borden

Rossano Rossi è bravissimo. Il suo unico difetto è quello di essere troppo lento. Al ritmo di cinque mensili ci ha messo quasi cinque anni per finire questa storia che è dunque una di quella ancora approvate durante la gestione unica di Sergio Bonelli e la cui sceneggiatura non è passata sotto la mia supervisione, se non a disegni ormai fatti (entrare in medias res a stravolgere una storia già approvata e in parte disegnata non è il mio genere).

UNA??? E che problemi ti fai a procurarti e leggerti le altre cento?

Questa è la sola cosa in un mucchio di bellissime notizie che non mi va a genio, mi sembra che Nick Castle sta già per comparire di nuovo in un'altra storia in uscita a breve? Se viene messo pure in questa mi fa venire in mente un vecchio messaggio postato da me sulla ripetitività dei personaggi ultimamente. Non capisco perchè dovrebbe tornare, starà anche simpatico ai più ma sinceramente preferirei antagonisti non già visti o almeno non già visti di recentissimo. John mi pare tu abbia preso un granchio questa volta. Nick Castle, stando a quello che sapevo io, tornerà per la prima volta in questa storia. Che io sappia al momento non ci non in programma altri ritorni. Correggetemi se dovessi sbagliare. Non sbagli.

Forse invece non dormiamo abbastanza... ecco perchè! Se è così, cambio incitamento: svegliatevi! Siamo così svegli che anche oggi sto lavorando. Tu che fai? Cogli margherite? Fai la guardia notturna? Il chirurgo? Lì, è vero, non sono permessi errori. Oh, toh! La Lufthansa aveva assunto un matto suicida... Per fortuna noi facciamo fumetti. Gi errori non hanno conseguenze così gravi e irreparabili, grazie al cielo!. Ma se perdono il Corriere della sera e i Meridiani per i numerosi refusi nei titoli e nelle poesie di Emily Dickinson, posso anche assolvere la redazione e me stesso per una volta che Omero sonnecchia. Abbiamo sbagliato a sorridere per gli errori a ripetizione, anche in copertina, della riedizione Mondadori Comics di Ken Parker... Ci è arrivata, come giusto che sia, la Nemesi.

Forse invece non dormiamo abbastanza... ecco perchè!

La cosa in sé non mi infastidisce tanto, se la storia scorre non mi sto a focalizzare su queste cose.Ma dal punto di vista del disegnatore e dei revisori... che vergogna! C'è da sprofondare sotto qualche metro di terra... Vabbè, non mi sogno certo di sprofondare. Sul Corriere hanno scritto Jim Carson. E allora? Capita, nonostante i cinque diversi lettori che abbiamo noi. Leomacs, invece, secondo me l'ha fatto sicuramente apposta, si diverte così...

C'è necessità, in questo caso. Tutti sanno ormai, a differenza del 1948, chi e che cosa sono i rangers. O dove vivono Navajos e Sioux ecc... ecc...

Sì, questo è anche un tratto tipico di Boselli. Per GLB, almeno in origine, il suo corpo dei Rangers era chiaramente un'agenzia federale, tanto è vero chedd aveva sede a Washington. A volte Boselli vuole storicizzare un po' troppo. Cioè secondo te la celebre storia "Un ranger del Texas" l'ho scritta io...

Non conoscevo questo episodio! Be', semplicemente geniale... Per quanto riguarda le censure: quello che mi preoccupa è che siano state eseguite sulla Collezione storica a colori (nel Tre stelle i dialoghi erano ancora originali), quindi in tempi assai recenti... Prima della CSAC trovi le correzioni già sul Tutto Tex. Mmm.. Questo andrebbe controllato. Infatti la PRIMA correzione, quella sul fumo, l'ho effettuata io stesso "obtorto collo". La seconda invece no! Quella sul whisky non era affatto necessaria, non si tratta di un mio intervento e, lo dichiaro qui, foss'anche l'avesse eseguita (ma non credo proprio) uno dei miei scomparsi Numi tutelari, si tratta di una modifica assai pedestre!

Oppure leggiti la trilogia di Bonelli-Ticci "Sulle piste del Nord". Se ti piace, sei da Tex. Sennò, hai sbagliato qualcosa. Ache nei primi numeri ci sono storie eccitanti, sia pure datate allo stile una certa epoca, come la storia canadese del numero "Il fuoco". Se non ti dovesse in qualche modo "prendere", ci sarebbe da preoccuparsi.

Diciamo che la magia di Charvez è presentata in modo tale da non dare certezze defintiive sulla sua efficacia, ma diverse sequenze nella storia lasciano pochi dubbi sul fatto che la sua sia vera magia; magia indiana e non magia nera. Tuttavia il discorso del personaggio "non finito" è legato piuttosto alla presentazione che ci viene fatta di Charvez, che vent'anni dopo è diventato quello che è diventato, ma senza nessun flashback che ci venga a spiegare cosa è stata la sua vita in questi vent'anni e come ha acquistato questi poteri: il personaggio ha queste caratteristiche e il lettore deve prenderlo com'è senza farsi troppe domande. Questo è il senso dell'incompiutezza. Tieni presente che questa storia nel 2011, quando Carnevale iniziò a lavorarci, fu presentata come una storia con tematiche a sfondo horror, probabilmente questo elemento è stato diluito parecchio negli anni, bisognerebbe vedere quale fu lo spunto dato da Sergio Bonelli e quale era l'idea in origine che si fece Boselli riguardo alla storia. Capisco il tuo punto di vista: avresti voluto sapere qualcosa di più di Charvez, che invece rimane soltanto una presenza negativa che incombe su Tex e compagni per quasi tutta la durata della storia e che si palesa soltanto nelle pagine finali. E' una critica che d'altra parte è stata mossa a Boselli anche in altre occasioni, e che in effetti non è del tutto infondata. Però secondo me, nel dare maggiori dettagli sulla figura di Charvez, ne sarebbe uscita una storia diversa, che non sarebbe stata quella che Boselli aveva in mente di scrivere. Il senso di minaccia che accompagna Tex e compagni lungo tutto il loro inseguimento, che causa gli incubi notturni a Rick Simmons e spinge Matt (il più debole psicologicamente del gruppo degli inseguitori) a fuggire con alcuni compagni, è proprio dovuto a questo nemico subdolo, sconosciuto, che agisce mettendo a dura prova i nervi degli inseguitori. E il punto fondamentale della storia è che noi la seguiamo sempre DAL PUNTO DI VISTA DEGLI INSEGUITORI: anche per noi Charvez deve rimanere una minaccia indefinita, dobbiamo rimanere con il dubbio (che è anche il dubbio di Tex) se abbia davvero dei poteri soprannaturali, se la sua "medicina" sia vera magia indiana. Se sapessimo già tutto di lui, l'effetto sarebbe diverso. Noi lettori accompagniamo Tex e compagni nel loro drammatico, estenuante viaggio nel "cuore di tenebra" di Charvez, anche noi senza sapere cosa ci aspetta. E' una storia narrativamente molto complessa, che poteva essere raccontata in altri modi, ma così secondo me Boselli ha ottenuto un effetto decisamente riuscito, e gli faccio tutti i miei complimenti. Riguardo all'evoluzione della storia, che inizialmente doveva essere a sfondo horror, immagino che Boselli possa aver cambiato idea in corsa e abbia dato alla storia una evoluzione diversa rispetto a quella che magari aveva pensato all'inizio... effettivamente l'elemento horror è molto diluito, però rimane una storia perfettamente coerente dall'inizio alla fine, con un senso di tensione e un'alta drammaticità, quasi da tragedia, dalla prima all'ultima pagina. Ma no, doveva essere esattamente così. Ovviamente la magia di Charvez funziona solo con chi ha paura di lui.

Non conviene, non si può. Tra l'altro i primi avvincenti 80 albi sono quasi tutti "collegati"tra loro. E a quel punto, poi, cominciano i veri capolavori!

Fatto, ma ho dovuto registrarmi. in risposta ad affermazioni come: oppure: Grazie! Quando ripasso dalla Barbagia ci vediamo senz'altro e ci beviamo una bottiglia di Balente.

http://www.bleedingcool.com/2015/03/27/sergio-bonelli-editore-officially-responds-to-mike-deodato/

Fatelo voi, please.

Vi metto solo questo perchè alla fine dei conti mi piace persino... PISTOLS AT DAWN http://www.bleedingcool.com/2015/03/24/mike-deodato-vs-mauro-boselli-over-tex-the-e-mails/#.VRGK7_FVVX4.facebook

Hai ragione, Sandro, ma a me piacevano quelle immagini. Solo a me, peraltro, in Casa editrice. Penso di lasciar perdere Facebook e di farlo fare ad altri d'ora in poi. Sappi che per le sole matite MD ha chiesto quattro volte il compenso che prendono Rubini, per citare uno dei più bravi, e altri professionisti che lavorano a Tex.

Che sono stato brusco non lo nego. Ho molto da fare. Non ho tempo di infiocchettare. E certo lo pensavo in malafede. Credo di aver avuto ragione. Però non immaginavo quanto.

Ha anche pubblicato il carteggio per intero per darmi del bugiardo. Non riesco a credere a tanta scorrettezza. Chi mai d'ora in poi avrà il coraggio di collaborare con un tipo simile? Mi sembra però che il testo per chi ha la pazienza di leggerlo dia ragione a me che non l'ho minimamente offeso.

Fantastico! Lo scorrettissimo Deodato riporta la nostra intera conversazione mail sulla sua pagina Facebook per darmi del bugiardo. Peccato che, se avete la pazienza di leggerla, ovviamente alla rovescia, vedrete che in realtà corrisponde a cio che ho detto, la figura la fa lui e di offese io non gliene ho rivolte, mentre lui sì. Boh??? C'è qualcosa che mi sfugge?

Vedi? Hai detto tutto. Io a differenza di te, tengo presente l'intera tradizione e la coltivo. Se avessimo continuato a RIDURRE e STILIZZARE e RIPETERE avremmo già dovuto chiudere bottega! Forse lo faremo ugualmente, ma in gloria!

Storie brevi, Kit ANCHE astemio, cavalli intelligenti, botte in testa ricevute da Tex... C'è tutto questo e molto di più.

ma quando mai! Il Tex di GLB è campato non di elogi da parte di personaggi terzi, ma di azioni eclatanti e sopra la norma. Ti sbagli. Nei primi cento numeri gli elogi si sprecano eccome- mi domando che cosa abbiate letto o che cosa vi ricordiate, voi supertexiani.

Nella scena di Majo Kit beveva un whisky senza motivo. Non va bene. Narrativamente nel seguito della storia berrà, ma per un motivo! I capoccioni di uBC non hanno riflettuto che in una contestata scena della Stirpe dell'Abisso il messicano MENTE ai bandii sul fatto che i due Navajos sono astemi. Kit in realtà accetta sempre il vino del Morisco, anche in quella stessa storia.

Ma che dici? Affronta i Comanches sul loro terreno, cerca le piste, li cattura, sfrutta le loro credenze, fa il duello indiano, ha il rapporto con Silent Foot... Che doveva fare di più? Il costume da navajo mica se lo porta sempre dietro.