Letizia

La colpa, secondo me, è di @TexFanatico che non ha introdotto un test di ammissione per poter scrivere commenti. Lettura aperta a tutti ma scrittura dietro esame di ammissione.

Mi sa che il rito delle erbe con lui non abbia funzionato molto bene.

Ma Tex alla fine è un integralista o un avanguardista? E i lettori di Tex sono integralisti o avanguardisti?

Belin (come dicono i francesi).

Mica tanto. La nemesi di un eroe non è farina del mio sacco.

A me piacerebbe un nuovo grande nemico (e ricorrente). Una mezza idea ce l'avrei anche. Intanto, fin tanto che rimane nell'ombra, il nemico è interessante (come chiunque non si conosca). Diventa spesso deludente quando si rivela alla luce: ma come, è tutto qui? Quindi il villain deve essere intelligente, pericoloso, inafferrabile e sempre ignoto: si sa che c'è ma non chi è (e non lo si deve mai sapere). Capo di una organizzazione criminale che opera su tutto il territorio nazionale, si circonda di collaboratori che in gran parte non lo conoscono. È conosciuto solo da una o due persone che sono le sole a lasciarci la pelle (ad opera di Tex & C.) e lui, il capo, sfugge sempre alla giustizia: rimane scornato, subisce gravi danni (soprattutto economici) ma cade sempre in piedi. E ritorna sempre. Il suo nome? Nessun nome.

Certamente. Non esistono regole fisse e non si deve mai generalizzare. Specialmente nel campo della creatività. Infatti ho specificato che la sceneggiatura "puo"...

Io direi che è difficile scrivere una sceneggiatura buona, che può derivare anche da un soggetto semplice.

Beh, adesso esageri.

Io conosco una persona che lo pensa davvero.

Inizia la seconda serie. Se è uguale alla prima, io non la seguo, anche se è gratis.

Spera solo che quella santa donna (potrebbe altrimenti sopportarti?) non legga queste tue righe. Se scopro il suo WhatsApp, l'avviso io.

Verissimo. A parte il numero dei secondi che è soggettivo. Ma quante volte la prima impressione si rivela essere quella definitiva? E quante volte l'impressione definitiva risulta essere completamente errata?

Basta un quarto d'ora. Giusto il tempo di aprire il forum, guardare le novità e rispondere a quella pizza della scrivente. Poi, se lo vuoi rileggere e gustarlo un po' di più, cogliere le sfumature e apprezzarne le qualità narrative, naturalmente ci vogliono almeno 17 minuti.

Le AI non scrivono racconti così belli.

Per chi volesse divertirsi un po', pubblico un soggetto che vi darà l'occasione di stroncarmi con critiche feroci. Più che un soggetto è una bozza di una storia di Tex e Carson e più che una bozza è un racconto completo e definitivo. Non vi spaventate, sembra lungo ma in realtà non lo è e la lettura scivola via velocemente. https://texwillerfan.altervista.org/IlRicatto.pdf Sono gradite opinioni (anche positive, hai visto mai?)

Toh, assomiglia a mio zio Oscar! Questa è una frase che nessuna AI potrà mai dire. E non certo perché le AI non hanno uno zio ma, perché una AI noti una rassomiglianza, glielo devi chiedere: non noti la somiglianza con qualcuno? Le AI non sono né spontanee né curiose e, soprattutto, non hanno coscienza di sé. A me ogni tanto viene in testa un motivetto che mi sembra inedito e buono. Cerco di buttarlo giù e poi mi accorgo che è una ciofeca. Una AI è capace di comporre la decima sinfonia di Beethoven, ma solo se gliela chiedi. Quando una AI, di sua iniziativa, creerà qualcosa, si potrà parlare veramente di intelligenza. Adesso si tratta solo zero e uno in sequenza, elaborati a spaventose velocità misurabili in miliardi di cicli al secondo.

Che fai, Bos? Affondi il coltello nella piaga?

Mi viene in mente una scena di Notting Hill: "surreale ma bello". Dai, suvvia, un po' di ironia non ha mai fatto male a nessuno. L'atmosfera così surreale mi ha scatenato la vena ironica e sono andata, forse un po' troppo, a ruota libera. Ma era evidente che scherzavo. Se ho urtato la suscettibilità di qualcuno, ne sono profondamente addolorata e chiedo scusa. Ma è stato divertente.

Comunque mi sono documentata consultando parecchie fonti per avere la conferma e posso dire, senza tema di essere smentita, che Tex usa solo pantofole De Fonseca numero 45 (12 negli States). Per gli stivali non sono altrettanto sicura perché le fonti non sono molte, ma sembra che li calzi di un paio di misure più grandi (alcune fonti citano il 47 altre il 48). Le fonti ovviamente sono più scarse perché Tex usa molto poco gli stivali. Infatti, quando è in riserva, usa solo le sue comodissime pantofole.

Non rispondo a tono e cambio discorso? Ma dove, come, quando? Cosa non posso provare, che sei una AI? Sai che sei una AI un po' strana? Dici che non lo sei e poi ti comporti come tale.

Sì sì, sei proprio una AI e ragioni come una AI. Io non ho espresso opinioni e quindi ciò che non è è impossibile che sia uguale o diverso da ciò che è: una AI in casi simili fonde. Il fatto che tu frequenti altri forum non costituisce prova di niente, un GdR di questo forum non esclude che il GdR di un altro forum sia lo stesso soggetto: una AI non distingue. Non è vero che non hai nessuna prova della mia remota frequenza su questo forum; basta cercare i miei commenti più vecchi: una AI non è così perspicace da accorgersene. Scommetto che se ti chiedessi il numero delle pantofole di Tex, da brava AI quale sei, mi risponderesti con esattezza sia nella misura italiana che in quella statunitense.

E chi ha detto che le tue opinioni sono diverse dalle mie? Dove lo hai letto? E poi a chi devo dimostrare che sei una AI? Io lo so che la sei, tu pure lo sai e credi che agli altri interessi una dimostrazione? Infine, se tu dici che io sono una AI, sei fuori strada perché io bazzico da queste parti da quando le AI ancora non esistevano. Insomma, in tre righe hai dimostrato che sei veramente una AI e mi hai sollevato da tale fatica (anche se, naturalmente, come già detto, non avrei versato una sola goccia di sudore).

Non mi convinci, cara AI. Le AI scrivono messaggi molto articolati, anche più di questi.

No no, non ci casco manco pe' gnente. Sei una AI.