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TWF - Tex Willer Forum

Leo

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Messaggi pubblicato da Leo

  1. 12 minuti fa, Letizia dice:

    Hai mai provato a sparare a qualcosa (a qualcuno son sicura di no) che non sta ferma?

    O a qualcosa che non si muove come un sei con tutti i quadri bucati da altrettanti proiettili?

    Jack è immobile, sicuro del suo scudo umano.

    Lo avrei colpito anch'io ma, senza tanti riguardi, io lo avrei accoppato.:P

     

    Tex arriva in corsa e spara a una mano, vicinissimo alla testa della ragazza. Non mi piace, si prende un rischio enorme. Tex non è, non deve essere mai, un supereroe dai poteri magici, deve restare un grandissimo, eccezionale uomo. Sempre e solo un uomo. 

    • +1 1
  2. Intuisco che la conversazione su questa storia è movimentata ma non voglio leggere nulla prima di aver espresso le mie opinioni a caldo su questa avventura.

     

    Per una volta, vado al di fuori dei miei consueti schemi e parlo per prima cosa del disegnatore: dopo la tripla di Ruju, quest'altra sua prova è semplicemente clamorosa. Mastantuono dimostra che può andare al di là dei generi, e se le sue performance puramente western sono eccezionali, l'autore romano non è da meno nel ricreare atmosfere gotiche e noir come quelle di questa storia, in cui la palude del morto e i fantasmi dei poveri McCulleen sono così potentemente evocativi da contribuire in maniera determinante alla resa della sinistra ambientazione pensata da Rauch.

     

    Già, Rauch. Una delle prime scene mi fa storcere subito il naso: Jack Spade si fa scudo di una donna, ma ecco che arriva il suo Tex rambo e, da un cavallo in corsa, riesce col fucile a colpire solo la mano del bandito, non mettendo minimamente a repentaglio la vita dell'ostaggio. La scena è texiana, l'abbiamo vista altre volte. Ma per me resta un abuso: Tex è comunque un uomo, non un robocop, e non capisco come gli autori non colgano che una scena del genere, che toglie verosimiglianza al personaggio, non rende affatto un buon servizio allo stesso, e lungi dall'esaltarlo, invero lo sminuisce. Tanto più che dopo, in circostanze più comode, a Tex ci vorranno diversi colpi di pistola per avere la meglio sui suoi avversari, così che anche all'interno della stessa avventura possiamo vedere due versioni, contraddittorie tra di loro, di Tex: quello che spara senza pensarci (direi quasi infischiandosene) al bandito nonostante la donna faccia da schermo a quest'ultimo, e quello nella stalla nel trading post che ha bisogno di tre colpi per mettere il suo avversario in condizioni di non nuocere.

     

    Curioso, poi, poco oltre, mi è parso che non si sia più parlato del povero gambler che, con un gesto eroico, ha tentato di aiutare Tex, pagando con la vita.

     

    Al netto di quanto sopra, devo dire che raramente io sono contento di una storia breve, e questa è una di quelle volte. Bella la leggenda della palude, con la povera famiglia di coloni sterminata dai guerriglieri nordisti; carismatici e ben tratteggiati questi pendagli da forca al servizio del Colonnello Warren, da Ben Hogan a Jack Spade, con le loro grinte truci; ben caratterizzati anche i comprimari, a partire da Doc William fino a Zina, per finire all'ex sergente di Fort Defiance.

     

    Tutti loro danno vita a una trama appassionante, che sa essere cattiva e cruda, con avversari crudeli e impreziosita dalla tragica atmosfera dei tempi della Guerra Civile. Ben architettato è anche l'elemento soprannaturale, che solitamente io non amo in Tex ma che qui si innesta perfettamente nel solco di quelle storie inverosimili "soft", come la Dama di Picche o Colorado Belle, i cui tratti gotici ben convivono, ed anzi diventano il punto saliente, con i solidi contesti western cui siamo abituati.

     

    Inaspettato anche il finale, che mi ha sorpreso e divertito.

     

    A questo punto, non mi resta che fare i miei più sinceri complimenti ad una accoppiata di autori che spero lavorino sempre più spesso, magari insieme, su Tex, di cui sono già oggi risorse preziose e di cui possono diventare, sperabilmente, i punti di riferimento del futuro.              

    • +1 1
  3. <span style="color:red">6 minuti fa</span>, borden dice:

    1)  C'è un fucile a lunga gittata - usato in virtù delle sue virtù 

     

    Circa il Long Rifle, io non ho dubbi circa il fatto che tu qui lo abbia usato in modo inattaccabile; tuttavia, ammesso che nella sua storia Ruju lo abbia usato in maniera più disinvolta (la storia dei 200 metri e giù di lì), questo non mi fa buttar via il bambino con l'acqua sporca, perché di imprecisioni in Tex ce ne saranno a iosa, e ringrazio Dio di non essere così attento da scovarle tutte, sennò mi guasterei il piacere della lettura.  

     

    <span style="color:red">9 minuti fa</span>, borden dice:

    2) e inizia la vera trama di Tex, da cui si arguisce che nella mia presentazione sul web gli spoiler su cui l'ha tanto menata non erano tali in quanto si riferivano solo a fatti non modificabili della cornice (la Storia-Facts, History) e non all'avventura vera e propria che coinvolgerà Tex, Delkay e Tahzay, ovvero la storia -fiction, narrative.

     

    Circa gli spoiler, ho trovato la tua presentazione un vero e proprio valore aggiunto. Racconti per l'appunto la Storia reale, cosa che mi ingolosisce sempre, ma facendo ben comprendere che essa sarà solo il contesto della storia-fiction, di cui non hai anticipato nulla. E' un po' il prologo alla tua rubrica "Wanted", che apprezzo molto tanto che mi piacerebbe ci fosse anche su Tex.

    • +1 1
  4. Pur non discordando con quanto @Diablero e altri utenti vanno dicendo, in altri topic, sulla proliferazione delle uscite texiane e sul calo della qualità media delle storie di Tex, devo anche dire che un albo come questo sembra fatto proprio per smentire quel messaggio, per rivendicare con forza la vitalità del personaggio, la sua predisposizione a vivere storie appassionanti, il suo talento nell'attrarre autori che ne perpetuino il mito e nel renderli longevi (c'è già una grossa anzianità lavorativa nel caso di Boselli) e iperprolifici .

     

    Ora, con questo non voglio iniziare uno dei miei peana a Boselli, cui non ho ancora perdonato la tirataccia dei sette albi mefistiani e le altre uscite di questo personaggio che ci sono state e che ancora ci attendono; tuttavia, devo, come spesso accade, tessere le lodi di una storia fino ad ora molto bella: Boselli ci propone nuovamente un'avventura che prende le mosse da fatti realmente accaduti, riuscendo a calibrare la presenza di Tex in questo contesto in maniera molto naturale e fluida, rendendolo protagonista di ottime sequenze, quali quelle d'azione contro gli indiani dell'Est ma anche quelle che lo vedono investigatore alla missione all'inizio del secondo albo. 

     

    Nel frattempo, in Arizona sta maturando l'affare Bascom, che vedrà coinvolto Cochise nella narrazione che per ora scorre parallelamente a quella di Tex in questa storia, e il cui dipanarsi è reso in maniera perfetta da Boselli, con i dubbi diel signor Ward e del sergente e con le incertezze di Cochise e di Mangas Coloradas circa l'invito delle Giacche Azzurre. Sta profilandosi l'evento che conosciamo, ma sappiamo che stavolta, nella dimensione parallela delle storie di fantasia bonelliane, Cochise avrà un alleato nell'affrontare una fase della sua vita che ne segnerà l'esistenza. 

     

    Al riguardo, sono curioso di vedere cosa farà Boselli: l'affare Bascom darà la stura alle guerre indiane apaches e alla dimensione di Cochise quale grande nemico dei bianchi. La guerra che ne seguirà sarà particolarmente sanguinosa ed io spero che l'autore non edulcori nulla, e ci faccia vedere Cochise nella sua furia vendicatrice, senza sconti. C'è tempo per farlo tornare saggio, ora è il tempo della vendetta. 

  5. 8 ore fa, Letizia dice:

    Di solito Carson (o soci) non si comporta così crudamente, ma qui le circostanze lo richiedono.

     

    Sono dell'idea che le circostanze non lo richiedessero, che Kircher non avrebbe potuto uccidere Kit prima che Carson lo freddasse. È vero, come dice Diablero, che su questo si può dibattere anche perché il tutto è concentrato in poche vignette, ma la scelta narrativa dell'autore parla da sé, e a meno di non volerci vedere l'errore a tutti i costi, l'errore non c'è.

     

    8 ore fa, Letizia dice:

    Credevo di conoscere bene il Tex (e soci) di GLB e invece no, conosco solo il Tex di Nizzi (o Sergio o Ruju & C.).

     

    Premesso quanto ho scritto sopra, e cioè che le circostanze non lo richiedono, ecco che diventa ozioso chiedersi perché Carson non ha sparato nella schiena. 

    Poi, è vera una cosa: che negli ultimi decenni (glb non scrive più dagli anni '80) Tex da questo punto di vista si è ammorbidito. La scena di Hanubi oggi difficilmente la vedremmo. E, cavolo, bisogna prendere atto anche di questo. Richiamarsi a una purezza primigenia del personaggio non è più possibile, perché decenni di storie scritte da altri e in altri tempi hanno addolcito alcuni tratti del personaggio. Dopo 40 anni, sarebbe opportuno prendere atto, altrimenti la soluzione  è una sola, e la dà proprio Diablero:

     

    10 ore fa, Diablero dice:

    vorrà dire che io mi rileggerò il Tex di GLBonelli, e tu quello di Ruju..

     

    Forse quella è la soluzione: rileggersi solo le vecchie storie, perché le nuove non le si accettano. Non per Nizzi né per Ruju. E ribadisco che con il metro usato da Diablero e Exit per questa storia può andare tranquillamente stroncato anche Boselli, che per quanto abbia saputo tenere a modello il solo grande vecchio, è stato anche lui, con buona pace dei puristi, influenzato da decenni di Nizzi e dai tempi nuovi, e una rilettura delle sue storie non reggerebbe alle tante critiche piovute a Ruju per questa sua, in verità bella, storia.

    • Grazie (+1) 2
  6. <span style="color:red">14 ore fa</span>, Diablero dice:

    Il Carson che conosco io avrebbe subito sparato alla mano guantata di Kircher, per disarmarlo (non si gioca con la vita di Kit Willer contando sul senso di autoconservazione di un pazzo che ammazza a unghiate)

     

    Kircher era stato IN QUEL MOMENTO allontanato da un violento pugno di Kit. Chi ti dice che è così vicino a Kit da poterlo ammazzare prima che Carson abbia il tempo di sparargli? E' evidente che Carson ha valutato che aveva tutto il tempo di freddare Kircher prima che quest'ultimo potesse nuocere a Kit.

     

    <span style="color:red">14 ore fa</span>, Diablero dice:

    Ovviamente, appena Kircher prende in mano il coltello e gli si getta addosso, Carson gli buca l'altra mano. Kircher grida ancora "maledetto bastardo! Le mie mani! Ti ucciderò", al che Carson gli sferra un pugno allo stomaco, e gli dice "Tu non ucciderai mai più nessuno, Kircher. Non con quelle mani. Finirai sulla forca o in un penitenziario, incapace di difenderti dagli altri detenuti, e proverai finalmente il terrore che hanno provato le tue vittime!". E a quel punto aggiunge "e questo è per Angela" gli dà un altro pugno in faccia e lo fa volare fuori dalla finestra.

     

    E invece Carson è strasicuro che lo umilierà. E lo fa davvero. Senza bisogno di bucargli le mani da posizione di vantaggio. E' un bel Carson, anche meglio di quello che conosco io.

     

    <span style="color:red">9 ore fa</span>, Letizia dice:

    Carson non spara alle spalle, Carson accetta il duello, Carson non uccide perché sarebbe peggio che rubare le caramelle a un bambino.

    Io penso addirittura che il duello fosse obbligatorio, che Ruju non poteva evitare di metterlo.

     

    Sono d'accordo con l'intero tuo post.

     

    <span style="color:red">8 ore fa</span>, LedZepp dice:

    il duello con l'artiglio è una roba completamente scorretta e senza logica e definibile si, come tamarrata. 

    Come si suol dire "è il troppo che stroppia". Vuoi il duello e quindi Carson non salva Kit rischiando? Ma almeno sceneggia un duello che non sembri ridicolo e assurdo.

     

    D'accordo anche con questa tua osservazione. Eccessivo, quel guanto nel duello.

     

    <span style="color:red">8 ore fa</span>, LedZepp dice:

    C'era una bella storia di Tex che ora non ricordo dove Tex e compagni, addirittura con l'aiuto di criminali di bassa lega reclutati in una bettola, per punire il proprietario di un battello che si era macchiato di certi crimini, si erano vestiti da fantasmi/scheletri terrorizzando il capitano a morte e lasciandolo morire sul suo battello dato alle fiamme.

     

    Vergognati :P

     

    <span style="color:red">6 ore fa</span>, LedZepp dice:

    A chiarimento finale, basta rileggersi miei vecchi commenti alla storia per scoprire che il giudizio è positivo e che semplicemente trovando interessante lo spunto di Diablero ma anche alcune tue risposte e di altri, sono intervenuto per "giocare" su criticità sollevate qua e là. Mantengo comunque un giudizio positivo e sono passato oltre su delle scene che ragionandoci non condivido ma che alla lettura ho preso per buone

     

    Posizione che ritengo equilibrata. 

     

    <span style="color:red">6 ore fa</span>, LedZepp dice:

    il piacere di discutere con tutti voi

     

    Ma quale piacere, è nna faticaccia :D 

     

    Sull'ultimo commento di @Diablero, che fa vedere tante scene di Tex e pards che sparano senza tanti complimenti: Semplicemente non mi sembra che nella storia di Ruju ci sia questa necessità. Come ho detto all'inizio del presente post, Kit lo aveva già allontanato con un potente sganassone, e Carson lo ha ritenuto sufficientemente lontano dal suo figlioccio da potergli dare voce senza sparargli immediatamente. Non c'è errore.

     

    • +1 2
  7. <span style="color:red">21 ore fa</span>, Diablero dice:

    in origine era lo spunto per la storia diventa un breve episodio trascurabile che dura pochissime pagine sul totale, e Ruju per metterci la morale lo stravolge completamente rovesciando la realtà storica per evidenziare l'importanza dell'intervento degli indiani. Se il fatto di citare eventi storici non aggiunge per me benevolenza, il farlo MALE per me la toglie...

     

    Non direi che stravolge la realtà storica. Direi piuttosto che ne esalta solo un aspetto, ritenendolo maggiormente importante anche ai fini del messaggio, retorico quanto si vuole, che ha inteso dare. Sono dell'idea che questa sequenza poteva essere resa meglio, poteva avere più spazio, essere più al centro della terza parte. Si consuma invece in poche pagine, ed è un peccato. Ma non direi che è una citazione fatta male; è invece un bel segmento di quest'avventura, che attinge dai fatti storici senza essere pedissequo, al fine mettere in risalto il contributo degli Squamish, che dell'evento sono i protagonisti o quanto meno dei coprotagonisti importanti.

     

    In merito a Kircher, io continuo a ritenerlo un personaggio memorabile invece. Pur non essendo relatable, resta impresso per l'efferatezza, la crudeltà, il sadismo. Per l'alone che sapientemente Ruju gli crea attorno fin dal primo albo. Il fatto di non dargli un passato è una precisa scelta dello sceneggiatore, che non a caso fa dire al capo della polizia che non si sa nulla delle origini di questo mostro. È un uomo dalla crudeltà estrema, la cui esistenza passata è avvolta nel buio. Sono più questi elementi - la crudeltà, il mistero -  a renderlo memorabile, che non l'artiglio. 

     

    A proposito di artiglio, a un certo punto, Kircher si trasforma in Wolverine, dici. Mi hai fatto riflettere su un punto: perché Artiglio d'orso attacca Kit col guanto, e non lo minaccia invece col suo fucile? Non aveva potuto ricaricarlo? In effetti questa scelta narrativa non me la spiego, non ci avevo fatto caso. Forse Ruju ha voluto spettacolarizzare lo scontro con Kit, ma in nome dello spettacolo ha sacrificato la verosimiglianza, e la cosa mi piace poco.

  8. <span style="color:red">22 minuti fa</span>, Diablero dice:

    Tex che si comporta da imbecille provocando DUE stragi

     

    O nessuna, considerata la sua ignoranza circa l'esistenza di Kircher prima e le sue intenzioni incendiarie poi. 

     

    <span style="color:red">23 minuti fa</span>, Diablero dice:

    Carson che si DIMENTICA PER LA STRADA l'assassinio di una donna

     

    Il fatto che non la citi non vuol dire che lo abbia dimenticato. Come non ha dimenticato che non solo Taki, ma tutto un intero villaggio è stato trucidato da quegli assassini. Non c'è bisogno di citare nulla, basta il desiderio di vendetta, che Carson ha. E ce lo ha anche nell'intento di umiliare Kircher, non solo di ucciderlo o arrestarlo, accettando il duello.

     

    <span style="color:red">26 minuti fa</span>, Diablero dice:

    barche che si teletrasportano di 200 metri in un decimo di secondo

     

    Le fasi di questa battaglia fluviale sono concitate e ci sta che il vilain riesca a fuggire. Forse le canoe andavano disegnate più lontane (ma forse il disegnatore voleva solo rendere l'idea, concentrando nella vignetta le due imbarcazioni che duellavano), forse un colpo di Tex sarebbe potuto andare a vuoto (consentendo ai fuorilegge di recuperare tempo e di portarsi fuori tiro in un intervallo di tempo più plausibile), forse la situazione poteva essere limata meglio. Ma io non credo che questi particolari possano pregiudicare il giudizio su una storia che non è, come la definisci tu, 

     

    <span style="color:red">37 minuti fa</span>, Diablero dice:

    ridicola e assurda

     

    ma è una delle storie più apprezzate degli ultimi tempi. Utilizzare aggettivi così veementi, così lapidari, così stroncanti è a mio parere una grossa ingiustizia nei confronti di questa fatica rujana, considerato che le tue chiavi di lettura, dalle stragi causate dal Tex fesso alle assurdità spazio-fisiche della battaglia sul fiume sono come mimino opinabili, per non dire sbagliate, e considerato inoltre che con questo metro ben poche storie di Tex (Glb e Boselli compresi) passerebbero al vaglio della tua censura. 

     

    Senza offesa, ma quei tuoi giudizi tranchant sono veramente esagerati, Diablo. 

    • +1 6
  9. <span style="color:red">3 ore fa</span>, Diablero dice:

    Non ha praticamente mai un piano comprensibile (e quando ce l'ha è una totale idiozia come consegnare Angela agli indiani)

     

    Ma consegna Angela agli indiani quando ancora non sa nulla della presenza di un Kircher che, con la sua banda, potrebbe assaltare un intero villaggio indiano. Crede di avere a che fare con dei bianchi di Vancouver, che difficilmente potrebbero rintracciare Angela, a differenza di Kircher che invece è un uomo dei boschi e bazzica gli indiani. Non c'è nulla di sbagliato nell'affidare Angela a Capilano, e se gli eventi daranno torto a Tex è solo perché quest'ultimo non sa di Kircher.

     

    <span style="color:red">3 ore fa</span>, Diablero dice:

    Per il resto REAGISCE, tipo automa. Vede la canoa di Kircher e va avanti tipo robot. Gli sparano, non può sparare e non fa una piega, va avanti. Gli sparano e uccidono Nagamo, Angela si libera da sola e lui spara solo ai minions evitando accuratamente di colpire Kircher, gli affondano la canoa e lui non pensa nemmeno di fare altrettanto...

     

    La situazione delle canoe è inestricabile. Ma, anche qui, Tex è preda degli eventi. Non c'è il tempo per pianificare un'azione: Kircher ha preso Angela, va inseguito come prima cosa. Non ci sono alternative, e che l'azione sia molto rischiosa lo intuisce anche Tex. Che però non può fare diversamente. Le circostanze obbligano Tex ad inseguire, lo rendono in qualche modo impotente a fare altro. E non concordo sul fatto che questo non sia Tex e che andasse cambiata la sceneggiatura: Tex è un uomo e come tale può trovarsi con le spalle al muro, a prescindere dalla sua abilità. 

    Circa il fatto che non spari a Kircher, a me pare che il nostro cerchi di mettere fuori gioco gli sgherri che hanno un fucile a ripetizione e che sono quindi nell'immediato più pericolosi. Se non colpisce Kircher è perché non fa in tempo, posto che la canoa imbarca acqua e lui deve pensare a salvarsi.

     

    Circa gli squamish che arrivano dopo, è vero che avrebbero potuto inseguire Kircher, ma essi valutano di non farcela più per via della vicinanza con l'arcipelago. Nessuno può immaginare la missione incendiaria di Artiglio d'orso. Con Angela salva, c'è tutto il tempo per mettere il sale sulla coda del sadico criminale. 

    Dire che andava preso subito, nonostante le difficoltà ambientali spiegate dagli Squamish, significa ragionare col senno di poi: va preso sennò incendia la città. Peccato che Tex non potesse saperlo.

     

     

    • Grazie (+1) 3
  10. 30 minuti fa, Exit dice:

    questo non intendo un lungo pippone dettagliato, ma una semplice vignetta con il capo della polizia e un sottoposto che dicono.

    "Dobbiamo requisire le navi attraccate"

    "Non è possibile, capo. L'incendio ha già circondato il porto e molte imbarcazioni sono già divirate dalle fiamme."

    Ma il vero problema è che una scena potenzialmente drammatica come un incendio devastante mi sia sembrato noioso. Una pratica burocratica.

     

    L'atmosfera che si "respira" non è asfissiante. E se non riesci a farmi provare le emozioni che una tragedia del genere dovrebbe causare, imho hai fatto un pessimo lavoro...

     

    Pur non concordando con te al 100 percento, non me la sento nemmeno di darti torto in toto. Anche per me la scena dell'incendio poteva essere molto più drammatica, e raccontata in modo molto più "avvolgente", facendoci sentire il fuoco e la tragedia dei cittadini. Non parlo di occasione sprecata, perché la scena comunque mi è piaciuta, ma rimpiango l'assenza di una sequenza che poteva essere più spettacolare. Tuttavia:

     

    - sul fatto che si veda solo l'intervento degli Squamish, e non gli altri modi con cui gli abitanti si salvano, non lo ritengo un elemento così importante. Semplicemente, la storia non ci fa vedere come tanti altri si salvano, appuntando invece l'attenzione sull'azione meritoria degli indiani, che non a caso è ancora oggi celebrata. Far vedere una parte per il tutto, non la considero una grossa pecca.

     

    - sul fatto che le potenzialità dell'incendio non siano state sfruttate a fondo, rispondo con una riflessione: a me è piaciuta molto la scena dell'uomo che vuole salire a tutti i costi sull'imbarcazione, in preda a una sorta di raptus. La trovo credibile, ben calata nel contesto, ci rende partecipi delle emozioni esasperate di quella notte. Il pard @Gunny, invece, l'ha criticata trovandola un allungamento di brodo. Due metri di giudizio diametralmente opposti! Chi dei due ha ragione? Quindi, per quanto rimpianga il fatto che l'occasione poteva essere sfruttata meglio dall'autore sardo, pure mi rendo conto che egli deve porsi il problema di soddisfare tutti i palati, e di dover in qualche modo porsi nel mezzo (col rischio di scontentare entrambe le tipologie di lettori).

  11. <span style="color:red">1 ora fa</span>, Diablero dice:

    NEL TEMPO CHE PASSA FRA UN COLPO DI FUCILE DI TEX E L'ALTRO, abbiamo che:

    1) un solo "cattivo", pagaiando DA SOLO, percorre OLTRE DUECENTO METRI (distanza a cui la precisione dei winchester calava molto, ma erano comunque "a tiro")

    2) Kircher RICARICA LA SUA ARMA (mentre Tex non spara)

    3) E comunque... sono ancora disegnati vicinissimi! :P

     

    Ruju spiega particolare per particolare quello che accade. Gli si può contestare che i cattivi riescano troppo velocemente a portarsi fuori tiro (duecento metri in poco tempo) o il fatto che siano disegnati ancora troppo vicini, ma con questo metro, concordo con @Poe, temo che non solo le storie di Tex (inclusi Glb e Borden), ma anche molte altre di altri personaggi o di film e libri non reggerebbero più di tanto. Senza contare che in una storia vera probabilmente Tex non potrebbe nemmeno essere infallibile così com'è, e che una scena così dinamica e convulsa, nella realtà, potrebbe avere tanti esiti diversi. 

     

    <span style="color:red">1 ora fa</span>, Diablero dice:

    Vivisezionare le storie

     

    In questo caso io, e non solo io, lo abbiamo usato in termini critici, perché la sensazione è che tu spacchi in quattro il capello perché vuoi assolutamente dimostrare la fallacia di questa storia (glissando su decenni di storie passate che hanno effetti simili); in linea generale, invece, trovo il tuo modo di "vivisezionare" le storie intelligente e proficuo (per destare riflessioni in altri lettori). Non sempre sei convincente, ma ci tengo a dire che per me puoi continuare a farlo ;) , non era una critica in senso assoluto.

  12. <span style="color:red">14 ore fa</span>, Diablero dice:

    I duelli CON TEX nelle storie di Tex hanno un "vincitore" scontato. Cosa significa questo? Che non servono?

     

    No. Significa che devono servire AD ALTRO. Non a mettere il lettore nel dubbio su chi vince. Perché a fare questo non ci riusciranno mai.

     

    A cosa servono i duelli nelle storie di GL Bonelli (e anche, per quelle che ho letto, in quelle di Borden)? A tante cose. A "caratterizzare" un avversario (si comporta in maniera bieca e sleale? Si batte onorevolmente e accetta la sconfitta?), per esempio.  (ma Ruju caratterizza in cattivi solo per i loro "superpoteri", come troppi autori attuali, pare incapace di rendere un avversario memorabile senza "pompargli i superpoteri". In questa storia l'unica cosa che caratterizza Kircher è "usa una zampa d'orso per giocare a Wolverine")

     

    Oppure, a risolvere una situazione (Lilith è catturata e nel campo nemico, Tex sfida a duello il rapitore). (Ma qui la situazione era già totalmente risolta)

     

     

    Anche il duello di Ruju serve, invece. Kircher si è rivelato un grande avversario, sadico, disumano. Per due albi ha tenuto la scena come pochi vilain, ha fatto breccia nel lettore. A cosa serve un duello? Serve anche a eliminare - o a umiliare, come in questo caso - un grande avversario: a non sconfiggerlo banalmente in una sparatoria, a non farlo marcire tra le mura di una cella. Il duello serve allora a regalargli quella "bella morte" che un personaggio come lui merita. 

    E poi serve anche a mettere in luce, per una volta, Carson in quella che è una "sua" storia dall'inizio alla fine. Serve a farne risaltare la grandezza, troppe volte messa in ombra dal suo più giovane e ingombrante pard.

    Serve ad ingigantire Carson e lo stesso Kircher. E se molti hanno apprezzato, qui come su facebook, significa che ha funzionato. Che è piaciuto. E quindi un duello può servire anche a questo, in definitiva: piacere.

     

    <span style="color:red">14 ore fa</span>, Diablero dice:

    1) Serve che Warberg muoia bruciato. QUINDI, quando gli tendono la trappola...  gli lasciano una via d'uscita verso il fiume! (guardate la scena, Warberg è circondato... tranne che nell'unica reale via di fuga, buttarsi in acqua o fuggire in barca. Proprio lì dove potrebbe fuggire, non ci mettono nessuno). Sempre per lo stesso motivo, improvvisamente, tutti i personaggi diventano tanto lenti che nessuno riesce a muoversi mentre Warberg muore bruciato (le corde imbevute di pece erano praticamente bombe al napalm, incenerivano in una frazione di secondo, non lo sapevate? Chi ci cadeva sopra bruciava tanto in fretta da non riuscire a saltare in acqua da una barca a fondo piatto, cioè, non aveva il tempo di fare un solo passo per salvarsi...)

     

    come sarebbe fuggito in barca? gli avrebbero sparato prima ancora che potesse fare alcunché. Non c'è nessun errore dei pards, la barca è anche legata saldamente al molo. Nessuna via d'uscita, dunque.

     

    <span style="color:red">14 ore fa</span>, Diablero dice:

    2) Serve che Kircher dia fuoco a Vancouver, QUINDI non solo Tex di colpo diventa una schiappa e non riesce nemmeno a colpire una canoa mentre mezzo secondo prima "non sbagliava un colpo" e ammazzava un avversario ogni colpo, ma non gli viene nemmeno in mente di tirarci alla barca. E due soli uomini, vogando, riescono a non farsi raggiungere da canoe con il doppio dei rematori...

     

    In realtà Tex non sbaglia un colpo, ma appena si accorge che la sua barca sta affondando quelli si portano fuori tiro e lui non può più fare nulla. Anche qui, Ruju è attento nel farci vedere tutta questa sequenza.

    Circa il fatto invece che i due uomini riescano a non farsi raggiungere dagli indiani, sono in realtà gli Squamish a rinunciare all'inseguimento, perché ritengono che Kircher e il suo socio siano diretti all'arcipelago, dove non riuscirebbero più a trovarli. Nessuno sa che stanno andando ad appiccare l'incendio.

     

    <span style="color:red">14 ore fa</span>, Diablero dice:

    3) Serve che Angela sia rapita, QUINDI Tex deve inventarsi un piano balzano senza senso che mette in pericolo una tribù indiana (e il piano è totalmente privo di senso e veramente idiota: Tex conosce PERSONALMENTE ogni singolo indiano della tribù? Ci voleva molto a capire che bastava UNA lingua lunga in tutta una tribù che lui non conosceva per mettere in pericolo Angela? No, Tex ha conosciuto SOLO il capo, e quindi "si fida", ciecamente...

     

    Tex pensava che Angela sarebbe stata al sicuro perché protetta da diversi guerrieri. Non può immaginare che i rapitori siano una posse così ben organizzata di assassini. Solo quando viene a sapere di Kircher capisce di aver sottovalutato la minaccia. Una minaccia, tuttavia, di cui fino a quel momento non conosceva la reale entità.

     

     

    <span style="color:red">14 ore fa</span>, Diablero dice:

    4) Serve che Tex faccia qualcosa, altrimenti passa un albo con Kircher che fa fuori indiani senza che Tex alzi un dito, QUINDI di colpo, di punto in bianco, Tex si rende conto che ha fatto una cazzata e corre al villaggio. Perchè si.

     

    Vedi sopra. Interviene solo DOPO aver saputo di Kircher. Non "perché sì".

     

    <span style="color:red">14 ore fa</span>, Diablero dice:

    5) Nel secondo duello, serve qualcuno che affronti i pard per far contenti i lettori. QUINDI come già dicevo parlando di quella scena, l'ultima ruota del carro, di sua iniziativa, paga DI TASCA SUA per malmenare persone che nemmeno conosce, "perchè sì"...

     

    Su questo siamo d'accordo, ma è un peccato veniale veniale veniale.

     

    <span style="color:red">14 ore fa</span>, Diablero dice:

    A quel punto, come hanno fatto tantissimi altri "cattivi" prima di lui, prova a provocare i pards, pensando che siano stupidi piedidolci che ci cascano. Solo che stavolta, assurdamente, e contro la caratterizzazione che hanno sempre avuto i pard...  ci riesce!

     

    Utilizzi spesso l'aggettivo "assurdo" e l'avverbio "assurdamente". Colpisci l'autore, il curatore che avalla, i lettori che apprezzano. Per te...

     

    <span style="color:red">14 ore fa</span>, Diablero dice:

    E mi chiedo...  MA RUJU, IL TEX DI GL BONELLI, L'HA MAI LETTO?

     

    ...non solo Ruju, ma neanche Boselli, e neanche io, e tanti altri qua dentro, hanno mai letto GLB. 

     

    Ma non c'è nulla di assurdo nel comportamento di Carson. Kircher merita la forca, ma Carson vuole punirlo lui. E non per difendere l'onore dell'amata, o tante altre romanticherie. Kircher è un bastardo, e merita di morire. Avesse chiesto un duello a Tex, questi lo avrebbe accettato senz'altro, come ha fatto innumerevoli volte. Solo che stavolta il provocato è Carson. E il Vecchio Cammello non è meno da Tex. Vuole punirlo, vuole ammazzarlo, a quel bastardo di Artiglio d'Orso. E si toglie la soddisfazione di umiliarlo. 

     

    <span style="color:red">15 ore fa</span>, Diablero dice:

    Voleva allora "fargliela pagare" per le sue parole su Angela, e pestarlo come un tappeto? NEMMENO! Alla fine della sfida, CARSON NON LO PESTA.

     

    Per capire lo SCOPO di Carson , bisogna vedere COSA FA... e NON FA NIENTE. Si limita a sconfiggere Kircher, e a riportare la situazione al punto di partenza (kircher prigioniero)

     

    Con il duello, Carson la fa pagare a Kircher. Non lo pesta, ma gli trafigge una mano. Lo umilia. Vince. Carson vince.

     

    Certo che Kircher è sempre soltanto prigioniero, ma se nel duello questi non muore è solo perché lo scontro si sviluppa diversamente e Carson lo ferisce soltanto (ma in maniera conclusiva per il duello). 

     

    <span style="color:red">15 ore fa</span>, Diablero dice:

    1) Carson, visto che si sta comportando da piedidolci tamarro, lo fa fino in fondo: da perfetto novellino, VOLTA LE SPALLE a Kircher, che è BEN VISIBILMENTE (vedere prima vignetta di pagina 101) VICINISSIMO AD UNA PISTOLA (ma non hanno nemmeno ripulito il terreno dalle armi prima di fare il duello? Ma Ruju pensa davvero che i psrds siano questo branco di incapaci imbranati?). SE NON C'ERA TEX A SALVARLO, CARSON SAREBBE STATO FATTO SECCO COME UN COGLIONE!  Non in maniera "eroica", non perchè rischia consciamente, ma perchè è talmente scemo da voltare la spalle ad un avversario con una pistola carica per terra a mezzo metro!

     

    D'accordo con te, soluzione gestita male.

     

    ***

     

    Io credo, Diablo, che, semplicemente, ci sono soluzioni narrative che non ti piacciono, ma da qui a definirle assurde e anti-texiane (e a considerare questi tuoi giudizi come definitivi e insindacabili) ce ne corre. Credo che tu abbia perso fiducia in Ruju, come tu stesso hai ammesso, e che questo ti porti a non perdonargliene nessuna.  

     

    Vivisezioni la storia col bisturi del chirurgo, vedendoci chissà quali parti da asportare, e non ti avvedi che l'insieme, al netto di qualche sbavatura, funziona e che il paziente non è poi così moribondo. Svilisci il lavoro di un autore la cui presenza io ritengo sia invece una piccola fortuna per Tex perché, pur non avendo mai raggiunto i picchi dei suoi predecessori,  pure sta traghettando bene il suo Tex in questo fiume vorticoso degli anni Venti del ventunesimo secolo.

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  13. Ritengo questa di Ruju e Mastantuono un'ottima storia, con personaggi importanti e calati in un contesto affascinante, sia dal punto di vista ambientale che storico. 

     

    Credo che anche a Villa sia piaciuta molto, perché ha disegnato due copertine - la prima e la terza - davvero ispirate, con la prima soprattutto che, tra i colori del cielo e la lapidarieta' del titolo, ha un sapore al contempo malinconico ed epico, e che mostrandoci la quiete richiama sinistramente la tempesta, o meglio le tempeste, che davvero nei tre albi non mancano. 

     

    Innanzitutto l'omicidio dell'ingegner Flinn e della domestica, in una scena drammatica e appassionante, con Angela che si salva per il rotto della cuffia. 

    Più tardi, il rapimento della stessa Angela e l'uccisione di Taki e di tanti altri Squamish, eventi preceduti dall'assassinio del vecchio cercatore d'oro, che muore col rimpianto di non aver potuto avvertire Joe e Tex; e poi ancora, il gigantesco incendio di Vancouver, con l'intervento salvifico degli indiani. 

     

    A collegare questi punti nodali della storia, c'è una trama ricca di azione e dal gran ritmo, con Carson sugli scudi, protagonista di un bel doppio confronto, all'inizio e alla fine di questa avventura. Il primo, non lo definirei nemmeno un duello: è solo una ripassata ad uno zoticone e prepotente di paese, a cui Angela ha fatto girare la testa. Non lo conto dunque nel novero dei duelli, essendo questa una scena funzionale essenzialmente ad avviare il rapporto tra il ranger e la ballerina, con il primo nelle vesti di cavalier servente e l'altra in quelle di fanciulla da salvare. Da qui, l'ennesima relazione del vecchio reprobo, che non perde occasione di conquistare le donne da saloon, evidentemente per lui una vera e propria passione. 

     

    Quello finale, invece, è un duello con tutte le carte in regola, e l'originalità sta nel rendere protagonista della tenzone stavolta proprio il vecchio Cammello. Diciamo la verità, quante volte abbiamo visto Carson prendersi prepotentemente la scena?  oltretutto non contro un avversario qualsiasi, ma contro un pazzo sadico che durante la storia, anche grazie a un monumentale Mastantuono, è parso terribile e massimamente feroce? Questo, a mio parere, è stato l'unico duello degno di nota e che meriti di essere definito tale, ed è a suo modo avvincente, per quanto può esserlo uno scontro che coinvolga direttamente i pards. E' stato bello, per una volta, vedere Carson nei panni di Tex; certo, stride un pò qui il comportamento del Carson di Ruju rispetto a quello di Boselli ne I Sette Assassini: in quest'ultima storia, come in quella di questo mese, il vecchio ranger è chiamato a battersi da un avversario ormai disperato che ripone le sue ultime speranze in una provocazione: in Vancouver è Kircher, nella storia boselliana era Kid Rodelo. Con il Kid, però, Carson non volle prendersi rischi inutili, e si limito' a schiaffeggiare il ragazzo, in tal modo umiliandolo; qui, invece, si assume l'onere di un combattimento dall'esito per nulla scontato. Laddove la soluzione di Boselli era stata improntata al buon senso e in un certo qual modo poteva dirsi elegante, questa è invece, per usare un termine "diableriano", più tamarra e anche meno credibile. Ciononostante, personalmente ho apprezzato anche questa scelta narrativa, anche perché il Kid era solo un ragazzo cui impartire una lezione, mentre Kircher è a tal punto odioso che è comprensibile e giustificabile la rabbia di Carson nei suoi confronti, e quindi il suo desiderio di distruggerlo definitivamente, e di farlo di propria mano.

     

    Concordo invece con chi dice che l'incendio poteva essere sfruttato meglio.

     

    In definitiva, una storia avvincente e ben orchestrata, assistita in maniera superlativa da una parte grafica semplicemente spettacolare, sontuosa, magnifica.

     

    Chiudo con la patacca: è bella. Mi piace il giallo-nero, che fa molto Tex, richiamando la sua immancabile camicia e il suo svolazzante fazzoletto. E mi piacciono anche le celebrazioni, mi piace che si renda evidente, manifesta, la ricorrenza di quest'ennesimo traguardo, di questo nuovo lustro da aggiungersi quale nuova tacca al calcio della pistola dei nostri, perché è un mezzo miracolo (per non dire intero) che dopo 75 anni Tex stia ancora cavalcando a spron battuto, pur tra insidie forse ben più letali degli avversari di carta affrontati centinaia di volte tra le vignette. E questo miracolo va ricordato, mese dopo mese, va ripetuto ai quattro venti, va per l'appunto celebrato. Con il legittimo orgoglio di chi, nonostante il contesto avverso e i tempi grami, combatte ancora.

    • +1 2
  14. CONTIENE

    SPOILER

    CONTIENE 

    SPOILER

     

    Sui Monti Chiricahuas cade la neve, placida, lenta, imbiancando il mondo. Fortunatamente, i fuochi sono accesi nelle capanne e col loro crepitare e il loro calore creano la giusta "bolla" per isolarsi dal proprio tempo e tornare indietro, a un'altra era.

     

    Un'epoca di guerre feroci, di lotte tra ragazzi che poi diventeranno amici, di inconcepibili e inaccettabili tradimenti. Di sconfitte brucianti che servono da lezione per il futuro e di compagni portati a spalla quando non serve più. 

     

    In poche pagine, Boselli condensa l'affascinante vita del grande capo Cochise, scandita da eroismi, amicizie, battaglie dagli esiti alterni e falsi amici: tutta un'esistenza, dipanata davanti ai nostri occhi con penna felice e scorrevole, il cui portato sta nelle parole che il fratello di sangue di Tex rivolge a quest'ultimo, nella "bolla" attorno al fuoco: in guerra nessuno può evitare di assistere al peggio... o di commetterlo. E se fin qui questa grande verità ci sta nella bocca di un grande guerriero che sappia guardare il suo mondo con sguardo disincantato (le ragioni dei giovani sono diverse da quelle degli anziani. La pace è una cosa buona), sorprende invece la volontà di Cochise di non far scorrere altro sangue, neppure quello dell'uomo che ha ucciso suo padre, di quell'uomo che già noi lettori, assetati di sangue più del capo apache, vorremmo morto tanto odioso e vile è stato il suo delitto.

     

    Il taglio epico di questa storia non le impedisce di proporre al lettore qualche momento di alleggerimento, come quello, invero brevissimo, del litigio sfiorato tra Cochise e sua moglie Dosteseh: non credo peraltro che sia un'uscita fine a sé stessa, ed anzi è probabile - ma su questo chiedo lumi a @borden - che la sequenza voglia rivelare la forte personalità della donna del capo, e il loro rapporto magari poco ortodosso per i canoni di quel contesto.

     

    Sui disegni: leggendo queste pagine, vedendo quella neve cadere, quel fumo salire nella notte, mi sono disposto anch'io a trovare un angolino nella "bolla" e ad ascoltare questa sorta di ballata. Se non ero più a casa mia, ma al calduccio nei pur gelidi monti Chiricahuas, lo devo a De Angelis, che devo ringraziare per questo viaggio quasi gratis.

  15. <span style="color:red">15 ore fa</span>, Diablero dice:

    Questa è SCIATTERIA

     

    Queste a mio parere sono scelte narrative, a volte felici e a volte no, sicuramente abusate. Però non parlerei di sciatteria, che è un termine a mio parere troppo ingeneroso per un autore come Ruju. Dello sceneggiatore sardo-piemontese io ho sempre apprezzato la cura che ha nel tratteggiare personaggi anche secondari e nel proporre dialoghi credibili e corposi, e se a volte ha compiuto passi falsi, beh questi li imputo a scelte sbagliate, magari anche a fretta (certo, origine quest'ultima spesso di sciatteria), ma non a sciatteria tout court, che è la peggiore accusa che si possa fare a un lavoro o a un lavoratore (sciatto è anche peggio di incapace).

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  16. <span style="color:red">11 ore fa</span>, Diablero dice:

    Ancora con questa leggenda urbana secondo cui gli Speciali dovrebbero essere "speciali"?  :laughing:

     

    È solo pubblicità. Se credete davvero che uno speciale abbia qualcosa di "speciale" solo perchè c'è scritto "speciale" sopra, vuol dire che credete davvero che se bevete una Red Bull vi crescono le ali

     

    Da vecchio lettore, so che gli speciali non sono davvero tali e che sono una trovata pubblicitaria. Però è un fatto che tutte le pubblicazioni precedenti a Rancheras hanno avuto tutte un contenuto particolare, impreziosito poi dalla costina rossa che faceva tanto regalo di Natale. La speranza che si continuasse su questa china, dopo tre anni di sorprese vere (l'antologia deliziosa di racconti gotici con quei suggestivi effetti grafici, il fratello di Tex, Zagor) non era quindi del tutto infondata: uno spera sempre di avere a che fare, almeno per Natale, non con una casa editrice che deve fare di necessità virtù vista la proliferazione delle uscite; ma con un Babbo Natale vero, con tanto di barba e cappello posticci che, applicati sul volto di Borden, non sfigurerebbero affatto. :D

    • +1 2
  17. <span style="color:red">21 minuti fa</span>, Diablero dice:

    SPOILER

    SPOILER

    SPOILER

    SPOILER

     

     

     

     

    Sì, anche la pallottola che uccide lo scagnozzo che parla è un cliché che ormai ha rotto, specialmente quando non ha senso, come in questo caso. Bailey ha il compito di uccidere Tex e Carson. Può sparare d uno dei due e poi lui e i suoi uomini sarebbero in numero sufficiente per l'altro (o almeno, così potrebbe credere). No, invece spara al suo complice (ed è impossibile che a quella distanza sentisse quello che diceva, quindi il complice potrebbe benissimo AVERE GIÀ DETTO cose troppo compromettenti e ammazzarlo sarebbe inutile), e poi visto che Tex e Carson sono ancora vivi tutti e due, deve scappare.

     

    Qui Ruju ha portato un cliché che ha senso in certe situazioni, e l'ha portato in una situazione dove non aveva senso. (qui magari serviva un cliché diverso, quello del colpo sparato verso Tex che fa secco invece il complice. È un cliché altrettanto abusato ma almeno aveva un senso)

     

    Concordo. Era più sensato farlo sparare direttamente ai pards. Senza contare la fortuita coincidenza di trovarlo lì tra le fronde in maniera del tutto provvidenziale (per il prosieguo della storia). Però non mi guasta la lettura, confido sempre in una bella conclusione dopo due albi tutto sommato ben fatti. 

  18. <span style="color:red">6 minuti fa</span>, borden dice:

     

     

     

    Ok, capisco benissimo  il punto di vista del "lettore" e lo posso condividere.  Mi ha irritato la locuzione "diretto responsabile", semmai sono "indiretto". E non ho doveri solo nei vostri confronti. Dovrei offendere due professionisti come Ruju e Giardo rifiutando una buona storia già fatta e far perdere quattrini all'editore? Ma questo non si può fare neanche per una storia veramente discutibile!  E questa, ne convieni, è molto lungi dall'essere tale! Quindi... ma che cosa pensavi che dovessi fare? L'ho messa sullo Speciale solo ed esclusivamente per non interrompere troppo la continuity e farvi leggere con due mesi d'anticipo le storie di De Angelis, Gomez, Ghion e Brindisi su Cochise, Pedro Raza, Mano Rossa, El Diablo! Ti pare ancora una scelta sbagliata? 

     

    Alla luce di queste spiegazioni, la scelta non è sbagliata e credo, senza piaggeria, che le tue scelte raramente lo siano, anche quando non trovano il favore della minoranza rumorosa che c'è qui dentro. Le tue logiche sono spesso ferree, sia come narratore che come editor. 

     

    La mia delusione da lettore nasce dal fatto che da questo speciale, per la storia editoriale che lo ha contraddistinto fino ad oggi, mi aspetto sempre una storia diversa da quelle che potrebbero apparire anche sulla collana principale. E quando ho parlato di "diretto responsabile" è perché ho pensato che stavolta non avevi potuto o voluto commissionare un certo tipo di storia che rispecchiasse le precedenti operazioni natalizie. Detto ciò, Ruju e Giardo hanno fatto il loro e tu pure, solo che io, quando penserò allo Speciale di Natale 2022, ricorderò la prima storia "ordinaria" di una collana che fino a quel momento aveva regalato storie d'eccezione. Tutto qui :)

  19. <span style="color:red">9 ore fa</span>, Diablero dice:

    vedi Ruju preparare la "scene drammaticissima" tipo a pagina 103-104, e mentre la leggi sai già esattamente quando arriverà Tex: è un cliché che ormai va oltre l'abusato, era abusato una mezza dozzina di storie fa, adesso è stucchevole e davvero fastidioso.

     

    SPOILER 

    SPOILER

    SPOILER

     

    Questo è vero, ma la scena resta drammatica. L'eccidio degli squamish e, qualche vignetta più in la, la morte di Taki con Carson che abbassa la guardia. Joe ovviamente non poteva morire, per cui ti dirò che l'intervento dei pards proprio nel momento in cui deve accadere e me l'aspetto, ha per me un che di rassicurante. Quasi a pensare che i nostri non tradiscono mai le attese...

     

    Quello che trovo un pelino improbabile è invece l'assassinio provvidenziale di Bailey. Guarda caso Artiglio d'Orso era proprio lì, intuisce (perché non può ascoltare) quel che sta per accadere, non può contare sul resto dei suoi uomini per dare la caccia in grande stile a Tex e Carson. Nulla di grave, comunque. 

    • +1 1
  20. Non mi ci provo nemmeno, non so proprio come tu faccia e hai tutta la mia personale comprensione e solidarietà per il lavoro titanico che tu e tutti gli altri svolgete. Come faccia poi tu a produrre tutto quello che produci, a leggere tutto quello che leggi, a intervenire qui sul forum o ad altri eventi, quello non me lo sono mai spiegato: la tua velocità nel fare le cose rende il tuo tempo più lento, mentre la mia incapacità mi fa percepire le ore come velocissime: questa è la vera relativita del tempo, e tu saresti un soggetto che i fisici dovrebbero studiare...

     

    Tuttavia, a parte l'umana solidarietà e l'eterna ammirazione, il mio era un commento da lettore. Che non dice che "la storia in questione grida vendetta", tutt'altro; dice che è una buona storia, ma non in linea con lo spirito di questo Speciale a cui Babbo Natale Borden ci aveva abituati in passato. E questo è un dato di fatto, senza nulla togliere a storie e autori e curatore ;)

  21. Storia riempitivo, in sé anche carina, seppur viziata da una certa ingenuità di Tex (che si fa catturare due volte) e dal modo a dir poco inverosimile in cui si salva dalle conseguenze della predetta ingenuità.

     

    Tuttavia il tasto dolente sta proprio in quello che è stato rimarcato dagli altri pards: perché "sprecare" uno speciale con una storia così ordinaria? Fino ad oggi, gli speciali Tex Willer sono stati contenitori di storie particolari, come il primo, indimenticabile antologia di storie gotiche, e gli altri, dedicati ad incontri con personaggi significativi.

     

    D'altronde, a parte quello della scorsa estate, lo spirito di questa pubblicazione speciale è stato sempre quello di un "regalo di Natale" particolare per gli affezionati lettori, la classica strenna che si attende con una certa trepidazione e buone aspettative. La banalizzazione dell'albo 2022 è un piccolo tradimento delle attese di noi bambinoni che ancora attendiamo la sorpresa sotto l'albero, e Borden, da curatore che ha scelto la storia, ne è il diretto responsabile: un Babbo Natale stavolta meno generoso del solito. Avremo fatto i cattivi durante l'anno? :D

  22. <span style="color:red">12 minuti fa</span>, Betta 53 dice:

    Quella frase mi ha ricordato un' altra che Ruju fa pronunciare a Tex dopo che il ranger Logan ha ferito gravemente Kit.

    Carson lo mette in guardia dicendo che Logan è molto pericoloso e Tex risponde "Mai quanto me"

    Ecco questa è l' essenza di Tex che Ruju ha ben compreso.

     

    Anche io reputo Mastantuono perfetto per le storie torbide.

     

    Ruju è un ottimo interprete di Tex.

    • +1 1
  23. <span style="color:red">4 minuti fa</span>, Diablero dice:

    Eh, purtroppo è una delle edizioni peggiori (non la peggiore, quella è quella ridicolmente chiamata "tascabile economica" degli anni 90 con la copertina bianca che alla fine rimontata per trarre più volumi possibili finiva per costare più delle edizioni cartonate)

     

    Se è quella che penso io i titoli dovrebbero essere:

    30/06/2010 - 01. Favola di Venezia
    07/07/2010 - 02. Corte Sconta detta Arcana
    14/07/2010 - 03. Tango
    21/07/2010 - 04. La giovinezza / Una ballata del mare salato - Parte prima
    28/07/2010 - 05. Una ballata del mare salato - Parte seconda
    04/08/2010 - 06. Le etipiche
    11/08/2010 - 07. La casa dorata di Samarcanda - Parte prima
    18/08/2010 - 08. La casa dorata di Samarcanda - Parte seconda
    25/08/2010 - 09. Suite Caribeana
    01/09/2010 - 10. Mu: la città perduta
    08/09/2010 - 11. Le celtiche
    15/09/2010 - 12. Le lagune dei misteri
    22/09/2010 - 13. Lontane isole del vento
    29/09/2010 - 14. Le elvetiche - "Rosa Alchemica"

     

    Non te l'avrei mai consigliata, ma hai ragione che prima di spendere altri soldi dovresti capire se può piacerti...   leggili tenendo conto, per quanto possibile, che (1) erano in b/n e (2) sono stati ritagliati e ricomposti per farli stare in quel formato, e non è stato un taglie e cuci "perfetto", molte vignette sono state "ridotte" ai lati per farcele stare

     

    Detto questo, l'ordine di lettura basandosi sui titoli è

    4 (saltando la Giovinezza. No, non rimandarla a dopo, saltala proprio)

    5

    9

    13

    12

    11

    6

    2

     

    Ma visto che non so come hanno distribuito esattamente le storie nei volumi, ti consiglio per le storie brevi di consultare l'elenco nel link che ti ho dato prima.

     

    Sì, è questa. La leggerò seguendo il tuo link allora, grazie ancora 

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