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TWF - Tex Willer Forum

juanraza85

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Tutto il contenuto pubblicato da juanraza85

  1. juanraza85

    [Texone N. 22] Seminoles

    Sulla sponte dell'avventura del Nostro nella guerra Seminole attualmente in corso sulla serie del giovane Tex Willer, tra ieri ed oggi sono andato a rileggermi questo Texone, sotto alcuni aspetti poco convenzionale rispetto agli abituali standard del personaggio, ma nel complesso un albo di grande ed indiscutibile valore, davvero un Texone con la T maiuscola. Il Tex di D'Antonio è decisamente atipico, probabilmente ancora più risoluto e deciso di come non lo sia quello degli abituali sceneggiatori, e di certo contraddistinto da una forte carica di strafottente ironia, come si è potuto constatare nel confronto finale con Batterbaum. Quel che invece è rimasto immutato, per fortuna, è l'inclinazione naturale di Aquila della Notte a battersi sempre e comunque affinché trionfi la Vera Giustizia, e non la pedissequa applicazione della legge. Inclinazione che, nel caso specifico, lo convince di fatto ad abbandonare la caccia ad Ochala e, anzi, a dargli manforte contro gli sgherri di Lafarge. Peccato solo per il ruolo meno che marginale riservato a Carson, fuori gioco sin dalle prime battute per una brutta distorsione alla caviglia: c'è da scommettere che, tra le paludi delle Everglades, lui e Tex avrebbero potuto stimolare D'Antonio alla stesura di siparietti niente male . Stupendi anche i disegni di Filippucci, accuratissimi ed al contempo dinamici, anche e soprattutto nel tratteggiare i Seminoles. GLB li avrebbe apprezzati moltissimo.
  2. juanraza85

    [438/440] Gli Invincibili

    Molto suggestiva anche questa versione... Grazie! Si ma il contributo Irlandese non va comunque sovrastimato.180000 Afroamericani si arruolarono nei reggimenti nordisti,senza contare decine di migliaia di Tedeschi e Polacchi che ingrossarono le fila del Nord. il contributo dei Negri fu fondamentale perché tali truppe furono disponibili nel finale del conflitto, quando il Sud era a corto di uomini e di risorse.Gki Irlandesi da sempre hanno ingrossato file di Eserciti "stranieri"perché l' Irlanda era terra di emigrazione,sovrappopolata da contadini miserabili... durante le Guerre Napoleoniche gli Irlandesi erano circa il 35% del totale dell'Esercito britannico e della Royal Navy.in ogni caso le unità negre subirono più perdite della controparte bianca...sugli Irlandesi è più difficile fare statistiche sulle percentuali di perdite perché non combattevano in unità omogenee ma miste... Non so dirti se tale frase fu effettivamente pronunciata,in ogni caso so che qualche buontempone di generale dell'epoca comunicava i dati delle perdite dicendo in modo gergale "ho bruciato tot.fiammiferi"... questo per dire quanta umanità e professionalità v era negli eserciti dell'Epoca...😅 Per fiammiferi si intendono i soldati chiaramente... Grazie anche a te per l'ennesima interessante nozione storica, Barba ! E pazienza se la mia domanda sulla frase dovesse rimanere senza risposta... Ne ho sicuramente guadagnato in apprendimento !
  3. juanraza85

    [438/440] Gli Invincibili

    Interessante chicca di storia. Grazie, @Barbanera! Relativamente all'impiego degli irlandesi tra le fila confederate, e di concerto utile - almeno a mio avviso - a far comprendere l'enorme peso che l'emigrazione irlandese ebbe nell'America ottocentesca, vorrei segnalare una frase che ho letto di recente, attribuita ad un ufficiale sudista, che poco dopo la ratifica della resa di Lee avrebbe detto nel corso di un colloquio con un omologo nordista: "Avete vinto grazie al fatto che voi avete avuto tra le vostre fila più irlandesi rispetto a noi". Chiedo, anzi, a Barbanera ed a chiunque altro sapesse rispondere se questa frase risulta essere stata effettivamente pronunciata, e da chi...
  4. juanraza85

    [438/440] Gli Invincibili

    Non so se questa sia la sezione più indicata, ma ho pensato di fare cosa gradita ai più linkando a seguire un video con testo di Down by the Glenside (Bold Fenian Men), la canzone cantata da Shane prima del tragico scontro con la banda di Carrasco, nella versione dei Clancy Brothers. Spero possiate apprezzare la mia pensata, buon ascolto!
  5. E finalmente Tex ebbe il suo incontro ravvicinato con i Seminoles, terrore delle Everglades..! Quarto albo da applausi, magari contraddistinto da poca azione ma assali suggestivo per quanto riguarda la progressiva familiarizzazione di Tex con la tribù, i cui costumi sono stati fedelmente e magistralmente raffigurati da Rubini (GLB avrebbe di sicuro apprezzato moltissimo), ed ulteriormente impreziosito dal "rimescolamento delle carte" attuato da Boselli in sede di sceneggiatura, con la riproposizione di personaggi quali il balordo Lou, il maggiore Payne e, soprattutto, il tenace agente Carswell, dimostratosi ancor più determinato di quanto immaginassi. Tre personaggi che, con ogni probabilità ed a vario titolo, avranno un peso specifico non indifferente nel prossimo ed ultimo albo. In modo particolare, sono estremamente curioso di vedere quale sarà infine il comportamento di Carswell: dimostrerà di saper ragionare senza interpretare alla lettera le leggi, schierandosi dalla parte di Tex, oppure persisterà nel ruolo di cacciatore e farà di tutto per catturarlo? Io la mia idea ce l'ho, e tra un mese vedremo se ci avrò preso... Considerazione finale, ultima ma non ultima, per il subdolo ed arrogante tenente Fairfax, a mio avviso vero autentico antagonista di questa vicenda: ufficialetto borioso ed ottuso, con una enorme puzza sotto il naso, che pagina dopo pagina mi è stato sempre più sulla punta dell'esofago (per dirla alla Banfi ), che spero ed anzi auspico abbia da Tex una lezione tale da segnarlo per sempre, e metterlo in condizione di non fare mai più danni. Non la morte, poiché morire in battaglia rischierebbe di recargli immeritata gloria, ma una pesantissima umiliazione da cui non sia più in grado di riprendersi...
  6. Io non me ne stupirei... Ed anzi mi piacerebbe...
  7. juanraza85

    [716/719] Netdahe!

    Certo, era nuda, intendevo sottolineare appunto come non fosse stato integralmente mostrato il suo (bel) corpo nudo ...
  8. juanraza85

    [716/719] Netdahe!

    Con la terza parte, la caccia di Tex e pards ai Netdahe entra definitivamente nel vivo, tra inseguimenti, agguati e sparatorie. Personaggio decisamente intrigante, la bella ed ambigua Ramona, così come da applausi è stato il comportamento tenuto nei suoi riguardi dal tenente Castillo, che dopo un iniziale e nel complesso comprensibile "sbandamento" (date le circostanze del loro primo incontro) non si è limitato a prendere semplici contromisure, fugando qualsiasi dubbio che personalmente sulle prime iniziavo ad avere circa le sue effettive capacità. Quanto alla scena della Ramona seminuda, personalmente non ci ho visto nulla di inopportuno né di volgare, e ad essere sincero mi stupisco di come possa avere suscitato tanto dibattito...
  9. Confesso di essere partito un po' prevenuto nei confronti di questa storia, sia per l'inserimento di una tresca amorosa stile Paolo & Francesca (espediente che in Tex, personalmente, non ho mai particolarmente amato), sia a causa dei Color Tex estivi degli anni precedenti, tutti decisamente piatti e banali. Tuttavia, la lettura di questo ultimo Color ha parzialmente dissipato i miei pregiudizi, in un senso e nell'altro: non trattasi assolutamente di una storia che rimarrà negli annali, ma il livello complessivo l'ho trovato più che dignitoso, senza dubbio superiore rispetto alle precedenti uscite estive della collana. La tresca amorosa tra il cowboy Tom la bella Ruby, ex cantante di saloon che ha sposato per interesse un arrogante signorotto messicano, non solo non è risultata melensa come avrei temuto (lei, anzi, mi è sembrata tut'altro che la classica donzella impaurita e traboccante di linda purezza), ma è risultata anche funzionale al dipanarsi di una trama che, in fin dei conti, pur non facendoti sobbalzare dalla sdraio in riva al mare non ti suona nemmeno banale, complice il fatto che il comportamento dei due colombi finisce per coinvolgere anche i suoi colleghi, oltre a Tex e Carson trovatisi per caso invischiati in tale vicenda. In sonstanza, quindi, il mio giudizio per la trama e la sceneggiatura è decisamente positivo. Lo è un po' meno per i disegni di Scascitelli, senza dubbio un gran professionista, ma i suoi disegni mi sono sembrati anche in questa prova alquanto statici e poco dinamici.
  10. Beh, magari per preservare il romanticismo potrebbero aver optato per le luci spente ... O magari la fresca sposina era talmente presa dall'euforia della prima notte di nozze da non aver notato certi dettagli ... Molto probabile, a mio avviso... Di certo, spietato ed amorale come ha ampiamente dimostrato di essere, non lo ha risparmiato per affetto. Più probabile che avesse in progetto di sbarazzarsene, ma lo avesse provvisoriamente risparmiato perché riteneva potesse tornargli utile in caso di bisogno...
  11. Terza parte da applausi, con l'azione finalmente entrata nel vivo nel bel mezzo delle Everglades: le circostanze hanno infine deciso che Tex decidesse di disertare (non che facesse alcunché di male, ma personalmente mi faceva davvero strano vederlo con indosso la divisa dell'esercito), non prima di aver dato una sonora lezione all'odiosissimo e spocchiosissimo tenente Fairfax. Lezione che - e questo è un grande punto a favore della sceneggiatura - non si limita ad essere a suon di cazzotti, ma che si trasmuta nella spontanea disobbedienza dei suoi sottoposti all'ordine di giustiziare Tex, peraltro senza particolare rispetto per i crismi basilari del codice militare. Attendiamo con impazienza il prossimo albo, quando finalmente vedremo Tex a che fare con i Seminoles...
  12. juanraza85

    [Texone N. 11] L'ultima Frontiera

    Ho appena terminato la rilettura di questo Texone, in seguito alla quale ho avuto modo di apprezzare forse ancora più che nelle precedenti occasioni la maestria con la quale Nizzi ha saputo tratteggiare la complessissima psicologia dell'antagonista Jesus Zane, personaggio contorto ed animato da un odio inestinguibile verso il mondo intero, frutto delle traversie che ha dovuto fronteggiare praticamente da sempre. Questo, ovviamente, non ne può giustificare le efferate azioni di cui pagina dopo pagina si rende protagonista, e difatti posso dire con tutta onestà che non sono mai riuscito a provare per lui la minima pena (sin dalla mia prima lettura di molti anni fa), tuttavia i suoi trascorsi ed i suoi tormenti lo rendono al tempo stesso un antagonista decisamente inusuale, mosso da una lucida follia che lo porta a sviluppare una concezione dell'amore - o presunto tale - decisamente contorta, al punto da arrivare a rapire la donna che da sempre ama senza esserne ricambiato, e successivamente ad ucciderne il marito, a suo modo di vedere "reo" di non essersi rassegnato al rapimento della consorte, ed anzi di averne propiziato la morte - sempre secondo il punto di vista di Zane - per mano di uno dei compari indiani. Della serie "mia, o di nessun altro", che insieme ai precedenti tentativi di conquistare il cuore di Sheewa lo rende a tutti gli effetti uno stalker ante litteram (nel senso che nel tardo '800 non credo fosse stata neanche formulata un'ipotesi di reato di tal tipo). Quel che invece non mi ha mai convinto della sceneggiatura è invece la sequenza nella quale Nat finge di cadere nelle acque del fiume (che, per inciso, dai pur superlativi disegni di Parlov non sembrano manco così agitate) allo scopo di raggiungere la riva, non farsi scoprire anzitempo dal rivale Jesus e quindi poter tentare di liberare la moglie Sheewa. Ho sempre tovato eccessivamente flemmativa e pacata, se non proprio ai limiti del menefreghismo, la reazione dei tre occupanti della barca su cui Nat viaggiava: d'accordo che, trattandosi di tre contrabbandieri, verosimilmente non abbiano tempo per sentimentalismi di sorta, ma accettare la sorte apparente di un compagno di viaggio dopo un solo breve attimo di iniziale sorpresa e, soprattutto, non fare cenno alcuno dell'accaduto una volta raggiunto il campo di Jesus, mi sono entrambe sempre parse sbavature narrative, sia pure non gravi e non in grado di pregiudicare l'ottima riuscita dell'albo. P. S. Tali considerazioni mi inducono inevitabilmente a riflettere con grande nostalgia su quel che Nizzi è stato fino a pochi anni addietro e quel che almeno per ora sembra non essere più: una storia come questa, così ben riuscita sia pure al netto di qualche eventuale - ed opinabile - punto debole, a mio modo di vedere cozza terribilmente con le sue ultime performances texiane, che mi sono sinora apparse contraddistinte da un perenne ed inarrestabile piattume di fondo che sembra impedire sul nascere qualsiasi eventuale guizzo di brio.
  13. juanraza85

    [716/719] Netdahe!

    Dopo il prologo dello scorso numero, con il secondo albo finalmente la vicenda inizia ad assumere piena forma ed una direzione precisa. Mi è garbato parecchio, devo convenire, l'espediente adoperato dal Bos per congiungere il definitivo regolamento di conti dei pards col colonnello Atwood con la successiva spedizione in terra messicana sulle tracce dei Netdahe. I più puristi tra i lettori potrebbero forse affermare - più che legittimamente, beninteso - che almeno sinora questa sembra essere stata "una storia con Tex, ma non di Tex", ma dopo l'esaustiva - e, per quanto mi riguarda, gradita ed opportuna - contestualizzazione della vicenda cui abbiamo assistito nel primo albo ed in parte del secondo, tutto lascia presagire che d'ora in avanti Tex e company saranno sempre più al centro della vicenda, consentendo alla storia di fare il definitivo salto di qualità.
  14. juanraza85

    [183/185] - Caccia all'uomo

    Lungi dall'essere un capolavoro, ed al netto dello stile relativamente poco texiano di Nolitta, a mio parere questa storia è nel suo complesso più che dignitosa. Tralasciando il fatto che il Tex di Nolitta appare come in altre occasioni assai più fallibile di quello canonico, in questa storia ho molto apprezzato il rapporto che, pagina dopo pagina, si viene a creare tra il Ranger ed Andy Wilson, con quest'ultimo che poco a poco si rivela per quello che è, ossia tutt'altro che un freddo e glaciale killer ma semplicemente un tipo impulsivo e dal sangue caldo, incastrato con una falsa accusa di omicidio. Da incorniciare, nel finale, la logica indignazione e la conseguente reazione di Tex all'impiccagione di Andy, fatta eseguire dal fanatico e sbrigativo giudice Maddox e dallo sceriffo Lonnegan suo tirapiedi. Pur sempre nel suo contesto nolittiano, ritengo che tale sequenza sia una delle più rappresentative del concetto di Giustizia di Tex.
  15. Bella copertina, e sembrano ben riusciti anche i disegni di Scascitelli, benché il suo stile personalmente mi risulti un po' troppo "gessato", caratteristica che per quanto mi riguarda a colori risalta ancora di più. Quanto alla storia, confido in un buon sceneggiatore come Rauch, per quanto io non sia esattamente un fan delle storie con tresche amorose...
  16. juanraza85

    [Texone N. 36] La vendetta delle ombre

    In via del tutto inaspettata, anche da queste parti il Texone è uscito questa mattina. A me sembrava un peccato lasciarlo in edicola 🤪, per cui l'ho acquistato ed ho terminato di leggerlo poco fa, ricavandone l'impressione di aver potuto apprezzare uno dei migliori Texoni di sempre. Davvero di altissimo livello - e di crescente qualità man mano che scorrevano le pagine - i disegni dati dal tratto onirico di Carnevale, la cui grande padronanza col chiaroscuro è risultata a tutti gli effetti l'arma in più per l'ottima riuscita di una storia dai tratti assai sinistri. A proposito della storia, ne avrei da dire, ma per il momento mi mordo volentieri la lingua, onde evitare di rivelare troppo e guastare la sorpresa a chi non ha ancora letto l'albo. Mi limito a sottolineare come ho molto apprezzato la trama principale e relativa sottotrama - ormai un vero e proprio marchio di fabbrica delle sue storie - allestite dal Bos ed il modo in cui le ha sapute gestire e far risultare perfettamente funzionali l'una all'altra, catapultando i quattro pards in una vicenda cupa ed ancor più confusa di quanto si possa credere...
  17. Terzo albo ancora meglio dei due che lo hanno preceduto, e che sono stati ambedue di assoluto livello. Lecito aspettarsi, quindi, che la qualità complessiva della storia vada ulteriormente in crescendo nei prossimi tre capitoli. Nell'albo di questo mese la vicenda entra pienamente nel vivo, si iniziano a percepire azione e adrenalina che, ne sono straconvinto, caratterizzeranno d'ora in avanti l'avventura del giovane Tex in Florida. Ottima contestualizzazione della vicenda, ottima la gestione degli occasionali comprimari ed antagonisti, e soprattutto superlativo lavoro di Rubini ai disegni, capace di rendere al meglio l'ambientazione delle paludi della Florida e dei suoi fieri abitanti Seminoles.
  18. juanraza85

    [643/644] L'indomabile

    A distanza di tanti anni, incuriosito dalla recente uscita della prima parte di quello che, nei fatti, promette di costituirne una sorta di seguito, sono andato a rileggermi questa storia, e devo ammettere di averla parecchio rivalutata in positivo: dopo la prima lettura l'avevo giudicata sufficiente ma non di più, ora mi sento di definirla una buonissima storia, per quanto lungi dall'essere un capolavoro. Impianto tipicamente western, molto classico, con una spiccata punta di crepuscolarità che le conferisce un fascino molto particolare. Ottima gestione dei quattro pards e dell'occasionale comprimario Webster, al pari dell'apache fuggiasco Nantan, che alla fine viene giustamente riabilitato. Al contrario, nel contesto della mia rivalutazione devo riconfermare la gestione e caratterizzazione forse un po' superficiale degli avversari di turno, che personalmente considero il mezzo punto debole della storia. Unica parziale eccezione, la scelta di farla passare liscia al colonnello Atwood, quasi il Bos avesse già in animo di poterlo prima o poi ripescare, come è effettivamente avvenuto per lui, Nantan e Webster. Ad ulteriore sostegno di tale ipotesi, il fatto che già in questa doppia vengano ripetutamente citati i predoni Netdahe (circostanza, questa, che francamente non ricordavo). Di buon livello anche i disegni di Ortiz, alla penultima performance texana prima della sua morte.
  19. juanraza85

    [716/719] Netdahe!

    Finalmente quest'oggi ho avuto il piacere di leggere il nuovo albo: ovviamente è presto per esprimere un giudizio, tuttavia concordo anche io come molti prima di me circa la bontà di questo primo albo della nuova storia, davvero promettente. Molto suggestiva, a mio avviso, la scelta del Bos di aver sinora sviluppato la trama inserendo diverse vecchie conoscenze, lasciando quindi intravedere la possibilità che possano svilupparsi intriganti sottotrame, e sono davvero curioso di vedere come la vicenda si evolverà nei prossimi albi. Condivido appieno anche la scelta di affidare i disegni a Garcia Seijas ed al suo tratto da western brutto, sporco e cattivo, invece condivido meno la scelta del titolo, pur non faticando a comprendere che, data la varietà degli elementi presenti, titolare quest'albo non sia stato affatto semplice. P.S. concordo anche che, da quanto letto sinora, questa storia promette di essere assai migliore di quelle che l'hanno preceduta in questa prima strana metà di 2020 (tolto ovviamente il Texone di Villa), ma obiettivamente credo non ci voglia poi molto. E lo dico con un certo rammarico...
  20. Anche io ho riletto proprio di recente questa storia, e non posso certo non straconfermare il giudizio più che positivo che ne trassi dopo la prima lettura completa, circa 16 anni addietro, e qualsiasi successiva rilettura nel corso del decennio e mezzo a seguire. Probabilmente, se si paragonano le due storie, la prima avventura di Tex e Carson al fianco di Nuvola Bianca rimane di una spanna superiore (almeno, dal mio punto di vista), tuttavia anche questa seconda è una tripla di ottimo livello, ricca di suggestioni e di spunti di riflessione per il lettore, su tutti l'ineluttabile e sempre più incalzante avanzamento della cosiddetta "civiltà" dell'Uomo Bianco ai danni dell'Uomo Rosso, custode di valori e retaggi culturali diametralmente opposti e, dunque, inconciliabili. Sensazione, questa, che per quanto mi riguarda emerge prepotente dal susseguirsi degli eventi narrati nella storia: la sequenza inizia con scontri tra sioux e minatori, a seguire Tex suggerisce un ragionevole compromesso agli inviati del governo, il gesto inconsulto di un minatore e la colluttazione che ne consegue (con la morte di un soldato) manda tutto alle ortiche, il comandante guerrafondaio del forte coglie l'occasione per muovere guerra alla gente di Nuvola Bianca, e solo il prodigarsi di Tex e Carson, il successivo intervento dell'autorità del generale Davis e, ultimo ma non certo meno importante, il sacrificio di Nuvola Bianca evitano una carneficina. Il principale punto di forza della storia risiede probabilmente nella figura di Nuvola Bianca, che col passare delle pagine acquisisce sempre maggiore maestosità e, purtroppo, raggiunge il proprio apice nel momento in cui decide di togliersi la vita, dopo essere giunto alla conclusione che si tratta dell'unica soluzione che possa evitare una guerra che, qualora scoppiasse, comporterebbe la sicura sconfitta e lo sterminio della propria gente. Estremamente toccante la scena in cui Tex giunge sul Saka Wata pochi secondi dopo che l'anziano capo si è colpito a morte, nonché la succesiva in cui il Ranger ne porta il corpo all'accampamento militare, chiedendo ed ottenendo gli onori militari in segno di rispetto nei suoi confronti. Momento che rischia di essere guastato dall'ennesimo ridicolo appiglio al protocollo da parte del colonnello Drake, principale antagonista della vicenda, quintessenza del militare ambizioso ed ottuso, per quanto apparso nonostante tutto "in buona fede" (nel senso che non sembra perseguire altri fini che non la gloria personale e l'avanzamento di grado). La bellezza della storia è ovviamente data, inoltre, dai superbi disegni di Monti, qui alla sua penultima storia di Tex (addirittura, l'ultima da lui disegnata per intero), anche se personalmente avrei preferito rivedere all'opera Ticci come nella storia di qualche anno prima...
  21. Anche io tendenzialmente preferisco le storie che occupano lo spazio esatto di uno o più albi interi, anche se non mi scandalizzo più di tanto qualora sporadicamente vi siano storie che, richiedendo qualche pagina se non mezzo albo in più, sforano 🤓...
  22. Ottimamente riuscito anche il secondo albo: non credo fosse facile saper condensare e soprattutto diversificare emozioni e suggestioni in un capitolo che si svolge quasi interamente a bordo di una nave e che, soprattutto, si dipana su un numero relativamente esiguo di pagine, e sono stato felice di constatare che Boselli - con il validissimo ausilio di Rubini ai disegni - ha centrato in pieno l'obiettivo. Azzeccatissimo, in particolare, l'inserimento di una sottotrama che si è presto rivelata pienamente funzionale al resto della narrazione, così come è stata di mio gusto la gestione dei principali personaggi di contorno durante la traversata della "Mary" da Galveston a Tampa. Vediamo, ora, come si svilupperà la trasferta in Florida del giovane Tex, che del resto già sembra preannunciarsi movimentato e tutt'altro che avaro di emozioni e colpi di scena. Cui, anche a mio parere, contribuirà in buona misura l'agente Carswell...
  23. juanraza85

    Tex E Devlin

    Chissà che prima o poi non la si possa leggere su Tex Willer...
  24. juanraza85

    [716/719] Netdahe!

    Nessuna delusione, figurati... Del resto anche a me asembrava un po' strano che si intendesse davvero celebrare il 72esimo anniversario di Tex. Che di per sé è una bella età, intendiamoci, ma non un anniversario particolarmente ricco di significato... Se non ricordo male, la storia di Biglia dovrebbe essere di quattro albi e mezzo. Per cui, a naso, potrebbe essere questa la soluzione più probabile dell'enigma...
  25. juanraza85

    [716/719] Netdahe!

    Q Questa sì che sembra una chicca interessante..!!!! Attendiamo se possibile ulteriori dettagli, magari in altra sede...
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