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gilas2

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Messaggi pubblicato da gilas2

  1.  

    <span style="color:red">2 ore fa</span>, San Antonio Spurs dice:

    Travestita da suora, ovviamente. 

     

    "Omnia munda mundis, sorella!"
    "Eh?"

    "E che ne so, c'è scritto qui sopra"
    (semicit)

    ***********************

    Comunque dovrò rileggere i sette albi da capo con calma per dare una mia impressione e capire cose che magari mi son sfuggite ad una prima lettura 

     

    Per ora, mi bastano le spiegazioni di borden sulla distinzione tra la prima parte (Mefisto a SF) e la seconda (come 'turlupinare' Mefisto)

    Dal punto di vista della storia, la prima parte risulta più coinvolgente della seconda, dove alcuni snodi sono in effetti un po' telefonati

    Dal punto di vista dei disegni invece - ma son di parte, e si vede dal mio avatar - Civitelli non è e non può essere mai messo in discussione (alcune vignette, con l'uso del chiaroscuro, sono tecnicamente insuperabili) e per me e a rimane una spanna sopra i Cestaro (che invece, personalmente, gradisco molto meno).

    Chi critica Civitelli non saprebbe disegnare nemmeno l'omino 'a bastoncino'.

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  2. Arrivo buon ultimo come spesso capita (ormai faccio spesa una volta al mese quando sono usciti tutti)

     

    La storia in sè era ampiamente prevedibile soprattutto per gli stilemi di Nizzi: origlioni, abbuffate, indizi buttati davanti agli occhi, pard onniscienti e invulnerabili (sparatorie alla Faraci come se piovessero) e chi più ne ha più ne metta

    Il finale è pesantemente preso se non copiato dal finale di Fuga da Anderville, solo sviluppato su trenta pagine invece di tre o quattro

    E ciononostante, tutto questo premesso (proprio perchè si sa cosa aspettarsi, e ci sono state prove ben peggiori), tutto sommato si fa leggere, tra il 6+ ed il 6.5

     

    I disegni, no. Non capisco questo entusiasmo per Casertano, che probabilmente per la necessità di consegnare 300 tavole in tempo, 'tira via' parecchio e si vede, i volti sono quasi tutti disegnati sproporzionati, difformi, e ricordano il tanto vituperato Diso 

    Il lato peggiore sono i cani: improbabili ed inesistenti molossoidi gonfi come se mangiassero carne e steroidi, e di massa tale che se esistessero davvero chi venisse aggredito non avrebbe nemmeno il tempo di dire nè ah ne bah che gli avrebbero già maciullato faccia e braccia, figuriamoci mettere mano alla pistola e farne fuori quattro

    Se proprio si voleva mettere in mezzo dei cani in grado di aggredire l'uomo 'per indole', si poteva pensare al fila brasileiro (usato per dare la caccia agli schiavi fuggitivi nelle fazendas, che però sembrano dei grossi segugioni quindi poco scenografici) o, al limite al limite, al dobermann (che però non è detto già esistesse in quel periodo storico, dato che come razza è stata ufficialmente riconosciuta solo a fine 800 e gli incroci per farvi vita cominciarono nella seconda metà del secolo)

    Tanto valeva usare i puma o le pantere nere di Zendha, sarebbe stato più verosimile...

  3. Appena finito di leggere, una nota su Atzori: è enormemente evoluto e migliorato da quando apparve ormai diversi anni fa su Nathan Never, tanto che si fa quasi fatica a riconoscerlo. C'è, come han notato altri, anche un po' del primo Ticci e un po' di più del tardo Monti in effetti, ma nell''approcciare Tex a qualche modello bisogna pur rifarsi... 

  4. <span style="color:red">10 ore fa</span>, Condor senza meta dice:

    Comunque non sottovalutiamo un aspetto molto importante: una cosa è abbozzare un soggetto anche funzionale, tutt'altra storia comporre una sceneggiatura. Gestire i tempi, distribuire le sequenze di azione e intervallarle con le giuste pause, scegliere il taglio "visivo" delle scene, regolare i dialoghi per non intasare le vignette e donare le giuste indicazioni per il disegnatore non è affatto semplice. In fondo lo sceneggiatore è soggettista, montatore e regista allo stesso tempo.

    Esperienza e mestiere sono fondamentali pen non cascare in banali errori o snodi non convincenti.

     

    In fondo anche il soggetto migliore se non sviluppato con una degna sceneggiatura può divenire banale o noioso.

    Ci andrei piano a definire semplice scrivere un fumetto (non solo Tex!). 

     

     

    e io che ho scritto, prima? :D

  5. Che poi

     

    Nel tamburino in seconda pagina spesso c'è la distinzione tra "Soggetto di" e "Sceneggiatura di"

     

    e non sempre sono la stessa persona ;)

    Quindi un buon soggetto richiede anche un buon sceneggiatore, altrimenti si possono avere pateracchi con un buon soggetto ed una pessima sceneggiatura, un pessimo soggetto ed una buona sceneggiatura, un pessimo soggetto ed una pessima sceneggiatura 

     

    GIUSTO PER CONFONDERE UN PO' DI PIU' LE IDEE 

     

    *sghignazzo MEFISTOfelico*

  6. 5 minuti fa, Joe Silver dice:

    Ho letto solo adesso la storia. C'è una cosa che non capisco: Kit si tuffa  nel fiume. OK a questo punto si aprono due possibilità

    1) Kit riesce a risalire a bordo ( grande prova atletica) ma ciò non viene mostrato eppoi si sarebbe rimessi a cercare la Gazza ladra a bordo. Quindi non è così.

    2) Kit rimane in acqua. Cosa fa? Nuota sino a New Orleans? Come mai sbarca da un battello? Ha preso il prossimo che passava? Cosa ci fa Nat ad attenderlo ? Boh. Probabilmente c'è una spiegazione logica che io non riesco a trovare . Se non ci fosse allora 

     

     

     

     

    E' arrivato in un modo o nell'altro ad una 'stazione' lungo il fiume della linea battelliera e da li, prima di prendere il battello successivo, ha telegrafato a McKennet comunicandogli quando sarebbe arrivato

    Semplice.

  7. 8 ore fa, Letizia dice:

    Verissimo.

    Però in base a questo concetto, possiamo vestire Kit con una calzamaglia rosa e io smetto di comprare Tex.

     

    Ricordo che Superpippo ha la calzamaglia intera rossa di lana (comunemente nota, appunto come 'superpippo') ma non per questo si smette di comparare Topolino :D

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  8. 16 ore fa, Letizia dice:

    il pettorale (di cui non ho mai capito l'utilità) dal giallo all'arancione e i pantaloni dal marrone al violetto. 

     

     

    Semplicemente, era una tipo di camicia/giubba che all'epoca si usava (si presume dovesse avere una qualche sua funzionalità)

    Se non erro, gli ufficiali a cavallo in giacca blu usano quel tipo di camicia/giubba, anche se ovviamente in tinta unita

    Si è vista anche in qualche film con (vado a memoria ma senza pretese di certezza) John Wayne, Jamew Stewart e Alan Ladd (o potrebbe essere Richard Widmark, entrambi biondi e simili all'aspetto).

    Il discorso dei colori della giubbacamicia di Kit è semplice (per quanto discutibile), per distinguerlo dagli altri soprattuto in copertina (stesso motivo per cui Tex ha la camicia gialla)

    Su John Wayne ricordavo bene

     

    john-wayne-4.jpg

     

    JOhn Wayne in Stagecoach

    Richard Widmark in giubba blu versione da ufficiale militare:

     Cult Movie: Two Rode Together an under-appreciated John Ford Western - The  Irish News

    • +1 1
  9. <span style="color:red">8 ore fa</span>, Poe dice:

    Infine si apprende che Kit Carson abbandonò la scuola a tredici anni per andare a caccia di bufali. Informazione mai apparsa prima, se non sbaglio. (Sarebbe bello uno Speciale Tex Willer in cui Carson racconta ai pards la sua adolescenza e giovinezza!). B)

     

     A me non giunge come del tutto nuova questa cosa, forse l'aveva già detto in passato da qualche parte (o una cosa del genere)

  10. <span style="color:red">4 minuti fa</span>, PapeSatan dice:

    Massimo rispetto per il regolamento e i suoi tutori, massimo rispetto per la sensibilità altrui, ma reputo che due settimane di sospensione dell'account di @Diablero siano una pena esagerata rispetto al "reato" (che definirei una prevaricazione dialettica di stampo "sgarbiano"), per il quale tra le righe mi era sembrato di cogliere le sue scuse, o comunque la moderazione dei suoi toni, nei suoi post ancora prima che la sanzione venisse comminata.

    Lungi da me il voler prendere le difese di chicchessia (ancor oggi su Felipe di "Aguas Negras" la pensiamo in modo diametralmente opposto, dopo esserci confrontati in modo altrettanto acceso ma mai offensivo), ma confido nella corte (e nell'accusa) per una riduzione della pena.

    Ma anche no. 

    Dura lex sed lex.

    E qui mi taccio.

  11. 2 ore fa, Letizia dice:

    Ma la vedo solo io, in copertina, la testolina piccina piccina di Tex rispetto al busto?

     

    No, è proprio da bocciare in toto. 

    Tex storto, sproporzionato, sembra un pupazzo, soprattutto testa/collo/braccio (uan ciu tri, testa collo braccio baby...).

    Una delle cose più brutte mai fatte da Villa.

  12. Ravanando su google, non credo proprio che possa funzionare, a meno di avere un impasto della consistenza della gomma o quasi (ma poi come fai a metterlo in una fiaschetta??)

    Più banalmente, da quel che si legge il cornbread si poteva preparare semplicemente in padella o su uma lastra in pieta arroventata, come un pancake ma lievitato.

  13. 24 minuti fa, Juan Ortega dice:

    La fine di questa lunga e appassionante storia mi lascia realmente appagato, un po' come la luculliana cenetta di pesce che mi sono concesso ieri sera:)

    Gli ingredienti che mette in tavola Nolitta sono di altissimo livello e ben dosati: l'amalgama dato dagli splendidi disegni di Fusco è la classica ciliegina sulla torta.

    Trovo veramente ispirata la sceneggiatura stesa dall'autore, che non risparmia colpi di scena, tradimenti e combattimenti all'ultimo respiro, tutti ben incastonati all'interno della rivolta sobillata dai due cugini Goudret.

    Proprio la caratterizzazione di questi ultimi due, il Profeta e Big Bear, sono una della carte vincenti della storia, proprio perché riescono a rendere il tutto credibile e convincente.

    Due figure emblematiche dei diversi spiriti che animano rivolte di questo tipo, ovvero quella idealista e un po' utopistica (Roger) e quella violenta e approfittatrice (Pierre).

    Splendida la resa della drammatica fine di Roger, portato via come una reliquia dagli indiani che lui aveva dimostrato di capire e con i quali era riuscito ad instaurare un vero dialogo.

    Forse la figura di Donovan non è così comprensibile e riuscita come le altre ma, all'interno di una storia che mi ha appassionato così tanto, la digerisco senza troppi problemi.

    Tra le mie preferite di Nolitta e in generale dell'intera serie di Tex.

     

     

    Concordo, anche per motivi 'affettivi', dato che è una delle prime storie che abbia mai letto di Tex 'rubandola' all'estemporanea collezione di mio zio. Credo di averlo già detto in passato, ma la ricordo anche per il taglio cinematografico a campo lunghissimo in diverse sequenze (i panorami canadesi solcati in canoa) riviste forse solo nelle scene iniziali e finali con il battello in "Sulla pista di Fort Apache".

    Ps non mi pare che nella scena iniziale nel bar saloon Tex nomini proprio Mefisto, mi pare dica solo che non gli piacciono maghi e prestigiatori (facendo, comunque, un ovvio riferimento al primo Mefisto).

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  14. <span style="color:red">49 minuti fa</span>, Piombo Caldo dice:

     

    Diciamo che non fa vedere come si avvicina alla prigione, e come si sbarazza di tutte le guardie, e di come riesce a recuperare le chiavi. Non penso ci fosse stata una sola guardia a presidiare la fortezza prigione.🙋‍♂️

    Esigenze di spazio di sceneggiatura, ovviamente... poche vignette bastano

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