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Gunny

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Tutto il contenuto pubblicato da Gunny

  1. Di Boselli i tre Texoni, per via dei disegnatori. Di Ruju la storia con Scascitelli: il disegnatore non mi piace ma la trama mi attira moltissimo! Di Faraci il color di Rossi: faccio finta di dimenticarmi il colore e mi immagino i bellissimi disegni in b/n
  2. Gunny

    [656/657] Nodo Scorsoio

    Recchioni dice che Tex vende tanto perchè, essendo un fumetto rivolto al popolo TUTTO (dall'illetterato a Umberto Eco), il suo punto di forza è la ripetizione continua dei concetti: nel senso che al lettore una cosa gliela devi ripetere 200 volte perchè la capisca. Ecco forse perchè Nizzi c'ha messo vent'anni prima di essere messo alla porta e perchè è piaciuta questa storia di Faraci.
  3. Gunny

    [Color Tex N. 07] La Strada Per Serenity

    I colori non mi pare siano molti differenti da quelli di tutti gli altri color estivi. Appunto. Agghiaccianti come quelli degli altri color estivi.
  4. Gunny

    [658/660] Winnipeg

    Quoto. L'ho sempre detto che le armi di Claudione sembrano fatte di carta.
  5. Gunny

    [658/660] Winnipeg

    Finalmente ritornano Boselli + Font!
  6. Gunny

    [Color Tex N. 07] La Strada Per Serenity

    Mi spiace per Recchioni ma anche questo Color estivo per me rimarrà in edicola. I colori sono agghiaccianti, e anche Del Vecchio non è che mi faccia impazzire...
  7. Mi associo! anche a me piace la versione rossa. Mi farebbe piacere se ogni tanto potesse ritornare. Più che rossa mi piacerebbe bordeaux o rosso scuro, tra l'altro storicamente più accurata del giallo fosforescente.
  8. Gunny

    [Texone N. 30] Tempesta Su Galveston

    Invece a me piacciono soprattutto per via degli inseguimenti nei vicoli del porto, per i pestaggi nelle bettole e per i combattimenti con i cinesi ecco il bello dei gusti diversi: se per una volta non si accontenta un lettore, ce n'è sempre un altro che ne prende il posto.
  9. Gunny

    [Texone N. 30] Tempesta Su Galveston

    Ci sono delle storie cittadine notevoli, a me piacciono anche come variazione sull'ambientazione abituale. E infatti non ne vengono proposte poi tante. Adoro le storie di ambientazione cittadina, ma non piacciono quelle ambientate nelle città che non hanno nulla di western (tipo appunto Galveston o New Orleans, oppure le metropoli tipo San Francisco).
  10. Gunny

    [656/657] Nodo Scorsoio

    Quoto, ma già dalle anteprime c'è poco da sperare: la classica rissa da saloon è assicurata, bisognerà vedere se è il tipico "riempi-pagine-per-allungare-il-brodo" faraciano. Nemmeno il primo albo tutto azione fa ben sperare, perchè mi ricorda l'orribile "Braccato!".
  11. Gunny

    [Texone N. 30] Tempesta Su Galveston

    Mi associo totalmente ai pareri positivi, Ruju ormai è una garanzia e Rotundo - seppur non abbia mai letto nulla di suo - mi sembra davvero un signor disegnatore. E poi che copertina!!! Peccato solo per l'ambientazione (una di quelle che meno preferisco e che meno mi affascinano).
  12. Gunny

    [654/655] Inferno A Oil Springs

    Secondo me hai bisogno di un paio di occhiali nuovi o hai guardato la pagina sbagliata. Randy appare nella quarta vignetta di pag. 69 ed il braccio sinistro con tanto di mano è visibilissimo, tanto che nella mano sinistra porta un piatto esattamente come nella mano destra. Mea culpa, non mi raccapezzavo dell'errore perchè ho guardato la pagina 69 del secondo albo, invece vi riferivate al primo. Confermo comunque che non ne farei una tragedia, gli errori capitano ovunque, figuriamoci per chi macina pagine di fumetti.
  13. Gunny

    [654/655] Inferno A Oil Springs

    Ma perchè, c'è ancora qualche texiano che si scandalizza per una scena innocente come quella? Io non ci ho fatto neanche caso!
  14. Gunny

    [654/655] Inferno A Oil Springs

    Ho trovato la storia odiosa, per via di tutta l'atmosfera caciarona e da commedia, con tutte quelle risate, quelle stupide battute e quegli sghignazzamenti totalmente fuori luogo in una storia di Tex. Mi hanno davvero dato fastidio. Nemmeno il resto mi è parso una gran cosa, l'ultimo albo è per più di metà piatto e monocorde, quasi tutto incentrato sul processo-farsa, poi c'è qualche pagina d'azione che vorrebbe giustificare (invano) l'"inferno" del titolo. Niente da fare, insomma, e mi dispiace per Manfredi, che reputo un fuoriclasse da vedere costantemente su Tex. Ma purtroppo questo, per me, è un passo falso. Leomacs magistrale, tratto perfetto per il western sporco e polveroso - alla "spaghetti". Infine, due righe sugli errori: non ho assolutamente visto quello di Randy a pag. 69: vedo solo che l'ex-soldato appare nell'ultima vignetta col braccio sinistro (quello mancante) che sfiora il bordo della vignetta stessa e che non permette di giudicare appieno se quel braccio ci sia o no (secondo me non c'è, si vede la linea dove la manica si piega). Ma anche fosse, non ne vedo il dramma. Trovo più fastidiosa tutta l'atmosfera da farsa che permea l'intera storia, qualcosa che spero di non rivedere mai più su Tex.
  15. Senza entrare nel merito di pagamenti e cifre - è giusto che queste rimangano fatti dei diretti interessati, e per ciò mi accodo al pensiero di Sam - mi piacerebbe saperne di più dal punto di vista prettamente "fiscale". Voglio dire, ho sempre avuto la curiosità di sapere come i collaboratori editoriali (disegnatori, sceneggiatori ma anche redattori e traduttori) vengono pagati: assegno, contanti, versamenti c/c? E loro stessi, come si regolano con i vari contributi fiscali? Hanno la partita iva? Fanno fattura? Ecc.
  16. Gunny

    Gli Almanacchi Diventano Magazine

    Se qualcuno lo chiama "novità" è perchè è stato rinnovato nel nome, nella grafica e (forse) nei contenuti (e quindi una cosa diversa, "nuova" sotto questo punto di vista), non certo perchè è un prodotto "nuovo"/"inedito"
  17. Gunny

    Gli Almanacchi Diventano Magazine

    Personalmente mi accodo alle "critiche" al cambio del nome. Almanacco è una bellissima parola, molto evocativa, che mi ha sempre incuriosito e affascinato. Per uno speciale di Tex (e sul West) era perfetta. Mi dispiace che l'abbiano soppressa, anche se approvo l'idea del rinnovamento. Personalmente non mi tange se la nuova versione conterrà una o più storie brevi, l'importante è che mantengano l'apparato redazionale (e le illustrazioni di Di Gennaro). Mi ricordo quando anni fa scoprii questa pubblicazione, credevo di aver scoperto l'acqua calda!
  18. A me il Tex di D'Auria sembra una brutta copia del Tex villiano
  19. Ma infatti in quella storia c'è il Tex giovane, visto che è ambientata negli anni 50, Tex ha i capelli lunghi e non conosce ancora Carson. Non so che ti aspettavi dall'anteprima, forse Tex bambino che giocava a indiani e cowboy con gli amichetti... Lol però ora che ci penso un Tex bambino, anche in un solo disegno, non mi dispiacerebbe vederlo
  20. Io spero solo che questa nuova collana non faccia la fine dei Texoni, ovvero non ci finiscano praticamente tutti i disegnatori Bonelli. Invece spero sia mirata solo ed esclusivamente a quei disegnatori internazionali (Manara, Swolf, Girod, Castellini, Romanini, ecc.) che altrimenti non accetterebbero di disegnare una storia di 240 pagine come un Texone
  21. E infatti, per questo non mi spiego (o me lo spiego come ho scritto nel mio post) tutta sta caterva di critiche sulla "non canonicità". Anzi io nella storia di Serpieri ci ho visto un Tex come vorrei sempre vederlo sulla regolare.
  22. Il Tex di Serpieri ha un'accuratezza storica incredibile, e a quei tempi e in quei posti facevano così con gli indiani. Non sono sicuro che tagliare i capelli a un indiano per umiliarlo sia storicamente una cosa corretta, e sono ancora meno sicuro che sarebbe servito a evitare un massacro come nella storia di Serpieri.
  23. Quoto e appoggio incondizionatamente questa speranza. Dai che il prossimo (o uno dei prossimi) sarà Manara L'unico mio cruccio è che questa collana sia arrivata in ritardo, visto che Moebius non c'è più Però Boselli può parzialmente correre ai ripari offrendoci il Tex di Swolf e di Blanc-Dumont (soprattutto del primo)!
  24. (!attenzione, può esserci qualche spoiler!) Secondo me tutte queste critiche al fatto che non è un Tex canonico sono dovute al lavaggio del cervello che è stato fatto dalla Bonelli per pubblicizzare l'albo. Da tutte le parti si legge di un "Tex che non è Tex", di un "Tex fuori dai canoni classici", ecc. e voi, per influenza, vi siete convinti che è così anche dopo la lettura. In realtà di così poco canonico in questa storia non ci vedo nulla: cosa fa Tex? Uccide i cattivi (cosa che il "vero" - come lo chiamate voi - Tex ha sempre fatto), salva una donna e il suo bambino (cosa che il "vero" - come lo chiamate voi - Tex ha sempre fatto), rispetta gli indiani (cosa che il "vero" - come lo chiamate voi - Tex ha sempre fatto), evita il massacro dei suoi compagni (cosa che il "vero" - come lo chiamate voi - Tex ha sempre fatto), è coraggioso e sfida a duello un indiano sanguinario (cosa che il "vero" - come lo chiamate voi - Tex ha sempre fatto). Tutta la violenza di cui si parla non la vedo, anche perchè il punto clou non è nemmeno mostrato, e comunque è più che giustificato. La camicia di Tex? Ho letto lamentele a questo riguardo, e ripeto che nemmeno qui ci vedo nulla di speciale: è una semplice camicia di pelle, gialla, senza tasche, come conforme all'epoca. Allora nemmeno quella del primo Tex è canonica, perchè era pure quella senza tasche, e per giunta rossa. I capelli di Tex! Lol! Le lamentele per quattro dita di capelli in più sono ridicole! Per chi ancora li ha, se li faccia crescere e poi faccia il confronto: è sempre lui o è un'altra persona? Si è trasformato in un hobbit, in un giapponese, in un Berlusconi? No! Idem per il Tex di Serpieri, che tra l'altro non faccio assolutamente nessuna fatica a riconoscere. Altri due punti: 1) C'è un motivo per cui questa storia non è stata pubblicata in un'altra delle tante collane di Tex: proprio perchè ci si aspettava una reazione così critica da parte dei lettori, e proprio per non sconvolgere la continuity "ufficiale". 2) A me piace vederla, questa storia, come la genesi di Tex, la genesi letteraria. E' inutile del resto girarci attorno: anche se leggiamo le collane classiche di Tex sappiamo benissimo che non è mai esistito realmente, e ciò eppure non toglie nulla al piacere di leggerlo. Perchè dovrebbe farlo la storia di Serpieri? Solo perchè ci dice quasi in faccia che Tex non è mai esistito? Il dottore in questa storia ci dice che il vero Carson è morto nel '68, ma noi sappiamo che il Carson di Tex NON E' il Carson famoso morto nel '68. Quindi?
  25. Gunny

    Il Texone Di Kubert. Censurato ?

    Questa censura palese è veramente, ma dico veramente, ridicola! Tanto più se pensiamo che in realtà non ci sarebbe niente da censurare, visto anche la scena molto molto "leggera" dello "stupro" (che peraltro manco avviene, nè nascosto nè disegnato). Queste sono proprio cadute di stile che se mi fossero state chiare fin dal principio sicuramente non avrei acquistato il Texone, perchè sono davvero scelte stupide.
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