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Diablero

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Tutto il contenuto pubblicato da Diablero

  1. Diablero

    [Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra

    Non mi ricordo più chi ha scritto che il "lieto fine" esiste solo fino a quando chiudiamo la storia quando pare a noi e non vediamo cosa viene dopo. Perché dopo, moriamo tutti. Invecchiamo tutti. Non vuoi vedere l'eroe invecchiare e magari perdere la memoria e non stare in piedi da solo? Devi chiudere la storia prima. Se non lo fai, il massimo che puoi sperare come finale è la morte eroica (ma anche lì, se non chiudi la storia al momento giusto, rischi di far vedere come dopo pochi anni il sacrificio si riveli totalmente inutile o controproducente. Per fare un esempio pratico, confrontare i film degli X-Men con "Logan"... Per questo, le storie degli eroi che vuoi "eterni" sono sospese nel tempo. Se li fai invecchiare, gli eroi diventano vecchi. E le storie diventano tristi, crepuscolari. Batman the Dark Knight Return di Frank Miller è un capolavoro. Ma descrive l'ultima battaglia di un Batman sconfitto dal mondo, che non si mette nemmeno più il costume da decenni, solo e amareggiato (poi torna e trionfa, ma l'atmosfera della storia è crepuscolare, con un idea di fallimento, di tempo che distrugge tutto, e Batman che patisce la vecchiaia e teme di morire d'infarto da un momento all'altro. Se Boselli avesse in mente un finale come quello per Zagor, comunque sarebbe un finale con uno zagor sconfitto (almeno fino allo scontro finale), invecchiato. Perché le storie non possono iniziare con "l'Eroe è felice è contento e non ci sono problemi", perchè poi puoi proseguire solo con "fine". È finita lì. Non vuoi vedere uno Zagor crepuscolare e invecchiato? Allora non bisogna fare storie ambientate nel futuro di Zagor. Perché fare storie con uno zagor sessantenne che ha risolto tutti i problemi di Darwood ed è forte e scattante come un ragazzino sarebbe solo ridicolo (e la storia sarebbe una palla) Mi tocca dirlo troppo spesso: i lettori troppo spesso sono dei Tafazzi. Se non vuoi vedere Zagor vecchio, non devi leggere storie ambientate quando Zagor sarà vecchio. Punto. Però quello che vedo io in giro è un grande entusiasmo all'idea di un crossover fra il giovane Tex e lo Zagor vecchio, e quando poi lo leggono si scandalizzano che lo Zagor vecchio... è vecchio!
  2. Diablero

    [Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra

    QUALE caratterizzazione? Il Cico delle storie di Nolitta in genere è caratterizzato in maniera simile al Paperino di Carl Barks (con alcune modifiche per renderlo meno iracondo e più amante della bella vita: cibo, donne e riposo. È solo con gli autori successivi che Cico regredisce a mero sbafatore compulsivo, passando da Paperino a Poldo Sbaffini, e non mi pare una bella evoluzione...). E il Paperino di Carl Barks è diverso dalla "degenerazione italiana" successiva tanto quanto lo è quel Cico da quello di autori successivi. Il Paperino di Carl Barks non è per nulla sfaticato, anzi è capace di fare, bene se non benissimo, qualunque lavoro. E non pensa solo a dormire, è aggiornato sulla vita sociale di Paperopoli, porta Paperina a ballare non certo malvolentieri, anzi è un ottimo ballerino. Gli va sempre male nelle ten-pagers (le storie brevi) perchè sono storie COMICHE (e in genere gli va male per sfortuna o per eccessivo orgoglio, non per stupidità o incapacità) ma poi alla fine nelle storie lunghe vince sempre (quando non ha a che fare con lo Zio...). Questi personaggi, umoristici ma con un carattere e sfaccettature, nelle mani degli autori italiani successivi, diventano Bombolo o Alvaro Vitali. La loro comicità non è ripresa dalle storie originali, ma dalle macchiette della commedia all'Italiana, o dalla televisione, e soprattutto diventano MONODIMENSIONALI: Cico diventa un idiota capace solo di pensare a mangiare, totalmente inutile (e ci si chiede perchè Zagor sopporti una palla al piede simile, per come viene caratterizzato in alcune storie Cico non lo sopporterebbe nessuno più di quindici minuti, uno che pensa sempre e comunque solo a mangiare e ti provoca solo problemi...). il Cico di Nolitta era abile, era lui a salvare Zagor in diverse circostanze. Ed era un amico, non pensava egoisticamente solo a mangiare. E rappresentava non solo un aiuto per Zagor, ma anche un punto di vista morale fermo, mentre Zagor non riesce spesso a trattenere la rabbia (fra i due, quello più intelligente nelle storie di Nolitta è Cico: Zagor non è stupido, ma è molto avventato al limite dell'autolesionismo) E soprattutto... Cico come ci viene presentato nel primo albo HA UN LAVORO. Ha dei soci. Che non lo considerano una palla al piede. Non è un povero inetto di cui Zagor deve occuparsi, tipo infermiera, perchè da solo non sopravviverebbe. Il Cico esclusivamente comico degli "Special Cico" NON È "tutto" Cico, esattamente come il Paperino delle "ten pagers" comiche non è "tutto" Paperino. Zagor non è (non era) un assistente sociale che deve portarsi una palla al piede dietro perchè se lo abbandona, tipo cane in autostrada, non sopravviverebbe (per come viene descritto Zagor in diverse storie di Nolitta, lui ha più bisogno di Cico, per la sua stabilita mentale, di quanto Cico abbia bisogno di lui). E Cico non se ne va per stare vicino a Zagor, non perchè altrimenti non sopravviverebbe. Sono AMICI. Ora, non so voi, ma... che un amico a un certo punto si sposi... non è mai successo a nessuno di voi? Magari prima non ci pensava nemmeno, poi trova la ragazza "giusta" (o almeno che gli sembra giusta in quel momento, poi mi sa che almeno l'80% si pente...), e lo vedi molto più di rado (la cosa è tanto comune e frequente che ho amici che ormai l'hanno fatto più volte e non sanno come pagare gli alimenti a tutte... ) Quale sarebbe la vostra reazione, da amici? Siete contenti per lui (anche se magari con una certa sfiducia sul suo giudizio in quel momento), o dite come diversi fan zagoriani pare si aspettino da Zagor "no! Avevi promesso che saremmo stati sempre insieme, finchè morte non ci avrebbe separati"? Se la reazione è quest'ultima, direi che non siete "solo" amici... Se volete che Zagor e Cico vivano per sempre insieme come una coppia (NON nelle storie, tutte ambientate in un presente "eterno" che può essere immutabile, ma anche nella loro vita futura), vuol dire che già non li vedete come amici, li vedete come una coppia sposata, indipendentemente da quello che fanno poi da soli nella capanna... P.S.: specifico un punto equivocabile... ...con le dovute eccezioni (sto descrivendo un andazzo generale, poi spiccano sempre autori in controtendenza, anche se sono sempre più rari). La degenerazione di Cico per me avviene soprattutto con Toninelli e Sclavi (e Castelli), Burattini anz all'inizio è in controtendenza e torna ad una certa "nolittianità", che però ha perso man mano... Parlando di Paperino, Guido Martina è un caso interessante: fa in pratica quello che ho descritto (rinnega le caratterizzazioni di Barks per sostituirle come macchiette da commedia all'Italiana), ma lo fa BENE, creando un SUO universo di Paperi, diversissimo ma comunque valido, in cui in pratica tutti diventano le peggiori versioni di sè. Sui paperi funziona perchè da sempre hanno caratterizzazioni diverse fra autori diversi, su Zagor non funzionerebbe e non funziona...
  3. Diablero

    [Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra

    C'è da dire che gestire una locanda, felicemente spostato con figli, è il miglior "lieto fine" possibile per Cico. Non capisco i problemi di chi si scandalizza: preferivano il finale della saga con disperazione e morte e Cico ucciso descritto nel mondo alternativo di "incubi"? Preferivano il Cico morto, ucciso NELLA SERIE REGOLARE che voleva Toninelli per fare il suo "Dark Zagor"? "Boselli descrive il futuro di Cico e ce lo rappresenta felice e contento a fare un lavoro che gli piace dove mangia senza problemi tutti i giorni sposato ad un abile cuoca che è pure molto carina". Scandalo! Lettori in subbuglio, offesissimi! Boh... I casi sono due, o questi leggono Zagor sperando di vedere Cico squartato, torturato, ammazzato, infelice e disperato e non sopportano di vederlo felice e contento, o sono disperati perchè alla fine Cico si rivela eterosessuale e loro volevano un lieto fine dove sposava Zagor... (ma per questo dovrebbe scriverlo Recchioni...)
  4. Diablero

    [Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra

    Un piacere raro... (purtroppo mica poi tanto ultimamente, la memoria inizia a fare scherzi, aiuto! ) Che per essere "la storia del west" fa un adattamento "strano". Anche se gli indiani hanno sempre negato che sia stato quel colpo di fucile a decidere la battaglia, la battaglia è famosa soprattutto per quello. Anche se vuoi sposare la tesi degli indiani (e in pratica D'Antonio lo fa, nelle ragioni per la sconfitta dette da Quanah), non citarlo nemmeno è come raccontare la storia di Cavallo Pazzo senza mai citare il Little Big Horn... Fra i due adattamenti, trovo quello di Lansdale/Boselli molto superiore, sia come drammaticità, sia come veridicità storica, che come rappresentazione dei motivi che spingevano sia i cacciatori di Bisonti (che non erano certo ricchi, ad arricchirsi era chi gli pagava le pelli, al sicuro...) che gli indiani. Curioso comunque che entrambe le versioni ci mettano una donna che arriva ad Adobe Walls assolutamente non presente nelle cronache storiche...
  5. Diablero

    [Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra

    Ero convinto di aver risposto ieri a questa domanda, ma ora non vedo il post... può anche darsi che mi sia scordato di premere l'invio e sia andato perso per sempre... Peccato che avevo scritto una cosa più dettagliata su altri aspetti.. non ho voglia di riscrivere tutto (e poi non me lo ricordo), quindi risposta breve: la seconda battaglia di Adobe Wall è stata presentata non su Tex ma su "Deadwood Dick", nei numeri 5-7 (poi raccolti in un unico volume cartonato), adattato sempre da Boselli da una storia di Phil Lansdale. Oltretutto Adobe Walls è del 1874 e la "grande razzia" descritta nella storia omonima (di cui non ho trovato alcuna traccia storica online, ma non vuol dire molto visto che io faccio ricerche con google e Boselli avrà fonti più dettagliate, però mi piacerebbe avere informazioni su quanto ci sia di vero...) e in questo prequel sarebbe del 1868... Ecco i link agli albi di quella storia: https://shop.sergiobonelli.it/deadwood-dick/2018/10/08/albo/black-hat-jack-1003562/ https://shop.sergiobonelli.it/deadwood-dick/2018/11/07/albo/l-assedio-di-adobe-walls-1003770/ https://shop.sergiobonelli.it/deadwood-dick/2018/12/03/albo/vento-di-morte-1003943/ Il volume cartonato che la raccoglie: https://shop.sergiobonelli.it/deadwood-dick/2020/01/31/libro/deadwood-dick-black-hat-jack-1007716/ E il thread in questo forum: https://texwiller.ch/index.php?/topic/4695-deadwood-dick/page/7/ (il link porta alla pagina con mie considerazioni sull'adattamento: in generale i racconti originali di Lansdale sono consigliatissimi, mentre tra gli adattamenti a fumetti fatti dalla Bonelli solo quello di Boselli per me dà un vero "valore aggiunto" a livello di sceneggiatura. Il secondo si salva solo per i disegni di Frisenda, e il primo... beh, leggi il thread...)
  6. Diablero

    [Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra

    Io temo che sia semplicemente un effetto collaterale del calo generale del livello delle sceneggiature, associato alla richiesta pressante di inserire sempre e comunque questi elementi per "motivi di immagine" (non ci credo nemmeno se me lo firmano su una montagna di bibbie che la Disney, per esempio, voglia rinunciare a denaro per diventare più inclusiva, in realtà vogliono apparire più inclusivi per fare il denaro che è l'unica cosa che gli interessi. Poi magari questi conti si sbagliano...) All'epoca su Ken Parker (e non certo su Tex, ci sono serie diverse e hanno pubblici diversi) Berardi riusciva SIA a fare battute di grana grossa che oggi sarebbero censurate (e infatti nella ristampa le ha censurate lui stesso) sugli omosessuali visti come macchiette, e faceva però anche storie come "Diritto e rovescio". E riusciva a inserire queste tematiche senza risultare pesante o didattico, era comunque una "storia", molto bella oltretutto, e non una lezioncina di morale. Oggi chi vedi in grado di farlo? Lo stesso Berardi su Julia fa solo lezioncine di morale. E queste tematiche NON SONO davvero "affrontate" come in Diritto e Rovescio, ma sono "imposte" di partenza in TUTTE le storie (con effetti anche ridicoli, tipo vedere persone di colore nell'Inghilterra del 1800 essere nobili aristocratici...). Imposte in maniera grossolana e controproducente (qui non si sa quanta colpa sia di sceneggiatori scarsi e quanta di "attivisti" e produttori che non sono capaci di sceneggiare ma ci vogliono mettere becco) Alcune cose, tipo il fatto che gli unici bianchi etero che si vedono in un film siano SEMPRE i cattivi (ci puoi scommettere appena vedi un bianco etero ad inizio film, o farà coming out o sarà il cattivo della storia) non esplicitamente richieste dall'"inclusività" sono dovute a questo: scarsità degli sceneggiatori o di chi gli impone queste cose. In questa maniera fai incavolare gli spettatori (in gran parte bianchi ed etero) e ottieni l'effetto contrario. Da decenni sono bravissimi ad Hollywood a farti passare qualsiasi tipo di propaganda senza che tu te ne accorga. Il fatto che adesso te ne accorgi e ti dia fastidio non è perchè hanno INIZIATO a fare propaganda, è perchè adesso la fanno MALE, ottenendo l'ostilità del pubblico che prima erano abili a convincere...
  7. Diablero

    [Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra

    A metà. Per adesso è una battuta, perchè sono abbastanza tranquillo che se qualcuno propone a Boselli una storia in cui Kit fa coming out, Boselli lo sbrana (anche se, dopo che ha accettato l'idea assurda del 755 e l'ha pure sceneggiato, la mia fiducia su queste cose è stata molto scossa, non so più dove potrebbe arrivare...) Il giorno che Tex cambia curatore, inizia il conto alla rovescia, temo che tutti (nessuno escluso) i possibili sostituti abbiano una gran voglia di passare alla storia come chi ha messo un protagonista LGBTA+ su Tex. E visto che non sanno mai come caratterizzare Kit, temo sarebbe la prima scelta... Viviamo in tempi in cui l'accusa da cui difendersi per non venire cancellati non è "ma perchè vuoi mettere un protagonista LGBTA+ in una serie classica?", ma è diventata ""ma perchè non vuoi mettere un protagonista LGBTA+ in una serie classica? Sarai mica omofobo, sessista, fascista, nazista? Non so mica se una persona spregevole come te dovrebbe rimanere qui..." (e un eventuale coming out di Kit venderebbe un sacco perchè ne parlerebbero tutti i TG, altro che Dylan Dog che sposa Groucho...)
  8. Diablero

    [Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra

    Mica vuol dire che non apprezzi anche il "pancione del suo cuore"! (bei tempi quando Nolitta poteva far dire certe cose a Zagor con un pubblico di bambini che trovavano la cosa innocente, e non con un pubblico di anziani sospettosi che pensano subito male... ) Di cui tra l'altro questo speciale è il seguito diretto! (Temo che ben presto Burattini prenderà la palla al balzo per fare una storia sulle origini di Pamina, e per mostrarci poi tutto il lungo corteggiamento che porterà al matrimonio... più che temere sedicenti "paletti" che blocchino Burattini, io temo che questo speciale gli dia idee per altre trame romantiche e "origini"... ) Che non ha mai chiamato "vecchio cammello del mio cuore" però... Da come sono stati rappresentati negli anni, Tex e Tiger sono "Ace" (mentre GL Bonelli era più per "etero fra una storia e l'altra"), Carson è eterosessuale praticante (cambiano le sfumature, per Nizzi era un vecchietto allupato un po' ridicolo, per Boselli un gentiluomo d'altri tempi...), e Piccolo Falco da etero imbranato ormai temo che con tutte queste bromance si stia candidando ad essere il primo personaggio texiano che prima o poi farà coming out come Bi...
  9. Non l'avevo già smentita questa cosa, diverse volte, postando esempi tratti dalle storie di GL Bonelli e dei suoi successori? E allora perchè salta sempre fuori? (ovvio che ci sono "dialoghi"... mica è un fumetto muto! Però dire che i dialoghi sono sempre stati così vuol dire mentire sapendo di mentire...)
  10. Li non è tanto questione di divertimento, quanto un vero e proprio problema "tecnico": come cavolo le disegni due persone che parlano e basta per pagine e pagine senza renderlo ripetitivo? Magnus si è trovato con questo problema (un problema per la sua sensibilità di autore internazionale, non abituato alle manfrine nizziane), per lui le paginate e paginate di gente che parla tipiche delle storie di Nizzi erano troppo ripetitive, e quindi se vai a vedere quelle pagine sono piene di dettagli e movimenti messi dallo stesso Magnus. Vai a vedere per esempio il lunghissimo "spiegone" che va da pagina 35 a pagina 49: guarda cosa fanno le mani dei protagonisti per tutta la scena. Nulla di quei movimenti era in sceneggiatura... Quindi sì, è un problema, ma un problema risolvibile (detto questo sarebbe meglio che gli sceneggiatori evitassero scene simili, perchè 9 disegnatori su 10 se ne fregano e ti fanno davvero le facce di due personaggi che si parlano per pagine e pagine...) Il mio commento su Venturi non era tanto sul "divertimento" (quella era una battuta) visto che non so cosa gli piaccia disegnare (magari disegnare la Malesia era sempre stato il suo sogno), quando sul TEMPO che ci sarà voluto per disegnare viaggi in treno, scambi ferroviari, inseguimenti navali con navi diverse, città diverse, continenti diversi, dovendosi pure documentare per ogni cambio di scenario... e già è lento normalmente! Ci rendiamo conto che alla fine Venturi avrà dedicato quattro anni a questa unica storia? Boh, magari quelli che si appassionano a questa storia lo troveranno un utilizzo da applaudire, e desidererebbero anche un quinto albo, e un sesto, e magari di più. A me pare un enorme spreco per una storia come questa... (
  11. Compro Tex per le storie (spero) appassionanti, non come un depliant di una agenzia turistica. E sì, una storia può anche essere ambientata in tre continenti, con sparatorie, scazzottate, rapimenti, etc, ed essere noiosa lo stesso. L'avventura non è una somma di numeri, due scazzottate = doppio divertimento. A seconda di come la racconti, una conversazione può essere molto più appassionante e drammatica di venti "agguati" (tipo quelli di Nizzi o Faraci)
  12. Diablero

    [GIOCO] Come finirà la storia di Tex?

    Concordo: se togliamo Kit Willer dall'equazione, avrei dato un 50% a "la tigre muore redimendosi per salvare il suo popolo, e suo figlio ascende al trono" (lieto fine paraculo per salvare capra e cavoli, visto che sia la Tigre che l'olandese sono "malvagiiii"), e un 50% a "il figlio muore in una rivolta insensata e votata al fallimento, per l'ambizione della Tigre Nera" (finale tipo tragedia, che avrebbe conservato la Tigre come avversario). Sono due clichè abbastanza classici e "boselliani". Ma Mauro sa benissimo della fama di inesorabile portasfiga di Kit Willer, l'ennesimo amico ammazzato sarebbe ormai ben oltre al ridicolo, e inoltre questa dovrebbe essere "l'ultima" storia della Tigre Nera, quindi direi che è la prima. Purtroppo non c'è fra le opzioni "La tigre muore e il figlio sale al trono" (probabilmente perchè troppo facile... ) Se muore la tigre non credo muoia anche il figlio, troppa tragedia per Tex (se fosse una storia di Nolitta invece avrei puntato sulla morte di entrambi, e pure di Lohana e pure di tutti i marinai del mercantile che ha portato lì Tex, e tutto per colpa del fallimento di Tex. Se invece la scriveva Nizzi Tex prima di tutto questo avrebbe detto "nessuno di voi morirà, lo giuro, altrimenti sono un pollo". Che potrebbe ancora succede se non è finita la possessione demoniaca di Nizzi sulla penna di Boselli che ha dato vita al 755...) Quindi: 10 palache su c ) ALLA FINE DELLA STORIA DANIEL SILVA RESTA IN VITA. Non ho capito se si può votare il il "negativo", cioè, come ha fatto letizia, sul "NON e". A quanto ho capito non si può, visto che le quotazioni sono solo sull'avverarsi della cosa... Van Gulik anche per me ci lascia la pelle, troppo squallido per diventare un nemico ricorrente, ma non penso si possa puntare su quello...
  13. Questa storia è davvero estenuante... siamo a 330 pagine (per ora) di una storia d'amore fra Tex e la Tigre Nera (ovvio che, seguendo il suo solito cliché, Boselli alla fine li farà combattere dalla stessa parte, ma potrebbe almeno risparmiarci le pagine e pagine di complimenti a distanza, i "m'ama non m'ama", che tanto alla fine si sa dove si va a parare), e, new entry, fra i rispettivi figli (con kit nella parte che ormai gli è più consona, quella della indomita fanciulla da salvare... guardate dialoghi e scene e ditemi se non suonerebbero meglio se Kit fosse una ragazza, ovviamente altrettanto abile...quante volte ormai abbiamo visto questa manfrina di Kit in piena bromance con un giovane avversario? Fateli sposare e amen!) E io continuo a pensare al fatto che Venturi è lentissimo, e per disegnare queste 330 pagine avrà impiegato 3 anni... tre anni passati a disegnare gente che si fa i complimenti e si ama a distanza... ormai se li sognerà la notte... La percentuale "spiegoni e perdite di tempo" contro "azione" sta migliorando albo dopo albo ma è sempre troppo alta, e non cancella il peccato principale: che questa doppia storia d'amore è proprio poco interessante. Davvero non riesco ad appassionarmi a pensare per 330 pagine "ma diventeranno amici? O addirittura si daranno un bacio appassionato alla fine?". Sarà colpa mia, anche gli Harmony non mi piacevano... Ma di una cosa sono sicuro: sia che alla fine l'amore sbocci (lo dò al 95%) sia che finisca in tragedia, Tex e la Tigre Nera e Kit e il tigro figlio se lo dichiareranno, e ne parleranno. A lungo. A lungo. Molto, molto a lungo...
  14. Diablero

    [Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra

    Per il suo ruolo nella storia, si vede il tempo giusto. A questo punto della sua cronologia, cosa gli vuoi far fare? Cavalcare e sparare? O uno spiegone lunghissimo di tutta la sua storia (già raccontata innumerevoli volte negli albi Bonelli e famosissima)? Questa è una cosa che continuo a non capire. Una cosa è una storia o una scena affrettata, che avrebbe dovuto essere più lunga perchè così "non funziona", non è chiara o è fuorviante. Ma se la scena funziona... perchè chiedere altro spazio per un personaggio per la sua "importanza storica"? O perchè "merita più spazio"? I personaggi sono al servizio della storia (o almeno, dovrebbero esserlo), e il loro spazio è dato per il ruolo che hanno nella storia, non per "l'importanza storica". Mettere la storia al servizio di scene "abbastanza lunghe per il loro rango" per me significa avere storie lunghe, pallose e piene di spiegoni...
  15. Diablero

    [Speciale Tex Willer N.7] Presagi di guerra

    Come al solito, non una recensione, ma appunti e note sparse. Comincio dalla fine, da una cosa che mi ha un po' amareggiato e ha "rovinato" per me un bel finale: l'ultima didascalia in basso dell'ultima pagina. La classica "strizzata d'occhio" al lettore, la tipica battutina da "autore moderno che la sa lunga" che sembra dire al lettore "dai che noi siamo più intelligenti di quelli che credono a queste cazzate". Me la sarei aspettata da tanto autori "moderni e alla moda" che non vendono un tubo perchè incapaci di "far credere" al lettore le loro storie, non da Boselli. Si vede che il contagio ormai dilaga davvero... Il finale perfetto era quello della penultima didascalia nella stessa vignetta. Se devi "sdrammatizzare" poi per ricordarmi che "solo solo fumetti" non vuol dire che mi consideri un lettore "scafato e intelligente", vuol dire che mi consideri un lettore scemo che non lo sa già da solo che potete pubblicare altre storie ambientate dopo... È anche dal "bisogno" di tanti autori "moderni" di mettere battute come quella, che mostrano una certa vergogna a fare fumetti "epici", che capisci perchè i fumetti non vendono più... Altra nota, il Tex "indeciso" nella caratterizzazione fra questa storia e "la grande invasione": in quella storia era il Tex "classico", praticamente identico anche se era ambientato anni prima, qui è ancora praticamente il Tex "giovane" di Tex Willer anche se sono passati alcuni anni. E anche se le due storie sarebbero cronologicamente molto vicine presentano due Tex completamente diversi... Il problema credo derivi dal fatto che in realtà, il Tex "trentenne" NON CI È MAI STATO RACCONTATO. GL Bonelli aveva saltato a piè pari tutto il periodo con solo 2-3 storie nel mezzo, e comunque il suo Tex non era mai stato giovane come in "Tex Willer" (già nella prima striscia è uno scafato fuorilegge che bazzica campi indiani da 10 anni), mentre la collana "Tex Willer" ancora non ci è arrivata. In mancanza di un modello "contemporaneo" le storie pubblicate "con sbalzi temporali" negli speciali devono rifarsi ad uno dei modelli precedenti, e quindi ha Tex completamente diversi in storie che temporalmente sarebbero vicinissime. In generale sulla storia: bella sceneggiatura, ma manca di un idea "forte" a parte "Tex e Zagor si incontrano di nuovo e aggiorniamo la cronologia". Bello vedere Cico felice e con famiglia numerosa (è chiaro che per Boselli, come per Nolitta prima, la missione di Zagor è destinata al fallimento, e Zagor può solo sperare in una morte eroica prima del dover riconoscere il fallimento. E idem Cico, se rimane con lui). Ci riaggiorniamo con un po' di personaggi. Sappiamo come vanno le loro vite. Ma insomma, a parte questo... di che parla la storia? Gli avversari sono evanescenti, poco più di un pretesto per gli aggiornamenti storici. Direi che "il tempo che passa" è il cattivo principale di questa storia, non lo speculatore che viene sconfitto in cinque minuti... Capitolo Pamina: strano che non molti zagoriani si siano ricordati che era già apparsa su Zagor, e che già alla sua prima apparizione aveva una inspiegabile attrazione per Cico (vedere "La locanda dei Fantasmi", Zagor 365, Zenith 416, una bella e divertente storia di Boselli e Ferri del 1995 pubblicata proprio dopo la storia con i Texas Rangers...). Consiglio di rileggerla, non perchè sia necessaria per capire questa, ma perchè è un raro caso di Boselli "umoristico"... Capitolo Burnette: e rieccolo, il "nemico che diventa amico". È un "trope" talmente frequente nelle storie di Boselli da poter essere ormai considerata una vera e propria ossessione (artistica). Se ci pensate si vede davvero in UN SACCO di storie sue, a partire da Zagor con la sua primissima storia l'Esploratore Scomparso e seguiti (con Nat Murdo), Tex e la sua primissima storia (Il Passato di Carson), e poi Gli Invincibili, e via via davvero in TANTE storie. E cosa sono gli stessi Tesla e Kurjak in Dampyr? (Volevo farci un thread ma aspetto di vedere se borden torna per avere i suoi commenti...) Devo dire che è un "trope" che nelle storie di Boselli troppo spesso "stona", troppo repentine certe conversioni, funziona meglio qui percvhè sono passati anni e una guerra e troviamo Burnette a conversione compiuta, ma il difetto è più o meno sempre lo stesso: ne parlano troppo ma i fatti latitano. E pensare che c'è una storia di Boselli in cui il tema viene trattato BENISSIMO per me, ed è proprio quella in cui... la conversione è falsa! Parlo proprio della "Grande invasione", in cui Tex alla fine pensa di essersi sbagliato a giudicare Corbett, e invece l'aveva giudicato benissimo. Perché senza l'intervento del caso, li avrebbe davvero traditi...
  16. Diablero

    MIGLIORE ANNATA DI TEX (QUARTI DI FINALE)

    Lo sai che questa offesa verso la Regina della Notte me la legherò al dito, vero?
  17. Diablero

    [Color Tex N. 24] Mesa Blanca e altre storie

    Non ho preso questo albo, come non ho preso i color immediatamente precedenti. Con i Color ho chiuso. Però ho avuto occasione di leggerlo "a sbafo", e la tentazione... ...mi ha fatto perdere del tempo per niente! Avevo fatto bene a lasciarlo in edicola! Non so quale soggetto sia di Letizia, ma come spesso accade nelle storie sceneggiate da Ruju, è la sceneggiatura il punto debole. Storia 1: l'unica ben disegnata, l'unica colorata con una certa personalità (molto bella la prima tavola. Erica Bendazzoli ha colorato anche l'ultima storia ma forse lì i disegni semplicistici di Alessandrini si prestavano di meno...però anche lì la prima tavola si salva), ma la sceneggiatura di Ruju fa venire il latte alle ginocchia... tutto già visto e stravisto e tutto "finto". Non so cos'è, non saprei descrivere bene come mai, ma a volte leggi Tex e Carson che fanno le solite battutine ed è tutto finto e stereotipato. Non mi capita ovviamente mai con GL Bonelli e nemmeno con Boselli, e persino con Nolitta (odiavo i suoi testi su Tex ma per altre ragioni). Mi capita spesso con Nizzi e Ruju e mi capitava con Faraci. Sembrano recitare in un teatrino, senza nemmeno sforzarsi troppo. Vedi Tex che in una scena in cui gli sparano addosso dalla pagina precedente dice "mano alle colt" e anche se è una battuta "da Tex", messa in quel punto non ha senso. Fa ridere. TUTTI hanno già tirato fuori la colt certamente senza aspettarlo. Come fa ridere il solito clichè usato SEMPRE da Ruju, con Tex e pards che hanno già le pistole spianate, intimano la resa... e i "villain" hanno tutto il tempo di estrarre e sparare senza che Tex faccia in tempo a sparare un colpo, perchè oggi evidentemente in tempi di politicamente corretto Tex deve sempre sparare per secondo... Storie 2-5: disegni improponibili, forse rovinati dal colore, non so, ma comunque il risultato è pessimo, al servizio di storie anemiche. Banale e prevedibilissima quella di Gabriella Contu, e dispiace dirlo, anche quella di Boselli. la seconda di Ruju presenta l'unico guizzo dell'albo nella presentazione di Porter Rockwell, ma risolta in così poche pagine sembra una delle schede finali della Storia del west allungata con una sparatoria (e ha purtroppo i disegni peggiori dell'intero albo), quella di Russo oltre ad essere banale presenta di nuovo un immagine di Tex "sbirro inflessibile" che sembra uscita dritto dritto dalle storie di Nizzi e Nolitta. Boh, non basta aver smesso di comprarlo, dovrò anche impormi di smettere di perder tempo a leggerli...
  18. Diablero

    MIGLIORE ANNATA DI TEX (QUARTI DI FINALE)

    Idem. lo scontro mi sembra davvero impari, per me è come uno scontro tra i quattro cavalieri dell'apocalisse e i teletubbies, o una lotta a chi disegna meglio fra Caravaggio, Michelangelo, Tiziano e Raffaello e le 4 tartarughe ninja omonime.
  19. Diablero

    MIGLIORE ANNATA DI TEX (QUARTI DI FINALE)

    Non capisco come si vota... [edit:ok, ho visto, facendo il refresh dela pagina...]
  20. Un esempio dell'"indipendenza" di Tarquinio si vede anche nel fatto che questa storia sia stata interrotta: poi vai a sapere se volevano che disegnasse le facce "come Galep" oppure se proprio volevano fargliele disegnare a Galep, ma in ogni caso si è rifiutato e Sergio Bonelli l'ha spostato sulla Storia del West... (Ha fatto benissimo a rifiutare, le faccine di Galep sono uno scempio, E purtroppo, mi sono informato alla fiera dell'ANAFI da commercianti di tavole originali: Muzzi sapendo che poi comunque gli avrebbero messo le faccine di Galep sopra, le facce non le disegnava neanche, lasciava il bianco per la faccina. Quindi, peccato, ma non sarà mai possibile una "artist edition" delle sue storie con le facce originali... ) Sergio Bonelli, specialmente all'epoca, "conosceva il suo pubblico", e magari avrà avuto ragione che la maggior parte dei lettori avrebbe preferito le faccine di Galep alle facce originali di Muzzi. Ma io dico: ma quei lettori non avevano gli occhi? Com'è possibile preferire una faccina appiccicata sopra spesso sproporzionata e che risalta come un pugno in un occhio ad una faccia che magari "non assomiglia" ma che dalle poche tavole che ho visto con le facce di Muzzi era più che accettabile? Polese era uno di quegli "onesti artigiani" come si diceva una volta che non avranno avuto una gran qualità ma che producevano abbastanza da garantire che l'albo usciva regolarmente. Oggi vedendo i disegni attuali di disegnatori che non hanno nemmeno la scusa della superproduzione li rimpiango. Ma anche fra loro ho preferenze. Donatelli su Zagoe e Mister No era noto per essere il velocista dei velocisti, ma ancora oggi mi piacciono i suoi disegni e la capacità di "raccontare" con chiarezza: nessuno nei suoi fumetti ha mai avuto la minima difficoltà a capire quello che succedeva o le emozioni dei protagonisti. Invece anch'io Polese non l'ho mai apprezzato molto. Eppure ha disegnato storie che adoro della SdW...
  21. Diablero

    [98/99] La Sconfitta

    Sahuara è uno dei tanti personaggi nelle storie di GL Bonelli che ha un contatto con un mondo "sovrannaturale" appena dietro un sottile velo, non fa "magie" nel grezzo senso comune oggi del "fantasy", non spara raggi fotonici: però "percepisce". Presentimenti, simboli, profezie, caratterizzano tutto il mondo di Tex per GL Bonelli (e su tutto questo purtroppo passera come uno schiacciasassi il "cattolicissimo" Nizzi che oltre a far sposare in chiesa Mefisto per far di lui uno stregone onesto che non vive nel peccato, si è premunito di cancellare più profezie possibile...) E anche mentre Ruby Scott va a tendere la trappole che dovrebbe far preoccupare noi lettori, lei lo dice, che su di lui aleggia la morte: "RINUNCIA A SFIDARE AQUILA DELLA NOTTE". Il consiglio che avrebbe salvato un bel po' di gente dal camposanto... Non è paragonabile il Tex di GL Bonelli con Zagor. Zagor è un uomo. Il Tex di GL Bonelli no. Sia pur fallibile, e a volte sconfitto (ma non da Ruby Scott: non ha potuto salvare la moglie, non ha potuto salvare Goldeena, non ha potuto salvare Apache Kid, queste sono le VERE sconfitte di Tex, non un banale "duello" con trucchetto...), Tex è la giustizia, è la voce di GL Bonelli, è la volontà del lettore (per questo Tex non può essere antipatico come lo rendeva Nolitta: un Tex che non fosse "la mano del lettore che desidera la giustizia", diventa lo sbirro odioso descritto da Nolitta...) La vendetta di Sahuara è perfettamente logica e conseguente in questo mondo: il vero responsabile della morte di Ruby non è Tex: una volta che si è messo sulla sua strada per Ruby non c'è scampo. Ruby è già morto non appena accetta l'incarico. Per questo chi l'ha ucciso è chi gliel'ha dato.
  22. Il punto dolente è che la storia di Nizzi è totalmente "sbagliata". 1) Cancella totalmente la profezia, riducendola a cazzatine e superstizione. Eppure basta rileggere "Zhenda" per vedere QUANTO sia una storia "magica" e segnata da queste profezie (pensa solo alle pagine dedicate a Nuvola Rossa che "parla" con lo spirito del suo predecessore per cambiare il destino di kit... Nizzi ci passa sopra fottendosene di tutto, come uno schiacciasassi. Gli interessa solo "rubare" i personaggi di GL Bonelli, non rispettare le sue storie (anzi, vedendo i danni che ha fatto, ho il dubbio che rovinare le storie di GL Bonelli, a cui si sentiva superiore, fosse un bonus per lui) 2) Distrugge Zhenda come "villain", riducendola a vecchietta un po' rimbambita, che a fine storia se ne va via tranquilla, tanto non è mica una strega pericolosa che ha provocato con i suoi intrighi centinaia di vittime fra i Navajos.... Andare a "alterare" il senso di una storia di GL Bonelli per una cieca sottomissione al demone della "continuity" mi pare come demolire un pezzo della Cappella Sistina per farlo somigliare a una immagine sbagliata in una pubblicità della Coca Cola. Mi pare una cosa insensata. ("questo disegnatore pubblicitario si è sbagliato a disegnare questo affresco, andiamo a cambiare l'affresco originale!") In realtà, puoi tranquillamente dire che, come Nizzi se ne è fregato della continuity della storia di Zhenda, se ne è fregato IN ANTICIPO anche di questa storia disegnata da Tarquinio, alla fine il concetto è lo stesso: esattamente come i fan di Nizzi passano sopra alle decine di incongruenze presenti nelle sue storie, perchè dovrebbero trovare inaccettabili proprio SOLO QUESTE? Gli vanno bene 240 incongruenze, con cose tipo Tex che nasce a Calver City che non è più in Arizona e la tomba del fratello di fianco a quella dei genitori, oppure ignorare la profezia, e poi adesso gli paiono intollerabili le incongruenze numero 241, 242 e 243, e SOLO quelle, chiedendone a gran voce la correzione? Andiamo, un minimo di coerenza: se non erano un problema le 240 incongruenze commesse da Nizzi "a posteriori", perchè dovrebbero esserle solo queste? L'intera Bonelli e GLBonelli si devono piegare al "Vate Supremo" Nizzi mentre lui può fare quello che gli pare? La sua storia "Il ritorno di Zhenda" rimane incompatibile con le storie passate come lo era prima, non cambia niente. Detto questo, c'è il solito sistema se vuoi rendere questa storia perfettamente compatibile con la demolizione fatta da Nizzi: nell'ultima pagina Tex si sveglia di soprassalto, e poi esclama "Ah, per fortuna era solo un sogno..." La vecchiaia incombe implacabile: non mi ricordo più dove l'ho letto...
  23. Finalmente sono andato a ritirare il volume che mi aspettava da quasi una settimana. Bellissimo. Davvero, un miracolo, un tesoro ritrovato. Sono quasi 40 anni che non leggevo un nuovo Tex di GL Bonelli. E questo non è nemmeno il Tex di 40 anni, è il Tex di 60 anni fa. Quello che leggevo da bambino prima ancora di iniziare a comprarli da solo. Quel Tex che, davvero, nessun altro sa o sapeva scrivere a quel modo. I Tex di GL Bonelli li ho letti e riletti fino a consumarli, ma da decenni non avevo di nuovo l'emozione di leggerne uno senza sapere già come proseguiva. E per l'occasione, ritrovato il Tarquinio con cui aveva già lavorato con storie con indiani e storie urbane di cinesi e fumerie d'oppio... gli confeziona una storia con indiani, cinesi e oppio! Mi ha fatto tornare ad un Tex antico pre-stravolgimenti nolittiani e nizziani: pards abili e audaci ma non infallibili, un kit spericolato e avventato, che Tiger ancora vuole proteggere. Ma non solo i testi: i disegni di Tarquinio, è vero, sono "antiquati": sono fatti TROPPO bene per il fumetto moderno: sintetici, leggibili, evocativi. Magari gli indiani non sono iconograficamente esatti, ma sono gli indiani dei film western, dell'avventura. Quando iniziano le pagine di Torricelli, sono fatte anche bene, per gli "standard attuali", sono dettagliatissimi e pieni di tutte le righine giuste pretese dal "lettore moderno"... ma che claustrofobia, dopo l'ariosità delle pagine precedenti! Nell'arco di pochissime pagine, uno stacco che rende benissimo il desolante vicolo cieco in cui si è infilato oggi il "fumetto popolare".... La sceneggiatura di GL Bonelli? Divertente come il fumetto! Con le note a "Tarquinio", poi a "Tarquinius" e poi "a tutta la stirpe Tarquiniana"... Ti fa pensare a come potevano essere le sceneggiature di tante storie che ho letto tante volte... che indicazioni avrà dato a Ticci nella scena dell'abbandono di Fraser? Come avrà descritto a Galep la morte di Mefisto? Quanti tesori perduti... Un dettaglio nella sceneggiatura mi ha ricordato che il lettering troppo "moderno" non è proprio quello "corretto": all'epoca su Tex i balloon erano in alto, in "nuvolette" vere e proprie. L'ingombrante e invasivo lettering "moderno" con le ellissi tutte fatte con il goniometro non c'era ancora. Avrebbe dovuto essere letterato con lo stile dell'epoca, ma chi ormai saprebbe farlo? Alcune note sparse: 1) non solo torna Sagua (risolvendo la questione finale di "Zhenda") e "l'antico degli antichi", ma si vede per la prima volta il luogo dove anni dopo finirà la storia di "Dugan il bandito", le grotte dell'Arcobaleno: e si chiarisce in che rapporto "geografico" sono con la grotta dell'Antico (chiarendo che sono lo stesso identico abisso dove cadde Zhenda: e allora davvero non ha alcun senso che nessuno si fosse accorto che mancava il corpo nella storia di Nizzi...) 2) Questa storia non solo è il seguito di Zhenda, ma è stata annunciata già in "Zhenda" (il dialogo finale di Walcott nel numero 71), diventando il secondo tempo di una lunga cronologia, la "saga dell'oro dei Navajos", che comprende "Zhenda", questa storia, "Dugan il bandito" e "la cella della morte", tutte non solo collegate insieme ma ciascuna "preannunciata" nella storia precedente. La mancata pubblicazione di questa storia "spezza" quella catena nascondendo il legame fra Dugan e Zhenda. 3) Boselli nell'introduzione "data" questa sceneggiatura a non prima dell'aprile 1965 (data in cui muore Zhenda nell'albo a striscia 9 della collana Pueblo), ma nella sceneggiatura GL Bonelli non dice "walcott, già visto nell'albo 9 collana pueblo", ma dice "già visto nell'albo 70". Il numero 70 di Tex Gigante che ristampa la storia di Zhenda esce solo nell'Agosto 1966, questa sceneggiatura non può essere precedente. Non solo: nella sceneggiatura GL Bonelli allega una pagina di "riferimenti iconografici" su Walcott con vignette prese da "Zhenda" e i NUMERI DI PAGINA dove compare Corvo Nero... numeri di pagina che arrivano al numero 72 dell'ottobre 1966!!! Riguardo agli albi a striscia è vero che finirono a giugno 1967 ma bisogna anticipare di qualche tempo la decisione per "tempi tecnici". Riguardo a Tarquinio, il suo primo albo della Storia del West è il 4 (il 6 nelle ristampe ampliate successive), "Comancheros" del settembre 1967. Erano 96 pagine, ci avrà messo circa 5 mesi come minimo, più le 80 disegnate per Tex ottenuta la sceneggiatura... dubito che abbia iniziato Tex dopo novembre 1966, a stare proprio stretti. Secondo me quindi la datazione di questa sceneggiatura può essere molto più precisa: è stata scritta nel periodo che va al massimo da Ottobre 1966 a Novembre 1966! E la decisione di Sergio Bonelli (solo lui poteva prenderla, Canzio ancora non c'era, la casa editrice era ancora molto piccola) di interromperla e spostare Tarquinio sulla SdW non può essere stata presa se non nel periodo che va da Febbraio 1967 a marzo 1967. Guarda caso, è il periodo in cui presumibilmente si decide di chiudere le strisce di Tex e passare alla pubblicazione su albi giganti da 110 pagine, cosa che provoca un CALO della produzione... che la "bocciatura" di Tarquinio sia stata una delle cause della decisione? 4) Guardando queste date, si può fare una serie di ipotesi sull'idea di base della storia... io me la immagino così: GL Bonelli a ottobre 1966 legge il numero 72, con il finale di Zhenda, si dà un colpo da solo sulla testa ed esclama "Sangue di Giuda! Ho lasciato aperto il finale di questa storia! Devo fare una nuova storia dove faccio vedere che fine fanno Walcott, Sagua e l'Antico degli Antichi!!" 5) Se fosse stata pubblicata, ipotizzando la conclusione a metà 1967, sarebbe stata pubblicata dopo il numero 100. Questa è una storia che avrebbe fatto parte a pieno titolo del "periodo d'oro" 6) Le facce dei pards è vero che all'epoca "non assomigliavano", ma pensando ai Tex pubblicati da allora anche sulla serie regolare.... potevano anche farla finire a Tarquinio la storia! (certo però che se gli imponevano le faccine copia-incollate di Galep come a Muzzi, ha fatto bene a rifiutare...) 7) Mia ipotesi sul perchè la storia non sia stata riassegnata a qualcun altro e sia stata conservata così: la Storia del West era un azzardo, temevano non trovasse pubblico e dovesse chiudere presto. E D'Antonio non ero contento dell'arrivo di Tarquino. Può darsi che il nuovo incarico di Tarquinio fosse visto come "temporaneo", e che a breve forse avrebbe potuto proseguire lui stesso la storia, se accettava di mettere le faccine di Galep. Quindi si sono tenuti la storia e la sceneggiatura incomplete (la sceneggiatura era necessaria per poterla letterare) e dopo un po' si sono tutti dimenticati che esisteva... 8) Guardando com'era divertente anche solo la sceneggiatura di GL Bonelli... ma possibile che nessuno ne abbia mai conservata una? 9) Non ci sono incongruenze con storie successive se non con "il ritorno di Zhenda" di Nizzi. Che era già incompatibile con la storia originale (annulla la profezia e tutto il finale). Come al solito a causare problemi è sempre Nizzi...
  24. Il fatto che Tarquinio è bravo è "certificato" dagli occhi e dal gusto. Ma non rispondevo a quello. Rispondevo a questo: Prendere un affermazione fatta in risposta ad A (Tarquinio che sarebbe un mediocre incapace con disegni indegni, un dilettante allo sbaraglio "elevato" in questo volume per mera speculazione, insomma una roba tipo l'autore di Kill killer) e attaccarla come se fosse la risposta a B ("Tarquinio è il migliore fumettista dell'universo, lo certifica il fatto che sia Cavaliere") è uno dei tipici "trucchetti da forum" per mandare tutto in vacca.
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