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TWF - Tex Willer Forum

Angelo1961

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Tutto il contenuto pubblicato da Angelo1961

  1. Io faccio l'inverso perchè leggendo prime le antiche avrei troppi spoiler. La differenza è che tu sei dell'85 quindi hai ancora una buona memoria. Io ricordo poco delle prime storie.
  2. E' logico che le storie "nuove" siano migliori, più libere e si sviluppino su terreni inediti o comunque poco esplorati (vedi le citate Pinkerton lady o Seminoles, ma anche Cortina e Alto Missouri). Però ci sono storie di GLB su cui non si può passare velocemente e, pur personalmente meno apprezzate, sono sempre interessanti per il tono moderno che dà loro Boselli. Una cosa che farò è andare a leggere l'originale, ma solo DOPO aver letto il "remake".
  3. Tex Willer è una serie e i suoi non sono albi fuori serie di Tex. Per cui non sarebbe logico dire al lettore, per aprofondire vai a leggerti gli albi dal al della serie principale. Quello che è importante va sviluppato in questa serie per mantenerla autonoma. E' stato fatto anche per casi meno eclatanti e meno importanti. La storia dell'alto missouri non è stata fatta partire da dove terminava il cartonato, ma sviluppata, integrata, ingrandita.
  4. Stai scherzandooooooooo????????? Che vita sarebbe senza ii fumetti!!!!!!!!
  5. Angelo1961

    [Maxi Tex N.33] La città che scotta

    Lo Champagne, come tutto l'alcol, fa male. L'idrolitina disseta e non fa danni!
  6. Angelo1961

    [Maxi Tex N.33] La città che scotta

    Ma c'è anche un color, non eccelso, Gli amanti del rio grande. Questo articolo è una cavolata scritto da uno che non conosce Tex!
  7. Angelo1961

    [Maxi Tex N.33] La città che scotta

    Ma, a proposito. Questo lo avete letto????? La morale a fumetti. Rivoluzione: in Tex esordiscono le corna (in amore) di Valter Vecellio + Per la prima volta trova ruolo un adultero, e infatti è malvagio e gli brucia la casa.
  8. Angelo1961

    [Maxi Tex N.33] La città che scotta

    Mancherebbero le bistecche con la montagna di patatine e la torta di mele. Ma almeno c'è il succulento arrosto cucinato da Red! Non è una battuta.
  9. Angelo1961

    [Maxi Tex N.33] La città che scotta

    Non so, sarò di bocca buona, ma a me la storia di Nizzi non è dispiaciuta. Leggerne così... Certo, non si avvicina neanche un minimo ai capolavori che sforna Boselli senza (apparente) fatica, ma è molto di più di quanto si può leggere, per esempio, in Zagor! Un cattivo violento e arrogante, un Tex che prima lo umilia e poi lo elimina senza tentennamenti, senza rischiare nulla, senza creare apprensione nel lettore che si sente sicuro e rassicurato. QUESTO E' TEX!!!
  10. Angelo1961

    [Maxi Tex N.33] La città che scotta

    Buona la prima! Storia classica che, essendo strapiena di clichet texiani, si fa leggere con piacere. A differenza della scontatissima seconda. E pensare che qualcuno, in passato, ha rimproverato a Nizzi di far fare a Tex la figura del fesso. Altro che fesso! QUi Tex fa fessi gli avversari! Come dovrebbe sempre essere.
  11. Angelo1961

    [Maxi Tex N.33] La città che scotta

    Ho letto solo la "telefonata" di Serra ai lettori. Mi resta però incomprensibile il ruolo dell'indiano, che pare messo così, tanto per fare colore. Non capisco neanche perchè in ufficio Tex dia del tu allo sceriffo, gli dia poi del voi quando seguono le tracce dei banditi, e torni a dargli del tu nel finale. Nemici nel cavolo, inconsistenti e caso risolto dal... Spero che la prima storia sia migliore.
  12. Wikipedia riporta questa informazione. Che allora è sicuramente sbagliata! "Nel 1884 divenne un distretto dell'Oregon".
  13. Come direbbe Carlo Monni, Washigton è diventato stato nel 1889, l'Alaska solo nel 1959, per cui ci può stare qualunque interpretazione. Negli anni di Tex l'Alaska era parte dell'Oregon credo...
  14. Angelo1961

    [760/761] La pattuglia scomparsa

    Bella storia, senza se e senza ma. L'ho letta a pasqua e mi ha consolato al confronto dell'impresentabile speciale Zagor. Nella differenza tra le due storie, vedo anche la differenza come curatore tra Boselli e Burattini.
  15. Non bado poco al disegno. Ma rtitengo che il disegno possa SOLO peggiorare una storia. Come ho già sostenuto, il fumetto è "letteratura disegnata", per cui il disegno deve essere al servizio della sceneggiatura e non viceversa. Da ragazzino, quando un Tex era di Muzzi, piangevo. Quando era di Nicolò gioivo. Lo Zagor di Pini Segna era quanto di più brutto potessi auspicare. Idem il Piccolo Ranger di Buffolente. Questo per dire che il disegno è importante. Un Tex disegnato da Blasco non lo rileggerò mai. Il ricordo mi provoca repulsione. Serpieri mi piace tantissimo e vorrei vedere un Tex vero disegnato da lui. Ma, appunto, un Tex vero, non quella presa per i fondelli del cartonato che, secondo me, è solamente un adattamento a Tex di qualcosa che Serpieri aveva già quasi pronto.
  16. Ma è politicamente scorretto nei confronti dei nazisti dell'Illinois... A parte che, se scarseggia la sceneggiatura, il bel disegno per me non è un motivo valido per l'acquisto. Io penso che non c'entrino le migliaia di albi con sceneggiature migliori. Pesa, enormemente in un appasionato di Tex, che Tex sia descritto come un macellaio scalpatore e Carson un futuro rintronato. Non pesa (e nulla sarebbe cambiato) se anzichè Tex e Carson, i due personaggi si fossero chiamati Billy Smith e John Ross, ma se si tratta dei due principali eroi della serie la cosa infastidisce parecchio. 'Sto qua, chiccavolo si crede. E' la prima volta che si cimenta in Tex e si permette di deciderne il futuro? Ma che decida il futuro di Druuna, non di Tex...
  17. Stephenson ha costruito la prima locomotiva nel 1813... La guerra d'indipendenza era terminata da 30 anni... E la California resta ancora mesicana per circa 60 anni... A meno che non citi la guerra d'indipendenza californiana....
  18. Tavole accattivanti e storia anche perchè ha ben 330 pagine...
  19. Allo stesso modo dovremmo chiederci come può il sangue di un Dampyr modificare la struttura molecolare delle pallottole rendendole letali anche se il sangue evapora. O come fa Zagor a trovarsi sempre qualche pepita in tasca e ci siano i fucili a ripetizione nel 1835. Per dire che, le cose difficili da digerire, le troviamo in qualunque fumetto. Non sono questi, a mio avviso, problemi o incongruenze. Cioè, ci sono delle cose incredibili che però sono connaturate a un certo fumetto, fanno parte di quel mondo, sono canonizzate, non vanno messe in discussione. Le cose da discutere sono le incongruenze all'interno di quei canoni, non le incongruenze tra quei canoni e la realtà.
  20. I miei non sono interrogativi, ma battute. Concretezza però non la vedo nei tuoi e lo dico in amicizia, non fraintendermi. Perchè è un fumetto e certe cose non hanno importanza o concretezza. Altrimenti dovremmo porci gli stessi interrogativi per chiunque, non solo per Tex. Paperino, per esempio, di cosa vive? E Topolino?
  21. Mi interessano le storie, non il formato. Ho tutto di Tex in varie edizioni, sia Gigante che Tre stelle (più il primo centinaio di Repubblica). Anche con il resto dei fumetti prediligo il contenuto rispetto alla forma.
  22. Scherzi a parte, la metà dei risparmni di papà devono essere durati ben poco. Così pure i proventi del rodeo. Secondo me vive con le somme che vince al gioco. E poi, consentitemelo... chissenefrega! Perchè altrimenti proporrei un topic chiedendo: ma quando si libera l'intestino Tex? E la vescica? Quando si lava la camicia? Si lava i denti? Chi gli taglia i capelli? Quando si fa la barba? Dove compra il caffè? Si cambia le mutande? E i calzini sono bucati? Sitratta di inquietanti interrogativi che meriterebbero una risposta!
  23. Perchè io sono in queste cose un sempliciotto, compro i fumetti per leggere le storie, non per ammirare i disegni. Sono dell'idea che chiamandosi "letteratura disegnata" (e non "disegno letterato" ), il disegno debba essere al serivizio della storia e non viceversa. Per me, il disegno può solo migliorare o peggiorare una storia.
  24. Ma era la prima volta che un altro utente forniva la prova provata. Ricordandoti poi, Catone il censore: "Delenda 48 pagine!" (facciamone almeno 80) Ecco un'altro concetto che potrei ripetere all'infinito.
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