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TWF - Tex Willer Forum

Dix Leroy

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Tutto il contenuto pubblicato da Dix Leroy

  1. Dix Leroy

    [Tex Willer N. 01 / 04] Vivo o morto!

    Non penso in grande, ma solo come la pensavo a vent'anni... o anche a quindici... o anche a dieci…. BANG! Comunque vedo che anche voi storpiate quello che dico, ma siccome vi considero vecchi e noiosi non sto a ribattere. Boselli, con tutta la stima per la persona non sembra proprio un ragazzino e non infierisco in quanto il leggero problema alla cute ce l'ho anche io.
  2. Dix Leroy

    [Tex Willer N. 01 / 04] Vivo o morto!

    Si chiama esperienza: permette di nascondere ai pivelli che si ricorre a vecchi trucchi, che gli altri devono ancora imparare. Poi esistono quelli che non ammettono che l'età avanza (e sono sempre di più) e poi ci sono le leggi che non ammettono che si possa diventare finalmente vecchi (anzi è quasi diventato un tabù).
  3. Dix Leroy

    [Tex Willer N. 01 / 04] Vivo o morto!

    E io continuo a pensarlo. Difficilmente uno riesce a far meglio o inventare qualcosa di decente passata una certa età, poi si vive di rendita.
  4. Dix Leroy

    [Tex Willer N. 01 / 04] Vivo o morto!

    La vita era dura, nel West e anche in Europa. Non discuto (e non discutevo) sulla genetica, per cui anche un Homo erectus, in ambiente sano e senza pericoli avrebbe potuto vivere ben più dei 15 o 16 anni in cui si svolgeva la sua misera esistenza. Ma le occasioni per finire ammazzati nel 19° secolo ben prima dei cinquant'anni c'erano eccome, da loro come da noi. Non occorrevano duelli o sparatorie all'osteria, che pure c'erano. Le faide c'erano anche al nord, agguati per questioni di denaro, campi o donne sono durate fino a pochi decenni fa. Altrimenti ci pensavano i campi, le bestie, le fabbriche o le miniere e ogni tanto qualche guerra o una epidemia. Ma sto ripetendo cose che ho già scritto e non vorrei essere noioso e pedante.
  5. Dix Leroy

    [Tex Willer N. 01 / 04] Vivo o morto!

    Non dirlo a questi qui, l'ultima volta che ho detto qualcosa a riguardo mi hanno lapidato.
  6. Dix Leroy

    [Tex Willer N. 01 / 04] Vivo o morto!

    Ci credi? Sono d'accordo. Ma la nostalgia è la nostalgia, se me la togli con i tuoi discorsi logici e concreti mi ammazzi la magia. Quando mi attanaglia troppo mi prendo un volume della collezione storica (di cui ho solo i primi 52 volumi). La prossima volta che leggerò una storia di Tex e dovrò fare "rewind" ti avviso.
  7. Dix Leroy

    [Tex Willer N. 01 / 04] Vivo o morto!

    L'obiettivo mai celato di Borden è proporre il Tex degli esordi. Scavezzacollo, impulsivo, a volte salvato solo dalla fortuna e non da perizia, esperienza o raziocinio. Il discorso mio deviava sul modo di raccontare le storie, che su Tex Willer non può più essere quello originale, anche in questi episodi giovanili. Mi sono permesso di rimpiangerli solo un pochino, perché oltre che del personaggio, sono fan anche del suo ideatore. Io capisco che Texan (come me) compra tutto di Tex, ma a volte tiene là storie troppo lunghe in attesa di ispirazione a piantarsi per ore sulla poltrona, preferendo storie da leggere in meno tempo. Fra un cartonato, un Color Storie brevi, un Color estivo, un Texone, un Maxi e una storia del mensile sviluppata in quattro albi ti ho messo in ordine quello che sono più propenso di affrontare.
  8. Dix Leroy

    [Tex Willer N. 01 / 04] Vivo o morto!

    Un giorno, magari lontanissimo, saremo d'accordo su qualcosa. Ma sei sicuro di non aver mai letto un fumetto "moderno" senza spiegazioni dove non hai la netta sensazione di non aver assolutamente idea di cosa sta succedendo? Una prospettiva magari non azzeccata e non capisco cosa il personaggio sta facendo... Un dialogo che si collega a qualcosa accaduta troppo tempo prima per ricordarmela. Non mi succede spesso su Tex, ma qualche volta ho dovuto fermarmi e tornare indietro perché stavo leggendo frasi che non avevano più senso. Quello che d'ora in poi chiamerò "innominabile" metteva il riquadretto: "D'improvviso, il bieco figuro toglie da una tasca segreta cucita ad arte la carta fasulla, ma l'audace manovra non sfugge al l'occhio sempre vigile di Tex che rovescia il tavolo addosso all'avversario… E' un attimo! e nel saloon si scatena l'inferno!" Mi rendo conto che di anni ne ho quasi duecento.
  9. Dix Leroy

    [Tex Willer N. 01 / 04] Vivo o morto!

    Ti risponderanno che il vecchio modo di scrivere i fumetti è "troppo" vecchio. Non posso essere in totale disaccordo, ma le didascalie ogni tanto le rimpiango. Quelle davano modo al lettore di entrare meglio nella storia senza che fossero i personaggi stessi a fornire spiegazioni.
  10. Ho appena finito di leggere la tua recensione e condivido le cose che hai scritto. Per Dotti ho le stesse perplessità, ma su una cosa devi riflettere: continuando a farle lo stile si semplificherà e in genere in meglio. Ha cominciato con le cartoline e ora con la nuova serie: una grande fiducia che è improbabile sia immeritata. Probabilmente tra un anno sarà diventato molto più in gamba e nel frattempo ci saremo abituati. Oggi leggerò la storia. Ovvio che l'ho comprato con una certa trepidazione (e a fianco c'era una ottima copia del volumone 70 anni di mito). L'edicolante mi guarda mentre lo ammiro e mi fa: "Si… però costa 40 sacchi…". "Non vorrà mica cambiarmi 50 euro per prendere solo un giornaletto!". Dovevi vedere la faccia! E così ho messo nello zaino uno e l'altro. Ma adesso ho un altro "coso" che non so dove mettere...
  11. Certo, quando eravamo più giovani e potevamo permetterci sonori schiaffoni e borsettate in faccia (ora rischio di rovinare il lavoro del mio dentista). Ora non capirei neanche le offese che mi rivolgerebbero e ho sempre più paura di cose come "reato sessuale" o "stalking". Amo le bionde, ma se dentro un boccale da mezzo.
  12. Bene, non ho altro da aggiungere se non ringraziare quelli che sono intervenuti (a favore e contro il mio inutile dubbio). Spero che i pareri e le opinioni siano di aiuto ai realizzatori, su cosa i frequentatori del forum si aspettano dalla nuova testata. Io mi terrò le mie opinioni (che ho espresso più che altro per timore che altri la pensino come me, ma non osassero o non avessero voglia di sostenere tesi che cinquant'anni fa erano pensiero comune, mentre ora sono oggetto di scherno, compatimento o segnalazione al reparto psichiatrico!). Mi avete comunque convinto di una cosa. Per quanto bella potrà essere la nuova serie, non ne farò una doppia collezione, cercando quel famoso "bimbetto" da avviare alla passione per Tex, per me fondamentale perché Tex continui sereno la sua permanenza nelle edicole o a cosa di trasformerà nel futuro il mondo editoriale. GianLuigi aveva subito in passato la censura, sapeva anche aggirarla, ma alla fine degli anni cinquanta per me era stanco dei compromessi. Si era sempre rivolto a tutti quelli che amavano l'avventura (non solo il Western), il bisogno di giustizia e di libertà (e per apprezzare questo si può avere un anno e mezzo o novantanove anni!). Il suo mondo era sì violento e spietato, ma a tutto c'era un limite e la giustizia alla fine arrivava, anche nella situazione più disperata. I censori ci furono ovviamente (il più fiscale era proprio il figlio Sergio), per ragioni storiche, valide o meno. La paura di dover chiudere la serie o la casa editrice era tanta e gli aggiustamenti in corso d'opera vennero vennero fatti. Ma gran parte delle censure eseguite su Tex scandalizzavano solo politici, religiosi, educatori e insigni studiosi, non certo quelli con i calzoni corti che se li scambiavano di nascosto dopo la scuola. Per finire, ieri sera sono stato a una "notte brava" tra onesti cowboys, stanchi di marchiar bestiame per tutta la sporca settimana: Tante bevute e tanti bei proclami, birra a fiumi e grandi pacche sulle spalle. Nessuna gonnella si è neanche sognata di avvicinarsi (perché non si rovinano la reputazione con dei buzzurri gretti, rozzi e ignoranti) e a noi non è mai venuto in mente di invitarne nessuna al nostro tavolo.
  13. Credimi Carlo, non è mia intenzione alzare i toni. Credo però in questo caso sia indispensabile chiarirsi bene. Hai usato dei termini forse inappropriati ma non mi sento offeso, perché sapevo che la discussione poteva prendere questa piega. Per serie Bonelli che ho lasciato per via di certe scelte non figura certo "Storia del West", anche se D'Antonio ha rischiato in seguito con Bella & Bronco (e il pubblico pagante non ha gradito). Se hai inteso che io non voglia donne in Tex per paura di trovare vignette o sequenze a me non gradite allora mi sono espresso male, mi succede spesso e quindi non c'è problema. L'osservazione su James Bond mi lascia del tutto indifferente. Leggi l'articolo su come Barbara Broccoli ha liquidato la questione "e se il nuovo 007 fosse una donna" e mi vedrai perfettamente d'accordo. Bond è Bond e va accettato così com'è. Alle sue scene "piccanti" ma mai esplicite o volgari io scuoto la testa divertito, come faceva il "Q" originale. Io ho già anticipato come la penso su come per me vanno trattati certi aspetti della vita privata (vita privata) perché ho avuto una certa educazione, ho avuto o subìto certe esperienze, mi sono fatto una certa opinione. Per ora negli albi di Tex non ho avuto mai sorprese e mi sento di consigliare la lettura di Tex a ogni ragazzino o ragazzina (o genitore) che mi chiedesse se queste storie sono adatte a loro. Il mio pensiero era solo nel sapere se la nuova serie fosse legata alla tradizione anche in questo aspetto.
  14. Hai tutto il diritto di pensarla diversamente da me, pure a me non va di litigare! Ma da quello che vedo io nei fumetti "non di Tex" è che quando inseriscono una donna nella storia, a metà dell'albo arriva immancabile la scena di sesso: col protagonista, con l'avversario, con uno che non si era mai visto. E' questo che io chiamo sessismo e maschilismo: l'elemento femminile usato esclusivamente per "quello". Va benissimo su James Bond 007, anzi lo considero un elemento fondamentale. Ma se succederà su Tex, sarò io a mollare la collezione: vecchia, nuova o anche tutte e due, perché così ho fatto con altri fumetti solo apparentemente di pura avventura (e parlo anche di serie Bonelli).
  15. Meno male che esiste che uno usa le mie stesse parole ma le ordina in modo sensato.
  16. Ribadisco: Tex si è sposato unicamente per "colpa" di Lilith (e anche io al suo posto avrei accettato di buon grado). Altrimenti non ci avrebbe mai pensato. Fa un mestiere che lo porta parecchio in trasferta (o sono tre? o quattro?) L'ho ritrovata! (sapevo che era sepolta in qualche vecchia discussione). Perché volete vedere Tex che fa così brutta figura? Eppure sarebbe proprio così !
  17. Scusa, dovevo scrivere "nell'eventualità che si accasi". Almeno su questa questione io e te siamo in buona sintonia. Volevo complimentarmi per il montaggio "trailer" del numero zero. Ne ho parecchi di numeri zero e la maggior parte sono raccolte di tavole spesso neanche letterate. Questo è fatto veramente con testa.
  18. Dix Leroy

    [Tex Willer N. 0]

    Ho dato una sbirciata anche io al numero zero... A tutta prima ho pensato che un solo paio di sedicesimi in più e sarebbe un albo perfetto. Poi ho pensato che sarebbe ancora meglio se fosse colorato. Poi ho pensato che sicuramente Boselli e il suo staff conoscono bene il loro mestiere e il pubblico che vorrà seguire l'iniziativa. Infine che mancano solo poche ore al mitico numero uno di "Tex Willer". Costasse anche cinque euro sarebbero sempre soldi ben spesi.
  19. Voglio chiarire che qualunque cosa io pensi è solamente il mio pensiero (questo vale per l'avv. Monni ). Tex era un bel ragazzo per poi diventare un duro dal cervello fino, comunque di bell'aspetto Oggi come ieri questo non è sufficiente ad attirare il gentil sesso. Infatti odia ballare, non sopporta le feste, non sa fare conversazione(a parte i bivacchi attorno al fuoco) e si veste sempre uguale! Non ha nessuna idea di come essere galante, anche se questo non vuol dire che rispetti e tratti con rispetto le donne (di qualsiasi età, provenienza, stato sociale e rango). Nasce vaccaro, si veste da pari, vive tra gli indiani e preferisce la loro compagnia a tanti bianchi "rispettabili". POI c'è Lilith con quello che ne consegue. Ma tutto nella saga fa intendere che se non ci fosse stata lei al pensiero del matrimonio l'unico effetto che faceva a Tex era di fargli andar di traverso il caffè! Lo stesso dicasi di Carson: la saggezza dell'età non ha fatto altro che confermargli di non essere portato a far famiglia. Da lettore (affezionato finché volete all'idea che aveva di lui il suo creatore) e da appassionato di Tex, posso accettare solo che Tiger e Piccolo Falco si accasino, per far posto ad altri pard (poi non dite che non sono rivoluzionario). Con una sottana e marmocchi che aspettano a casa ci si pensa due volte prima di partire per chissà dove e neanche sapere quando e se si torna! Poi pensate al lettore occasionale. Prende un Tex e lo trova diverso da come se lo ricordava, occorre sapere i retroscena, i cambiamenti, i nuovi personaggi… dirà: "La prossima volta è meglio che prendo Zagor".
  20. Io invece ho sempre dato per scontato che se a un cowboy non andasse di andare al secondo piano dei saloon e ne tantomeno avere per casa una indiana o una messicana comprata o barattata, non restasse poi altra scelta che che restar zitello. Sarà che a me sembra ovvio anche adesso, nelle nostre città che contengono centinaia di volte le persone che si potevano trovare nelle old town del vecchio West..
  21. Se tutti i pard si "sistemassero" (a parte Tiger sembra, ma sarebbe questione di mesi in quanto acquisterebbe un titolo che lo renderebbe un "buon partito"), prendo la mia collezione e la porto all'ecocentro.
  22. Dix Leroy

    [Tex Willer N. 0]

    Davvero e non voglio essere più bacchettone di quello che effettivamente sono e non ho problemi ad ammettere. "Tex Miller" è inguardabile come testi e come disegni e non mi ha fatto ridere nemmeno un po'. Sappi caro Ken51 che al tempo mi feci un sacco di risate con le strisce di Edika che venivano pubblicate sul "Totem". Nel giusto contesto e con un minimo di applicazione da parte mia e di chi li realizza posso anche apprezzare fumetti dissacranti e non proprio rivolti a tutti.
  23. Dix Leroy

    [Tex Willer N. 0]

    Questa tua puntualizzazione mi trova più d'accordo. Il problema è che spesso il personaggio femminile (specie se attraente) viene inserito in minima parte in funzione alla trama e in parte maggiore per fornire sequenze aggiuntive che non occorre vi spieghi. A quel punto preferisco gli spiegoni al fuoco del bivacco (anche se ormai non li sopporto più). Ora vi lascio e vado a scartare il cellophane del 697 dove mi pare abbiano ripreso l'ottima abitudine di mettere sopra un foglio pubblicitario al fine di non rovinare la copertina. Siamo sempre qui a lamentarci, ma poi ci accontentano, quindi non siamo qui a perdere tempo ma ad aiutare a fare il nostro fumetto preferito ancora più bello. Da quello che so su Terra Due c'erano le prime versioni dei supereroi, che avevano combattuto contro i nazisti! Ma ho capito cosa intendi. Ma ho già problemi a seguire la serie ufficiale con i disegnini su ogni pagina!
  24. Dix Leroy

    [Tex Willer N. 0]

    Non posso essere d'accordo, mi spiace. Non sto dicendo che non voglio donne su Tex, ci mancherebbe. E' stato inventato addirittura un personaggio ricorrente apposta per questa serie (e la sua faccia, per quanto gradevole, mi insospettisce). Finora i personaggi femminili nella serie regolare sono: la fanciulla in pericolo (o anche giovane vedova o moglie momentaneamente senza un marito a difenderla), la dark lady che mette in difficoltà Tex (Satania, Mitla, Jane Brent solo le prime che mi vengono in mente), le simpatiche, carine e innocue Tesah e Lupe con cui la tensione era palpabile ma solo accennata e stemperata ad arte con siparietti leggeri e poi … Lilith, la sola e unica donna che Tex poteva accettare di sposare, pena l'uccisione da parte dei Navajos. Mi va bene che Carson vada a vedere gli spettacoli al saloon, che segga sulle ginocchia qualche ballerina (e loro lo fanno più che altro per schernirlo e prendersi qualche mancia). Kit Willer nell'ultimo Texone si apparta con le donnine, ma è necessario per la missione, altrimenti non sarebbe credibile e comunque non vediamo proprio nulla. Galep copiava volti femminili dalle riviste dell'epoca per le copertine degli albi d'oro perché a lui piaceva disegnarle (probabilmente stando tutto il giorno a sgobbare sul tavolo ne avrà anche sentito la mancanza!) Ma era una promessa menzoniera di chissà quali scene romantiche all'interno e obiettivamente erano fuori luogo. I lettori di Tex del 2018 non sono più ragazzi, ma nella gran parte attempati signori che dovrebbero anche aver dissipato le tempeste ormonali (beh, nel mio caso di sicuro). Io spero che la nuova testata attiri i ragazzetti stufi di Topolino, ma non ancora pronti per il fumetto di qualità (spesso solo scusa per mostrare scene esplicite e volgari) Su Tex esigo l'avventura, quello si. Altrimenti l'edicola e le fumetterie sono piene di altre proposte.
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