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TWF - Tex Willer Forum

pecos

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Tutto il contenuto pubblicato da pecos

  1. Basta così, Ken. Johnny, mi scuso con te per le offese che ti sono state rivolte, e per il fatto che questo signore ha ancora diritto di parola sul forum. Allo stesso tempo ti prego di non rispondere. Verranno presi provvedimenti nei confronti di Ken51 non appena il nostro admin sarà disponibile - gli sceriffi non possono agire in questo senso.
  2. pecos

    [Tex Willer N. 01 / 04] Vivo o morto!

    Messaggio in palese violazione del regolamento, oltre che inaccettabile di per sé. A scrivere queste str...te vai da un'altra parte.
  3. pecos

    [Tex Willer N. 01 / 04] Vivo o morto!

    Questa era una delle mie curiosità, per voi che avete già l'albo: cosa avremo a pagina 4? L'articolo di Boselli nel numero 0, con l'indirizzo postale in bella evidenza, mi aveva fatto pensare a una nuova "posta di Tex"...
  4. pecos

    [Tex Willer N. 01 / 04] Vivo o morto!

    Ho fatto un giro sui social. Davvero deprimente, quello che si legge. Tutti che si aspettano che valga l'equazione "metà pagine, metà prezzo". L'ennesimo segno della diffusa incapacità di usare il cervello e di andare oltre a quello che dice la pancia. Purtroppo una parte di lettori rinunceranno all'acquisto proprio per questo motivo (quelli che poi, magari, spendono il doppio ogni giorno in sigarette ).
  5. pecos

    [Tex Willer N. 0]

    Ho finalmente per le mani questo "numero 0". Quando ho letto qui sul forum che si trattava di un "trailer" cinematografico, non capivo come si potesse fare il trailer di un fumetto. Ora lo so. Leggendo queste poche pagine, mi è venuta davvero l'acquolina in bocca. E ci ho visto tutto la passione di Boselli per il suo lavoro, per questo personaggio leggendario a cui si sta davvero dedicando con tutta l'anima. Non so se questa nuova collana avrà successo, se sarà una scommessa vinta o persa, ma Borden ha tutto il mio apprezzamento. Complimenti davvero! ps: dalle tavole in anteprima, abbiamo almeno una certezza: il reparto grafico della nuova serie è eccezionale! pps: il coltello nel tacco dello stivale
  6. pecos

    [Maxi Tex N. 23] Deserto Mohave

    Secondo me nelle intenzioni di Manfredi TUTTI gli adulti sono morti nella miniera semiallagata - prima per le condizioni di vita disumane, poi con l'inondazione del pozzo. Poi magari si trattava in partenza di un piccolo villaggio, isolato nel deserto... Ma certo la situazione non viene spiegata bene da Manfredi. Tex non è mai solidale con Maelstrom, anzi afferma più volte che è un assassino e che non sfuggirà alla punizione. È chiaro che anche il lettore non può solidarizzare con lui. Ma lui - Maelstrom - è convinto, nella sua lucida follia, di essere un giustiziere, e di punire la feccia della terra. Anche qui la sceneggiatura di Manfredi difetta - sarebbe bastato che, nel dialogo con Tex, Maelstrom gli avesse fatto capire che il direttore si sarebbe messo sulle sue tracce... Maelstrom cerca di usare Tex per i suoi scopi; non si aspetta che Tex si schieri con lui, ma che il suo senso di giustizia lo porti a fermare il direttore Wallace. Non si illude che Tex lo lascerà andare. Ma è convinto che non lascerà andare nemmeno il direttore - e se lo liberasse proprio per questo, per assicurarsi che, se lui fallisse, il direttore non la passerebbe comunque liscia? E poi non dimenticare che è astuto e manipolatore, ma c'è comunque una vena di follia; forse pensava che avrebbe potuto mettere di nuovo Tex nel sacco, come già aveva fatto una volta. Ovviamente non voglio cercare di convincerti della mia lettura della storia, anzi sono d'accordo sul fatto che la sceneggiatura sia contorta e poco chiara. Anche perché altrimenti mi trasformo in una terribile lucertola cornuta
  7. pecos

    [Maxi Tex N. 23] Deserto Mohave

    Letta la storia di Manfredi. Onestamente, visti i commenti di chi mi ha preceduto, pensavo peggio... Adesso scateno l'ira di Leo e Ymalpas spingendomi a dire che in alcuni momenti la storia mi ha persino divertito L'idea di partenza è quella che di solito funziona: costruire una banda fatta di una serie di personaggi molto particolari, ciascuno con le sue peculiarità (anche a livello grafico): c'è il capoccione super intelligente, il dinamitardo, il forzuto, il sadico, ecc. A prima vista sembra che ci sia poco di più, che si tratti della solita storia in cui Tex e Carson faranno fuori, uno ad uno, i componenti della banda, ciascuno dei quali li metterà in difficoltà in modo diverso. Ed è così che a prima vista si sviluppa la sceneggiatura, con alcune trovate divertenti e altre decisamente meno riuscite (la lucertola cornuta ) Ma tutto è più complesso di così. Una complessità che ha portato molti a pensare a grossi difetti di costruzione, che la storia non stesse in piedi. Provo ad approfondire rispondendo punto per punto alle critiche di Leo: Questa è una delle maggiori critiche che ho letto negli interventi precedenti, ma per me è immotivata. La situazione è spiegata da Manfredi all'arrivo di Tex: gli abitanti del villaggio erano stati schiavizzati dagli uomini della miniera, sottoposti a condizioni di lavoro durissime, "crepavano a dozzine". In una vignetta ci viene mostrato il pozzo inondato con dozzine di cadaveri galleggianti - siamo al momento della chiusura della miniera, poco prima delll'assassinio del padrone da parte di Maelstrom. Non è così assurdo pensare che tutti gli uomini adulti della tribù indiana siano morti nella miniera, lasciando al villaggio - come vediamo - solo vecchi, donne e bambini, più qualche ragazzino che si dimostrerà del tutto incapace di opporsi ai "mostri". Non ci vedo niente che non vada. I banditi pensavano di essere irraggiungibili, ma non Maelstrom: lui ha tenuto all'oscuro i suoi compagni, ma ha deciso di tornare alla miniera proprio per riprendere l'oro. Non solo, ma è perfettamente consapevole che il direttore del carcere non avrebbe tardato ad arrivare, dato che durante la prigionia gli ha rivelato che l'oro era ancora nascosto nella miniera. Maelstrom è davvero un furbone! Ha tutto sotto controllo - eccetto quella variabile impazzita rappresentata da Tex e Carson. Ma perché allora non fuggire immediatamente con l'oro, appena arrivati alla miniera, ma attardarsi ed aspettare l'arrivo della posse? Questo ci porta al punto successivo: Dai dialoghi, quello che mi è parso di capire è che Maelstrom vede se stesso come un giustiziere: "noi due siamo più simili di quanto tu non creda. Ci battiamo entrambi per la giustizia", dice a Tex durante il loro breve incontro. "Disprezzo gli avidi e i rapaci, Tex. Sono loro la vera feccia che insozza la terra". Maelstrom è, a suo modo, un idealista. Uccide il padrone della miniera e i due ingegneri per la loro avidità, a vuole fare lo stesso con il direttore del carcere. Lo scopo di Maelstrom è, fin dal momento dell'evasione, di ATTIRARE IN TRAPPOLA il direttore Wallace! Non gli interessa l'oro, tanto che alla fine decide di lasciarlo ai suoi compagni: "Tutta vostra, se saprete guadagnarvela... per me è solo un'esca". A questo punto entrano in gioco, imprevedibilmente, Tex e Carson. Maelstrom riesce a imprigionarli, e capisce che li può usare come pedine per il suo gioco. Durante il dialogo con i due, si premura di far sapere a Tex che il direttore non è un'anima candida. E Tex, da par suo, capisce il gioco di Maelstrom. Capisce che c'è qualcosa che non va nel direttore del carcere, e, quando si rende conto che Maelstrom lo ha lasciato libero intenzionalmente, capisce che lo ha fatto con un motivo. È chiaro che Maelstrom non si aspetta che Tex passi dalla sua parte e gli dia una mano; ma conta di metterlo in una situazione in cui il suo senso di giustizia lo porti, inevitabilmente, a fare il suo gioco: proprio perché il direttore è in fondo una persona malvagia, sa che il senso di giustizia di Tex gli imporrà di fermarlo. Maelstrom è convinto di essere simile a Tex. "Un pazzo lucido, capace di convincere gli altri a fare quello che vuole lui". E, dall'incontro con Wallace, Tex capisce immediatamente che Maelstrom non aveva poi tutti i torti, e che l'individuo che ha di fronte è un poco di buono: "così avete sacrificato i vostri uomini per la vostra vendetta personale contro Maelstrom?!" Di lì a poco capisce che il direttore è lì per l'oro. In definitiva, Maelstrom riesce nel suo scopo: Tex decide che dopo toccherà anche a Wallace, ma prima si deve occupare dei banditi in fuga. In conclusione, per me la storia funziona abbastanza. Non ci vedo i difetti di costruzione evidenziati da Leo; anzi, credo che sia meno banale di quello che sembra. Tuttavia, devo dire che è "un tantino" contorta, e che lo sceneggiatore non è riuscito a rendere chiaro quello che aveva in mente. Ho dovuto rileggere alcuni passaggi, a una prima lettura anch'io ero rimasto un po' perplesso.
  8. pecos

    I personaggi grigi di Claudio Nizzi

    Ma l'idea della Tigre che combatte dalla stessa parte di Tex era venuta a Nizzi, a quanto pare...
  9. pecos

    I personaggi grigi di Claudio Nizzi

    Sentendo Boselli, forse dovremo considerare la Tigre Nera un personaggio grigio?
  10. pecos

    [Tex Willer N. 0]

    Io recuperai la serie rossa da bambino, girando con mio padre per mercatini e fumetterie - ma parliamo di 25 anni fa... Non saprei oggi darti consigli. Ma sono sicuro che la lettura sarebbe di tuo gusto. Io invece vorrei tanto recuperare Ken Parker, di cui ho solo qualche episodio. Ma vivendo all'estero è una missione quasi impossibile... Capisco. Io invece adoravo quella serie. Certo che il soprannaturale è un elemento presentissimo, soprattutto in connessione con la mitologia indiana. Ma per me gli episodi più riusciti sono quelli puramente western, soprattutto il ciclo di episodi sulle Black Hills. Scusate l'OT.
  11. pecos

    [Tex Willer N. 0]

    Curiosità, Leo: la Storia del West e Magico Vento li hai mai letti?
  12. pecos

    [Tex Willer N. 0]

    T'ho messo anch'io un like, va', così almeno chiudo in pareggio.
  13. pecos

    [676-677] Il ragazzo rapito

    Che bello rileggere un commento alle storie dell'Admin! Anche se, purtroppo, hai ripreso da una storia che non avevo particolarmente apprezzato; e sono anche in difficoltà nel commentare il tuo commento, perché ne ho solo un ricordo abbastanza vago (ma qui è la mia memoria che difetta). Ricordo però grossi buchi narrativi, e soluzioni di sceneggiatura che alla lettura mi hanno fatto cadere le braccia, messe lì solo per far andare avanti la trama (come la citata scena in cui i due piccioni cadono sotto il naso di Tex e Carson). Dovrò rileggerla prima che ne esca il seguito, che a quanto pare è già stato ultimato.
  14. pecos

    [Tex Willer N. 0]

    Non c'è paragone: molto meglio il bianco e nero! (tanto non mi puoi più mettere il dislike ) A parte gli scherzi, hai fatto un bel lavoro. Ma io sono uno di quelli che preferisce il bianco e nero
  15. pecos

    [695] L'ultima vendetta

    Bellissimo post, Leo. L'osservazione sulla caratterizzazione grafica di Keegan è davvero stupenda, non ci avevo pensato (forse aveva agito su di me solo a livello inconscio durante la lettura?). Volevo dire a Bob Rock che quando parlavo di "superficialità" (forse ho usato un termine sbagliato) non intendevo dare un giudizio di valore; intendo dire che Leo ha approfondito maggiormente la sua lettura, senza dubbio più di me (lettore decisamente superficiale), interrogandosi sul senso delle azioni del personaggio e cogliendo tutti gli indizi lasciati dall'autore.
  16. pecos

    La biografia di Tex

    Siamo in due.
  17. pecos

    [695] L'ultima vendetta

    Fatico un po' a comprendere il tuo punto di vista: le conclusioni di Leo sono tratte proprio a partire da quanto raccontato nella storia. Solo che lui non si è fermato a una lettura superficiale, ma si è chiesto il motivo per cui tale personaggio agisse in un determinato modo. È chiaro che ad una lettura superficiale Moss Keegan può sembrare un semplice personaggio-banderuola, con un'identità non definita e pronto a passare dal bene al male in un batter di ciglia; ma analizzando quelli che possono essere i motivi delle sue azioni ne esce un personaggio a tutto tondo. Inoltre non capisco sulla base di che cosa puoi affermare che l'interpretazione di Leo non fosse proprio quello che aveva in mente l'autore (soprattutto dopo che lui stesso sembra confermarlo con la risposta data poco sopra). Perché il tutto è lasciato implicito? Ma certo andare a scavare nella psicologia del personaggio all'interno del fumetto non sarebbe stato possibile. Borden ha descritto Moss Keegan solo mostrandoci le sue azioni, sta al lettore - se vuole - domandarsi chi egli sia realmente.
  18. pecos

    [695] L'ultima vendetta

    Questo è troppo anche per me No, a parte gli scherzi, la tua è davvero una bella lettura del personaggio!
  19. pecos

    [695] L'ultima vendetta

    Quindi, secondo te, quando attira in trappola Tex, Keegan è in buona fede, nel senso che è convinto che Tex sia un fuorilegge ed assassino e sta agendo per consegnarlo alla giustizia. L'altra lettura possibile è che in quel momento Keegan è a tutti gli effetti un complice di Mallory - ovvero è consapevole che Mallory è un malvivente, ma decide comunque di attirare in trappola Tex, mosso dal suo risentimento. Io propendo per la prima, ma mi pare che non lo possiamo sapere con certezza. Neanche Tex lo sa, quindi, se fosse valido il secondo scenario, Moss Keegan sarebbe l'uomo che una volta ha cercato di far uccidere Tex, ma alla fine ci ha ripensato. A questo punto per me è legittimo che Tex possa ancora nutrire un minimo dubbio sulla sua onestà, anche a distanza di tanti anni. In ogni caso è chiaro che il "ripensamento" di Keegan avviene durante tutta la marcia di avvicinamento in compagnia di Tex, e sono le parole di quest'ultimo a smuovere la sua coscienza e a fargli capire quale sia la cosa giusta da fare. Sono comunque sfumature, che però danno l'idea di quanto Moss Keegan non sia un personaggio banale
  20. pecos

    [695] L'ultima vendetta

    Il ponte del primo novembre mi ha permesso di rientrare in Italia e di riprendere finalmente qualche lettura in arretrato; la scelta del primo albo da prendere in mano è stata immediata, perché una copertina come quella del Tex 695 è qualcosa di incredibile, non ti lascia scampo! Come resistere? Questo è un degno albo celebrativo del settantennale: per la copertina di Villa, ovviamente; per i disegni del Maestro Ticci (in cui si vede un po' di stanchezza, certo, ma quanti ricordi evocano le sue pennellate! che West, quello di Ticci!); perché ritorna il passato di Tex, con una bella storia raccontata attorno al fuoco; e perché c'è Dinamite! È una storia che volutamente strizza l'occhio ai lettori di lunga data, quelli che sono cresciuti con il re del rodeo, che da bambini sognavano di cavalcare Dinamite. Un omaggio al personaggio e al suo creatore, un regalo per i fan di lunga data (e credo che Boselli, nello scriverla, abbia voluto fare un regalo anche a se stesso). Non a caso credo che il momento più riuscito dell'albo sia quello, quasi didascalico, in cui Tex è alle prese con le diverse prove del rodeo. L'altro punto di forza dell'albo è il personaggio di Moss Keegan: L'unica cosa che non sappiamo è se Moss, nel momento in cui attira in trappola Tex, sappia che si sta mettendo dalla parte del torto, aiutando una banda di tagliagole; oppure se Mallory e Coffin gli abbiano fatto il lavaggio del cervello e lo abbiano davvero convinto che Tex è un criminale e che nell'attirarlo in trappola sta aiutando la legge. In ogni caso, è chiaro che, solo dopo che Tex scende ad affrontare da solo i suoi nemici, ha il ripensamento finale e decide di aiutare il vecchio rivale. Proprio per questo, ancora oggi, Tex non può essere sicuro fino in fondo dell'onestà di Moss - lo sarà solo dopo averlo rivisto. È un gran bel personaggio, non c'è che dire. La storia ha anche dei punti deboli. Principalmente il voler ricorrere di nuovo alla solita struttura narrativa che abbiamo ormai visto ripetuta in diverse occasioni: prologo con vecchio amico di Tex che gli manda una richiesta di aiuto - svolgimento in flashback, con il racconto attorno al bivacco - epilogo nel presente, con Tex che giunge in aiuto del vecchio amico e riporta l'ordine. È una struttura narrativa ultimamente un po' abusata, con il difetto - a mio avviso - di rendere l'ultima parte poco interessante, perché si sa già come andrà a finire, e il bello c'è già stato: è la parte ambientata nel passato il vero centro di interesse della storia, finito quello, non rimane che arrivare stancamente alla fine. Sono convinto che, con la possibilità di narrare in presa diretta le storie del giovane Tex nella nuova serie, senza quest'inutile cornice, Boselli farà ancora meglio.
  21. Ken51, hai già ricevuto un avvertimento ufficiale pochi giorni fa. Dopo i post odierni lo staff valuterà ora eventuali sanzioni nei tuoi confronti. A titolo personale: davvero non mi capacito del tuo comportamento. Sembri un utente navigato e con una certa esperienza su altri forum, nonché una notevole cultura fumettistica; potresti essere una risorsa enorme per il nostro forum; ma davvero sembra che sei venuto qui solo per attaccar briga con tutti. Ma ti rendi conto che con il tuo atteggiamento arrogante e saccente, nonché polemico e irrispettoso degli interlocutori, ti stai rendendo odioso davanti a tutta la community? Venendo ad oggi in particolare, esordisci con questo post: Mi sono andato a rileggere gli interventi di Texan di ieri e NON ho ravvisato ALCUN intento polemico da parte sua, che ti aveva semplicemente domandato ragione delle tue affermazioni, in maniera pacata (come nel suo stile), e a cui risposto con il tuo solito tono sprezzante e sarcastico ("me lo ha detto mio nonno"). Per poi attaccarlo direttamente dopo che ti aveva fatto osservare che non gli piaceva il tuo tono. Oggi rincari la dose parlando di "tesi barbine" e "dogmi al di là di ogni evidenza"; e ti aspetti che un utente che ha reso un servizio alla comunità, mettendo in fila la biografia di Tex e aprendo una bella discussione, non dovrebbe prendersela neanche un po'? Censura sul tuo messaggio successivo. Infine, SMETTILA una buona volta con la storia del pensiero unico che vige su questo forum. Come sempre, ulteriori interventi fuori tema saranno rimossi senza ulteriore comunicazione.
  22. pecos

    La biografia di Tex

    Come osservato da Mister P, continui a rapportarti con i tuoi interlocutori con toni sprezzanti. Ad esempio, non mi pare proprio che nell'atteggiamento di Barbanera ci sia nulla di arrogante; dice solo che il suo essere insegnante di Storia lo rende attento al rispetto di quest'ultima, ma non si aspetta di trovare in un fumetto d'avventura un trattato della storia del West. Quello arrogante sembri invece essere tu, che non ritieni i tuoi interlocutori al tuo livello perché non leggono tanti fumetti quanti ne leggi tu... E poi continui a travisare gli interventi degli altri. Qui quello che non ha capito il discorso di Borden sei solo tu. Guarda che Texan ha proprio messo in fila la cronologia degli eventi così come intesa da Borden...
  23. Ma prima o dopo la guerra di secessione?
  24. pecos

    La biografia di Tex

    In realtà il tema è molto interessante, e ogni volta che leggo qualche storia del passato di Tex non posso fare a meno di chiedermi in che momento della vita dell'eroe sia situata, e cerco di ricostruire a memoria ogni volta tutta la biografia. Quindi il lavoro di Texan sarà preziosissimo da consultare in futuro. E dato che per quanto mi riguarda questa cronologia spiega in maniera convincente gli episodi-chiave della vita di Tex, non sarà un grosso sforzo accettare alcune incongruenze minori e inevitabili.
  25. pecos

    La biografia di Tex

    Io sto iniziando a pensarla come te
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