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ymalpas

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  1. ymalpas

    Domande A: Claudio Villa

    Claudio muoio dalla curiosità di vedere la copertina per la storia dei Cestaro in edicola a marzo, puoi darci qualche indicazione su come sarà ?
  2. Sicuramente ci sarebbe spazio per una terza e definitiva storia, ha recentemente dichiarato Boselli in merito al ritorno sugli albi di Tex del suo personaggio noto come "Il Maestro", visto che non è morto, ma per il momento non lo ispira!!!
  3. ymalpas

    Domande A: Claudio Villa

    Claudio, come mai nelle copertine vediamo comenuvole quasi sempre dei "cirri" è Sei tu che le imposti così o il colorista ?Per la tipologia delle nuvole vedi:http://www.icsvedano.it/nubi/nubi. htm
  4. Un Tex inedito ( è ) di Giancarlo Alessandrini.
  5. ymalpas

    Nizzi: Lascia O Raddoppia ?

    Oops... mi accorgo solo ora di questo grossolano errore di battitura... in effetti volevo scrivere semplicemente "Tex e Nizzi" senza l'accento sulla E. Per il resto concordo con quanto dici tu stessa, Nizzi va ringraziato, non incensato!Correggo il titolo del sondaggio! E ultima cosa, mi fa piacere vedere (finora) solo voti - pro - Nizzi!
  6. ymalpas

    Domande Ai Cestaro

    Ciao Raul... non puoi dirci niente di nuovo sulla nuova storia che state disegnando è So bene che Tito Faraci non gradisce che si sveli qualcosa dei suoi lavori, ma dal momento che è il titolo stesso a suggerirmelo, ti chiedo: si tratta per caso di una storia western come la prima che avete disegnato ?
  7. ymalpas

    Nizzi: Lascia O Raddoppia ?

    E' implicita nella prima, nel senso che una storia di Nizzi all'anno, secondo me, ci può stare tutta, specialmente se è concepita come distrazione all'attuale "lavoro" di scrittore di Nizzi, che tra l'altro nella sua prima pubblicazione narrativa "L'epidemia" pare proprio non essere l'autore "bollito" da mlti descritto, come dimostrano anche le recensioni positive che il suddetto libro ha sollevato e che potete leggere in vari siti internet. Se l'autore ritornasse a Tex con una storia annuale scritta con la dovuta calma e un'entusiasmo giovanile che in tutti questi anni sicuramente sono stati in lui un po' assenti, sarebbe un diversivo non da poco, anche perchè due autori, Boselli e Faraci ( Manfredi e Ruju allo stato attuale sembrano escludere una partecipazione più massiccia, così come Segura ), sono decisamente troppo pochi.
  8. Quella che prima era una fioca voce, pare diventare, giorno che passa, sempre più una certezza. La notizia è ormai da tempo nell'aria, anzi nella rete di internet. Si dice che Claudio Nizzi starebbe accarezzando l'idea di abbandonare in via definitiva la stesura di nuovi soggetti e sceneggiature per l'intramontabile Tex. Se scorriamo la lista delle storie in lavorazione, oltre il texone di Seijas che non sarà mai pubblicato e l'almanacco "Capitan Blanco" in edicola fra pochi giorni, sei sono le storie di Nizzi ancora in lavorazione e nessuna di queste è nata nella mente dell'autore nello scorso anno 2008."Il ritorno della Tigre Nera" di Venturi è in lavorazione dal lontano 2006. Sarà pubblicata probabilmente entro la fine dell'anno. Quella di Del Vecchio sarà in edicola l'anno prossimo. Cosè come "Intrigo militare" di Rossi, che rischia di scivolare nella scaletta 2010. C'è poi l'albo di Fusco, l'ultimo albo di Fusco e nessuna idea di quando lo leggeremo."Il ritorno di Cane Giallo" di Ortiz forse nel 2010, forse nel 2011. E quindi l'ultima storia scritta da Nizzi, quella di Filippucci, forse di tre albi, di grande respiro come i suoi capolavori ambientati nel grande Nord. L'ultima nata, che si avvale di uno strepitoso disegnatore, segnerebbe l'epitaffio di quello che è stato definito da tutti, talvolta anche ironicamente, l'erede di Gianluigi Bonelli. Quest'avventura la leggeremo nel 2012. Anche se all'epoca nessuno ancora lo sapeva, Nizzi avrebbe firmato il suo primo Tex solo nel 1988, vado con la testa, retrospettivamente, agli anni ottanta, segnati dal diradarsi inesorabile delle ultime storie scritte dal pap? di Tex. L'atmosfera è la stessa. Senza rimpianto. E' successo con Letteri, con il ritiro di Fusco, i sostituti sono all'altezza, forse anche più bravi, ma è pur sempre un menu che non ha più il sapore che aveva nei tempi andati. Personalmente, oggi che viene annunciato il suo abbandono, con tappi di spumante che saltano allegramente in aria come revolverate, perchè evidentemente qualcuno ritiene che ci sia da festeggiare l'evento, non riesco a capacitarmi dell'idea che un'altra pagina della lunga storia di Tex sia stata girata per sempre. E mi lascio cullare dall'illusione che forse non è così. Che l'autore, il quale ha deciso di dedicarsi a tempo pieno alla letteratura, quella grande dei romanzi e non quella dei fumetti che gli è un gradino sotto, mantenga la promessa rilasciata in un' intervista radiofonica, che è quella di scrivere, saltuariamente ( e magari meglio delle sue ultime uscite ), qualche nuova avventura del suo Tex. Nizzi è stato un grande, in netto calo negli ultimi anni, dove ha alternato buone storie a qualche impietosa caduta di stile, è vero, ma è un autore ancora capace, e forse dopo Bonelli è stato davvero l'unico, di leggere nell'anima l'essenza del vero Tex. E mi sembra doveroso, in questo frangente, dedicargli una discussione, perchè nel mondo virtuale della rete, dove nulla gli è stato risparmiato da intransigenti critici, c'è una vocina, che poi me ne rendo conto ( quasi con incredulità ), è una gran bella voce, che recita ci sia ancora spazio per Claudio Nizzi!E questa discussione, se la notizia sarà confermata nei prossimi mesi, vuole essere un omaggio all'onorata carriera di un autore che per trent'anni ha permesso al mito di Tex di continuare, felicemente, a esistere.
  9. E' plausibile. Comunque riprendendo il discorso delle "news" texiane, pare ormai definitivo anche l'abbandono di Claudio Nizzi dalla testata Tex. Ne parlava oggi Carlo Monni.
  10. ymalpas

    Bibliografia Di Tex

    <div align="center"> <div align="left"> Autore: Titolo: Simpaticamente Tex Collana: Editore: Luogo e data di pubblicazione: Fusignano Dimensioni del volume: spilato, 17 x 24 cm circa Numero delle pagine: 20 B/n - colore: b/n Prezzo originario: Reperibilit? in commercio: No Contenuto del volume: quest'opuscolo contiene una breve storia di 7 pagine, "L'Inseguimento della Diligenza", tratta dalla storia pubblicata nel sesto Texone e disegnata da Ortiz, in cui è stato cambiato il testo per pubblicizzare il locale ?Tucson Saloon°. Nelle restanti pagine troviamo una serie di disegni di Galep, si tratta di 5 illustrazioni con Tex di genere umoristico. La copertina è di Claudio Villa. ***LIBRO MEDIAMENTE CONSIGLIATO DAL FORUM ***
  11. Ticci è una delle colonne portanti del fumetto Tex. Lo abbiamo sempre visto nelle vesti di disegnatore, tanto che sarebbe difficile per noi immaginarcelo in quelle di soggettista. Che storia scriverebbe il maestro senese è Beh, la risposta è tutt'altro che scontata, ma lasciamo parlare il famoso artista:"Una vera storia sul Grand Canyon non è stata mai fatta. Ci sono stati degli accenni che ho fatto prprio io ( la storia omonima della serie regolare, ndr ), ma mai troppo sviluppati. Mi piacerebbe molto disegnarla una cosa del genere". Se Borden o Faraci sono online... sarebbe un bel regalo per Ticci e per tutti i lettori di Tex, perchè una storia così, è vero, non è mai stata scritta!
  12. ymalpas

    Ghost Artists

    Giovanni Ticci ha rivelato nell'intervista concessa a Corvo59 di essersi fatto aiutare da Angelo Todaro per la parte finale di una sua storia : una quarantina di tavole abbozzate a matita. Quale è Dal canto suo Ticci ha realizzato qualche pagina per Vincenzo Monti...
  13. ymalpas

    Domande A: Claudio Villa

    Il titolo originale era "La pista della paura" ?
  14. ymalpas

    Nel 2008 Dicono Di Tex...

    COME TI STRONCO ANCHE IL BOSELLI... ( 3 ) Dal blog: http://storionesaggio. iobloggo.com/archive. php?cid=53581 La recensione di ALMANACCO DEL WEST: POLIZIA APACHE Voto alla storia: MEDIOCRE Un almanacco della Bonelli contiene sempre una serie di servizi dedicati al genere trattato nell'almanacco, in questo caso il western: francamente ci ho dato solo una letta veloce, approfondendo solo il servizio sui films, meno caratterizzato come genere, in quanto il genere non mi piace proprio; devo affermare, però, che sono ben fatti e di interesse per gli amanti del western. L'almanacco, in realtà, l'ho comprato solo perchè ai disegni della storia a fumetti c'è forse il disegnatore che più apprezzo, nella mia esperienza di lettore, un certo Ernesto Garcia Seijas ? Solo che, dopo la lettura del fumetto, non capisco proprio che senso ha reclutare ?il miglior disegnatore del mondo? se poi lo si deve ?ingabbiare? (? proprio il caso di dirlo) in tavole di tre strisce dove una striscia (completamente a caso) è composto da una sola vignetta lunga, le altre da due vignette quasi della stessa dimensione (perchè non farle esattamente della stessa dimensione? Si credono che ciò spezzi la monotonia della gabbia bonelliana? Non è proprio vero!): alla fine Ernesto, che era pure alle prese con una storia western, priva di personaggi femminili da ritrarre (forse una della cose che sa fare meglio, e senza mai scendere nella volgarit? e nell'erotismo!), dimostra il suo valore nei primissimi piani delle facce dei protagonisti, ma francamente le altre vignette risultano eccessivamente piccole ed Ernesto non si è neanche impegnato più di tanto, in almeno una ho incontrato una sbavatura; ravviso anche una certa plasticit? nelle scene di lotte, l' Ernesto non si dimostra molto bravo. Per concludere il discorso disegni, forse mi sbaglier?, ma a me sembrava che la carta lucida dell'almanacco non aiutava molto nella resa grafica di una storia in bianco e nero. E i testi? Qui, purtroppo, non posso essere molto obiettivo, perchè devo fare i conti con la mia personale antipatia per il genere ed il personaggio: ammetto che la storia non era malvagia (Tex cerca di scagionare un gruppo di giovani indiani ribelli accusati, forse ingiustamente, di aver avvelenato una sorgente d'acqua e inseguiti da un corpo di polizia Apache, comandata da Salgado, cugino del capo dei ribelli) e i personaggi ben caratterizzati e che evolvono nel corso della storia (a parte l'?inossidabile? protagonista); francamente, però, il modo con cui si sono risolti gli eventi, con una serie di morti ammazzati ed un'ambientazione delineata decisamente come incivile, violenta e selvaggia, me la fanno apprezzare molto di meno. Oltretutto devo ravvisare che l'inizio della storia era molto monotono e verboso, complice anche la gabbia pedissequa di cui ho già parlato; mentre la scena al bar delineano il personaggio principale come un incivile scazzottatore e pistolero ed un invincibile ?Super-Man° del far west, impossibile da battere su tutti i fronti, anche quello delle partite a poker truccate (anche se spiegato, il modo con cui Tex riesce a vincere, da solo, contro tre bari, non convince proprio), aumentando la mia scarsa stima per il personaggio. (23/02/2007)
  15. ymalpas

    Nel 2008 Dicono Di Tex...

    COME TI STRONCO ANCHE IL BOSELLI... ( 2 ) Dal blog: http://storionesaggio. iobloggo.com/archive. php?cid=53581 La recensione di L'ASSEDIO DEGLI UTES Voto alla storia: SUFFICIENTE Albo, con un certo numero di pagine extra rispetto allo standard bonelliano, dai forti contrasti. ?L'assedio degli Utesè, ultima parte di una saga, è un concentrato di schifezze: un soggetto che mischia insieme forse troppi elementi, una sceneggiatura raffazzonata e caotica, che non fa affatto capire le sequenze d'azione e non delinea per niente i personaggi, dei disegni altrettanto approssimativi, con pochi primi piani e molte visioni da lontano, appena abbozzate, il senso di schifo che ho provato è stato troppo elevato e mi stava facendo pentire di aver dato una ulteriore possibilità a questo personaggio che, personalmente, non amo. Tra l'altro, strano che abbia sentito parlare bene del disegnatore, non capisco; mentre posso ammettere che, non avendo letto la/le precedente/i puntata/e, posso essermi perso qualcosa; c'è da dire, però, che la retorica militarista dimostrata in un certo passaggio mi ha altamente dato fastidio, mentre il modo di risolvere determinati elementi della trama, con atti di vandalismo selvaggio, mi fa scendere ancora la mia scarsissima stima per l'ambientazione e soprattutto per come viene delineata in ?Tex?. Fortuna che, nella prima parte della saga successiva, pur non essendo cambiato lo sceneggiatore, il disegnatore, un tale Seijas, abbia risollevato di moltissimo l'albo. Pur ancora vincolato alla gabbia bonelliana, come nell'?Almanacco del West? 2007, Seijas si dimostra un autentico professionista, sia nel tratto, pregevolissimo, sia nella scelta delle inquadrature, dai primissimi piani dei volti alle visioni di paesaggi o figure intere, scelte con molta intelligenza, sia alla scelta di delineare o meno gli sfondi, anch?essa scelta oculata e che offre opportuna enfasi alle varie battute di turno. Il soggetto ?, tra l'altro, interessante: un ex killer, arrestato a suo tempo da Tex, esce dalla prigione dopo tredici anni; in carcere aveva studiato e si era laureato in legge, e l'ex-galeotto esce di galera completamente cambiato e deciso ad intraprendere una vita onesta; purtroppo, però, viene ingaggiato da un boss, colpevole di numerose truffe, cerca di svincolarsi, ma gli eventi lo costringono ad uccidere ancora e a fuggire, inseguito da Tex e da un altro ranger, ignari dei reali risvolti della vicenda. Peccato solo che la storia non finisca in quest?albo, che gioco basso spezzettare gli albi in questo modo; arrivederci alla prossima, sempre che il disegnatore rimanga Seijas ? P. S.: la copertina, tratta da una scena della prima storia, è pregevole. (21/05/2008)
  16. ymalpas

    Nel 2008 Dicono Di Tex...

    COME TI STRONCO ANCHE IL BOSELLI.... Dal blog: http://storionesaggio. iobloggo.com/archive. php?cid=53581 La recensione di IL FUGGIASCO Voto alla storia: MEDIOCRE 1^ scena: Tex, mentre sta scalando una parete di roccia, con la pistola non in mano ma alla cintura, proprio mentre sta per ergersi oltre la fine della parete, sta per ricevere una pallottola da un uomo ad una decina di metri di distanza, pistolero infallibile (come dimostrer? alla fine dell'albo) e incazzato nero perchè hanno tentato di ucciderlo pochi secondi prima, pertanto del tutto determinato a fare fuori Tex: eppure Tex, da quella posizione impossibile, riesce ad estrarre la pistola, disarmare Frank senza ferirlo, scavalcare completamente la parete e coprire i dieci metri che lo separavano da lui prima che facesse in tempo ad estrarre la seconda pistola dalla cintura. 2^ scena: dopo che Tex è partito per ritornare al villaggio, uno dei cattivi, con un cavallo molto veloce, doveva limitarsi ad aspettare un po', per poi precederlo tagliando per il deserto; notate bene, non aveva nessun interesse a seguire Tex, perchè doveva precederlo. Eppure, per chissà quale motivo, lo segue, non tenendo in considerazione che Tex è un extra-terrestre, con gli occhi anche alle spalle; e quando si decide a tagliare per il deserto, correndo come un forsennato, c'era Tex ad aspettarlo, comodamente appiedato (come abbia fatto ad intuire la direzione che prendeva e a precederlo senza farsi vedere? Aveva forse il cavallo della saga dei Mallorean°) ed in grado di disarcionarlo. 3^ scena: Tex è in una situazione disperata: è appena ritornato nella grotta dove si aspettava di ritrovare il collega Sam e il galeotto Frank, ma non vi trova nessuno e qualcuno lo blocca dentro la grotta, tenendolo a tiro; ma qualcun altro, di nascosto, cerca di sorprenderlo raggiungendolo da un'uscita posteriore della grotta, che lui ignora che esiste. Eppure, con i pochi indizi a disposizione e la sua smisurata intelligenza (oltre alla freddezza che gli permette di ragionare nonostante quella tragica situazione), capisce tutto e riesce a non farsi sorprendere. Non solo! Era uscito dalla grotta dall'uscita posteriore, posto in cima alla montagna, prima di chi l'avrebbe sorpreso, ma il nemico posto all'entrata ufficiale della grotta intuisce tutto e prende i cavalli di Tex (per una serie di circostanze, i due nemici erano appiedati) e fugge come un forsennato. Tex, quindi, è rimasto appiedato e non può raggiungere Frank inseguito (chissà perchè, poi non lo farà comunque!), una situazione molto ?blueberriana?: macch?! Con la velocit? dei suoi arti bionici riesce ad aggirare tutto il terreno scosceso della montagna, in tempo per buttarsi addosso al nemico fuggiasco, che nel frattempo, ovviamente, aveva scelto una strada che costeggiava la montagna anzich? discostarsene. 4^ scena: Tex è in prigione, messo in carcere da uno sceriffo corrotto; non solo, l'intero villaggio circonda la casa dello sceriffo, reclamando di farsi consegnare il prigioniero per impiccarlo subito, senza attendere il processo: Tex riesce, prima, a suscitare i necessari sensi di colpa allo sceriffo, dopo, a fuggire dalla casa circondata, non si sa se utilizzando passaggi segreti, capacità volanti e/o tecniche di invisibilit? o mimetismo. 5^ scena: Frank tiene prigioniero un povero fesso, segretario del banchiere Owens, ed è circondato dal Jack Spade, grande pistolero, vero villain della storia e che si vantava di essere più veloce del grande Frank, noto killer (anche se non si capisce come possa esserlo se non era ?a pagamento?, contraddizione che evinco fra la prima e la seconda parte della storia), ed i suoi numerosi uomini; interviene anche anche Tex e ne esce fuori una sparatoria. Come volete che finiva? Frank e Tex illesi, il povero fesso ferito leggerissimamente, tutti gli uomini di Jack uccisi, mentre questi riesce a fuggire, sempre illeso, perchè, se no, la sfida finale fra Frank e Jack non si poteva poi realizzare ? 6^ (e, fortunatamente, ultima) scena: da una parte, un milione di uomini (fra cui il banchiere Owens e, soprattutto, Jack Spade, che finora ha dimostrato un ottimo gusto per i vestiti ma non le sue presunte capacità di pistolero), dall'altra, solo Frank e Tex. Non solo, i nemici tengono anche prigionieri la moglie e il figlio di Frank, che fino a due secondi prima ignorava che fossero a meno di 250000 km di distanza (perchè non era andato a trovarli quando è uscito dal carcere?), anzi, ignorava addirittura che avesse un figlio. Non solo ancora: i due poveri prigionieri sono legati come due salami e con il cappio al collo, posti sopra due cavalli che, a quanto pare, si spaventano per un nonnulla. Frank si risolve di uscire allo scoperto e proporre la fin troppo posticipata sfida a Jack: ne nasce un battibecco che sfocia, in un raro momento di fantasia plausibile dello sceneggiatore, nel tanto agognato confronto, ovviamente vinto da Frank; e fin qui, nulla di male. I cavalli, ovviamente, si spaventano, ma Tex era pronto a sparare da una finestra della casa, riuscendo a salvare moglie e figlio di Frank in puro stile ?Il buono, il brutto e il cattivo? e/o ?Robin Hood, principe dei ladri?; e, ancora, fin qui nulla di male, sebbene bisogna tenere in considerazione che era notte e probabilmente Tex non era nemmeno in grado di capire che i due stavano attaccati a un cappio. Ma il bello deve venire: il banchiere riesce a catturare il figlio di Frank, a farne un scudo umano, mentre lo minaccia con una pistola alla tempia; nel frattempo arriva lo sceriffo pentito, sorprendendolo da dietro e, conseguentemente, distraendolo, ma, attenzione, lo distrae solo, mica si scosta dal ragazzo; ammetto che ha discostato la pistola dal proprio corpo, eppure Tex spara per disarmarlo, sprezzando la presenza del ragazzo e il rischio che correva; naturalmente la sua mira iperprecisa colpisce dove voleva, disarmando il banchiere e liberando il ragazzo. No, dico, ma spero non pretenderete che io ci metta ?sospensione dell'incredulità? per una storia del genere: perchè Charlier potr? avere il difetto di inventarsi troppi espedienti narrativi, come ho lamentato qui, ma perlomeno erano tutti plausibilissimi, mentre in Tex la cosa non è possibile? Oltretutto, il tenente Blueberry è decisamente un personaggio più interessante, perchè molto più fallibile. E non ditemi che parto prevenuto nei confronti del personaggio, il fatto che io non lo ami non significa che non abbia saputo notevolmente apprezzare la prima parte di questa saga, nell'albo precedente, parte che, da sola, si sarebbe meritata cinque stelline. Il problema è che la seconda parte si è dimostrata: un concentrato di idiozie, narrate con una gabbia bonelliana fissa e monotona, quasi come se il ritmo concitato delle scene presentate fosse la norma e non dei momenti topici; una storia dove gli snodi narrativi fondamentali erano ben pochi, tanto da poterli concentrare in una trentina di tavole si e no, ed invece si è allungato il brodo per ben 114 pagine (perchè i colleghi bonelliani di Tex raramente ottengono certi extra rispetto allo standard è offerti, oltretutto, in periodo di recessione è pur essendo più validi?); un insieme di qualche potenzialità narrative, malamente sfruttate (la questione della moglie e del figlio di Frank, risolta come si è risolta nel finale affrettato, è stata proprio uno spreco, era meglio se questi personaggi non esistevano proprio). Oltretutto, ci sono altre idiozie che non mi vanno già. Ad esempio, oltre alla superagilit? e il senso del ragno, agli occhi sulle spalle, al cavallo di Mallorean, alla superintelligenza, al sangue freddo degno dell'Uomo Ghiaccio, agli arti bionici, alla supervelocit?, ad un'arte oratoria che fuma i coglioni a Cicerone, all'invisibilit?, alla supermira alla Gighen (per questo entrambi portano sempre il cappello?), alla visione ad infrarossi, allo sprezzo del pericolo e alla temerarietà, credo che Tex debba possedere anche il quinto senso e mezzo (o era sesto?): nel corso del precedente albo, mentre il collega Sam accoglie e sorveglia Frank sin dal suo arrivo al villaggio, lui non si vede proprio, a parte le scene di flashback, se non alla fine, quando fa una spettacolare uscita a cavallo da un treno che non aveva finito di fermarsi, presso una stazione di rifornimento che non serve da salita e discesa dei passeggeri; l'appuntamento era stato fissato l' perchè Frank era già fuggito da un po' e lui e Sam avevano fretta di inseguirlo. L'ovvia conseguenza doveva essere che Tex aveva scarsissime informazioni, di almeno terza mano, su quanto era successo al villaggio; eppure, lui intuisce sin dall'inizio l'innocenza di Frank, mentre per Sam, decisamente più informato, bisognava sparargli appena lo si vedeva e basta. C?? da dire, poi, che se Tex e Sam si fossero scambiati i ruoli, almeno nell'interpretazione dei fatti, la storia si sarebbe fatta più interessante e meno scontata, e si sarebbe umanizzato il titolare della testata. Vogliamo parlare, poi, della retorica finale? Lo sceriffo, oltre ad arrestare i vari cattivi, arresta anche Frank ?sinch? non sarà chiarire la sua posizione?; e perchè Tex non riceve lo stesso trattamento? Pure lui era stato accusato di omicidio, e le testimonianze che aveva raccolto lo sceriffo a sua discolpa si riferivano ad altri avvenimenti, non all'omicidio in questione. E il discorsetto finale a proposito delle armi? Il figlio di Frank aveva effettuato una osservazione altamente immatura ed incivile, e l'imbarazzo del padre ci stava tutto; mentre l'intervento di Tex era proprio fuori luogo e degno dell'incivilt? dell'ambientazione descritta, che fa intervenire i giudici solo per alcuni casi particolari di omicidio, mentre di morti ammazzati ce ne sono stati a decine in tutta la storia. Non ho ancora parlato dei disegni: non ho tema di smentite nell'affermare che Seijas stia almeno una spanna sopra il 95%, come minimo, dei disegnatori regolari di casa Bonelli, e lo dimostra anche in questo albo; ma la professionalità e le tecniche dimostrate nel precedente albo non le ho riscontrate qui: forse è colpa della pochezza dei testi; ma forse il lavoro di Seijas è stato, effettivamente, leggermente tirato via e fatto di fretta, con un eccessivo uso di tratteggi; fortunatamente il lavoro migliora nel corso dell'albo, riscontrando alcune delle tecniche ricordate nel precedente albo verso la fine. La copertina non è un gran ch?, fin troppo banale, poi, nel soggetto. In definitiva, come ho già fatto per un altro personaggio, propongo anche per questo un boicottaggio: è proprio necessario avere nelle edicole un miliardo di pubblicazioni di Tex? P. S.: il west di Tex Willer sarà un mondo di vaccari ignoranti ed incivili, che non sanno fare altro che bisbocce e sparatorie, però perlomeno erano molto formali: perchè tutti i personaggi venivano chiamati sempre per nome e cognome? ?Jack Spade?, ?Frank Harrisè, ?Sam Donovan°; giusto Tex forse si salva, bastandogli le tre lettere del suo solo nome per la sua notorietà. Ma! (15/06/2008)
  17. ymalpas

    Domande A: Claudio Villa

    Ciao Claudio, pui farci il "report" sullo stato di avanzamento delle copertine che stai attualmente disegnando ?
  18. ymalpas

    Ghost Artists

    Tra i "Ghost Artists" di Tex si celano i nomi di altri celebri disegnatori come Manlio Truscia che presta le sue chine alle matite della prima storia di Nicol' nel 1964, ma ricordiamo anche i nomi di Piffarerio e Donatelli!
  19. ymalpas

    [Texone N. 01] Tex Il Grande!

    Disegni preparatori per il texone!
  20. ymalpas

    Ghost Writers

    L'ultimo intervento di Civitelli sulle storie di Nizzi riguarda la storia del sessantennale "Sul Sentiero dei ricordi", dove sostituisce la scena dell'abbraccio tra Tex e Lylith con lo storico bacio della coppia. In un'intervista televisiva il bravo disegnatore aretino conferma la paternit? di questa idea, per una volta non censurata dallo sguardo severo della redazione: "C'era un bel abbraccio... Io ho pensato che forse in questo caso ci poteva stare bene, dato che s'era già vista prima una scena simile di lei che correva incontro a Tex e lo abbracciava. Per non fare una ripetizione e anche per dare una specie di colpo ancora più forte al lato sentimentale della storia [ è stata inserita la scena del bacio, ndr ]. Perche questa non è solo una storia di avventura, è una storia di ricordi tanto che dopo aver raccontato tutta la storia con Lylith lo stesso Tex si fa prendere dalla malinconia, cosa che non si vede mai in un albo di Tex, cioè lui normalmente è un uomo che spara, è un uomo rude, che non lascia trasparire i suoi sentimenti... In questa storia invece, bene o male, lui si lascia sopraffare dalle emozioni".
  21. ymalpas

    [579/580] Vendetta Per Montales

    Le anticipazioni sulla "Morte di Drigo" erano una burla ben organizzata da qualche buontempone di scls. it! In realtà la storia raccontata nell'albo è un altra, e devo dire che è veramente appassionante, complice anche la parte grafica di Piccinelli che ci ha regalato delle tavole sontuose. Il Boselli di questa storia è riuscito a infondere emozioni, fantasia, un tocco di giallo, dei personaggi coinvolgenti, tanta voglia di leggere il seguito, che dire... se mantiene le attese, si preannuncia anche migliore di "Omicidio in Bourbon Street" e si candida sin da ora come una delle storie da ricordare di questa fascia 500. Per un'analisi più articolata se ne riparla fra qualche giorno, quando tutti l'avranno letta!
  22. Il texone di Kubert intitolato "Il cavaliere solitario" avrebbe dovuto inizialmente apparire anche negli Stati Uniti, a colori e a puntate, diviso in quattro albi, di quel formato conosciuto dagli appassionati come ?comic book?, col titolo "The four killers", titolo poi cambiato in "The lonesome rider".
  23. Qualche aneddoto sul film di Tessari. Doveva essere una serie televisiva di 14 episodi, ma durante le riprese la produzione pensè di adatare il "pilota"( cioè il primo episodio ) al cinema. Poi visto il fiasco del film nelle sale, la RAI prefer? abbandonare del tutto il progetto, pagando solo le opzioni per i restanti 13 episodi ai membri del cast. E a proposito di cast, Terence Hill era stato contattato per il ruolo di... Tiger Jack, poi andato a Carlo Mucari.
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