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TWF - Tex Willer Forum

Tahzay

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  1. Tahzay

    [618/620] Gli Schiavisti

    Personalmente, non mi ha dato fastidio n° la presenza di troppi comprimari in questa storia (per essere una "tripla", erano in numero accettabile, anche se gradirei sempre personalmente uno in meno che uno in più), n° il carattere del tenentino, n° la mancata caratterizzazione di Espectro (ricordate la storia dell'alieno? L' proprio il non conoscere nulla dei suoi scopi, del suo passato, e il non vederlo nemmeno in volto, costitu? un vero e proprio capolavoro bonelliano, unitamente al finale volutamente lasciato "aperto"). Se devo muovere una critica, essa riguarda la costruzione del soggetto: inserire la vicenda di Espectro DENTRO quella di Ramos, per poi tornare alla base, ha depotenziato la figura del primo e smorzato la carica di cattiveria e odiosit? del secondo. Mi chiedo come mai Borden non abbia pensato di creare una storia "a incastro" (del tipo di "Il segno di Cruzado", "Uno straniero a Elk City", "Chinatown" e tante altre) in cui la prosecuzione della vicenda con altri nemici ed altri scenari, una volta eliminato il primo, aveva dato un tocco in più alla storia senza intaccarne la linearit?. Attenzione, non sto dicendo che l'intreccio era complicato, anzi; solo che ho trovato forzato, e non produttivo dal punto di vista del risultato finale complessivo, questa struttura "a cerchi concentrici", recentemente utilizzata anche da Manfredi, ma con una ratio ben chiara evidenziata dall'intreccio finale della storia (mi riferisco a "Il pasto degli avvoltoi", ovviamente).
  2. Tahzay

    Galep,sempre Un Grande?

    Non ho affatto formulato le accuse che mi attribuisci, ho solo ed unicamente scritto che il titolo della discussione non è elegante, vieppiù se attribuito al co-creatore di Tex, e lo ribadisco. Punto e basta. Poi si può discutere su tutto, e rispetto senza problemi il tuo giudizio di sfavore (o di fastidio) per copertine dal soggetto non originale, ma "ispirato" (che poi bisognerebbe chiedersi cosa può definirsi davvero "originale", in campo artistico, musicale e creativo in generale.... ma vabb?..... discorso troppo lungo); n° penso che tu voglia, o possa, influenzare chicchessèa con questo thread. Sul fatto che le copertine "ispirate" non sarebbero poche, ma tante...... ha già compiutamente risposto un utente poco sopra. Strisce, raccoltine, albi d'oro...... migliaia di copertine, tra cui svariate centinaia di capolavori assoluti, e tu ti focalizzi (non a titolo di curiosità, attenzione! Ma per trarne riflessioni sulla grandezza di Galep....) sulle copertine della seconda serie gigante, che era la serie "di rincalzo" fino a metà anni '60? doubt Con copertine palesemente riassemblate alla meglio, ricavate dagli albi d'oro, improbabilmente copiaincollate, con posture di Tex innaturali, rifinite da altri disegnatori........? >
  3. Tahzay

    Galep,sempre Un Grande?

    Infatti. E' esattamente il quesito ad essere poco elegante. Perchè sottintende che queste poche copertine - perchè poche sono, rispetto alle migliaia (!) prodotte solo per Tex - ispirate ad immagini e locandine dell'epoca, possano condurre a mutare il giudizio globale su un artista (mi piace definirlo così, piuttosto che disegnatore) che vanta una carriera quale quella di Galep. Meglio, molto meglio se avessi scritto - solo per fare degli esempi, eh - che Galep non ti piace proprio, o che per te non ha mai saputo disegnare, o che era privo di fantasia.
  4. Tahzay

    Galep,sempre Un Grande?

    Mah, guarda, non si tratta di suscettibilit?, ma il punto ?: se quello che ti turba è immaginare che un Galep "copione" sia meno pregevole ed affascinante di un Galep che disegnasse tutto come fosse il parto della sua fantasia, ti prego di considerare che quasi tutti i soggetti di Tex sono rielaborazioni di plot già comunque venuti alla luce, nella letteratura o nella filmografia western, così come tutti i disegni di Galep sono stati fatti "copiando" o "ispirandosi" a qualcosa (dagli scenari naturali, alle armi, ai cavalli, al volto di Tex, al volto degli antagonisti.... rileggersi "la banda degli orsi", ad esempio...). La riproduzione delle locandine dell'epoca, a mio parere, conferisce addirittura un tocco di fascino in più a quelle copertine. E comunque, concedimelo, il titolo-interrogativo della discussione (a prescindere dal merito, che è soggettivo) mi pare quantomeno poco elegante. Ultima nota, di pura cronaca: la Jena di Londra è del 1964........"Satania" di qualche annetto prima.....
  5. Tahzay

    Donne Contro!

    Il mio ricordo va ad Eugenia Moore, della banda dei Dalton, personaggio meno complesso di tanti altri ma di grande fascino, anche per il modo in cui conclude la sua vita terrena.
  6. Tahzay

    [19] [Almanacco 2012] Il Ciarlatano

    La storia non è malaccio, ma è davvero troppo, troppo penalizzata dai disegni. Un disegnatore "statico" e pulitino come Danubio si accorda male con una storia che dovrebbe fare dell'azione e del dinamismo il suo cavallo di battaglia. Allo stesso modo, come Seijas ha rivalutato coi suoi disegni (azzeccatissimi alla bisogna) il texone di Nizzi, la cui storia era di basso livello, i disegni di Danubio hanno letteralmente affossato una storia che - anche disegnata da un Ortiz, tanto per dire - sarebbe stata niente male. Piuttosto, mi sarebbe piaciuto vedere un filino più di "personalit?" da parte dell'Autore, che mi sembra ancora alla ricerca di un "suo" Tex. Basti guardare ai troppi "beccaccioni" sparati in un centinaio di pagine, non sempre nella giusta situazione e quasi mai suggerendo al lettore un tono ironico e divertito da parte di Tex, nel pronunciare questo simpatico termine. In sintesi, il solo linguaggio "bonelliano" non basta: occorre linguaggio+giusta situazione+disegno, solo il sincrono tra tutti questi elementi crea l'atmosfera e l'alchimia giusta.
  7. Tahzay

    Tex E' Morto?

    Chiedo scusa, ma devo dissentire. Passi per quel "alcune anche molto banali" (anche se di tali esempi me ne vengono in mente pochi, pochissimi rispetto all'enorme quantitativo delle storie..... ricordiamo che ogni albo gigante dell'epoca ne contiene anche 5/6 diverse), ma questa continua litania che leggo, riguardante il binomio molta azione/molte sparatorie = trama semplice, francamente non si può sentire. O comunque, bisognerebbe intendersi su cosa si intende per trama semplice: la pizza, ad esempio, è un alimento "semplice", che nasce dalla combinazione di pochi alimenti comuni a reperirsi, ed è anche un piatto "povero"..... eppure, vallo a trovare un pizzaiolo VERAMENTE bravo, che sa fare la pizza a modo. Se poi la trama viene considerata "semplice" quando i tanti nemici e/o comprimari (perchè le avventure di Tex hanno, già dal numero 1, tanti comprimari.... che però tali restano: comprimari!) non hanno millemila pagine cadauno a disposizione che ne delineino carattere, inclinazioni, e ne raccontino vita morte e miracoli...... o quando la storia è breve quanto a numero di pagine...... E questo lo affermo senza che intervenga alcun fattore-nostalgia, perchè il sottoscritto si è formato (in epoca fanciullesca) con la fascia 200/300.
  8. Tahzay

    [613/615] I Sabotatori

    SPOILERS?, forse un lieve ferimento di Tex "ci stava", ma avrebbe eliso il finale da "sborone" di Carson, che ho particolarmente gradito.....
  9. Tahzay

    [613/615] I Sabotatori

    SPOILERDiciamo che con quelle lettere si innesta tutto un gioco psicologico che coinvolge il giovane Norton, che da una parte vuole perseguire il suo desiderio di giustizia, dall'altro salvaguardare la sorte della sua amata, precedentemente da lui condannata a morte mediante l'ingaggio di Mondego!Sul perchè le avesse conservate, fanno fede le parole finali della vedova...... a leggerle "a contrario", in caso di guai inattesi, quelle carte avrebbero potuto dimostrare che non era stata lei ad impossessarsi con la violenza dei terreni, ma il defunto marito.... il che le avrebbe magari evitato guai gravi a livello penale, anche in caso di sorte avversa per la sua compagnia ferroviaria...
  10. Tahzay

    [613/615] I Sabotatori

    In realtà, a ripensarci bene, qualcosa che non mi torna c'e '.... e' il rapporto di Norton con Bethanie Marsh.... un po' ondivago, a dire il vero... specie quando parla con Tex nella stanza.... mah...
  11. Tahzay

    [613/615] I Sabotatori

    Gran bella storia: poteva essere un po' più "asciutta" ed incisiva nel linguaggio (qualche passaggio "verboso" di troppo), ma va benone così. Anche per il recupero di termini finalmente incisivi e adulti ("dannazione"...."porci".... e così via), da Tex e non da Paperino.... finalmente!I personaggi sono azzeccatissimi e coerenti nel loro agire, Mondego ispira istintiva simpatia pur essendo quel che e', i ritmi sono calibrati e la conclusione arriva con i tempi e le modalit? giuste. Alla faccia di chi pensa che dopo 63 anni e passa non si possa più inventare nulla!Una solida trama, personaggi interessanti e Tex che fa il Tex.... con questa ricetta si potr? andare avanti ancora per altri 60 anni.
  12. Nella mia opinione, il fatto che Tex continui ad avere 230.000 copie vendute mensili NONOSTANTE quanto pubblicato nella fascia 500/600 - per non parlare di texoni, almanacchi e maxi usciti nello stesso periodo - dimostra solamente quale sia stata la straordinaria semina dei vari Bonelli padre e figlio, Nizzi, Galeppini, Letteri & C. nei primi 50 anni di vita del personaggio, e quanto oramai il personaggio sia radicato nella cultura popolare e nel costume del paese. Che tu ti sia divertito leggendo la fascia post-500 ?, comunque, un dato che recepisco ed incamero, non senza una sana punta di invidia (io mi sono divertito molto poco). Concordo con te quando dici che molte storie di Boselli sono paragonabili a quelle del "periodo aureo", ma ribadisco che quel che fa la grande differenza - e qui riprendo Ulzana - sono, paradossalmente, le storie "minori". Le storie "minori" di un tempo erano comunque leggere, fluide, divertenti, con un Tex vivace e riconoscibile. Avevano un'anima. Le storie "minori" degli ultimi 10 anni hanno sfiorato il limite dell'impubblicabilità (e ti potrei citare decine di esempi, a riguardo: da Fratello bianco a Fort Sahara, da Moctezuma a I fratelli Donegan, e così via). Quello che fa la differenza è il livello MEDIO, non i capolavori: il "jolly" te lo può tirar fuori chiunque, se ispirato, ma la validit? di una serie si coglie proprio dall' "anima" che permea le storie, per così dire, ordinarie. Negli ultimi due anni, il livello medio delle storie di Tex è tornato ad essere quello che mi aspetto che debba essere, vista la storia, la tradizione del prodotto, l'affezione e le giuste aspettative del lettore.
  13. West10, sempre nel rispetto delle reciproche idee, mi corre però l'obbligo di evidenziarti alcune cose.1) La tesi "dopo GLB il diluvio" non l'ho mai portata avanti. Bonelli ha smesso praticamente di scrivere nella prima metà degli anni '80, e fino all'inizio della fase di "down" texiana, coincidente con il cambio di millennio, ne è passata di acqua (cristallina) sotto i ponti. 2) Criticare la produzione contemporanea pre-Patagonia non vuol dire "buttare nel cestino", ma evidenziare un dato pressoch? oggettivo: la fascia 500/600, salvo gli ultimissimi numeri, è INNEGABILMENTE il punto più basso della saga, e sfido chiunque a portare serie argomentazioni "a contrario".3) Su Buffalo Soldiers, non ci siamo capiti: il mio intervento va letto ponendo l'avverbio "solo" dopo l'aggettivo "negativi". Peraltro, non considero "Tra due bandiere" tra i massimi capolavori della saga (ed in ogni caso il "momento retorico" sarebbe solo, praticamente, nel finale).4) Non sottintendo affatto che tutte le storie di Bonelli siano capolavori, ma sono sicuro - perchè le ho lette tutte - che il livello MEDIO delle storie di Bonelli è alto, per non dire altissimo, e tanto più ciò è vero, che il valore delle sue storie resta alto anche se rilette nel 2011 (e parliamo di storie scritte negli anni '40, '50, '60.... trai tu le conseguenze!). D'altra parte, pur con le mutate sensibilit? e il rinnovamento del parco-lettori, se il "periodo aureo" texiano viene generalmente considerato sempre quello (fascia 100/150), un motivo ci sarà pure, no?5) "L'ombra di Mefisto" è una storia floscia, brutta, piena di trovate risibili (Aryman su tutti), peggiore del ritorno di Mefisto targato Nizzi.6) Personalmente, ho apprezzato tantissime storie più o meno recenti di altri autori, e storie come "Fuga da Anderville", "Patagonia", "Sulla pista di Fort Apache", "Il passato di Carson" non hanno nulla da invidiare alle produzioni bonelliane, salvo il linguaggio (mi riallaccio ai post precedenti al mio), quello sè probabilmente mai più riproducibile.
  14. Ovviamente, non tutte. Il 2011 è stato avvincente, diciamo che da "Patagonia" (vero capolavoro) in poi, il vento è decisamente cambiato. Su "Buffalo Soldiers" ricordo solo commenti negativi per l'eccessiva carica retorica di alcuni passaggi, e non è che ogni singola critica isolata possa equivalere a "storia stroncata". Poi, proprio su questo Forum direi che l'atteggiamento verso le storie contemporanee è stato sempre "buonista" anche a fronte delle peggiori ciofeche...... altro che due pesi e due misure!Anzi, dir? di più: io i due pesi e le due misure li vedo proprio in quegli interventi intrisi di una sorta di "revisionismo storico" che - forse in nome di una malintesa par condicio - vorrebbero sminuire e/o rintuzzare evidenti difetti di storie contemporanee, prendendo ad elemento di riferimento e confronto spezzoni di storie SUPERBE del passato.... al solo fine di dimostrare che "anche G. L. Bonelli lo faceva", senza ricevere critiche. Eggià, vi sarebbe però da aggiungere che detti strafalcioni ed incongruenze erano quasi sempre inseriti in storie avvincenti e divertenti, non "sbadigliose" ed irritanti. Un po' come se a fronte di un calciatore che calci un rigore alle stelle, si cerchi di scusarlo prendendo ad esempio Baggio e Baresi nella finale dei mondiali del '94. Un conto è sbagliare un rigore a coronamento di una carriera (o di una gara) modesta, ben altro conto è sbagliarlo nel contesto di un palcoscenico stellare, e giocando a livelli elevatissimi.
  15. Solo un flash per dire che segnalare curiosità ed incongruenze, non per forza si risolve in una critica alla validit? della storia. Ma se un lettore scrive una recensione che voglia dirsi esaustiva e completa (oltre che analitica), DEVE segnalare le incongruenze, anche quelle più banali tipo la corretta angolazione delle ombre. Forse che qualcuno boccia una storia quale quella contenuta nel n. 5 perchè compare un telefono, o quella in cui Pat guida una Ford' Le critiche alle storie di Tex "moderne" sono state mosse perchè le storie dell'inizio del nuovo millennio sono state spesso piatte, noiose, verbose, scontate, attente a ogni legalitarismo ed al politically correct, nonchè recanti un personaggio non sempre in linea con le sue caratteristiche "basic". Tanto per fare un esempio, il texone "Mercanti di schiavi" è stata una storia modesta, ma non è stata certo stroncata per il turbo-asinello di Padre Eliseo...... l
  16. Tahzay

    Le Storie Con Lilith

    Ecco, per la precisione, come i lettori dell'epoca appresero, per la prima volta, della morte della compagna di Tex (spero di non violare copyright o cose del genere): è l'ultima striscia dell'albo n. 56 della seconda serie, intitolato "Tex non perde tempo".
  17. Tahzay

    5 - Tex Willer Magazine

    Anche io non sono riuscito a leggere tutto l'articolo di Jack65 perchè, signore e signori, questo è una tesi di laurea, non un articolo! Tanto di cappello, ma troppo lungo e troppo "distante" da Tex e dall'albo Patagonia, prima ancora che complicato da leggere. Voto: n. g. (non giudicabile). Sul resto, mi è piaciuto globalmente un po' tutto, ma vorrei segnalare in particolare il contributo di Paco: la volta scorsa era stato un po' lezioso e prolisso, e (forse ingenerosamente) glielo avevo anche scritto, mentre questa volta ha calibrato tutto alla perfezione: la composizione è equilibrata in ogni sua parte, non troppo lunga n° troppo breve, di agevole decodificazione, scorrevole, molto ben "centrata" sull'obiettivo da raggiungere (la "tesi" portata avanti sul sintetismo come scelta) ed è fatta con passione. Voto: 10.
  18. Tahzay

    Le Storie Con Lilith

    Mi pare di ricordare che la notizia della morte di Lilith viene data nel trafiletto conclusivo di un albo a striscia. Tecnicamente, non è dunque nel fumetto, ma è in un redazionale, tuttavia prima che Tex la comunichi a Carson, la notizia era già arrivata al lettore ::evvai::
  19. Tahzay

    [613/615] I Sabotatori

    Sono d'accordo, da "tradizionalista", con Paco, e sono felice perche' non sempre capita! Bella storia e bello sviluppo della stessa, il ritmo ricorda l'ultima storia a Yellowstone con un albo tipicamente "preparatorio", unico neo l'assenza di Wagoman anche in una sola breve scena, non vorrei che questa "latitanza" ne attenuasse il character perchè, da come era iniziata la storia, pare(va) un nemico proprio bastardo al punto giusto!
  20. No, ma io intendevo che e' proprio morto... nelle rovine del castello... poi, vabbe', strada facendo e' risorto....
  21. Tahzay

    [Texone N. 26] Le Iene Di Lamont

    Ymalpas, se mi consenti un piccolo appunto al tuo ineccepibile commento, che condivido.... ma cosa c'entra il fatto che Tex fosse un ranger o meno.... non era certo quello l'elemento "scriminante".... come hai giustamente rilevato, a volte Tex sa di aver agito ai limiti della legalit? ed evita il confronto con le autorit? locali... ma nella fattispecie, i pards non hanno provocato la rissa, e se anche e' vero che il ristoratore poteva avere il diritto di non accettare Tiger nel locale, di certo non aveva quello di provocarlo e sbatterlo fuori con la forza! Al limite, molto al limite, le responsabilità dell'accaduto erano da suddividere tra le fazioni contendenti (.... altro che danni risarciti).
  22. Veramente, Mefisto è morto (fumettisticamente parlando) oltre 40 anni fa......
  23. Tahzay

    [Texone N. 26] Le Iene Di Lamont

    Ah, beh. Sfido che è padrone della situazione: fino alle ultime 25 pagine si trova di fronte: un ristoratore, un vicesceriffo sbarbatello (ed onesto!), un damerino, due fessacchiotti che lo pedinano, una donna sull'orlo di una crisi di nervi (sè, proprio lei, quella con la "corazza dell'imperturbabilità" > ) ed un notaio. Una volta Tex l'ironia, l'autocontrollo e il sangue freddo li mostrava trovandosi faccia a faccia con Mefisto, o duellando con El Muerto, o trovandosi legato al palo della tortura. Ora fa il gatto con i topolini. Ma proprio -ini, -ini, -ini. clap clap clap Machevvelodicoaff?.......
  24. Tahzay

    [Texone N. 26] Le Iene Di Lamont

    Una cosa: ma perchè continuate a parlare tutti, o quasi, di "donnine di Seijas" e non di "donne"? Anche senza che ciò rimandi forzatamente a una definizione usata come equivalente di "ragazze da saloon", mi sembra comunque un termine vagamente, velatamente offensivo o comunque declassante nei confronti del genere femminile...... quasi come si trattasse di soprammobili, o elementi decorativi..... -_nono
  25. Tahzay

    [Texone N. 26] Le Iene Di Lamont

    D'accordo anche su questo. Mancherebbe la "pietanza", però.
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