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Texan

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  1. Texan

    [666/667] L'onore di un guerriero

    Ok, allora domani mi andrò a procurare i nn. 497, 498, 499!
  2. Texan

    [666/667] L'onore di un guerriero

    Ma non ho detto che nulla va bene, mannaggia... Ho parlato bene dell'ultima storia di Faraci (un autore che non amo, a dimostrazione che non sono prevenuto e che non ho in antipatia nessuno), della tua di Yama e adesso di questa di Ruju... Ho preso in esame il tuo Romanzo per buttare giù una cronologia del Tex, quindi se vai a vedere i miei interventi circa la serie converrai che sono stati complessivamente positivi e di supporto! Sono tornato a comprare tutte le uscite e pure il Classic... cosa vuoi di più?
  3. Texan

    [666/667] L'onore di un guerriero

    Amici texiani, sono emozionato… ho appena finito di leggere una storia di Tex che è un capolavoro pur non essendo un capolavoro. Starei per dire che è un capolavoro della normalità, di una normalità che non c’è più e di cui si sente la mancanza. “L’onore di un guerriero” contiene tutto quello che c’è da aspettarsi in una “classica” storia di Tex e come tale si presta a modello per tutti quelli che decidano di cimentarsi col nostro fumetto preferito. E’ una storia di avventura western, di quelle atemporali, senza età. Potrebbe essere stata pubblicata vent’anni fa senza che nessuno sentisse la differenza. Va via che è un piacere, l’ho letta tutta d’un fiato e ha i tempi giusti, nulla fuori posto. Ruju ha realizzato una storia di Tex che non è “il Tex di Ruju” è Tex è basta. Penso che sia il complimento migliore che potessi fargli perché nel Tex l’Autore deve mettersi al servizio, stare un passo indietro e lui l’ha fatto benissimo. Avevo conosciuto Ruju nel Maxi “Il ponte della battaglia” e pur apprezzandone subito le qualità di sceneggiatore ero rimasto un po’ deluso dall’impronta politically correct della storia in questione. Qui invece siamo davanti ad un concentrato di pura Avventura Western, uno spettacolo, ragazzi! C’è tutto quello che si può desiderare: un Tex magnifico, lui, sputato, che parla e agisce come lo abbiamo sempre visto fare. Ci sono i pards, ciascuno dei quali ha il suo spazio e si comporta da par suo. Ci sono gli indiani, buoni e cattivi, e i soldati, buoni e cattivi. Dura due albi ed è un gioiellino. E dulcis in fundo, mi sono riservato il meglio per la fine: c’è Ticci. Giù il cappello, boys, davanti a questo “mostro sacro” del disegno che a 77 anni non perde un colpo! I giovani di oggi ne devono mangiare di pane e polenta per diventare come lui! Perché Giovanni Ticci E’ il West! Io non so trovare parole per descrivere questa capacità che ha di farti assaporare queste atmosfere, io nelle sue vignette sento l’odore di polvere da sparo, le luce accecante del sole e il calore della prateria… Ticci, sei una Grande!! Davvero, mi dai delle emozioni che nessun altro disegnatore di Tex riesce e riuscirà mai a darmi. Il tuo Tex oggi è l’unico Tex vero, lo guardo e lo riconosco all’istante. Nessuno riesce a disegnare gli indiani come te, hai messo in scena un Lunga Lancia monumentale, le tue scene di battaglia sono fantastiche… quando senti gridare “Yaheeeiiii” sembra di trovarti a pochi centimetri dalla scena… Brividi, il tuo Tex è meglio di un film, mi hai regalato un’ora e mezza (forse meno… non saprei, non mi sono fermato un attimo!) di pura adrenalina… Bellissima storia, con alcune scene davvero emozionanti. Il duello tra Tex e il Grande Capo Indiano che non si sottrae al profondo senso di fedeltà ad un fratello, per quanto malvagio. Grande Lunga Lancia e grande Tex. Bellissimo anche il personaggio della moglie indiana… Davvero, non ho alcuna rimostranza da fare, una storia ottima di Tex. Complimenti a Ruju e Ticci, siete stati fantastici!!! Voto storia: 8 Voto disegni: 10 Voto Tex: 10 Personaggio: Lunga Lancia
  4. Texan

    Tex Classic

    Il risultato non è malvagio, anche se fa un po' strano vedere Tex con i chaps da cowboy!
  5. Texan

    Tex Classic

    Oggi è uscito il Classic n. 3 e la copertina del n. 4 è.... quella del cowboy (fatto per l'occasione diventare "Tex" levandogli di dosso il gilet! )
  6. Texan

    Villa dopo Galep

    Quando Villa fu scelto come copertinista per Tex io rimasi piuttosto dubbioso. Avevo conosciuto il disegnatore su Martin Mystere, ne avevo apprezzato lo stile e l'abilità, però non ce lo vedevo come testimone per Galep. Avrei preferito Ticci, per quanto fosse anche lui molto diverso dal padre grafico di Tex. Credo che Villa sia stato preferito perché le sue tavole avevano un maggiore contrasto di bianchi e neri e di primo acchito ciò poteva farlo sembrare più in linea con le tradizionali copertine di Tex. E il fatto che l'avvicendamento sia stato così ben accettato è la conferma che l'editore nella scelta ci ha visto giusto. Eppure, a distanza di tanti anni, io non riesco a farmi piacere troppo il "nuovo" Tex. A questo punto permettetemi di aprire una parentesi su Aurelio Galleppini, grande Maestro che ho avuto la fortuna di conoscere personalmente. Io ho sempre trovato sbagliato identificare tout court la personalità di Tex con quella di Gianluigi Bonelli. Il quale ha sicuramente dato al nostro eroe l’anima, il carattere, quel modo di essere che lo rende riconoscibile ancor oggi come allora. Ma non dimentichiamoci che a lato di quest’anima e in felice commistione con essa, Galep per cinquant’anni ha fornito il volto, l’aspetto esteriore, quello oltretutto più riconoscibile e di immediata presa. Galep, si sa, utilizzò come primo modello per Tex l’attore Gary Cooper salvo poi guardarsi allo specchio e prestare le proprie fattezze al personaggio, complice anche una sua felice somiglianza con Cooper. Adesso, per rendersi conto dell’apporto dato da Galep al personaggio Tex basta mettere a confronto una sua foto con quella di GL Bonelli. Non solo due facce diverse, ma anche due “tipi psicologici” profondamente diversi. Il volto di Bonelli padre era roccioso e volitivo, lasciava trasparire una certa impetuosità; mentre quello di Galleppini al contrario era l’immagine di una persona calma e gentile dai tratti piuttosto fini. E’ da questo connubio, rivelatosi felicissimo per Tex, tra l’impeto bonelliano e la gentilezza galleppiniana, che ha preso forma il “charachter” che tutti i texiani hanno stampato nel cuore e nella mente. Ovviamente è esistito da molto tempo prima di Villa, un “altro” Tex, e questo secondo Tex è stato per un po’ di tempo disegnato da autori come Ticci e Fusco, i quali hanno dato un’immagine di Tex un po’ diversa da quella tradizionale, più vicina a quella di attori western quali Charlton Heston e John Wayne, rispettivamente. Con l’addio di Galep e la scomparsa di altri disegnatori storici quali Letteri e Nicolò, ha iniziato a prendere forma un nuovo Tex, la cui impronta stilistica si è fatta via via più sudamericana. Ora, dicevamo di Villa, che prendendo spunto dal Tex di Ticci, col suo tratto grafico fortemente realistico, ridisegna Tex sulle fattezze di Charlton Heston, seguendo le indicazioni dell’editore che già aveva avallato questa identificazione. Si tratta di un cambiamento esteriore non da poco. Rispetto al Tex “classico”, il “Tex Heston” ha il volto più piccolo e quadrato, la mascella fortemente squadrata, un naso più corto e un marcato solco sopra il labbro superiore e per finire un occhio più fermo e vigile. Et voilà, il "nuovo" Tex è servito. Non è un brutto Tex, ha una fisionomia più accurata e riconoscibile, ma è un'altra persona. Io sono legato al "Tex Cooper", il Tex galleppiniano, che aveva il volto più allungato e il naso più fine e due occhi... due occhi che non erano mai fissi ma erano un po' ravvicinati e un po' assenti e che rendevano Tex meno impulsivo e più posato, più incline al sorriso... Questo il Tex "gentile" e più "fine" di Galep, mentre quello di Villa è più deciso ma anche più "rozzo"...
  7. Io non mi reputo certamente un "avanguardista" ma non sono ostile per principio ai cambiamenti anche se andassero a toccare il passato "sacro" di Tex. Sono curioso e attendo...
  8. Texan

    [651/653] Luna Insanguinata

    Avendo ripreso a comprare Tex da poco, ho letto questa storia solo adesso. Il giudizio complessivo è positivo, nello specifico ho alcune cose da dire. A colpirmi di più è stata la sceneggiatura di Boselli, che ho trovato davvero ottima, capace di incollarmi alla lettura dall'inizio alla fine. Buono anche il soggetto, per quanto si inserisca nel filone western più crudo e realistico che personalmente ho più subìto che amato. Il personaggio di Ada è molto contemporaneo e non avrebbe stonato in un film di Clint Eastwood. I disegni di Mastantuono molto buoni, ma debitori di uno stile che considero poco in linea con Tex. Ho apprezzato molto la caratterizzazione del personaggio di Rick. Nel complesso, un ottimo esempio di western contemporaneo, che non ho difficoltà ad apprezzare ma molta più difficoltà ad amare.
  9. GL Bonelli a parte, Borden ci ha già detto - in un fumetto, non nel romanzo - che Kit è nato poco dopo la Guerra. Può essere il '66 o il '67, magari la data al riguardo non la leggeremo mai, però sappiamo che è successo nell'immediato dopoguerra.
  10. In "Luna insanguinata" (nn. 651/653), abbiamo un flashback ambientato "poco dopo la Guerra di Secessione" (testuale) e Tex vi compare con la giacca sfrangiata già portata in "Tra due bandiere". Qui lui è già ranger e opera con il collega "Gus" Bailey. Ma la cosa più straordinaria è che si congeda dalle persone on cui era venuto a contatto dicendo di avere "un figlio che lo aspetta". Questa affermazione non solo impone di retrodatare la nascita di Kit Willer rispetto al 1868 (data storica dell'ingresso dei Navajos nella riserva, che a questo punto non vale per l'universo narrativo di Tex), ma addirittura a collocarla immediatamente a ridosso del dopo-Guerra Civile, possibilmente nel 1966, collocando il matrimonio con Lilyth alla fine del 1865. Sempre in "Luna insanguinata", terminato il flashback, l'avventura prosegue "16 anni dopo", con Tex in solitaria. Se questo calcolo è verosimile ci troveremmo nel 1882 con un Tex 44enne, mentre Kit (assente) avrebbe 16 anni, età che lo vede protagonista in "Sangue Navajo". Questa dunque la cronologia aggiornata: 1828 – Nascita di Kit Carson 1838 – Nascita di Tex Willer, figlio di Ken e Mae Willer 1839? – Nascita di Sam Willer 1841 – Morte di Mae Willer. Tex ha 3 anni 1852 – Tex (14) al ranch con il padre Ken, il fratello Sam e l’anziano cowboy Gunny Bill. Quest’ultimo insegna a sparare a Tex 1853 – Al ranch Tex (15) fa amicizia con un ragazzo coetaneo, Hutch, che lavora per il padre 1955? – Tex (17) al ranch conosce Birdy 1856-57 – Morte di Ken Willer. Tex (18-19) e Gunny Bill ne vendicano la morte. Morte di Gunny Bill 1858 – Tex (20) re del rodeo. Morte di Sam Willer. Tex diventa fuorilegge. Sgomina la banda di Coffin e quella de La Mano Rossa. Avventura con Birdy in Montana 1860 – Tex in Messico con il “desperado” Montales. Primo scontro con Steve Dickart (Mefisto). Primo incontro con Kit Carson 1861 –Tex allevatore con Rod Vergil e “Damned” Dick. Inizia la Guerra di Secessione 1862 - Morte di Rod Vergil nella battaglia di Shiloh 1865 – Finisce la Guerra di Secessione. Tex si separa da “Damned” Dick, ritrova Hutch in Messico e di ritorno negli USA diventa un Texas Ranger. Tex incontra Lupe in Messico. Matrimonio indiano con Lilyth. Iniziano I due anni di matrimonio 1966 – Nascita di Kit Willer 1867 - Dopo poco più di un anno dalla nascita di Kit, un’epidemia di vaiolo causata dai loschi Brennan e Teller fa strage nel villaggio navajo. Muore Lilyth. Tex uccide Teller, ma Brennan gli sfugge 1870 - Tex parte per un’avventura in Canada, dove conosce Gros-Jean e Jim Brandon. Kit Willer ha 4 anni 1879 – Tex (41) insegna al figlio Kit (13) l’uso delle armi 1882 – Avventura di “Sangue Navajo”, Kit ha 16 anni. Avventura di “Luna insanguinata”, Tex ha 42 anni 1887 – Venti anni dopo la morte di Lilyth, Tex uccide Brennan. Tex (47), Carson (57), Tiger (47) e Kit (21) 1899 – Morte di Carson (71). Tex (61) consegna le sue memorie a Jack Granger Errata Corrige: Nel 1882 Tex ha 44 anni, nel 1887 Tex (49) e Carson (59).
  11. Texan

    Tex Classic

    Piuttosto, mi chiedo... pubblicheranno mai una copertina in cui NON c'è Tex? Mmm...
  12. Texan

    Tex Classic

    Ma infatti io non escludo che possano adattare strisce o quant'altro, però io penso che l'idea di base sia stata quella di sfruttare gli albi d'oro e di sceglierne una copertina per ogni due, come si evince dai primi tre Classic... PS: Hanno tagliato metà di quel bel copricapo indiano, vedrai che non si faranno remore a tagliare tanto altro...
  13. Texan

    Tex Classic

    Per me le strisce c'entrano invece poco con le scelte grafiche del Classic. A me è parso che abbiano pensato di rifarsi ai Tex "Oscar Mondadori", dove appunto era presente il fascione e il logo a caratteri cubitali...
  14. Texan

    Tex Classic

    Mah! Io so solo che le prime 3 copertine del Classic sono state prese dai primi 6 Albi d'Oro, e precisamente una per ogni due... Forse adatteranno le strisce quando avranno terminato con gli Albi d'Oro, oppure alterneranno le une alle altre, come ipotizzava Natural Killer... l'unica cosa certa, al momento, è l'utilizzo degli albi d'oro...
  15. Texan

    Tex Classic

    Penso anch'io che opteranno per l'indiano....
  16. Texan

    Tex Classic

    Mini sondaggio per il Classic n. 4... quale copertina vorreste? (Tanto abbiamo capito che ne scelgono una per ogni due degli Albi d'Oro...)
  17. L'unico inconveniente sarebbe quello di ignorare il momento storico che vede i Navajos entrare nella riserva assegnata loro nel 1868. Però avremmo il vantaggio di accorciare il gap tra l'età di Kit e quella degli altri pards. E se tu convieni per questa sistemazione, posso aggiornare subito lo schema... tanto questo è un lavoro "in progress" e va benissimo procedere per aggiustamenti...
  18. Texan

    Tex Classic

    Sono di ritorno dalla fumetteria dove ho comprato il Classic n. 2 (la settimana prossima dovrebbe arrivare il cofanetto Dynamite). Devo dire che col passare dei giorni questa ristampa inizia a convincermi, per cui proseguirò nell'acquisto. Sarà che i primi numeri vendono sempre, ma ho avuto l'impressione che il numero 1 abbia venduto abbastanza. Ne sono arrivate davvero molte copie per una ristampa e molte di queste sono sparite... Muoio dalla voglia di vedere questa copertina sul n.9... spero vivamente che la scelgano!!
  19. Io ho semplicemente riportato quanto scritto nel Romanzo e che si distanzia dal fumetto in alcuni momenti, compreso questo. In questo frangente le discrepanze tra la cronologia romanzata e gli albi di Tex generano un po' di legittima confusione. E' possibile che col passare del tempo e l'avvento di nuove storie ambientate nel passato si riesca a trovare un "continuum" comprensibile per tutti. Adesso stiamo facendo solo "un po' di luce"... Sono d'accordo in toto con te. Circa l'interruzione nel blocco 1-9, dovrebbe essere nel punto in cui Tex lascia Montales in Messico e si prepara ad affrontare la banda del Rosso (n. 4 serie Gigante). Queste due storie fortunatamente non sono intimamente collegate e nulla ci vieta (tranne un problema di tipo "estetico") di posizionare "La banda del Rosso" subito dopo il flashback messicano con Hutch. In quel momento Tex è di ritorno negli Stati Uniti e si imbatte nella banda del Rosso... non crea problemi narrativi. Comunque è palese che una quadra ottimale non si troverà mai.
  20. Ho riaggiornato la cronologia tenendo conto delle ultime sottolineature di Borden e aggiungendovi dell'altro. In neretto le uniche date da considerarsi certe, tutte le altre meramente indicative, mentre corretti sono gli anni dei protagonisti. Il problema della datazione viene fuori dopo 1868, ovvero con la nascita di Kit Willer, che è sempre troppo giovane per le avventure contemporanee di Tex, intorno 1880, che lo vedono raffigurato come un 18-20enne. Nel Romanzo di Tex ci viene detto che in "Sangue Navajo" Kit ha 16 anni. La vendetta di Tex su Brennan verrà eseguita 20 anni dopo la morte di Lilyth 1828 – Nascita di Kit Carson 1838 – Nascita di Tex Willer, figlio di Ken e Mae Willer 1839? – Nascita di Sam Willer 1841 – Morte di Mae Willer. Tex ha 3 anni 1852 – Tex (14) al ranch con il padre Ken, il fratello Sam e l’anziano cowboy Gunny Bill. Quest’ultimo insegna a sparare a Tex 1853 – Al ranch Tex (15) fa amicizia con un ragazzo coetaneo, Hutch, che lavora per il padre 1955? – Tex (17) al ranch conosce Birdy 1856-57 – Morte di Ken Willer. Tex (18-19) e Gunny Bill ne vendicano la morte. Morte di Gunny Bill 1858 – Tex (20) re del rodeo. Morte di Sam Willer. Tex diventa fuorilegge. Sgomina la banda di Coffin e quella de La Mano Rossa. Avventura con Birdy in Montana 1860 – Tex in Messico con il “desperado” Montales. Primo scontro con Steve Dickart (Mefisto). Primo incontro con Kit Carson 1861 –Tex allevatore con Rod Vergil e “Damned” Dick. Inizia la Guerra di Secessione 1862 - Morte di Rod Vergil nella battaglia di Shiloh 1865 – Finisce la Guerra di Secessione. Tex si separa da “Damned” Dick 1865-1866 – Tex ritrova Hutch in Messico. 1867- Tex diventa un Texas Ranger 1868 - I Navajos entrano nella riserva. Tex (30) incontra Lupe in Messico. Matrimonio indiano con Lilyth. Iniziano I due anni di matrimonio 1969 – Nascita di Kit Willer 1870 - Dopo poco più di un anno dalla nascita di Kit, un’epidemia di vaiolo causata dai loschi Brennan e Teller fa strage nel villaggio navajo. Muore Lilyth. Tex uccide Teller, ma Brennan gli sfugge 1873 Tex parte per un’avventura in Canada, dove conosce Gros-Jean e Jim Brandon. Kit Willer ha 4 anni. 1882 – Tex (44) insegna al figlio Kit (13) l’uso delle armi 1886 – Avventura di “Sangue Navajo”. Kit ha 16 anni 1890 – Venti anni dopo la morte di Lilyth, Tex uccide Brennan. Tex (52), Carson (62), Tiger (52) e Kit (19) 1899 – Morte di Carson (71). Tex (61) consegna le sue memorie a Jack Granger A differenza di quanto presentato nell'albo a fumetti, come si evince dal Romanzo, il nostro rifiuta in un primo momento la stella per poi accettarla dopo la Guerra Civile e la fugace avventura messicana con Hutch.
  21. Satan ciao... il problema de "Gli Invincibili" è presto risolto. Infatti nell'albo Boselli fa dire a Tex nel flashback che lui dopo la Guerra aveva ancora qualche problema con la giustizia per cui decise di riparare in Messico. Era dunque ancora considerato un fuorilegge, ruolo scomodo che si scrollerà definitivamente di dosso poco dopo il suo ritorno negli Stati Uniti, accettando la stella di Ranger. Ragion per cui, nella mia ricostruzione Tex ritrova Hutch verso la fine del 1865 o nel 1866. Ma al di là delle date, per tornare alla questione principale, c'è un motivo di base che ci impedisce di accettare "Tra due bandiere" quale inizio del passato di Tex. Infatti, a monte di ogni ricostruzione cronologica c'è una cronologia "visiva" che ha la precedenza su tutto il resto. Prendete infatti la prima striscia de "Il passato di Tex" e la prima striscia di "Tra due bandiere": non c'è dubbio che il Tex "giovane", se mai Galep l'ha disegnato, è il primo! Quello che vediamo accanto a Rod e Dick è già un Tex in avanti con gli anni e ci riuscirebbe assai difficile immaginarlo sotto ai vent'anni. Oltretutto, il "Passato di Tex" è stato scritto per narrarci le "origini" del nostro e non meramente la morte di Ken Willer e l'esperienza al rodeo; altrimenti Bonelli avrebbe titolato la storia "Il re del Rodeo" e non, appunto, "Il passato di Tex"... Senza contare che da decenni quella storia si è stampata nella mente dei più come la prima e al tempo stesso antefatto de "Il Totem misterioso"... Non c'è libro che parli delle origini di Tex attraverso queste due storie, mentre l'esperienza della Guerra Civile è giustamente considerata un episodio successivo... Il Tex presentatoci con Gunny Bill e Sam è un Tex senza una vita vissuta alle spalle e che inizia a costruirsi un percorso al rodeo. Poi c'è il periodo di fuorilegge. Quindi la Guerra e infine le avventure che si dipanano dal n. 5 della serie regolare (Satania, Lupe, Lilyth, etc.)
  22. Noto incongruenze con l'intera saga, sì. E penso di aver commentato adeguatamente quanto da te sottolineato e già di mia conoscenza. Ma a questo punto si possono solo fare selle supposizioni a titolo personale, non avendo GL Bonelli qui da noi. Io ho esposto il mio pensiero al riguardo, così come ho usato il "noi" in riferimento al fatto che da lettori e collezionisti abbiamo la tendenza a considerare l'intera serie di Tex come un corpus unitario che prescinda da eventuali cicli. Non credo sia stato un abuso quanto una semplice constatazione.
  23. Mister Boselli... mi sono letto i Suoi fumetti e spulciato il suo libro rigo per rigo. Ho aperto una discussione in cui prendevo posizione in favore della Sua impostazione circa la biografia di Tex. Come se non bastasse appena Lei è intervenuto qui mi sono rivolto a Lei complimentandomi per il lavoro svolto... Ma dai Suoi interventi successivi sembra Le stiano a cuore solo altri lettori "importantissimi". Prendo atto della mia insignificanza e La saluto. E' stato un piacere conoscerla.
  24. Beh, il progetto cronologico l'avete intrapreso voi, io mi sono solo accodato nel tentativo di fare chiarezza. Almeno un obiettivo l'ho raggiunto...
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