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Carlo Monni

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Tutto il contenuto pubblicato da Carlo Monni

  1. Carlo Monni

    Quanto Sono Veloci I Disegnatori Di Tex ?

    Non per voler faper forza il difensore d'ufficio e per giunta di una che sono stato io il primo ad attaccare, ma se qui si discute di quanto sono veloci i disegnatori di Tex, disquisire su quanto ci voglia realmente a disegnare qualcosa non è certo off topic. Se poi a qualcuno si contesta che non ne capisce nulla di disegno, questo qualcuno ha tutto il diritto di portare prove che a suo dire smentiscono quest'assunto. Detto questo, ribadisco che Letizia non riesce a comprendere la differenza che corre tra il realizzare un disegno come quello che ha postato ed il realizzare una tavola a fumetti completa.
  2. Non che sia una giustificazione s'intende, ma per tutta una serie di motivi che non conosco a fondo si è ridotto il numero di coloro che lrileggono le storie prima che siano mandate in stampa e quando arrivano le cianografiche di prova che da cinque si sono ridotte a tre. In particolare mancano Decio Canzio e Mauro Marcheselli ai quali, mi dicono, non sfuggiva quasi mai un refuso. La mia personale idea è che non si siano ancora adattati alla loro mancanza e che in passato chi leggeva il prodotto finito fosse più rilassato, per così dire, perché tanto, se qualche errore gli fosse sfuggito, ci avrebbe pensato Marcheselli a scovarlo. Mi dicono, e non ho ragione di dubitarne, che si stanno impegnando per evitare il più possibile i refusi.
  3. Carlo Monni

    Quanto Sono Veloci I Disegnatori Di Tex ?

    Il che dimostra che sarai anche una brava scrittrice ma di disegno non capisci nulla. Senza offesa.
  4. A dire il vero ho usato il tuo post ma solo perché vi era usata la parola tradimento sia pure per dire che non lo era e l'ho usato per controbattere chi dice:"Sergio non lo avrebbe mai fatto" perché nessuno può veramente saperlo. "Orfani", tanto per dire, lo ha approvato lui. Certo che è lecito se a te certe cose non piacciono. Per me, ad esempio , avrebbero dovuto essere fatte già da anni e sono contento che la SBE si sia finalmente mossa in questa direzione. Come vedi, è tutta una questione di punti di vista.
  5. Devo rispondere? Perché ci sono decisioni che non prende lui e perché le sue scelte sono sottoposte all'approvazione di coloro che gli sono superiori gerarchicamente. Ad esempio ha un potere limitato di "assumere" o "licenziare" i collaboratori. Ho usato le virgolette perché tecnicamente tutti gli autori sono liberi professionisti e non prendono stipendio. Mon pensi che: 1) Sergio stesso da quando prese le redini della casa editrice 61 anni fa ha preso decisioni che si allontanavano dalla linea editoriale della madre? 2) lui stesso ha mutato decisioni e di conseguenza linee editoriali più di una volta in 54 anni? C) Le sue scelte non sono le tavole della legge né erano sempre giuste per definizione e chi gli è succeduto ha tutto il diritto di fare le sue scelte? In questo senso non si potrà mai parlare di tradimento solo di legittima diversità di vedute e di scelte con tutte le conseguenze negative o positive del caso. Sia chiaro che queste scelte quali che siano possono essere legittimamente criticate ma ciò non toglie che chi le prennde ha il pieno diritto di farlo.
  6. Carlo Monni

    Quanto Sono Veloci I Disegnatori Di Tex ?

    Spero di non gettare acqua sul fuoco di qualche entusiasmo correggeno alcune tue stime Ottimista! Adesso ma ai suoi tempi d'oro anche 40 Di più. Forse 15 o più. 8 da quando è coperinista di Zagor. Magari! Invece arriva a stento a 6. 15. Per ora è tutto.
  7. Ma tu credi davvero che Boselli avrebbe affidato a Dotti la storia di Dinamite se non fosse stato più che sicuro che avrebbe finito "Manhattan" in tempo utile? Per la cronaca Dotti ha già terminato i primi 3 albi ed è circa a metà del quarto e secondo te non ce la fa a finire una sessantina di pagine di un albo che andrà pubblicato a gennaio 2019 per la fine di settembre?
  8. L'ultima che hai detto. Scherzi a parte, all'epoca dell'uscita di "Battle bridge" chiesi a Boselli a cosa stesse lavorando Cossu e lui rispose: "Ad una storia in due albi per la serie regolare scritta da Ruju".
  9. Non scambiare il tuo giudizio personale per un dato oggettivo per favore: "La citta nascosta" è comunque una storia carina, senza guizzi, e questo è uno dei suoi maggiori difetti, ma scritta con mestiere. Il suo maggiore difetto, e non da poco lo ammetto, è che il tema della comunità nascosta avrebbe potuto essere meglio approfondito ma la storia merita comunque la sufficienza. I disegni, poi, sono eccezionali. Se questa storia è impubblicabile, che dovrei dire di tante, troppe storie di Nizzi uscite dal 2002 in avanti: una a caso: "I fratelli Donegan"? E questa è la mia opinione non un dato oggettivo ed indiscutibile.
  10. Qualcuna già il prossimo anno, credo. Le storie di Ticci e Filippucci per la serie regolare non dovrebbero arrivare prima del 2020/2021. Almeno una delle storie brevi dovrebbe essere nel Color di novembre 2019 e non escludo che il Maxi disegnato da Alessandrini possa essere pronto già per l'ottobre 2019.
  11. Vorrei fare un'ulteriore osservazione generale: il topic lo ha aperto Paco ed avrà pure il titolo espresso in forma dubitativa ma per me rimane ingeneroso e perfino irrispettoso se vogliamo. Ognuno ha diritto ai suoi gusti, ma per quanto ,mi riguarda sono diversi anni che la serie regolare è tornata a salire di qualità dopo un periodo che definire mediocre è solo un gentile eufemismo. A partire da "Buffalo soldiers" ho letto un numero di storie belle come non mi capitava da tempo. Faraci è stato, lo ammetto una mezza delusione. Mezza perché le sue prime storie mi erano comunque piaciute parecchio ma purtroppo, diversamente da come gli era accaduto altrove, non è riuscito a trovare la giusta sintonia col personaggio. Posso affermare senza problemi che tutte le storie di Boselli mi sono piaciute e così praticamente tutte quelle di Ruju ed anche quelle di Manfredi su cui qualcuno ha espresso delle riserve. La qualità dei disegni va dall'eccellente al buono e questo giudizio non è certo inficiato dalla prova di Cossu che è in buona parte insoddisfacente e non mi faccio certo problemi a dirlo. Alla canna del gas Tex? Come direbbe Toto: ma mi faccia il piacere!
  12. Come diciamo noi in Tribunale: "Fuori le prove". Dicci i titoli o gli albi se puoi. Io mi fido delle affermazioni di Fusco stesso secondo cui dopo "Il clan dei Cubani" i volti se li è sempre rifatti da solo. Non escludo che in casi di emergenza alcune tavole abbiano subito un qualche ritocco ma questo è sempre accaduto per quasi tutti i disegnatori in ogni periodo della vita editoriale di Tex. L'unico di cui so per certo che non gli è mai accaduto è Civitelli perché quando ha finito una storia invece di spedire le ultime tavole va personalmente a portarle in redazione ed esegue direttamente lì le eventuali correzioni richieste. Quanto all'attenzione della SBE per i volti, ai tempi eroici, lo ribadisco, non c'era: Nicolò, Letteri, Ticci hanno dato tutti del volto di Tex un'interpretazione del tutto personale che non è mai stata messa in discussione all'epoca. Tanti, troppi per citarli tutti. Dovresti restringere il campo.
  13. Esatto e secondo più di un esperto, non da Monti ma da Ticci in persona, tesi che sembrerebbe avvalorata dal fatto che Monti ha sostenuto più di una volta che il suo primo lavoro su Tex era stato realizzare un bel po' di matite per Ticci ne "Gli eroi di Devil Pass" e le chine su altre pagine su matite di Ticci. Dopodiché Fusco decise di "Ticcizzare" i suoi volti da solo proprio per evitare che glieli rifacessero in redazione. Come lo so? Semplice: me lo ha detto Fusco una delle poche volte che ho avuto la fortuna di incontrarlo. Lo sono eccome, specialmente la prima.
  14. Intendeva nei volumi della Mondadori ed oggi SBE mi pare ovvio.
  15. Non posso che sottoscrivere ogni tua parola..
  16. Non ho tutte le entrature che credi.. Quanto alla mia opinione ... questa discussione è assurda. L'intera serie di Tex sta vivendo un periodo di vitalità notevole, la qualità generale delle storie è a livelli elevati come non accadeva da quasi trent'anni. Ci sono storie meno buone e questo è inevitabile ma ribadisco che il livello è alto. Ovviamente il giudizio è sempre soggettivo ed influenzato dai propri gusti etc. Uno come Wasted Years, che non apprezza lo stile di Boselli, la vedrà all'opposto del ì al quesito del titolo del topic.sottoscritto e magari sarà pronto a rispondere sì. Chiarisco che a me quello che scrive Boselli piace quasi sempre. In quasi 24 anni che è su Tex credo di non aver trovato mai una storia sua che fosse brutta. Qualcuna più deludente di altre magari ma brutta no.. Dopo una falsa partenza su due Almanacchi Ruju ha realizzato storie sempre di buon livello, trovo che Manfredi sia bravissimo e mi sono piaciute anche le ultime che non hanno fatto storcere il naso a qualcuno. Dei nuovi sceneggiatori o aspiranti tali riparleremo domani... anzi tra qualche ora ... con calma. Oddio, prepariamoci all'Apicalisse: sono d'accordo con te.
  17. Non faccio giochetti. Tu pensi che ce ne sia uno ì, quindi dimmelo e ti dirò cosa ne penso.
  18. Aggiungo anche che lo slogan della campagna elettorale di Harrison del 1840 era : "Tippecanoe and Tyler too", ovvero: "Tipppecanoe ed anche Tyler". John Tyler era il candidato alla vicepresidenza e Tippecanoe era Harrison stesso Inoltre la guerra indiana del 1811 è nota come Guerra di Tecumseh anche se lui non vi prese parte attiva. In più, le forze americane che sconfissero le forze britanniche ed i loro alleati indiani nella battaglia del Thames River nell'attuale Ontario il 5 ottobre 1813, nel corso della cosiddetta guerra del 1812, in cui Tecumseh trovò la morte, erano guidate proprio da William Henry Harrison. Pertanto Harrison contro Tecumseh ci ha combattuto eccome.
  19. E se si tratta di giocare a fare il saputello, io me la cavo meglio di lui.
  20. Per la cronaca, William Henry Harrison, il vincitore della battaglia di Tippecanoe e Presidente degli Stati Uniti per circa un mese era soprannominato Old Tippecanoe e questo soprannome era usato anche durante la sua campagna elettorale del 1840, quindi non c'è nessun errore di Boselli.
  21. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 22] La grande corsa

    Ed è esattamente questo che io contesto a chi lo pensa.
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