Letto or ora l'albo in questione, e devo dire che sono rimasto veramente entusiasta della lettura. Leggendo su, noto che alcuni fanno notare una presunta incongruenza, in merito alla sorte di Higgins, tra quanto venne narrato ne "L'implacabile" e quanto viene raccontato ne "La cavalcata del destino".
Posto che, nella fattispecie, io l'incongruenza non l'ho notata, a mio avviso (e si badi bene, vuole essere solo un consiglio), a volte si dovrebbe leggere senza stare a pensare troppo ai "se", ai "ma" e a varie implicazioni logiche. Non ci scordiamo che il grande Bonelli senior ci raccontò, inizialmente, che Tex visse la guerra civile che il figlio Kit era già adolescente, per poi sovvertire il tutto e stabilire che, negli della guerra, Tex era giovane e non aveva ancora figli.
È un'incongruenza? Secondo i criteri della logica, senz'altro. Ma, pensandoci bene, sottrae qualcosa alla bellezza delle storie e del personaggio? Direi di no, altrimenti non staremmo qui, dopo 75 anni, a parlarne con entusiasmo.
Hola, pards