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Magico Vento

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Tutto il contenuto pubblicato da Magico Vento

  1. Magico Vento

    [297/299] Fuga Da Anderville

    Può contenere SPOILER . . . Capolavoro, capolavoro, CAPOLAVORO! Questa, a mio avviso, è una delle migliori storie di Tex, da poter essere tranquillamente anche sul podio. Semplicemente perfetta. Grandissimo Nizzi, impeccabile! Oltre a una trama bellissima, Nizzi crea anche dei dialoghi perfetti a dir poco. Non ho mai trovato noiosa la storia, il cui ritmo non cala mai, in alcun punto ed essa era talmente intrigante e appassionante che non riuscivo a smettere di leggerla. Ci sono continui colpi di scena e straordinari ribaltamenti che mi hanno fatto letteralmente adorare questa storia. Eccellente anche la caratterizzazione dei personaggi: John, Howard, l'odioso Leslie, il simpaticissimo Tom...tutti personaggi che, terminata la lettura, ti lasciano il segno per sempre, chi nel bene e chi nel male. Ho apprezzato particolarmente anche l'ambientazione, durante la guerra di Secessione. Bello il primo incontro tra Tex e Tom, personaggio simpatico e indimenticabile. Intrigante il mistero legato alla sparizione dei lingotti d'oro dei confederati e curiosa ed esaltante la missione di Tex: liberare John dal campo di concentramento sudista di Anderville (ispirato naturalmente al reale campo di Andersonville). Bellissima la scazzottata di Tex e Tom contro alcuni sudisti razzisti nel ristorante, che mi ha fatto riflettere sul fatto che il razzismo è presente anche al giorno d'oggi e che, forse oggi più che mai, avremmo bisogno di un Tex. Epica la scena in cui Tex e Tom saltano dal ponte. Magnifica la parte in cui Tex mette in atto i suoi piani: entrare a Anderville e uscirne (vivo!) con John. La scena del sacrificio di Tom è una delle più emozionanti e drammatiche che abbia visto in un fumetto. Intrigantissimo il mistero legato alla morte di Leslie e quello ancora aperto legato alla sparizione dell'oro. Meraviglioso l'inaspettato finale, che contiene uno straordinario colpo di scena e che fa finalmente chiarezza sui misteri della sparizione dell'oro e dell'uccisione di Leslie. Raramente ho letto un finale così intenso e così bello. Grandissimo capolavoro: grazie, Nizzi, per questo gioiello. Dare 10 e lode a questa storia mi sembra quasi riduttivo: potrei darle benissimo 11, 12, 50, 100... Per quanto riguarda i disegni, Ticci, che non mi fa di solito impazzire, mi è piaciuto. Del suo stile apprezzo soprattutto i magnifici paesaggi e la dinamicità che riesce a conferire alle scene. Le copertine di Galep, invece, non mi hanno molto convinto, ma sono l'unico (e trascurabile) difetto di questo capolavoro. Viva Nizzi e viva Tex! Soggetto/Sceneggiatura: 10 e lode Disegni: 9-
  2. Capito, grazie a te per la risposta
  3. Veramente un capolavoro questa storia, che è secondo me una delle più riuscite di tutta la serie di Tex. La scena iniziale è veramente ottima, in cui si ricapitola il finale di "Terrore sulla savana" e si aggiunge la scena in cui Mefisto contatta il figlio Blacky e infine muore, divorato dai topi. Questa scena è probabilmente una delle più belle, per tragicità, della serie. Molto curioso, secondo me, anche il fatto che Tex e pards entrino in scena solo a pag.92. Da lì parte una storia avvincente e ricca di colpi di scena, con anche delle memorabili sequenze, come le apparizioni che i pards vedono sul battello (e che respingono con i quattro amuleti, altra genialata di G.L.Bonelli) oppure lo scontro di Tex con lo Zombie, senza dimenticare tutte le magie di Yama, come quando lui si reca in un'altra dimensione per ricevere risposte o su come crei, insieme a Loa, lo zombie. Nel terzo albo, c'è molta più dinamicità e azione grazie all'attacco dei seguaci del voodoo contro i nostri pards. Geniale il modo con cui Yama cattura Tex e altrettanto geniale il modo con cui Aquila della Notte e i suoi pards riescono a uscire dai sotterranei del castello dove erano stati intrappolati. Il finale è meraviglioso, e in particolar modo le due vignette finali, davvero indimenticabili. Galep eccellente ai disegni! Realizza, come già nelle storie precedenti con Mefisto, le atmosfere magiche e horror in modo meraviglioso. Probabilmente uno degli apici del grande Galep. Per quanto riguarda le copertine, le ho trovate veramente belle, soprattutto quelle di "Il figlio di Mefisto" e "Il veliero maledetto". Soggetto/Sceneggiatura: 10 Disegni: 10
  4. Mi riferivo al fatto che Tex dice ai quattro sergenti che Vic ha confessato, e in questo modo fa sì che il sergente colpevole si tradisca. Ho infatti trovato bello proprio il modo con cui Tex fa sì che lui si tradisca. Trovi sopravvalutate sia questa che "Tra due bandiere": quali sono quindi le tue storie preferite di G.L.Bonelli (pura curiosità, non sto discutendo i tuoi gusti)?
  5. Per me, "Sulle piste del Nord" è il capolavoro per eccellenza di G.L.Bonelli! Di capolavori ne ha scritti ovviamente molti, ma questa è la mia storia preferita di Tex scritta da lui, più bella anche di "Tra due bandiere", "Il figlio di Mefisto" e "Il giuramento". Il perchè è semplice: è perfetta in ogni particolare, dalla stupenda trama ai dialoghi perfetti, alla fantastica gestione dei quattro pards nella storia, che è un impareggiabile mix di azione, pathos, momenti di dialogo (mai noiosi e che non rallentano il ritmo) e incredibili colpi di scena! Per non parlare anche del fantasmagorico ritorno di Jim Brandon (il mio comprimario preferito, insieme al buon Gros Jean) e dei nemici della storia, davvero tosti. La gestione dei quattro pards, a cui accennavo prima, è incredibile: viene dato il giusto spazio a ognuno. Anche Tiger (il mio pard preferito) ha tantissimo spazio dove mostrare di essere in gamba come non mai: magnifica la scena in cui affronta un drappello di indiani nella foresta. Già l'inizio della trama è intrigantissimo, in cui assistiamo alla crocifissione di un bianco da parte di alcuni indiani. Tra gli indiani, conosciamo anche due dei cattivi (magnifici) della vicenda: Sokami e lo sciamano Ho-Kuan, che, con le sue doti di ventriloquo, fa credere che il suo corvo parli. La scena cittadina a Winnipeg, quando la leggevo, mi sembrava fantastica, ma dopo ho scoperto che le scene successive nelle foreste sono ancor migliori! Geniale il modo con cui Tex incastra il sergente al soldo di Mister Bonnet. Mister Bonett è un antagonista che, per quanto possa sembrare non molto originale, è molto bello, come anche quello dell'affascinante nemica Madame Duchesne. Ingegnoso anche il modo con cui Tex e gli altri si creano un alibi dopo aver incendiato la casa di Bonnet. Dopo la parte cittadina, bellissimo lo scontro nelle foreste tra Jim e i quattro pards contro degli indiani bellicosi e quello successivo in cui Tiger da solo deve fronteggiarne un gruppetto. Ma la scena migliore della storia è, probabilmente, quella della liberazione di Kit (che era stato infatti catturato): ricca d'azione ed epica, in qui Tex e i suoi amici devono fronteggiare un centinaio (e forse più!) di indiani inferociti. Ingegnosa l'idea di far saltare il ponte con la dinamite. Ottima la scena finale, in cui si chiude definitivamente il conto lasciato aperto con Bonnet e Maxon. Impeccabile quindi la storia di G.L.Bonelli, che realizza la sua miglior storia, oltre che una delle più belle di tutta la serie. Ticci generalmente non mi fa impazzire, ma in questa storia mi è piaciuto. Meravigliose le sue ambientazioni e i suoi paesaggi, molto realistici. Immense anche le copertine dei tre albi ad opera di Galep. Quella che preferisco, tra le tre, è quella di "Tamburi di guerra", molto spettacolare! Capolavoro, uno degli apici di Tex e del fumetto italiano. Soggetto/Sceneggiatura: 10 e lode Disegni: 8,5
  6. Magico Vento

    [Maxi Tex N. 05] Nei Territori Del Nord Ovest

    Beh, ho solo detto che secondo me ha ragione...
  7. Storia assai carina di G.L.Bonelli, che in sole 64 tavole mette moltissima carne al fuoco. Non si rivela esplicitamente chi sia l'uomo che all'inizio spara contro il palo ai margini della strada. Non ho capito se Bonelli si sia dimenticato di riprenderlo o se l'ha voluto lasciar sottinteso. Bella la parte in città, dove assistiamo a un interessante duello. Tex viene successivamente arrestato: ottimo il momento dell'evasione. Esplosiva e divertente la parte in cui Tex, ritornato in città, spara al nuovo sceriffo e poi viene inseguito da una marea di cittadini, desiderosi di fargli la pelle. Bella appunto questa scena d'azione in cui Tex scappa, passando anche sui tetti. Carino il colpo di scena finale, con l'arrivo di Carson e un reggimento di soldati. I disegni di Uggeri sono molto simili a quelli del primo Galep. Sufficienti, nulla di più. Le armi, specie i fucili, sembrano disegnati da un bambino... Soggetto/Sceneggiatura: 6,5 Disegni: 6
  8. Non sono certo il primo a credere che questa storia sia un capolavoro! Nonostante, a mio avviso, non sia uno dei migliori soggetti dell'autore, in quanto è una "semplice" storia di vendetta, la storia è sviluppata in modo "esplosivo" e avvincente, come solo G.L.Bonelli sapeva fare. Nella mia personalissima classifica, "Il giuramento" non è la mia preferita di Bonelli padre, ma è certamente una delle migliori. Utilizzando la tecnica del flashback (cosa che farà in un suo altro capolavoro, "Tra due bandiere"), si trova l'espediente di narrare una parte del passato del ranger: il momento della morte di Lilyth e della vendetta di Tex. L'inizio è un po' più "leggero" rispetto al resto della vicenda, decisamente più drammatico e duro. Infatti c'è un divertente (per quanto una scazzottata possa essere divertente!) interrogatorio che Tex fa a Tucker. Subito dopo, però, la trama si fa più seria: Tex arriva al villaggio devastato dal vaiolo e apprende la notizia della morte di Lilyth. Semplicemente fantastica la tragica scena in cui Tex giura sulla tomba della moglie che la vendicherà: uno dei momenti più drammatici della serie. Raramente si è visto un Tex così duro e spietato, dato che il suo unico scopo è la vendetta. Tex darà la caccia a ognuno dei colpevoli della morte di Lilyth e di molti altri Navajos: la trama diventa molto avventurosa e vi sono numerosi colpi di scena. Ingegnoso il piano di Tex per attirare in trappola Brennan, Teller e i loro scagnozzi, soprattutto per la parte di Tiger mimetizzato tra le pecore! In questa scena, però, Brennan riesce a salvarsi, ed è qui che termina il flashback e si torna nel presente. Bellissima la scena all'interno della taverna, dove compare, tra l'altro, l'ennesima donna usata come antagonista, marchio di fabbrica di G.L.Bonelli. Originale e divertente il momento in cui i quattro pards si alleano con gli uomini che poco prima volevano far loro la pelle. La fine che i pards decidono di far fare a Brennan è tragica quanto geniale: gli fanno addirittura credere di essere impazzito. Ottima l'idea di mettere al timone uno scheletro per spaventare Brennan. Questa scena finale è meravigliosa, secondo me. Perfetta la vignetta con cui G.L.Bonelli conclude questa mitica storia. Fantastico Galep ai disegni. In particolare, degne di nota la scena in cui Brennan affonda con la sua stessa nave e la assai suggestiva vignetta finale. Magnifiche anche le copertine degli albi! La migliore è, secondo me, quella di "Il giuramento". Soggetto/Sceneggiatura: 10 Disegni: 9
  9. Magico Vento

    [Maxi Tex N. 05] Nei Territori Del Nord Ovest

    Io non l'ho trovato per nulla improbabile, ma assai verosimile, in quanto, come dice giustamente l'autore stesso, si tratta di un ragazzino indiano cresciuto fin da piccolo a cacciare e a saper usare le armi, non di un bambino viziato del ventunesimo secolo😁
  10. Magico Vento

    [Maxi Tex N. 05] Nei Territori Del Nord Ovest

    Questo maxi è un vero capolavoro, una delle mie storie in assoluto preferite di Tex! La rilettura mi ha fatto tornare bambino, alle prime volte che ho letto quest'albo, e l'ho trovato appassionante e coinvolgente come allora! La storia mi ha tenuto incollato alla lettura per tutta la sua durata, e mi ha fatto passare qualche ora esaltante e divertente. Bellissimo, innanzitutto, il "prologo" iniziale, fino a pagina 24, che mostra il motivo del viaggio di Jim Brandon. Molto suggestiva la tavola di pagina 24, che vede appunto Jim partire con la sua slitta di cani nel paesaggio innevato. Subito dopo c'è un stacco temporale, che mostra il nuovo incontro tra Gros Jean e Tex e Carson. Jim Brandon e Gros Jean sono i miei comprimari di Tex preferiti, quindi mi ha fatto piacere rivederli entrambi nella stessa storia. Bello il primo incontro tra Tex e Dawn, dove Tex salva la vita al suo cane Blue e si instaura un'emozionante rapporto di affetto tra il ranger e l'animale. Molto cupa la scena che va da pagina 43 a 46, in cui il tenebroso Jericho va a trovare Dawn, mentre lei si fa il bagno. Dawn si unisce poi a Tex e i suoi compagni nella spedizione, che inizia in modo esaltante a pagina 61. Stupende e suggestive le scene tra le nevi in cui i protagonisti viaggiano sulle slitte trainate dai cani. Meravigliosa ed epica la scena che va da pag.75 a 89, in cui, mentre Tex e i suoi compagni stanno salendo su per la montagna che porta al Chilkoot Pass, dei misteriosi nemici provocano una valanga facendo esplodere la dinamite. Tex viene sommerso dalle nevi, ed è proprio il cane Blue a ritrovare il ranger e a scavare per tirarlo fuori! Splendida la scena d'azione che inizia sul Lindeman Lake ghiacciato. In questa scena compare per la prima volta un altro tenebroso nemico, Ghost. Insieme a Jericho, è un bellissimo antagonista creato da Boselli. Immediatamente dopo, c'è un sorprendente colpo di scena sulla giovane Dawn. Mi è piaciuto il fatto che la ragazza decida di passare dalla parte di Tex e gli altri, in quanto essi stanno dalla parte dei buoni, mentre Jericho no. Bellissima scena in cui, al villaggio Han, il vecchio capo fa un cupo discorso a Tex, dicendo che il Wendigo è entrato nel corpo del malvagio Golden Eye. Ottima la scena in cui Jim Brandon rivive in sogno i momenti del suo passato legati a Res Duck, che non è altro che l'odierno Golden Eye, un nemico "come di deve", un altro meraviglioso antagonista creato da Boselli. Molto bello il fatto che, quando i protagonisti raggiungono il villaggio distrutto dagli uomini di Golden Eye, pensino che i corpi siano rimasti intatti a causa degli spiriti che si aggirano, per poi scoprire che c'è una spiegazione razionale. Esplosiva e entusiasmante la lunga scena d'azione in cui Tex e gli altri salvano Jim Brandon da Ghost e dai suoi complici. Riuscitissimo anche il personaggio del giovanissimo Arvik, che è, insieme a Dawn, un personaggio buono indimenticabile, e che mi piacerebbe rivedere. Tesissima la scena in cui l'indiano fatto prigioniero tenta di gettarsi, mentre scala la rupe insieme a Tex e Carson, cercando di tirar giù con sè anche Aquila della Notte. Ottima la resa dei conti con Jericho e Golden Eye. Ho apprezzato notevolmente anche "l'epilogo", ricco di speranza. La storia è quindi un capolavoro, talmente bella che a Boselli bisognerebbe dedicare un monumento. Nonostante non apprezzi granché il tratto di Font, devo dire che in questo maxi mi è piaciuto! Il merito della riuscita della storia è infatti anche suo: tutti i paesaggi innevati (ad esempio quello a pagina 210) sono realistici, e non esagero dicendo che guardando le sue tavole ho provato freddo! Le sue tavole mi hanno trasportato dentro la storia, una cosa che non mi capita spesso! Nota dolente i visi, non sempre riuscitissimi. La copertina è la ciliegina sulla torta a questo capolavoro assoluto di Tex. Grazie, Boselli, per questo capolavoro. Soggetto/sceneggiatura: 10 e lode Disegni: 8,5
  11. Magico Vento

    [190/191] El Muerto

    Concordo, @Diablero. Ottima analisi!
  12. Magico Vento

    [190/191] El Muerto

    https://youtu.be/nEpYNJ6n5O0 C'è questo cartone semianimato (sempre che si dica così).
  13. Magico Vento

    [190/191] El Muerto

    Vorrà dire che Mefisto ritiene troppe le molte parole presenti nei dialoghi di GLB. Non ci vedo nulla di sbagliato. Adiòs È per questo che la ritengo la storia più sopravvalutata di Tex.
  14. Magico Vento

    [190/191] El Muerto

    "Carattere di chi, di ciò che è verboso; eccesso, sovrabbondanza di parole" così dice il dizionario che ho consultato "I significati non sono opinioni"
  15. Magico Vento

    [190/191] El Muerto

    Ha argomentato il SUO pensiero efficacemente, ciò non vuol dire che tu debba essere d'accordo con cosa ha scritto
  16. Magico Vento

    [190/191] El Muerto

    La sua idea l'ha argomentata, guarda qui, e assai efficacemente, @virgin.
  17. Magico Vento

    [190/191] El Muerto

    Non posso che essere d'accordo
  18. Magico Vento

    [190/191] El Muerto

    Allora, se vuoi saperlo, io su Tex preferisco G.L.Bonelli rispetto a Nolitta, ma comunque il fatto che Nolitta sia verboso e GLB no non sta né in cielo né in terra Neanche io ho capito il nesso. Sono d'accordo, purtroppo è così.
  19. Magico Vento

    [190/191] El Muerto

    Non sono per nulla d'accordo.
  20. Magico Vento

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    Quoto praticamente tutti voi, dato che il giudizio è praticamente unanime, e a mia volta ritengo un capolavoro sia per storia sia per disegni questo Texone. Io adoro (come tutti) Boselli come sceneggiatore e Villa è un mostro sacro: in quest'albo entrambi dimostrano una volta di più di cosa sono capaci. La storia è bellissima, i disegni sono dei capolavori (meriterebbe incorniciare ogni vignetta), la copertina è di una bellezza incredibile. Texone promosso a pieni voti. Solo applausi! Soggetto/Sceneggiatura: 9,5 Disegni: 10 e lode
  21. Magico Vento

    [Texone N. 36] La vendetta delle ombre

    Molto bello questo Texone, un po' meno riuscito del precedente di Villa, ma comunque di tutto rispetto. Boselli scrive una storia bellissima, in cui la tensione è molto alta per tutta la storia e ci sono molti colpi di scena. La rappresentazione dell'Indian Carnival è davvero fantastica. A me Carnevale non è dispiaciuto affatto, il suo tratto tenebroso si addice molto a questa storia dalle atmosfere horror. La copertina poi è altamente spettacolare! Soggetto/Sceneggiatura: 9 Disegni: 9
  22. Magico Vento

    [Texone N. 32] Il magnifico fuorilegge

    Grandisimo Boselli, che in questo magnifico texone ci riporta ai tempi in cui Tex era ancora un fuorilegge. Una lunga storia molto complessa, in cui non mancano bellissime scene d'azione e tanti tanti colpi di scena sorprendenti. Un'ottima sceneggiatura di Boselli, uno dei migliori sceneggiatori di sempre. Bellissimo il primo incontro tra Tex e Cochise e il momento in cui diventano fratelli di sangue. Bellissimo il fatto che Tex per tutta l'avventura cerchi di scagionarsi da una rapina che non ha compiuto ma di cui è stato accusato. Una storia gestita all'eccellenza da Boselli che ci regala anche un ottimo finale, con altri colpi di scena. Texone disegnato in modo eccellente da Andreucci, grandissimo disegnatore, che realizza una copertina davvero straordinaria! Soggetto/Sceneggiatura: 9,5 Disegni: 9
  23. Magico Vento

    [190/191] El Muerto

    eccome, anche di più. Era infatti una domanda retorica
  24. Magico Vento

    [Maxi Tex N. 05] Nei Territori Del Nord Ovest

    Questo maxi è senz'altro un capolavoro, una delle mie storie preferite di tutta la serie, anche per il fatto che è una delle prime che ho letto (a circa 7-8 anni!). Magari nei prossimi giorni la rileggo e faccio una recensione più approfondita
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