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due

Ranchero
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Tutto il contenuto pubblicato da due

  1. due

    Domande A: Claudio Villa

    Claudio, ascolti musica quando disegni? Sempre o solo in alcuni momenti?
  2. due

    Domande Ai Cestaro

    Alcune tavole in anteprima.
  3. due

    Domande Ai Cestaro

    Dal sito della SBE Nelle rubriche pubblicate ogni quindici giorni su Tex Nuova Ristampa, Sergio Bonelli ha iniziato a presentare ai lettori i nuovi autori che sono già entrati, o stanno per entrare, nello staff texiano. Nel testo che vi riproponiamo qui sotto, Bonelli intervista Raul e Gianluca Cestaro. Cari amici, i nuovi disegnatori texiani di cui vi parlo oggi vi sono già noti: si chiamano Raul e Gianluca Cestaro, e li avete visti all'opera sulle pagine dei numeri 518 (?Pioggia?), 534 (?La valle dell'odio?) e 535 (?Colpo su colpo') della serie inedita, usciti fra il dicembre 2003 e il maggio 2005. A giudicare dai commenti che mi sono pervenuti, sono stati subito ?promossi?. Cosè, i due fratelli stanno già lavorando a una nuova avventura di Aquila della Notte, scritta da un'altra ?recluta? di freschissima nomina, Tito Faraci. Per stavolta, voglio concentrarmi soltanto sui due gemelli nati a Napoli nel 1975 e abituati da sempre a lavorare ?a quattro mani?. Diplomatisi all'Istituto d'Arte, i Cestaro ((Gianluca e Raul, li vedete in quest?ordine in alto a sinistra)) hanno frequentato un corso di scenografia presso l'Accademia di Belle Arti della loro città, e hanno esordito nel mondo delle nuvole parlanti a diciannove anni, con una storia breve ospitata dalla rivista amatoriale lucchese, ?Il Fulmicotone?. Il loro vero e proprio debutto professionale avviene, invece, nel 1996, quando firmano, con Giancarlo Alessandrini, i disegni di ?Kid, una strana storia?, un albo speciale pubblicato dalle Edizioni Lo Scarabeo in occasione dei cento anni del fumetto. Nello stesso anno, iniziano a collaborare con la nostra Casa editrice, in alcuni episodi di ?Robinson Hart?, una mini-serie fantasy creata da Luigi Mignacco per la collana antologica ?Zona X?. Nel 2000, sono ?arruolati? nello staff del poliziesco Nick Raider (alla loro matita si devono i numeri 158 e 175); nel 2003, mentre illustrano per Lo Scarabeo i raffinati ?Tarocchi della Nuova Visione?, compiono, infine, il fatidico passaggio nella ?squadra? del Ranger. ?La maggior parte dei disegnatori che lavorano in coppia di solito si dividono i compiti, concentrandosi entrambi sulla stessa tavola: così, mentre uno traccia le matite, l'altro passa le chine, oppure uno realizza gli sfondi e l'altro i primi piani dei personaggià, mi ha detto Gianluca. ?Noi, invece, disegniamo separatamente, e ognuno si occupa delle proprie tavole, che ci dividiamo in modo molto semplice: se Raul fa le pari, io faccio le dispari, e viceversa. Alla fine, però, confrontiamo il tutto, per controllare che la narrazione proceda senza intoppi. Ci siamo sempre organizzati così, ma devo ammettere che, prima o poi, ci piacerebbe lavorare singolarmente, ricercando ciascuno un proprio stile. Anche se ai lettori più attenti non sfugge che, per esempio, ognuno di noi ha un modo leggermente diverso di inchiostrare i disegni?. Per i Cestaro, Tex ha rappresentato anche la scoperta di un nuovo genere narrativo: ?Certo, il western comporta un'attenzione particolare per i dettagli d'epoca (gli abiti, le armi, i cinturoni, le redini...), per non parlare dei cavalli; in compenso, però, ci lascia più libertà. Nick Raider, per esempio, con le sue ambientazioni urbane contemporanee, ci obbligava a disegnare automobili, palazzi, strade, usando squadre e righelli, ponendo molta attenzione ai dettagli tecnici. Il mondo di Tex, con i suoi scenari naturali sempre diversi e suggestivi, ci permette di disegnare come piace a noi, a mano libera. Siamo felici, anche se, in futuro, vorremmo dare più spazio a un lato del nostro stile grafico, più grottesco e umoristico, come hanno fatto in Italia Giampiero Casertano e, in Argentina, Enrique Breccia?. Sergio Bonelli
  4. due

    Claudio Nizzi

    Le migliori storie in retrospettiva le ha scritte lui.
  5. due

    [166/168] La Notte Degli Assassini

    Penso sia un cartonato. :generaleN: Ma non ricordo il titolo.
  6. due

    Odiate Ristampe!

    forse perchè non sembravano nuvole... Son belle per questo.
  7. due

    Tex In Relazione Agli Altri Pard

    Ovviamente scherzavo.
  8. due

    Censure

    Non compare la Casa Bianca...
  9. due

    [430/431] Gli Uccisori

    Originale e con disegni belli. Null'altro da dire se non, forse, un complimento a villa per aver mimetizzato la firma. :generaleN:
  10. due

    Censure

    Per tutto l'albo, il Campidoglio viene confuso colla Casa Bianca.
  11. due

    Le domande a Tito Faraci

    Intervista pubblicata sul sito "Voce d'Italia" Il famoso sceneggiatore ci racconta i suoi ultimi progetti Grazie ad un insperato incontro a Mantovacomics 2007 abbiamo avuto la fortuna di poter rivolgere alcune domande a Tito Faraci, sceneggiatore (tra gli altri) di Topolino, Diabolik, Dylan Dog e Tex. Oltre a parlare dei suoi ultimi lavori (alcuni dei quali di respiro internazionale) e dei suoi progetti futuri, Tito ci ha dato la possibilità di capire meglio il dietro le quinte del mondo del fumetto, raccontandoci la sua esperienza lavorativa e i rapporti con varie case editrici. Infine, abbiamo scoperto che ha una grande passione per la letteratura, e specialmente per alcuni generi... Cosa ci puoi dire sui tuoi ultimi lavori basati su personaggi Marvel, come "L'Uomo Ragno: Il segreto del vetro" e "Devil e Capitan America: Doppia morte"? Il mondo del fumetto italiano vede un interscambio continuo di idee, di informazioni e anche di autori tra case editrici ed ambienti diversi. Ad esempio io ho iniziato lavorando in Disney, ma sono sempre stato in contatto con chi lavorava in Bonelli e con Panini comics. Quindi nel mondo del fumetto italiano, dove tutti si conoscono, c'è una volont? di fare delle cose insieme, di non trovarsi con delle barricate contrapposte. Questa è una cosa estremamente importante, che ha portato anche ai progetti a cui ho lavorato. L'idea è nata proprio parlando in una fiera, mi ricordo che eravamo un gruppetto di persone, Cavazzano (disegnatore del segreto del vetro, nota mia) non c'era, ed è venuta fuori questa idea dell'Uomo Ragno a Venezia. E? stato un primo progetto in cui il personaggio è stato ?piegato? alla volont? di fare qualcosa con stile ?italiano?, diverso da quello con cui siamo abituati a vedere il personaggio, fatto di storie brevi e con un grosso elemento umoristico, che testimonia la forte interpretazione autoriale della storia. La stessa cosa è accaduta nel recente Doppia Morte, con Capitan America e Devil, solo che in questo caso io e Claudio Villa (che l'ha splendidamente disegnato) abbiamo fatto in modo di avvicinarci di più alle esigenze del mercato straniero. Penso sinceramente che, bench? esprima la cifra stilistica mia e di Claudio Villa in maniera compiuta, Doppia Morte sia un albo che potrebbe uscire tranquillamente sul mercato americano (e lo farà), anche in quanto ambientato a New York e inserito nella continuity dei personaggi, con comprimari storici e nemici che fanno ?sentire? il mondo supereroistico che sta attorno alla storia. Per quanto riguarda la direzione del dove stanno andando progetti di questo tipo, posso dire che sicuramente ci sarà un seguito: so che il mio amico Francesco Artibani sta lavorando ad un paio di miniserie, e una cosa di cui sono molto orgoglioso è stata proprio di lavorare in questa fase ?preliminare? del progetto. Sono convinto che ci sarà una crescita di questa cosa, non so in che direzione andr?, però se ci sarà bisogno saremo tutti pronti. Quali altri progetti stai curando al momento? Cosa uscir? prossimamente di tuo? Adesso sto vivendo un momento di svolta per la mia carriera, il passaggio alle fila degli autori di Tex. Sto scrivendo parecchio, ad aprile e a maggio usciranno due albi che costituiscono una storia unica, disegnati da Josè Ortiz, c'è una storia in mano ai fratelli Cestaro (Raul e Gianluca, nota mia) e molte altre cose che vedranno la luce prossimamente, in totale sto lavorando su cinque nuove storie di Tex, e nessuna di esse dura meno di 220 pagine. Questo vuol dire che la mia giornata di lavoro oggi è mediamente dedicata solo a Tex. E? un impegno importante, a cui dedico molta attenzione. Resta un p? di spazio anche per altre cose ovviamente, ho appena scritto una storia di Dylan Dog che uscir? per un'operazione speciale su cui voglio lasciare un p? di mistero, posso solo dire che sarà una storia un p? insolita con un disegnatore un p? insolito, di cui non posso fare il nome. Naturalmente, proseguo a lavorare su Diabolik, questo è il mio impegno più costante, visto che praticamente ogni mese vengo coinvolto nelle storie di Diabolik, se non come sceneggiatore almeno come collaboratore/consulente per i soggetti. E poi ho altri due progetti, uno appena finito e uno nelle prime fasi di realizzazione: sono due speciali su Brad Barron (personaggio di una miniserie Bonelli, nota mia) che potrei definire ?due miniserie in un colpo unico?, perchè saranno speciali di 240 pagine l'uno, quindi saranno 2 graphic novel di ampio respiro dedicate a questo personaggio. Oltre a questo, mi piacerebbe continuare con la ?tradizione? di scrivere almeno una storia di Topolino all'anno, seguendo il mio percorso personale di autore sul personaggio, anche se mi piacerebbe portarle a due... Visto che collabori con diverse realtà editoriali, hai mai avuto problemi dal punto di vista del copyright, dei diritti delle tue storie? Io ho un rapporto molto sereno con le persone con cui lavoro, e mi sono sempre trovato bene con le varie case editrici. Credo di essere fortunato, nel senso che le persone con cui lavoro hanno con me un'intesa che va oltre il semplice rapporto lavorativo. E? chiaro che un autore deve essere cosciente della direzione in cui va ogni casa editrice, il che si traduce in rispetto non solo della ?casa madre?, ma anche delle aspettative dei lettori, di quel ?binario? che permette al lettore di trovarsi in un ambiente familiare, di non essere spaesato, di riconoscere quello che sta leggendo e non essere deluso. Io li chiamo ?binari? perchè non li vedo come gabbie, cioè come una costrizione negativa; sono piuttosto cose che permettono di incanalare la creativit?, di dare una direzione e quindi anche di fare un viaggio, di andare lontano. Ho comunque massimo rispetto per chi sente queste indicazioni più come una costrizione vera e propria, e quindi magari si rivolge ad altre strade, come quella del fumetto autoriale. Io sono arrivato in maniera naturale a scrivere come faccio adesso, non per costrizione, la mia maniera di avere maggiore libertà è la possibilità di poter lavorare con vari personaggi e situazioni anche all'interno della stessa casa editrice, sperimentando varie realtà narrative. Quali sono le tue fonti di ispirazione? Cosa leggià Questa è una cosa che ultimamente mi chiedono spesso, evidentemente c'è un interesse per questo argomento... La lettura per me è una parte importante del lavoro, non che sia un obbligo (per me è un immenso piacere), quindi leggo molti fumetti (tengo tutte le serie per cui lavoro!), abitudine che ho da sempre. Oltre a questo, sono un grosso appassionato di fumetto americano, di solito me li faccio tenere in fumetteria per un p? e poi li leggo tutti assieme, leggo tutti i fumetti della Marvel (!!!! nota mia), e moltissime cose del panorama americano. Oltre a questo leggo moltissima narrativa, sono molto appassionato della un tempo disprezzata e oggi forse un p? sopravvalutata ?letteratura di genere? o ?pulp?, che spazia dal noir e hard-boiled, che a me sono molto cari, alla fantascienza, all'horror e ai thriller. Diciamo che sono molto interessato a come si evolve la letteratura di genere, in particolare quella americana, ma non solo. di Massimo Miato
  12. due

    Censure

    Forse stai scordando che sino a pochi mesi fa, prima della pensione (a 76 anni, di cui 36 passati nella casa editrice), Canzio era il n°2 della SBE. Sopra di lui, solo il titolare. Riguardo le mancanze di rispeetto, fossero solo quelle, fossero... ma questo, dopo il numero 100, è l'unico caso? Penso che lo svarione della Casa Bianca ne "Gli uomini che uccisero Lincoln" sia stato corretto.
  13. due

    Tex In Relazione Agli Altri Pard

    La spiegazione è abbastanza logica. Carson ha i reumatismi, ed i suoi movimenti sono meno veloci. :lollissimo:
  14. due

    [220/223] Sasquatch

    Penso che la forza di questa storia sia proprio questa: molto nolittiana ed il pard è atipico (un magnifico Tiger Jack).
  15. Soggetto e sceneggiatura: Guido Nolitta Disegni: Erio Nicolò Periodicità mensile: Febbraio 1979 - Maggio 1979 Inizia nel numero 220 a pagina 105 e finisce nel numero 223 a pagina 26 Tex e Tiger Jack consegnano un ricercato allo sceriffo di Virginia City, che evade e cerca di farli fuori, riuscendo però solo a ferire l'anziana guida di carri Fred Lindeman. I due pards accettano così di condurre loro stessi il convoglio organizzato da una spedizione di paleontologi diretti al Nord, presso la tribù indiana dei Klamaths, per riunirsi a un collega. Della carovana fa parte il rissoso Lacey, più svelto con la frusta che con la lingua, e Tex ha un bel daffare a calmarne i bollenti spiriti, soprattutto quando si allunga sul gruppo l'ombra minacciosa del Sasquatch! I misteriosi indiani Klamaths dell'Oregon curano i moribondi affidandoli al mostruoso Sasquatch, lo yeti dei boschi nord-americani, dotato di incredibili poteri taumaturgici. Ma alcuni dei componenti della carovana di paleontologi guidata da Tex e da Tiger Jack vedono nel bestione soltanto un fenomeno naturale da studiare... e per catturarlo non esitano a uccidere il capo della tribù! Lo strano essere riesce a fuggire grazie a Tex, ma la vendetta dei Klamaths orfani del loro capo è tremenda! All'arrivo del mostruoso Sasquatch, sembra che per Tex, legato al palo della tortura, non ci sia più niente da fare. Invece, l'epilogo della vicenda è sorprendente e inaspettato. © Sergio Bonelli Editore
  16. due

    Le domande a Tito Faraci

    Saremo felici di averti fra noi quanto puoi!
  17. due

    Mario Milano

    Che è sempre lui!
  18. due

    Mario Milano

    Dal sito di Magico Vento, estratto di un e-mail di Manfredi: Ma noto solo ora che parla di Maurizio. :generaleN:
  19. due

    Mario Milano

    Milano. A quanto dice Manfredi, se non sbaglio, è passato ai francesi.
  20. due

    [Maxi Tex N. 02] Il Cacciatore Di Fossili

    Magnifica!Soprattutto la lapide del bandito!
  21. due

    Mario Milano

    Non l'ho ancora commentato! :generaleS: L'ho molto apprezzato, e mi dispiace che se ne sia andato dalla SBE.
  22. due

    Censure

    nella nuova ristampa hanno poi modificato anche qualche storia tipo tra i numeri 100 fino al 180 oppure sono originali almeno questi?nel senso se io leggo una storia dal numero 100 in poi originale è la stessa che leggo sulla NR o ci sono cambiamenti nei testi o nei disegni? Tranne eventuali errori di scenografia (anche se non mi apre ce ne siano) dovrebbe essere tutto uguale.
  23. Benvenutissimo! Oltre a Tex hai altri progetti in vista?
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