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TWF - Tex Willer Forum

ymalpas

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  1. ymalpas

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    Mi devo autocitare. Per me il buonismo al massimo può estendersi al rapporto Milton - Robledo. Quello precedente di Tex, con il comanchero che pure aveva rapito una ragazzina, è perfettamente in linea con i tanti gesti assolutori fatti dal Tex GLB. La novità qui è che ci viene mostrato come il "vai a farti impiccare altrove" può portare, qualche volta, a un sanguinoso epilogo. Ma Tex e Tiger sull'uomo hanno visto giusto, infatti il poveraccio tenta in mille maniere di arrivare in Messico senza farsi notare e solo la sfortuna gli si mette di traverso nel suo cammino. Ma anche Robledo è un uomo che è stato graziato nel passato, cui sarebbe stato meglio schiacciare la testa. O forse no. Per certo possiamo dire che è un bel personaggio di cui magari sentiremo parlare di nuovo fra qualche anno, decisamente più simpatico di Finnegan, un tipaccio un po' alla Barbanera che dovrebbe essere di questi tempi protagonista in un'altra storia di Andreucci.
  2. ymalpas

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    Letto ieri, tra il pomeriggio e (una fresca) serata dove me lo sono gustato sdraiato a letto. La prima considerazione da fare sul Texone di Boselli e Majo è che si tratta di una storia di 2 albi anche se, mentre lo leggi, sembra che le pagine siano 330, talmente la sceneggiatura è densa e contemporaneamente priva di momenti morti. Che differenza con l'inedito mensile, anche lui di 220 pagine, con la sua storiellina di contorti sentimenti. C'è poco da fare, con gli sceneggiatori attuali, Boselli fa davvero la figura del Cristiano Ronaldo dei fumetti. Eppure, questo texone, non è di quelli che candiderei a migliore della serie. C'è un difetto, in particolare, che mi ha fatto storcere il naso durante la lettura. E riguarda il corpo speciale dei rangers. Che sembra nato come i funghi in autunno. Avrei gradito qualche riga in più che li inquadrasse storicamente. E qualche riga in più in cui l'autore spiegasse la necessità, da parte di Finnegan, di distruggere il comanchero Robledo, specialmente dopo una sapiente sceneggiatura che ci ha spiegato come Robledo sia ormai solo l'ombra di se stesso e così la sua banda con i cerotti. Che Finnegan avesse tutto l'interesse di far fuori Robledo sul quale erano ricadute le colpe dell'eccidio del campo indiano è anche facile arrivarci, però diamine, scrivi almeno mezza riga, altrimenti sembrano azioni fini a se stesse e poco motivate. Nelle pagine finali, inoltre, troppo buonista (forse) il rapporto tra Milton Faver e lo stesso Robledo: d'accordo che ormai è un cane spellacchiato, ma resta pur sempre una comanchero che rapisce giovani fanciulle. Il texone è apprezzabile sotto altri punti di vista. Mai, finora, in una storia, si era mostrato e insinuato il desiderio di Piccolo Falco di vivere una vita tutta sua lontano dall'ombra paterna e da quella dei pards. Carson ha pure il tempo di dubitare, ma che Kit Willer sia uscito dallo stampo della famiglia Willer basta peraltro poco per mostrarlo ai lettori. L'originalità di un texone che è soprattutto la storia del figlio di Tex piuttosto che quella del padre, che pure magistralemnte fa la sua parte, è anche quella di mostrarcelo nella sua quotidianità, nell'hotel di Austin, con la ragazza biondina accanto, con la quale si è evidentemente intrattenuto durante la notte. Beh, ho scritto un articoletto sulle donne di Kit nell'ultimo magazine, posso dire quindi qui con cognizione di causa che mai, finora, nella serie si era stati più espliciti in materia. Ma posso dire anche, al contempo, che tutta la serie sembra proiettata, idealmente, a questo dolce incontro, che tanto mostra in termini di tenerezza tra questa coppia senza futuro, la raggazza essendo troppo chicchierata per dirla in termini nobili per avere qualche speranza con un giovane che lei, poverina, dimostra di apprezzare molto per quel che vale (ma è lo stesso Kit a mostrarsi affettuoso ben oltre, molto probabilmente, le esigenze del teatrino montato per ingannare Finnegan e i suoi). L'originalità del texone risiede anche nel pugno di Carson a Kit e nel pugno di Kit a Carson, sono pugni veri anche se dettati dalla finzione, che non possono non omaggiare Nolitta che si battè alla fine degli anni settanta e perse contro la redazione di allora nel momento in cui presentatava, nella storia "Il segno di Cruzado", la storica sequenza censurata del Carson febbricitante che le prendeva, allora, dal padre di Kit. E' anche, seppure si noti meno, la storia di Tiger Jack, per quanto nella storia si dimostri loquace e per quanto faccia emergere le sue abilità, nel campo superiori addirittura a quelle dello stesso Tex, nell'individuare da una insignificante traccia, l'osso brucciacchiato tra le faci di un coyote, le orme dei cani sciolti di Robledo. Il Tiger che ha ovviamente il suo contraltare nelll'apache lipan Taganas e che vince in scioltezza la partita. E' un Texone un po' crepuscolare, devo dire, sarà perché con lo sguardo rivolto chiaramente al passato, agli eroi che duellarono ai tempi dell'invasione del Texas, soprattutto nelle figure di Faver e di Robledo, coraggiosi coloni in pensione e bandidos con le zanne spuntate, ma anche un Texone che mostra i tempi a venire, proprio in quel corpo speciale dei ranger, destinato poco alla volta a prendere il sopravvento sui ranger non in servizio ( i 4 pards ) e i rangers cani sciolti dello stanpo di Caine. Perché, dire che questo non sia soprattutto il texone di Kit Carson equivarrebbe ad ammettere di aver capito poco della storia. Una storia che insiste proprio nel ribattere l'identità dei pards in quanto ranger, portatori della stella d'argento, contro fratelli ranger fuorviati dall'odio di Finnegan, corpo deviato. La storia è di quelle in cui il vecchio cammello giganteggia, nel suo calarsi nella parte del vecchio leone, nella sua esuberanza, nelle sue perplessità e paure nei confronti del figlioccio e delle sue scelte pericoloose. Onnipresente, una figura su cui contare sempre. Di tutti, quello che paga maggiormente il dazio è ovviamente Finnegan. Sarà per Majo che ne da una rappresentazione insignificante, specie se paragonata a quella di Faver o Robledo (eccellenti), ma non riesce mai a bucare la tela. Neppure all'inzio, quando Boselli tende a rappresentarne la sadicità, neppure nella fase centrale quando il racconto del dramma familiare legato alla sorella dovrebbe accattivarcelo nelle simpatie (tentativo fallito), neppure nelle pagine finali dove è mostrato nella sua estrema viltà, che ci si chiede come mai un essere simile sia riuscito a soggiogare tante persone pur partendo dal sentimento ostile diffuso tra i texani contro gli indiani che gioca a suo favore. Dovessimo ricordarci queste pagine tra una decina d'anni, il ricordo sarebbe di quella volta in cui Tex, paladino della giustizia, dovette far fronte con i suoi pards contro uno squadrone di ranger deviati. Questa è indubbiamente l'idea base da cui Boselli è partito nell'elaborare il suo soggetto e se non fosse così, lascio spazio per la correzione. Da queste poche righe, certo non un soggetto da suscitare sogni e fantasie tra i lettori, ma dal quale è riuscito a trarre una sceneggiatura corposa e priva di cedimenti. Un Tex forse troppo sbarazzino (soprattutto nelle pagine finali, quando diluvia il piombo), più da cartonato giovanile in cui è più facile vederlo calato nei panni del "due contro cento". Delle piccole curiosità, di cui accennavo in un precedente messaggio, poco mi sembra si possa aggiungere, ci sono i tralicci ma mancano i fili, la scenetta del bicchierino non c'è e penso che Boselli abbia fatto bene a cassare questa fantasia di Majo (posso dirlo ora che ho letto la storia). Beh si, mi sembra che Majo meriti le righe finali di questo prolisso messaggio. Iniziando dai quattro pards, un Tex forse troppo giovanile , ma che mi ha ricordato molto quello di Galep per quanto è magro e slanciato. Kit Willer praticamente perfetto. Tiger riuscitissimo in una miriade di vignette e stranamente inguardabile in poche altre. Il vecchio cammello è il solo fuori dai canoni. Nelle prime pagine, vedendolo, mi sono detto che il disegnatore ha in qualche modo voluto omaggiare il Kit Carson storico, vuoi per la capigliatura, vuoi per quegli occhi scavati, per quei particolari insignificanti che non ce lo rendono uguale a quello pensato da Galep. Ma tutto sommato è una caratterizzazione che ci sta e che non mi ha certo guastato la lettura. Il west di Majo è godibilissimo anche se migliorabile in alcune tavole. Ottime anche le sequenze cittadine. La caratterizzazione dei comprimari resta eccellente, eccetto quella di Finnegan, ma non ho letto l'articolo iniziale e non so dunque se Finnegan è una figura storica, se il corpo speciale è realmente esistito e quale ne è stata la storia. Con il Texone di Faraci e Breccia avevo fatto l'errore di leggere prima la parte storica, questa volta ho fatto attenzione a concentrarmi solo sulla storia di Tex, per il resto ci sarà tempo, anche se in effetti mi rendo conto che per una lettura obiettiva di questo texone, i dati storici non vadano tralasciati. Un Texone consigliato, acquisto obbligatorio per tutti i fan del ranger.
  3. ymalpas

    [250/252] Giungla Crudele

    Dal nickname che hai scelto avrei scommesso tutto il contrario. Comunque, il successo di Tex è dato anche da queste straordinarie avventure e per me Giungla crudele merità 10. Se Ruju, con la sua "Guatemala" riuscirà anche in minima parte ad eguagliarla (cosa difficile, perché qui abbiamo un Nolitta che ha raggiunto la piena maturità, a tratti letteralmente straripante, che scrive di quello che più ama e con alla spalle una cultura enciclopedica sull'argomento) riuscirà anche a scrivere il suo primo capolavoro nella serie (che tarda a venire).
  4. La storia è di Canzio che parte da una base di Nizzi.
  5. ymalpas

    [691/692] Cuore Apache

    Ecco qua che sei uscito allo scoperto. Tex è - per te - un'opinione. Peccato che non sia così. Avrebbe dovuto chiarirti le idee il topic sui soggetti texiani, cui Borden si è prestato in maniera encomiabile con delle risposte lucide, che: a ) NON TUTTI sono in grado di scrivere Tex; b ) Tex HA UNA SUA STORIA e bisogna conoscerla a menadito; c ) Non puoi scrivere quello che ti pare su Tex, perché certe cose sono da Tex, la maggiorparte delle altre NO. Altro che opinione. Ecco perché le tue critiche, rivolte più che altro alla persona e non al contenuto del messaggio, non hanno i gusti attributi. Parlando di Tex non puoi prescindere dai suoi papà, perché loro sono Tex, gli altri INVECE sono IMITATORI più o meno bravi. E' come dire che a te piace di più il prodotto taroccato piuttosto che l'originale. Prima insinui il dubbio e poi lo correggi maldestramente. Uno che veramente pensa che GL BONELLI sia il TOP, per esempio WY, non lo mette in discussione. Commento tutto da incorniciare ma in partciolare queste ultime righe molto bene ARGOMENTATE e che condivido in toto. Siamo di fronte a tavole che palesano difetti importanti. Non penso che le storie in 220 tavole nascano dal fatto che si tema che lettori occasional siano abituati a letture "all at once". O almeno non solo da quello. Più che altro è una questione redazionale, incastrare storie comporta molto lavoro in più e poi non sempre i disegnatori, con la loro lentezza, aiutano. Se una storia di due albi ha una conclusione che va oltre le 220 pagine, mettiamo occupi le 10 prime pagine del terzo albo, se la storia è valida, il lettore sarà obbligato a comprare un albo in più per poter leggere la conclusione anche se magari non era interessato a farlo per i più svariati motivi (per esempio nuova storia con i disegni di Font o Ginosatis). Una delle regole d'oro del feuilleton ottocentesco pubblicato nei quotidiani a puntate era proprio quello di rimandare al giorno dopo la conclusione della vicenda creando e alimentando continuamente la suspence. Questo artificio si nota anche nelle primissime storie di Tex a striscia, dove l'interesse dell'editore e di GL Bonelli è di assicurarsi in primo luogo che il lettore compri la settimana dopo la nuova striscia. Nel nuovo Tex Magazine che come forum pubblicheremo alla fine della settimana, c'è un artciolo che ti spiega per filo e per segno come GL Bonelli riusciva ad evitare, settimana dopo settimana, la fuga dei lettori, ma ben al contrario faceva si che il numerio di appassionati crescesse mano a mano che passava il tempo.
  6. ymalpas

    [691/692] Cuore Apache

    No, guarda, personalmente l'atteggiamento polemico l'ho sempre avuto e continuerò ad averlo fino a quando troverò qualcosa che mi convince poco. Non mi formatto il cervello, in perfetto stile facebook, facendomi piacere anche quello che non ho neanche ancora letto. Poi ci sono storie che non hanno difetti e mi entusiasmano e quando è così, lo scrivo a caratteri cubitali. La realtà è che il Tex di questo mese non incide in NESSUNA maniera sul personaggio di Johnny, che è giunto alla riserva con il preciso intento di ritrovare il suo passato, i suoi genitori, ma anche gli apaches, perché lui è un apache e quella dell'educazione bianca è solo una maschera che ha una gran voglia di levarsi di dosso. Ha due scelte: 1 ) servirsi delle sue conoscenze sul mondo dei bianchi e aiutare la sua gente (Tex, e in questo Ruju non sbaglia, gli ha gia trovato l'abito su misura per lui: l'agente indiano), oppure 2 ) dichiarare guerra al mondo, già sicuro del suo fallimento. Johnny è un personaggio FRAGILE. Due grandi come Tex e Cochise non riescono a leggere il suo dramma interiore e lo abbandonano a se stesso. Poi, quando è già tardi, arrivano sulla scena del crimine sempre con ampio e ingiustificabile ritardo. Tutto un racconto imbastito sul creare un'aura mitica a un personaggio il cui unico vero dramma è quello vissuto in età infantile, che non fa che compiere scelte insensate e sanguinarie e che in definitiva è un perfetto COJONE. GLB ci ha lasciato un Lucero, Ruju ci consegna questo Johnny. Si, mi lamento, eccome se mi lamento!
  7. ymalpas

    [691/692] Cuore Apache

    Mi sono fatto un giro nel forum di TWO per vedere che tenore di messaggi postavano su questa storia ( ammazza, sono rimasti proprio in quattro gatti ) e non li vedo troppo dissimili, per una volta, dai nostri. Diverso discorso, invece, su facebook: Preso, se ho capito bene è il seguito di cuore apache che ho preso il mese scorso ma non ho ancora letto. A pomeriggio vado in spiaggia e me li divoro sotto l'ombrellone Preso 2 ore fa... lo leggerò comodamente steso sul letto stasera ma l'ho sfogliato e i disegni di Yannis Ginosatissono puro spettacolo! Ruju sta dando tantissimo a Tex. Oggi mi ha fatto commuovere.Grandi disegni di Ginosatis. vorrei fare le mie congratulazioni agli autori di questo albo, disegni e soprattutto storia assolutamente fantastica... bravi! Gestire Una delle migliori storie degli ultimi anni per trama e disegni. Continuate così. A me è piaciuto tantissimo! Per ora la miglior storia dell'anno. Si respira atmosfera di tragedia sin dalle prime pagine (dell'albo di maggio) e il finale è quello giusto, non ne avrei voluto un altro. GestireBellissima storia, con un buon finale!!!!Complimenti Bellissima, grande Ruju ottimo Ginosatis Gestire Bella storia! Grazie TEX e grazie Bonelli!
  8. ymalpas

    [691/692] Cuore Apache

    Mi sembra che stiamo perdendo di vista il vero punto dolente della storia. Io leggo Tex da quando ho imparato a leggere, più o meno. Ho iniziato quando c'era il Bonelli, il Nolitta e poi il primo Nizzi. Si comprava l'albo (lo faceva mio zio, di solito, e finita la lettura ce lo lasciava nel divano perché sapeva benissimo che eravamo in trepida attesa) che aveva come logo quello di Tex e dentro l'albo, quando lo si leggeva, c'era il Tex. La storia poteva piacere o non piacere, ma la storia era una storia di Tex, su Tex, che faceva questo o quello in maniera canonica e alla fine erano dolori per gli altri. Oggi vado in edicola, guardo la copertina, c'è una gigantografia del volto di Tex (con degli occhi troppo piccoli), c'è il logo Tex e c'è un titolo "Johnny il selvaggio" che ci presenta il personaggio della storia con cui Tex ha a che fare, come sembre è avvenuto. Apro l'albo, personaggi inespressivi, lo leggo, arrivo all'ultima pagina, la storia non è di Tex, che è del tutto secondario, che subisce tutto senza incidere un bel niente, la scena è tutta per un personaggio che dovrebbe legargli le scarpe (se le avesse) è invece fa la primadonna (che poi compie scelte assurde e incomprensibili, almeno apparentemente). Ora, quando vado in edicola e spendo 3,50 euro per un albo con la scritta TEX voglio leggere una storia di TEX, con Tex e di tutto il resto me ne infischio. Tex può anche sbagliare, come in "Caccia all'uomo", ma Nolitta ne faceva il personaggio principale, insolitamente sbirro, ma quello era un'altro problema.
  9. ymalpas

    [691/692] Cuore Apache

    Non è una storia banalizzata, siamo d'accordo. ma Tex e Cochise ne escono con le ossa rotte e non certo per il finale, che a quel punto restava l'unico possibile. Un finale tragico ma di un personaggio che non riesce mai a creare una vera empatia con il lettore, a differenza di una "Documento d'accusa" di Nizzi. Il perché è presto spiegato: quali sono i torti che Johnny subisce in prima persona se non quello di non essere accettato tra i bianchi e di vedere dei sopprusi da parte dell'agente indiano e di quattro o cinque giacche blu corrotte ? Troppo poco per condividere le sue scelte, per me lettore perché, da uno che ha avuto un'educazione militare, si aspetta ben altra campagna militare invece delle solite scorrerie che portano solo altro dolore, mentre con la sua istruzione avrebbe potuto pensare a qualcosa di più incisivo, invece che correre il sogno di una guerra già persadal suo (?) popolo una ventina d'anni prima.
  10. ymalpas

    [691/692] Cuore Apache

    E la storia di un ragazzo alla ricerca delle sue origini, che non si è mai integrato bene nel mondo dei bianchi che l'ha "accolto" e mai riconosciuto, come si evince dai continui flashback che lo vedono continuamente maltrattato e che ne dettano, in ultimo, scelte altrimenti difficilmente comprensibili. E' la storia del fallimento di Tex, che lo mette sotto la sua ala protettrice ma è incapace di difenderlo sotto ogni punto di vista dal destino tragico che lo aspetta. Con l'arrivo alla riserva, l'incontro con i due pards dovrebbe rappresentare infatti un passo decisivo per la sorte dell ragazzo, cui viene illustrata la lezione del pulcioso agente malmenato e poi allontanato a calci. Ma l'infelice tentativo di mediazione che si scontra contro la dura realtà dei fatti rappresentata della corruzione dei militari è l'ultima goccia per Johnny . L'incontro con il manipolo di indiani ribelli è tutto sommato ininfluente nello spingerlo a rinnegare tutto quello che in quel momento egli è o dovrebbe essere in termini di integrazione. Johnny è combattuto, ma in cuor suo la decisione di seguire le orme del padre Red Wind sembra già scritta sin dalla prima pagina, quando neanche l'aquila che vola alta e libera nel cielo (Aquila della Notte) lo aiuta a compiere la scelta giusta, che è quella che suo padre avrebbe compiuto al fianco di Tex e Cochise se solo avesse potuto vivere (nel momento in cui viene ucciso, scrive Ruju, Red Wind è già un uomo che ha abbandonato la via delle armi). E da un ragazzo che esce da West Point, che conosce bene i militari, la tattica è suicida quanto infantile (depredare i ranch senza fare vittime di civili inermi!!!) Questa è la storia raccontata in questi due albi. Ma Tex e Carson ne escono troppo maltrattati dallo sceneggiatore: sempre in ritardo sugli eventi in cui dovrebbero recitare la parte dei protagonisti, incapaci di far sentire la loro voce, non basta vederli prendere a sganassoni ladruncoli da quattro soldi, perché mai sono decisivi quando si tratta di imporre la loro legge, ciechi soprattutto quando si tratta di capire il travaglio interiore che divora l'animo tormentato del loro giovane amico Johnny. Maltrattato anche Cochise, il grande Cochise, che ha mille occhi e una saggezza infinita, che è un capo amato e rispettato e che in questa storia è presentato sul viale del tramonto, beffato da un agente indiano, incapace di prevenire il nascere del malumore tra la sua gente, preso in contropiede da giovani ( e sono molti) che non riconoscono più in lui la figura del capo. Una storia di Tex in cui la trama è dettata soprattutto dai sentimenti, violenti e irrazionali, che spingono i ragazzi rancorosi a scelte semplicistiche, viste e riviste e ormai superate. L'azione non manca, ed è quella che ne nasconde i difetti grossolani della trama. No, non ci siamo. Altro che da top ten del settantennale. La precedente con Prisco ai disegni era ben altra cosa!
  11. ymalpas

    Le storie del Tex giovane

    C'è già il periodo:  # 4 Anni di Tex Periodo della vita di Tex Cart. 4 “Sfida nel Montana” Ventenne Dal Tex Gigante n. 1 “La Mano Rossa” al Tex Gigante n. 7 “Il patto di sangue” 
  12. ymalpas

    Le storie del Tex giovane

    In lavorazione abbiamo: a ) nel n. 700 l'incontro di Tex con il padre di Tesah e una Tesah bambina, di cui si parla nel numero 1 "La mano rossa", che nelle intenzioni di Boselli figurerà giusto durante il ritorno al ranch paterno di Tex dalla California (Maxi tex "Nueces Valley" ( griglia 1 ) b ) la storia dello stallone Dinamite, nella nuova serie di Tex, disegni di Frisenda ( griglia 2 9 c ) Tex contro lo sceriffo Mallory per vendicare il fratello (griglia 3) d ) un cartonato di Breccia con Lilyth e Tex che veste i panni di Aquila della Notte (griglia 5 ) e ) il Tex 700 che contiene un'avventura con Lilyth (griglia 5) Sono auspicabili nuove storie di Tex di cui si parla già nella serie regolare, tra cui: a ) Tex contro Billy The Red (Bill il Rosso) poco prima dell'incontro nelle gole del rainbow canyon con Tesah (griglia 3) b ) Tex a Gettysburg nella guerra civile (ipotetica griglia "Guerra civile") c ) Tex a Wilmington nella guerra civile (ipotetica griglia "Guerra civile") Come si evince dal quadro iniziale e dalle notizie che ho riportato sopra, risultano praticamente assenti storie sul periodo di circa una decina d'anni che riguarda gli anni settanta con Kit che da bambino diventa poco alla volta adolescente ( a proposito si considera che Kit sia nato intorno al 1867, e quindi sarebbe diciottenne nel 1885). E' un lasso di tempo bello grande, in cui il quartetto è già formato ( o perlomeno abbiamo tre su quattro dei componenti), con Tex e Carson decisamente più giovani. Questa fascia sembra interessare poco Boselli e tutte le storie citate nella griglia, come ha ricordato bene Carlo Monni, racchiudono solo (significativi) flashback. Tex contro gli Ordonez, per dire, è una storia di cui conosciamo solo il tragico finale. Se a Boselli venisse in mente una bella idea, ci sarebbero dei super protagonisti da mettere in campo ( vi immaginate Tex contro un giovane Ordonez che non è ancora diventato il cadavere ambuilante tristemente noto come "El Muerto" ?).
  13. ymalpas

    Le storie del Tex giovane

    Dipende dalle cronologie. Per Boselli la guerra civile è posteriore alla morte di Ken Willer (quindi punto 4 ). Per la cronologia di Carlo Monni la morte di Ken Willer è successiva alla guerra civile ( quindi punto 1 ). Non ho inserito la griglia sulla guerra civile proprio perché è difficilmente classificabile a seconda delle due cronologie. Ho usato i termini "ventenne", "trentenne" e "quarantenne" perché mette d'accordo entrambe le cronologie. Comunque non è una discussione sulle cronologie ma sui buchi narrativi della serie e sulle storie che dovrebbero colmarli., ovvero punti 7 e (soprattutto) 9.
  14. Le storie del Tex giovane Quali e quante storie possono essere ancora scritte sul passato di Tex ? Esclusa o quasi la serie regolare, Magazine, Texone, cartonato e anche le storie brevi, sono stati finora il vero campo di esplorazione della vita del giovane Tex, con avventure che, un po’ in modo confusionale a dire il vero, hanno raccontato di vicende che hanno solo parzialmente coperto alcuni vuoti narrativi. Non tutti ne sono rimasti soddisfatti, a torto a mio parere, perché il passato di Tex è tutt’altro che intoccabile e la via che si è scelta di narrarlo, con un approccio diverso e piuttosto accattivante rispetto alla stessa serie regolare che gode di un suo meritato successo, non merita tutte le critiche che gli sono state rivolte. Ma tant’ è che se la notizia sul fiorire di una nuova pubblicazione che dovrebbe debuttare alla fine dell’anno (ottobre o novembre) incentrata massimamente proprio sul “Tex giovane” ha suscitato l’entusiasmo della maggioranza dei lettori, continuano a persistere immotivate preoccupazioni sul ripescaggio di un periodo (in realtà diversi periodi) della vita del ranger che si vorrebbe (ed è inaccettabile) intoccabile. L’idea che proprio noi del forum, io con l’articolo sul nostro sesto Tex Magazine che riprende il lavoro di Carlo Monni, il primo vero compilatore della vita di Tex, che ha dato il via al romanzo scritto ormai un lustro fa da Mauro Boselli, che quel lavoro monniano l’ha rivisto e corretto, si possa essere stati la "fiamma" che ha portato "all’incendio" di queste - bellissime - nuove avventure non deve essere troppo lontana dalla verità. In un momento in cui sulle pagine del forum si parla di reboot o remake, posto una discussione che faccia il punto sulle storie già pubblicate ed esplori le possibilità che i “vuoti” lasciati in eredità da GL Bonelli possono offrire come occasioni per le storie che figureranno in edicola nei prossimi anni. Inizio col postare la griglia con i periodi storici interessati e le prime informazioni con le informaszioni relative agli ultimissimi numeri pubblicati, il lavoro è solo all'inizio e la lista sarà aggiornata periodicamente con i vostri contributi, perché alla fine si abbia un lavoro che possa essere di pubblica utilità per noi lettori e, perché no, anche per gli stessi addetti ai lavori. # 1 Anni di Tex Periodo della vita di Tex Maxi n. 22 “Nueces Valley” da 0 a 20 L’infanzia, adolescenza e maturità di Tex # 2 Anni di Tex Periodo della vita di Tex 83 - 85 “Il passato di Tex” Cart. 6 “Il vendicatore” Cart.7 “Omicidio a Corpus Christi” Ventenne Dalla morte del padre al periodo del “rodeo” # 3 Anni di Tex Periodo della vita di Tex Texo 32 “Il magnifico fuorilegge” Alm. "La ballata di Zeke Colter" Ventenne Dalla morte del fratello, Tex è fuorilegge, fino all’incontro con Tesah nella prima storica striscia “Il totem misterioso”. # 4 Anni di Tex Periodo della vita di Tex Cart. 4 “Sfida nel Montana” Ventenne Dal Tex Gigante n. 1 “La Mano Rossa” al Tex Gigante n. 7 “Il patto di sangue” # 5 Anni di Tex Periodo della vita di Tex 7 - 8 "Il patto di sangue" 575 "Sul sentiero della vendetta" 384 - 387 "Furia Rossa" 103 - 106 "Il giuramento" Ventenne Avventure con Lylith # 6 Anni di Tex Periodo della vita di Tex Ventenne Dal Tex Gigante n. 8 “Due contro cento” al Tex Gigante n. 9 “L'ultima battaglia” # 7 Anni di Tex Periodo della vita di Tex 417 - 418 - "Cercatori di piste" 548 - 549 - "Documento d'accusa" Trentenne L’infanzia di Kit, ovvero il primo salto temporale intercorso tra il n. 9 e il n. 10 (1868 - 1871) # 8 Anni di Tex Periodo della vita di Tex Trentenne Dal Tex Gigante n. 10 “Il tranello” al Tex Gigante n. 12 “Il figlio di Tex” # 9 Anni di Tex Periodo della vita di Tex 490- 492 "Congiura contro Custer" 190 - 191 "El Muerto" Texo 23 "Patagonia" Trentenne Dall’infanzia all’adolescenza di Kit, ovvero il secondo salto temporale (1872 - 1880) # 10 Anni di Tex Periodo della vita di Tex Quarantenne Dal Tex Gigante n. 12 "Il figlio di Tex" all'ultimo numero della serie regolare .
  15. Come di nicchia ? vende poche centinaia di copie anche la nuova ristampa censurata e con le copertine di Galep degli albi d'oro così orrendamente deturpate da una grafica sempliciotta da quattro soldi? Spero che le "strisce" di zagor anno 2018 vendano di più e non le poche centinaia di copie.
  16. La pirateria digitale ha raggiunto negli ultimi anni livelli professionali ma la lettura su cartaceo continua a non aver equivalenti. Piccola riflessione. Le copie pirata ripropongono le scansioni degli albi originali, introvabili sul mercato e non più venduti dalla SBE. Se la SBE, che ha un tesoro in casa che sottovaluta, proponesse in edicola mensilmente la ristampa fedele cartacea dei primi numeri di Tex, Zagor, Mister No, Mark, Dylan, copie tali e quali agli originali venduti trenta, quaranta, settanta anni fa, anche a prezzi maggiorati, questo sarebbe un bel colpo per la pirateria digitale. La Mercury vende i cartacei anastatici degli albi di Tex e Zagor a 20 euro cadauno, con una qualità di stampa talmnete scadente che grida vendetta. Se la SBE se ne occupasse direttamente, ristampando anche le vecchie strisce e raccoltine, ecco un mercato di grandi prospettive almeno per i vecchi lettori, quelli che hanno i danari in tasca e che per i vecchi numeri in edizione rigorosamente fedele spenderebbero senza criticare il prezzo. Altro che investire sul digitale! Una raccoltina settimanale o quindicinale a 5 euro nuova fiammante la lascereste in edicola ?
  17. ymalpas

    [691/692] Cuore Apache

    Un bel primo albo nel suo insieme. Un po' abusata l'idea del giovane apache che contesta il capo anziano, anche se si chiama Cochise ed è una leggenda. Anche la scena all'inizio al trading post, con l'agente Barkley che ancora sputa veleno dopo aver subito il "trattamento" Willer e lo stesso Tex che lo lascia andare a farsi impiccare altrove dopo aver appurato che i magazzini sono vuoti con l'inverno che arriva. Aspetto di conoscere il pretesto che porterà all'intervento dell'esercito. Per il resto, storia solida e interessante, con un bel personaggio, Johnny, alla ricerca del suo passato (anche qui Ruju lascia intendere una buona carta nella sua mano). Disegni di Ginosatis che a me non entusiasmano molto, molto meglio il Prisco del mese scorso. Albo stampato male, in alcune pagine non si riesce nemmeno a leggere i testi, che appaiono di quando in quando sfocati o privi di inchiostro. E' un problema di cui avevo sentito parlare, anche recentemente. Questa volta è toccato a me.
  18. ymalpas

    [691/692] Cuore Apache

    Mi intriga assai il titolo del secondo albo "Johnny IL SELVAGGIO"". Il fallimento dell'integrazione.
  19. ymalpas

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    A differenza di tanti altri texoni, non ho particolari attese nei confronti di questo di Boselli e Majo. I disegni per me sono molto belli e andando oltre i gusti personali che sono soggettivi, come ricorda l'avvocato Monni più sopra, oggettivamente questi di Majo mi sembrano texiani al 100%, possono piacere o non piacere, ma rispettano i canoni grafici della serie (a differenza di altri disegnatori). Tra i motivi di interesse la tresca amorosa di Kit Willer con la ragazza. Dalle vignette e vecchie tavole mostrate in anteprima, mi sembra evidente che hanno trascorso la notte insieme. Poi c'è la famosa tavola del bicchierino che i due Kit bevono nella stanza dell'albergo (sarebbe la tavola n. 36): Boselli ha già dichiarato che l'avrebbe previamente censurata (per me è bellissima, l'avrei lasciata). C'è anche da capire in quale popolosa città del Texas i due si trovino: Houston (si intravvede un fiume) ? In ogni caso c'è da capire se, come promesso, Boselli farà sparire i tralicci (elettricità o telegrafo) dalla main street, per esempio della tavola n. 20, a me farebbe piacere trovarceli, ma a quanto pare non li si vedrà (poco western o western crepuscolare). Insomma, sembrerebbe che il disegnatore Majo qualche licenza se la sia presa, a me questo stuzzica, e dovessi trovare magari qualche altra piccola curiosità - sfuggita al ferreo controllo redazionale - la riterrei un sicuro motivo d'interesse ( se non azzardi nel texone!!!). La caccia è aperta.
  20. L'accusa è deboluccia. A lamentarsi dovrebbero essere in primo luogo gli americani, che subiscono i furti di bestiame. Se un governatore fomenta sentimenti antiamericani - già di per se gli yankees sono malvisti - subisce l'arresto ? Il soggetto sarebbe in realtà questo, ma non è un soggetto è una semplice idea, va trovato un valido motivo che permetta la destituzione di Cortina, poi ci si può lavorare. Anche l'idea che davanti alla minima difficoltà Montales chiami in suo aiuto Tex è da bocciare. Trova un motivo valido perché Tex dica al vecchio cammello che è loro interesse interrompere la caccia sui monti Navajos per venire in soccorso di un governatore messicano amico di un amico. Soggetto in ogni caso non entusiasmante, mi sembra.
  21. Che cosa deve offrire ? Mezz'ora di sano divertimento.
  22. ymalpas

    8 - Tex Willer Magazine

    In lavorazione.
  23. ymalpas

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    Io ci metterei perdere fiato, consumare fiato, spendere fiato, prodigare fiato.
  24. Uscita: 20/06/2018 Soggetto: Mauro Boselli Sceneggiatura: Mauro Boselli Disegni: Majo Copertina: Majo Chi è stato a massacrare i pacifici Comanche del villaggio di Bisonte Bianco, che avevano firmato un trattato di pace con il Texas? Pecos, il fratellastro di Quanah Parker, accusa i rangers, ma Tex sospetta i comancheros del vecchio Robledo e perciò parte con Tiger Jack verso la selvaggia contea di Presidio, sulle Cienega Mountains, dove spera di trovare il loro nascondiglio. Nel frattempo, Kit Willer, dopo uno scontro con lo “zio” Carson, dichiara di essere ormai libero di scegliere la sua strada nella vita e si unisce ai temerari rangers di Finnegan, un corpo speciale di frontiera che, quando si tratta di applicare la rude legge del West, raramente segue le regole… COPYRIGHT TESTI E IMMAGINI SERGIO BONELLI EDITORE
  25. Non Giungla Crudele, ma "Yucatan". Non El Supremo ma "Orme sulla sabbia". Non Indian Agency, ma "La legge del deserto". Non brillano certo per originalità. ma sono soggetti texiani, storie che si possono scrivere. A differenza di altre del tutto improbabili che sono state proposte.
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