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Carlo Monni

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Tutto il contenuto pubblicato da Carlo Monni

  1. Carlo Monni

    [673/675] Il segno di Yama

    Devo deludervi: non sono quegli oggetti . Non leggere la mia risposta se la consideri uno... SPOILER No. Fin dove ho letto io Padma non viene nominato nemmeno en passant. Il che non vuol dire che Boselli non possa averci pensato e riservarci qualche sorpresa in futuro. Non trovo che ci sia nulla da spiegare. A me sembra tutto molto chiaro: in qualche modo l'anima malvagia di Yama si è separata da Blacky che è poi tornato dalla madre mentre la sua anima oscura rimaneva nei sotterranei finché l potenze infernali non l'hanno richiamata rendendo Blacky/Yama di nuovo integro.
  2. Carlo Monni

    Lupe

    Potrebbe, ma non è certo, essere un flashback che mostra cose non narrate all'epoca ma avvenute comunque durante quell'avventura.
  3. Carlo Monni

    Lupe

    E chi lo sa? Non è detto che debba esserci per forza a parte, forse, nei flashback. Lupe e la figlia possono benissimo essere venute in Arizona per conto loro, anzi è probabilissimo.
  4. Carlo Monni

    Futuri Team Up di Tex

    Si può dire tranquillamente che ognuno di noi ha il suo concetto di tradizione. Per me rispetto per la tradizione non può significare immobilismo. Il cambiamento è il sale della vita. Per quanto alcuni cambiamenti possano non piacere, l'alternativa è la sterilità e l'inaridimento. In ogni caso,caro Dix, avrai i team up e non i cameo, mi spiace.per te.
  5. Carlo Monni

    Futuri Team Up di Tex

    I team up di cui parli tu erano tipici dei primi tempi della Marvel, quando i supereroi ancora non si conoscevano tra di loro ed erano un po' diffidenti gli uni degli altri, oggi l'escamotage di farli combattere gli uni contro gli altri per un fraintendimento non si usa più e c'è una collaborazione diretta, magari condita dal contrasto di personalità. Si tratta di un espediente narrativo onorato che ha precedenti illustri e non è solo appannaggio né invenzione dei comics americani. Peraltro, quelli degli esempi che facevi tu non sono team up ma cameo, così sono definite le brevi apparizioni in una serie di personaggi di altre. Per esempio, tutte le apparizioni dei personaggi western nella storia di Ken Parker "Uomini, bestie ed eroi" sono semplici camei. Il vero team up prevede, ed è questo il significato in Inglese, una vera collaborazione di due personaggi nella stessa vicenda ed è ciò che mi aspetto da queste storie: i vecchi personaggi di GLB io li voglio vedere di nuovo in azione,mnon semplicemente sfilare.
  6. Carlo Monni

    Futuri Team Up di Tex

    Che non ti piacciano i team up è legittimo: i gusti personali vanno rispettati. Confesso, però che quel "lasciamoli alla Marvel" non mi è piaciuto perché sembra sottintendere un giudizio negativo sulla casa editrice in questione. Oltre a leggere Tex da oltre cinquant'anni, leggo anche Marvel da più di 45.ed almeno fino a qualche anno fa lo facevo con parecchio piacere. I fumetti americani sono diversi sotto diversi punti di vista dalla classica impostazione bonelliana ma non per questo sono inferiori, anzi hanno prodotto autentici capolavori del fumetto mondiale. Quanto ai team u, mi sono sempre piaciuti, ovviamente devono avere un senso all'interno di una storia.
  7. Carlo Monni

    Futuri Team Up di Tex

    Logica impeccabile.
  8. Carlo Monni

    Futuri Team Up di Tex

    Rimarrebbe il problema dell'incompatibilità tra i due universi narrativi, l'uno calato nella realtà storica e l'altro più fantastico. Vogliamo parlare del Kit Carson storico amico di Pat MacDonald o del modo in cui è morto Custer?
  9. Carlo Monni

    Futuri Team Up di Tex

    I personaggi della Storia del West sono esclusi, temo, per vari motivi. Innanzitutto l'universo narrativo non è lo stesso di Tex, ed è di fatto incompatibile con esso, basti pensare alla presenza del Kit Carson storico, Little Big Horn etc. Inoltre i diritti di pubblicazione della Storia del West non appartengono alla SBEda almeno una ventina d'anni e per usarli occorrerebbe il consenso degli eredi di D'Antonio. Il discorso è più semplice per i personaggi creati da G.L. Bonelli. Non so se GLB abbia lasciato al figlio Giorgio oltre ai diritti di Tex anche i diritti di tutti gli altri personaggi da lui creati o se questi siano divisi tra Giorgio e il nipote Davide ma comunque sia, un assenso al loro uso è facilissimo da ottenere. Per i personaggi creati da Guido Nolitta è ancora più facile visto che il detentore dei diritti coincide con la persona fisica dell'editore,
  10. Carlo Monni

    Futuri Team Up di Tex

    Si tratta di personaggi che, non si vedono da decenni e che pochissimi conoscono. Quanto all'essere funzionali alla trama, ammetto di non capire cosa vuoi dire: se un autore concepisce un soggetto che vede la presenza di un dato personaggio, allora necessariamente quel personaggio è funzionale alla trama o non ci sarebbe. Ti faccio un esempio: se in "Sulla pista di Fort Apache" ci fosse stato Hondo al posto di Laredo tu avresti detto che non era funzionale alla trama? Permettimi di dubitarne. In "L'ultima diligenza" c'è un personaggio, Sam Ritter, detto Aquila Biondi, anziano scout che è un trasparente omaggio al Kit Carson di Rino Albertarelli, non era forse funzionale alla trama? Ecco, bravo-
  11. Carlo Monni

    Futuri Team Up di Tex

    Il team up con Ken Parker Mauro lo farebbe volentieri ma al momento ci sono problemi logistici pressoché insormontabili. Anche se Berardi e Milazzo fossero d'accordo, e lo sono a quanto ne so, il problema è che hanno ceduto i diritti di pubblicazione alla Mondadori e finché il contratto non scade c'è bisogno della loro licenza. Quanto ai team up con i personaggi western creati da G.L. Bonelli, pare che l'idea faccia parte di una strategia di rilancio del Maxi in modo da dargli anche un 'identità propria. Escluso Ipnos che non era Western, gli altri sono tutti papabili. I miei favoriti sono Yuma Kid e Hondo. Ne parlai anni fa con Boselli (ebbene sì, l'idea è partita da me anche se Mauro non se lo ricordava ) e lui mi disse che non era fattibile , presumo paventasse un veto di Sergio, e che comunque Yuma Kid era da escludere perché non era altro che un Tex giovane e non aveva senso metterli a confronto. Ero in disaccordo allora e lo sono ancora per due motivi 1) Sarebbe interessante mettere Tex assieme a uno che si comporta come lui a vent'anni ma non è legato a lui come il figlio; 2) c'è un mistero su Yuma Kid che nob sarebbe male svelare dopo quasi settant'anni: da dove viene? Perché da bambino vagava da solo per il Deserto di Gila? Perché stringeva in mano una fascia di wampum in qualche modo collegata a Geronimo? Nel 1970, quando lessi per la prima volta le avventure di Yuma Kid nella Collana Rodeo mi feci tutte queste domande ed ho perfino provato ad immaginare qualche risposta. Vedrei volentieri anche un incontro con Tim Carter anche se tecnicamente non è di G.L. ma in questo caso vorrei che a disegnarlo fosse Ticci, che di Un Ragazzo nel Far West ha fatto le matite per anni.
  12. Farà una storia breve per un Color che dovrebbe essere disegnata da Roberto Zaghi, uno dei disegnatori di Julia.
  13. Carlo Monni

    Futuri Team Up di Tex

    Altro che quasi sicuro, è sicurissimo: avverrà nel Texone di Andreucci il prossimo giugno. Non con tutti ma chissà....
  14. Carlo Monni

    [673/675] Il segno di Yama

    Si tratta di oggetti che hanno una valenza mistico-religiosa presso vari popoli e culture . Si distinguono: un ankh egizio, una menorah (il candelabro a sette braccia) ebraica, un disco Maya, una statuetta azteca e altro ancora. Perché Yama li vuole?.Ah chissà?
  15. Carlo Monni

    [673/675] Il segno di Yama

    Devo deludervi: non sono quegli oggetti .
  16. Abbi cuore, ha solo 16 anni.
  17. Non ho nulla da obiettare alle incongruenze perché sono consapevole che ci sono e sempre ci saranno e francamente me ne infischio. Quella a cui mi riferisco è la cronologia interna alla serie ed aldilà delle intenzioni originarie di GLB è di quello che dicono le storie che tengo conto.
  18. Non è forse ambientata nel Territorio dell'Oklahoma due anni dopo la land rush? Nella storia lo si dice esplicitamente. Ora , visto che la Oklahoma Land Rush è avvenuta nel maggio 1889 (e Tex c'era) io direi che 1889 + 2 =1891 o ora contesti anche la matematica?
  19. Io ti ripeto che la tua cronologia ha un grosso problema che nel romanzo hai potuto ignorare senza problemi ma nella cronologia del fumetto non si può: durante il suo periodo nel rodeo dei fratelli Corliss, prima della morte del fratello Tex doma e diventa il padrone di Dinamite. Se ciò fosse avvenuto prima della Guerra Civile, allora durante le storie ambientate in quel periodo Tex avrebbe dovuto avere sempre Dinamite mentre invece abbiamo visto che cambiava cavallo o il cavallo veniva ucciso etc. A meno di usare una spiegazione assurda del tipo che Tex, per oscuri motivi, ha parcheggiato Dinamite da qualche parte dal 1861 al 1865, l'unico modo di far tornare i conti è che Tex abbia acquisito Dinamite dopo la Guerra. E questo sorvolando sull'ulteriore incongruenza per cui Tex non avrebbe potuto avere un cavallo chiamato Dinamite prima del 1867. Tu sei il curatore e puoi prendere le decisioni che ritieni più opportune, ma non puoi ignorare i fatti a meno di riscrivere le storie passate, altra cosa che il tuo ruolo ti consentirebbe. Quanto alla datazione delle storie attuali, mi pare che si sia sempre usata una certa elasticità. Tu stesso hai scritto una storia, "Terre maledette" ambientata nel 1891 senza tanti problemi .
  20. Se, e sottolineo "se", una storia della Tigre Nera fosse già in lavorazione, ma ne dubito molto, i tempi sarebbero comunque quelli. Non dimentichiamo che la programmazione della serie regolare di Tex dei prossimi due anni e mezzo sarà influenzata da due appuntamenti particolari: il settantennale nel settembre 2018 e il n. 700 nel febbraio 2019.
  21. Ma se è un sosia sarebbe identico a lui e quindi indistinguibile almeno a prima vista.
  22. Chiunque bazzichi la narrativa seriale sa che far tornare un personaggio apparentemente morto non è impresa impossibile. Storicamente gli esempi non mancano. Tanto per citarne solo alcuni: 1) Improvvisamente ci si accorge che il personaggio in questione non è davvero morto e si riesce ad intervenire salvandogli la vita: 2) Quello morto in realtà non è il cattivo ma un sosia (nei serial di stampo fantascientifico un clone o un sofisticatissimo androide, in quelli fantasy o simili un costrutto magico). 3) Il cattivo è davvero morto ma il suo posto e ruolo sono presi da un altro, spesso un figlio o un fratello. 4) L'impostore. Come l'ipotesi 3 ma in questo caso non ci sono veri legami col defunto: qualcuno si finge il cattivo per puro opportunismo. Va in ogni caso rimarcato che se a una domanda si vuole rispondere no, è facile farlo. Un "No comment" autorizza a pensare che non si possa o voglia rispondere no.
  23. Carlo Monni

    [673/675] Il segno di Yama

    Da quello che ho visto finora, praticamente nulla. ma non dimenticare che questa è una storia di Yama e non di Mefisto.
  24. Carlo Monni

    [673/675] Il segno di Yama

    Se l'ultimo Dylan Dog ti ha deluso, allora temo proprio che siamo agli antipodi come gusti,. Non che non lo sospettassi comunque già da tempo.
  25. Carlo Monni

    Interviste Agli Autori

    A sentire te sembra che 1) ogni cambiamento sia di per sé un tradimento; 2) ogni decisione presa da Sergio Bonelli fosse sempre saggia e corretta. Se è davvero quello che pensi, mi tocca dissentire e con forza. Innanzitutto i cambiamenti sono necessari anche se a volte possono essere sgraditi. Qualunque cosa che non è capace di evolversi si sclerotizza, avvizzisce ed alla fine muore. Secondo: non tutte le decisioni di Sergio erano condivisibili. Non intervenendo nel momento della crisi nera di Nizzi ha rischiato di provocare la decadenza della sua testata principale. Il suo veto al ritorno di certi personaggi è stato castrante per gli autori e potrei continuare. Winston Churchill diceva: il cambiamento non è sempre un miglioramento ma se si vuole migliorare bisogna cambiare. La SBE non è più quella di Sergio Bonelli? Verissimo,. Ora è al potere una nuova generazione e come ogni nuova generazione ha le sue idee e vuol portarle avanti. Certo, non tutte queste idee saranno gradite a tutti e qualcuna potrà anche essere corretta in futuro se si vedrà che non funziona. Per come la vedo io, l'immobilismo è sempre sbagliato.
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