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Leo

Ranchero
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Tutto il contenuto pubblicato da Leo

  1. Leo

    [Tex Willer N. 16 / 17] I lupi della frontiera

    Grazie per la risposta, e ancora complimenti per la bella storia propostaci. Soldi spesi benissimo
  2. Leo

    [Texone N. 05] Fiamme Sull'arizona

    Non ci siamo per niente, caro Valerio. Per me Nizzi 10 De la Fuente 9 A parte gli scherzi, credo che questo sia tra i texoni più belli. La storia è magnifica e i disegni molto belli (a parte i volti dei pards). L'ho amato da subito e lo rileggo periodicamente.
  3. Leo

    [Texone N. 06] La Grande Rapina

    Dissento su tutta la linea Nizzi 10 Ortiz 10
  4. Leo

    [Tex Willer N. 16 / 17] I lupi della frontiera

    A dispetto di chi dice che le storie di Tex al di sotto delle 220 pagine non possono essere granché (tra questi ci sono io), ecco che Ruju cava dal cappello una storia scintillante. Classica, con gli ingredienti giusti e soprattutto con i dialoghi giusti. Una lettura, anche se breve, davvero molto appagante. Sono, lo confesso, un po' stupito dal fatto che uno sceneggiatore come lui avrebbe fatto uccidere degli innocenti a Tex; da come scrive il ranger, lo vedo davvero molto preparato e immagino che dietro ci sia uno studio approfondito delle caratteristiche del personaggio: per questo trovo strano che non gli stonasse scrivere una scena del genere. Nella storia ci ho scorto un velato accenno al film Per qualche dollaro in più. Una banda che ha il proprio rifugio in una chiesa diroccata (come prima di loro la banda dell'Indio, appunto) e poi la storia che ruota su un trio di uomini, composto dal leader dei banditi (il Capo dei Lobos-l'Indio), il cacciatore di taglie (McDougall-il vecchio Colonnello impersonato da Lee Van Cleef), il risolutore buono (Tex-il Biondo Clint Eastwood). Mi piacerebbe sapere se è solo una mia arbitraria estrapolazione o se davvero @PRuju ha voluto inserire un piccolo omaggio al film di Leone. Grazie per l'eventuale risposta.
  5. Leo

    [Texone N. 03] Il Segno Del Serpente

    Capolavoro di Nizzi. Capolavoro di Ortiz. Capolavoro di Tex. Ma Fiamme sull'Arizona secondo me è molto sottovalutata. Per me è un capolavoro nizziano, e anche De La Fuente mi piacque molto. Rileggi anche quella.
  6. Leo

    [Texone N. 03] Il Segno Del Serpente

    Questo è un vero capolavoro. E di Fiamme sull'Arizona cosa ne pensi? Su Il segno del serpente non voglio pronunciarmi perché non la rileggo da una vita, ma non ne ho affatto un bel ricordo...
  7. Leo

    [Texone N. 02] Terra Senza Legge

    Sono storie appartenenti entrambe al filone delle storie divertenti senza particolari pretese. Storie che nella narrativa seriale sono manna, a patto di non abusarne. Ma proprio per questo non le vedo storie da Texone. Cattivi senza pretese e comprimari si' gradevoli per i loro tratti macchiettistici (qui il vecchio postiglione, altrove l'attempato sceriffo o la grassona "amorevolmente formosa") ma nulla di più. Non escludo che la mia lettura risenta troppo di quanto letto "a posteriori", ma ormai mi aspetto da questa pubblicazione personaggi di una certa levatura e storie di una certa ambizione. Senza nulla togliere a una storia divertente come Terra senza legge o a Piombo Rovente o a Tex il grande.
  8. Leo

    [Texone N. 02] Terra Senza Legge

    Diciamo che Bonelli sapeva alternare storie come quelle da te ricordate a storie più strutturate, ad esempio i suoi più grandi capolavori, così come Nizzi d'altronde. Nizzi ha ripreso alla grande lo stile di GLB, in queste e in quelle. Terra senza legge fa parte del primo filone, storia divertente ma senza troppe pretese.
  9. Leo

    [Texone N. 02] Terra Senza Legge

    Ma divertono anche me. Solo che preferisco abbiano un minimo di plausibilità, di motivazione. Questi invece non hanno alcuna motivazione sostanziale, e soprattutto occupano un numero veramente eccessivo di pagine. Io non parlo del divertimento, ma della qualità della storia, che ho trovato molto debole. Ieri è stata citata Il Clan dei Cubani: la ricordo come una storia con una trama con troppi buchi (dovrei però rileggerla). Però riconosco che è Tex puro, divertentimento puro, esasperato vitalismo, per utilizzare una bella espressione di virgin. Ma se dobbiamo giudicare la storia, beh, è poca cosa. Che poi diverta, e tanto, concordo con voi.
  10. Leo

    [Texone N. 02] Terra Senza Legge

    Letto il Texone e devo dire che stavolta parzialmente dissento da voi, cari pards. La storia è divertente, e in questo senso assolve perfettamente al suo compito. Ma è deboluccia, in verità... fino a pag. 116, è un continuo di pestaggi e sparatorie contro due avventurieri di mezza tacca, Gormann e Chavez, con l'aggravante della gratuità di queste scene: queste violenze sono infatti mirate a sapere qualcosa che in realtà Tex e Carson già conoscono, e cioe che Morrison è il capoccia del paese. Per quale ragione si intestardiscono a sbatacchiare quei due malcapitati, quali informazioni aggiuntive si aspettano di poter carpire? È del tutto evidente che tutta la prima parte, invero eccessivamente dilatata, serve solo per far divertire il lettore con espedienti alla Bud Spencer e Terence Hill, ma la sceneggiatura è poca cosa davvero. Poi, con l'entrata in scena del killer Kevin (ma siamo già abbondantemente oltre la metà dell'albo), la storia entra finalmente nel vivo, con la gustosissima scena della diligenza da voi già ricordata, con l'inganno allo sceriffo prezzolato, con la resa dei conti finale, impreziosita dall'intervento delle quattro cornacchie. Peraltro, tutta la sequenza finale sembra scritta per fare incavolare i detrattori di Nizzi: Tex salvato da quattro vecchietti armati di archibugi, che peraltro hanno la meglio su una banda di tagliagole armati di dinamite. Tex e co. sembravano in una situazione senza uscita, ma Nizzi risolve tutto con un finale affrettatissimo e poco credibile. In sostanza, la storia è divertente ed è supportata dalla maestria dell'autore nei dialoghi e nelle scene umoristiche. È una bella e piacevole lettura domenicale, ma resta una storia oggerrivamente troppo debole, e per me il fatto che sia su un Texone è un'ulteriore aggravante, per ciò che io mi aspetto da questo tipo di pubblicazione.
  11. Leo

    [Texone N. 02] Terra Senza Legge

    Come non quotarvi!
  12. Leo

    [Texone N. 02] Terra Senza Legge

    😁😁😁😁😁 Tu hai esitato. Io non esito nemmeno
  13. Leo

    [Texone N. 02] Terra Senza Legge

    Un altro Texone da me non commentato nel topic. Un'altra storia che ricordo poco. Un'altra storia che rileggerò. Ragazzi, con tutti queste vostre riletture, mi state facendo fare il pieno del Nizzi d'antan, in questi giorni
  14. Concordo con l'Avvocato. Il Topic si chiama integralismo e avanguardismo in Tex? Ebbene, Boselli lo è stato, "avanguardista". Non a caso Nizzi glielo rimproverava sempre. E' stato ambizioso fin dall'inizio. Ha voluto, fortemente voluto, lasciare la sua impronta. Ma è riuscito a innovare nel rispetto del personaggio, come HA GIA' FATTO, sia pure una volta sola, Berardi. Oklahoma è una storia atipica, innovatrice, eppure del tutto rispettosa dell'universo texiano. Boselli una volta ha dichiarato che, dopo aver letto Oklahoma, pensò che "allora Tex si può scrivere anche così". E quello ha fatto, qualche anno dopo e per tanti anni. E' un autore moderno ma anche rispettoso della tradizione Le sue storie sono corali, non incentrate solo su Tex, i suoi personaggi sono "maturi", compiuti, veri (uno su tutti, il reverendo fratello di Colorado Belle, con la sua straordinaria carica di umanità) anche e soprattutto perché sono grigi. Sono tendenzialmente più complesse (vedi ad esempio La Mano del Morto), più epiche (qui gli esempi si sprecano), più ambiziose. Io un Berardi lo vorrei sempre, sempre, sempre, anche per i suoi STILEMI, eccome! In Oklahoma la cifra berardiana era del tutto evidente, eppure che signora storia di Tex! Tex è proprio lui, è il contorno ad essere più "arioso", con i suoi ottimi comprimari. Se invece, come pare sia accaduto, non vuole mettersi al servizio del personaggio, questo è un altro paio di maniche. Assolutamente d'accordo. Ma calare dentro Tex esperienze importanti che vengono da altri fortunati personaggi non la vedo una cosa negativa. Se ciò avviene nel rispetto di Tex, si può fare. Magico Vento e Ken Parker sono personaggi fortunati. Se non nelle vendite, nella qualità che gli si riconosce. Da anni anche Tex è un fumetto di qualità, autoriale per certi punti di vista, pur mantenendo i connotati tipici che ne hanno decretato la popolarità per tanti decenni.
  15. Manfredi su Tex ha avuto un andamento alterno. Ha sempre proposto delle storie particolari, atipiche, non sempre, ahinoi, riuscite (anzi, alcune riuscite veramente male, tipo Oro nero e l'ultimo Maxi). L'ultima, la Regina dei Vampiri, mi è piaciuta: sarà che è tornato alle atmosfere gotiche a lui tanto congeniali e che hanno fatto la fortuna di Magico Vento ? Su Berardi: potrebbe "innovare" Tex? No. Il suo Oklahoma è stato massimamente rispettoso del personaggio. È anzi paradossale che un Medda, che ha proposto un Tex "eretico", sia approdato sulla regolare e il purissimo Tex berardiano no. Quindi no, Berardi non rinnoverebbe Tex. Scriverebbe, ne sono certo, delle storie di qualità, nel solco della tradizione.
  16. Leo

    [438/440] Gli Invincibili

    Stilemi che a me vanno benissimo, ad esempio. Tex per me non deve apparire sempre, ma deve apparire quando serve. Oggi abbiamo parlato di Tex il grande, gran bella storia, molto glbonelliana, in cui Tex c'è praticamente sempre e satura la storia con la sua verve, fisica e verbale. Ne Gli Invincibili, invece, è costretto a lasciar spazio a Shane e alla Banda degli Irlandesi. Nella storia di Nizzi, Tex è grande perché lo è, è un dato di fatto quasi tautologico. Nella storia di Boselli, la grandezza di Tex si riflette nell'autorevolezza con cui riesce in qualche modo a "governare" questi altri titani, che sono gli irlandesi di Halloran, e a battersi in condizione di schiacciante inferiorità numerica nel fortilizio di Carrasco. La sua grandezza è, in qualche modo, riflessa; si vede cioè dagli elementi che riesce a dominare e a vincere, non dalle cose che fa lungo tutta la storia. Avere a che fare con grandi cattivi, o con comprimari all'altezza che gli "rubano la scena", fa giganteggiare Tex più di quando domina, ad esempio, i due fratelli Patterson visti nel primo texone. Infine, anche se l'avrò detto un milione di volte, mi piace ripetere che questa storia contiene quella che a mio parere è la scena più bella di tutta la saga: quel "riportami a casa" non lo dimenticherò mai. La vignetta più struggente, alla pari con quella finale di Tex e Carson in mezzo al cotone del numero 299.
  17. Leo

    [Texone N. 01] Tex Il Grande!

    Ho riletto oggi questa storia che, 8 anni fa, avevo giudicato in questo topic piatta. Mi ravvedo, è davvero una bella storia, non un 10 ma senz'altro l'8 che molti di voi le hanno già assegnato. Soprattutto, in questa storia si vede come Nizzi, nella resa dei dialoghi, sia divenuto più Glbonelliano dello stesso Bonelli senior.
  18. Leo

    [Texone N. 04] Piombo Rovente

    Citi spesso questo incontro con Nizzi. Posso chiederti in che circostanza lo hai incontrato? Puoi raccontare, magari nel topic apposito di Nizzi, cosa ti disse, tipo l'aneddoto quotato? Mi interesserebbe molto, anche a me piacerebbe incontrare il Grande Vecchio!
  19. Leo

    [Texone N. 04] Piombo Rovente

    Questo Texone è un capolavoro di texianità e siamo d'accordo. Molto divertente. Però preferisco storie con duri veri. Con avversari all'altezza. Che ci posso fare? Quelli mi divertono di più. I cattivi di questa storia li trovo ben poco duri, a differenza di te. Slattery mi dà più l'idea di un pallone gonfiato, non ha carisma né spessore. Non è un Colonnello Watson, ad esempio. Per me, una storia con cattivi troppo facili da battere può anche essere una bella storia (e questo lo è), ma la trovo sempre uno spreco per un Texone, pubblicazione da cui voglio storie diverse. Voglio il rapinatore de La Grande Rapina, il Vicegovernatore di Fiamme sull'Arizona, oppure, nel comparto dei buoni, voglio un John Butler o un Capitano Fremont o un Mitch o un Doc. Personaggi importanti che si facciano ricordare. Io di questo texone ricorderò lo sceriffo e Lulù Darling, ma più come splendidi tipi umani (in cui Nizzi è un maestro) che non come personaggi di spessore. Su Slattery, non potremmo essere più in disaccordo invece Non c'è paragone. Sono due storie classicissime, ma in quella di Boselli ci sono cattivi veri, qui invece ci sono cattivi da burletta. Resta il fatto che la storia piace molto anche a me. L'avrei preferita non su un Texone. Per il resto siamo d'accordo, caro pard Appunto
  20. Leo

    [Tex Willer N. 18 / 23] L'agente federale

    Anche Borden ha confermato la casualità alla base dei Texoni e dei Maxi, Gas. Almeno in origine è andata come ha detto Carlo. Poi Sergio Bonelli ha dovuto scrivere editoriali non sinceri ma edulcorati e magari da qui ha poi continuato a seguire un'idea che inizialmente era solo una toppa.
  21. Leo

    [Texone N. 04] Piombo Rovente

    Avrebbe proposto qualche storia delle sue ambiziose, ché ne ha fatte tante pure lui.
  22. Leo

    [Texone N. 04] Piombo Rovente

    E una Fiamme sull'Arizona, e una Grande Rapina, e una Sangue sul Colorado, e una L'Uomo di Atlanta Nonononono, anche GLB scriveva storie epiche. I suoi capolavori sono quelli
  23. Leo

    [Texone N. 04] Piombo Rovente

    Quel tipo di storie non è mai stata la mia storia perfetta Che poi siano divertenti è un altro paio di maniche...
  24. Leo

    [Texone N. 04] Piombo Rovente

    Sui disegni non siamo sulla stessa lunghezza d'onda, Valerio. Non dico che sono aggraziati, ma non mi sono nemmeno dispiaciuti. I due pards sono simpatici e azzeccati sono i personaggi secondari. Sulla storia: mi ha divertito. Una storia fresca e scoppiettante, con un bel ritmo e con i bellissimi personaggi dello sceriffo e di Lulù Darling. Tuttavia, devo ammettere che il Texone è la mia pubblicazione preferita, e per tale motivo su di essa vorrei leggere solo storie ambiziose. Una storia come questa, per quanto mi sia piaciuta e mi abbia divertito, l'avrei vista meglio altrove. Quindi, come storia di Tex la promuovo. Come storia da Texone, un po' meno. Potreste dirmi: ti scrivono Patagonia, e non ti piace perché troppo seriosa; ti scrivono una storia di sorrisi, e non sei contento comunque. Non è così. Sui texoni preferisco le storie alla Patagonia, hanno le carte in regola per potermi soddisfare di più. Poi magari non ci riescono, ma preferisco correre il rischio. Piombo rovente mi piace, sì, ma mi dà l'idea di uno spreco per il Texone...
  25. Leo

    [Texone N. 04] Piombo Rovente

    Ho riletto di recente il Texone di Bernet e posso dire che il suo tratto è sì stilizzatissimo ma è molto molto accattivante. Sono sexy tutti, i suoi personaggi, dalla scontata Lola ai due pards per finire a John Butler. Sexy credo sia proprio la parola giusta, soprattutto Carson. Del Texone di questo topic, invece, non ho alcun ricordo e vedo che non l'ho mai nemmeno commentato. Segno che non mi ha colpito per niente. Comunque lo rileggerò.
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