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giov

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Tutto il contenuto pubblicato da giov

  1. giov

    Galleria Di Massimo Carnevale

    Giudizo molto positivo!Da queste prime immagini la sensazione che trasmette Massimo Carnevale è quella di un Tex duro, dalle maniere spicce. Aspettiamo il Texone per valutare la sua opera in maniera complessiva.
  2. giov

    [06] [Almanacco 1999] La Montagna Del Mistero

    Storia piacevole, coinvolgente, niente di trascendentale sia chiaro, ma Nizzi si dimostra ancora una volta maestro nel creare atmosfere giallo/noir. La gestione del nostro ranger in solitario risulta riuscita. Buoni i disegni di Repetto, il disegnatore argentino è stato, a mio giudizio, abbastanza sottovalutato nelle sue prove su Tex.
  3. Beh, che dire, dissento totalmente dalla recensione di Ubc. Questa è sicuramente una delle migliori storie degli ultimi anni, finale compreso, originale indubbiamente, fuori dai canoni classici fin che si voglia, ma credibile a prescindere dai sequel che verranno. Per anni il tiro a bersaglio preferito è stato Nizzi di cui si è detto di tutto e di più arrivandone a mettere in dubbio le sue doti di sceneggiatore quasi indipendentemente dalle storie che si pubblicavano di quell'autore, ora è Boselli che sembra entrato nel miro di questi recensori. Questa avventura è sè un'ottima storia western ma è soprattutto una splendida avventura di Tex e speriamo di leggerne ancora molte come questa (semmai ci sarebbe da obbiettare sulla parte grafica, ma questo è un capitolo a parte).
  4. giov

    [631/632] L'oro Dei Monti San Juan

    La storia e' piu' che buona, la lettura risulta piacevole fino al termine. Certo l'incipit narrativo non e' originale(lo stesso Nizzi lo ha sviluppato altre volte in storie come Le colline dei Sioux per esempio), ma e' il modo di raccontare, la grande capacita' di sviluppare dialoghi che risalta, d'altronde e' stata una delle caratteristiche peculiari dei soggetti di Nizzi per Tex. Claudio Nizzi a mio avviso resta l'autore che maggiormente si e' avvicinato allo stile narrativo di G. L. Bonelli, colui che ha scritto le storie piu' affini al modo di concepire Tex da parte del suo creatore, e questo e' un suo grandissimo merito.
  5. giov

    [640/642] Giovani Assassini

    Il finale forse insolito di questa storia personalmente lo trovo bello ed intrigante. Tex, per come lo vedo io è un paladino della giustizia, un esemplare raddrizzatore di torti, un paladino dei più deboli, un acerrimo nemico dei corrotti (soprattutto politici, politicanti e compagnia), in breve un uomo giusto, ma non è e, spero, non sarà mai un giustizialista ad ogni costo.
  6. Le storie con il connubio Tex e Carson sono veramente godibilissime anche se magari un po' inflazionate, in particolare nell'ultimo periodo di Nizzi. Quelle con il quartetto al completo probabilmente le piu' difficili da gestire dagli autori, emanano pero' un fascino particolare, una sensazione di piu' ampio respiro ( vedi le ultime due storie pubblicate sulla serie mensile). Tra le ipotesi in campo escluderei solo la coppia padre e figlio.
  7. giov

    [640/642] Giovani Assassini

    Una storia per essere apprezzata in pieno deve suscitare il gradimento di tre elementi fondamentali: soggetto, sceneggiatura e disegni. Venendo a mancare uno dei tre non è sminuito il valore della storia in sè, ma viene sicuramente a mancare una certa dose di fascino e suggestione. Questo mi è capitato leggendo quest'avventura. Non apprezzando i disegni di Font è come se non l'avessi gustata fino in fondo... Per me se questa storia l'avesse disegnata non dico uno dei mostri sacri, ma uno appartenente alle nuove leve di disegnatori che si sono cimentate col nostro ranger e che apprezzo molto (tipo Ginnosatis o Rossi per fare un esempio) l'avrei sicuramente definita capolavoro. Questa naturalmente è e resta un'opinione molto personale e non pretende certamente di essere un dogma. Di Font contesto il tratto che come ho detto in qualche precedente post trovo troppo caricaturale, non mi sognerei mai di metterne in dubbio la professionalità. Sicuramente è molto apprezzato alla SBE e da Boselli in particolare che gli ha affidato e gli affider? alcune delle sue storie più riuscite, così come sono certo che il disegnatore spagnolo goda i favori di molti lettori. La mia opinione sul suo lavoro resta divergente ma ripeto è strettamente personale e come tale deve essere vista, nulla di p??.
  8. giov

    [05] [Almanacco 1998] Glorieta Pass

    Storia intensa e piacevole anche se sviluppata in un numero di pagine esiguo. Emerge ancora una volta la grande capacità di caratterizzazione dei personaggi che ha Boselli (vedi ad esempio la figura del Tenente Danville). Anche la parte "gialla" della storia è ben sviluppata, con la figura del rinnegato non facilmente individuabile. Di fondo resta comunque la condanna della guerra, da qualsiasi parte giusta o sbagliata si sia scelti di stare.
  9. Sicuramente è un'operazione di marketing ma, secondo me, si parte da un presupposto errato. Ossia, siccome gli almanacchi e i maxi nella loro pubblicazione originaria erano pubblicati in volumi autoconclusivi, bisognava ripetre la stessa operazione con il Tex Gold. Chiaramente sarebbe stato meglio, ma a mio avviso la collana di Repubblica non si deve considerare alla stregua delle uscite della SBE, ma come un'opera a se stante simile ad una raccolta enciclopedica, ed acquisisce valore proprio se valutata nel suo complesso.
  10. giov

    [640/642] Giovani Assassini

    Storia molto ben congegnata, con un meccanismo narrativo pressocch? perfetto. Molto buona la gestione dei pards e dei fratelli Rainey e stavolta (a differenza per esempio di "El Supremo dove l'ho trovato abbastanza affrettato) pure il finale mi ha convinto anche in prospettiva dei sequel che verranno.... Purtroppo, manco a dirlo, la nota stonata è rappresentata dai disegni di Font. Vada per i paesaggi e le scene in campo lungo, ma le vignette con la raffigurazione dei pards (in particolare il vecchio cammello) sono sinceramente ben al di sotto dello standard qualitativo che una pubblicazione come Tex dovrebbe sempre mantenere. E' un peccato, perchè molte delle storie più riuscite di Borden coincidono con i disegni di Font e questo, almeno personalmente, n° riduce il fascino.
  11. giov

    [536/537] Tumak L'inesorabile

    La storia francamente e' scialba, pochissimi sussulti, emozioni pari quasi a zero. Tumak e' un personaggio inesorabilmente... nullo. Cose da salvare: la copertina del secondo albo ( una delle piu' suggestive della serie) ed i fantastici disegni di Civitelli con ambientazioni rese in modo spettacolare e volti che sembrano scolpiti ( viene il magone specie a confrontarli con i disegni della storia attualmente in edicola...).
  12. giov

    Giovanni Ticci Copertinista Di Tex

    Affidare nel 1994 l'incarico di copertinista della serie a Villa si e' rivelata indubbiamente una decisione lungimirante ed azzeccatissima vista la qualita' delle opere che ci ha regalato il buon Claudio. Detto cio', passando ad un commento sul lavoro di Ticci come copertinista di Tex Gold, non posso che giudicarlo positivamente. E' vero, l'artista senese nel corso degli anni ha modificato il proprio tratto, ma in cio' non noto un' "abbassamento" del livello della sua opera, piuttosto la reputo una naturale evoluzione del suo stile che non ne pregiudica la qualita', a mio avviso sempre eccelsa.
  13. giov

    [Maxi Tex N. 02] Il Cacciatore Di Fossili

    Storia di ampio respiro, molto bella. Ottima la prova di Segura, il suo modo di interpretare Tex ( duro, deciso, senza fronzoli) mi piace. Tutti i personaggi della vicenda risultano ben delineati, e nell'intreccio che si va sviluppando non ho notato passaggi a vuoto, infatti la storia si lascia leggere tutta d'un fiato. La prova di Ortiz è molto buona, si percepisce che si trova a suo agio con questo tipo d'ambientazione (deserti, grandi distese, indiani ecc.)
  14. Storie sul passato prossimo, remoto o dir si voglia dei pards ed in particolare su Kit Carson sono ben accette, ma ritengo che debbano essere proposte e finalizzate per valorizzare la serie regolare o le pubblicazioni collaterali gia' presenti ( texoni, maxi etc...). Creare ulteriori uscite, sia pure a cadenza annuale al di fuori di quest' ambito gia' consolidato, a mio avviso non avrebbe senso.
  15. Sono d'accordo anch'io, la prospettiva di un eventuale ritorno di Donna e Lena non mi entusiasma. Si perderebbe a mio avviso quel tocco unico di magia e fascino di cui è impregnata " Il Passato di Carson".
  16. giov

    Matrimonio Di Kit Willer

    Come no.... magari il buon Boselli star? addirittura già pensando al sequel in cui ci farà conoscere il nipotino di Tex
  17. giov

    [03] [Almanacco 1996] L'uccisore Di Indiani

    Endicott, anche se non è uno sceriffo, in paese rappresenta la figura di riferimento della comunità per quanto riguarda l'ordine. Ottiene l'umana pietà di Tex che comprende da padre il dolore e lo stato d'animo di un'altro padre, ma il nostro ranger non può lasciarlo libero perchè egli nel tentativo di coprire il figlio comunque si è reso complice di un assassino, non esitando lui stesso a compiere un omicidio per raggiungere tale scopo. Saguaro è un indiano a cui hanno ucciso la propria donna, il cui fratello si rivolge vanamente allo sceriffo per ottenere giustizia. In quanto indiano non è considerato degno di ciò dalla legge gestita dai bianchi. Solo a seguito di questo episodio, Saguaro inizia ad uccidere per vendicare la sua amata. Mi sembra una differenza sostanziale.
  18. giov

    "medaglie" Alle Storie Di Tex

    Chiaramente è difficilissimo se non impossibile stilare una classifica di questo genere. Nel corso degli anni si sono susseguite storie memorabili che hanno segnato un'epoca, e che hanno contribuito a far diventare Tex un vero e proprio mito. Poi, ovviamente, ognuno di noi per svariati motivi ha la sua personalissima classifica del "cuore". Se dovessi azzardare un podio... in realtà ne citerei quattro di storie a cui sono maggiormente affezionato: Due di G. L. Bonelli (Il Giuramento e La Cella della Morte) una di Nizzi (Fuga da Anderville) ed una di Boselli (Sulla pista di Fort Apache).
  19. giov

    [Maxi Tex N. 01] Oklahoma!

    Storia meravigliosa, di ampio respiro, non risente assolutamente del passare del tempo ed ancora oggi a distanza di ormai ventitre anni dalla sua prima pubblicazione, risulta fresca e leggera. Impressionante la sicurezza con cui Berardi sviluppa questa avventura, la padronanza e la fluidita' dei dialoghi, ad esempio, con gli spassosissimi siparietti tra tex ed il vecchio cammello. Contribuiscono alla riuscita del tutto i meravigliosi disegni di Letteri ancora piu' valorizzati nell'ottima versione colorata di Tex Gold. Peccato che sia stata l'unica prova di Berardi con il nostro ranger, ma forse anche questo contribuisce a definire questa storia davvero "epica"!
  20. giov

    [640/642] Giovani Assassini

    Non ho mai visto "Un dollaro d'onore". Lo hanno trasmesso oggi pomeriggio su rete 4!
  21. giov

    [338/340] I Diavoli Rossi

    La storia e' un bellissimo affresco western, con cui Nizzi rende omaggio capolavoro di Ford Ombre Rosse. Sono d'accordo con quanto affermato dalla tigre nera e da Ulzana: ispirarsi ad un'opera cinematografica come in questo caso non significa "scopiazzare" perche' a corto di idee, a maggior ragione tenendo conto dell'epoca in cui Nizzi ne ha scritto il soggetto. Capitolo disegni: a me sono piaciuti anche se obbiettivamente non siamo di fronte al miglior Galep. Penso comunque che anche Ortiz con questo tipo di ambientazione avrebbe fatto un'ottimo lavoro.
  22. giov

    [640/642] Giovani Assassini

    L'aspetto psicologico e' sicuramente importante nelle storie di Boselli, il suo punto di forza e' proprio la caratterizzazione dei personaggi. Ogni storia va contestualizzata e commentata in rapporto all'evoluzione dei tempi, e, soprattutto oggi, la linea di demarcazione tra bene male e' molto sottile, e questo nel suo " piccolo" si riflette anche nelle storie di tex. Anche a me piacevano immensamente le storie di g. l. Bonelli, e poi ho apprezzato quelle di nizzi e quando voglio riprendo quei vecchi albi per tuffarmi in quel tipo di avventure. Pretendere da Boselli che scriva oggi storie identiche a quelle mi sembra un'operazione fuori dal tempo e contro logica. Quello che si deve chiedere, e mi sembra che Boselli in particolare con queste ultime storie pubblicate lo stia facendo, e' di mantenere lo spirito di fondo con cui e' nato e si e' sviluppato il nostro ranger ( centralita' del personaggio e maggiore leggerezza ed ironia di fondo).
  23. giov

    [625/626] Le Catene Della Colpa

    Pasquale Ruju sforna una trama psico-western, ma la storia non brilla particolarmente. Se da un lato l'incicpit è interessante (con la figura di Guillermo Blanco temibile bandido trasformatosi nel frate missionario Padre Clemente), tuttavia l'iter narrativo si sviluppa su un binario unico, seguendo un filo fin troppo logico e prevedibile, senza grossi scossoni nella quasi totale assenza di pathos e giungendo ad un finale che reputo abbastanza scontato. Buona la prova fornita dal compianto Ortiz.
  24. giov

    [501/504] Mefisto!

    Il problema principale di questa storia, secondo me, erano le grandi, troppe aspettative che si erano create a quel tempo sulla ricomparsa di Mefisto nella serie. La storia in se è di discreta fattura anche se disomogenea. Dopo un inizio di alto livello vi è un calo evidente fino ad arrivare al finale alquanto "moscio". Del resto lo stesso Nizzi ha sempre ammesso di non trovarsi a suo agio con questo tipo di storie "fantastiche". Ed è proprio questo il punto. Questo filone di avventure rappresentava il marchio di fabbrica di G. L. Bonelli (vedi le varie I Figli della Notte, El Morisco, Diablero etc..) e nessun autore successivamente ne ha saputo eguagliare lo stile. Oggi per un'autore di tex proporre avventure "fantastiche" è forse la sfida più ardua. Nel frattempo sembra che qualcosa bolle in pentola.... staremo a vedere.
  25. La suddivisione delle storie in più volumi è esclusivamente un'operazione commerciale. E' pur vero che i maxi sono stati concepiti per contenere in un solo volume l'intera storia, ma francamente non ci trovo niente di scandaloso se nell'attuale Tex Gold siano proposti in più volumi. D'altronde, se si parte dal presupposto di acquistare l'intera collezione, si tratta di pazientare ( a differenza per esempio della serie regolare mensile) soltanto una settimana o al massimo due e si avrà nella propria biblioteca l'avventura completa. Non penso che con questo criterio si sminuisca il valore complessivo dell'opera.
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