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borden

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Tutto il contenuto pubblicato da borden

  1. Può darsi che le storie quest'anno non siano allo stesso livello di quelle degli anni precedenti e può darsi anche che, dopo qualche risultato discreto, buono e quasi eccellente, le short stories di Tex stiano mostrando la corda? Può darsi, infatti non intendo insistere per molto con questa serie e proporrò di chiuderla una volta esaurite le scorte e le storie in lavorazione. In merito alle singole storie non posso né intendo rispondere. Tra l'altro non è che anche i vostri pareri siano del tutto omogenei. Dovevo mandare l'albo in edicola in tempi di lockdown e ce l'ho fatta. Non è dei migliori, probabilmente, ma è in edicola e la copertina è bella. Non pensiate che quest'anno sia stato indolore. In Redazione siamo in cinque o sei per volta, invece di trenta o quaranta. Questo di certo non giustifica, ma almeno chiarisce la situazione. La storia di Ruju e Zuccheri prevista per febbraio-marzo è per esempio saltata perché Laura ha dovuto stare sei mesi in India, dove è stata raggiunta dall'epidemia, senza la sua carta da disegno, le sue chine e anche con difficoltà di comunicazioni. Alcuni redattori e disegnatori si sono ammalati seriamente e hanno perso settimane o mesi di lavoro. Tra cui Bruzzo, perciò la nostra storia annosa canadese è di nuovo a rischio uscita. Non parlo dei lutti, ma ci sono stati anche quelli. Vabbè, ve lo volevo dire. Ma non chiedetemi di criticare le storie di Nizzi, di Ruju o del sottoscritto. Non è il mio ruolo!
  2. La pistola che se c'è deve sparare è assioma di Hitchcock, Wilder e tutti i migliori (anche di Freud, in psicanalisi). Di solito lo seguo fedelmente e l'ho fatto per forza anche in questo caso. Il vaso di fiori doveva "sparare". ll motivo per cui GL (che spesso lo faceva) non lo fece in quel caso è probabilmente legato, come dice Diablero, alla diversa serializzazione, che rende come ho detto INEVITABILI modifiche e adattamenti quando diversi sono il MEDIUM (romanzo, film) o il FORMATO. Con buona pace di chi non afferra la cagione segreta delle cose e crede all'atto gratuito e blasfemo.
  3. E poi sarebbe assurdo riscrivere ANCORA delle storie già scritte. Già vi lamenterete -a torto o ragione- dei non evitabili cambiamenti nella rivisitazione di certi aspetti del passato in Tex Willer. Ma ogni volta che una storia viene riscritta è per forza adattata e cambiata. Impossibile evitarlo., Non è neppure possibile farlo all'infinito
  4. L'errore è stato della precedente gestione, visto che Bonelli nel Passato di Tex dice chiaramente che Sam lascia il ranch paterno e ne compra un altro presso Culver City. E la Culver City del TOTEM, dove pure c'è Coffin, è, senza ombra di dubbio, in Arizona!
  5. Caro Diablero, può essere che mi sia confuso anch'io e che sia ahimè un filo rimasto slegato o non ben allacciato. Purtroppo sono tanto sotto pressione che non ho tempo neppure di andare a controllare. La storia viene riassunta comunque brevemente - e vedrai come- nel prossimo albo. Diciamo che potrebbe funzionare se avvenuto dopo le prime due storie di Tex Willer, però hai ragione tu, tanto valeva che accadesse prima e quei dialoghi nelle prime due storie avrei potuto espungerli per semplificare. Ma in quel momento mi servivano per un tono drammatico. Tuttavia quando leggerai il terzo albo non dovresti trovare contraddizioni.Spero!
  6. borden

    [721/724] Attentato a Montales

    Stranamente avevo citato le due righe di Diablero e mi ritrovo il tuo post. Non comprendo come sia successo! Ma non mi riferivo alla scena , tutt'altro solo alla battuta di "eccone uno"! Chiaro? Qualcuno può modificare il mio vecchio post? Non vorrei ci fossero equivoci.
  7. borden

    [721/724] Attentato a Montales

    Cavoli, con te non ci si può distrarre mai! Forse dormivo anch'io come la guardia quando ho letto questa scena.
  8. borden

    [721/724] Attentato a Montales

    Mandato a chiamare?... Uno delle "ombre"... Sì, non c'è concordanza, ma sembrava logico e intuibile lo stesso. Ecco una delle tue ombre, quello là che abbiamo beccato noi... Era troppo lungo...
  9. borden

    Ancora Su Tex & Zagor

    E pure letterato. Risale all'epoca Sergio, pre- Queirolo e pre-sottoscritto. Non ne avevo mai sentito parlare. Altrimenti non avremmo varato la storia di Burattini del viaggio. Forse. Di sicuro so che avevo recuperato le famose ultime storie di Toninelli, per leggerle., ma erano chiaramente antizagoriane, fortemente trasgressive e impubblicabili, una sua operazione assurdamente polemica. Impossibile usarle. Questa invece forse poteva essere corretta e usata.
  10. borden

    Ancora Su Tex & Zagor

    Ripeto la domanda. Quale storia accantonata e quando?
  11. borden

    Ancora Su Tex & Zagor

    Ma di che diamine stai parlando'
  12. borden

    Insegnami a comprendere Tex

    Mi sembra chiaro che parli di una colllezione completa sino a pochi anni fa.
  13. Ehm...Il fatto che sia meno nolittiana dal secondo albo potrebbe essere perché dal secondo albo l'ho scritta io...?
  14. Non sarebbe stato un vero western. Niente Sioux, Cochise, sudisti e nordisti, comancheros... Sai che palle!
  15. Lo so. Ma è così. 1898.
  16. Ma restava il problema del Rio Grande, perché ci vogliono cinque o sei giorni ad arrivarci a cavallo dalle sorgenti del Nueces. E poi lassù non c'era nessuno, mentre la contea sul confine era viva e vitale, c'erano Corpus Christi, Brownsville, i messicani, i comancheros, i Comanche, Juan Cortina, mille possibilità per l'avventura Vi faccio notare che il primo a fare retcon fu GL in persona, perché, all'inizio quello era il 1898!!! E l'ha fatto due volte, con la sua Prima Guerra di Secessione e poi con la Seconda di Fiamme di guerra. Per questo trovo ridicolo che qualcuno s'ìincazzi per certi minimi cambiamenti o aggiustamenti. Le storie valgono per quello che sono, non per i dettagli. Per es, qualche hater già si incazza pensando che i Navajos in Tex Willer non avranno i totem e i caschi di piume. Dimenticandosi che anche nella serie regolare non li hanno più da trenta o quarant'anni! Complice GL Bonelli in persona.
  17. Dimentichi che Bonelli però fa traversare a Tex e Gunny il Rio Grande QUELLA STESSA NOTTE, quindi, come vedi, non potevano vivere alle sorgenti, ma molto più a sud. Di incongruenze nella serie ce ne sono molte di più, impossibile, inutile veramente aggiustarle, ma in una storia nuova sarebbe assurdo non cercare una minima coerenza, visto che si può fare senza danni. Ecco perché ho eliminato Rock Springs, ecco anche perché ho reintrodotto Coffin, in questo caso RESTAURANDO Bonelli contro la Redazione e il per me insensato adattamento di Canzio. Idem, troverete aggiustato in senso glbonelliano un altro grosso equivoco sulla posizione di Culver City, e del (DEI) ranch di Sam, per quel che importa.
  18. Naturale. Era complice.
  19. La risposta l'avete anche nei Navajos su Tex negli ultimi trent'anni più o meno
  20. borden

    [Maxi Tex N. 27] I tre fratelli Bill

    Lo penso anch'io, dovrei saperlo, no? Comunque dovresti leggere quelle storie.
  21. borden

    [Maxi Tex N. 27] I tre fratelli Bill

    Ma infatti ho scritto che hanno ragione! Il cambiamento è fisiologico e inevitabile. Succede quando si scrive per trent'anni (o per settantadue!). Succede quando si cresce e si vive. Io voglioTex vivo e loro vogliono un cadavere in una teca. La differenza sta tutta qua. Sono due ragionamenti del tutto incompatibili. Li posso persino capire. Io apprezzo il Mortimer di Jacobs e detesto quello degli attuali autori . Secondo me solo perchè le storie sono mediocri. Ma forse in questo caso la penso come loro, chissà. Solo che in Tex sto dall'altra parte. E' semplice.
  22. borden

    [Maxi Tex N. 27] I tre fratelli Bill

    Sono gli ex di Ubc e Two. Naturalmente hanno ogni diritto di esprimere tutte le opinioni negative che passano loro in mente, ci mancherebbe. La cosa buffa è che, a parte le accuse personali al sottoscritto di essere megalomane, maligno, presuntuoso, dittatoriale, in malafede e chi più ne ha più ne metta, mi riconoscono però una certa bravura sceneggiatoria, quella non la mettono in discussione, anzi, la ritengono un'aggravante al mio delitto principale , secondo loro, e cioè, oltre all'essermi impossessato di Tex (a parte il pregiudizio implicito in una simile accusa, non è cosa del tutto falsa, essendo io uno degli autori principali e l'editor incaricato dalla Casa editrice e dagli eredi Bonelli , quindi semmai il mio è un furto autorizzato ).. oltre a questo l'accusa, chiariamo, è quella di voler cambiare Tex. Notasi bene: per loro cambiare equivale in pratica a scrivere nuove storie (ossia tenere in vita editorialmente, narrativamente e produttivamente il personaggio), dato che il 99 per cento delle nuove storie per loro sono tradimenti del canone e operazioni apocrife non legittime (cosa almeno legalmente falsa, si è detto): non vogliono vedere storie nuove nel passato (qualcuno ha commentato: ma allora Don Rosa? Risposta: quelli son paperi, mica Tex!) e quindi aborrono la nuova collana, Nueces Valley e compagnia.Ma, per una secondo me malintesa venerazione del canone originale, detestano anche le minime ideuzze o briciole di novità nelle storie presenti... Se fosse per loro non si potrebbe scrivere quasi nulla e il personaggio di conseguenza morirebbe d'inedia o d'asfissia. Andando indietro nel loro furore censorio mettono in dubbio non solo il Passato di Carson o il Ritorno del Morisco ma anche Furia Rossa di Nizzi, perchè tutte presumono, a ben vedere, immaginando il passato di certi personaggi, di raccontare quello che Bonelli non aveva raccontato! Sfido io, la vita è una sola, Bonelli non ha fatto in tempo.Per questo ci abbiamo pensato io, Nizzi (odiatissimo pure lui, come ben noto) e gli altri! Oh, bella! Bonelli ha smesso di scrivere intorno al n. 400.Più della metà della produzione di Tex è dunque apocrifa e la serie si doveva interrompere nei primi anni Ottanta, o prima ancora... Voglio andare loro incontro. HANNO RAGIONE! Aggiungere nuove storie per forza di cose cambia qualcosa. Sempre .Ma la differenza è tra un personaggio morto e uno vivo. Io, per me, per i lettori, per la Casa editrice, per i Bonelli di ieri e di oggi, per Tex stesso e per tutti gli autori che vivono grazie ai fumetti, preferisco che sia vivo. Magari c'è nella serie una donna in più? Scopriamo che Lupe ha incontrato Tex un'altra volta e non lo sapevamo? Che Tex ha combattuto i Seminoles? Il modo in cui è diventato fratello di sangue di Cochise? Che era amico di Jim Bridger? Che ha conosciuto Ranald McKenzie? Tutto questo a loro non piace.. E chissenefrega! Tex in verità, pensando alla sorte di altri personaggi famosi nel mondo, da Holmes a Tarzan a Batman, che hanno avuto centinaia di versioni, è l'unico, sinora, davvero rispettato. Ma qualcuno non è in grado di apprezzarlo.
  23. borden

    [Maxi Tex N. 27] I tre fratelli Bill

    Comunque dico la mia. E' una buona storia, non un capolavoro. Ma strappa più della sufficienza perché comunque unire le due bande di eroi non era facile. Sono stato professionale. Mio parere, positivo perché non posso certo dare contro a me stesso....
  24. borden

    Ancora Su Tex & Zagor

    La progenie del male n.550, uscito quando io e Rubini avevamo già realizzato un albo della nostra tripla Ma quasi due anni, non due mesi prima dell'uscita Però il discorso vale lo stesso, la novità era bruciata, ho dovuto far salti mortali per rendere interessante ugualmente la storia
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