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GIANBART

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  1. GIANBART

    Se Si Chiudesse La Serie....

    La mia posizione è altrettanto semplice, non compro tutto quello che produce la Bonelli sia per gusti personali, sia per una questione economica, sia per questione di spazio, ma devo altresì dire che mi comincia a rompere un pò le scatole che si continui a spremere la gallina dalle uova d'oro. Tex è chiaramente la testata principe della SBE ed approfittare dei tanti lettori-collezionisti che comprano Tex anche a scatola chiusa, basta che ci sia il logo sopra, sta diventando una vera filosofia di vita per la casa editrice. Il volume di Serpieri non lo ho comprato e sinceramente non me ne è fregato niente di averlo perso, ma aldilà del fatto che sia veramente andato bene o no dobbiamo tener conto che oltre al logo di Tex aveva anche la firma di un maestro del fumetto collezionato da molte persone, non dico sia un Pratt ma un Serpieri vende sempre bene, basta vedere le ristampe di Druuna e delle Storie del West che finora sono state fatte. Quello che però non capisco è il discorso che se si critica Nizzi per le storie che non piacciono sembra che sia giusto così, se si critica Boselli per le storie che non piacciono non è giusto e quindi scatta la difesa d'ufficio a spada tratta oltretutto, la libertà deve essere per tutti e non è possibile che ogni volta che ci sia una voce controcorrente deve essere smontata a pezzi e sminuita. Ognuno deve avere la sua libertà basta che non invada quella degli altri, poi chiaramente si può discutere ma non denigrare. Per quanto riguarda i conti della SBE beh io qualche dubbietto c'è l'ho, se non erro il fatturato 2014 è di 31.971.034 euro contro quello 2013 di 28.674.618 euro, vuol dire che è cresciuto di 3.296.416 euro, mentre l'utile netto cresce solo di 1.157.219 ( 3408807 per il 2014, 2251688 per il 2013 ); ora se contiamo le copie vendute 9.266.053 con un incremento da aprile 2014 di circa 30 centesimi a copia ( passaggio di tutti gli albi a 3,20 euro dai 2,90 di prima ) abbiamo che circa 7.000.000 di copie hanno fruttato un pò meno di 2.100.000 di euro. Quindi ad occhio e croce l'aumento di fatturato non ha portato maggiori utili, questi sono dovuti più che altro all'aumento del prezzo di copertina di tutte le testate, inoltre anche l'aumento del famigerato fatturato si può anche attribuire in buona parte alle 20 uscite in più annuali ( da 279 a 299 ) perchè chiaramente se hanno venduto complessivamente tra le 500.000 e le 800.000 copie ( dipende chiaramente dalla testata ) hanno portato un incremento presumibile tra i 2 e i 3 milioni di euro. Certo avendo i conti in mano le cose sarebbero più semplici, comunque per ora accontentiamoci di sapere che Tex gode di buona salute e che possiamo parlarne ancora per molto tempo.
  2. GIANBART

    [658/660] Winnipeg

    Vi invito a leggere queste interviste a Sergio Bonelli a pagina 5 , un bel lavoro di Ymalpas all'epoca: http://texwiller.ch/index.php/topic/862-interviste-agli-autori/page-5
  3. GIANBART

    [658/660] Winnipeg

    Si vocifera di alcune alzate di voce in redazione ma non è mai trapelata la storia intera, anche perchè la redazione risultava blindata e GLB è sempre stato per lavare i panni sporchi in famiglia. Ed è proprio vero il contrario, proprio il rimanere fedele al personaggio, senza cambiare per mode o senso comune, che ha pagato in Tex e lo ha portato agli apici degli anni '70; considera che agli inizi Tex vendeva poche migliaia di copie ed è salito alle 700000 copie grazie proprio alla costanza e alla fedeltà del personaggio, cosa che ha convinto migliaia di persone a seguirlo nel tempo costantemente e che ancora oggi restano presenti in numero considerevole nella massa dei lettori di Tex. E' vero invece che proprio il lento ma inesorabile cambiamento iniziato tra gli anni '80/'90 ha portato molti a mollare la testata non trovando più riscontro con il personaggio leggendario che aveva ammaliato le masse, Boselli ha il merito di aver stabilizzato le perdite ma se continua a stravolgere il personaggio per cercare di trovare nuove vie commerciali che portino ad alzare i profitti, per me fa una " toppa " clamorosa, solo Tex continua a vendere quelle cifre mentre tutti gli altri personaggi creati nei decenni o hanno chiuso oppure vendono giusto il necessario per sopravvivere, stravolgere Tex col rischio di farlo diventare un personaggio qualunque ma più gestibile darà frutti ?
  4. GIANBART

    [658/660] Winnipeg

    A me pare che quello che emerge dai discorsi finora fatti sia la voglia di andare a scovare forzatamente nel personaggio un dramma psicologico o un antefatto che giustifichi tali comportamenti nel malvivente di turno, in questo caso il conflitto interiore di Kid che dovrebbe arricchire la trama. Ora spiegatemi dove sta l'arricchimento in questo caso perchè c'è o non c'è tale situazione la storia si regge tutto in altro modo, questo è solo un modo di allungare il brodo è per me non arricchisce un bel niente, almeno per ora, perchè sto discutendo in questo momento di aria fritta finchè non ho tutta la storia sottomano. Ma comunque adeguare un fumetto alla realtà di oggi ( perchè non mi dite che si parla di realtà del periodo ) è oltremodo forzato, sembra abbiate voglia di mettervi davanti ad un grande schermo a guardare il grande fratello, non a leggere Tex. P. S. già che ci siete un giorno di questi chiedete a Borden se manda Tex dallo psicanalista, sai che storiona ne esce ....
  5. GIANBART

    [658/660] Winnipeg

    Perchè anche nel fumetto, come in vari altri settori, ci sono i cicli storici ed attualmente stiamo tornando a dare importanza ai personaggi secondari come era nel fumetto di molti decenni fa. Un fumetto che poi porto alla creazione di personaggi come Tex da una parte e come Diabolik dall'altra, monotematici, centrali alla serie e con caratteristiche soverchianti su tutti proprio perchè il tipo di fumetto che regnava fino ad allora stava cominciando a dare segni di cedimento nei gusti della popolazione; loro invece rappresentavano le novità del momento, il che permise alla Audace e alla Astorina di emergere dal pantano della massa editoriale che si era creata in quegli anni. Ma poi perchè una carogna dovrebbe morire facendo una buona azione, solo per strappare una lacrimuccia per la sua anima redenta ? Ma stiamo parlando di un fumetto che tratteggia il west della frontiera ? Quello dove l'unico indiano buono è quello morto, dove si uccideva per un cavallo, dove la giustizia si faceva con i linciaggi e le impiccagioni e qui invece stiamo aspettando la redenzione del cattivo o il dramma psicologico infantile per giustificare le cattiverie di un bastardo killer. Io a questo punto consiglierei letture più vicine a tali gusti come Ken Parker o Blueberry tanto per fare alcuni nomi e anche lì ci sarebbe da obiettare ! Comunque hai ragione Chinaski " ognuno ha i suoi gusti " .
  6. GIANBART

    [658/660] Winnipeg

    I personaggi grigi sono solo dei passatempi che utilizzano gli autori per sviare l'attenzione o per allungare il brodo, per Kid Rodelo spero non sia questa la fine, un melenso finale con riscatto delle sue malefatte operando una buona opera la vedo come il fumo negli occhi, stiamo tornando ai fumetti anni '50 con mammolette ed eroi senza macchia, ma che rivoltante sviluppo !!! Meglio allora una bella carognata da buon criminale e una scapicollante fuga per scappare ai pards magari pronto per una prossima avventura, più in tono con un west da " la legge del più forte ".
  7. GIANBART

    Disegnatori E Numero Di Storie (Completa)

    Passa ancora per matite di Galep aiutato da Uggeri, ma in effetti ....
  8. GIANBART

    [Color Tex N. 07] La Strada Per Serenity

    Allora tutte le volte che i criminali da due soldi cercano di ammazzare Tex e i suoi pards con agguati e visite notturne sono tutti idioti votati alla morte che non capiscono chi hanno contro, oppure pensano di essere migliori e più furbi dei nostri tizzoni d'inferno e quindi ci provano sempre ?
  9. GIANBART

    [656/657] Nodo Scorsoio

    Mi ero ripromesso di non commentare questa storia ma se devo votare devo anche giustificare il voto, chiaramente spero che il buon Tito con la sua dichiarazione abbia gettato alle sue spalle questo periodo infausto e apra con un bel botto il prossimo. Comunque per restare sui generis, storiella senza tante pretese, molto debole e lontana da qualsiasi canone texiano, forse con un pò più di polso avrebbe potuto essere una buona storia senza tante pretese ma così è veramente sconsolante e mi fermo qui.
  10. GIANBART

    [Color Tex N. 07] La Strada Per Serenity

    Devo dire che io invece ho trovato interessante l'esordio del buon Recchioni come autore di Tex. Si vede che ha studiato ed ha preso molto dalla tradizione Texiana, un bel Tex duro, deciso, sicuro, sempre in allerta, centrale alla storia ma mai fuori dalle righe, insomma Tex ! Certo alcune parti andrebbero smussate e levigate ma la trama e la struttura appaiono buone specialmente per un autore che finora di west non aveva mai masticato, scorrono bene grazie anche ad un buon dosaggio dei pards e a dialoghi alquanto azzeccati. Tex come ho detto è Tex ma anche Carson grazie a due belle scenette da buon satanasso si guadagna la sua corona di personaggio ben azzeccato, Tiger risulta ben sistemato da perfetta ombra di Tex e Kit come al solito eterno secondo al padre e al suo padrino, di cui segue le impronte, non spicca di luce propria. Quello che non riesco a capire è cosa ci sia di difficile da capire nella trama: doc Gallegher appronta un piano " A " con il ricatto a Tex, pensando di poter gestire la cosa grazie alla sua intelligenza e furbizia e al manipolo di uomini a sua disposizione, ma allo stesso tempo, da buon stratega, appronta un piano " B " con lo scontro a fuoco durante l'impiccagione per liberare Mc Grath, cosa che però tiene come estremo tentativo per svariati motivi. In primo lo scontro a fuoco nella città con tutta la popolazione lì presente aprirà gli occhi a chi gli è fedele amico facendo capire finalmente la vera natura del doc a tutti i presenti e cioè quella del criminale; secondo, nonostante tutto il rischio che Mc Grath sia ferito o ucciso mentre è ancora sul patibolo è troppo alto, non gli da sicurezza; terzo, non è che i criminali a liberare Mc Grath fossero un esercito, mi pare forse una decina che hanno mano buona grazie agli uomini di legge molto scarsi assunti dal giudice Finn. Quindi declassare la trama mi sembra estremamente superficiale, certo come ho già detto ha delle cose da smussare e rifinire ma fondamentalmente è buona, scorrevole, fluente, piacevole perlopiù ( vedi Carson col batacchio ). Un albo molto buono che ritengo a mio avviso un buon inizio, speriamo in prove sempre più convincenti del buon Rrobe, ma se il buongiorno si vede dal mattino ....
  11. GIANBART

    [Texone N. 30] Tempesta Su Galveston

    Storia veramente eccellente, quel che si dice una prova da vero autore ! Già in passato Ruju ci ha fatto vedere la sua padronanza con Tex e i pard ma stavolta mi ha lasciato stupefatto per come ha costruito intorno a Tex e a Carson una ottima storia che ha poco da invidiare a tante altre epiche pietre miliari della leggenda texiana. Certo qualcuno afferma che sia una trama con un tema classico strausato, ma è proprio in questo che si distingue il grande autore, con un costrutto semplice ma ben ingegnato ti tira fuori una storia che ti incolla per un'oretta all'albo, resti cosi attaccato e piacevolmente coinvolto nell'avventura che stai leggendo che arrivi a dimenticarti il passare del tempo, e devo affermare che questo non mi capita molto spesso. Inoltre finalmente dei cattivi veri, gente senza scrupoli col pelo sullo stomaco, che passano sopra a tutto e a tutti per vile denaro o per sete di potere, senza drammi psicologici, infanzie disastrose o altre causali a giustificare le loro azioni, canaglie della peggior specie umana senza se e senza ma, vivaddio era ora. Rotundo bravo nel complesso, certo sono abituato a vederlo in altro modo ma la sua prova su Tex merita comunque un plauso per il suo lavoro nell'insieme, qualche pecca c'è e certamente può migliorare, ma per ora gli do un bel 8 !
  12. Scusa Ymalpas perchè parli di vecchie generazioni ? Lo swiping è ancora in uso oggi come ieri, l'unica differenza è che in passato si faceva soprattutto per esigenze di consegna, vista la mole di lavoro, ed oggi lo si fa soprattutto per precisione storica e semplificazione del lavoro soprattutto su sfondi e ambientazioni. Mi pare più che evidente che ognuno cerchi vie di facilitazione per il proprio lavoro ed anche disegnatori ed autori cerchino la stessa cosa.
  13. GIANBART

    [654/655] Inferno A Oil Springs

    A me questa storia non è piaciuta per quello che ho già spiegato nel mio intervento, di quello che pensa Manfredi a livello politico non mi interessa e se fossi interessato lo troverei sicuramente affine al mio pensiero, quindi stai sbagliando .... Per quanto riguarda il termine radical-chic indica di solito una persona di buona posizione e cultura che, a parole e col pensiero è vicino al popolo, ma poi con i fatti non si dimostra tale, ne conoscete qualcuno ?
  14. GIANBART

    [654/655] Inferno A Oil Springs

    Vi sembrerà strano ma mi trovo d'accordo perfettamente sul discorso farsa anzi la definirei proprio commedia goldoniana, ben costruita ed argomentata, con personaggi presi dalla vita comune e trasformati in guitti ad uso della farsa stessa ma di questo si tratta. Mi ci è voluto qualche giorno a metabolizzare questa opera del grande Manfredi ma ancora oggi non posso dire di averla totalmente capita o meglio digerita; Bob Braddock un buffone idiota demente che guida una banda di criminali ed assoggetta mezzo stato ? Ma come fà, senza un briciolo di cervello, solo a sopravvivere ? Come si ipotizza possa guidare tale banda uno come lui, solo con i soldi del fratellone ? Jonas Braddock un cervellone furbo ed astuto che tiene in scacco uno stato e la sua polizia, e poi si perde all'ultimo per il fratello scemo e un branco di giustizieri alla Brancaleone ? Ma di che stiamo parlando ? Di Tex o dell'albo western allegato all'intrepido anni '70. Storia troppo fuori sintonia talmente stramba da non risultare nemmeno godibile per la sua trama, mi ci vorrà altro che il diger seltz per mandarla giù !!!
  15. GIANBART

    Il "fu" Albo Di Tex Di Mike Deodato

    Adoravo il disegno di Mike e ancora adesso lo trovo stupendo ma purtroppo la persona dietro tali lavori sembra non meritare la considerazione e la stima finora accreditatagli. A Luccacomics si vociferava della sua partecipazione troppo interessata ( alle palanche ) ed ora questa figura barbina per mero interesse economico, che dire ... bravo Mauro !!!
  16. Giusto per la cronaca ( rosa ), ad oggi nella mia edicola le sette copie sono rimaste là in bella vista invendute ....
  17. Per quello che ho capito finora è solo parvenza, di compatibilità tra i due personaggi c'è ne è poca, di caratteristiche fondamentali poi siamo lontani ere; men che meno l'irruenza giovanile, che in Tex è apparsa pochissimo anche quando i vari autori ci hanno lasciato sbirciare nel passato di Tex. Io credo che si stia facendo un errore fondamentale, che il Tex di Serpieri diventi la leggenda che ha ispirato il Tex bonelliano non è acclamato, diciamo che questo episodio è stato uno one-shot, bello per alcuni, che ha aperto una nuova linea editoriale che nel tempo avremo modo di giudicare, ma il Tex è altra cosa.
  18. A me l'ha messa anche la notizia del Carson in ospizio, che poi fosse o non fosse poco conta ... Comunque non capisco il principio, tu dici che un Kit Willer anziano avrebbe riportato la storia ad un livello più realistico e obbligato l'autore a legarsi alla cronologia ufficiale, ma già l'aver introdotto i parametri Tex Willer, Kit Carson, Navajos, hanno creato una gabbia storica legata al mondo del Tex bonelliano che avrebbe dovuto creare lo stesso effetto. Serpieri se ne è fregato, per cui un Kit Willer anziano ( non all'ospizio ma magari a riposo in qualche accampamento navajo ) non penso lo avrebbe legato molto, forse cronologicamente sarebbe stato visto più funzionale alla storia e quindi accolto meglio.
  19. Io ho sui 300 messaggi ma non riesco a correggere i post una volta inviati, se provo a modificarli e a rinviarlo mi risponde sempre che non ho l'autorizzazione per modificarli ?? Senza vena polemica ma solo per capire, a me l'idea di far incontrare un Kit Willer anziano con un Bonelli mi pare più fattibile dell'escamotage trovato con il Carson/non Carson, perchè a te pare strampalato ?
  20. Ringrazio Borden per averci " messo la faccia " dicendo quello che ha detto, rimango della mia idea ma ho capito la finalità del volume voluta da lui, e dire che un'altra vecchia mummia me lo aveva anticipato ma io da buon capoccione non avevo inteso la cosa. Spero vivamente che questa collana sia magari un nuovo inizio per sperimentazioni più consone e magari per rimettere in sesto il palinsesto texiano. L'autore era GLB ma anche lui dovette sottostare alcune volte all'editore, per cui la legge è stata uguale per tutti.
  21. Ha risolto il dubbio San Antonio Spurs chiarendo il canonico, comunque i film di Rathbone sono sicuramente fedeli al canone di Doyle anche se ambientati in epoca differente, non trovo questa mancanza di fedeltà che tu affermi, anche qui dipende da cosa legge e vede il lettore, è molto soggettiva la sensazione, un pò come su Tex. 1) Boselli si è tirato fuori mi pare dall'iniziativa, dichiarando la cosa frutto di un accordo tra Serpieri, D. Bonelli e Marcheselli; 2) chi ha accusato di cosa chi ? Ho solo rammentato a Monni che non si poteva affermare di scorrettezza il dire, secondo me, cosa avrebbe fatto Bonelli S., visto che la cosa è parzialmente suffragata in alcune interviste dallo stesso, chiaro che non posso neanche affermare che sia la verità a distanza di anni, ma il dubbio sull'iniziativa così condotta c'è. 3) 8 su 10 di che ? Del sondaggio qui sopra ? 30 persone sono già tanti effettivamente ma non è un campione serio. Io ad esempio non lo ho comprato e quindi non posso votare, come me altri suppongo. 4) Comunque mi piacerebbe conoscere la vera tiratura del volume per fugare tutti i dubbi, e comunque un cartonato di Serpieri a 6,90 euro invoglia molto, poi con sopra un bel logo invitante e chiaro che venderà, comunque domani passo in edicola e ti so dire a che punto sta la pila .... Su questo concordiamo.
  22. Non si fa nessuna scorrettezza a ricordare che Serpieri ha pubblicato il suo Tex, guarda caso, solo oggi dopo la morte di Sergio Bonelli, dopo che per anni gli stessi si erano sentiti spesso senza arrivare ad accordi concreti per una storia di Tex più canonica.
  23. Ma mi pare che si parlava dello Sherlock cinematografico, per cui il canonico è il primo adattato al cinema, è quello di Rathbone, oltre ad essere il primo, ha lasciato il segno fino ai giorni nostri, ancora oggi risulta conosciutissimo dopo 70 anni. Poi se vogliamo parlare dei romanzi e dei racconti di sir Conan Doyle non c'è emulazione che abbia tenuto nel tempo, quello è Holmes, stop. Caro Borden distinguiamo per favore, è come mettere Giovanni Luigi Bonelli al servizio dell'eroe, risulta complicato con lui ....
  24. Capisco il sentimento di Francob ma non mi stupisco ormai più di nulla, nel commercio è ammesso di tutto specialmente in Italia, pensa che in Francia il governo ha emesso una legge per proteggere le librerie dagli sconti di Amazon altrimenti succedeva un quarantotto. D'altronde poi quando trovi su ebay 3 persone che acquistano da un commerciante FURBO il volume in questione a 10,99 euro ( più spedizione ) quando lo trovi dappertutto a 6,90 e addirittura su mondadori store autografato a circa 8/9 euro, beh mi calano le palpebre ....
  25. Basil Rathbone si sta rivoltando nella tomba .... Quindi tu reputi l'Holmes "effetti speciali" di R. Downey J. o quella pantomima di Sherlock seriale della BBC migliori delle atmosfere interpretate dal grande Basil ? Ho i miei serissimi dubbi al riguardo, quello originale ha stravenduto e dilagato fino ai giorni nostri, quegli altri lasciano il tempo che trovano, sono solo pallide imitazioni colorate con nastrini ....
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