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kento

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  1. kento

    [688/689] Il messaggero cinese

    Io trovo che la storia sia stata comunque dignitosa. Anzi, oserei definirla "bella" almeno per quanto riguarda la prima parte... Tant'è che era da un po' che non trovavo dei dialoghi così spassosi e quelle atmosfere da "arriviamo e spacchiamo tutto" tipiche di G.L. Bonelli.. Poi non tutte le ciambelle riescono con il buco, e la seconda parte è sicuramente inferiore al primo albo. Per il futuro, le storie "importanti" in lavorazione, lo straordinario staff di disegnatori e la passione che Boselli mette nel suo lavoro mi rendono assolutamente fiducioso... Concordo con tutto ciò che dice il Bos! A chi non farebbe piacere trovare in edicola ogni mese "Tra due bandiere", "In nome della legge" o "Sulle piste del nord"?? Ma esistono anche "Dugan il bandito", "Lo sceriffo di Durango" e "Scacco matto".... Storie normali, vivaddio, assolutamente inevitabili in una produzione seriale.
  2. Discorso sensato, però i Cossu e i Diso hanno dalla loro (almeno) la velocità, senza dei quali sarebbe difficile pubblicare nei maxi non due, ma anche una storia all'anno di quasi 300 tavole... Comunque i magazine saranno due solo quest'anno, mentre se non ricordo male Boselli nelle ultime conferenze ha detto che i maxi saranno due "per un po' di tempo". Del resto, in passato quando c'erano delle scorte non sono state pubblicati due texoni al posto di uno?
  3. Ah ok... E' una questione di piccoli fan.
  4. Visto che fai della (facile) ironia :), mi sai dire in quali altri episodi oltre a "Il clan dei cubani" i volti di Fusco sono stati rifatti, come hai affermato qualche pagina fa? Il problema non è che non lo hanno mai ristampato, bensì che non lo hanno mai celebrato, come è avvenuto con Galep, Letteri, Ticci, Villa, Civitelli, Fusco. Cioè tutti i disegnatori storici di Tex, al di fuori di Nicolò. Strano che nessun fan, all'interno o all'esterno della casa editrice, si sia accorto dell'enorme peso che ha avuto su Tex e sul fumetto italiano... (Voglio in ogni caso chiarire che non ce l'ho con Muzzi, un onesto artigiano che su Tex ha fatto quel che ha potuto, lavorando in condizioni non facili e con tutte le problematiche dei cosiddetti tempi eroici)...
  5. "Disonesto"? Proprio no, guarda. Albi cartonati: L' eroe e la leggenda, Frontera, Painted Desert, Sfida nel Montana. Dove sarebbero le schifezze? Color lunghi: E venne il giorno, I banditi delle nebbie, Lo sciamano bianco, Delta Queen, La strada per Serenity, La pista dei Sioux, Cowboys. A parte l'anticristo Cossu, Cowboys è sicuramente una storia deboluccia, anche graficamente, ma gli altri mi sembrano tutte da sufficienti in su.... Basta per dire che la collana è inutile e/o dannosa? Color brevi: a me le storie sono sembrate tutte quantomeno dignitose, sarò di bocca buona io... Rimane il maxi, ma torniamo al punto di partenza: bastano Cossu e Diso per dire (o quanto meno porre come quesito) che siamo alla frutta? Dimenticavo i magazine: al momento mi sembra la collana più debole in assoluto, almeno per ciò che riguarda le storie "lunghe", ma le brevi dedicate ai pards mi sono piaciute tutte e tre. Artigli e soprattutto gli episodi di W.Venturi e Vannini non sono granchè, concordo... Ma non stavamo parlando della canna del gas della serie mensile?
  6. Infatti abbondando i volti rifatti di Nicolò, Ticci e Letteri, vero? I volti di Fusco sono stati rifatti solamente in "Il clan dei cubani" quindi, se permetti, la storia del fumetto dovresti studiarla tu. "La caccia" e "Una stella per Tex" non sono grandi classici?
  7. Boselli non mi è parso molto contento del raddoppio, ma sta di fatto che per queste cose non decide lui... I gadget non mi interessano, personalmente alcuni li trovo riusciti e altri no, ma sono contento di vedere tanti inediti di Tex in edicola e anche il nostro amato personaggio espandere i suoi ambiti. Oggi c'è il monopoli, domani chissà, cartoni animati o romanzi.
  8. Hai certamente ragione, infatti sarà un caso che è l'unico del quintetto storico a non essere mai stato ristampato. Ma è notorio che in casa editrice non ne hanno mai capito nulla di disegnatori (neppure Sergio e Canzio) e probabilmente le facce di Tex erano talmente belle che Galep gliele rifaceva per abbassarne lo strabordante livello qualitativo.
  9. Da che punto di vista? In termini di staticità sono alla pari, ma Cossu dà molti punti a Muzzi per ciò che riguarda la tecnica e varietà nella rappresentazione dei comprimari. E sicuramente ha centrato molto di più la rappresentazione dei pards. Muzzi era un buon illustratore, come dimostra il disegno che avete allegato. Che però è cosa ben diversa dall'essere un buon fumettista. Era tra l'altro il primo a non essere soddisfatto dei suoi lavori, come ha affermato in alcune rare interviste. E, spiace a dirlo, l'unico ad essersi allontanato, volontariamente o meno, dalla serie regolare. Benissimo, stiamo nel concreto. Negli ultimi 5 anni (cinque, non cinquanta) sono stati pubblicati sulla regolare: Il segreto del Giudice Bean El Supremo Luna insanguinata Winnipeg L'onore di un guerriero I rangers di Lost Valley Il segno di Yama Jethro! La pista dei Forrester Wolfman Tutto ciofeche inenarrabili, vero? Da lettore, non compulsivo, NON sono obbligato a comprare tutte le uscite possibili ed immaginabili della collana. E se ho una particolare idiosincrasia nei confronti di un particolare disegnatore, lo posso facilmente evitare non acquistando l'albo. Con "l'iper produzione che va a discapito della qualità", sulle collane collaterali ci siamo letti negli ultimi due anni "Il magnifico fuorilegge", "Il vendicatore", "Giustizia a Corpus Christi" e "Nueces Valley". Alla faccia della scarsa qualità. . Per alcuni conta solo la serie mensile? Mi sta pure bene come ragionamento, ma allora interpreterei le ultime due storie (sulla "Città nascosta" ci sono stati dei problemi di gestazione, a me pare evidente) come i fisiologici alti e bassi della collana. Che ci sono sempre stati, anche nel periodo d'oro. O qualcuno può sostenere che "Il cacciatore di taglie" sia uguale a "Sulle piste del nord"? E "Lo sceriffo di Durango" è bella quanto "in nome della legge"?
  10. Ciao a tutti, non intervengo spesso sul forum ma leggo sempre con piacere tutti gli interventi e (soprattutto) le succulenti anteprime di Monni... Questa volta però esco dal mio torpore perché sono rimasto un po' perplesso (eufemismo, in realtà sono basito ) da questa discussione, che comunque è sempre stata condotta nei limiti della buona educazione... Secondo qualcuno la serie sarebbe alla canna del gas?!?! Ma come, avete dato un'occhiata alle preview... Nei prossimi mesi/anni sulla serie mensile leggeremo i ritorni di Proteus, del Maestro, di Mefisto, di Capitan Barbanera, della Tigre Nera, del Morisco alle prese con vampiri messicani. Conosceremo la figlia di Satania, Tex tornerà nel Grande Nord, nella Florida dei Seminole e in centro America 40 anni dopo "Il solitario del west"... Direi non male, per un attempato settantenne! Scorrendo la lista dei disegnatori:, attualmente fanno parte dello staff, tra gli altri: Ticci, Civitelli, Venturi, Dotti, Andreucci, Rubini, Benevento, Piccinelli, Garcia Seijas, Del Vecchio, Mastantuono, Bocci, Cestaro! Ed ancora, in una mia personale "seconda fascia": Font, Bruzzo, Biglia, Filippucci, Ramella. Questi solo nella regolare, senza tener conto di "guest star" come Majo, Zuccheri, Breccia, Milano.... Quale altro personaggio a fumetti nel mondo può vantare uno staff di tale levatura?? Davvero bastano un paio di storie mediocri (ma oserei dire anche "normali", assolutamente inevitabili in un personaggio seriale!) a dire che la serie è alla canna del gas? Che poi "La città nascosta" aveva pur sempre i bellissimi disegni di Venturi, mentre la prima parte del "Messaggero cinese" è stata a mio avviso molto divertente e con dialoghi spassosi... Insomma, a mio avviso c'è qualcosa da salvare anche nel brutto (o nel meno bello). Su Cossu (ma anche su Diso): statico finché si vuole, non adatto al western, troppo "linea chiara", "tirato via", ecc. Tutti commenti abbastanza condivisibili, per carità. Però l'argomentazione cade quando si pensa che tutti i lettori degli anni d'oro di Tex (me compreso) si siano fatti piacere le mediocri tavole del buon Muzzi che, poveraccio, in confronto agli altri cinque ha sempre fatto una ben magra figura, rimanendo, anche a distanza di decenni, l'unico disegnatore "storico" texiano a non essersi visto ristampare alcuna storia... Sarà un caso, eh?! Anche sull'iper produzione posso essere d'accordo, peccato che (ahimè) non viviamo più nei favolosi - per Tex - anni '70, in cui bastava il mensile per far vivere serena la Casa Editrice. Con le tirature dei giorni d'oggi, presumo sia pressoché vitale mandare in edicola più inediti, è una dura realtà del mondo editoriale del giorno d'oggi. Detto questo, spero che il vulcanico Boselli rimanga ancora per un bel po' di anni al timone della serie (l'entusiasmo che traspare nei vari incontri è contagioso!), e che riesca a trovare, oltre a Ruju, un buon rimpiazzo. Personalmente avevo sperato in Burattini, che mi sembra un po' stanco dopo 30 anni passati a Darkwood, ma evidentemente o non gli interessa o non ha sviluppato soggetti "lunghi" interessanti... Ciao!
  11. kento

    [649/651] La Stirpe Dell'abisso

    La recensione? Una barzelletta. A me la storia è piaciuta e pure tanto, e la ritengo classica, ma che più classica non si può. ANCHE nelle chiacchiere in stile G.L. Bonelli, forse i recensori dimenticano certi baloons strabordanti in alcune vecchie storie... E quasi tutti gli episodi con il Morisco vedono scene in cui i pards sono riuniti ad ascoltare i racconti del curandero... In quanto alla noia che regnerebbe sovrana, de gustibus. Probabilmente però i critici non si rileggono, altrimenti non parlerebbero di tedio.. Comunque il Bos viene definito (simpaticamente e con faccina, ci mancherebbe) "fanfarone narcisista affetto da grave logorrea"...
  12. kento

    [Color Tex N. 06] Stelle Di Latta E Altre Storie

    Anche "Nel buio" é un episodio assai piacevole, scritto da un Boselli quasi sclaviano nelle atmosfere... Luca Rossi fa uno straordinario lavoro nella caratterizzazione grafica dei personaggi di contorno, mentre i pards li reputo un po' meno riusciti...
  13. kento

    [Color Tex N. 06] Stelle Di Latta E Altre Storie

    Uscito oggi a Milano. Il Color Tex storie brevi è un bell'oggetto, con quella carta patinata molto chic e con 4 avventure fulminanti, un po' estranee al canone texiano... Al di là della "confezione", per ora ho letto i primi due racconti: due storie - molto amare - scritte, disegnate e colorate molto bene. Avanti così.
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