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TWF - Tex Willer Forum

pecos

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Tutto il contenuto pubblicato da pecos

  1. pecos

    La biografia di Tex

    No no, mi hai frainteso. Voglio dire che: 1) è impossibile far quadrare tutto al millimetro, ci saranno contraddizioni in tutte le cronologie; 2) PRIMA delle nuove storie sul passato di Tex targate Boselli, non c'era una cronologia univoca, ma diverse possibilità, tutte con pregi e difetti e tutte altrettanto plausibili; 3) OGGI, con le nuove storie, esiste una cronologia diciamo ufficiale, che è anche quella a cui ti stai dedicando con grande impegno (grazie di nuovo per il tuo lavoro). Quando dico che ognuno è libero di pensarla come gli pare, sottintendo che deve comunque mettere in conto che le nuove storie non si adatteranno alla cronologia che ha in mente.
  2. pecos

    La biografia di Tex

    Grazie Leo per aver riportato alla perfezione il mio pensiero Bisogna tenere conto che ci sono contraddizioni insanabili all'interno della saga. Con questa premessa, non può esistere una cronologia perfetta, e dire che qualcuno ci aveva azzeccato è un'affermazione priva di fondamento logico. Ovviamente ciascuno può preferire una cronologia rispetto ad un'altra, ma nessuna a mio avviso può avere la pretesa di essere "quella giusta". L'operazione che sta facendo Borden è quella di mettere in fila una volta per tutte gli eventi della vita di Tex e scrivere le nuove storie attendendosi a questa, e io lo sostengo in questa scelta. Ma è vero che in un certo senso questa operazione va anche a configurarsi come un reboot, nel senso che ci viene a dire in che ordine si sono svolti gli eventi narrati nelle storie di GLB, e in un certo senso "azzera" quelle storie che entrano in contraddizione con la nuova cronologia.
  3. pecos

    [207/209] L'aquila E La Folgore

    Quella scena fa spanciarsi... una delle più divertenti in assoluto
  4. pecos

    La biografia di Tex

    Mi sono permesso di copiare e incollare questa seconda parte della biografia al messaggio iniziale, in modo che non vada perso in mezzo al topic ma sia di più facile consultazione.
  5. pecos

    La biografia di Tex

    Grazie Leo per i tuoi messaggi "distensivi". Dix, Letizia e Ken: sono giorni che non fate altro che punzecchiarvi e bisticciare. Vi ho già ripreso due volte! Ma possibile che non riusciate a discutere in maniera rilassata? L'intervento precedente di Ken è quasi da censurare, con tutte quelle espressioni sopra le righe. Non c'era alcun bisogno di riattizzare il fuoco! Abbiamo un bellissimo post di apertura di Texan (a cui do di nuovo il benvenuto sul forum ), manteniamo la discussione su quel livello. ps: Dix, ma perché dici che Borden ti ha dato contro? Dove?
  6. pecos

    [Maxi Tex N. 23] Deserto Mohave

    A me sembra assurdo anche solo pensare che Boselli - o chiunque altro - possa permettersi di intervenire e correggere intere scene di un altro sceneggiatore.
  7. pecos

    [Tex Willer N. 0]

    http://texwiller.ch/index.php?/topic/4593-un-po’-di-luce-sulla-biografia-di-tex-secondo-mauro-boselli/
  8. pecos

    [Tex Willer N. 0]

    Ci sono diverse altre discussioni sul forum in cui si discute questo aspetto; si può fare una ricerca (in alto a destra). Inutile scriverla di nuovo. Quando ho tempo ve le segnalo. Le polemiche nascono, forse, perché a volte si vuole imporre il proprio modo di vedere le cose e non ci si documenta abbastanza
  9. pecos

    [Tex Willer N. 0]

    Ma vedi, sono ANNI che sul forum si dibatte sulle varie cronologie a confronto, ed è stranoto e arcinoto e ipernoto che, nello scrivere le storie della giovinezza di Tex, Borden si attiene alla sua cronologia - ovvero a quella del romanzo - e non a quelle di altri appassionati lettori. E a ragione, perché 1) è una cronologia perfettamente plausibile e altrettanto ragionevole delle altre, 2) perchè è lui con la casa editrice a gestire tutto quello che di UFFICIALE riguarda il personaggio Tex. Come consiglio, quindi, prima di intervenire sul forum da solo contro tutti, arroccato sulla tua posizione e sostenendola senza sentire le ragioni degli altri, dovresti anche documentarti un po' e leggere qualche discussione passata. Se non sbaglio ci sono anche articoli sul magazine del forum a proposito. Come moderatore, invece, invito di nuovo TUTTI a smetterla con le punzecchiature e con le offese. Perché si può discutere e difendere le proprie posizioni anche in maniera pacata.
  10. pecos

    [Tex Willer N. 0]

    La differenza è tutta qui, ufficiale è una cosa, ufficiosa un'altra Non c'è mai stata (finora) una cronologia ufficiale, avallata dalla casa editrice, ma solo il lavoro di appassionati e lettori, che tra l'altro hanno prodotto cronologie diverse. Ciascuna plausibile, ma anche ciascuna con qualche difetto, che deriva dal fatto che negli episodi di GLB ci sono incongruenze insanabili da qualsivoglia cronologia. Il tuo errore è quello di averne scelta una ed aspettarti che gli autori rispettino proprio quella. Ora però le nuove storie fissano davvero una cronologia ufficiale, che è quella del romanzo di Boselli.
  11. pecos

    [Tex Willer N. 0]

    Ma non esiste nessuna cronologia ufficiale sinora nota!
  12. Mamma mia, leggendo questo post senza aver visto quelli precedenti pensavo che parlassi di Antonio "Wasted Years"...
  13. pecos

    [Tex Willer N. 0]

    Ma non si tratta delle STESSE STORIE narrate da un diverso punto di vista (a parte forse qualche scena isolata), ma di STORIE NUOVE E DIVERSE, che vanno a inserirsi tra i buchi delle storie vecchie. Che poi, basta intendersi sul senso delle parole. Per me (come per Gilas o Borden) non si può parlare di REMAKE di questo caso - il rifacimento prevede di riprendere le stesse storie e narrarle di nuovo, con modifiche più o meno marcate. O di cambiare le origini del personaggio. Ma non succederà nulla di tutto questo. Semplicemente tu con la parola REMAKE intendi qualcosa di diverso da quello che intendiamo noi.
  14. pecos

    [696/699] L'ombra del Maestro

    Ragazzi, chiudiamo qui l'OT su Pecos Bill e compagni e finiamola col bisticciare. Avete tutti dimostrato di saperla lunga, è inutile continuare a fare a gara di chi ne sa di più.
  15. pecos

    [696/699] L'ombra del Maestro

    Quello che ti si cerca di dire, Ken, è che Tex non è un fumetto legato alla realtà storica. Prende da sfondo un ben preciso periodo storico, il West di fine '800, ma vive in una realtà tutta sua. Ho già avuto modo di spiegare più volte in passato il mio punto di vista: il mondo di Tex è un mondo parallelo alla realtà storica, dove ci sono stati gli stessi avvenimenti ma magari con discrepanze di qualche anno, così che Tex li possa aver vissuti come raccontato nelle sue storie. In altre parole, l'elasticità nell'interpretare la cronologia texiana dovrebbe essere nel non voler a tutti i costi individuare gli anni esatti in cui si sono svolte le vicende, ma nell'accettare che il West di Tex sia un pochino diverso da quello che ricordano i libri di storia, in cui gli eventi siano un po' sfasati. Ciò che è invece importante è il rispetto della cronologia interna della saga, ovvero l'ordine cronologico degli episodi della vita di Tex e il numero di anni intercorsi tra un episodio e l'altro. Poi ci sono i lettori come te, che invece vorrebbero una ben più fedele aderenza ai fatti e personaggi della realtà, e un rigido rispetto della cronologia; così come ci sono i lettori che vorrebbero una minuziosa riproduzione da parte dei disegnatori delle armi, dei costumi, delle città. Lettori del genere avranno sempre da lamentarsi, ma io lo ritengo un atteggiamento sbagliato in partenza. Non dimenticare che siamo di fronte ad un'opera di fantasia, in cui il primo obiettivo è di raccontare belle storie (e non la Storia). Ed è giusto che la fantasia non sia imbrigliata da troppi paletti, e che gli autori, se hanno in mente una bella storia, si prendano qualche licenza e spostino gli eventi storici di qualche anno avanti o indietro, creando una "cronologia texiana" parallela e non necessariamente coincidente con quella reale. Per questo quando noti incongruenze non si tratta di errori dello sceneggiatore che non si è documentato a sufficienza, come invece affermi tu; lo sceneggiatore sceglie di prendersi la libertà di cambiare qualche data.
  16. pecos

    [696/699] L'ombra del Maestro

    Io non ho letto nessun intervento "ad cazzum" di ElyParker o che ti contraddicesse (anzi nel secondo ti dà pure ragione), ma solo pacate considerazioni su un tema generale (il legame tra Tex e la Storia). Le cose che non accettiamo in un forum sono questi interventi in cui si alza la voce (o meglio si sbraita) contro gli altri utenti.
  17. pecos

    [696/699] L'ombra del Maestro

    Anche La strage di Red Hill, o El Supremo in tempi più recenti ha superato i tre albi.
  18. pecos

    [Tex Willer N. 0]

    che tavola ragazzi!
  19. pecos

    [Tex Willer N. 0]

    Le storie della nuova collana saranno in stretta continuità le une con le altre? Ovvero l'una inizierà laddove si conclude la precedente?
  20. pecos

    [Tex Willer N. 0]

    Su questo non sono d'accordo. Preferisco infinitamente di più il bianco e nero nei fumetti rispetto al colore, e non è una questione di abitudine: credo che permetta di godere molto di più del tratto e dello stile del disegnatore. Le tavole sono disegnate proprio in vista della loro pubblicazione in BN, credo che tutti i disegnatori modificherebbero il loro tratto in vista della colorazione. Il colore non è soltanto un'innovazione tecnica (come nell'esempio della tv o della fotografia); aggiungerlo su tavole nate per essere pubblicate in bianco e nero per me è posticcio. Poi ovviamente questo non significa che il BN sia meglio del colore, ma ci sono motivi per preferire il primo al secondo.
  21. Capisco perfettamente, a volte un passaggio campato in aria rovina la lettura di un'intera storia. È poi lo stesso tipo di critica che anch'io ho rivolto all'ultimo Nizzi in tante occasioni, quello di banalizzare le sceneggiature con scorciatoie e scelte semplicistiche. Però in questo caso sono più propenso a passarci sopra, perché si tratta di un punto minore - tutto sommato, si poteva gestire in maniera diversa quel passaggio e far funzionare tutto senza troppi problemi; la vedo più come una leggerezza di Ruju, che forse stava finendo le pagine a disposizione e ha dovuto tirare corto. Il resto della storia funziona e mi ha divertito. Non c'è paragone per me con Cuore Apache, dove è proprio il presupposto stesso della storia che non sta in piedi (il ragazzo educato a West Point che si mette a razziare ranch perché non ha altra scelta!).
  22. Io Proteus l'ho sempre amato. Forse perché lessi per la prima volta da bambino le sue storie, e un personaggio del genere non può che stuzzicare la fantasia e rimanere impresso nella memoria di un bambino, che di solito non si fa troppi problemi quando c'è da sospendere l'incredulità e godersi una storia divertente. È vero che è un personaggio ormai datato, d'altri tempi, che non si addice al Tex maturo, razionale, attento alla verosimiglianza di oggi. E ai suoi lettori, sempre più attenti ad ogni minima sbavatura, incongruenza, o passaggio ingiustificato. Nonostante questo è stato capace di regalarci un'ultima avventura, brillante, divertente, movimentata, che è allo stesso tempo un tuffo nel passato, alle sue prime apparizioni targate GLB. La sceneggiatura di Ruju è ricca di rimandi alle apparizioni precedenti di Proteus, soprattutto alla prima, e si dipana lungo il canovaccio ormai classico delle storie di mister P., impreziosita dai flashback in cui veniamo a sapere ancora qualcosa di più sul suo passato. Una volta tanto sono un po' in disaccordo con Leo, ho trovato la storia molto godibile e divertente al di là degli eccessi che ha segnalato nel suo messaggio. Gli eccessi sono una prerogativa delle storie di Proteus, così come i suoi piani iper articolati - è proprio così infatti che può dar sfogo al suo ego, alla sua voglia di veder riconosciuto il suo genio e le sue capacità fuori dal comune. Comunque devo ammettere che anch'io ho storto un po' il naso nella scena del "Tex onniveggente" al matrimonio, evidentemente una scorciatoia di sceneggiatura non troppo riuscita per Ruju (forse legata alla necessità di dover chiudere la storia in due albi, con ancora tanta carne al fuoco da raccontare?). Questa sua ricomparsa, ora lo posso dire a ragion veduta, ci stava. Ma a questo punto credo che il personaggio abbia davvero esaurito il suo compito. Probabilmente la scelta di Ruju di non mostrarne il cadavere è legata al voler lasciare aperto uno spiraglio per i futuri sceneggiatori, se mai vorranno decidere di riprendere ancora una volta il personaggio; ma credo che al momento non sia nelle loro intenzioni e possiamo considerare definitivamente chiusa la saga del misterioso Mister P. Una nota sui disegni: sono entusiasta dell'ingresso di Ramella nella scuderia di Tex! Lo conoscevo già dai tempi di Magico Vento, e il suo stile (come già quello di Biglia, che lo ha preceduto sulle pagine di Tex) è assolutamente perfetto per il West! Interpretazione dei pards magistrale.
  23. Ottima storia, ottimo Ruju, ottimo Ramella! Davvero una bella lettura! A più tardi per un commento più articolato. Unica pecca: copertina e titolo TROPPO spoileranti! Questa scelta rivela troppo del contenuto dell'albo, non mi è piaciuta
  24. pecos

    [Color Tex N. 13] Piombo e oro

    Intendiamoci, la storia è comunque abbastanza godibile, classica e lineare, senza troppe pretese. Non è da buttare via, e sicuramente abbiamo letto di molto peggio, anche recentemente, anche sull'inedito. Però l'ho trovata un po' piatta, senza infamia e senza lode come dice Gilas2. Come voto le darei un 6,5.
  25. pecos

    [Color Tex N. 13] Piombo e oro

    Anche quest'anno - come da tradizione, peraltro - il Color Tex estivo si rivela una lettura tutt'altro che imperdibile. Una storia leggibile, senza particolari sbavature, ma anche priva di guizzi. L'unico elemento originale, che ravviva una sceneggiatura alquanto soporifera, è il personaggio del tedesco, il vero antagonista in questo racconto. Gli si poteva forse dedicare qualche pagina in più perché, per il resto, è calma piatta. C'è poco da dire sulla storia, semplice, lineare, ma incapace per quanto mi riguarda di catalizzare l'attenzione. Mancano quelle trovate in grado di impreziosire una sceneggiatura e renderla divertente, qui siamo davanti ad una storia di ordinaria amministrazione in cui, prima di voltare pagina, si sa già cosa succederà in quella successiva. Anche la parte grafica non è particolarmente coinvolgente - purtroppo non apprezzo molto a livello di gusto personale i disegni di Scascitelli, di cui riconosco comunque un lavoro di buon livello. Sicuramente in questo caso i disegni sono impreziositi dalla colorazione di Celestini. Una collana che nel variegato mondo delle pubblicazioni texiane ha ben poco da dire, ormai (se mai ha avuto qualcosa da dire).
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