juanraza85

E infatti dopo aver scritto il messaggio ho ripreso la discussione sulle anteprime e l'ho appurato... Che figura >

In effetti, Herbert Addison sarebbe un altro di quei (tanti) personaggi che non mi dispiacerebbe rivedere, anche per via del caratere non sempre decifrabilissimo. Quanto all'assente per antonmasia, ossia Pat Mc Ryan, in quuesti giorni mi è venuto da fantasticare sulla sua assenza: che nel frattempo abbia messo su famiglia e radici da qualche parte nel West?

Buona storia ma non eccezionale, basata su un tema che noi lettori abbiamo visto milioni di volte su Tex. Straquoto comunque chi, in precedenza, ha ipotizzato che ci possa essere prima o poi un seguito: non è assolutamente da Tex porsi troppe domande sul punire un prepotente, benchè goda di protezioni in alto loco.. In voti, 6 sia alla storia che ai disegni di Ortiz

Devo ammettere che, a dispetto delle attese, dell'ambientazione e del contesto iediti e di quanto mi ero personalmente prefigurato, questo Texone mi ha un po' deluso. A mio avviso, la trama si è sviluppata in maniera sin troppo fiacca e prevedibile, specie in confronto alle abituali scorribande texiane, forse anche per effetto del trato di Roi, senza dubbio suggestivo ma forse troppo oniricheggiante per una storia western. Per dirla in voti, non mi sento di dare più di 7 sia alla storia che ai disegni

Ottima storia ed ottimi disegni, davvero buona l'idea di sfruttare un espediente del genere per mettere in piedi una trama. C'è decisamene da ben sperare per il prosieguo, anzi addirittura sarebbe stato il top se la storia fosse estesa su tre albi anzich? i due programmati...

A mio modestissimo parere non ci sarebbe nulla di male se in Tex l'aspetto erotico si sdoganasse un po'. Non che debba assumere un'importanza eccessiva (sarebbe inutile, non sono certo queste le tematiche texiane), ma credo che una maggiore trattazione di tematiche del genere renderebbe più realistica la rappresentazione del West americano, che tutto era fuorch? un ritrovo di educande. Semplicemente questo ;)P. S. Volete mettere, poi, vedere Carson all'opera e scoprire quindi se le affermazioni di Tex riguardo la sua presunta indole godereccia hanno qualche fondamento...

Bella storia, ma devo dire che, dato il duplice intrigante ritorno, perdipiù con la rivelazione del rapporto r?tra i due "ritornanti", mi sarei aspettato qualcosa di meglio. Devo dire inoltre di non In soldoni, voto 7,5 sia alla storia che ai disegni di Font, bravo ma non tra i miei prediletti

Senza dubbio la matita di ortiz una volta era tutt'altra, tuttavia credo che nella sua ultima avventura abbia fatto tutto sommato un buon lavoro. Del resto, sono del parere che il compianto disegnatore abbiaa dato il meglio in storie con la classica ambientazione tra sudovest Usa e Messico...

Come non essere d'accordo con Ymalpas... Nuovi ragguagli sulla vita "ante-Riserva" di Tex sono sempre graditissimi

L'inizio di questa nuova avventura mi pare assai promettente, anche perchè in essa dovrebbe emergere di più l'autentica personalit? dei due pericolosi pistoleri. La sola pecca, a mio avviso, è nella caratterizzazione anagrafica dei due: qualche anno in più ad entrambi, secondo me, non avrebbe guastato, specie se si guarda alla distanzxa delle loro precedenti apparizioni.

Ottima storia, come ho anche votato, con grandi antagonisti ed una trama mai scontata, che ha costretto il lettore a prestare la massima attenzione vignetta dopo vignetta, pagina dopo pagina. Non fosse stato per la conclusione, a mio modesto avviso un po' troppo affrettata, avrebbe potuto rasentare la perfezione, ma il risultato è senza alcun dubbio rimarchevole, compresi i disegni di Dotti, che dal canto proprio non poteva debuttare in maniera migliore. Per dirla con i voti, ossia alla vecchia maniera, 8 alla storia e 9 al disegnatore

Tale "foto" è ispirata ad una foto vera di quattro rangers texani di fine '800... Entrambe, se non ricordo male, comparvero sul primo fascicolo di presentazione delle statuine da collezione di Tex e company

Puoi fiondarti a leggere, ho corretto un piccolo errore nell'impostazione dello spoiler ;-)

Avevo detto in tempi non sospetti di non essere particolarmente convito della decisione di fare un Color Tex contenente quattro differenti storie di appena 32 pagine l'una, essendo abituato a storie di ben maggiore lunghezza. Beh, devo ammettere che ero ingiustamente prevenuto e, con mio grandissimo piacere, una volta tanto mi sono visto costretto a ricredermi..!Ottima la colorazione dell'intero albo, favorita dalla carta non ruvida, ed ottime anche le quattro mini storie, complete pur essendo eccezionalmente brevi. Molto belle, in particolar modo, "L'uomo sbagliato" e "Un covo di belve" . Appena un pelino sotto, invece, pur apprezzabilissime, "L'ultimo della lista" e "La valle sacra" . Non c'è che dire, esperimento promosso in toto..!

Pienamente d'accordo con i pareri precedenti: la storia sembra davvero promettere benissimo, con una massiccia dose di adrenalina e colpi di scena, e Dotti ha superato alla grandissima il battesimo del fuoco, esordendo come meglio non avrebbe potuto (avendolo visto all'opera su Dampyr, ero molto curioso di vederlo all'opera con un personaggio di ben altro genere come Tex, e devo dire di essere rimasto meravigliato). Un solo elemento mi ha lasciato leggermente perplesso, ossia il titolo sclto per il primo albo: dato che El Supremo è rimasto per ora un emico senza volto, io avrei titolato l'albo in altro modo (che so, "Complotto in Baja California", o qualcosa del genere)... Ma è un pelino nel tuorlo ;-)

Carlo, ti riferisci al tizio coi baffi facente funzione di sceriffo nella cittàdi Bismarck, giusto?Comunque, per venire all'argomento della discussione, sarei favorevolissimo ad un eventuale incontro con Magico Vento, essendo l'unico personaggio affine in termini di contemporaneit?, o al massimo uno Zagor in l' con gli anni, mentre non sarei favorevole ad un incontro con Nathan Never (se non altro, in quanto esponente di un genere che non apprezzo).

Concordo con coloro che sostengono che in questo Maxi vi sia stata un'eccessiva quantit? di dialoghi, ma non sono d'accordo circa la loro presunta pesantezza. Io l'ho trovata un'ottima storia corale, in cui gli autori hanno saputo ben gestire, sia graficamente che dialogicamente. . In definitiva, sento di poter assegnare un bell'8,5 alla sceneggiatura ed un 6,5 ai disegni di Fernandez, della cui bravura non dubito ma il ci tratto ritengo si presti poco al Ranger (se non avessi saputo che il protagonista era Tex, avrei faticato a riconoscerlo).

Devo dire che questa storia, pur presentando aspetti interessanti, non mi ha entusiasmato. Al di l' delle apparenze, infatti, In definitiva, mi sento di dare alla sceneggiatura un 7, mentre non posso non dare un bel 9 pieno e ben meritato ai disegni di Frisenda, che ho imparato ad apprezzare fin dai tempi di Magico Vento.

Dopo aver letto la seconda parte della storia, devo dire di essere rimasto un po' deluso, specie in confronto con le ottime premesse della prima parte. La risuluzione della vicenda mi è parsa un po' troppo affrettata, e soprattutto a mio parere . In compenso, mi sono molto piaciuti i disegni di Acciarino, davvero un esordio rimarchevole. Per cui, detto in voti: 7 alla sceneggiatura, 9 ai disegni di Acciarino

Acquistato stamani e letto tutto di un fiato nel pomeriggio. Ottima storia, nonostante la trama non sia troppo originale, . Ottimi anche i disegni di Ticci( ), e non ho nemmeno trovato i colori così scadenti8 come (del tutto legittimanete, ci mancherebbe) qualuno sostiene.. Per dirla con i numeri, un bell'8,5 alla storia, ed un bell'8 ai disegni ed ai colori

Forse le manca qualcosina per essere iscritta nel novero dei Classici Texiani, ma sicuramente si tratta di una bellissima storia, piena di azione ed ambientata in un contesto desueto per il nostro Ranger. Una sola cosa mi lascia perplesso: Al di l' di ciò, comunque, do un bell'8,5 alla storia ed un bel 9 pieno ai disegni del mitico Villa

Bench? l'argomento sia stato già trattato in altre seziono del forum, ribadisco che a me piacerebbe molto rivedere Jethro, il galeotto di colore comparso in "La grande invasione" e seguenti, verso la fine della quale si accennava ad un'avventura vissuta insieme dai due, e si apriva la possibilità di una sua stesura... Chissà che prima o poi... Per quanto riguarda un nemico, invece, straquoto chi non vorrebbe tanto un ritorno, quanto l'ingresso nella serie di un volto nuovo, destinato a prendere il posto di Mefisto quale nemesi di Tex, ma magari anch'esso terribilmente in gamba con la pistola, in altre parole un personaggio tipicamente western....

Nonostante la tematica di sfondo non sia granch? originale, devo dire che la storia è stata godibilissima, grazie all'originalità di molte trovate degli autori e soprattutto grazie all'inserimento di personaggi interessanti. Ottimi anche i disegni di Acciarino, davvero un bello stile.. Tutti elementi che mi fanno molto ben sperare nella seconda parte della storia

In realtà, caro Hotdog, mi sovvengono almeno un paio di avversari che sono riusciti a mettere in seria difficolt? Tex in un combattimento a mani nude. In ordine di osticit?, dico O, Bannon, il nerboruto agente della Pinkerton comparso in "Bande rivali", che va davvero vicino a dare una severa spazzolata al nostro Ranger (che ad essere onesti ne esce in maniera non proprio ortodossa, dando una ginocchiata nei "gioielli di famiglia" dell'avversario). L'altro avversario (temporaneo, poich? poco dopo scopre di perseguire lo stesso scopo di Tex) è un altro agente della Pinkerton, Pierre Touissant alias Alabama, che da non poco filo da torcere ad Aquila della Notte nel corso si un incontro di pugilato... A proposito, benvenuto nel forum

No, Stefano, in effetti non mi riferivo ad espressioni di questo tipo, che poi sono semplicemente appellativi scherzosi o esclamazioni, ma esclusivamente a frasi del tipo "C'è sempre una prima volta" e simili... Ottima osservazione davvero, la tua, Josey, tuttavia ritengo che se ne potrebbe evitare un abuso. Ben vengano, d'altro canto, se inserite in determinati contesti ad hoc, ma non dimentichiamoci che si tratta la maggior parte delle volte di concetti che potrebbero essere espressi con migliaia di altre espressioni altrettanto illuminanti, almeno secondo me ...