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TWF - Tex Willer Forum

Diablero

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Tutto il contenuto pubblicato da Diablero

  1. Diablero

    [Speciale Tex Willer N.6] Minstrel Show

    Argomento delicato, quello di questo special. Il motivo per cui oggi mettersi in "blackface" è la maniera più veloce per essere cancellati senza passare dal via (e ci sono troppi attori italiani che hanno vecchi video compromettenti da qualche parte...)
  2. Diablero

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    In un forum, proprio per la sua natura, chiunque può assumere l'identità (e il genere) che vuole, @james, quindi come fai a sapere se il nome (e quindi il pronome) usato nelle discussioni corrisponde a quello che useresti se ti trovassi di fronte alla persona reale? Più difficile il caso in cui una persona voglia che si usi un pronome di genere diverso dal suo nickname (magari ha usato come nickname il suo nome all'anagrafe...). In quel caso, come nella vita reale, se quella persona me lo fa sapere (basta metterlo in firma), uso il pronome che vuole per semplice cortesia o rispetto. Ma se mi sbaglio o una volta me ne dimentico lui/lei dovrebbe usare la stessa cortesia e disponibilità nei miei confronti comprendendo l'errore in buone fede: chiamare al femminile un uomo (o viceversa) per sbaglio non è mai stato un reato da sanzionare (al massimo, una figuraccia per chi fa la gaffe...), e sarebbe assurdo che lo diventasse per una esasperazione isterica e paranoica di un certo vittimismo politicamente corretto... (Diverso ovviamente è il caso di chi lo fa apposta, per provocare: quello è semplicemente trolling, tenere un comportamento urticante per altri utenti solo per farli infuriare, e sarebbe sanzionabile come tale) Quindi, non capisco il senso né del considerarla una degenerazione moderna (avete idea di quante dolci fanciulle con cui avere conversato dai tempi delle prime bbs trent'anni fa ad oggi in realtà erano uomini? Una volta quando internet era un ambiente prettamente maschile era una tattica comune per evitare orde di "ammiratori" che le sommergevano di messaggi privati...), nè del predisporre regole particolari come l'uso di lettere strane inesistenti in italiano per posizione puramente politica. (qualunque sia il genere scelto, una persona si sceglie con che pronomi venire chiamato, imporre l'uso di parole modificate per non indicare il genere non è una richiesta che fai PER TE, ma è il solito "mi offendo io adesso per tutte le offese che state facendo al mondo intero che umilmente io qui rappresento"). Tra l'altro l'uso di queste lettere strane non è nemmeno ancora una posizione univoca nella comunità queer e anzi è ancora molto dibattuta, quindi di che stiamo a parlà? Almeno aspettiamo che finiscano il dibattito...
  3. Diablero

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Sequenza di Kate che uccide il passeggero: per me va benissimo così, tutti hanno capito che l'ha ammazzato (caduta in acqua da quell'altezza completamente vestito = tramortito all'impatto, affondato e annegato), quindi la sequenza è stata interpretata benissimo. Sequenza di kate che racconta a Tex e Carsoin che ha ucciso un passeggero... per me il problema non è che Kate sorrida, è proprio che glielo dica. Suona "strano" . Qui borden poteva mostrare il flashback della scena con il passeggero senza che venisse narrata da nessuno, è una "violazione della logica" che si usa comunemente nelle storie "raccontate" in quel modo e non si scandalizzava nessuno (per me manco se ne accorgevano...). Sequenza di Kate che addormenta Wantrop: qui per me come ho già detto aggiungere altro "testo esplicativo" avrebbe solo reso ancora più didascalici i dialoghi e reso più facile che il lettore li saltasse, e allungare il brodo aggiungeno tutta la scena è come dire "per farmi capire le cose annoiatemi con storie senza ritmo" che è un assurdità. La soluzione invece per me era semplicissima: impedire che il lettore si facesse un idea sbagliata al primissimo sguardo sulla scena: bastava mostrare Waltrop ancora vestito...
  4. Diablero

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Tex spara ai "rurales" quando fugge, con Gunny Bill, dopo aver ucciso gli assassini del padre. E stanno semplicemente facendo il loro lavoro, dando la caccia a due assassini. Tex cerca di fare la cosa giusta (ed essendo Tex, di solito ci riesce) ma non è un martire o un suicida, non si lascia ammazzare senza reagire. Perché avrebbe dovuto farlo Kate? In quel momento il passeggero potrebbe anche ucciderla subito (da come parla è un "patriota" e può darsi voglia fare "giustizia" immediatamente) ma anche se la consegna ai soldati l'unico vantaggio che ne avrebbe Kate è che sarebbe interrogata per estorcerle informazioni prima di essere impiccata (o fucilata, non so cosa diceva il codice militare in proposito). Perché non dovrebbe sorridere dopo aver fregato uno più grande grosso di lei che voleva ammazzarla? Invece, sai chi è che sorride all'idea di derubare di tutti i loro averi della povera gente e ci ride sopra? Vedi Tex 298, sesta vignetta. (poi ci viene detto che sono sadici torturatori assassini, ma Tex non può saperlo quando decide - ridendo - di rubare TUTTI i loro cavalli, anche se ne basterebbero 2 e potrebbe rubarli a qualcuno che ne ha di più) La differenza è che nella storia di GL Bonelli Tex uccide per difendersi e sopravvivere, come nella storia di Boselli Kate uccide per difendersi e sopravvivere. Nella terza storia Tex non uccide, si limita "solo" a rubare tutti i cavalli che hanno (che vista la casa dove abitano e l'economia di guerra, è probabilmente tutto quello che hanno), non ha bisogno di rubarli tutti, ma lo fa ridendo perchè gli sembra una magnifica idea. Capisci perchè di certi autori dico che non hanno mai capito, davvero, chi è Tex? (in "quando tuona il cannone", pagina 29, GL Bonelli fa vedere un gruppo di militari che vuole rubare tutto quello che ha una famiglia di civili, ma non sono gli eroi della storia...) Tornando a Kate, in generale è il "mestiere" della spia che costringe a volte a uccidere semplici militari o civili o morire. La scelta di Kate, di "combattere fino alla vittoria finale dell'Unione" comporta anche quello, e comporta che lei con le informazioni che reperisce porterà alla morte DECINE se non CENTINAIA di soldati semplici nemici (e per questo Tex che fa la spia dietro le linee nemiche come in Tex 297 è totalmente incompatibile con il giuramento che ha fatto in "Tramonto Rosso")
  5. Diablero

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Il rapido turn-out dei post e dei temi e la discussione su Kate ha fatto passare nel dimenticatoio una cosa che aveva detto Leo su cui mi piacerebbe tornare. Io avevo scritto: E Leo aveva risposto E poi... E forse l'utilizzo di questo trucco avrebbe accresciuto il pathos. Non che mi stia lamentando di questa storia, eh, è perfetta com'è. Solo mi chiedevo il perché di questa scelta Secondo me, è perchè il mistero attira sempre l'attenzione principale del lettore. (Tipo "assolutamente non pensare ad un elefante! Non pensarci". Poi a cosa pensi?). E a volte vuoi che sia così e a volte no. A volte il mistero tiene l'attenzione del lettore proprio dove vuoi che stia, altre volte la fa andare per conto suo a vanvera mandando a donne di facili costumi l'effetto che volevi... Pensa a "Gli eroi del Texas", che ho citato per primo come esempio ma poi è stato ripreso da altre risposte come esempio "che funziona" e secondo cui quindi anche qui "un mistero avrebbe funzionato meglio". Da subito, l'identità del morto è misteriosa. Ma poi viene ben presto collegata ad un altra cosa: si chiarisce che il morto è uno dei galeotti condannati ai lavori forzati. Quindi, ti dice, "uno di questi criminali non solo si redimerà (come faranno in diversi) - ma salverà tutti quanti" Di cosa parla quella storia, sostanzialmente? Certo, ci sono gli indiani che minacciano il forte, ma sono "la minaccia esterna" come in Ombre Rosse, sono più una condizione ambientale che personaggi. L'attenzione è sulle reazioni, sulle azioni, sui pensieri e le relazioni delle persone assediate. Senza il mistero, forse non te ne accorgeresti. Forse ti metteresti a ragionare sulle tattiche militari per resistere agli indiani, oppure passeresti superficialmente i dialoghi dei detenuti, "tanto non contano niente" concentrandoti sulle azioni dei militari e dei pard. Ma il "mistero" iniziale, quello che attira l'attenzione ("mi raccomando, non pensare ad un elefante! E adesso non pensare a chi dei detenuti salverà tutti quanti! Ora prova a leggere senza pensarci...") tiene sempre, costantemente, l'attenzione dei lettori sui detenuti. I temi della storia sono la redenzione, l'egoismo e la solidarietà, l'amicizia e il tradimento, e guarda coso, sono i fattori che devi soppesare per risolvere il mistero" (in realtà l'identità è ovvia se ragioni "metafumettisticamente": la persona più improbabile. Ma anche se fai questi ragionamenti, rimane il mistero del PERCHÈ la persona più improbabile salvi gli altri, quindi comunque rimane l'attenzione sulle azioni e sulle motivazioni, anzi, così la tua attenzione è puntata PROPRIO SU DI LUI, in quella storia anche il lettore "scafato" che ragiona metafumettisticamente non è un problema...) Ora, pensa invece a QUESTA storia, di questo texone. Davvero pensi che la storia migliorerebbe se tutta l'attenzione del lettore fosse concentrata, mentre Borden gli parla di cosa sia davvero l'onore e cosa si può fare per una bandiera, sul "chissà chi muore" o sul "chissà se si salvano"? Invece di concentrarti sulle tre diverse "soluzioni" adottate da Tex, Carson e Kate per salvarsi l'anima in una guerra civile, avere il lettore che non ci fa attenzione mentre cerca di risolvere il "giallo" dell'identità del morto, o dei morti... Tieni presente che, se in "Gli Eroi dei Texas" l'identità era collegata ad una scelta morale del morto, quindi ai temi della storia, qui chi vive e chi muore NON HA NULLA A CHE VEDERE CON LE LORO SCELTE. Tutti i personaggi dei coloni hanno lo stesso obiettivo e la pensano uguale. La morte o no di Konrad e degli altri è puramente fortuna o sfiga (se i miliziani inseguivano la carovana con Kate morivano quelli nella carovana e si salvavano gli altri) No, un "mistero" qui sarebbe stato peggio che inutile: sarebbe stato molto DANNOSO, distogliendo l'attenzione dai temi della storia e traformando la lettura in una specie di "caccia gli indizi" da Settimana Enigmistica... Ma anche senza "mistero", presentando magari la storia senza parlare di nessun morto, per "sorprendere il lettore" (come temo avrebbe fatto il 90% degli attuali autori bonelliani e non bonelliani), ragiona su come è stata presentata la storia. Togli tutto il clima di tragedia incombente e ogni tristezza. Per "sorprendere il lettore" la storia deve essere allegra, buffa, piena di battute e di ottimismo. Fino a che... ZAK, fai vedere gli impiccati! Hai fatto UNA PAGINA che sorprende il lettore!!!! ...e come fai con le altre 223 pagine che hai sacrificato per quella pagina lì? Come ha già detto PapeSatan:
  6. Diablero

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    No, perchè i dialoghi esplicativi C'ERANO. In uno si dice che Waldrop è stato drogato con l'ultimo whisky dopo averne bevuti tanti (e quindi non è addormentato per abbiocco post-coito, è SIA ubriaco SIA drogato), in un altro si dice che l'incontro era per mettersi d'accordo per una rapina in banca. Da altri dialoghi si ricava che erano anni che Waldrop non metteva piede in paese e che Kate invece fingeva di essere la cantante di quel saloon da tempo. Specialmente i primi due dialoghi esplicativi sono già così come sono adesso abbastanza verbosi e innaturali, cosa avrebbe dovuto aggiungere per evitare l'equivoco senza fare dialoghi ridicoli? Quando sarebbe invece sarebbe bastato far vedere Waldrop completamente vestito (e magari con la testa appoggiata sul tavolino invece che sul cuscino), per evitare ogni equivoco?
  7. Diablero

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    L'uso della "storia reale" comporta dei rischi e delle conseguenze. Rischi, per esempio: 1) Quello di cui avevo parlato qualche post fa e all'epoca della storia nell'Alto Missouri: fare quelle storie dove sei nel 1300 e fai tre passi e incontri Dante Alighieri, e subito dopo Beatrice e poi fai un giro in campagna e incontri Bonifacio VIII, che ovviamente parla di politica papale con il primo che passa... l'effetto "il passato è una festa di Hollywood, c'è solo gente famosa e si conoscono tutti" (detta anche "Sindrome di Dago") Su Tex Willer come avevo già detto all'epoca ho provato fastidio per esempio quando il giovane indiano conosciuto da Tex (incontro casuale) si scopre che decenni dopo sarà una persona famosa... fino a quel momento nella storia erano apparse un sacco di personaggi storici, ma aveva un senso il fatto che stessero là e Tex li incontrasse. L'indiano no, ai fini della storia non serviva uno famoso. 2) La "Sindrome da Martin Mystere", l'evento o il fatto storico diventa una scusa per attaccare dei pipponi incredibili per fare sfoggio di nozionismo. 3) La "Sindrome di Ken Parker", l'evento o il fatto storico viene usato per dare lezioni di morale ai lettori, di solito della complessità di cose mai pensate dal lettore tipo "eh, il razzismo è cattivo"... Finora Boselli è riuscito in generale ad evitare questi problemi, tranne qualche caduta di poco conto. Conseguenze: per esempio... 1) ret-con per "far stare" un evento già noto dentro un fatto storico, una cronologia più "realistica" o entrambe le cose (Tex che adesso deve fare il campione di Rodeo solo pochi mesi invece di anni. A volte queste retcon sono indolori (onestamente che importa quanto tempo Tex è rimasto nel mondo del rodeo? Magari si è solo sbagliato mentre la raccontava...), altre volte danno un po' di fastidio (a me onestamente che Carsoin adesso conosca Damned Dick mi dà un po' fastidio, perchè va contro quello detto in "Fra Due Bandiere" e preferirei che le mitiche storie originali venissero considerati Testi Sacri... oltretutto se vogliono ristampare Tra Due Bandiere su Tex Willer Extra ora come fanno, cambiano il testo o tengono l'incongruenza spiattellandola di fronte a tutti? Oltretutto era facile evitarla, durante la guerra si vedono in due pagine dove Dick non è necessario e dopo la guerra poteva anche non esserci...) 2) Imposizioni sulle storie, con gli eventi che "devono" capitare quando sono successi davvero anche se nella storia sarebbe meglio avvenissero in un altro momento o altrove: qui finora Boselli ha dimostrato che se serve alla storia i fatti storici li sposta senza problemi... Insomma, anche se finora per me Borden se la sta cavando più che egregiamente, ci sono motivi giustificati per temere un perso eccessivo della "storia reale" in un fumetto d'avventura... ------------------------------ Tornando poi su Kate... ho dato una riletta al thread, e se non mi sono perso un post, a parte me (che l'ho capito in seconda lettura e poi l'ho postato), NESSUNO prima che Borden lo negasse aveva messo in dubbio che Kate fosse andata a letto più e più volte con Waldrop: chi difendeva la scelta lo faceva dicendo (per me un po' assurdamente) che era normalissimo che una investigatrice privata dell'epoca andasse regolarmente a letto con testimoni e sospettati e nessuno si scandalizzava... Persino Carlo, che dovrebbe aver parlato della storia con Mauro qualche volta, l'aveva interpretata così: Insomma, nonostante gli elementi per "decifrare" cosa voleva dire Boselli fossero presenti nel testo... NESSUNO li ha colti (tranne me in seconda lettura e solo perchè mi sembrava assurda come cosa e ho controllato). Questa per me è una DIMOSTRAZIONE INOPPUGNABILE di quello che dico da sempre: i lunghi "dialoghi esplicativi" non sono solo inutili, sono CONTROPRODUCENTI, i lettori, anche i più attenti, o li saltano o li scorrono rapidamente. È molto, molto più "forte" l'immagine disegnata (in questo caso, Kate che si alza dal letto sfatto dove dorme Waldrop svestito) Se fai vedere con i disegni una cosa (o la fai intuire), poi puoi pure metterci i Promessi Sposi nella vignetta successiva per correggere quell'impressione, ma non si sposterà di un millimetro...
  8. Diablero

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Non mi vado ad infognare sulla discussione con Exit, faccio solo notare che non vede uno degli usi più frequenti dei rimandi storici: permettere quello che altrimenti non sarebbe credibile. Dice che Kate Warne se avesse un altro nome sarebbe lo stesso., ma no, se avesse un altro nome la reazione di gran parte dei lettori (e forse anche la mia) sarebbe stata "ecco qua, siamo diventati davvero schiavi della cultura woke, adesso salta fuori che il miglior agente Pinkerton era una donna, che addirittura sa travestirsi e ha salvato Lincoln... ma quando la finiranno di rovinare il western con queste puttanate?" Quando si trovano queste "curiosità" nei meandri della storia, è una manna per gli autori perchè consentono di inserire elementi anche improbabili o inverosimili... perchè sono storicamente veri. Non è una cosa che fa solo Boselli, lo faceva anche GL Bonelli (ti ricordi come ha giustificato l'avventura con gli arabi in groppa ai cammelli nel west? E come sarebbe stata accolta l'idea negli anni 70 se non avesse scritto sotto "è basato su un fatto storico"?) O anche l'esistenza stessa dei pony express... se non fossero esistiti realmente, quale autore avrebbe potuto creare un sistema simile per portare la posta senza essere trattato come uno che ha messo i vichinghi in arizona? (a proposito, e le storie dei vichinghi basate sul fatto storico che erano davvero arrivati in america...) TUTTO il western... adesso dimmi, se non fosse esistito il west "storico", basandosi sulla storia di altri luoghi e altre epoche... se sarebbe credibile una cretinata simile, con gente che si spara in duelli, combatte gente con piume in testa, poi si divide fra sud e nord e fa la guerra... certo che ne hanno di fantasia questi autori di fumetti, ma potrebbero inventarne di più credibili! L'importante è non esserne schiavi, e magari Exit non lo sa perchè non la legge, ma in Tex Willer Cochine viene fatto nascere una decina di anni dopo la sua nascita reale, la sua guerra contro i bianchi viene anticipata di un anno, il responsabile di un massacro di apache è ancora vivo per affrontare Tex mentre storicamente era morto dieci anni prima, Quindi dove sarebbe questa cosa che "Tex si deve piegare alle date storiche"?
  9. Mi chiedo se dovrei votare a questo giro, gli anni dal 2010 al 2014 devo ancora leggerli, sono 5 anni su 10... però vedo che se non voto per quella decade non mi accetta il voto sulla successiva... mmmm, vabbè, tanto nessuna delle ultimissime annate meriterebbe il podio, stavolta mi astengo.
  10. Diablero

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Credo che non ci siano mai stati visto che in questo "mondo texiano" il Kit Carson storico non è mai esistito (nessuno ha mai parlato di un altro carson il 75 anni di pubblicazioni), e quindi non esistono molte delle sue imprese.
  11. Diablero

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Ma io sono stato il primo a dire che la cosa è ben poco plausibile. Non sto dicendo che sia plausibile o meno, sto dicendo che è quello che Boselli vorrebbe farci credere nella storia! Prima la scena del militare nella nave che dopo due baci e parecchio alcool le dà tutte le informazioni e alla mattina è convinto di aver fatto chissà cosa, poi di nuovo la stessa scena con il capo degli impiccatori... è chiaro che Boselli vuole mostrarlo come "modus operandi", Kate sbaciucchia e fa la gatta morta, ma poi ti stende con il sonnifero e se la svigna. Fra i vari "dialoghi esplicativi" ce n'è un altro interessante: Pagina 208, Kate dice "E il mio lavoro al saloon? Eravamo intesi che, se volevate rapinare la banca in città, potrei fornirvi informazioni utili" Cosa ci vuole dire questo dialogo? Che il rapporto fra Kate e Jim è, almeno all'inizio, un rapporto d'affari: lei gli ha proposto di rapinare la banca. (Il piano non può che partire da lei, lui non mette piede in città da due anni e non avrebbe dovuto nemmeno andarci se lei non lo attirava lì). E lei si è presentata da subito come la cantante di quello specifico saloon in quella città dove lui non veniva da due anni. Insomma, è la prima volta che hanno occasione di andare a letto insieme. Anche questa suona strana: come l'ha contattato, via email? Sapeva il suo indirizzo e gli ha mandato una cartolina? E gli ha scritto "venga qui che c'è da rapinare una banca" e lui non ha fiutato la trappola? Poi quando si vedono si riconoscono subito e si chiamano per nome, segno che si erano già visti. Insomma, Boselli vuole raccontarci un sacco di cose via "dialoghi esplicativi" (anche un po' pesanti) per dirci che no, Kate non è andata mai a letto con Jim. E lo fa perchè invece nella storia pare che vada a letto con Jim. Cioè, ha una storia che porta il lettore, naturalmente, a pensare una cosa, e vuole dissuaderlo dal pensarla facendogli un infodump con i dialoghi (non funziona mai, come è ampiamente dimostrato da questo thread...) Alla fine, tirate le somme, "si è messo nei guai da solo" perchè vuole raffigurare Kate come un eroina moderna abilissima a fregare gli uomini e che non ha bisogno di nessuno, ma allo stesso tempo deve tenere conto non solo della mentalità del 1867 ma anche di cosa penseranno gli attempati lettori texiani... Si sarebbe potuto risparmiare un sacco di grane (e di proteste dei lettori, temo) se semplicemente avesse lasciato il "lavoro sporco" a Tex o se invece di avere attirato Jim con la sua sovrannaturale abilità di ammaliarlo senza dargliela, si fossero incontrati quella sera la prima volta e lei avesse saputo del suo arrivo da una spia del luogo. Ma purtroppo, oggi mettere una co-protagonista donna in secondo piano rispetto a Tex che è maschio è un peccato mortale per cui tutte le fanzine del Regno ti crocifiggono in sala mensa come bieco agente del Patriarcato... Parlando di cose "un po' strane" in quella scena... che ci fanno lì Tex e Carson? È il 1867. Tex non è un ranger (tornerà ad esserlo solo quando kit ha già almeno 5-6 anni). E non lo è nemmeno Carson, i Texas Ranger furono sciolti alla fine della guerra... lui è un privato cittadino, Tex lo è di sicuro. In che periodo siamo della vita di Tex? Tex è vestito come nell'avventura nel nord contro "la mano rossa" per vendicare Arkansas Joe, ma la cosa NON HA ALCUN SENSO! in quella avventura all'inizio Tex, nella riserva, ha la solita camicia! Si cambia la camicia e si mette "quella pesante" solo perchè fa freddo ma la tiene solo per quell'avventura. Sia all'inizio (riserva Navajo) che alla fine (sulla nave) ha la solita camicia! Che senso ha che si metta "la camicia di lana per il freddo" NEL SUD DEL TEXAS? inoltre NON PUÒ essere quel periodo, come fa Kit Willer ad avere già 5-6 anni? Dovrebbe avere conosciuto Lilith praticamente all'inizio della guerra... Sappiamo che Tex e Carson non si sono mai incontrati nel periodo fra la morte di lilith e l'avventura conto i Dalton (in cui Kit gli dice che ha saputo...). Ma quando avviene l'avventura conro i Dalton? Tex lascia (per la seconda volta) i rangers dopo l'avventura in cui sposa lilith. Ma quando è avvenuta? Dopo la guerra non c'erano i rangers (e Tex li aveva già lasciati da anni). Prima della guerra si mette a fare l'allevatore quando nella riserva ha famiglia? i conti non tornano, ci sarà una TERZA circostanza, mai narrata prima, in cui Tex lascia i rangers e si unisce a Rod e Damned Dick, per poi tornare per combattere Satania e altre minacce fino a Brennan e Teller? Insomma, è un gran casino. La camicia a frange non ha senso MAI se non sei in Canada, vorrei che la smettessero di fargliela indossare ad una latitudine subtropicale, e la cronologia di Tex non ha "buchi" liberi in cui inserire questa storia. Però di una cosa si può essere sicuri: Tex non è un ranger, e nemmeno Carson (i ranger non ci sono più). Di più: non sono agli ordini di nessuno. Li ha chiamati Kate Warne. Perchè loro? C'è anche l'Ex Sceriffo, ma pare si sia trovato lì e sia stato arruolato "per caso". C'è anche Damned Dick... che non ha senso stia lì, Carson non avrebbe dovuto nemmeno conoscerlo, e non appare in nessuna delle avventure classiche dell'epoca. L'unica che ha una veste minimamente "ufficiale" come agente Pinkerton (probabilmente con l'incarico di dare la caccia agli ultime bande di guerriglieri sudisti) è Kate. Che pare da sola: non ha agenti di supporto? Perché non ha chiamato loro? Dettagli non vengono dati, ma non sembra un operazione di polizia: sembra una VENDETTA PRIVATA: Tex, Carson e Dick che danno la caccia agli assassini. Hanno assoldato loro Kate, perchè li trovasse? Però in quel caso perchè accettano ordini da Kate? E se non sono in missione per conto di qualcuno perchè Tex così stranamente arrendevole nell'accettare il piano di Kate... anche se è abbastanza assurdo? È solo un caso che lui non ci lasci la pelle. Ritengono che Jim sia un "duro" tale che non parlerebbe? (non mi pare da come grida aiuto quando viene attaccato dalla folla). Ecchissenefrega, non possono interrogare gli altri due che sono ubriachi che non stanno in piedi? Se hanno tanto bisogno di informazioni perchè non cercano di prenderli vivi? Boh, la cosa non ha molto senso in generale, e mi sa che è per questo che Boselli non dà molti dettagli: non potendola spiegare, fa finta di niente contando sul fatto che al lettore interessi soprattutto vedere gli assassini impiombati e si faccia poche domande sul come... E funzionerebbe... se non si impelagasse in spiegazioni che non dovrebbe mettere se vuole che il lettore non si faccia domande, e si mette a dare quelle spiegazioni perchè altrimenti il lettore pensa che Kate abitualmente trombi quelli a cui dà la caccia (non che serva a molto, tutti l'hanno pensato lo stesso, prova ulteriore di quello che dico sempre: gli spiegoni non solo sono inutili, sono pure controproducenti, nove decimi dei lettori saltano un balloon troppo lungo...) E alla fine, invece di esaltare Kate come donna moderna emancipata che non ha bisogno dei maschi, si ha l'effetto contrario: Insomma, in definitiva: il finale se lo osservi troppo da vicino non ha molto senso, ragion per cui visto che comunque la storia è bella è meglio non porsi troppe domande. Ma è chiaro che l'intenzione di Boselli NON ERA di mostrare Kate che va a letto con qualcuno, in nessuno dei "casi" in cui investiga (o spia) qui.
  12. Diablero

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Tex non viene in realtà "cacciato" dal servizio segreto dei rangers, viene proprio arrestato per gli intrighi di lily e sarebbe stato impiccato se non fuggiva in messico. In messico cattura lily e Mefisto e li rimanda a Marshall con una sua "pepata" lettera di dimissioni. In quanto avviene tutto questo? Onestamente non so come farà Borden a farci stare tutto, manca pochissimo nella continuity di Tew Willer alla guerra di secessione, e in quel poco tempo deve sconfiggere la Mano Rossa, entrare nel servizio segreto dei rangers, conoscere Mefisto e Lily, catturarli, rimanere vittima del complotto, rimanere in carcere per un po', scappare in messico, incontrare Montales, catturare Mefisto e lily di nuovo, fare la rivoluzione in messico, tornare negli USA, riunirsi con Rod e Dick, aprire un allevamento di cavalli, ed essere lì pronto a consegnare una mandria allo scoppio della guerra... dovranno fare le cose di corsa e per un po' "giocare" sul non dire date esatte... E c'è pure il suo ritorno nei rangers in "satania"... quando avviene? Prima o dopo la guerra? La nascita di kit, quella sì sarà un casino da mettere in continuity, se mettono lilith dopo la guerra Kit non può avere l'età che gli danno oggi, se la mettono prima incasina tutta la continuity... per me la serie Tex Willer non arriverà mai a quel punto, troppi casini, e se dura ad un certo punto "fermeranno il tempo" come nella serie regolare...
  13. Diablero

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Certo! E poi, sempre per fare le cose "più realistiche" al millesimo criminale che si scopa "in servizio" il presidente degli stati uniti (che è ovviamente nero e trans) le consegna la medaglia del congresso per la sua indomita lotta contro il Patriarcato e la sua attività volta a dimostrare che anche una donna può fare quello che fa James Bond... Comunque, forse Boselli è innocente di questa cosa di cui lo stiamo accusando, e ne ha commesso invece un altro (scarsa chiarezza) Come ho detto prima, non mi sono "scandalizzato" per quello che fa kate, ma l'ho trovato ASSURDAMENTE POCO CREDIBILE, nel contesto (una "normale" indagine, non sta cercando di salvarsi la vita in territorio nemico) Allora ci ho riflettuto. Vuoi che Boselli possa fare un errore simile, dopo che lui stesso ha rintuzzato le spinte di quelli che vorrebbero che Carson avesse varie storie con "brave ragazze" ricordandogli che per la mentalità dell'epoca Carson sarebbe stato un mascalzone? E sono tornato a riguardare la scena. E posso annunziarvi, con magno gaudio, che KATE NON SE LO TROMBA! (non quella volta, almeno) Aprite a pagina 205. Kate e Jim sono ancora a flirtare al tavolo. Si passa a Tex e Carson che attendono fuori, è giorno, ma Kate ha fatto una pausa fra una canzone e l'altra per parlare con Jim, quindi diciamo che siamo nel mezzo dello "spettacolo serale" del Saloon (che non ho idea degli orari che tenessero ma ci può stare che d'estate iniziasse che fuori è ancora giorno) Subito nella pagina dopo la vediamo affacciarsi alla finestra, Jim è addormentato a letto, ed è normale assumere, data la loro conversazione, che sia in pieno "abbiocco post coito", ma a guardare bene la scena... 1) Jim non è nudo. Va bene che siamo in un casto western Bonelli e non si deve vedere nulla di disdicevole, ma farlo rivestire in quella situazione mi pare troppo. 2) Carson e Tex fanno in tempo a dire solo due parole prima che Kate si affacci. Va bene che non siamo più ai vecchi tempi in cui nei fumetti se passava del tempo mettevi "dopo un paio d'ore", Ken parker ci ha abituato agli stacchi senza didascalia (che ancora devo capire in cosa migliorerebbe il fumetto, questa fobia fighetta per le didascalie...qui senza quella moda assurda sarebbe chiaro quanto tempo è passato, se ne è passato...) e qui potrebbero essere passate anche ore... se non fosse che è ancora giorno. Ora, Jim sarà anche Ernesto Sparalesto, ma è credibile che Kate abbia terminato di cantare, sia salita con lui in camera e l'abbia stroncato fino a farlo addormentare in pochi minuti? 3) C'è una frase strana e un po' troppo arzigogolata di Jim sull'"ultimo bicchiere di whisky" che sarebbe stato drogato. Perché deve proprio essere l'ultimo bicchiere di Whisky? Ci sta che Kate l'abbia drogato con un sonnifero per catturarlo più facilmente, ma bastava che diceva "pensavi di avermi drogato? Non mi fidavo di te e ho solo fatto finta di bere", una cosa così. Quella frase un po' troppo artificiale e spiegazionistica serve a dirci che prima lo ha fatto bere tanto, che i bicchieri precedenti se li è bevuto, e lei gli ha dato un sonnifero con l'ultimo. SENZA PAUSE IN MEZZO, altrimenti non sarebbe stato "l'ultimo", sarebbe stato il whisky che si sono bevuti "dopo". Versione "rivista" dei fatti, che sono convinto fosse la versione voluta da Boselli: 1) Kate NON va a letto con Jim, lo fa ubriacare, e lo droga (pensa lei) arrivano al massimo a baci ed effusioni, poi quando lui crolla, ancora semivestito, per l'alcool ingurgitarto (ma lei crede che sia per il sonnifero) lei si affaccia alla finestra. La scena con i due pard era praticamente "in diretta", non era un "ore dopo". 2) È credibile che Kate non sia mai andata a letto con Jim prima? Come cavolo ha fatto? un conto è se si fosse presentata come una bella vedova, in cui ci poteva stare un periodo di corteggiamento o di ritrosia "per le apparenze", ma lei si è travestita praticamente da prostituta... ha fatto fregare prima il portafoglio a Jim da un borseggiatore tutte le volte con un cartello nel saloon che diceva "non si fa credito"? È una scena comunque poco credibile, ma per motivi diversi: diventa poco credibile NON che Kate vada a letto con cani e porci per una normale indagine, ma INVECE che sia talmente abilissima da riuscire a non andare mai a letto con Jim mentre era travestita da prostituta... Inoltre, la moderna "fobia delle didascalie" frega Borden facendoci pensare che possa essere passato un sacco di tempo, ci siamo già fatti la nostra idea quando vediamo Kate uscire con lui steso a letto, e la successiva battuta sul whisky non è incompatibile con lo scenario che ci siamo già immaginati nella pagina precedente
  14. Diablero

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Mi hai fatto venire in mente questa scena iconica.... (a partire da 1 minuto e 5 secondi, quella è la camera da letto della regina, la moglie del tipo con la corona, che deve far fuori il fratello altrimenti il giorno dopo lei diventa vedova... se non hai mai visto Galavant te lo consiglio incondizionatamente...) Ma loro due non sono "la gente", pensa a come "la gente" considererebbe loro due ("uno si è persino sposato un indiana, l'altro è stato visto in compagnia di donnacce da saloon... è ovvio che simili degenerati si trovano bene con una "facile" come lei, chissà cosa fanno veramente in tre nella prateria...")
  15. Diablero

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    A me non "rovina" il personaggio di Kate, lo trovo semplicemente poco plausibile. Rompe più che altro la mia sospensione dell'incredulità. per lei è un indagine relativamente "normale", conosceva appena alcune di quelle persone, nemmeno tutte, non è come Tex che ha amici d'infanzia fra le vittime. Dovrei pensare che per guadagnarsi lo stipendio della Pinkerton, come normale attività investigativa, va a letto regolarmente con rapinatori di banca, politici corrotti, etc e i suoi colleghi lo sanno e lo trovano normale? Oltretutto l'uso di donne "intermediarie" è più in linea con quello che si sa dell'attività della Kate Warne "storica", che non usava le sue "grazie" per irretire i criminali, ma di solito faceva amicizia con le loro mogli o le loro amanti, e si faceva svelare da loro le confidenze dei criminali....
  16. Diablero

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Cioè mi stai dando ragione su tutta la linea? Perché altrimenti non ho capito l'obiezione... Il fatto che per "copertura" sia magari andata a letto per denaro con altre persone oltre a Jim (e non è detto, magari era d'accordo con il proprietario del Saloon perchè facesse quella parte solo quando c'era Jim) in che maniera dovrebbe risollevarne la reputazione in ufficio?
  17. Diablero

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Non è una questione di spregiudicatezza, è una questione di "nome". Di reputazione, e doverci poi sopravvivere con quella reputazione... In altre parole, finita l'indagine... te lo immagini cosa avrebbero detto dietro le sue spallo gli impiegati della Pinkerton? Non ha niente a che vedere con la spregiudicatezza. Se avesse ammazzato Jim a sangue freddo colpendolo alle spalle mentre dormiva stanco per aver salvato un gattino dal fiume, in ufficio l'avrebbero accolta con un applauso dicendole "brava". Mentre così mi sa che le dicono qualcos'altro...
  18. Diablero

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Boselli ha lasciato intendere esattamente questo: che lei ha detto ""E salutami Carson! Digli che... no, non importa..." Cioè, per me non vuole "farci capire nulla", la frase è messa lì apposta per far venire dubbi al lettore, ma chissà, forse anche Boselli non si è posto il problema: la soluzione ai fini di questa storia non serviva, se servirà in futuro in una nuova storia, si vedrà in base alle esigenze di quella nuova storia... Ma scrivendo quella frase, consente ai "romantici" di immaginarsi un idillio al chiaro di luna in cui si sono giurati eterno amore, e gli altri possono immaginarsi che Kate voleva dirgli che lui russa la notte, ma poi ha pensato che non era il caso... Poi se mi chiedi invece personalmente nel mio "headcanon" cosa mi immagino IO... onestamente nulla. È un accenno troppo rapido e senza altri elementi. lo registro ma non mi metto a fare ipotesi senza altri elementi. Dico solo che non vedo nessuno dei due come gente che si innamora al primo sguardo tipo colpo di fulmine (se invece parliamo di sesso credo non si farebbero tanti problemi, ma bisogna ricordarsi che a rigore sarebbero nemici, che il dovere di Carson sarebbe farla arrestare e impiccare e il dovere di lei sarebbe estorcergli informazioni e poi magari farlo fuori... non so quanto davvero si fidino uno dell'altra... E se Boselli avrebbe voluto davvero farci "capire qualcosa" avrebbe messo altri elementi, quella frase così isolata è davvero (per me) solo una caramellina ai romantici, così per qualche giorno almeno non gli rompono le scatole con idee su far innamorare Carson di una ragazza diversa ogni mese tipo Dylan Dog... (se proprio dovessi fare un ipotesi, penserei che gli direbbe qualcosa tipo che spera di rivederlo un giorno a guerra finita, quando Carson non avrà il dovere di farla impiccare... ) Capitolo "Moralità di Kate Warne": bisogna ricordarsi che questa Kate e quella di "Pinkerton Lady" fanno un mestiere diverso. In "Pinkerton Lady" Kate è un agente della Pinkerton. una investigatrice, magari guardia del corpo, che rischia magari di essere fatta fuori dal criminale di turno ma non di essere impiccata se viene scoperta da uno sceriffo. il suo mestiere non è uccidere e nemmeno causare la morte di qualcuno (a quello ci pensano giudice e boia, se ha un pessimo avvocato...) Durante la guerra la Pinkerton diventa, di fatto, il servizio di spionaggio e controspionaggio dell'Unione (visto che gli Stati Uniti almeno ufficialmente non ne avevano uno), e questo significa che Kate entra (volontariamente) in guerra con lo scopo di causare morti, lutti e distruzione al nemico. Quando seduce un tenentino e si fa dare informazioni, mentre vi scandalizzate all'idea che c'è andata a letto pensate che in ogni caso, sia che ci sia andata sia che siano bastati due baci, le informazioni ottenute potrebbero portare alla morte in pochi giorni non solo il tenentino ma anche decine dei suoi uomini... Per la confederazione diventa lei la criminale, e di un reato che prevede la fucilazione immediata. Non esistono i "buoni senza macchia" in guerra: ti alzi la mattina e spari ad uno che manco conosci perchè non ti piace com'è vestito. Se lo fai in tempo di pace sei un serial killer da mandare al patibolo se non al manicomio criminale, in tempo di guerra sei una sentinella che ha fatto bene il suo lavoro e magari ti danno pure una medaglia... (anche per questo non è credibile la versione "topolinesca" di Nizzi con Tex che continua a combattere al fronte stando attento a non ammazzare nessuno... per evitare di ammazzare un Rod qualsiasi che non ha fatto niente l'unica è andare nelle retrovie, come fa il Tex di GL Bonelli) Il "civile" che la sgama in tempo di pace sarebbe una vittima innocente. In tempo di guerra è un nemico da ammazzare. E Kate è da più di un anno che fa quella vita. Chissà quanti ne ha dovuti ammazzare per non finire impiccata. Ovvio che è molto più "dura" e spietata di quella vista in Pinkerton Lady anni prima... È interessante vedere la maniera in cui i tre protagonisti reagiscono alla guerra cercando di "fare il bene e non il male". Carson cerca di barcamenarsi fra il dovere e le sue opinioni, ma anche se cerca di fare sempre la cosa giusta, non ha lasciato i rangers. È un funzionario di uno stato schiavista (e lo era anche prima della guerra). Cerca di salvare vite, anche quelle di gente che potrebbe tornare a combattere dalla parte dell'unione come i tedeschi del Nueces, ma non li aiuterebbe mai a fare sabotaggi alle forze armate del suo paese (e infatti Boselli "manovra" le sue pedine in maniera di non presentargli il problema morale del far fuggire i prigionieri dal campo, lo fanno Tex e Dick a sua insaputa...). Fra la fedeltà alla sua bandiera (ma visto che si tratta di Carson, direi più fedeltà al suo popolo, se vincono i nordisti la gente del sud non si troverà certo bene, come poi infatti succede) e la causa abolizionista, sceglie la bandiera (e ci sta con il personaggio di Carson, che mentre Tex faceva di tutto in barba alla legge comandando pure rivolte indiane, ha fatto carriera obbedendo agli ordini fino a diventare maggiore) Kate pensa che il bene superiore sia vincere la guerra. Considera "ingenuo" il comportamento sia di Carson che di Tex non tanto perchè li vede come fiorellini di campo che non hanno il coraggio di uccidere, quanto perchè, per lei, certi scrupoli portano alla fine solo a prolungare la guerra. (Non è solo una spietata spia che pensa ai soldi, altrimenti appena può farebbe fuori anche Carson, e non si preoccuperebbe dei coloni: gli interesserebbero solo gli uomini che poi si arruolerebbero, gli altri sono solo bocche da sfamare). Tex, a differenza di Carson, è sempre stato allergico a bandiere e autorità. All'epoca di questa storia ha già fatto la rivoluzione in Messico, e prima ancora è stato per tanto tempo un bandito ricercato. Non ha molta stima degli sceriffi (e il Tex originale degli anni 50 di GL Bonelli ne diceva anche peggio...) e dei "grassi politicanti". Fra i tre sarebbe in realtà il solo vero "traditore" che combatte contro il suo paese, ma non abbiamo mai visto Tex dimostrarsi particolarmente "patriottico texano". In realtà è il più idealista, sta dalla parte che ritiene "giusta" fottendosene dell'"Onore del Texas" ma odia la guerra e non vuole uccidere nessuno (cosa difficile in mezzo ad una guerra civile, ma lui è Tex, ci può riuscire... se certi sceneggiatori a cui proprio non piace come personaggio non lo mettono a fare la spia in territorio nemico o a combattere al fronte...) Onestamente, tutti e tre hanno le loro ragioni, e il lettore è libero di decidere chi ne ha di più, fra l'idealismo di Tex (che ragiona in termini personali, LUI NON VUOLE UCCIDERE INNOCENTI, non sta a pensare che se tutti facessero come lui il sud vincerebbe: tanto non tutti farebbero come lui...), il pragmatismo di Kate (che probabilmente in termini meramente numerici, ha i numeri dalla sua, prima finisce la guerra meglio è) e il senso del dovere di Carson. Riguardo a Kate che va a letto con Jim, è verissimo che Tex sarebbe riuscito probabilmente ad estorcergli informazioni in modo diverso, ma come dice lui "questa operazione la dirige Miss Warne", e che lei "ha impiegato un bel po' di tempo per ingraziarsi Jim Waldrip". Questa è un indagine che Kate sta svolgendo, da sola o con gli altri agenti Pinkerton, da un sacco di tempo. Travestita da "cantante da saloon" (che solo nella finzione texiana si limitano a cantare...). Probabilmente sono settimane se non mesi che va a letto regolarmente con Jim. Tex e Carson sono arrivati solo adesso a fornire le loro pistole. Ed è interessante vedere il comportamento dei due, con Tex che è tranquillissimo lasciando fare a "Miss Warner" (ma non la chiamava Kate tempo fa?) mentre Carson vorrebbe fare irruzione subito ("perchè non vuole che i suoi avversari siano troppo ubriachi"... andiamo, Kit, non ci crede nessuno, lo sappiamo perchè vuoi fare irruzione subito... anche se la cosa sarebbe nel carattere "da cavaliere d'altri tempi" di Carson indipendentemente dai suoi sentimenti personali per Kate). Onestamente una simile spregiudicatezza da parte di Kate, all'epoca, suona strana anche a me. Un conto è farlo mentre sei da sola dietro le linee nemiche (con il tenentino che non sopravviverà per raccontarlo), un conto è andare a letto con un noto criminale davanti ai tuoi colleghi della Pinkerton o davanti a Tex e Carson. È un comportamento troppo "moderno, disinibito ed emancipato" per una donna del 1860 negli bigotti USA, per una indagine in tempo di pace. Avrei trovato più plausibile che si fosse messa d'accordo con una vera prostituta che le facesse da informatrice per denaro. Vero che James Bond va a letto con spie nemiche tutto il tempo, ma (1) sono sempre delle gno##he da paura, mica va a letto con Frau Blucher, (2) Bond è sempre in guerra, e (3) persino oggi il pubblico non applaudirebbe alla stessa maniera una Bond femmina, figurati nel 1860...
  19. Diablero

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Chiarisco che non aveva nessuna connotazione negativa. Faccio riferimento al set di "trucchi" che un narratore, come un prestigiatore, ha per ipnotizzarci a seguire una storia. Cioè, qualunque cosa che ti faccia appassionare alle vicende immaginarie di persone mai esistite (o alle versioni immaginarie di persone realmente esistite) è un "trucco". un gioco di prestigio.
  20. Diablero

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Storie come questa spiccano (purtroppo) in una marea di storie mediocri, non solo per i temi ma anche per l'uso di "tecniche" che tutti paio aver dimenticato. E non parlo nello specifico di tecniche del fumetto (Boselli usaa pochi trucchi "fumettistici" rispetto a, per fare un esempio, lo Sclavi dei primi Dylan Dog), quanto di tecniche più generali della narrativa. A volte sono stato accusato (magari a ragione) di essere troppo severo con storie che semplicemente abusano sempre degli stessi "trucchi", ma sarà che di fumetti ne ho letti e ne leggo ancora tanti, ma non ne posso davvero più di storie basate solo sul "sorprendere il lettore", sul "colpo di scena" o sulla "scene tamarra con frase da guappo di borgata in favore di telecamera", del "cattivo che picchia i cuccioli", cioè delle pochissime cose (e sempre le stesse) che vengono utilizzate dal 99% degli autori di fumetti, come se per scrivere un fumetto (e Tex in particolare) bastasse mettere in fila diverse scene pum-pum con qualche "satanasso" in mezzo, più qualche origlione e gente che sbafa patatine... Ecco alcune cose che fa Borden in questa storia. Cose che prese una per una non hanno NULLA di strabiliante o innovativo, anzi sono cose che sono state usate dai narratori per secoli... ma che troppi autori attuali non usano mai, come se si fossero dimenticati che esistono... 1) Invece di cercare di "sorprendere il lettore", Boselli facendo partire la storia con la commemorazione funebre ci dice già che Tex non riuscirà a salvare quelle persone. E non c'è nemmeno mistero su chi siano i morti (come c'era invece ne "Gli Eroi del Texas"), subito ci vengono detti i nomi, così che in seguito man mano che li incontriamo sappiamo già che moriranno prima della fine della storia. Già il lettore è preparato ad una storia tragica e in cui sa che Tex e Carson, almeno per queste persone, falliranno. 2) Non solo. Anche se questa cosa non è nel fumetto e riguarda l'edizione, il fatto che Luca Barbieri nell'introduzione "storica" descriva così in dettaglio il massacro dei coloni ribelli, tanto da fare anche lì i nomi di diversi personaggi, elimina altre "sorprese" (l'introduzione l'ha scritta Barbieri e non Boselli, ma Boselli è il curatore, se voleva evitare spoiler poteva dirgli di non metterceli o eliminarli dall'articolo prima della pubblicazione). 3) Immediatamente, il "fatto storico" viene umanizzato: dal monumento e dalla bandiera si passa alla scena della madre di Konrad. Non l'abbiamo ancora nemmeno incontrato ma gia ci vengono fatte vedere le conseguenze del massacro anche sui familiari superstiti. 4) Una cosa piccolissima, appena accennata che ho notato solo nella seconda lettura: a pagina 22 il cameriere che serve il caffè è di colore. Facendoci caso, anche nelle scene post-armistizio, tutti quanti, protagonisti e comparse, sono bianchi. La guerra, la pace, i massacri, gli eroismi, li fanno tutti i bianchi. E anche dopo che sono stati "liberati", l'unico nero presente appare in due pagine e fa il cameriere... È una piccola cosa che non attira l'attenzione ma che rappresenta bene il fatto che anche dopo la guerra, la "liberazione" è solo formale, ma rimane la differenza sociale, fra chi fa il ranger, il cuoco, lo sceriffo, etc... e chi fa il cameriere. (purtroppo oggi il fanatismo "woke" non renderebbe accettabile una scena simile in un fumetto americano, anzi se fosse ristampato negli USA mi sa che dovrebbero annerire il colore della pelle di un buon numero di personaggi (solo quelli positivi) per fare equa rappresentanza, finendo come in certe serie dove per "rappresentanza" anche duchi, marchesi, regnanti e ricchi capitalisti devono essere di colore. Al che mi chiedo che razza di idea della storia avranno i ragazzi che cresceranno con quella roba, per me diventeranno tutti nazisti convinti che il razzismo non sia mai esistito...) 5) Un evento che abbiamo già visto in una storia (la battaglia di Shiloh) ci viene mostrato da un diverso punto di vista, quello di Kit Carson. E all'inizio sembra un "doppione" della più famosa scena di Tex che seppellisce Rod (e se fosse stato così sarebbe stato appunto un inutile doppione). E invece la scena viene rovesciata, con Carson che salva il giovane Sam Junior. Ma mentre al momento della morte Rod ha capito come ha buttato via la sua vita per nulla, maledicendo insieme a Tex la guerra, il giovane Sam rimane intriso del veleno della retorica guerresca. 6) il "possibile" incontro a distanza con Tex di cui ho già parlato. Onestamente, se fosse stato dato come una certezza, con Carson che dice "ah, sai ti ho visto quella volta..." avrei alzato gli occhi al cielo pensando "che puttanata". Mi avrebbe ricordato quelle assurde ret-con Marvel dove ormai c'è qualche centinaio di persone che, dietro le quinte o viaggiando nel tempo, ha assistito al momento in cui il ragno punge Peter Parker. O quelle storie dove pare che nel medioevo non potevi uscire di casa cinque minuti senza incontrare Leonardo Da Vinci, ovviamente accompagnato da Monna Lisa e subito dopo incrociano Michelangelo, quelle storie da cui sembra che l'Europa fosse abitata solo da gente famosa tipo un party ad Hollywood (e Borden c'è andato un po' vicino a questi eccessi nella storia di Tex Willer nell'Alto Missouri). Invece così è un incontro che forse non è mai avvenuto, come una sorta di miraggio, che ci ricorda cosa stava facendo Tex in quello stesso momento in un altro punto di quel campo di battaglia. E in quel momento come "magico", proprio il fatto che l'incontro sia presentato solo come possibilità, te lo fa apparire come "possibile", non seguendo più la logica del mondo reale. 7) L'incontro di Tex e Damned Dick con Kate Warne segue un po' lo stesso principio del non cercare tanto il "colpo di scena", quanto il far capire, poco a poco con una catena di dettagli (la descrizione prima di vederla, gli occhi chiaramente da donna, gli accenni all'incontro precedente, etc). il lettore capisce che si tratta di Kate (se ha letto Tex Willer, ovvio) prima di Tex, ma la scena è così veloce che comunque non si capisce quando Tex ha davvero capito, e non fa la "figura da scemo" che è sempre il rischio di far capire le case al lettore prima che al protagonista. E intanto, se un lettore di Tex non ha mai letto Tex Willer (o almeno, non ha letto Pinkerton Lady) in poche vignette si presenta il personaggio di Kate: agente Pinkerton, spia, abile trasformista, e ha collaborato con Tex per salvare Lincoln (punti extra per il fatto che il riassunto è davvero limitato al necessario, senza nemmeno citare Mefisto o riassumere la trama) 8) Gli stacchi, come per esempio la maniera in cui la scena della morte del maestro di scuola diventa, in maniera assolutamente fluida e naturale, la scena fra Carson e Tegener che a sua volta diventa il dialogo fra Carson e Duff (e senza metterci nemmeno una bistecca con patatine in mezzo! ) 9) Anche a livello di singola scena, il senso del "dread" incombente prima dell'agguato nella scena di Carson che attraversa il fiume... i fumetti dove gli agguati arrivano sempre "di sorpresa" somigliano a certi film horror dove ci sono solo jump scare in sequenza, dopo un po' non funzionano più, mentre i classici agguati alla Nizzi dove vediamo i banditi per pagine e pagine preparare un agguato per poi sbagliare la mira da tre metri mentre Tex raccoglie margherite fanno sbadigliare. Guardate invece come è più efficace far vedere il tutto dal punto di vista di Carson, che SA che probabilmente qualcuno gli sparerà addosso, ma deve comunque tentare di attraversare il fiume... 10) La narrazione "separata" di Tex e Carson, avere due narratori gli consente non solo di far vedere cose che avvengono in posti diversi, ma anche di "giocare" con il tempo, facendo andare avanti una storia rispetto all'altra (come fa quando Tex scopre che lo sceriffo e diversi altri sono stati arrestati, prima che la cosa "avvenga" nella narrazione di Carson, che era rimasta indietro... (funziona meno bene la narrazione "indiretta" di Kate Warne che avviene con lei che racconta a Tex o Carson che poi raccontano a Kit Willer: le scene funzionano, ma non la "cornice", suona un po' "strano" che lei gli vada a raccontare nei dettagli chi ha ucciso, specie sapendo i loro scrupoli... avrebbe forse funzionato meglio il farla semplicemente vedere agire, se poi un lettore si chiede "come fa Tex a sapere che lei ha fatto così" gli si dice "zitto,lasciami leggere e non rompere con domande stupide, può averglielo raccontato anche anni dopo, che importa?") 11) Ancora l'annuncio della tragedia incombente, quando a pagina 167 Tex dice che non vedrà mai più Konrad vivo. lo si sapeva già dalle prime pagine che moriva, ma questa scena non solo lo ricorda al lettore distratto che poteva essersene dimenticato, ma specifica che morirà prima che possa rivedere Tex... P.S.: sulla critica alla guerra... concordo con Poe sul fatto che sia molto chiara ed esplicita sia qui che in "tra due bandiere" (dove lo è anche di più), e ci aggiungo... 12) La storia si intitola "per l'onore del Texas", e su questo concetto la storia gira intorno per un bel po', in generale in tanti citano l'onore, la bandiera, etc come motivazione per combattere, a partire dal giovane "patriota" Sam Junior. ma avete fatto caso a CHI dice davvero quella frase, alla fine? Pagina 231, Cass, ex ranger che è diventato un criminale, un assassino che pianificava il massacro di uomini, donne e bambini... è lui alla fine che dice che l'ha fatto per... "l'onore del Texas" All'inizio sembra che il titolo si riferisca ai commemorati dal monumento, come a persone che hanno salvato "l'onore del Texas", ma no, erano persone che andavano da gente decisa a combattere per l'Unione e contro lo schiavismo a poveri contadini che semplicemente non volevano essere arruolati, ma nessuno di loro parla di "onore"... A giustificare le loro colpe, a nascondere i loro crimini dietro vuota retorica sull'"onore" e la "bandiera", sono uomini come Cass. E il titolo non parla degli eroi, in realtà parla dei massacri e dei crimini commessi "per l'onore del texas" Anche gli scopi della guerra... scusate se ogni tanto faccio il confronto con "fuga da Anderville", ogni volta si rischia di litigare per il disprezzo che ho per quella storia venerata da tanti, ma vi ricordate come praticamente ogni singolo abitante di uno stato del Sud non vedeva l'ora di massacrare "i ne**i", godendo e pregustando l'idea del poterli frustare, impiccare e torturare? Ogni singolo uomo, donna o bambino del sud, così come ogni singolo soldato`sudista, come gli sgherri del "catti-catti-vissimo" di Bruno Bozzetto, praticamente si esaltava all'idea di quanto era razzista... Non funziona così. La gente non si sveglia la mattina dicendo "oh, che bello, sono cattivo! Cattivohhh! Quanto sono cattivohhhh! oggi voglio andare a fare qualche cosa cattiva!". la gente trova sempre giustificazioni per considerarsi, nella sua testa, il "buono". uno che segue alti ideali. Tipo "l'onore e la bandiera" E cinque minuti dopo il primo sparo, gli "alti motivi etici e morali" per cui nascono i conflitti fra nazioni sono totalmente dimenticati, e ci si ammazza semplicemente perchè "quelli sono i nemici". Come cantava Edoardo Bennato quasi 50 anni fa... (a pensarci, praticamente negli anni in cui su Tex veniva pubblicata "Tra Due Bandiere"...)
  21. Diablero

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    La cosa è ancora più "interpretabile" di quanto sembri in prima lettura: non solo Carson non è sicuro di aver visto Tex e Damned Dick in quel momento, ma si è ricordato la cosa SUCCESSIVAMENTE. Cioè, è un ricordo che era stato dimenticato che torna alla luce evocato dalle suggestioni del racconto di Tex in "tramonto rosso". Ma i ricordi dopo tanti anni sono plasmabili, specie se li ricordi dopo che sei stato influenzato dal racconto. Magari quelli erano tre e non due, ed erano in divisa e non scavavano. Il lettore è libero di immaginare qualunque cosa, non gli viene imposta alcuna ret-con. Immagino che Boselli abbia sentito la necessità di ricordare il finale di "tramonto rosso" ai lettori (anche per spiegare come mai Tex non spari ai soldati), ma il farlo così, evocando non tanto gli eventi quanto le emozioni, invece di fare un banale riassunto della scena, è un vero tocco di classe.
  22. Diablero

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Un elemento della storia che mi è piaciuto particolarmente: il fatto che anche fra tanti protagonisti, non sono stati intruppati come soldatini indistinguibili in "buoni" e "cattivi" come capita spesso nei peggiori crossover supereroistici (o in certe storie "di guerra" degli anni 80). Anche se collaborano, in questa storia Tex e Carson hanno per una volta obiettivi e "limiti" molto diversi. Kit Carson, anche se disapprova la guerra e vuole salvare i "ribelli" (contro i ribelli) del Nueces, non agisce contro il suo paese (che in quel momento è il Texas, non gli USA). Vuole mettere in salvo persone in pericolo, non aiutarle a sabotare lo sforzo bellico dei texani. Tex invece è ormai un "traditore" in tutto e per tutto, collabora con le forze unioniste per la sconfitta del Texas, ma si rifiuta di sparare addosso ai soldati. in realtà è proprio la crudeltà ed efferatezza delle milizie di assassini organizzate dai sudisti che consente ai due pards in questa storia di essere sempre dalla stessa parte: se si fossero incontrati nel corso di una normale operazione militare, sarebbero stati nemici (visto che fa bene Tex a non sparare a qualcuno solo perchè indossa una divisa? In pratica ce l'ha anche Carson...) Kate Warne è una cosa ancora diversa: nella sua apparizione precedente in Tex Willer aveva contro un complotto di assassini, una setta razzista e suprematista e persino Mefisto, tutta gente su cui non piangerebbe nessuno, ma qui si vede meglio il suo modus operandi "normale": è una spia che agisce per la vittoria del nord senza nessuno degli scrupoli di Tex. Va a letto con Jim Waldrip per estorcergli informazioni, E sulla nave uccide un civile che a quanto ne sappiamo non aveva commesso alcun delitto, solo perchè l'aveva scoperta. Insomma, dalla parte dei "buoni", abile e simpatica, certo, ma comunque una spia e una assassina senza scrupoli (e devo dire che mi ha stupito vedere Boselli mostrarlo così esplicitamente in un albo del Tex "classico". Cioè, non mi ha meravigliato che una spia agisse così - la cosa davvero topolinesca e ridicola era Tex che faceva la spia buona buonina che non faceva male a nessuno all'inizio di FdA - ma mi ha meravigliato che la cosa sia MOSTRATA così esplicitamente al lettore invece di essere relegata al "non detto" fra una scena e l'altra...) E anche fra i "cattivi" si passa dal criminale senza scrupoli Waldrip (che comunque ha qualche minimo scupolo nel non uccidere donne e bambini, i suoi uomini sono pure peggio...), ai militari che reagiscono diversamente alle cose che devono fare per "obbedire agli ordini"... Mi piace anche la critica, ben poco velata, alla vacuità degli "ideali patriottici", non solo nel far vedere gente commettere atrocità nel nome della "patria" o di una bandiera, ma anche nel far vedere come persone che pochi anni prima si sparavano per "l'onore della bandiera" poi si siedono tranquillamente allo stesso tavolo senza alcuna acrimonia. "Ma per che cavolo di motivo ci stavamo sparando due anni fa, te lo ricordi?" P.S.: Kit Carson, pagina 172, "Che diavolo ci fai qui Tex Willer? Credevo di soignare! Sbaglio o avevi lasciato il dipartimento speciale per ritirarti a vita privata e allevare manzi?" Yup. Special Department, confirmed...
  23. Diablero

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Ho quasi il sospetto che dopo la recente discussione sulla complessità delle storie di Boselli rispetto a quelle di GL Bonelli (in cui io negavo che il bos fosse così tanto complicato e GL Bonelli fosse tanto semplicino come dice chi lo ricorda poco), Boselli sia andato a modificare e complicare la sceneggiatura di questa storia sogghignando e dicendo "ah sì? Adesso vedi..." Infatti dopo la prima lettura (in cui comunque la trama era perfettamente comprensibile), ho dovuto rileggere tutto per chiarirmi chi esattamente era colpevole di cosa, chi aveva fatto che e chi era chi, in mezzo a tanti personaggi in giro ad agire in parallelo.... di positivo c'è che comunque la storia mi era piaciuta abbastanza che l'avrei riletta lo stesso! Visto che se non ci trovo nemmeno un difetto potrebbero pensare che questo post non l'ho scritto davvero io, ne segnalo uno: Borden a volte fa parlare i personaggi in maniera un po' troppo enfatica, faccio qualche esempio pescato un po' a caso, non me li sono segnati mentre leggevo e magari non sono i peggiori ma giusto per far capire di che parlo... Carson che a pagina 21 parlando di Tex (che è davanti a lui) dice "ottimi amici", invece di "amici", con un enfasi più "letteraria" e poco colloquiale (e soprattutto di fronte al pard che lo perculerebbe senza pietà al minimo segno di sentimentalismo), oppure a pagina 61 seconda vignetta quando Tex svegliato dal sergente gli fa un inutile riassunto puntata precedente.. Questa eccessiva enfasi nei dialoghi li rende a volte troppo "ingessati" e rende più faticosa la lettura. OK, adesso che ho segnalato questo imperdonabile difetto che (se io dessi i voti) farebbe calare il voto di questa appassionante albo ben scritto e ben disegnato di circa 0,5 punti, ho dimostrato che sono davvero io e quindi posso dire liberamente che questo è uno dei migliori Texoni che abbia mai letto come giudizio complessivo testi-disegni (che anche Dotti fa la sua parte, eh), e chi si lamentava già prima di leggerlo perché aveva paura che il "giovane Tex" invadesse la serie regolare si preoccupava di nulla. Addirittura, seguendo l'esempio di Galep in "tra due bandiere", qui Tex viene comunque rappresentato con il suo aspetto "standard". (e non è l'unica cosa in cui sono contento sia stata rispettata "Fra due Bandiere", questo storia è anche la dimostrazione che non era assolutamente "necessario" far violare platealmente a Tex il suo giuramento per ambientare una storia durante la guerra civile)
  24. Il link di mediafire funziona, grazie. Per adesso gli ho solo dato un occhiata veloce 9ci vorrà un bel po' per leggerlo tutto), ma è una cornucopia di interviste che in gran parte non avevo mai letto! Grazie!
  25. Non riesco a scaricare il file, mi dà "This attachment is not available. It may have been removed or the person who shared it may not have permission to share it to this location. " Poi su Red Hill aveva già la trama e doveva solo sceneggiarla, mentre Golden Pass per sua stessa ammissione non sapeva come mandarla avanti (anche se è un po' difficile da credere che uno sceneggiatore con l'esperienza di Nolitta non fosse in grado di trovare qualcosa, probabilmente è un segno del poco entusiasmo con il quale lo stava scrivendo Altre ipotesi: magari dopo alcuni anni avendo letto anche le sue storie successive aveva più fiducia in Boselli come sceneggiatore (cosa dimostrata anche successivamente dalle storie che praticamente gli ha "commissionato" da suoi spunti o idee), mentre quando ha proseguito Red Hill ne aveva di meno...
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