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TWF - Tex Willer Forum

gilas2

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Tutto il contenuto pubblicato da gilas2

  1. gilas2

    Le storie del Tex giovane

    Patagonia non mi pare vada nel tex trentenne, semmai nel quarantenne, Kit non è un adolescente (quindici-sedicenne) in quell'albo
  2. gilas2

    Il remake di Tex si può fare?

    che, grosso modo, è probabilmente quello che borden sta già facendo se ne è visto un recente esempio col ritorno di lupe
  3. Già visto ne La mesa degli Scheletri http://shop.sergiobonelli.it/scheda/2165/La-mesa-degli-scheletri.html
  4. gilas2

    [691/692] Cuore Apache

    credo sia 'rotto' il link dopo il punto interrogativo
  5. Praticamente già letto di recente ne I Trappers di Yellowstone
  6. gilas2

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    A me questo Carson pare fortemente ispirato da quello del Texone di Magnus
  7. Pensa a volte... a me sembrano troppo simili rispettivamente a Giungla Crudele, El Supremo, ed un mix di Indian Agency e la recente storia del ritorno di Yama, entrambe con ampipassaggi nella Deaty Valley
  8. Eh lo so, rischia di diventare un finale 'amaro' come quello di Sioux. Ciò non toglie che comunque lo scopo della legge all'epoca era (o pareva essere, salvo approfondimenti) di limitare l'arrivo di ulteriori immigranti cinesi e di non dare cittadinanza od altri diritti a quelli già presenti (la legge fu abrogata poi solo nel 1943), non di espellerli tout court. I 'politicanti - di solito senatori più o meno corrotti - hanno interessi per motivi loro, ad esempio perchè la comunità cinese sta diventando troppo ricca ed importante a Frisco, a che questa legge sia approvata e pagano i soliti sfaccendati disoccupati criminali vari per costituire corpi di vigilantes mentre loro 'fomentano' l'opinione pubblica tramite stampa a loro amica (a cui si oppone Brennan e l'Examiner), dopodichè cominciano i disordini veri e propri con pestaggi e linciaggi nei confronti dei cinesi (storicamente davvero avvenuti). Tex insieme ai suoi pards si occupa quindi - prima che la legge venga effettivamente approvata - di ristabilire l'ordine e la disciplina a Frisco nei modi che ben sappiamo, facendo finire in ospedale, in galera od a Boot Hill i capoccia dei vigilantes ed i politicanti ed i maneggioni che li foraggiano. In altre parole, la proposta e le manovre per far approvare questa legge, dietro finalità all'apparenza razziste, nascondono motivi più bassamente economici, che sarà compito dell'Examiner smascherare di fronte all'opinione pubblica con l'arresto dei caporioni per truffa, corruzione, omicidio, associazione a delinquere ecc. Non siamo molto lontani dalle varie trame in cui dietro il fomentare l'opinione pubblica contro gli indiani ed il rinchiuderli nelle riserve si nascondono interessi e speculazioni per la costruzione di ferrovie, nuove città, territori per allevamento ed agricoltura, oro, petrolio, e tutto quello che vi gira intorno. Che poi la legge venga definitivamente approvata (nel 1882), è una questione che interverrà dopo la fine della storia e che quindi potrebbe anche non essere rilevante, salvo che la continuity attuale si svolga dopo il 1882, quindi per far funzionare la vicenda bisognerebbe retrodatare la storia di qualche anno. O magari l'intervento di Tex servirà ad ottenere che questa legge sia rinviata di qualche anno e non sia così drastica come i maneggioni volevano che fosse, salvaguardando quelli che oggi si chiamerebbero 'diritti acquisiti'.
  9. Certo, nella premessa l'ho detto che l'intenzione era quella di far tornare al centro della scena tutta la gang, le storie di Frisco, a partire dalle memorabili Dame della Tolleranza, non stancano mai, anche se fossero due interi albi di soli risse, inseguimenti, pestaggi e quanto altro. Lo spunto storico dei vigilantes e del Chinese Exclusion Act, se si va a leggere la storia che c'è dietro, secondo me è anche piuttosto interessante... l'altro era l'epidemia di colera, ma la storia del Il Maestro era stata già scritta
  10. A volte le idee possono nascere anche da una location... Far West ha un nome insolito nella letteratura texiana, e la 'guerra' che si combattè tra mormoni e missouriani - diversa da quella di La Grande Minaccia, pur se in un contesto simile - offre talmente tanti spunti che secondo me costruirci una storia intorno è relativamente facile, oltretutto con quei riferimenti storici precisi che ogni tanto in Tex secondo me non guastano (Little Big Horn, Fort Whoop-up, l'agguato al villaggio indiano che apre 'Fiamme sull'Arizona...) Oh, uno ci prova...
  11. E, tornando alle storie 'classiche' di Tex, perchè non tornare a San Francisco, con il coinvolgimento di tutta la gang di Lefty Potrero a seminare il panico a Chinatown e dintorni? (l'ultima volta è stato, en passanti, nel n.639 nel contesto della storia de Il Supremo). Ci vorrebbe uno spunto nuovo, dato che ormai san francisco, cinesi, fumerie d'oppio, sette segrete, le abbiamo viste in un po' tutte le salse... vediamo che dice wikipedia sulla storia di San Francisco... ah, ecco. Il ritorno dei vigilantes Dopo le corse all'oro degli anni successivi al 1848, i filoni auriferi ormai si sono esauriti... e comincia a montare un crescente senso di insofferenza generale verso le centinaia di migliaia di immigrati cinesi che vengono sempre più apertamente accusati di 'rubare il lavoro'. Nb. sono fatti realmente accaduti, che culimineranno poi nel Chinese Exclusion Act del 1882: https://en.wikipedia.org/wiki/Chinese_Exclusion_Act Nella turbolenta città di San Francisco, torna di nuovo il caos. Tom Devlin fa quel che può, ma dove non arrivano i suo agenti, arrivano, per l'ennesima volta, i vigilantes! (che anche loro sono realmente esistiti, nel 1851 e nel 1856: https://en.wikipedia.org/wiki/San_Francisco_Committee_of_Vigilance) che tra aggressiioni e veri e propri linciaggi se la prendono ovviamente con i 'musi gialli'. Dietro l'attiività di questi ultimi ci sono i 'soliti politicanti' che stanno infatti spingendo per la proposta e l'approvazione del Chinese Exclusion Act. Nella comunità cinese, da un lato ci sono gli 'integrati', che si considerano cittadini americani e rispettosi delle leggi e i 'tradizionalisti', orgogliosi delle loro origini che e che non intendono piegare la testa di fronte agli assalti dei vigilantes. In questo bailamme arrivano i quattro pards, chiamati da Tom Devlin, che con l'aiuto dei ragazzi di Potrero, di Brennan dell'Examiner (altro personaggio effettivamente esistito come Brannan, anche se nella realtà era molto più controverso, tanto che creò i primi vigilantes: https://en.wikipedia.org/wiki/Samuel_Brannan), di parte della comunità cinese ed anche di quella irlandese, che fu la prima ad essere bersaglio dei vigilantes nel 1851 e certe cose non le dimentica, "rimetteranno a posto le cose" nel classico stile fracassone delle storie di Frisco
  12. "Far West" La cittadina di Far West esiste davvero e si trova nel Missouri, ed è stata teatro di una vera e propria guerra nel 1838 tra i Mormoni che volevano insediarvisi, per via della profezia di Joseph Smith, ed i Missouriani che non volevano saperne. O meglio, esisteva, perchè l'allora governatore mosse le milizie armate per espellere i Mormoni, e da allora è diventata una ghost town (fatti realmente accaduti). Dopo quarant'anni la profezia di Joseph Smith è ancora viva, ed i Mormoni sono tornati ma stavolta per ricomprare i terreni dove sorgeva Far West a suon di dollari ed edificarvi una propria comunità. Tex e Carson arrivano a Caldwell (sede della contea dove sorge, ad una decina di miglia da Caldwell, la ghost town di Far West) nel bel mezzo di una rissa scoppiata nel locale saloon tra i rappresentanti dei mormoni e i residenti del luogo. Certe tensioni non sono mai state dimenticate ed i mormoni, anche se non usano le armi e non bevono alcolici, se trascinati in una rissa non ci stanno a porgere l'altra guancia e volano quindi sedie, cazzotti e bottiglie (*). I due pards ovviamente non si fanno pregare ad insegnare come si fa, finchè non arriva lo sceriffo a mettere fine alla 'discussione' con due colpi per aria della sua doppietta. Quel che non sanno è che da lì in poi si scatenerà una vera e propria faida tra le due comunità, con morti da una parte e dall'altra, spesso con agguati in pieno giorno. Nonostante i mormoni protestino la loro innocenza, vi sono e vi saranno vittime anche tra i notabili di Caldwell che più si oppongono al progetto di Far West. Lo sceriffo ha messo in gabbia alcuni dei più esagitati di entrambe le parti, eppure gli attentati continuano, in una escalation che dai coltelli e dai colpi di fucile vedrà anche tuonare la voce di madama Dinamite, di cui farà le spese anche l'ufficio e la prigione dello sceriffo. C'è qualcuno che mente tra i Mormoni? c'è qualcuno che ha interesse a scatenare una nuova Mormon War? Saranno gli strascichi e le ruggini ed i rancori mai sopiti di tanti anni prima, o c'è qualcosa di vero nelle voci del passaggio della ferrovia proprio sui terreni di Far West? Toccherà a Tex e Carson districare la matassa, rispondendo colpo su colpo "a modo loro" ("Forse pensano di saper usare la dinamite, stanotte bisognerà insegnargli come si fa davvero!" "Quando vedo quello sguardo significa che per qualcuno sono grossi guai in arrivo, vecchio satanasso" ) quando anche loro entreranno nel mirino dei misteriosi attentatori. E l'epilogo sarà proprio nella ghost town a Far West, di cui rimarrà ben poco in piedi dopo il passaggio dei due pards. Svelo anche un possibile finale o lo lasciamo aperto? (*) leggendo qualche link sulla vicenda storica, pare che questi Mormoni non fossero proprio le mammolette pacifiste che negavano l'uso della violenza viste altre volte su Tex, ma nel selvaggio West probabilmente chi non sapeva difendersi diventava presto cibo per vermi... o più semplicemente, c'era chi aborriva l'uso della violenza e chi era meno... integralista, per così dire. Probabilmente c'erano tanti tipi di Mormoni ps: credo sia dai tempi di "Una stella per Tex/Canyon Diablo", a cui il finale palesemente rende omaggio ;), che Tex e Carson non radono al suolo un'intera cittadina, anche se in questo caso "solo" una ghost town
  13. Edit: la vicenda descritta da SB ne "La grande minaccia" si inserisce nella Mormon War (ce ne sono state ben tre, secondo wikipedia) svoltasi in Utah nel 1857-1858 Quella a cui mi riferivo io invece era la prima, del 1838, svoltasi in Missouri quindi vent'anni prima dell'altra, e a quanto pare molto più cruenta. Non essendo Tex nemmeno ancora nato all'epoca, per inserirla almeno quaranta anni più tardi bisognerebbe considerarne gli effetti sui figli dei mormoni di allora se non dei nipoti o pronipoti. Al contrario dell'ambientazione de La Grande Minaccia, dove abbondavano carovane e praterie, pensavo ad una ambientazione più classica, ovvero cittadina. Torno al pensatoio...
  14. Ve l'ho detto che nun ve va mai bene gnente Ci ponzo su.
  15. E il soggetto di quattro righe dice troppo poco, ed il soggetto più lungo è troppo lungo... allora proviamo con uno cortissimo. Tex alle prese con un mistero collegato alla Mormon War di Far West di tanti anni prima (del 1838) (v. anche 'La grande minaccia', n. 276)
  16. Mi sa che non riesco a spiegarmi... sigh sob... i lupi in sè non hanno un senso 'morale', non sono malvagi o cattivi (altrimenti sarebbero... uomini), o nemmeno buoni od amici dell'uomo (altrimenti sarebbero... cani). In questo caso, sono 'vittime' inconsapevoli dei piani degli antagonisti, e strumenti degli stessi. Tex, e Tiger, lo sanno e, di fronte all'opportunità di uccidere il capobranco, lo lasciano andare, perchè il nemico non è il lupo. Nel 'finire' le vittime di turno, non sono cattivi - anche se potrebbero apparire come tali - ma agiscono secondo la loro natura, come gli orsi o i puma che ogni tanto si affacciano. ps: in questo caso inoltre non sarebbero un semplice espediente narrativo (come ad esempio l'orso in Faccia di Cuoio e tanti altri casi) ma un elemento centrale dell'intera vicenda, a partire dal titolo, ma questo speravo di averlo chiarito fin dall'inizio
  17. Fai prima a dire che la proposta non ti piace e basta. Visto che le stronchi con tanta goduria vorrei leggerne una tua così posso divertirmi a stroncarla io Comunque: - Qualcuno deve convocare Tex dal Canada. Può essere Jim Brandon (solitamente è lui), può essere anche Soublette stesso, può essere anche Gros Jean, chiunque vuoi che risieda in Canada. Non è fondamentale, e non sarebbe la prima volta che Jim Brandon si limita a convocare i pard senza poi apparire nella storia. - Soublette ama sbronzarsi ogni tanto ma non era mica tanto un buono a nulla anzi era un signor trapper. Gros Jean, Pat McRyan ogni tanto una ciucca se la prendono (e se non ricordo male una volta o due anche Brandon) ma nessuno qui credo li consideri degli incapaci - A volte ritrovano i cadaveri, a volte no, non tutti. Non è un elemento fondamentale, una volta che li danno in pasto ai lupi, i lupi li trascinano dove vogliono. A volte i lupi possono spolparli del tutto e persino seppellirne le ossa da qualche parte. L'interesse della tribù, e della coppia che ne è al comando, è di far girare la voce che chi si avventura in quelle zone fa una brutta fine ad opera dei lupi, anche a costo di far sparire il cadavere per sempre, comandati da un capobranco dalle caratteristiche insolite e quasi soprannaturali (un lupo albino con gli occhi rossi) - Un fratello od una sorella, marito e moglie, zio e nipote, padre e figlia, non ha questa grande importanza. Va bene una qualsiasi coppia con legami di sangue. Una coppia, e non una persona sola perchè sarebbe troppo banale. - I lupi possono essere selvatici ma anche addestrati. In Tex non sarebbe la prima volta, proprio a partire dalle due storie con protagonistta Zhenda. Ci sono stati altri esempi nel corso dei decenni di animali selvatici al servizio dell'antagonista di Tex. Non era questo il caso però nè di Mitla ed il Diablero nè degli uomini artiglio, in cui ad agire in maniera feroce erano esseri umani sotto l'effetto di sostanze allucinogene che li regredivano ad uno stato primitivo. - Il movente non è così labile come sembra. In un'economia di una tribu nelle foreste del canada che si basa soprattutto sulla caccia (certo non sull'agricoltura), quando arrivano degli estranei e ti sterminano la tua principale fonte di sostentamento, se permetti un po' le balle ti girano - la colpa va data in apparenza ai lupi perchè se si scopre che gli autori sono in realtà umani, arriva un battaglione di giubbe rosse e poi sono cavoli tuoi - ma per farli materialmente uccidere dai lupi, devi ferire le vittime perchè vengano indebolite ed assalite dai lupi che sentono l'odore del sangue. Un lupo ci pensa cento volte prima di aggredire un uomo nel pieno delle sue forze e se può, lo evita. Con una preda ferita invece ha gioco facile. Le ferite iniziali puoi anche infliggerle senza apparente intervento umano con coltelli od artigli (che infatti si sono già visti nella storia degli uomini giaguaro e che non mi erano nemmeno passati per l'anticamera del cervello) ma buttandoli giù da una scarpata fitta di rovi ed arbusti in fondo alla quale i lupi sono pronti con coltello e forchetta. Oppure si può riprendere lil tema della 'corsa della freccia' con la vittima che vede un barlume di speranza, ed invece viene rapidamente raggiunto nella foresta ed immancabilmente dilaniato - Tex e Tiger perchè sono più 'sensibili' alla cultura indiana ed al ruolo che ha il lupo nelle sue tante metafore e leggende (vedi i link allegati sopra). Carson non lo sarebbe altrettanto e trovandosi il lupo albino nel mirino del fucile gli spara. O sarebbe molto più sorprendente se non gli sparasse, rispetto a Tex o Tiger, che tra l'altro qualche sfumatura da 'sciamano' in tempi recenti pare persino averla... - per quel che poi mi riguarda, nel finale possono anche morire entrambi gli antagonisti, se le circostanze lo richiedono, capirai che problema. Alla fine, seppure non me ne sia reso conto nell'elaborare il soggetto, rileggendolo ed elaborandolo si vede qualche chiaro riferimento a "Balla coi lupi'.
  18. Non saremmo molto lontani da "La prova del fuoco/Un ranger per nemico", anche li con un figlio morto tragicamente ed il padre che ne incolpa Tex. Cambia il contesto, e lo sviluppo aperto a qualsiasi soluzione, che non è detto debba per forza essere altrettanto tragica, anzi. Magari più tardi espando lo spunto iniziale. Gli altri due sono soggetti più classici, soprattutto il secondo molto all'acqua di rose, giusto per far rivedere Satan.
  19. Ne propongo un altro, tratto da un altro classico filone texiano, quello canadese, questo anche con un possibile sviluppo e finale Gli occhi della foresta Un giorno alla riserva Navajo arriva una lettera di Jim Brandon che gli chiede aiuto per conto di una vecchia conoscenza: Soublette (I ribelli del Canada) da trapper e cacciatore ha fatto fortuna ed ora in Canada ha una compagnia delle pellicce tutta sua, ma da qualche tempo i suoi trapper spariscono misteriosamente senza fare ritorno. Qualcuno viene ritrovato giorni o anche settimane dopo sfigurato e con segni riconducibili all'attacco di un branco di lupi. Tex parte con Tiger e, una volta in Canada, anche con Soublette che non vede l'ora di rimettere i panni del trapper. Dopo un breve passaggio presso un piccolo avamposto delle giubbe rosse, dove Tex ne cante e ne suona quattro ad un antipatico ufficialetto impomatato che non ritiene la questione degna di merito, i tre ripartono e dopo varie peripezie scoprono che i responsabili sono fratello e sorella a capo di una tribu indiana in grado apparentemente di comunicare con i lupi, in particolare col capo branco, un muscolare e singolare lupo albino dagli occhi rossi (in realtà sono gli indiani ad uccidere i trapper dal momento che non gradiscono intrusi nei loro territori soprattutto quando uccidono animali per ricavarne pellicce e profitto in maniera indiscriminata invece che per il solo sostentamento (un po come i cacciatori di bufali visti tante volte in tex), , lasciandoli poi feriti e senza ami in balia dei lupi che li finiscono materialmente). La storia si conclude con la tragica morte di uno dei due fratelli (scegliete voi come) e l'altro che sconvolto per la perdita rinuncia ai propri propositi bellicosi, con Soublette che da parte sua promette che gli eventuali trapper della sua compagnia sceglieranno altre zone oppure compreranno le pellicce direttamente dagli stessi indiani. L'elemento nuovo è il ruolo dei lupi, che per una volta non sono solo le belve malvage assetate di sangue pronte a cogliere di sorpresa l'ignaro viandante colto di sorpresa da una tempesta di neve, e destinati ad essere regolarmente impallinati o scacciati dalle torce ricavate dal fuoco dei trapper, ma animali che obbediscono ai propri istinti per necessità di sopravvivenza, che gli indiani nella propria cultura temono ma anche rispettano, e che in questa occasione vengono biecamente sfruttati dai due fratelli per i propri scopi. Una scena, in particolare, vedrebbe Tex (o Tiger) 'dialogare' con gli sguardi con il lupo albino, in maniera molto simile a quanto visto ne L'orda del tramonto, ma stavolta non con l'arroganza della superiorità umana dimostrata in quel contesto da Vladar, ma con la comprensione e la consapevolezza del ruolo necessario anche del lupo nella vita della foresta, del folklore indiano, ed il... 'rispetto' che ne deriva. Un po' di materiale sull'argomento http://www.native-languages.org/legends-wolf.htm http://www.wolfsongalaska.org/chorus/node/179 (vengono citati anche i Navajos) https://en.wikipedia.org/wiki/Wolves_in_folklore,_religion_and_mythology#Arctic_and_North_America E butto lì anche un terzo soggetto, stavolta molto breve, idoneo magari ad una storia breve del Coloro o del Magazine, con il ritorno di (non so se da qualche parte ce n'è già una in programma, al contrario di Dinamite che credo sia già in fase avanzata) del cane Satan, ovvero Il diavolo nero Siamo ovviamente nella gioventù di Tex, che vive da poco con i Navajos. Un anziano navajo chiede l'aiuto di Aquila della Notte perchè non ha più notizie da giorni del figlio adolescente, partito per guadagnarsi il proprio nome da adulto uccidendo una grande preda, di solito un'aqula od un puma. Tex accetta e parte con Dinamite ed il cane Satan e dopo alcuni giorni, grazie anche al fiuto di Satan, ritrova le tracce del ragazzo fin quando non ritrova il luogo dove si era accampato e dove aveva effettivamente trascinato un grosso puma ucciso cominciando a scuoiarlo ma lasciando il lavoro interrotto a metà. Sempre seguendo le tracce, arriva ad un pueblo nella roccia dove scopre che il ragazzo è prigioniero di una banda composta da una decina di indiani, messicani e rinnegati mezzosangue, che non hanno ancora deciso se intendono venderlo come schiavo in messico o, più brutalmente, venderne solo lo scalpo. Nottetempo, anche con l'aiuto di Satan, Tex crea lo scompiglio nel pueblo e fa evadere il ragazzo, mentre l'ultimo indiano sopravvissuto della banda, nel momento in cui Satan gli salta addosso, esclama "Il diavolo nero!". E con questo nome 'onorifico' Satan verrà ricordato nei racconti dei Navajos.
  20. Nel pensare alla mia proposta di soggetto - che non ho nemmeno sviluppato quindi poteva prendere qualsiasi direzione, ma veniva richiesto di limitarsi ad uno spunto di quattro righe e non di scrivere l'intera sceneggiatura - in un primo momento mi sono reso conto che avevo inconsciamente pensato a El Muerto, e certo non a sto caspita di super lord di Ruju. E credo non ci sia niente, o pochissimo, di più texiano di El Muerto (sebbene scritto da Sergio e non da GLB). Certo se si vuole contrappore un antagonista a Tex non può essere un pivello che si crede Jesse James ed ancora gli puzza la bocca di latte, qualche qualità in grado di "far sudare" Tex dovrà pur averla, meglio un suo coetaneo o quasi coetaneo con una solida esperienza ed una scorza da duro. Fin qui non mi sembra ci sia niente che possa andare oltre il canone texiano, di storie di vendetta ne abbiam lette a decine in tutte le salse. Che l'antagonista principale della storia sia poi di colore è l'elemento nuovo, e nel west era più facile (e plausibile) trovare un nero che sapesse andare a cavallo e sparare che non un cieco con un uccellaccio sulla spalla a capo di una banda di freaks senza scrupoli. Da lettore di Tex da sempre, a me pare un soggetto, o meglio uno spunto, che nella saga texiana ci sta eccome. Poi se non interessa pazienza, ma che sia un soggetto non conforme al canone texiano mi trova del tutto in disaccordo.
  21. A dire il vero, la finta morte di Tex è apparsa diverse volte anche su Tex... a parte le innumerevoli volte in cui cade da cavallo quando gli sparano addosso in un'mboscata per poi far fuori l'imboscante appena si avvicina (o per scivolare via indisturbato e prenderli alle spalle), ma si è vista una cosa del genere anche in un ColorTex in cui un altro aveva scambiato gli abiti con Tex e veniva fatto fuori in un duello.
  22. Si ma sono i classici 'villain', a napoli si direbbe 'i malamente'... come anche Proteus, Mefisto, Yama, solo per rimanere a quelli più noti della saga texiana. Sono malvagi e se ne menano anche vanto
  23. Geronimo è già comparso tanti anni fa nella storia doppia cominciata con l'albo... "Geronimo!", disegnato da Ticci. La storia era piuttosto simile a questo soggetto.
  24. Concoro che il lord di Faraci pur essendo un personaggio 'originale' per la serie era venuto un po' troppo da lontano per inserirsi a dovere nella saga texiana, e non è certo a quel modello che mi riferivo, anzi... troppo' 'fighetto' per il rude west, un po' come quei due cacciatori inglesi, lord pure loro, di una poco memorabile storia di trenta anni fa, venuti in arizona come se fossero andati a caccia per le savane africane, a partire dall'abbigliamento, non c'eravamo proprio. E certo il lord inglese non aveva alcuna motivazione - nè gliene era stata data una - per 'competere' con tex. Del resto gli inglesi nella saga texiana son sempre stati presentati un po' troppo stereotipati, a partire non solo da questi lord ma anche i vari alti ufficiali delle giubbe rosse con i baffoni bianchi ed i basettoni che esclamano 'by jove!' ed offrono il the. Per questo invece ci vuole un nemico (che poi, forse, eventualmente, magari potrebbe cessare di essere tale, o forse no, chi lo sa ) spinto da forti motivazioni per entrare in scena, la più classica di tutti è la vendetta. Ma se si costruisce un personaggio come si deve (e non uno stereotipo) e lo si fornisce di un contesto altrettanto adeguato ne può uscire qualcosa di significativo. Per rimanere ad esempi recenti, Wolfman forse non è una storia che passerà agli annali dell'epica texiana, ma a leggere i commenti su questo forum il personaggio nella sue ferocia quasi animalesca è rimasto impresso. Ci vorrebbe un personaggio con la scorza dura come quella di wolfman o di capitan barbanera, ma la scorza dura o ce l'hai da quando sei nato (come tex) o te la fai attraverso l'esperienza e con le cicatrici sulla pelle e/o nell'anima (non dico brutto come el muerto, ma insomma...diciamo come il buon Sumankan, solo che Sumankan ogni tanto si fa prendere dai 'pianiperlaconquistadelmondo' e si perde un po' per strada...).
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