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TWF - Tex Willer Forum

paco ordonez

Ranchero
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Tutto il contenuto pubblicato da paco ordonez

  1. Ne ho tantissima, infatti a questa cosa del ritorno di un personaggio morto senza possibilità di dubbio non credo per niente. Se poi ci sarà un collegamento meno improbabile (un figlio, per dire) non avrei nulla da dire.
  2. Ci manca pure il sosia della Tigre Nera ad affossare definitivamente questo personaggio, pace all'anima sua. Bah, io confido nel buonsenso di Boselli.
  3. Per me è sul podio delle peggiori della (globalmente ottima) fascia 600-700, insieme a "Braccato" e "Alto tradimento". Considerato che "Oro nero" è un'altra delle storie più brutte di questo centinaio (che deve ancora finire: speriamo in bene), la valutazione del lavoro di Manfredi su Tex non può essere troppo positiva, IHMO: dopo storie ottime come "Verso l'Oregon" (per me un gioiellino) e "Il pasto degli avvoltoi" Manfredi sembra già avviato verso il declino. Ricorda il percorso di Faraci, purtroppo.
  4. Capisco la sospensione dell'incredulità, ma tirarla sempre in ballo a giustificare qualsiasi insensatezza per me è ridicolo. Tex è un fumetto realistico. La Tigre Nera non ha poteri sovrannaturali tipo Mefisto: quindi possiamo escludere resurrezioni e altre bazzecole del genere. Viene sparato. Finisce sfracellato su una roccia dopo un volo di tutto rispetto. Quindi di cosa parliamo? Ecco, non vorrei che la mania dei ritorni, di per sé molto positiva (purché non se ne abusi: rischio che forse per i prossimi anni c'è), giungesse a esiti inverosimili del genere.
  5. paco ordonez

    [673/675] Il segno di Yama

    Il poster inedito lo potreste mettere in regalo nell'albo: sarebbe un giusto (doveroso?) omaggio ai lettori di Tex.
  6. paco ordonez

    [673/675] Il segno di Yama

    Beh Carlo, visto che sei riuscito a parlar bene pure dell'ultima storiella di Manfredi, credo anche io che abbiamo gusti molto diversi Per quanto riguarda il Dylan a colori, salvo solo i disegni, eccezionali. Per il resto niente più che una fuffa mediatica, ma certamente organizzata benissimo (come venditore Recchioni è un grande, bisogna dirlo). Scusate l'OT (magari ne scrivo meglio nel topic di Dylan)
  7. paco ordonez

    [673/675] Il segno di Yama

    Dopo la delusione dell'ultimo pompatissimo Dylan Dog mensile a colori, a queste recensioni in anteprima (o marchette, chiamiamole pure così) non do nessuna importanza
  8. paco ordonez

    [673/675] Il segno di Yama

    Hai ragione Sam, uno dei momenti più tragici della saga. Grave dimenticanza, mi toccherà un lungo ripasso!
  9. paco ordonez

    [673/675] Il segno di Yama

    Neanche io voglio che muoia Morisco, e questo vale per qualsiasi altro comprimario storico. Però, mi chiedo, a furia di (sacrosanti) "non si può", cosa può fare di davvero memorabile Mefisto? Cosa, voglio dire, che segni un punto memorabile all'interno della saga e e del suo mondo? Ben poco, temo. Mi ripeto, a scanso di equivoci: sono discorsi accademici, non vorrei la morte di nessuno. Mi facevo solo domande sulla reale caratura di Mefisto, sulla sua vera capacità di incidere su Tex (Yama non lo considero proprio, ma magari Borden mi farà ricredere).
  10. paco ordonez

    [673/675] Il segno di Yama

    No Sam, mi sono spiegato male: la mia non è affatto una richiesta! Pensavo ai fumetti americani: Joker, per fare un esempio di un vero "grande nemico", come è potuto diventare la nemesi numero 1 di Batman, il nemico che rende ogni sua comparsa un evento o quantomeno qualcosa di imprevedibile? Anche facendogli ammazzare Robin e la moglie del commissario Gordon, e facendogli sparare quel colpo che riduce Barbara Gordon su una sedia a rotelle. Mefisto e Yama hanno mai fatto qualcosa di così "epocale"? No. Lo faranno mai? Non credo.Quindi ok, chiamiamoli pure "grandi nemici", ma tutto sommato non in grado di fare chissà quali danni a Tex, "grandi nemici" comunque smontati in partenza dal prevedibile lieto fine. (L'ho già ammesso di non essere un grande fan di Mefisto e Yama, quindi non linciatemi).
  11. paco ordonez

    [673/675] Il segno di Yama

    Per me è la stessa cosa: la mia storia preferita col solo Mefisto è "Terrore sulla Savana", anche se ha un finale affrettato (ammetto comunque di non essere un fan sfegatato di Mefisto). L'idea comunque di un nipote di Mefisto a me non attira per niente: già sarà difficile ridare lustro a Mefisto e Yama, ci manca solo un terzo rampollo della dinastia A questo proposito, mi chiedo: per ridare credibilità a un fallito come Yama, non sarebbe il caso di mettere in scena qualche morte eccellente, davvero memorabile? Tipo un comprimario di contorno storico, un Ele Morisco, per dire...
  12. paco ordonez

    Interviste Agli Autori

    Allora Borden, mi ripeto:è sicuramente come dici tu, mi fido della tua parola e non ho motivi per metterla in dubbio. Ma io un testo credo di saperlo leggere e interpretare, quindi e torno a ripetermi: quello che dice Marcheselli dice è chiaro e non lo si può ridurre a una battuta. Se poi quello che ha detto sono fesserie, ok, problemi suoi.
  13. paco ordonez

    Interviste Agli Autori

    Gente, vi credo perché non ho motivo per mettere in dubbio le vostre parole. Però, se è così, Marcheselli deve essere un po' bipolare, perché quello che LUI dice in questa intervista è molto chiaro.
  14. paco ordonez

    Il Mercato Di Tex

    Qui Tahzay ha assolutamente ragione, secondo me. Non so se questa cosa possa influire sulle vendite, ma di certo, con tutte le uscite collaterali, il "10 del mese" (dalle mie parti quello era il giorno tipico di uscita di Tex) non lo si attende più con quella "fame texiana" di prima ps. il sistema di citazione di questo nuovo forum è diabolico!
  15. paco ordonez

    Interviste Agli Autori

    Boh, a me sembra che quello che dice Marcheselli sia abbastanza chiaro; se poi vogliamo ridurre tutto a una battuta, come volete. Per inciso: per me ci sono novità buone (i ritorni) e novità meno buone (la proliferazione di storie brevi), non sto dicendo che siano tutti brutti e cattivi, i "nuovi" della SBE, quindi con le difese d'ufficio potete andarci piano
  16. paco ordonez

    Interviste Agli Autori

    Beh, a me sembra che Marcheselli si riferisca alla politica editoriale generale della Casa Editrice, che dopo la morte di Sergio Bonelli sarebbe stata in alcuni casi tradita ("tutti i piccoli tradimenti"): e questo, detto non da un pinco pallino da forum, ma da Marcheselli, vuol dire molto. Per me è chiaro che molte cose nella SBE sono cambiate: su Tex, basta vedere il proliferare di storie brevi o, più in generale, al fatto che ora la Casa Editrice, se non ho capito male, si mette pure a produrre film. L'impressione è che la morte di Sergio Bonelli sia stata anche - scusate l'indelicatezza - una sorta di "tana libera tutti" ("filosofia aziendale che molti autori evidentemente non condividevano"), e questa intervista lo conferma (addirittura Marcheselli dice di non essere riuscito a impedire questi tradimenti, quasi ad adombrare dei dissidi interni).
  17. paco ordonez

    Interviste Agli Autori

    Intervista a Mauro Marcheselli http://www.badcomics.it/2016/10/30-anni-dylan-dog-intervista-mauro-marcheselli/129838/ Sottolineo questo passaggio: " In questi ultimi anni mi sono sempre sentito in colpa verso Sergio per tutti i piccoli tradimenti alla sua filosofia aziendale che, a differenza di me, molti autori evidentemente non condividevano e che non sono riuscito a evitare che fossero perpetrati. Non sono il tipo che impone la sua volontà. Sergio lo era, io no. Questione di carattere. Quando ho capito che la situazione era irreversibile e non ero sicuro che la ragione fosse dalla mia parte mi è sembrato il momento giusto per “appendere i fumetti al chiodo”" Quindi i detrattori che parlano di una SBE cambiata e che si sarebbe allontanata dalla linea di Sergio Bonelli forse non hanno del tutto torto.
  18. Ecco, Leo ha analizzato in maniera chiara alcuni dei punti dolenti di questa storiella. Faccio mia la sua analisi, ringraziandolo per la pazienza di averla fatta.
  19. Qui non è questione di un modo di sceneggiare non lineare. La questione è che siamo di fronte a una storiella sciatta, con personaggi che agiscono senza scopi e senza un senso precisi, con Tex e Carson inseriti un po' a caso solo perché in copertina c'è scritto "Tex". Una robetta noiosa piena di chiacchiere inutili, con sparatorie da quattro soldi, e personaggi isterici tanto poco memorabili da essere meno che burattini.
  20. Mediocrità assoluta. Ancora una volta Manfredi, invece di raccontare una storia di Tex, decide di darci la sua imperdibile lezioncina sulla politica, il senso del potere, e altre noie che con Tex c'entrano poco, e confeziona un albo moscio, pieno di dialoghi noiosi, con due sparatorie che è un'offesa definirle tali e, ancora una volta, con personaggi-macchiette che agiscono in modi insensati. Siamo al livello bassissimo di "Oro nero", ma qui è peggio: perché questo secondo albo rovina il bel primo albo. Non c'è molto altro da aggiungere, perché commentare questa robaccia è una pura perdita di tempo. Spero che Manfredi si tenga per sé le sue fisime da "grande autore" (la Storia, la politica, niente Kit e Tiger) e, umilmente, decida di mettersi al servizio di un personaggio glorioso che non ha certo bisogno delle sue lezioni autoriali - o almeno, spero che qualcuno alla SBE glielo faccia capire. Anche Seijas cala (ma sempre belli i visi di Tex), bene inserendosi nel livello infimo della sceneggiatura.
  21. paco ordonez

    [Maxi Tex N. 20] Il ponte della battaglia

    Erano anni che non leggevo un Maxi di questo livello, un Maxi che non mi lasciasse l'impressione di star leggendo l'ultimo numero di una collana di serie B; uno dei Maxi migliori, senza dubbio il migliore dai tempi lontani di "Nei territori del Nord Ovest". Tutto ciò grazie a uno sceneggiatore formidabile che, ancora una volta, dimostra di avere Tex nel sangue. Si veda la scena tra pagina 228 e 230: dà la misura di quanto questo autore si sia calato nel mondo e nei panni di Tex. La cosa bella è che Ruju riesce a essere totalmente texiano (che bello il Tex che affronta a muso duro i nemici anche a livello verbale, o il Carson che si concede alle attenzioni del gentil sesso, o i nostri quando entrano nel saloon) pur inserendo nella storia un gran numero di personaggi di contorno, tutti ben delineati e con un ruolo preciso negli eventi - non mere macchiette, insomma. Su tutti, spicca il tenente Callaway, uno dei cattivi più bastardi e spietati che io ricordi su Tex (questa è un'altra cosa che mi piace: Ruju descrive spesso un mondo spietato fatta di gente senza umanità e pietà. Non un West addolcito, anzi: i buoni vincono sempre, ma non possono arginare le perdite). Insomma, un Maxi da 9 e un po' di più, penalizzato solo dalla piccola accelerazione nel finale (che però è bellissimo, e tipicamente rujano). Cossu. Devo ammettere che tutta la parte nelle paludi è disegnata molto bene; e anche che il suo Tex, che non mi aveva mai convinto del tutto, stavolta mi è parso veramente il "mio Tex". Peccato che, oltre a quelli che per me sono i soliti problemi del suo stile (la legnosità delle scene d'azione, per esempio: si veda quanto è poco efficace, a livello grafico, la scena in cui i pards entrano nel saloon il nero), più o meno nelle ultime 50 pagine si veda un certo calo qualitativo, forse dovuto alle esigenze di consegna. Comunque Cossu, tutto sommato, può essere una buona riserva da tenere sui Maxi, dato che la sua velocità garantisce storie lunghe: questo a maggior ragione se lo si tiene lontano da atmosfere più strettamente western per cui il suo stile non è a mio avviso adeguato.
  22. Da quello che state scrivendo devo aspettarmi un'altra roba come "Inferno a Oil Springs"? Sparatorie ridotte all'osso, personaggi-macchiette, e un generale tono da commedia? Ditemi di no, vi prego!
  23. paco ordonez

    [Maxi Tex N. 20] Il ponte della battaglia

    Arrivato a pagina 118, voglio fare i miei complimenti a Ruju: c'è poco da fare, a me il suo Tex piace tantissimo. Non solo la storia mi sembra molto ricca e con personaggi molto ben caratterizzati (mi chiedo, per esempio, se il Maggiore non si rivelerà essere il tipico personaggio tormentato "alla Ruju"), ma il modo in cui caratterizza il nostro ranger è al solito magistrale - l'esempio più lampante è la scena in cui . Sui disegni di Cossu, per ora, posso dire che mi sembrano più accurati del solito. Certo, la sua legnosità nelle scene d'azione non è il massimo, e in alcuni punti mi sembra di vederlo avviato verso un maggiore sintetismo (penso ad alcuni personaggi negli sfondi o in secondo piano), ma quantomeno l'ambientazione "sudista" ci risparmia il suo West pulito e ordinato come un prato inglese. Certo, il pensiero di vederlo nientemeno che sulla serie regolare continua a sembrarmi peregrina.
  24. paco ordonez

    [673/675] Il segno di Yama

    Da leccarsi i baffi! Trama che sembra davvero inquietante, e disegni di Civitelli spettacolari. Non vedo l'ora!
  25. paco ordonez

    Il Mercato Di Tex

    Concordo con Borden: uno dei migliori del fumetto attuale italiano. "Un polpo alla gola", il suo secondo lavoro, è un capolavoro (e non è solo una cosa comica, anzi!, non lasciatevi ingannare dallo stile grafico).
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