
Letizia
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Verissimo. Tex è morto e sepolto da ormai troppo tempo. Coerenza vorrebbe un taglio netto negli acquisti. E neanche adesso, ma quando era moribondo. Ma a me piace il personaggio, anche se è solo un surrogato. Non mi piace il Tex di Nolitta, quello di Nizzi mi è piaciuto per un po'. Ma li ho letti tutti. Masochismo? Non credo.
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Ragazzi, gli inediti di Tex si comprano sempre. E non per completezza di collezione. Tra l'altro (frecciatina per il diavoletto), come puoi parlarne male se non l'hai letto?
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E fai male. Infatti. Legittima ma resta pur sempre un peccato.
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Sì. Infatti ho detto "a me".
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Sarò brevissima: a me questo Color non è piaciuto.
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La Marie di GLB sparisce molto prima, esattamente quando consegna a Chico il biglietto per Tex, e non mi risulta che se ne vada da Silver City (che in Boselli diventa Gila City). La nuova Marie la rivediamo anche tra la prima e la seconda parte della sparatoria, quando anche Lowett scende in campo. Lei cerca di dissuaderlo ed è qui che manifesta la sua volontà di andarsene da Gila City insieme a Chico.
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Epperchè? Il soggetto non è dei più originali ma non è detto che sia riuscito male. Io non avrò problemi a dire che è una buona storia, se la è. Gli utenti più pericolosi non compreranno e non leggeranno Nizzi, per cui si asterranno dal commentare senza argomentazioni. Quanto a me, se la storia sarà veramente brutta, prometto di starmene buona entro i margini consentiti. A patto di non sentire immeritate sperticate lodi non argomentate del tipo: la storia è favolosamente stupenda perché mi piace.
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Sostanzialmente sono d'accordo con tutte le osservazioni fatte un po' da tutti. Però pane al pane. Quando si fanno critiche, queste devono essere argomentate e non si può sparare nel mucchio, do' coio coio. Di difetti ce ne sono anche troppi, non andiamocene a trovare altri che non ci sono. La casa è piena di oggetti di valore (pag. 99): "Quella casa è piena di tesori, Guero. Oro, gioielli, spezie, stoffe preziose", addirittura spezie e stoffe; come non ce li vedo Guero e Meza a trafugare lo zafferano! È vero che Meza aveva intenzione di impadronirsi di tutto, unendo l'utile al dilettevole ma, vista la mal parata, si sarebbe accontentato anche del solo utile. Le quattro vedove ritorneranno? Purtroppo sì. Una sicuramente no, per lei questo era già un ritorno. Le altre due more assolutamente no, non hanno altro da dire. Ma la biondina tornerà di sicuro, lo do 10 a 1. L'ho già preannunciato. Torna, Kit la impalma e [lei] muore subito dopo (la vedovanza di Kit giustificherà l'assenza di altre donne nella sua vita). Però, sotto sotto, spero che Ruju legga questi commenti e, per farmi dispetto e pur di darmi torto, ci ripensi e quindi addio Charity. ICerto che la fuga in calesse... Quando ho letto l'albo e sono arrivata al penultimo foglio ho pensato: cavolo, manca poco alla fine, come diavolo farà Ruju a far sculacciare le vedovelle da Tex in solo tre pagine? Illusa!
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Affermazione azzardata. Da cosa l'hai capito che sei il primo?
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A questo proposito, mi viene in mente un fatto curioso che, lì per lì, mi ha lasciata di gesso. Tra le fotografie dei primi astronauti sulla luna ce n'era una con Armstrong (credo) senza ombra con accanto la bandiera americana infilata nel suolo lunare con la sua bella ombra, sia quella dell'asta sia quella del drappo. Nessuna ombra di Armstrong sotto I suoi piedi. L'arcano era facilmente spiegabile: l'astronauta, nonostante il peso della tuta, stava saltando (il peso sulla luna è circa un sesto di quello terrestre) e la foto è stata scattata mentre Armstrong era a mezz'aria. La foto non era un fotomontaggio, come sostenevano i negazionisti che, furbescamente, avevano tagliato la foto escludendo l'ombra che, a causa del salto, stava più in basso. Forse non c'entra nulla ma, talvolta, il modo con cui si presentano le cose ti fa prendere "belin pe' rapi d'uva" come diciamo dalle parti mie.
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6 muli stracarichi di carne secca bastano o no? 1 - Se bastano e avanzano perché i Navajo destinatari sono una dozzina ci sono due incongruenze: - a - l'autore non ha il minimo senso delle proporzioni (6 muli contro 300 vacche) - b - un carico così importante per la sopravvivenza di tutti (!) i Navajo richiedeva un intervento immediato: Tex doveva inviare immediatamente qualcuno a recuperarlo per non rischiare che i muli si disperdessero o che passasse qualcuno che, in buona fede, se ne impadronisse (non dimentichiamo che l'episodio avviene fuori dalla riserva, magari a poca distanza da Gallup; senza contare che i muli, lasciati in libertà, si sarebbero diretti sicuramente dove avrebbero trovato l'acqua, cioè a Gallup e non certo verso il terreno desertico della riserva). 2 - Se invece non bastano l'incongruenza è una sola: Nolitta crede che Tex sia capo assoluto di tutta la nazione navajo che conta in tutto 12 elementi (tra uomini, donne, vecchi e bambini) più naturalmente lui, il figlio e Tiger (Carson non lo contiamo): 15 in tutto. Ma questo fatto, da qualunque parte lo si guardi, è l'errore meno grave di tutta la storia. La storia è tutta un errore. Ma, detto ciò, ognuno ha diritto, non mi stancherò mai di ribadirlo con insistenza, di considerare la storia un capolavoro e Nolitta il più grande narratore del 1900 e il più grande esperto di Tex.
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Che è quello che ho sempre scritto io e che di solito scrivono tutti quelli che non disprezzano questa storia. Oh, hai visto che siamo d'accordo? La storia è piena di difetti ma a te piace. Che è quello che non ho fatto io (né nessun altro) Qui sono necessarie due precisazioni. - non parlavo di te, ma in generale - non sono d'accordo su "nessun altro"; vuoi che vada a cercare tutti i commenti dove si travisa la realtà? Ci sono persone che le incongruenze non le vedono neanche con la luce solare e altre che le vedono anche al buio. Se mi dici che sono troppo severa, sto zitta. Soprattutto perché ci sono diversi metodi di misurare la severità di una persona.
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E naturalmente Tex si trovava proprio lì, nel piccolo sperduto villaggio di 37 Navajo talmente vicino alla riserva che un ferito a cavallo ci poteva arrivare in poche ore. Ma Tex era lì proprio per controllare che i muli arrivassero tutti e sei. Ma allora perché non è andato anche lui con Tiger visto che nella riserva non c'era niente da fare, il che è dimostrato anche dall'assenza di Kit, oltre che di Carson (ma lui nonc'entra perché non è un Navajo)? È vero poi che uno bada a passare una mezz'oretta in relax e non bada tanto a incongruenze varie. Tra l'altro, se andiamo a contare le incongruenze di GLB, domani siamo ancora qui. Ma GLB era GLB e le sue incongruenze gliele si perdonavano perché dietro c'era ben altro. Con Nolitta dietro ci sono solo altre incongruenze, ci sono situazioni studiate apposta per far quadrare le cose: Tiger non ce la può fare a fare 100 chilometri? Allora li facciamo diventare 5. E allora Tex non è al villaggio centrale, oppure, chissenefrega, il villaggio centrale è lì dietro. Che vado a contare i centimetri? Mamma mia, quanto sono schizzinosa! Ma stai scherzando? I Navajo si arrangiano da soli nelle belle stagioni quando la caccia è sufficiente, ma è proprio nella cattiva stagione che gli indiani hanno più bisogno. Non me lo sono inventato io l'inverno, me lo suggerisce la logica. È da idioti farsi una scarpinata e portare solo 6 muli che recano provviste insufficienti anche per un piccolo villaggio. E poi questi rifornimenti, cosa sono, settimanali, giornalieri? Bastano solo per il villaggio di Alce Nera e gli altri villaggi aspettano i prossimi viaggi? Questa è la logica di Nolitta, che è ben lontana dalla realtà. Ripeto, vai a rileggerti il Grande Intrigo e dai un'occhiata alla mandria di 399 vacche 300. Questa me la scrivo. Nolitta è l'antitesi della sobrietà, è più prolisso di @Diablero, ti spiega quello che sta succedendo nella pagina, cosa che funzionerebbe a meraviglia se Tex fosse un audiofumetto (esistono?) e i lettori fossero ipovedenti. Ti spiega come fa ad andare da Wingate a Sunsetville, quante soste fa e ti fa notare testualmente che "Consumata la frugale cena, Tex si avvolge nella coperta, concedendosi un sonno ristoratore...". Alla faccia della sobrietà. Se qualcuno mi dice: nonostante i difetti che ci hai trovato, questa storia a me piace, la trovo piena di pathos e quant'altro, io me ne sto zitta bonina bonina perché ho il massimo rispetto per le opinioni altrui. Ma travisare la realtà per sostenere le proprie teorie non mi va proprio giù.
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Questo è quello che scrive Nolitta che non aveva la più pallida idea di quanto fosse grande la riserva Navajo. Se vai a prendere una qualsiasi carta geografica della zona, vedrai che è talmente enorme da contenere al suo interno l'intera riserva Hopi e da estendersi fino a comprendere (non interamente, ovvio) ben 4 stati USA. Nolitta credeva che la riserva fosse grande quanto il giardino di casa mia e che i Navajo fossero 37. Tiger non poteva assolutamente percorrere le centinaia di chilometri dai confini fino al villaggio centrale che non era ai confini della riserva. Tra l'altro il meschino non ha neanche pensato di mandare segnali di fumo: venitemi a prendere ché io non ce la faccio a venire. Perché Tiger non ha mandato segnali? Perché l'autore non ci ha pensato. E comunque che mi dici dei 6 muli, quanta carne secca potevano portare? Non sarebbe bastata per l'inverno neanche se i Navajo fossero stati davvero 37. E poi carne secca, via! Quanto può durare nel tempo senza frigo e senza andare a male? I Navajo andavano riforniti con mandrie di vacche vive, da macellare al momento. Nolitta, solo nelle prime pagine, ha commesso tanti di quegli errori di logica, di spazio, di tempo, di quantità che non sono accettabili né come gravità né come numero: sono troppi e troppo gravi. Se poi uno cipassa sopra e la storia gli piace, va benissimo. Ma per favore non mi si neghi l'evidenza.
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Negli anni 1880-85 i territori della riserva navajo erano sconfinati, erano abitati da numerose tribù e i Navajo di tutte le tribù erano sicuramente più di mille (a tenersi bassi). Oltre quella centrale, che non era certamente alla periferia, ce n'erano diverse altre (spesso citate da GLB: una di queste era la tribù delle terre alte, ricordate?) Per andare da un estremo all'altro della riserva ci volevano giorni a cavallo. Si intuisce che il Muerto, quando incontra Tiger, deve essersi inoltrato nella riserva navajo da molti giorni, vicinissimo al villaggio centrale dove sta Tex, perché Tiger, nonostante il suo lento procedere, ci arriva entro la giornata. Mentre Tex, che invece è sano come un pesce, deve aver volato, perché il giorno dopo è a Wingate (a proposito, perché Wingate e non Gallup che è più vicina?) Quindi il Muerto è entrato nella riserva. Una volta Boselli mi criticò un soggetto perché avevo previsto tre persone che erano entrate nella riserva senza che nessuno se ne accorgesse: non è possibile, mi disse, ma il perimetro è sconfinato, ribattei io, non importa, non si può entrare inosservati in riserva. Qui sono cinque e, anche se uno è un Navajo (che però non può conoscere i movimenti di tutti i navajo che potrebbero vederli), gli altri sono piedi dolci. Quindi il Muerto cosa fa? Aspetta i rifornimenti inviati ai Navajo: 6 muli stracarichi di coperte e carne secca. Come? 6 muli? Coperte e carne secca? Ma non vi viene da ridere fino al punto da non trattenere la vescica e bagnare i pantaloni? Non vi viene da dire: basta, Tex non lo compro più? Recentemente si è parlato del "Grande Intrigo" e me lo sono andato a rileggere. Fatelo anche voi. Arrivano i rifornimenti per i Navajo. A parte il fatto che sono bestie macilente gonfie di acqua (vecchio trucco per aumentare il peso delle vacche), ma sono TRECENTO. Un'intera mandria di 300 vacche, scontate da numerosi cowboy. I Navajo sono migliaia: 300 bestie mi sembrano un rifornimento di viveri adeguato. La carne secca su 6 muli è un insulto alla credulità del lettore, è il rifornimento invernale per 6 Navajo e non per 1000. Siamo a pagina 1, il primo baloon recita: "Woah!... Questa volta, Aquila della Notte non avrà motivo di lamentarsi dei suoi fratelli bianchi." (già, farà salti di gioia per la grande abbondanza) e già ti viene voglia di tirare la catena del water. Ma fare le cose in maniera logica ti rovina la scena che hai in mente: come fai a far menare Tiger in quel modo se, a scortare 300 vacche, ci sono 20 persone? E allora riduci i rifornimenti a 6 muli, tanto nessuno ci fa caso. Infatti non ho trovato neanche una piccolissima osservazione sulla quantità esigua dei viveri. Chissà, forse nessuno avrebbe avuto niente da ridire nemmeno se, invece dei 6 muli, ci fosse stato il cestino della merenda di Cappuccetto Rosso.
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Bellissimo. C'è un ulteriore personaggio (che non si vede mai, nessuno ne fa cenno, non si sa chi è) che informa Faccia Tagliata che informa i suoi loschi compari.
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L'ideona ce l'ho avuta anch'io nel mio "Urlo del Falco", che tu non hai letto. Ma la mia ideona è davvero un'ideona. Forse non originalissima e si sarà anche già visto qualcosa di simile. Ma non vorrete mica credere che io abbia fatto morire Tiger Jack, così in una mezza paginetta!
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Per "carità", no, il ritorno delle quattro vedove no. L'unica che ritornerà (è praticamente obbligatorio) è Charity. Ritornerà, sposerà Kit e poi morirà ammazata. E via poi al quesito: Tex, Carson, Tiger e Kit, trovare l'intruso. Facile: Carson che è l'unico a non essere vedovo.
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Definire disarmato uno che ti sta strangolando ti fa ridere? A me fa ridere invece Tex che le prende di santa ragione perché l'autore ha deciso di dipingere Tex debole, perdente e pure vigliacco. Sì, vigliacco, perché, se ti vai a rileggere le ben sette pagine della lotta con il fratello, Tex spara un colpo nel ventre dell'avversario che lo sta strangolando; questi, ferito, lascia la presa, si comprime le mani sulla ferita e indietreggia; poi, nonostante la ferita, ritorna disarmato all'attacco e Tex lo previene sparando vigliaccamente due colpi all'avversario DISARMATO uccidendolo. Ti fa ridere ancora? A me sì, ma per un altro motivo. Anzi no, mi fa piangere vedere come Sergio abbia trattato il "mio" Tex come un cialtrone vigliacco qualsiasi. Sì, il "mio" Tex. Prima di proseguire, aspetto una tua replica che mi contesti il fatto che il fratello non fosse disarmato.
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Il fratello sta strozzando Tex perché è più forte di lui e, se non c'era una pistola nei paraggi, Tex ci lasciava la pelle e fine della testata. E in quella situazione ce l'ha messo Nolitta (chissà se era contento o no, chissà se poi, rileggendo, se ne è pentito), così come Nolitta fa fare a Tiger la figura del cretino. Gli indiani sono per natura diffidenti e viaggiano sempre con il fucile a braccio. Tiger e il suo Navajo incontrano, nei territori della riserva, cinque facce da galera e si avvicinano come pirla senza neanche chiedere cosa ci fanno nella riserva, tenendo i fucili pronti con le dita sui grilletti. A Nolitta Tex non piace ma farlo massacrare è troppo anche per lui e allora si accontenta di far massacrare Tiger. Tralasciamo la figuraccia che fa fare a Kit. Tex poi, quando vede arrivare Tiger massacrato e un suo Navajo morto, che fa? Domani va a cercare di capire cosa è successo (perché, tonto com'è, non lo ha ancora capito). E, a proposito, che fine hanno fatto i viveri per i Navajo? (Magari @Diablero, quando parlava di "affamare" si riferiva a questo?) Ma che gli frega a Tex, forse l'inverno è ancora lontano, che ne sappiamo noi? Il Tex di GLB sarebbe partito subito a dar la caccia a quei cinque e, nel giro di due o tre pagine avrebbe lasciato i loro cadaveri agli avvoltoi. Ma il Tex di Nolitta è "prudente", non è avventato, deve ponderare le cose, non accetta né provocazioni né sfide. Su tutte le cose sbagliate di questa storia ce ne sarebbe da riempire di righe su righe, ma ccredo che questo basti e avanzi. Del resto poi, tutto è stato argomentato più volte con logica ferrea e aggiungere altro sarebbero parole al vento. @Diablero, a parte il fatto che non avevo nessunissima intenzione di prendere le tue difese, non ne hai bisogno, ma non ho resistito (sono una debole donna indifesa e se devo di', devo di'). Abbiamo scritto quasi in contemporanea e non avevo ancora letto il tuo commento.
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Certo che se non capisci non è colpa tua. Anche a me girano quando vedo decine di commenti che "osannano" le storie di Sergio. Devo stare zitta? Perché? Perché lo dici tu? Nelle mie "battutine" non ho mai detto sciocco a nessuno.
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Non ho nulla da dire? È proprio contro il sondaggio che ho da dire perché cercare una bella storia su quelle scritte da Sergio è una cosa veramente impossibile. Quindi qualcosa da dire c'è l'ho: ma tu non l'hai capito. Che poi io non conceda agli altri il diritto di avere opinioni contrarie alle mie, lo dici tu (se pensi che non sia così, argomentalo e dimostralo): ma tu non l'hai capito. Se poi pensi che le mie siano battutine (a proposito, complimenti per il linguaggio forbito) è ovvio che non le hai capite. Io invece una cosa l'ho capita: poiché ho denigrato le storie (bada bene, le storie e non l'autore, la persona) che tu invece apprezzi, invece di lasciarmi cuocere nel mio brodo, non hai trovato di meglio che attaccarmi dicendo praticamente che sono una sciocca. Non è, il tuo, un comportamento inqualificabile?
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Andrò avanti fino all'infinito. Finché non ti sarà chiaro che è un mio diritto esprimere delle opinioni, soprattutto se negative, a patto di non mancare di rispetto a nessuno, in special modo a colui verso il quale sono dirette le critiche. Finché non ti sarà chiaro che c'è gente che la pensa diversamente da te. E continuerò a rispondere cercando sempre di rimanere nei limiti dell'educazione. Continuerò a far notare agli altri che l'intolleranza è sinonimo di ignoranza. Continuerò a cercare di far entrare nella zucca che bollare i commenti altrui come amenità proferite da uno sciocco è sinonimo di maleducazione e di mancanza di rispetto. Se pensi che i miei commenti siano deleteri nei confronti anche di un solo utente, perché non mi segnali agli amministratori invece di tenere un comportamento inqualificabile? Cerchi rogne?
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La miglior storia di Nolitta è quella che non ha scritto. Tutte le altre sono peggio.