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Diablero

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  1. Diablero

    MIGLIORE ANNATA DI TEX (1980-1989)

    ????? Attualmente l'anno in testa è il 1988...
  2. Diablero

    MIGLIORE ANNATA DI TEX (1980-1989)

    Anche per me è il decennio peggiore. Non contiene gli abissi peggiori (che sono nel primo decennio di questo secolo con un Nizzi che ormai non faceva nemmeno più finta di metterci impegno), ma ancora non è arrivato Boselli a salvare un po' la situazione. In questo decennio abbiamo invece un Nolitta assolutamente inadatto a Tex, un Nizzi di cui il massimo che si può dire è "almeno è meglio di Nolitta", e un GL Bonelli che sta rapidamente declinando e non arriva più alle vette del decennio precedente. Finisce che ci sono situazioni dove nello stesso anno hai "Il marchio di Satana", forse l'ultima grande storia di GL Bonelli, e "Il Segno di Cruzado", schifezza inenarrabile e forse il punto più basso mai toccato da Nolitta. Come si fa a votare un anno con roba tipo "cruzado"? E poi, quando arriva Nizzi a risollevare un minimo la situazione, cala ancora di più GL Bonelli fino a sparire dalla testata. Viene quasi voglia di astenersi a questo giro, ma gli assenti hanno sempre torto, quindi... 1980, l'anno che ha ancora la massima percentuale di storie di GL Bonelli, con la fine del "clan dei cubani", "assalto alla diligenza" (noto qui come "scacco matto") , "gli eroi di devil pass", poi c'è una lunghissima storia di Nolitta e Nicolò e poi di nuovo GL Bonelli. Insomma, una sola storia di Nolitta, neanche delle peggiori, che riempie circa 3 albi e per il resto praticamente solo GL. Bonelli. La accendiamo! Sul 1981 la presenza di Nolitta non solo è più invadente (sette albi e mezzo), ma c'è "il segno di Cruzado. Bleah! Anno horribilis! Il 1982 torna ad essere quasi tutto di GL Bonelli (solo due storie brevi di Nolitta, poco più di 3 albi) ma qui è GL Bonelli a deludere, è l'anno in cui inizia "L'Ombra di Mefisto"... ma rientra solo per poco più di un albo, direi che anche il 1982 è votabile. Il 1983 contiene gran parte de "l'ombra di Mefisto" e anche nelle altre storie il calo di GL Bonelli diventa sempre più evidente. Sarebbe ancora votabile, ma preferisco votare il 1984. E il motivo magari stupirà quelli che "Diablero ce l'ha con Nizzi, dice cose vere e dimostrabili ma è solo perchè ce l'ha con Nizzi". Voto il 1984 perchè arriva Nizzi.("arriva" nel senso di una presenza sostanziale, nel 1983 c'è solo la sua primissima storia piuttosto breve) Nizzi è stata soprattutto una grande delusione, perchè all'inizio ha rappresentato una grande speranza. Nelle sue prime storie non si notava ancora la ripetitività (due storie in fila con origlioni possono capitare a tutti, è quando ne leggi 40 di fila che inizia a diventare insopportabile...), e di fianco alle storie di Nolitta le sue spiccavano in meglio. Nel 1984 il suo nome non lo sapevano che in pochissimi, che un nuovo autore fosse arrivato su Tex si capiva, e dava finalmente la speranza che la testata potesse risollevarsi. Anche se poi quella speranza è stata ampiamente delusa, è stato un buon anno. Il 1985 contiene "fuga da Anderville", che fa partire l'andazzo dello "sbattiamocene allegramente di quello che aveva scritto GL Bonelli e della sua caratterizzazione di Tex", la "promessa" Nizzi fa capire ben presto che più di una decente mediocrità non può arrivare a darla (ma è comunque grasso che cola rispetto alle cose post-crisi) Insomma: 1980, 1982, 1984.
  3. Grazie! Era proprio quello che serviva! Sono anche comodi da usare così tabellati, li ho incollati su uno spreadsheet senza problemi e da lì è stato facile mettersi a "giocare" su questi numeri. Prima, ho calcolato le tavole totali per ogni disegnatore nel periodo dal 1970 al 1975 (periodo della "vecchia guardia") e l'ho diviso per 6 per avere la quantità media di tavole annue che producevano. Il velocista, come si vedeva bene a colpo d'occhio, è Letteri, ma Nicolò gli va vicino... Letteri: 365 tavole all'anno in media Nicolò: 331 Galep: 278 Ticci: 182 Muzzi: 142 Ticci che era tanto "lento" da fare la metà delle tavole di Letteri, faceva in media 15 tavole al mese, oggi sarebbe fra i velocisti... mi sa che non si vedranno più insieme un gruppo di quel livello e quella velocità.... Ma questi numeri mi servivano solo per vedere se ci sono variazioni in seguito, adesso guardiamo il periodo 1976-1982 per Nicolò (perchè non vado oltre? Perché voglio cercare di non inserire fra i dati i periodi in cui dovette ridurre la produzione a causa di problemi di salute, dati che abbasserebbero la media) Nicolò, tavole 1976-1982 = 2417 pagine, in media 345, quindi fino al 1982 la sua produzione è stabile (bisognerebbe tenere conto degli aiuti di Gamba ma diventerebbe troppo complicato) Per Galep stesso discorso ma uso i dati fino al 1984 visto che il suo calo arriva dopo Galep, tavole 1976-1984 = 2019 pagine, in media 224, quindi qui invece vediamo un lieve calo ma comunque siamo quasi a 20 pagine al mese. Per gli altri, considero al 1976 al 1987, che è l'intervallo di tempo in cui GL Bonelli ha scritto le ultime storie (non mi sono fermato al 1986 perchè mancando la lunghissima storia disegnata da Nolitta la media di Letteri sarebbe risultata falsata). Esce dalla classifica Muzzi (di cui escono solo 14 tavole nel 1976 e poi basta) ed entra Fusco (che era entrato già nel 1974 con "la carica dei Navajos" ma non so se era già a tempo pieno su Tex, nei primissimi anni ha fatto "stranamente" poche tavole per i suoi ritmi, quindi lo considero solo "a regime" dal suo terzo anno.) Letteri, tavole 1976-1987 = 3383, in media 282, si vede quindi un certo calo (direi dai primi anni 80) anche se sono ancora numeri altissimi. (per curiosità: la media 1976-1980 era di 295 tavole all'anno, quella 1981-87 di 273) Ticci, , tavole 1976-1987 = 2212, in media 184, praticamente costante. Fusco, tavole 1976-1989 (ho prolungato perchè ha più tavole in fondo) 3673, in media 265 (ho controllato ed è la stessa media che avrei ottenuto dal 76 all'82 e dal 76 al'84, quell'uomo era un orologio... dovrò comunque rivedere alcuni dei conti che avevo fatto che sopravvalutavano la sua media) Per gli altri conto da quando arrivano su Tex: Monti, tavole 1982-1989 = 855, in media 107 Civitelli, tavole 1985-1989 = 1106, in media 221, ma già cominciamo ad avere un range di anni così piccolo da non avere medie molto affidabili... Adesso, con queste medie, per quanto approssimative (ci possono essere stati periodi di pausa per malattie, storie spostate o tenute nel cassetto, etc che alterano questi valori, ho cercato di prendere più anni possibile proprio per minimizzare questo effetto) ci possiamo mettere a calcolare pressappoco quando sono state scritte le storie di GL Bonelli (con Nolittà non si può fare, visto che le sue storie finivano "in coda" a quelle di GL Bonelli)
  4. Diablero

    La Serie Di Kit Willer

    Concordo con borden e Mister P,sono personaggi che come si dice "non sono nemmeno parenti", figurati padre e figlio... Però un "crossover" c'è stato: nell'albo "L'ombra del Patibolo" Tex (ancora ricercato) deve incontrare un ufficiale dei rangers. In quell'albo le matite le ha fatte Gamba, che era il disegnatore "titolare" del Piccolo Ranger, e il ranger che arriva... ha la divisa dei rangers nel mondo del Piccolo Ranger Quindi un capitano dell'universo di kit Teller è andato ad aiutare Tex Willer! La prima "crisi delle terre infinite" più di 10 anni prima di quella DC!
  5. In effetti, io avrei evitato un titolo così... "equivocabile"! È un opzione. Qualunque lettore è liberissimo di pensare che sia così. Così come qualunque lettore è libero di pensare che Tex fosse un assiduo frequentatore delle professioniste di Gallup. Il mio "canone personale" è intermedio: non vedo Tex come un frequentatore abituale di "donnine allegre", concordo che lo vedo più avere storie "non mercenarie", ma allo stesso tempo non lo vedo come un adolescente che si innamora ogni volta e senza amore non fa niente: ai tempi in cui ancora poteva farlo, GL Bonelli ci faceva vedere un sacco di ragazze colpite dal fascino di Tex, e mica tutte lo volevano sposare... E trovo davvero molto improbabile (anzi, impossibile) che sia arrivato vergine al matrimonio a 25 anni, e con la vita da fuorilegge che faceva è ovvio che non aveva la fidanzatina e andava dalle professioniste (e qui Boselli un po' ha "sgarrato" alla regola del "non mostrare", ma per me era una cosa così ovvia da non essere una gran rivelazione). La cosa importante è che ciascuno le possa immaginare come gli pare, come è sempre stato per tutto il periodo di GL Bonelli (poi è arrivato il bacchettone Nizzi che ha fatto pure sposare in chiesa Mefisto, e ha rappresentato Tex come un imbranato totale, altro che asessuale...) Anche chi ogni tanto chiede una storia in cui Tex fa sesso con qualcuna, non si rende conto che così pare sostenere la sua assoluta castità, visto che la cosa viene vista come meritevole di avere una storia dedicata, vuol dire che non era mai avvenuta prima... L'ho già detto altre volte, il Tex casto e puro lo vedo come una degenerazione dello spiegazionisimo e della pigrizia del lettore moderno, che pretende che tutto gli venga spiegato per poter leggere a cervello spento. Visto che non gli veniva mostrato Tex che trombava, nella loro mentalità vuol dire che era vergine e puro, altrimenti si aspettavano che gli venisse mostrato tutto (è un po' come le pistola che sparano sette colpi, "Ha ha, che lettori ingenui". No, sei tu il lettore ingenuo che se non gli fanno vedere Tex che ricarica non sei capace di arrivarci da solo...) GL Bonelli (e pure Nolitta) l'hanno spiegato perché non facevano vedere mai Tex in relazioni sentimentali: perchè quelle scene al cinema li annoiavano (notare comunque quante di quelle scene sono con "ragazze da salloon" nei vecchi film western, basta ricordare Ombre Rosse...), al cinema le mettevano per accontentare anche il pubblico femminile ma in Tex non ce le voleva mettere. Tutto qui. Nessuna "castità" o "morigeratezza".
  6. Qualcuno ha mai calcolato le pagine disegnate dai vari disegnatori di Tex negli anni 70-80? Ho controllato su Dime Web ma mi pare che anno per anno ci sia solamente il disegnatore che ha fatto più pagine. Mentre avere i totali di ciascun disegnatore nel corso di più anni in quel periodo permetterebbe di calcolare con maggiore precisione la reale velocità che avevano all'epoca e capire quando avevano iniziato a disegnare una storia. (stavo pensando di mettermi a farlo io quel calcolo, ma ci vuole un sacco di tempo, se esiste già da qualche parte sarebbe meglio...)
  7. ma ne sei davvero così sicuro? Io, per esempio, sono stato sempre sicuro del contrario. Eh, invece quella volta in pratica Bonelli ce lo dice che non è successo niente. Perché Tex scappa nella notte proprio per evitare che succeda... Però questo ci dice anche che Tex sapeva che se rimaneva non avrebbe resistito ancora molto alla tentazione, quindi direi che almeno all'epoca non era per nulla insensibile all'articolo... Perché Tex non ne approfitta, tanto sono adulti (insomma...) e consenzienti? Per lo stesso discorso di Manuela, Lupe chiaramente non cerca una avventuretta, Lupe vorrebbe sposarlo, e nel 1800 (e anche dopo) illudere una ragazza per portarsela a letto e poi piantarla in asso era da mascalzoni (anche perchè poi la ragazza o rimaneva zitella o doveva accontentarsi dei partiti peggiori) (però, sempre per tornare a come la presenta Boselli nel ritorno di Lupe, l'innaturale rigidità dei due (Tex sembra davvero abbia una scopa in culo...) finisce per rendere "strana" la scena. Sembrano due che si odiano e hanno paura ad avvicinarsi. Dimostro molta più espansività io quando vedo per esempio la moglie di un amico dopo mesi (con l'amico presente), qui Tex vede Lupe dopo anni e tiene rigidamente la distanza. Ovvio, TROPPO ovvio, che lo fa perchè "è osservato" dai lettori. Quella rigidità rompe la quarta parete (e rompe la scena). La pretesa di certi lettori di avere le loro "preferenze" CERTIFICATE DAGLI AUTORI è una "novità moderna" data probabilmente dal diventare più vecchi e sospettosi di qualunque cosa "peccaminosa". Su Tex c'è sempre stata invece la "tregua" in cui chi voleva poteva immaginare tutto o niente, in base alle sue preferenze. Pretendere adesso che "le MIE preferenze devono essere certificate, SOLO LE MIE!" è una "rottura della tregua (e una pretesa ridicola) tanto quanto pretendere che in una storia si veda il concepimento di Kit mostrando ogni dettaglio anatomico per certificare che Tex è davvero il padre...
  8. Diablero

    La Serie Di Kit Willer

    Può darsi piuttosto che qualche idea (non la Mano Rossa) venuta per la serie di kit sia stata utilizzata per l'avventura precedente a "La Bufera", cioè "Pony Express" (dal 7 giugno 1965 al 26 luglio 1965), in cui Kit torna protagonista per la prima volta da anni (il primo albetto, "Pony Express" appunto, è unico nella serie per non avere Tex e Carson mai nemmeno in una vignetta, c'è solo Kit che agisce da solo senza alcuna spiegazione (arriverà la spiegazione solo nella striscia successiva con l'arrivo di Tex e Carson. In poche vignette). La disegnava Muzzi, che non solo era più lento di Galep ma doveva anche aiutare Galep a macinare pagine, e quindi aveva poco tempo per disegnare le storie che disegnava da solo, quella precedente a questa era "Contrabbando" nel 1960, quindi è probabile che la sceneggiatura di GL Bonelli gli sia stata consegnata molto prima del 1965, forse già nel 1960.
  9. Diablero

    La Serie Di Kit Willer

    L'aggiunta di Kit Willer al gruppo (relegando Tex al ruolo di "padre accompagnatore" era sicuramente dovuta al successo de "il piccolo sceriffo" (che aveva anche "ispirato" il formato di Tex, essendo stata la prima serie "a striscia"), e infatti per qualche tempo Kit è stato il vero protagonista della serie. Però dura poco, kit è il personaggio principale indiscutibilmente per tutta la quarta serie (24 strisce, meno di 6 mesi) ma già dalla quinta i ruoli sono più equilibrati e bilanciati fra i due, e in breve tempo Tex torna ad essere il protagonista. Chissà come mai non è durata. A GL Bonelli piaceva di più scrivere le avventure di Tex che non quelle di un ragazzino che non beveva alcool? Sono stati i lettori a protestare? Forse semplicemente l'esperimento non aveva dato i risultati sperati sulle vendite? Comunque, dal 1952 Kit torna ad essere secondario rispetto a Tex. Cosa fa tornare l'interesse verso una serie con Kit, nel 1958? Teniamo presente che in quel periodo di Tex uscivano solo 1664 pagine a striscia all'anno (555 pagine di bonellide) e quindi GL Bonelli aveva il tempo di dedicarsi a diverse altre serie, quindi era una cosa relativamente "normale" (con Pietro Gamba aveva già realizzato "Za La Mort" alcuni anni prima), poi le altre serie non avevano avuto il successo di Tex quindi magari hanno pensato di usare Kit per avere il "lancio" dalla loro testata principale. Nel frattempo poi c'era stato l'enorme successo di Capitan Miki, però è anche vero che era stato superato nella seconda metà degli anni 50 da Blek che vendeva quasi il doppio... insomma, c'era stato sì il boom degli "eroi bambini", ma ormai era agli sgoccioli e rischiavano di arrivare fuori tempo massimo (come successe un po' per il Piccolo Ranger). Era anche un periodo di "rinnovamento" per la casa editrice, con l'arrivo di un nuovo formato (le strisce brossurate) e nuovi personaggi, in seguito all'arrivo, nel 1957, del nuovo direttore: un Sergio Bonelli ancora venticinquenne, che ha raccontato spesso di come invidiasse il successo di Blek e Miki e spingesse il padre a fare personaggi più per ragazzi (poi ha risolto il problema diventando lui l'editore italiano della EsseGesse... ). E il fatto che volesse un personaggio "ranger" e "giovane" è dimostrato proprio dal fatto che, al posto di Kit Willer, nel 1958 uscì KIT TELLER! (e a parte il nome e il ruolo, non avete mai notato una certa somiglianza con piccolo Falco? Insomma, secondo me alla fine la serie è stata pubblicata, ma con un piccolo cambio nel nome (2 lettere) e non realizzata da GL Bonelli (forse non ha voluto lui o ha cambiato idea Sergio Bonelli, chissà...) Di curioso c'è il fatto che Kit sparisce dalle avventure di Tex (dopo una presenza praticamente ininterrotta per centinaia di strisce) già nell'agosto 1957 con la sedicesima serie, "Nevada", sostituito da Pat l'Irlandese, che entrerà come membro fisso del gruppo dei pards nelle avventure per ben tre serie (16-18) e 39 albi. Segue una serie con Tex che agisce in solitario (la 19, serie Pecos), e Kit Willer infine ritorna con la serie "Oklahoma" nel settembre 1958. Una sparizione così anticipata mi fa pensare che già nel 1957 si fosse deciso di dedicargli una serie, mentre il ritorno nell'estate del 1958 mi fa ritenere che avessero cambiato idea già nella prima metà del 1958. Cosa confermata anche dal fatto che la primissima scroscia del "piccolo ranger" (testata a cui collaborò anche Pietro Gamba, anche se per poco) è del 15 giugno 1958. Quindi come "tempi" direi che l'idea era ancora "in gioco" nell'estate del 1957, ma a primavera 1958 (forse poco dopo la realizzazione di quella pagina di sceneggiatura) si fosse optato invece per la soluzione "Kit Teller"
  10. Acc...! Deve essere stato su TWO, e quindi adesso si è perso tutto... Ho controllato anche con la wayback machine, di quella discussione non si è salvato niente...
  11. Non trasformare anche questo topic nel solito flame da Difensore ad Oltranza di Nizzi. Le mie osservazioni sul comportamento da capitan Miki di Tex le ho già fatte a suo tempo nel thread su quella storia, se vuoi metterti a discutere di questo posta lì. (Per far capire cosa intendevo ho fatto due esempi presi da due storie diverse, una da Boselli e una di Nizzi. Ma gli esempi con Boselli, chissà perchè, non provocano le stesse reazioni...)
  12. Quella è la versione del Creatore, quindi per me è Canone!
  13. Sì, per me la politica migliore su Tex da questo punto di vista è lasciar decidere il lettore, senza non dico mostrare Tex o uno dei pard a letto con qualcuna, ma nemmeno fare ammiccamenti o "far intuire". Siamo adulti e vaccinati, intuiamo da soli... E, allo stesso modo, non mi piace quando invece si rimarca in maniera fastidiosa che "tranquilli, Tex non ha fatto niente" come a voler tranquillizzare i moralisti. Già mi aveva dato un po' fastidio che l'incontro con Lupe dopo anni sia stato così freddo per "non adito a pensieri peccaminosi", ma il Tex che si comportava da Capitan Miki nella storia di Nizzi con la vedova ospite dei Navajo era insostenibile...
  14. Eh, io invece lo vedo come poco probabile (la storia di 45 anni fa, intendo). Manuela è una ragazzina spagnola di buona famiglia. Ti immagini il casino se il promesso sposo non l'avesse trovata "illibata", e per colpa oltretutto di un "mezzosangue"? Il padre sarebbe andato personalmente a dare la caccia a Kit con la doppietta... Va bene prendersi una sbandata per Kit, ma una ragazza dell'epoca avrebbe voluto almeno il fidanzamento e un certo corteggiamento (poi come sempre c'era chi se ne fregava delle convenzioni, ma Manuela non era stata descritta così). E kit non avrebbe raccontato balle ad una ragazza per portarsela a letto. E in quest'ottica ha senso il comportamento di Tex, che oggi ai nostri occhi appare antipatico e quasi incomprensibile, allontanando Kit da Manuela. Ma per l'epoca era perfettamente giustificato, una volta che ha capito che per quella storia non c'era futuro. Anche perchè così il rivederla, dopo anni e in una situazione completamente diversa, senza tutti quei limiti imposti dalla famiglia, dal padre, dal suo ruolo, etc ha un senso, e lo dice anche lui come è "cambiata". Altrimenti il fatto che adesso non ci sono più ostacoli... a che servirebbe, se gli ostacoli fossero stati superati già all'epoca?
  15. Ho cercato online ma ho trovato solo le date in cui ha iniziato Lone Wolf (1968) e la data in cui ha iniziato ad occuparsi di Tex (1973, anche se il sito Bonelli parla di 1974 probabilmente perchè fanno riferimento alle date di pubblicazione) Ho gli albettini pubblicati nel 1988 con la ristampa, ma non ci sono indicazioni sulle date di pubblicazione, e anche le firme non sono datate (curiosità: Grecchi e Fusco si firmavano "L. Grek e Bobby Flint")
  16. Ma di solito quando accade si vede. Si vede da quello che fa, e da come smette. Quando Nizzi si è stancato davvero, ha smesso. Punto. Se si fosse preoccupato dei casini in cui lasciava la casa editrice l'avrebbe annunciato prima per dare il tempo di trovare sostituti, poi avrebbe smesso lo stesso, solo un po' più tardi. G.L. Bonelli faceva "solo" 1320 pagine all'anno, e avrebbe potuto farne molte di più (il suo "allievo" Boselli ne fa regolarmente più di 2000 nel tempo che gli rimane dopo aver fatto il curatore di Tex e Dampyr, e GL Bonelli non faceva il curatore...). Aveva una barca (su cui si divertiva a sparare alle bottiglie in acqua), si faceva le sue vacanze, non era una vita da "povero sfruttato incatenato al tavolo di lavoro". Dopo l'incidente, passa a 900 pagine all'anno. Sono in media 2,5 pagine al giorno. Non ha senso come "calo per avere il tempo per riposarmi e divertirmi". Il tempo ce l'aveva già. Se ne vuoi di più, cali UN PO' , non così tanto. Se sei stanco, magari vai avanti per QUALCHE ANNO a ritmo piano, per dare il tempo di trovare i sostituti, poi smetti. Nolitta deve sostituirlo, di corsa. Anche se ha già due testate da scrivere, con personaggi SUOI, deve abbandonare Zagor e ridurre l'impegno su Mister No per mettersi a fare Tex. che non gli piace e non è nelle sue corde. E lo farebbe perchè GL Bonelli "si è stufato"? Non sta in piedi. Potrebbero essere tanti i motivi e le spiegazioni per un calo simile. Problemi di salute che riducono il tempo per cui si può lavovare o la produttività? Cure o Terapie riabilitative che portano via un sacco di tempo? Si possono fare tante ipotesi. Ma hanno in comune che si tratta di un rallentamento forzato, non volontario. Così, con un rallentamento "subito" più che "voluto", il calo progressivo che si vedrà successivamente, ha un senso. E soprattutto, uno che "è stanco di scrivere Tex" è uno che prima ti scrive roba tipo "i Fucili di Shannon" o "Fort Sahara", NON uno che pochi mesi prima ti ha scritto "il laccio nero", cacciatori di scalpi", "canyon diablo" e poi ti scriverà "Tucson" o "il marchio di Sanata" Io credo che invece, se l'avesse sostenuto la salute, GL Bonelli avrebbe tanto voluto continuare a scrivere Tex (e lo prova anche il fatto che, anche quando non ne era più in grado, chiedeva la collaborazione di altri sviluppando la sceneggiatura di Boselli e del figlio o parlava di riuscire a scrivere un giorno il ritorno di Mefisto...) Nessuna "voglia di vacanza" o "stanchezza di Tex", dunque. Non ne trovo alcuna traccia. Trovo invece tracce evidenti di un fortissimo attaccamento al personaggio e del desiderio di continuare a scriverlo, per quanto si riesce a fare, anche quando il risultano non viene ritenuto pubblicabile e deve essere rifatto da Sclavi o Nizzi (ma credete davvero che GL Bonelli avrebbe scritto pagine in cui un personaggio si presenta due volte perchè "era stanco di scrivere Tex"?)
  17. Ricapitoliamo le date "scoperte" di queste storie (cronologia Fusco). Penso che Nolitta consegnasse le storie "a pagine" quindi per lui non ci sono date di consegna - "La valle infuocata", prima parte, sceneggiatura di Guido Nolitta, disegnata dal 1979 a circa metà del 1980 e sospesa, 232 pagine in tutto con entrambe le parti, pubblicata nei numeri 254-256 (dicembre 1981-febbraio 1982) - "Il marchio di Satana", sceneggiatura di GL Bonelli consegnata a metà del 1980, disegnato da metà 1980 fino ai primi mesi del 1981, 220 tavole, pubblicata nei numeri 248-249 (Giugno-Luglio 1981) - "La valle infuocata", seconda parte, sceneggiatura di Guido Nolitta, disegnata dai primi mesi del 1981 fino all'inizio 1982 (proprio a ridosso della pubblicazione, qui Fusco è stato davvero veloce a fare le ultime...),l 232 pagine in tutto con entrambe le parti, pubblicata nei numeri 254-256 (dicembre 1981-febbraio 1982) - "Il ritorno del Carnicero", prima sceneggiatura di Nizzi consegnata ad inizio 1982, disegnata nel 1982 fino a gennaio 1983, pubblicata sui numeri 279-281 (gennaio-marzo 1984) - "Dinamite", , sceneggiatura di GL Bonelli consegnata probabilmente a fine 1982,disegnato da inizio a meta 1983, 124 tavole, pubblicata nei numeri 274-275 (agosto-settembre 1983) Purtroppo, "dinamite" è l'ultima storia di GL Bonelli disegnata da Fusco, quindi ai fini di questo thread non ci interessano, vediamo però le precedenti: "La Carica dei Navajos", di 139 pagine, testi di GL Bonelli, non ha date (o almeno io non le ho viste) pubblicata nei numero 168-169 (ottobre-novembre 1974) "Il giudice Maddox", di 265 pagine, testi di Guido Nolitta, non ha date (o almeno io non le ho viste) pubblicata nei numero 183-185 (gennaio-marzo 1976) "I ribelli del Canada", di 381 pagine, testi di Guido Nolitta, qui le date finalmente CI SONO: la prima pagina della storia (pagina 87 del 203) ha "Fernando Fusco 76" sempre date del 76 si trovano a pagina 103, 111, e nel numero 204 a pagina 17, 22, 35, 61, 71 La data del 1977 si trova nel numero 204 a pagina 88 e 102, non sto a controllare il 205, nel 206 è a pagina 19, 28, 39, 61, 83, 110, e nel numero 207 a pagina 27 (l'ultima0 Quindi suppongo che la storia sia iniziata nella seconda metà del 1976 (e la cosa mi lascia perplesso, cos'ha disegnato Fusco nella prima metà del 1976 dopo la pubblicazione della sua storia precedente?) e terminata a fine 1977, per essere pubblicata poi nei numeri 203-207 (settembre 1977-gennaio 1978, cioè è molto probabile che la storia sia stata pubblicata mentre Fusco stava realizzando le ultime pagine, quindi non c'erano tutte quelle pagine di storie di GL Bonelli di scorta o le avevano già consumate) "Guerra sui Pascoli", la storia successiva, è di GL Bonelli, di 233 pagine. Fusco la data subito "78" (pagina 53, l'ottava) segno che aveva terminato "i ribelli del canada" a fine 1977, ma mi pare impossibile che i tempi di stampa siano stati così brevi (l'ultimo albo dei ribelli del Canada è datato gennaio 1978), forse si era preso qualche settimana di vacanza dopo quella sfacchinata... Comunque la data rimane "1978" per tutto il resto della storia, che fu pubblicata puntualmente a partire dal 217 del novembre 1978 (ma erano davvero strettissimi con i tempi, se si ammalava un disegnatore come facevano?) "il clan dei Cubani", la successiva, è ancora di GL Bonelli, dura 317 pagine, e non ho trovato date. Cosa che mi lascia perplesso (capirei se avesse iniziato o smesso da un certo numero, ma non questo non metterle, metterle, non metterle e di nuovi rimetterle...) ma ci starebbe giusto giusto il tempo di farla fra il 1978 e il 1979 (fu pubblicata a partire da Novembre 1979) "Ore Disperate", la successiva, ancora di GL Bonelli, dura 208 pagine, è datata "Fernando Fusco 79" (pagina 23 del 241) e mantiene la stessa datazione fino al numero successivo a pagina 40, per cambiare poi a pagina 56 dove passa a "Fernando Fusco 1980". Pubblicata nei numeri 241-242 (novembre-dicembre 1980, addirittura qualche mese dopo, stavano ricostruendo un po' di margine... Sarebbe bello fare una cronologia simile per quel periodo per tutti i disegnatori, ma purtroppo gli altri non datavano le tavole...
  18. Visto che si è parlato tante volte di questo argomento in diversi thread sarebbe utile riportare qui le varie informazioni (anche per farle ritrovare a quelli come me che quando le cercano non le trovano mai) Alcuni punti fermi, almeno a quanto ne so: GL Bonelli consegnava le sceneggiature intere, non "a pagine" come si fa oggi, quindi da una parte i tempi tecnici prima della pubblicazione si allungano e dall'altra era più facile tenere nel cassetto una storia considerata "debole" visto che nessuno aveva ancora iniziato a disegnarla. E secondo me di storie "recuperate dal cassetto" ce ne sono state tante alla fine. Facevo i conti sulle tavole pubblicate di GL in un post recente, ed ecco alcuni dati presi da quel post: --------------------------------- Le storie pubblicate nel 1976 erano state quelle coinvolte in quello "stop", ma se andiamo a vedere gli anni successivi, dal 1977 in poi, vengono pubblicate: nel 1977, 815 pagine di GL Bonelli e 505 di Nolitta nel 1978, 1297 pagine di GL Bonelli e 23 di Nolitta nel 1979, 744 pagine di GL Bonelli e 576 di Nolitta Sono, in media 950 pagine di GL Bonelli all'anno, e 370 di Nolitta. Un calo del 30% della produzione per GL Bonelli rispetto NON al suo "massimo", ma rispetto semplicemente a quello che Tex richiedeva prima (non sappiamo quante pagine avrebbe potuto sceneggiare in più, ricordiamo che ai tempi aveva ancora cose extra tipo il cartonato che doveva fare con Galep e quello con Ticci e la collaborazione con i francesi) Un calo simile non può essere dovuto solo a "vecchiaia" (aveva meno di 70 anni), ci dovevano già essere altri problemi. Che peggiorano rapidamente: L'intervista citata da Carlo è del 1986, vediamo le annate precedenti: nel 1984 GL Bonelli fa 431 tavole, altri (Nolitta + Nizzi) 889 nel 1985 GL Bonelli fa 435 tavole (di cui le 110 del numero 300 probabilmente pronte da tempo), gli altri (soprattutto Nizzi e qualche Nolitta) 885 nel 1986 GL Bonelli fa 308 tavole (con l'aiuto di Boselli), gli altri (Nizzi da solo) 912. Sono passati solo 5 anni, ma la media è crollata a 390 pagine all'anno, poco più di un terzo di 5 anni prima! (e stiamo parlando di date di PUBBLICAZIONE, quindi il calo è avvenuto l'anno precedente...) Nel 1987 GL Bonelli fa solo 268 pagine. Nel 1988 GL Bonelli fa ZERO pagine, fa tutto Nizzi. Nel 1989, GL Bonelli fa 157 pagine, ma ormai è chiaro che sono "cose rimaste nel cassetto". ----------------------------- Sempre da quel post, una delle prime tavole de "il ritorno del Carnicero" (pagina 90 di Tex 279 del gennaio 1984) la prima storia scritta da Nizzi (anche se fu pubblicata per seconda) riporta "Fernando Fusco 82". Ho cercato altre "date" in quella storia, c'è un altro "Fernando Fusco 82" a pagina 13, a pagina 36, a pagina 56, a pagina 73 del 280, a pagina 46 e 64 del 281 (Marzo 1984), ed è solo a pagina 90 del 281 che vediamo il primo "Fernando Fusco 83", praticamente alla fine della storia. Fusco quindi ha disegnato circa 220 pagine di questa storia nel 1982. Anche tenendo buono il dato delle "almeno 30 pagine al mese" indicato da Carlo Monni in quel thread, ci saranno voluti almeno 7 mesi, più magari le vacanze d'estate, l'avrà iniziata in primavera nel 1982, quando Nizzi avrà consegnato la sceneggiatura di 248 pagine. Quindi in quel periodo Nizzi scrive questa storia circa 2 anni prima della pubblicazione. (immagino che questo valore sia "elastico" in base a quanto è veloce un disegnatore e a quanto sia lunga la storia, a due disegnatori consegni la storia lo stesso giorno e il più veloce che deve fare meno pagine te la consegna un anno prima del più lerto che magari ha una storia più lunga) La storia precedente di Fusco è "Dinamite", scritta da GL Bonelli, pubblicata nel numero 274-275. E notiamo una cosa "strana": la firma qui è "Fernando Fusco, 83". Cioè, è stata disegnata DOPO "il ritorno del carnicero". È una storia di sole 124 pagine, che Fusco disegna probabilmente a partire da Febbraio 1983 (dovendo terminare le ultime tavole del ritorno del carnicero), ci metterà circa 4 mesi... e viene pubblicata già a Agosto 1983. pochissimi mesi dopo. Cosa ci può dire questo? Con certezza niente (potrebbero esserci stati mille motivi), ma un motivo che ritengo probabile è che visto il calo di vendite (davvero sensibile nei primi anni 80) e la consapevolezza di Sergio Bonelli che le sue storie fossero meno gradite dai lettori, quando c'era una storia di GL Bonelli pronta le si facesse "saltare la fila" e si pubblicava il prima possibile. Qui c'era la storia del Carnicero pronta da 7 mesi ma pubblicano prima la successiva. (questo magari spiega anche perchè sia stata pubblicata dopo la seconda storia di Nizzi, che invece era già stata pubblicata a Luglio, e durando solo 162 pagine sarà stata fatta in un lampo da Nicolò) Boselli all'epoca era già in redazione anche se nella "sede distaccata", chissà se può confermare questa cosa... La storia precedente di Fusco, "la scogliera dell'orrore" su testi di Nolitta è stata pubblicata fra il dicembre 1981 e il febbraio 1982, e le ultime "firme" che contiene sono (pagina 34 del 256) "Fernando Fusco 81". e (pagina 47, 76 e 91 del 256) "Fernando Fusco 82". Questo ci dà un indicazione sulle reale velocità "annua" di Fusco all'epoca (circa 288 pagine, facciamo 300 perchè non possiamo essere tanto precisi, in media 25 tavole al mese anche se ci saranno stati mesi da 30 e mesi da ferie) Questa storia però ha un altro "mistero". Andate a pagina 91 di Tex 254 (la quarta pagina della storia). lo leggete anche voi "Fernando Fusco, 79" o la mia è una copia fallata? Se notate è anche un fusco "diverso" da quello della storia successiva, disegna Tex ancora con il volto che usava per le prime storie. Nel numero 255, ancora "Fernando Fusco 79" a pagina 13, ma a pagina 106, "Fernando Fusco 1981". Visto che Fusco faceva come detto 300 pagine all'anno, come hanno fatto a passare 2 anni in 90 pagine? Ovvio che la storia è stata sospesa. Come mai? La risposta arriva, forse, se cerchiamo dentro Tex 248 (giugno 1981), "il marchio di Satana". A pagina 5. "Fernando Fusco, 80". Troviamo sempre "Fernando Fusco 80" a pagina 21, 50, 101, e nel numero 249 a pagina 12, mentre a pagina 24 inizia "Fernando Fusco 81". È una storia esattamente di 2 albi (caso raro all'epoca), 220 pagine, disegnato "in mezzo" a "la scogliera dell'orrore". Sono circa 130 le pagine firmate con "80" quindi significa che poco dopo la metà del 1980 Fusco, che stava disegnando "la scogliera dell'orrore", la sospende e disegna questa sceneggiatura di GL Bonelli, almeno fino ai primi 3-4 mesi del 1981. E viene poi pubblicata già nel giugno 1981, praticamente subito. Insomma, l'idea che le storie di GL Bonelli "avessero la precedenza" e venissero disegnate il prima possibile (a costo di interrompere la realizzazione di quelle di Nolitta) trova altre conferme, e se fosse vera semplificherebbe molto il problema di capire quando sono state realizzate le varie sceneggiature "non messe nel cassetto".
  19. Ottimo topic! Approvo! Sergio Bonelli aveva un rapporto particolare con Galep, più da amici che da autore ed editore (quando Galep ha vissuto per un po' a casa dei Bonelli raccontava che andavano al cinema, e anche dopo prima che si trasferisse lontano era proprio Bonelli in persona che andava a casa di Galep e ritirare le tavole). Facile che, quando c'era la scelta se scrivere per un autore o per l'altro, preferisse Galep (poi magari questa possibilità non c'era sempre, dipendeva da chi finiva prima la storia che stava disegnando).
  20. Diablero

    [347/349] Zhenda!

    E chi ha mai detto che Carson lo sapesse? Io mi immaginavo che lo sapesse solo Mefisto, e i pards non l'abbiano mai sospettato.... Non confondere quello che sanno i personaggi con quello che sa l'autore. Che decide quali dialoghi, fra i tanti che diranno, vanno "montati" assieme per costruire impressioni e significati...
  21. Diablero

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Sulla guerra di secessione c'è un altro mistero che Borden a suo tempo dovrà svelare... dov'era finito Dinamite?
  22. Diablero

    [347/349] Zhenda!

    Credo che il GL Bonelli dei primi tempi (quello che faceva vedere Marie Gold seminuda e Tesah con la minigonna) trattasse con maggiore rispetto Lily di Mefisto (è lei che fa tutto. che raccoglie informazioni seducendo gli ufficiali, che organizza l'evasione, che ordisce il piano per incastrare Tex, mentre Mefisto nonostante il costume non solo non dimostra nessun potere, ma si limita a fare da tramite con i suoi piccioni viaggiatori. Poi dieci anni dopo quando crea il personaggio di un "mago" che vuole vendicarsi di Tex e decide che è Mefisto invecchiato (ma in realtà è un personaggio completamente diverso sia per aspetto che per poteri per caratterizzazione, che sia lo stesso Mefisto gli serve solo per motivare la sua vendetta), i tempi sono cambiati, su Tex di donne se ne vedono pochissime, soprattutto per la Garanzia Morale imperante e forse anche per l'idea di serie che aveva GL Bonelli, e di Lily non sa che farsene. Ma questo non rende "retroattivamente" meno importante Lily nella storia originale! Sono storie diverse con protagonisti diversi! Io HO GIÀ BOCCIATO l'ultima di Boselli, già quando è uscita, non ti ricordi? Ecco la prova: https://texwiller.ch/index.php?/topic/5363-741744-sierra-nevada/&do=findComment&comment=186521 E questo è strano. È vero che GL Bonelli non faceva spiegoni inutili (e quindi per me ci sta benissimo che non stia a spiegare come e perchè Tex abbia causato la morte di lily, specie appunto in tempi di Garanzia Morale con Tex già nell'elenco dei fumetti diseducativi perchè troppo violenti), ma addirittura DIMENTICARSI? Visto oltretutto che la tavola che ho mostrato sopra DIMOSTRA CHE SE LA RICORDAVA BENISSIMO? Se siamo d'accordo che GL Bonelli non sentiva il bisogno di "spiegazioni inutili"... perchè la tira fuori nel dialogo di Carson? PERCHÈ vuole che ce la RICORDIAMO... in un albo in cui non appare? È vero che il fatto che Lily sia morta è solo una cosa che "immagino" perchè GL Bonelli non lo dice. Ma lo "immagino" proprio perchè GL Bonelli me lo fa immaginare, disseminando di indizi tutta la storia. Se non me lo voleva fare immaginare non l'avrebbe citata "inutilmente", non avrebbe usato quelle parole, forse avrebbe fatto dire a Mefisto che fine aveva fatto (visto che ormai nella storia l'aveva fatta entrare), non l'avrebbe citata APPOSTA perché il lettore SE LA RICORDASSE... per poi non parlare mai di che fine aveva fatto. E soprattutto perchè, altrimenti, se non immagini quello che GL Bonelli per me voleva farti immaginare... il comportamento di Mefisto non ha senso. Nella recente storia del magazine con il Mefisto "giovane" Boselli ha cercato di motivare l'odio di Mefisto descrivendo le sue sofferenze in carcere (e al tempo stesso sminuendo le sofferenze causate da Tiger Jack, con una chiarissima retcon che cambia molto gli eventi), ma non basta. Se Mefisto volesse vendicarsi di sofferenze FISICHE avrebbe fatto rapire TEX, per torturarlo. È quello che fa Yama, dopotutto, che smette di seguire il "piano tipico di mefisto" e punta semplicemente a farli morire tutti di fame e di sete senza preoccuparsi di iniziare dal figlio. Prima della ret-con boselliana Mefisto dice che ha passato ANNI con "le ossa fracassate", inerme, fra atroci sofferenze, lottando ogni giorno per riavere l'uso degli arti. Ma di Tiger Jack se ne frega, non lo odia più degli altri. Padma l'ha reso folle con visioni spaventose e fatto relegare in un manicomio, ma Mefisto non pensa minimamente alla vendetta contro di lui. Che cavolo gli ha fatto Tex che è peggio del torturarlo per ANNI e del farlo diventare FOLLE terrorizzandolo con visioni della sua morte? Certo, finché la cosa non veniva "sancita" in una storia, la morte di lily era solo "la spiegazione più sensata", ma potrebbero esserci, forse, spiegazioni alternative. Anche se non mi viene in mente nulla che possa funzionare così bene. Toccherà a Boselli farsene venire in mente una. Adesso saranno cavoli di Boselli, il cercare di motivare un odio così feroce, e una vendetta che vuole SPECIFICAMENTE che Tex uccida il figlio o lo veda morra braccato da criminale. Finora NON c'è riuscito, pochi mesi in una cella per quanto duri non sono paragonabili a quello che gli hanno fatto Tiger e Padma. Nizzi se n'è semplicemente fregato. Dubito che se la sua nemmeno riletta "la gola della morte". E visti gli svarioni che ha fatto sin da subito (la Mano Rossa una setta segreta, per esempio), questa noncuranze a disinteresse ci sarebbero stati anche la Mefistolata l'avesse scritta nel 1988. Già all'epoca faceva fare figure ridicole a Tex descritto come un po' scemo e quindi le figure ridicole, tipo Tex che se ne torna a casa senza inseguire Mefisto fuggito da cinque minuti, e "Tex sei tu?" probabilmente ci sarebbero state comunque, o cose equivalenti. Anche all'epoca i personaggi "magici" erano fuori dalle sue corde quindi se Mefisto non era in un retrobottega che spiava dalla serratura sarebbe stato in uno scantinato che spiava dalla botola, ma in ogni caso cose tipo le rovine nella palude ce le scordavamo. Sarebbe stata "scritta meglio" probabilmente, con dialoghi meno noiosi e ripetitivi: ma i problemi della Mefistolata vanno molto al di là della forma e dei dialoghi, sono proprio nella sostanza di una storia sbagliata.
  23. Diablero

    [Texone N.39] Per l'onore del Texas

    Se questo è indubbiamente vero più avanti quanto pensavano di fare addirittura una serie separata per kit Willer, ultimamente ho notato che all'inizio la cosa non torna per le date. Anche se c'erano state serie precedenti che avevano venduto abbastanza bene come Il Piccolo Sceriffo o Sciuscià, il vero grande successo degli "aroi bambini" è Capitan Miki, che arrivò a vendere pare 250.000 copie (una cifra enorme per albi a striscia all'epoca) nella seconda metà degli anni 50. Ma il primo albo di Capitan Miki è del Luglio 1951 (e non vendette subito quelle cifre), Tex si sposa nell'Agosto 1950, quasi 1 anno prima! Kit "nasce" (ne viene rivelata l'esistenza) nel Febbraio 1951, e compare la prima volta nel Maggio 1951. Mentre il "balzo in avanti" fino a kit adolescente avviene l'8 gennaio 1952. (dopo l'uscita del primo Capitan Miki, ma con tempi tecnici di produzione di Tex, sceneggiato quando ancora le cifre di vendita non si potevano sapere e comunque non erano certo quelle degli anni successivi) Quindi, quando sento dire che ad un certo punto si pensò a Kit come protagonista, la interpreto come una cosa successiva, dopo appunto il boom di Capitan Miki (e prima che il boom ancora più grande di Blek, che arrivò a 400.000 copie, dimostrasse che a vendere non erano gli eroi bambini, era la EsseGesse) Ma quando decise di far nascere di Kit, e di farlo crescere, Capitan Miki ancora non c'era! Quindi, o si cambia leggermente la frase, e si dice che lo fece per il successo del Piccolo Sceriffo (che aveva già influenzato il formato di Tex essendo stato il primo albo a striscia), ma non so se vendeva così tanto più di Tex (chiuse nel 1965 ma negli ultimi anni era irrilevante), o almeno la nascita di kit era stata decisa da GL Bonelli per alttre ragioni... (non sto negando quello che dice Borden, che è perfettamente compatibile con quello che ho scritto sopra - che, sull'onda del successo di Capitan Miki, nella metà circa degli anni 50 si pensasse ad una serie per Kit Willer è noto, e Borden parla genericamente di "eroi bambini", ma mi chiedo se l'influenza del Piccolo Sceriffo potesse essere così forte anni prima)
  24. Diablero

    Quale Futuro Per Mefisto ?

    Se la famiglia di Galep avesse ancora le tavole originali (cosa possibile, ne hanno sempre vendute poche) e fossero in buono stato, adorerei vedere una ristampa de "Il figlio di Mefisto" nel formato "oversize" usato per il texone di Villa (anche in più volumi se uno sarebbe troppo pesante) con le tavole ri-scansionate con maggiore fedeltà e il lettering ripristinato a quello originale (digitalmente credo che si possa fare, anche se hanno cancellato con il bianchetto sulla tavola originale) Ma mi fido poco da questo punto di vista della Bonelli attuale, se gli dicono di fare un volume extra-large con quella storia userebbero la versione a colori usata per la CSAC solamente ingrandita con effetti di pixellazione...
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