia di deragliare dai binari di un futuro roseo del nostro amato fumetto. Che poi, dall'importanza, dallo spazio e dall'energia che gli utenti di questo Forum dedicano quotidianamente ai disegnatori, al loro lavoro ed anche alla loro critica, devo necessariamente dedurre di non essere davvero il solo a pensarla così!!
  16. Anatas

    Vorrei Sapere

    Ma davvero non hai capito che la cifra 88 che ha scritto TexWiller si riferiva alla sua annata di nascita (ovvero 1988)?Spero tu avessi voglia di scherzare....!
  17. Anatas

    [621/622] Mezzosangue

    Forse volevi dire "trovo POCO verosimile che...... ecc."Se scrivi la tua frase così com'?, significhi esattamente il contrario!(scusa l'appunto da professorino, ma è proprio per evitare fraintendimenti)
  18. Anatas

    La Copertina Del Texone

    Questa tua opinione è rispettabilissima, ma permettimi di non condividerla. Come ho già cercato di spiegare nel mio intervento precedente, secondo me il mercato collezionistico di Tex, di vastit? e portata davvero enormi, puoi credermi per la mia esperienza nel settore, porta indubbi vantaggi in termini di popolarit?, riconoscibilit? ed affezione al prodotto e, probabilmente, anche una ricaduta economica derivata da una maggiore vendibilit? (però di questo, onestamente, non ne sono sicuro). Piuttosto ti do ragione riguardo una atavica apatia, come la chiami tu, congenita in Bonelli, dovuta, presumo, al fatto che sia stata guidata per tanti anni da due persone, padre e figlio, poco propensi a coraggiosi cambi di rotta e sclerotizzati su una collaudata rotta sicura ed immutabile.
  19. Anatas

    La Copertina Del Texone

    Effettivamente il Texone ha una grafica non eccezionale ed anche un po' datata, più che altro, per me, ha un logo eccessivo rispetto al campo della copertina. Però, d'altro campo, non lo ritengo neppure una schifezza e neanche così limitativo per il disegnatore come sembra altri ritengano. Il mio punto di vista che qui tengo a sottolineare è quello del collezionista, oltre che lettore; il Texone è ormai diventato una serie importante al pari del mensile e cambiare graficamente un prodotto seriale che dura da ormai molti anni è sempre pericoloso per il mercato del collezionismo. Ora qui entriamo in una discussione particolare più volte sfiorata anche in altri post su quanto conti nel mondo texiano il collezionismo, se ci siano più lettori di Tex collezionisti o più lettori tal quali; io penso che siano numericamente in maggioranza i semplici lettori, ma penso anche che i lettori collezionisti siano uno zoccolo duro (durissimo) del quale la SBE non possa fare a meno. Chiunque si interessi minimamente al collezionismo di fumetti sa benissimo quali stratosferiche quotazioni monetarie raggiungano gli albi originali di Tex, pochissimi altri fumetti possono vantare uguali valori, e quale enorme interesse non solo pecuniario metta in moto il nome Tex. Ovvio quindi che la Bonelli stia ben attenta quando deve muoversi nel campo minato della riconoscibilit? grafica ed estetica di un suo prodotto, pensate a che ricaduta pubblicitaria e di popolarit? porta un mercato collezionistico di tale portata. Vi faccio l'esempio della collana dei maxi Tex: il primo numero, Oklahoma!, aveva una costola che poi dal secondo numero è sensibilmente cambiata, ebbene quando mi riguardo la mia bella fila in mostra nella mia libreria, quella prima costola mi provoca un deciso fastidio estetico!Chiaramente chi non è collezionista mi prender? per matto e probabilmente non condivider? quanto ho scritto finora, ma credo che alla casa editrice osservazioni come la mia non siano poi prese troppo sotto gamba.
  20. Anatas

    [621/622] Mezzosangue

    Quoto Capelli d'argento al 1000%!!Ortiz de "Il cacciatore di fossili", ad esempio, era splendido nel suo tratto "sporco e cattivo", poi si è un po spento, ma lo considero ancora più che valido soprattutto in avventure messicane o di atmosfera "borderline". Diso, invece, faccio fatica persino a considerarlo un disegnatore tout court, non solo su Tex, ma anche se disegnasse la pubblicit? dei Pampers!Mi spiace per lui, che sarà anche un professionista, ma io la vedo così e non mi capacito che alla SBE ci sia stato qualcuno che lo ha scelto per disegnare Tex!!! :s
  21. Anatas

    [621/622] Mezzosangue

    Ti è sfuggito il mio post è doubt Cos'è questa discriminazione è _ahsisi Ci sono anch'io, perbacco.... Scusami Capelli d'argento e scusa anche Texas Kid, ma mi sembrava che non prendeste nettamente posizione contro Font, più che altro traspariva la vostra non-preferenza per il disegnatore. Comunque prendo atto e vi annovero ufficialmente fra i detrattori di Font! P. S. Tuttavia lungi da me l'idea di fondare un movimento anti-Font....... anche se.... quasi quasi.....
  22. Anatas

    [621/622] Mezzosangue

    Letto il primo albo, un'avventura davvero piacevole, originale, ben scritta con dialoghi lunghi il giusto e molto ben dosati con la parte d'azione. I personaggi sono interessanti, assai ben caratterizzati, ognuno con le sue peculiarit?, ognuno diverso ed unico ma tutti ottimamente amalgamati e con un interscambio reciproco perfetto per lo svolgimento corale della sceneggiatura. Su tutti emerge , ovviamente, la figura di Makua, interessante e ben sfruttata, che spero prosegua su una strada maestra anche nella seconda parte, ma anche per gli altri personaggi Ruju sa sfruttare dei ruoli tagliati su misura che mi convincono molto, anche sulla morte dei due indiani mi trova d'accordo. Qui i due pards vanno davvero alla grande, con un taglio di dialoghi "old style" ed un crescendo di azione degni dei migliori "spaghetti western" (d'altronde Santos è decisamente una gran bella caricatura di Sentenza, non trovate?). Peccato che tutto questo ben di Dio sia rovinato dai disegni, davvero insufficienti, di Font, che continuo sempre più a considerare davvero non degno di esprimersi su Tex. Tratto infantile, sproporzionato, anatomia raffazzonata, prospettiva inesistente, volti caricaturali e neanche una sufficiente precisione nei paesaggi e nell'oggettistica, uno strazio le armi...... Il commento sulla resa estetica di Tex e Carson non riesco neanche a scriverlo! Mi sembra fin strano che solo io ed Ymalpas troviamo così negativo questo disegnatore.... d'altronde i gusti son gusti.....
  23. Anatas

    [Color Tex N. 02] I Banditi Delle Nebbie

    Copertina a prima vista davvero notevole, non solo per i colori naturali, ovviamente, ma anche e soprattutto per la scena d'insieme, con la canoa ed i nostri due che riempiono dinamicamente tutto lo spazio disponibile. Concordo con il Marchese nel sottolineare la pessima scelta del logo che penalizza oltremodo la tavola di Villa, che bisogno c'era di farlo così grande e perchè l'orrenda scritta del numero di pagine? La colorazione della storia sembra innaturale ed approssimativa, come purtroppo usuale in Bonelli, i disegni di Cossu non mi sembrano al meglio per quel che riguarda Tex e Carson (ma vi sembra il suo naso, quello?) però aspetto di leggerlo dal vivo per un giudizio definitivo. La trama, per quel poco che ci hanno anticipato, sembra interessante, benissimo rivedere Il Metàs!
  24. Anatas

    [618/620] Gli Schiavisti

    Cheyenne per cortesia, puoi darmi numero ed indirizzo del ristorante di questo famoso cuoco? A me piacciono le lumache e mi hai fatto venire l'acquolina in bocca! haha A parte gli scherzi, complimenti per il paragone carino ed azzeccato. P. S. Credi che se ci facessimo preparare un men° apposta per una cena del Forum, bistecche alte tre dita, patatine e torte di mele, accetterebbe?
  25. Anatas

    Alessandro Piccinelli, Galleria

    Propenderei per considerarla la luna con un velo di nuvole davanti, soprattutto in considerazione del fatto che qui Piccinelli ha volutamente esagerato la dimensione delle stelle per sottolineare la bellezza della volta celeste.
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