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San Antonio Spurs

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  1. Perché ormai si cerca di accorciare il più possibile, stile imposto dai quotidiani. Esempi sportivi: l'Atalanta è la Dea, la Fiorentina la Viola; Inter e Milan se la cavano, così come Inter e Lazio, la Juve è così da decenni. Poi, vogliamo parlare di Dad o tornando allo sport di prove libere, nei GP dei motori che diventano FP? Senza contare - ma qui non parliamo di questo, della scomparsa di punti, doppi punti e virgole, nei titoli. Qualcuno lo spiegherà, in effetti ti do ragione, perché ha sorpreso anche me.
  2. Sarà, ma è una copertina che a me non piace (eufemismo)
  3. L'obiettivo di base è caratterizzare Tex in copertina, non è detto che basterebbe solo il logo della testata a farlo; l'intento è quello di precisare che si tratta di "quel" prodotto. Per questo non critico la copertina dell'ultimo Maxi: è a suo modo celebrativa, quindi giusto ci fossero tutti i pard (la S non ce la metto). Poi, Villa come Galep fa schizzi di proposte e in base a quelli si procede. Rispetto a Gale è certamente propenso a riempire di più la pagina, ma non lo trovo un difetto e se comparo le sue ad altre copertine della Bonelli non lo vedo né in affanno né in difetto. Con scelte diverse interpreta comunque quello che dal copertinista ci si aspetta: presenza del personaggio più che sua predominanza nella scena. Infine: in un contesto di lettori che immagino abbiano in larga parte fatto la Maturità quando il voto finale era 60 e non 100, come diceva Ivano Dionigi, ex rettore dell'Università di Bologna, "Tradizione è conservare il fuoco, non adorare le ceneri". E la tradizione delle copertine di Tex è una torcia che Galep ha consegnato a Villa e che quest'ultimo tiene accesa benissimo.
  4. Credo che Villa sia il migliore dei copertinisti possibili, tenendo conto del fatto che le copertine devono "bucare". Un altro fuoriclasse come Civitelli, ad esempio, non lo vedrei adatto, perché la sua caratterizzazione in bianco e nero non si adatterebbe molto al colore.. E' un po' lastoria dei comici da TV o da cinema. I tempi sono diversi, ce ne sono stati di grandissimi in entrambi i campi, ma il meglio lo davano e lo danno in un ambito solo. E poi, abbiamo uno che è bravo e al quale auguro di battere Galep arrivando almeno fino al 801, non vedo neanche tutta questa necessità di cambio e infine: Tex è fatto di tradizione, quando l'innovazione non è sufficiente a motivare un cambiamento. Dunque, semmai, riparliamone fra otto anni. Naturalmente, è solo un'opinione, non una pretesa verità.
  5. Mi sono sempre piaciute le storie con El Morisco, qui si va a tentativi, dei pard, contro una minaccia misteriosa e Tex e gli altri agiscono un po' a casaccio, ma ci sta. Storia degli anni d'oro. L'unica, direi, senza uno o più avversari umani o animali, alieni o meno o esseri preistorici, ma solo contro questa forma di essenza vegetale aliena.
  6. Bene, grazie. L'abbiamo stoppata subito.
  7. Insomma, dopo tutta questa discussione pare di aver capito perché non è morto Carrillo. Non vorrei scatenarne un'altra chiedendo come mai il colonnello Lamont si becchi una pallottola dalle parti del cuore e abbia ancora tempo di dire: «Nessuno... può essere.. così veloce».
  8. Perché hai il coraggio e per certi versi l'umiltà di venire a spedare qui a noi profani, lo stato delle cose. Alcuni di noi, io per primo, siamo un po' tardivi. io per primo non vorrei essere polemico, quando faccio delle critiche e infatti ho dichiarato di volere fare voto di astensione per questo numero.Almeno fino al mio compleanno. Che è il 12 maggio, quindi qualche giorno dopo l'uscita del secondo albo.
  9. En passant. C'erano zombi o zombie fra i seguaci di Baron Samedi?
  10. Ecco la sua cortese e rapida risposta: Per "tradizione" non è consentito a Tex di avere copertine colorate in quel modo. Le si fa ricolorare al computer».
  11. Non credo sia una questione di costi, ma di gusti o forse di tradizione. Non penso nemmeno che esista un pregiudizio sulla colorazione originale ritenuta meno accattivante, per la vendita in edicola, rispetto a quella definibile come più tradizionale. sai cosa faccio, da giornalista? Lo vado a chiedere direttamente a Claudio Villa.
  12. Chiedo scusa, la frase corretta è "Accadeva con Galep, accade con Villa...".
  13. Perché come è accaduto da sempre ci sono copertine definite "Quattro stagioni", che sono solo evocative ma non hanno niente a che fare con le trame all'interno. Anzi, a volte sono addirittura fuorvianti, vedi quella del mensile numero 94, dove Tex porta in braccio un esanime Kit Willer, che in realtà nella storia non viene ferito o comunque non si fa male. Accadeva con Galep, accade con Galep, vedi la copertina del recente "Scontro finale".
  14. Sulla vignetta nera ha già dato una spiegazione Borden. Non mi interessa essere sibillino. Posso per una volta astenermi dal giudizio su un albo? Il dottore mi ordina altre cose e poi, se sto zitto, non deve essere per forza perché c'è qualcosa che non mi va di commentare, negativo o positivo che sia. Lamento solo una cosa, qui: permalosità non diffusa, ma presente e senza tornare, come supponi, nell'essere sibillino, sospendo il dibattito - per quello che mi riguarda - per una ragione che borden conosce e che mi vedrà un po'impegnato, spero, per il tempo di qualche altro numero. Hasta luego.
  15. Sulla storia e sui disegni, sospendo il mio giudizio. Conscio di provocare sconcerto fra chi se l'aspettava, il mio intervento. Sull'aumento di prezzo, ho già dato e ho già detto. Mi viene solo da fare un commento. "Save the private Borden".
  16. io l'avevo già chiusa da mo. resta valida la massima che la chiarezza è la buona educazione di chi scrive, dunque se in quel senso sono stato "maleducato", chiedo scusa. Adesso vado a comprare il mensile, ma come da proposito non ne parlerò, se ne parlerò, prima di due o tre giorni e del resto non c'è di sicuro la fila per leggere il mio parere. Casomai la curiosità per vedere se sarò ancora critico, come mi pare di capire esserlo stato assai negli ultimi tempi. Buona giornata.
  17. Ma no, sono io che sono polemico per forza a farlo notare. A dire che non si è mai visto niente del genere. A far credere che una storia mediocre abbia un giudizio condizionato solo da quel particolare. Quello è un esempio, non sarà giudicato fondamentale, ma un'idea la dà e su tutto il resto dell'albo, nelle due storie, non aggiungo verbo. Lontanissimo dal pensare che tu ti faccia andare bene tutto e soprattutto senza volontà alcuna di offendere. Mi pare che io e te ogni tanto inciampiamo sulle parole, nel senso che non ci comprendiamo, ma per quello che mi riguarda io la finisco davvero qua. Sei un eccellente interlocutore, spesso al mio contrario, ma sei un pard di qualità. Buonanotte.
  18. Carlo, grazie della citazione di Giampiero Albertini, credo che riguardasse una pubblicità di elettrodomestici. Provo a spiegarmi brevemente. Non voglio essere polemico a tutti i costi, se per un paio di occasioni recenti gli albi non mi sono piaciuti, però non posso non risponderti ad accuse, chiamiamole così, che mi fai. Esprimiamo giudizi, no? Mi hai bacchettato su Zamberletti-Candita, a te sono piaciuti a me no e restiamo nell'ambito dell'opinione personale. Quindi, andiamo avanti, De Luca potrebbe anche essere Michelangelo o Giotto o Caravaggio, ma tu davvero sostieni che questo Maxi sia in tutte e due le storie esente da critiche, sia di sceneggiatura che di disegno. Poi, ti dico, da tifoso di calcio della Juventus il tuo discorso a suo favore è come quello di chi dice "Sì, ma Pirlo è un esordiente". Ma finora lo è da mezzo perdente, e - chiedo scusa a quelli di alla fede - la Juve è come Tex. Ho citato quella unica vignetta proprio per non alimentare polemiche, perché nel complesso avrei avuto molti altri pretesti per criticare il lavoro complessivo, ma come avevo anticipato me ne sono astenuto, ma... Carlo, in 73 anni di Tex tu hai mai visto una vignetta nera e chissenefrega del per qual scuola lavora De Luca? A te piace? Lieto, ma non credere che per partito preso io mi metta di traverso alla SBE. Ma nemmeno mi faccio andare bene ogni usciata prescindere e sul Maxi, come ho detto e ripeto, mi astengo da ogni ulteriore giudizio. Vai avanti tu. Ho già detto. Ho già dato e non ho pregiudizi di base nel dare giudizi. Lieto che a te sia piaciuto quello che invece a me non mi ha soddisfatto, ma - ripeto - se hai un sospetto e mi pare di sì di prevenzione, no.
  19. Ci arrivavo anche io. Stellatissimo., no. Utilissimo, nemmeno se non al suo disegnatore. Posso dire li peggio mai visto, come singola vignetta? No, mi limito al "poteva essere fatto meglio". Raffazzonata mi sembra un termine giusto. Oppure improvvisato e non so che cosa sia peggio. Poi qualcuno magari verrà fuori e nella splendida parlata romana dirà "Stai a guardà er capello". Sì,, particolari in un contesto generale sciatto. Però la grammatura della carta aumenta, in seconda e terza di copertina c'è il colore, ci viene detto dal Bonelli di terza generazione... Allora sì.
  20. Carlo, è un discorso già affrontato. la Bonelli consegna. il distributore fa quello che gli pare, certamente dentro certi limiti. Quando ero direttore di un settimanale chiuso i reazione e stampato la domenica notte, a Bologna, arrivava a Bormio il martedì mattina e a Reggio Emilia il mercoledì. Per questo ho fatto un appello per non fare commenti e soprattutto anticipazioni per qualche giorno dopo la premuna uscita in edicola degli albi.
  21. Non c'è rischio di spoiler.E' completamente nera.
  22. Avendo studiato per otto anni la lingua tedesca, traduco l'espressione "Zeitgeist", che significa "Spirito del tempo". Ecco, il Maxi che ho comprato oggi mi ispira uno spirito del tempo, volgarizzando e distinguendo: un andazzo di cura e qualità della SBE. Non commento e non do voti alle due storie, nel complesso di sceneggiature e disegni. Propongo solo la visione della prima vignetta di pagina 299, giusto per mostrare lo spirito del tempo o andazzo che dir si voglia, proposto da questo Maxi da 8,90 euro. Euro che in tedesco si pronuncia Oiro.
  23. Giustissimo. Aggiungerei: potreste evitare di commentare l'albo resistendo per due o tre giorni, dal momento che come è stato evidenziato la distribuzione non è omogenea e fra certe località passano appunto due o tre giorni di differenza dell'uscita in edicola? Anche perché non è ancora olimpica la specialità di dare giudizi per primi, non comporta nessun tipo di vantaggio per sé, mentre come pensa sicuramente Leo può provocare danni ad altri o indurli a non entrare per un po' di tempo in questo forum. Ricordate lo slogan pubblicitario "Basta poco, checcevo?". anche per me, niente di personale, ma vediamo cosa accade domani con il mensile. Dico domani perché a Bologna dovrebbe uscire domani.
  24. Alla quale bisognerebbe aggiungere "Una fetta di torta di mele" e "Caffè nero".
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