Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

PapeSatan

Ranchero
  • Contatore Interventi Texiani

    1056
  • Iscritto

  • Ultima attività

  • Giorni con riconoscenze

    12

Messaggi pubblicato da PapeSatan

  1. <span style="color:red">32 minuti fa</span>, marco6691 dice:

    sarei proprio curioso di sapere se gli albi BIS vendono come i regolari?

    Gli albi bis fanno parte a pieno titolo della serie regolare, nel formato e nella composizione editoriale, infatti la numerazione è "bis" di quella base esattamente come l'autobus 52 sbarrato fa parte della rete di trasporti pubblici al pari del 51, del 52 e del 53. Anche sull'elenco arretrati nel sito SBE i bis sono mappati nella serie regolare subito dopo il rispettivo numero base.

    Il "bis" è semplicemente un escamotage commerciale per vendere 13 uscite all'anno anzichè 12: una strategia paragonabile a quella che attuarono le compagnie telefoniche quando cominciarono a fatturare i canoni mensili a 28 giorni per ricavare 13 mensilità l'anno anzichè 12. La differenza sta solo nella fraudolenza perpetrata dalle compagnie telefoniche, mentre SBE lo fa in modo trasparente e consapevole per i clienti, che volendo possono rinunciare al bis (peraltro ritengo che siano una esigua minoranza di chi compra gli albi ordinari mensili).

  2. Tutti hanno detto la loro sulla insolenza o goliardia (dipende dai punti di vista) di Kit Willer verso Carson e anch'io non voglio esimermi dal commentare la circostanza.

    Lo stivale tirato a Carson è per me profondamente sbagliato non per il gesto in sè, che in un altro contesto ci poteva stare, ma perchè assurge a emblema di uno stato d'animo collettivo dei pard leggero, scherzoso, rilassato, che non si può assolutamente accettare nell'immediatezza della ferale notizia: l'assassino materiale della moglie di Tex e della madre di Kit è ancora vivo e ha già nuovamente ucciso centinaia di cherokee con la stessa ignobile tecnica!

    Cosa fanno i nostri dopo aver appreso la notizia? Cenano tranquillamente discutendo di ferrovie, poi vanno a letto pretendendo di dormire quando chiunque di noi (e i pard stessi) può dire, in vita sua, di non essere riuscito a prendere sonno per molto meno.

    Non un impeto di sorpresa o rabbia all'apprendere la notizia, ma si sghignazza allegramente (Tex) sulle battute di Tiger e Kit Willer su Carson che fa più rumore delle rapide di un fiume su cui è in funzione una segheria, si tirano stivali (Kit) al vecchio reprobo e lo si manda a dormire sul trespolo (mi ha ricordato la scena comica di un film di Franco e Ciccio dove Franco viene sfrattato dal letto e costretto a dormire sopra la mensola sovrastante un punchingball, che lo sveglia allorquando l'aitante "sfrattatore" al risveglio sferra un pugno al punchingball; appunto, Franco e Ciccio, non Tex e Carson).

    Ecco, non è lo stivale in sè ma tutta la costruzione senza pathos che mi ha disturbato. Un errore di sceneggiatura non invalidante come l'aver lasciato in vita Higgins, ma comunque decisamente inappropriato.

     

  3. Quando ho cominciato io a leggere Tex, all'età di 13 anni, trovavo in edicola e negli arretrati Mefisto, il grande re, piramidi misteriose, il signore dell'abisso, la regina della notte, il fiore della morte, i tuareg, la banda dei mormoni, Vindex...  

    Tutta roba che accende e stimola la fantasia e l'immaginazione di un adolescente. Albi senza troppi agganci a storie precedenti, che si trovavano (nelle bancarelle) e si leggevano in ordine sparso, casuale, quasi mai sequenziale, senza bisogno di conoscere antefatti o circostanze storiche. Le storie profonde e articolate, neorealistiche, "da adulti", ho cominciato ad apprezzarle più avanti, ma intanto mi ero già creato la base emozionale di passione per il personaggio.

    Come si fa a catturare la fantasia e l'immaginazione di un adolescente OGGI, se non c'è qualcuno che gli fa leggere i suddetti classici di immediato impatto emotivo, e invece gli si propinano polpettoni pieni zeppi di spiegazionismo, trame complesse e iper-realistiche, agganci multipli con personaggi e vicende di albi precedenti, riferimenti storici che l'adolescente tipo è portato a rifiutare come la materia a scuola (salvo riapprezzarla in età matura)?

    Questo per dire che il Tex odierno è rivolto principalmente a noi, pubblico attempato ed esperto conoscitore che già ama Tex. Difficile che un adolescente vada a ripescare di sua iniziativa albi della golden age di Tex, diciamo sotto il nr. 250.

    Lo stesso discorso vale probabilmente anche per Zagor.

    • +1 2
  4. 7 minuti fa, Jeff_Weber dice:

     

    Nuovi lettori Tex Willer nel potrebbe avere a bizzeffe

    Il "problema" è il genere del fumetto: il western rimane una grande passione per chi ha vissuto "in diretta" l'epopea fumettistica e cinematografica degli anni '60-'70 e prima metà anni '80, ma un giovane nato in questo millennio raramente predilige il western ad altri generi più contemporanei e diffusi dai media.

  5. Non credo che "Tex Willer" sia nato per attirare nuovi giovani lettori. E' nato per dare una lettura moderna e rivisitata del Tex delle origini.

    In tal senso, la domanda che sorge spontanea è: sono in maggior numero i nuovi giovani lettori conquistati o i vecchi attempati lettori che non lo comprano? Risposta  scontata, guardando i numeri di vendita del Tex "regolare" e del Tex giovane.

  6. Vista l'imminente uscita di "Ombre di morte", sceneggiatura inedita di G.L. Bonelli, sono andato alla ricerca di informazioni sulla famigerata sceneggiatura cinematografica composta dallo stesso Bonelli nel 1975 e in oggetto a questo thread, però non ho trovato nulla.

    Qualcuno ne sa qualcosa di più, soprattutto in merito alla fine che ha fatto la sceneggiatura venduta all'asta?

    Inoltre, dove è reperibile l'articolo di Sergio Bonelli che commenta la sceneggiatura di suo padre?

     

  7. <span style="color:red">1 ora fa</span>, Carlo Monni dice:

     

    Questo hai scritto. In seguito hai parlato di distribuzione, ma solo in seguito. Essere il distributore non vuol dire essere l'editore, mi sembra chiaro 

     

    Hai ragione, infatti ho ammesso che la mia domanda era mal posta, in quanto intendevo l'eventuale accordo di distribuzione siglato dall'editore. Ai fini della eventuale reperibilità esclusiva nei Mondadori Store, come per la variant del cartonato "La cavalcata del destino", non per il marchio in sè.

  8. <span style="color:red">4 ore fa</span>, Mister P dice:

    Ipotesi sballata, perché Ombre di morte è un inedito e i Mondadori Store non sono presenti in tutte le città d'Italia (in quelle grosse sì, ma se l'abitante di Tempio Pausania volesse comprarlo nella libreria centrale del suo paese?).

    Sballata mica tanto...

    Non stiamo parlando dell'ultimo best seller di J.K. Rowling, che venderebbe pure in una ghost town, ma di un volume di nicchia.

    Credo che qualunque modello distributivo trovi più efficiente (e conveniente) rendere disponibili 1000 copie a Milano o Roma, che hanno milioni di potenziali acquirenti, piuttosto che 2 copie a Tempio Pausania, 2 copie a Maratea, 2 copie a Canicattì... Salvo, appunto, che non siano best seller già venduti prima di averli spediti. Infatti, nei piccoli centri si lavora principalmente per ordinazioni.

  9. <span style="color:red">1 ora fa</span>, Carlo Monni dice:

     

    Perché mai dovrebbe essere Mondadori? Rifletti.

    Innanzitutto c'è il logo in copertina e ti do una dritta per il futuro, il codice ISBN,che è il codice internazionale di catalogazione dei libri porta il n.. 6961 obvero il codice identificativo della SBE in libreria.

    La mia domanda era mal posta e più subdola: mi riferivo all'ipotesi, che avevo letto (mi pare su Fumettologica, non vorrei sbagliarmi), che la SBE volesse avvalersi di Mondadori per la distribuzione in esclusiva non solo del volume variant de "La cavalcata del destino" ma anche di questo "Ombre di morte". Mondadori come partner distributivo esclusivo, non come stamperia...;)

    Perchè la domanda? Semplice: per sapere dove cercarlo con la maggior probabilità di trovarlo.

  10. <span style="color:red">39 minuti fa</span>, Mister P dice:

    Letizia è ironica, sicut suus est mos. Cosa vi perplime?

    @laredo , come lui stesso ha confermato, si riferiva chiaramente alla versione di Nizzi, non alla sterzata correttiva di Boselli. La frase di @Letizia è inopportunamente ambigua, in quanto può lasciare intendere al Geralt di Rivia di turno che Boselli come curatore abbia avallato la versione del Tex piccione di Nizzi, mentre è ovvio che non sia così: infatti, appena ha potuto, Boselli l'ha raccontata come andava raccontata prima di lui.

    • +1 1
  11. <span style="color:red">43 minuti fa</span>, Letizia dice:

    Che birichino questo Boselli!

    Fa fare a Tex la figura del piccione!:o

    Al contrario, Boselli ha voluto "riabilitare" il Tex di Nizzi facendo affermare alla Tigre di aver esitato a sferrare il colpo decisivo per rispetto della grandezza di Tex, un avversario come non ne aveva mai incontrati prima.

    • +1 1
  12. <span style="color:red">8 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

     

    Punto primo: i forumisti di qualsiasi forum non sono delle autorità ma espongono solo delle opinioni a volte fondate, a volte i fondate, a volte assurde ma pur sempre solo opinioni. Punto secondo: chi definisce brutte le copertine di Zagor quasi sicuramente lo fa perché Piccinelli non è Ferri e questo per loro è un difetto intollerabile. Terzo: le copertine di Piccinelli sono belle ,:lol:

    Anch'io trovo le copertine di Piccinelli molto espressive... anche se a volte lo sono un po' troppo nelle pose di Zagor, più da supereroe che da spirito con la scure: ecco, se dovessi trovare un difetto evidenzierei proprio questo, ossia una scarsa solennità ed intimità nelle pose e negli sguardi di Zagor a favore di una enfatizzazione della sua esplosività fisica, esteriore.

  13. Per quanto introduttivo e interlocutorio in vista della futura azione, questo primo albo non l'ho trovato nè scialbo nè pesante, ma una giusta via di mezzo, che significa "scorrevole" e "preparatorio", pur con la consueta marea di personaggi e di parole (sono d'accordo con chi ha affermato che talvolta i dialoghi commentano o ripetono ciò che già si vede direttamente in vignetta, però è una caratteristica di Boselli scrivere romanzi a fumetti e non semplici sceneggiature, cosa che a me piace).

    Ho avuto lo stesso identico effetto del primo albo dell'ultima storia con Mefisto: presentazione dei personaggi e preparazione dell'azione "in casa", azione "in trasferta", per usare un gergo sportivo.

    Per il ritorno di un grande villain (Mefisto, Tigre) viene quasi spontaneo prevedere uno sviluppo lungo e articolato, in non meno di 4 albi, soprattutto perchè bisogna riscattare le ultime pessime apparizioni del villain di turno. Quindi, qualcuno può aver percepito un senso di allungamento del brodo (recapito della posta, dialoghi lunghi, ripetizione a parole di quello già visto in immagini) ma personalmente non la vedo così: ripeto, per me questo primo albo, peraltro raffinato e articolato nella struttura narrativa, scorre via bene e coinvolge. Sarà perchè avevo appena riletto le tre storie precedenti della Tigre, in un calando deprimente, mentre qui si torna a certi livelli narrativi e stimoli dell'immaginazione...

     

  14. 1 ora fa, Letizia dice:

    Direi che delle critiche mosse nel video, tra le quali la più logica è quella della sopravvivenza della Tigre (non dico di più per non spoilerare) e che, tra l'altro, è subito smontata dal commentatore stesso giustificandola con la sospensione dell'incredulità, quella della cronologia poteva anche essere evitata.

    Dico subito che la sopravvivenza della Tigre è forse un po' troppo fantasmagorica, ma in fondo la si può anche accettare: in effetti trovare di meglio non era facile.

    La cronologia.

    Tra l'ultima avventura della Tigre e questa nuova del Bos sono passati 14 anni (2009 e 2023) e, poiché nell'albo si dice che sono passati invece pochi mesi, si azzarda l'ipotesi che l'avventura in Borneo si svolga nel passato.

    Ci si dimentica che sono più di 60 anni che Tex vive in un eterno presente per cui anche solo ipotizzare una progressione cronologica sarebbe l'equivalente dell'affermare che ora Tex è un giovanile sessantenne.

    Quindi l'avventura nel Borneo non si svolge in un passato in cui Tex aveva 45 anni, ma in questo eterno presente in cui Tex continua perennemente ad avere 45 anni.

    Chissà se, quando farà tappa in Nicaragua nel viaggio verso il Borneo, Tex dirà di essere già stato lì vicino, in Guatemala, con Montales a combattere un'altra setta di fanatici, la Negra Muerte. Se non lo dirà, probabilmente non c'è ancora stato. Se lo dirà, l'avventura narrata in "Guatemala" deve necessariamente collocarsi in quei "pochi mesi", che risulterebbero davvero intensi per Tex sempre a combattere in Centroamerica, visto che in quei "pochi mesi" ci sarebbe stato per almeno tre volte: per la Negra Muerte, contro El Supremo (menzionato dal capitano Barrero nella preview del numero di novembre) e appunto adesso all'inseguimento della Tigre. ;)

  15. <span style="color:red">57 minuti fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:

    Permettimi di non esser d'accordo. Forse  vale per Terence. 

    Ma Bud in solitaria a me piaceva molto di più. Piedone soprattutto. ;)

    Se consideri Terence = Carson, vedi che il paragone fila ;)

  16. Per me Carson ha la sua ragion d'essere in quanto a fianco di Tex. Bud Spencer e Terence Hill funzionano a meraviglia quando sono in coppia, nella loro complicità e complementarietà.

    Nei loro film in solitaria, senza l'altro "pard", mi sembra che manchi sempre qualcosa.

     

  17. <span style="color:red">13 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

    Si continua

     

    2) La sua attività di sceneggiatore è cosa diversa da quella di supervisore ed è pagata a parte, non è compresa nel suo stipendio di curatore. Qualche anno fa Roberto Recchioni ha rivelato che il compenso minimo di uno sceneggiatore che lavora per la SBE  è di 44 euro lordi a tavola, che c'è un gruppo ristretto che ne prende 80 e ce ne sono 3 che ne prendono 100, Ho sempre pensato che Boselli fosse uno dei tre,

     

    3) non si va mai in pensione da scrittore a meno che ad andare in pensione non sia, diciamo così, il cervello. Se davvero andrà in pensione da curatore Boselli avrà addirittura più tempo per scrivere. Non in invidio comunque chi lo sostituirà come curatore e avrà l'onere di supervisionare le sue storie.:P

     

    Se avessi potuto leggere per intero quello che stavo scrivendo e che mi si è cancellato misteriosamente, ti sresti reso conto che l'avevo colta, ma ahimè è andata come è andata.:craniate: 

    il testo che vedi sopra è una versione ristretta dovuta al fatto che avevo fretta di risponderti.

    In ogni caso, bella l'immagine del Bos sulle rive del Lago di Como.;)

    Ok, basta intendersi, temevo che volessi anche smentirmi sul fatto che molti dei forumisti, da pensionati, non andranno affatto a supervisionare i cantieri...  o che Boselli non avrà mai come suo prestanome Geralt di Rivia (il troll che ha tanto imperversato ultimamente)...  :P

  18. <span style="color:red">19 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

     

    Come spesso ti capita, hai probabilmente le idee un tantino confuse su come lavora uno sceneggiatore professionista, vediamo se riesco a chiarirtele.

     

    1) Boselli non scrive in un polveroso ufficio ma nel suo studio personale fuori dall'orario d'ufficio che per lui termina alle 12 e 30 visto che è sostanzialmente part time almeno come orario di presenza. In realtà, credo che continui anche da casa. Talvolta riesce  scrivere anche in ufficio ma di solito i suoi doveri di supervisore glielo impediscono.

     

    EDIT: Non so cosa sia successo . Mi è partita parte del messaggio mentre lo stavo ancora scrivendo. OK. Continuo

     

     

    Carlo, un piccolo sforzo e coglierai l'ironia. Dài, che ce la fai... :craniate:

    • +1 1
  19. 31 minuti fa, ymalpas dice:

     

    Se qualcuno si lamenta che questa seconda parte è troppo difficile e complicata, ha in parte ragione ma io plaudo ai testi degli autori che chiedono una lettura partecipativa da parte dei lettori e questo mi sembra il caso, che ne dite?

     

    Voto 10.

    Commento e voto miei al termine della quadrupla, come già anticipato in un mio intervento precedente.

    Però intanto, per rispondere alla tua domanda, posso dire che non ho trovato affatto difficile e complicata la narrazione (cosa che, in genere, è sintomo di confusione e idee poco chiare, oppure di scarsa capacità comunicativa del narrante): al contrario, in una vicenda per nulla banale, fatta di apparenze dove nulla è come sembra, come hai ben espresso, la trama è sofisticata ma chiara, con uno sviluppo articolato e raffinato ma scorrevole, il linguaggio è denso ma non verboso. Soprattutto, il racconto è coinvolgente e stimola la suggestione e l'immaginazione del lettore, che l'ambientazione esotica che si prospetta alimenterà certamente ancor di più. Intravedo vette narrative salgariane.

    • +1 1
  20. Non è che quando si va in pensione si spegne improvvisamente il cervello. Boselli semplicemente scriverà i suoi racconti su un tablet seduto sulla sdraio in giardino di fronte al lago di Como invece che su una scrivania al chiuso di un polveroso ufficio. Farà per hobby quello che oggi fa per professione (e che vorrebbe fare il 99% di noi), ma senza le responsabilità (e gli orari) di curatore, amministratore, redattore, talent scout, voce narrante della SBE ai convegni, ecc. ecc.  Potrà pure permettersi di non farsi pagare la collaborazione. Oppure passerà i testi a un suo prestanome, diciamo un Geralt di Rivia, rimanendo nell'oscurità. E noi, che saremo in pensione come lui, andremo a comprare i suoi Tex col bastone e li leggeremo tra un controllo ai cantieri e l'altro.

    Long live Bos!

    • Mi piace (+1) 1
  21. <span style="color:red">4 ore fa</span>, Diablero dice:

    Quindi, in definitiva, rimangono poche possibilità:

     

    1) O sei un tipo insopportabilmente borioso [...]

     

    2) O sei una IA programmata per interpretare il tizio di cui sopra.

     

    3) O sei un troll che "interpreta un personaggio" per farci perdere tempo.

     

    E' una AI che trolleggia in modo insopportabilmente borioso... :lol:

  22. 59 minuti fa, Enrico dice:

    Non capisco bene: vorresti una collana che contenesse ristampe (del Tex Willer giovane, se non ho capito male) ma anche articoli di approfondimento? Ma non c'è già il Tex Magazine (appunto) per questo? perchè creare quello che, a tutti gli effetti, sarebbe un doppione? ma forse sono io a non capire...

     

    No, ho detto che se "Tex Willer Extra", anche contenendo una ristampa, avesse dei redazionali a tema, diventando per "Tex Willer"  quello che il "Magazine" è per il Tex maturo, acquisirebbe un valore differenziante nell'offerta (e un acquirente in più: il sottoscritto).

    Non sarebbe affatto un doppione, perchè tratterebbe temi che hanno attinenza con il periodo storico e con le gesta del Tex giovane. Anzi, sarebbe di gran lunga meno doppione di una ristampa, come è adesso.

  23. <span style="color:red">9 minuti fa</span>, Letizia dice:

    A me piacerebbe un nuovo grande nemico (e ricorrente).

    Una mezza idea ce l'avrei anche.

    Intanto, fin tanto che rimane nell'ombra, il nemico è interessante (come chiunque non si conosca).

    Diventa spesso deludente quando si rivela alla luce: ma come, è tutto qui?

    Quindi il villain deve essere intelligente, pericoloso, inafferrabile e sempre ignoto: si sa che c'è  ma non chi è (e non lo si deve mai sapere).

    Capo di una organizzazione criminale che opera su tutto il territorio nazionale, si circonda di collaboratori che in gran parte non lo conoscono.

    È conosciuto solo da una o due persone che sono le sole a lasciarci la pelle (ad opera di Tex & C.) e lui, il capo, sfugge sempre alla giustizia: rimane scornato, subisce gravi danni (soprattutto economici) ma cade sempre in piedi.

    E ritorna sempre.

    Il suo nome?

    Nessun nome.

    Blofeld, il capo della Spectre... :P

    • Haha (0) 1
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.