Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

valerio

Ranchero
  • Contatore Interventi Texiani

    1437
  • Iscritto

  • Ultima attività

  • Giorni con riconoscenze

    26

Tutto il contenuto pubblicato da valerio

  1. valerio

    [297/299] Fuga Da Anderville

    Già la parola "avversari" su un forum di fumetti e relax mi fa rabbrividire, ad essere sincero. Comunque buon lavoro a voi.
  2. valerio

    [297/299] Fuga Da Anderville

    Ma è chiaro che il suo nemico è solo Nizzi. E lo è chiunque apprezzi una storia di Nizzi, di riflesso e li partono gli insulti. Personalmente non ho problemi con Diablero, però vedere un forum ridotto a insulti a un autore e a volte insulti agli altri utenti mi ha davvero stancato, al punto che dico chiaramente che ho troppi problemi nella vita per restare in un forum che permette questo. Non sono un bambino e ho bisogno di rilassarmi e non di leggere da due tre anni le stesse cose ai limiti del regolamento. Ma ripeto, non per scontri personali, Diablero e io non abbiamo scontri, ma proprio per l'atmosfera che si crea.
  3. valerio

    [297/299] Fuga Da Anderville

    Non tentiamo di buttarla in caciara. Se un utente insulta autori e interlocutori, il minimo è dirgli che insulta e che non si deve fare. Non tentiamo di rivoltare la frittata, magari perché si hanno idee texiane simili. Se si permette tutto questo significa che non ci sono più regole. I flames non sono flames, bensì monologhi e insulti e gente che si lamenta dei suddetti insulti. Se poi dico che non ha credibilità uno che si comporta così, è solo una mera e ovvia constatazione, peraltro lo hai detto tu stesso che ottiene solo l'effetto contrario.
  4. valerio

    [297/299] Fuga Da Anderville

    Letizia critica giustamente e senza frustrazioni, non scherziamo. Non paragoniamo Letizia ad altro. Si può e si deve poter criticare tutto. Basta farlo con garbo e senza preconcetti.
  5. valerio

    [113/115] Tra Due Bandiere

    Ormai qua è diventato una persona che pontifica con la verità rivelata e gli altri costretti ad abbozzare dopo essere stati accusati nella migliore delle ipotesi di essere ciechi e nella peggiore degli idioti che sparano cazzate. Tutto questo in mezzo a chilometrici post di pesanti insulti a un autore, post giornalieri, sempre uguali per mesi ed anni. O questo utente fa comodo o non capisco cosa ci faccia ancora qui.
  6. valerio

    [297/299] Fuga Da Anderville

    Non proseguirai affatto, perché è giunta l'ora che qualcuno intervenga. Non è accettabile insultare autori e utenti in questo modo.
  7. valerio

    [297/299] Fuga Da Anderville

    Avete una idea troppo rigida dell'interpretazione.
  8. valerio

    [297/299] Fuga Da Anderville

    Vabbè ma siamo di fronte a uno che legge Tex come fosse matematica. Un contabile per di più intriso di odio verso un autore e privo di ogni credibilità. Non capisco perché rispondiate. Boh.
  9. valerio

    [113/115] Tra Due Bandiere

    Vabbè, io credo che Diablo farebbe bene ad imbracciare un fucile e a fare fuori direttamente il suo nemico, forse così troverebbe pace. Un mondo senza Nizzi e lui vivrebbe felice e senza più frustrazioni e notti insonni. P.S. ma "miserabile sacco di immondizia" e altre amenità dette di un autore, è consentito su questo forum? Se è consentito ok, sennò credo sia inaccettabile consentire a certa gente restare qui dentro.
  10. valerio

    [297/299] Fuga Da Anderville

    Diablo, ammiro la tua costanza, ma probabilmente se a uno una storia emoziona, se ne frega dei tuoi numeri. Per il resto, è anche logico che ti si dica che su Nizzi non sei attendibile, perchè ne parli sempre e solo male. La stessa cosa, per il mio gusto, è al contrario Grande Tex, che ne parla sempre e solo bene. Siete entrambi illeggibili su Nizzi, perchè ripetete da anni le stesse cose e soprattutto perchè il sempre bene e il sempre male non esistono. Come dicevo, lavoro sul palco, e sono del tutto dentro al mondo della performance e della critica. Quindi conosco diversi critici (e ancora più appassionati), che hanno delle vere e proprie fisse con determinati artisti, nel bene e nel male. Gente che ripete le stesse cose da decenni. Ci sono artisti di calibro che sono letteralmente massacrati da alcuni critici o da alcuni appassionati in rete, ma proprio della serie che in dieci anni non sentirai loro mai una parola positiva su quell'artista, che pure è valido e di gran successo. Ci sono anche i casi contrari eh, con artisti osannati sempre e comunque e le cui scoreggine sono considerate arte suprema da alcuni. ecco, non sopporto più il sempre bene o sempre male. Quando uno si fissa con un artista e gli lecca il culo, oppure al contrario lo vuole massacrare ad ogni costo senza MAI avere una parola positiva nemmeno su una sua performance (o nel nostro caso, una sua vignetta...non parliamo di una storia intera che sarebbe fantascienza), perde completamente credibilità. Non è proprio più degno di essere ascoltato. Viene in mente Beniamino Del Fabbro, che in 25 anni di articoli non scrisse mai bene di Maria Callas nemmeno di una recita. MAI!!! O Rodolfo Celletti con Giuseppe Di Stefano (per chi conosce qualcosa di opera), o con Toscanini e altri. Mai.Artisti storici o comunque di gran successo che a sentire questi critici avrebbero dovuto solo cambiar mestiere. O nel teatro, che so...mi viene in mente Carmelo Bene, che piaccia o non piaccia è stato un artista storico, e conoscevo un critico fiorentino che in 40 anni non ha mai salvato non dico un suo spettacolo, ma nemmeno un verso da lui declamato. E' chiaro che meglio questo dei plauditores leccaculo, ma pure questo toglie ogni credibilità. Ma proprio tutta.
  11. valerio

    [297/299] Fuga Da Anderville

    Ma lascia perdere. Non ha alcuna credibilità quando parla di Nizzi. Gli si chiude la vena e stop. Va letto quando parla degli altri autori, su cui è sovente addirittura interessantissimo.
  12. valerio

    [297/299] Fuga Da Anderville

    A me sta benissimo così. C'è tale penuria di "belle storie", che giudicare negativamente una bella storia per un finale su cui si può discutere, trovo sia senza senso. Cioè, ha senso discuterne, ma poi via..le storie brutte di Tex sono ben altre. Comunque, mi sono accorto che il discorso è sostanzialmente il seguente: è più importante per noi che una storia sia bella o che sia rispettato il canone? Ognuno ha la sua risposta a questa domanda. Ad alcuni che una storia sia bella o brutta non importa nulla, vuol solo vedere Tex agire in maniera consona al dettato. Ad altri interessa solo che la storia sia appassionante. Ad altri ancora interessano entrambe le cose, ma dando prevalenza netta all'una o all'altra. Personalmente sono infastidito dalla mancanza di adesione al personaggio SOLO se si inserisce in una storia brutta oppure se l'incongruenza è ripetuta e continua. Lasciando stare il creatore di Tex, che è canonico per forza, avendo deciso lui come è il personaggio, nessuno degli interpreti è mai pienamente canonico. Nizzi fece il miracolo di esserlo per un certo periodo e su storie bellissime (e nemmeno sempre canonico, come si vede da questo finale), per poi smettere completamente di esserlo e in maniera ripetuta su storie spesso non belle. Nolitta non lo fu mai, nemmeno per sbaglio, su storie a volte belle a volte non belle. Boselli lo è sulle caratteristiche dei personaggi ma non lo è affatto su tutto ciò che gira attorno. Anche con Boselli, i tanti personaggi, il Tex quasi assente per lunghe parti delle storie, l'abuso del grigio, la mancanza di ironia dei personaggi (specie Tex e carson, mai così seriosi), l'inedita intricatezza delle storie mi infastidiscono solo quando la storia è brutta. In questo caso vengono proprio a zavorra. Se la storia è bella, non mi danno invece nessun fastidio, e ne faccio cenno a volte, in sede di recensione, solo per mettere il pelo nell'uovo e per completezza di narrazione, ma non mi danno alcun fastidio e non contano nulla ai fini del risultato finale. Insomma, per me la storia deve essere innanzitutto bella, meglio se emozionante. E so benissimo quanto sia importante rispettare le caratteristiche di un personaggio non tuo, essendo uomo di musica e teatro e dovendomi confrontare giornalmente con personaggi anche ben più importanti di Tex nella storia dell'arte. Però se non rispetto il "carattere" mi becco la critica di un paio di recensori col biglietto omaggio che dormono in prima fila, mentre se emoziono, il 99 per cento del pubblico è contento. Ecco, ciò che trovo fondamentale è emozionare, e un autore di fumetti non si discosta molto da questo obiettivo. Restando al Nizzi, qui il mancato rispetto del personaggio è solo nel finale, e lo si potrebbe anche considerare una eccezione, una libertà autoriale che serve addirittura a rendere più emozionante e ad elargire pathos alla vicenda, quindi per me è un grande successo. Diversamente su altre storie, chiaramente, se la storia non riesce e non emoziona, qualunque sconfinamento viene a zavorra e affossa tutto.
  13. valerio

    [297/299] Fuga Da Anderville

    Direi che quando la qualità complessiva è del tipo di questa storia, una scena non canonica non inficia nulla e anzi è bene fregarsene. Sarebbe come giudicare negativa la Turandot di Pavarotti solo perchè nella scena degli enigmi non ha il piglio epico necessario al personaggio. E chi se ne frega.
  14. valerio

    [297/299] Fuga Da Anderville

    Tra l'altro mi ha sempre fatto sorridere la storia che si sarebbe legati a certi albi perchè li abbiamo letti da ragazzi. O meglio, si, è vero, ma a far ridere è che l'accusa sia rivolta solo agli albi degli autori che non ci piacciono. Ora, a parte che Nizzi non fa parte degli autori della mia infanzia, perchè io leggevo GLB e poi Nolitta, quando ha cominciato Nizzi, o meglio quando Nizzi ha cominciato a firmarsi, non compravo più Tex sostanzialmente, ma la stessa cosa si potrebbe rigirare dicendo che magari qualcuno è particolarmente legato alla storia di GLB e tende a sopravvalutarla, perchè fa parte dei ricordi di infanzia. Io stesso sono legatissimo alla storia di GLB, soprattutto per le copertine devo dire, che sono tra le più belle dell'intera saga. Ancora oggi se prendo in mano questi albi sento un fremito. Ma non ho difficoltà a dire che la storia non è nè tra le migliori di GLB, nè tantomeno al livello di FDA.
  15. valerio

    [297/299] Fuga Da Anderville

    Bravi e molto precisi entrambi i contendenti. Io, che leggo per divertirmi, mi limito a dire che Anderville emoziona e tra due bandiere no,a parte il finalissimo, quindi do la palma a FDA senza pensarci mezzo secondo. Diablero non mi convince qui, anche perché è del tutto prevedibile che demolisca una opera di Nizzi, ormai su questo è fin troppo ripetitivo e scontato e finisce per stuccare.
  16. valerio

    [297/299] Fuga Da Anderville

    Poerta pazienza, è latitante Diablero, che potrà infiammare la vicenda, immagino. Verso le 4 del mattino ci sarà una impennata.
  17. valerio

    [297/299] Fuga Da Anderville

    I gusti sono gusti, ma definire questa una ciofeca ecco....non mi sarei mai aspettato di leggerlo. Boselli ha già scritto una storia sullo stesso tema, peggiore di questa, quindi non vedo come potrebbe migliorarla. Va bene che il Bos è presente qui, ma insomma...anche meno
  18. valerio

    [Color Tex N. 21] La gazza ladra

    Io sono meno entusiasta del collega, ma comunque do un giudizio abbastanza positivo. Senza stare a spoilerare, la Gazza è ben riuscita come personaggio e dal finale si presume possa tornare. Kit protagonista, Kit mi piace poco ma se è ben servito fa il suo. Diciamo che sotto l'ombrellone è una storia che scorre bene, con un nuovo personaggio interessante che può riproporsi in futuro. i disegni bene bene.
  19. valerio

    [297/299] Fuga Da Anderville

    La storia di GLB è quasi totalmente volta a descrivere l'orrore della guerra, azni, di tutte le guerre, ed è un messaggio certamente nobile, concluso magistralmente con la toccante ed epica scena finale. Però questa di Nizzi è molto più scavata psicologicamente, rabbia, razzismo, crudeltà, sofferenza sono descritte molto meglio o comunque in maniera più moderna diciamo, meno in bianco e nero. Anche la trama è più interessante e insomma, in sostanza si tratta a mio vedere di un capolavoro a differenza di quell'altra, anche se non è la mia storia preferita. All'epoca ne rimasi folgorato, oggi restando a Nizzi preferisco decisamente altro (tipo furia rossa o altre), però resta un capolavoro. Lo stesso finale con il Tex sostanzialmente perdente è una meraviglia che esce dai canoni e per fortuna che ci esce, una cosa in fondo inaspettata e molto ben sceneggiata.
  20. valerio

    [113/115] Tra Due Bandiere

    Riletta dopo decenni. Storia dall'aura mitica ma che trovo sostanzialmente sopravvalutata. Ambientazione suggestiva, disegni magnifici di un Galep in piena forma, bella scena della rissa, finale drammatico ed epico, ma il resto viaggia un po' a braccio. Sceneggiatura solida ma un po' all'impronta, con vari momenti in cui si prosegue di fretta senza soffermarsi molto sulle pagine. Su Tex si è letto di meglio sulla guerra di indipendenza.
  21. Storia sufficiente, assolutamente digeribile, nulla di memorabile ovviamente. Un Ruju che scorre bene, senza particolari sussulti. Vicenda piuttosto ordinaria, ma che serve a spezzare il ritmo Mefistofelico incessante. Buoni i disegni, nella loro semplicità. Un 6 alla storia, qualcosa di più ai disegni.
  22. valerio

    [Texone N. 38] I due fuggitivi

    Comunque, a parte tutto, mi è sembrato più un lavoro da regolare o da Maxi che da Texone. Storia classicissima anche se un pò arzigogolata. Sul Texone vedrei meglio sceneggiature meno consuete, o se consuete e classiche, di qualità maggiore (tipo alcune delle prime di Nizzi o l'inesorabile del Boss) Capisco bene che il Texone è più una prova per disegnatori inconsueti, ma anche la sceggiatura dovrebbe un pò esserlo. Col Texone mi aspetto di sorprendermi un pò e qui non mi sono sorpreso.
  23. valerio

    [Texone N. 38] I due fuggitivi

    Il texone puzza da morire. L'ho letto in treno con la FFP2 e sentivo un puzzo infernale. Sulle capacità medianiche di Tex, ok che le ha sempre avute, ma mi è parso un po' troppo.
  24. valerio

    [Texone N. 38] I due fuggitivi

    Letto in treno. probabilmente non ero dell'umore giusto (e si, bisogna essere dell'umore giusto anche per leggere), ma pur considerandola una storia riuscita non mi ha appassionato. Manfredi meglio del solito direi, ma continua a non essere la mia tazza di the su Tex. Comunque fila tutto liscio, a parte che le capacità mediatiche di Tex che capisce solo dalla faccia della madre che il morto non è quello giusto, farebbero concorrenza a quelle di padre Pio, che al solo vederti capiva che eri stato a letto con la cugina e ti dava dello sporcaccione. A parte questo la storia fila. Ma, ripeto, sarà manfredi, sarà che ero di umore strano, non ho provato alcuna emozione. Belli i disegni, del tutto al livello della testata. Non metto voti, ho difficoltà a votare la sceneggiatura. I disegni invece 9.
  25. Riguardo al chiamarlo "Kit Carson", credo si riferiscano alla scena in cui sono entrambi imprigionati. A un certo punto Tex esclama effettivamente "Kit Carson".
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.