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borden

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  1. borden

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Credo che se anche l'autore non definisce questa storia un capolavoro, e anche se non l'ha creata ambendo al capolavoro, ciò non vuol dire che non possa esserlo comunque! Ti faccio una domanda "personale",Borden:tra le tue due storie,"Sulla posta di Fort Apache" e "Caccia infernale", quale ti piace di più? Quale ti sembra migliore? La prima. Borden
  2. borden

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Veramente anche in questo caso la tua visione delle cose è colorata dalle tue lenti personali, caro. Io nella maggior parte dei casi ho sentito parlare BENE di questa storia, per quanto non sia certo un capolavoro n° ambisca a esserlo (e per quanto neppure sia ancora completa!). Quindi non ne leggo affatto di tutti i colori e sono moderatamente soddisfatto del responso dei lettori.
  3. borden

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Letto! Grazie per la segnalazione. Ma condivido quanto scritto solo a metà! Ne riparliamo ovviamente nei prossimi giorni con le opportune citazioni. In attesa di un pezzo di Luca Raffaelli che più di una volta, nelle sue critiche, è stato vicino alle posizioni dell' "opposizione" Quali critiche di Raffaelli? Sulle introduzioni al Tex a colori io ho letto analisi stilistiche, non delle critiche... Non credo che Raffaelli invero si sia permesso di criticare me o Nizzi o Nolitta in una pubblicazione così "ufficiale"... Borden
  4. borden

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Altissimi elogi alla storia, ma soprattutto a Yannis Ginosatis, paragonato a Magnus, sull'Unit? di oggi nella rubrica Il calzino di Bart, di Renato Pallavicini!
  5. http://titofaraci. nova100. ilsole24ore.com/...-da-ranger. html ::evvai::
  6. borden

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Lettura tendenziosissima, deformata e deformante di una storia ben diversa (basta andarsela a rileggere! - Si chiamava "Sulla pista di Fort Apache" e all'epoca è stata universalmente approvata anche dai tradizionalisti più accesi...)) Trovo la TUA arzigogolata e non veritiera lettura "moralmente riprovevole", caro Ymalpas! Ho il bieco sospetto che sia un po' malignetta.... Eh! Eh!Borden
  7. In realtà, data la tua indigenza, pensavo di regalartene una copia io, Charles, anche per acquisiti meriti intervistatori. Ma, leggendo i titoli con cui pensi di sostituirmi (il primo, in particolare) ci ho ripensato! haha haha Borden
  8. Si, ma ci sarà un motivo se le storie in cui la personalit? "profonda" di Tex viene a galla si contano sulle dita di una mano, e sono così poche?Certo che Tex non è un robot, concordo totalmente!!Ma in 200 pagine di romanzo c'è stata, secondo il mio modesto parere, un'inflazione di "interiorit?", un esagerazione di "sentimentalismo", e un eccessiva umanizzazione dell'eroe. Il motivo è proprio nella parola ROMANZO e nel fatto che è IN PRIMA PERSONA. Carissimo, fai così fatica a capire che SE uno si mette a raccontare la sua vita, non parler? delle storie che per lui sono state acqua fresca, bensì di quelle che gli importano di più, che l'hanno fatto più soffrire e arrabbiare, delle PERDITE umane ecc...??? Se fosse stato un ritratto della SERIE Tex c'era già il simpatico libro di Claudio Paglieri, no? Questo è una specie di film, diciamo. Che film e che romanzo funzionano senza un po' di pathosè Non volevo mica fare il distillato preciso della serie Tex. Volevo (VOLEVA) parlare delle storie IMPORTANTI, emozionanti e significative. Borden
  9. E difatti hai citato prpprio le sfumature che dicevo io, perdinci!Mi spiace, Paco. Non si tratta di DEBOLEZZE psicologiche. Si tratta di COMPLESSITA'. Un vero eroe deve aver paura e deve avere anche rabbia e disperazione. Questo è il NOSTRO Tex, sè, anche quello di GL, di Sergio e di Marcheselli! E anche di Nizzi! Non un robot privo totalmente di aspetti umani. Proprio in QUELLA storia ci sono tutte queste cose!! Evidentemente la nostra sensibilit? è diversa dalla tua. Punto. Ma nessun grande eroe che si rispetti, n° Ulisse, n° D'Artagnan, nemmeno Achille, è quella macchina superiore e fredda che vorresti tu. Il nostro Tex è più simile agli eroi citati. E in molte storie di GL (NON IN TUTTE! è chiaro) si comporta da uomo vero. Chi scrive deve tenerne conto, specie se la storia è in prima persona, perbacco! Altrimenti leggere di uno così farebbe schifo! Non ci sarebbe la minima identificazione! Scusami, chiudiamola qui, tu ha le tue idee, ma, anche se sembra banale a dirsi, se tu fossi da QUESTA parte, cioè di chi le storie le racconta, dovresti per forza ragionare in modo meno freddo e per formulette. Il Tex che ironizza. è invincibie ed è superiore a tutto CONVIVE, nella saga di Tex, con quello che OGNI TANTO è sopra le righe ed EROICAMENTE UMANO! Guai se non ci fosse mai questo Tex... Il nostro non sarebbe quel grande personaggio che ?! Sarebbe un pallido eroe di carta e basta! Irreale e impossibile da amare.
  10. Caro Paco, se rileggi la storia con gli Hualpai, vedrai che il dramma e l'angoscia sono già nella storia di Bonelli, altissimamente drammatica. Io non ho fatto altro che tradurla in prima persona. Borden
  11. Recensione positiva di Baci e Spari!http://www.baciespari.it/
  12. Una recensione:recensioni in pillole 103 - "Tex Willer. Il romanzo della mia vita"Mauro Boselli, Tex Willer. Il romanzo della mia vita, Mondadori 2010 (223 pp., 17 euro)Ci sono due tipi di potenziali lettori per questo libro: quelli che non hanno mai letto Tex e quelli che sono cresciuti cavalcando con lui e con i suoi tre pards fra il trading post di Kayenta, la Sierra Nevada e il Deserto Dipinto. I lettori del primo tipo troveranno una narrazione western svelta ed efficace, con elementi horror a speziare la trama avventurosa. I lettori del secondo tipo (tra i quali si annovera il vostro affezionato blogger) potranno adottare due modalit? di approccio: aspettarsi che il romanzo rifletta in tutto e per tutto il fumetto, e provare quindi disappunto nel riscontrare variazioni e discrepanze; oppure accettare che il processo di transcodifica comporti gli indispensabili riaggiustamenti, e quindi calarsi nell'operazione architettata da Mauro Boselli. Il quale, per chi non lo sapesse, è uno dei più abili e indaffarati sceneggiatori bonelliani e, da qualche anno a questa parte, autore principale delle avventure di Tex (oltre che appassionato di vecchia data del Ranger).?Tex Willer. Il romanzo della mia vita? parte del più classico dei pretesti: siamo nel 1899 e un giornalista di Chicago va in Arizona per intervistare una leggenda del vecchio West. Un Tex Willer ormai avanti con gli anni gli racconta la propria vita: la giovinezza da fuorilegge, il matrimonio indiano, l'ingresso nel corpo dei Texas Rangers, l'elezione a capo dei Navajos, gli incontri con amici (Jim Brandon, Montales, Gros-Jean, El Morisco) e nemici (Mefisto, i machiavellici Brennan e Teller, la diabolica Mitla). Le vicende sono, ovviamente, soltanto una minimissima parte di quelle contenute in sessantatr? anni di gloriosa vita in strisce, tavole e balloons. Ma è la prima volta che le sentiamo narrate (e le vediamo vissute) direttamente dagli occhi e dalla voce del protagonista. Alcuni fans texiani l'hanno odiato. A me è piaciuto.
  13. Prendo la tua recensione come sostanzialmente positiva, caro Jack. Ma dovresti sapere che, per trasporre una serie a fumetti di 600 numeri e passa in un piccolo libro in prima persona, occorre fare delle scelte! E' facile dire che cosa manca! Mancano migliaia di pagine!In quanto alle "differenze", sono quelle fisiologiche nel passaggio da un medium all'altro (potrei giustificarle una per una). L'importante è la fedelt? allo spirito, non a TUTTA la lettera. E' come passare da un romanzo o da un fumetto a un film. I film di Spiderman e Harry Potter sono sostanzialmente fedeli, tra i più fedeli, ma cambiano molto cose rispetto alla pagina scritta. E' inevitabile, e lo si capisce se ci si prova. E io non avevo neppure a disposizione i sequel e i prequel! Borden
  14. La ristampa non è una riedizione. Comunque la prima ristampa hai GIA' raggiunto le librerie. il libro è entrato nella classifica dei 50 più venduti.
  15. borden

    Who Is Who

    Evidentemente sè! :generaleS: La prima manco l'ho vista. Borden
  16. borden

    Who Is Who

    il nostro ragazzo è un entusiasta, oltre che essere molto giovane (e le due cose sono indubbiamente collegate) ed è per questo talvolta tende ad esagerare. L'errore sulla foto di John Wayne è indubbiamente dovuto a questo perchè non posso certo pensare che potessimo scambiare Wayne con Giolitti. Mi rifiuto di vederci malizia. Peraltro Giolitti usava indossare spesso costume western e non per scattare foto in varie pose che gli servivano per le vignette. Difficilmente per si sarebbe vestto da John Wayne in Ombre Rosse. Anche negli anni 50 e 60 non doveva essere per ui difficile reperire adeguate foto di scena. Mah... io forse sono troppo buono, ma non sarei così severo. Di certo dovrebbe darsi una regolata. Non c'è scritto da nessuna parte che lui debba per forza postare foto di autori e sembra invece che per lui sia una ania compulsiva. Detto in parole povere, non è necessario postare varie foto od autoritratti di Giolitti o Ticci in tutte le salse oppure tre o quattro foto di Milazzo e Magnus, che di storie di Tex ne hanno disegnata una a testa . Casomai dovrebbe darsi un p? da fare a trovare qualche foto un p? più rara. Ho gradito molto, ad esempio, quella di Uggeri,, di cui in giro avevo visto solo ritratti, o quella di G. L. BonelliUn pochino più di attenzione gli avrebbe evitato alcuni scivoloni imbarazzanti. Lo scherzo ve lo siete fatti da soli, ragazzi! Quell'uomo in abiti western NON è John Wayne! E' Alberto Giolitti! Vi sembra la faccia di John Wayne, quella? Ma scherziamo? Se quello non è Giolitti io sono un tram a vapore!BordenPS E' evidente che si tratta di una delle sue "foto di scena"!
  17. borden

    Tex, Il Protagonista!

    Ultima opzione.-Borden
  18. borden

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Qua si è disposti a sacrificare una pur esigua minoranza di talebani estremisti sull'altare delle maggioranze bulgare. Brutti tempi per la riserva indiana di baciespari. Solo un appunto a questa storia da 8 (belli comunque i disegni). Vado a memoria. Questa faccenda della droga. Vogliamo mettere? La ricetta marca Willer è semplice ed efficace: un bello sganassone e via!Tex: "Tiger, cos'è che hai in mano? Che roba ?? è una radice curativa, è commestibile?" (buttala via subito, bisognava aggiungere, e magari dopo lavati bene anche le mani)Tiger: "Non ho affatto intenzione di assaggiarla, mica sono scemo" (non succeda mai che i nostri eroi siano di cattivo esempio alla giovent? di oggi, dico io)Garanzia Morale. Ecco di cosa abbiamo bisogno. Negli anni '50 e '60 quando Tex era nel mirino di Santa Romana Chiesa e nell'Indice dell'Apostolato della Buona Stampa affisso sulle porte delle chiese era marchiato con una bella "N" (che stava per NEGATIVO cioè a dire pubblicazione dal chiaro contenuto antieducativo), nonostante tutto questo l'autore gli ha fatto assaggiare i funghi allucinogeni. Che c'entra? Forse niente. Di sicuro tutto si può dire del vecchio GLB, ma non che mancasse di coraggio. E adesso vai con la supercazzola! Sono due casi molto diversi. Hai visto che cosa succede all'indiano di Revekti, no? Che cosa doveva fare Tiger, per essere alternativo? Mangiare la droga come un cretino, star male e uscire di scena? Quella scena coi funghi allucinogeni era sotto la tutela di Morisco. Tex osa perchè si affida al curandero che è un esperto. Ho appena scritto quella scena nel "romanzo", so di che cosa sto parlando. Spero che il tuo post fosse scherzoso... :generaleS:
  19. borden

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Beh, certo non si possono avere la botte piena e la moglie ubriaca. Se c'è Tiger in primo piano (o Yama o El Morisco) non ci può essere Tex. E' ovvio! A me piacciono le storie con un po' d'intreccio! Temo che questa non sia per i cosiddetti "tradizionalisti" estremisti (non so come definirili). Non comprate i prossimi due numeri, per favore! haha haha Ma provate a leggere quella di Piccinelli quest'autunno. Se non vi piace neanche quella, beh... Amen! :PIl discorso di Tahzay è invece molto interessante, ma... Dopo 600 e passa numeri la cosa non è affatto facile... a meno di non ripetersi eccessivamente... E credo che non tutte le storie classiche girino attorno a Tex. Che ne dici di Diablero?
  20. borden

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Vorrei saperlo anch'io! :generaleS: tra l'altro il fumetto si chiama TEX, non Willer! Borden
  21. borden

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Vorrei saperlo anch'io! :generaleS: tra l'altro il fumetto si chiama TEX, non Willer!Borden
  22. borden

    4 - Tex Willer Magazine

    Già... qui son d'accordo con Borden. Non mi è piaciuto il "taglio". Bastava dire "mea culpa", cospargersi il capo di cenere, ma lasciare i topic al loro posto. Cosè, invece, si torna a riaprire una ferita che lentamente si stava rimarginando....... e me ne dispiace molto. :_sigh -_nono ???Il Magazine è davvero bellissimo!! Meriterebbe anche una diffusione più ampia. Borden
  23. borden

    4 - Tex Willer Magazine

    Complimenti! Davvero un bellissimo lavoro! Borden
  24. borden

    [209/210] Linciaggio

    Certo che questa pletora di personaggi amici con cui Tex ha combattutto insieme tante battaglie ( che restano nell'ombra e di cui sappiamo niente ) potrebbero far comodo agli sceneggiatori odierni, a ) per creare una continuity nella serie; b ) per accontentare i vecchi nostalgici c ) perchè ( e qui mi rifersico in particolar modo a Boselli ) si potrebbe imbastire finalmente una storia lasciando grande spazio al comprimario senza per questo dare quella fastidiosa sensazione che in molti hanno descritto in passato parlando della non centralità di Tex nelle sue storie. Con tutto il rispetto per il mio amico Giorgio e per il mio vate GL , questo Joseph Boone mi stimola davvero per niente... Però l'idea è buona. Fammi un elenco di characters papabili, se puoi, per rinfrescarmi la memoria, e chissà mai... Borden PS Confesso però che sono scettico. I personaggi minori secondo me devono restare tali. Se riesci a smentirmi, tanto meglio.
  25. borden

    [Texone N. 24] I Ribelli Di Cuba

    S?, l'ho letto... anzi, ad essere sinceri è l'unico suo libro che abbia letto , ma proprio non sono riuscito ad apprezzarlo. Non ho mai avuto un buon rapporto col cosiddetto "realismo magico", pensa che anche un libro di uno scrittore statunitense che ad esso si è ispirato, "Desolate città del cuore" di Lewis Shiner, sorta di marmellata hippie-beat-punk e realismo magico non mi è assolutamente piaciuto... e dire che avevo amato molto il suo racconto "Fin quando voci umane non ci sveglieranno". Mi interessa molto la cultura sudamericana, ma al momento a parte Vargas Llosa e Borges non ho trovato molti scrittori di mio gradimento. Anche perchè il tempo per le letture di piacere ultimamente scarseggia, e non sono neanche semplicissimi da trovare: pensa che una mia amica brasiliana mi ha consigliato autori che non sono neanche tradotti... :rolleyes:P. S.: negli ultimi giorni mi sto leggendo "Il destino del leone" di Wilbur Smith, dunque sto cadendo fra le braccia della paraletteratura più sfrenata! Però devo ammettere, con un pizzico di vergogna, che mi piace molto... Io invece sto leggendo Oblomov / Monsieur La Souris di Simenon / Garibaldi di Lucy Riall / The Golden Fleece di Graves. ( e Vendetta di Marie Corelli!)
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