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Tahzay

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Tutto il contenuto pubblicato da Tahzay

  1. Tahzay

    [604/605] Attacco Alla Diligenza

    Ho appena riletto "Il profeta rosso" (anche conosciuta come "Morte di un soldato") ed ho notato che l'atteggiamento di Tex con lo "scozzese" (McGregor) è, per molti versi, simile a quello tenuto nei confronti di Tracy nella storia in questione. Non so se qualcuno l'abbia già rilevato perchè non ho letto, per questione di tempo, tutti gli interventi precedenti al mio. Certo, da un lato Tex rinuncia ad inseguire un lestofante appena fuggito per bere con il resto del paese, dichiarando - sostanzialmente - "machissenefrega" di McGregor; dall'altro, c'è da dire che comunque questi era "solo" colpevole di tentato omicidio (prima in veste diretta, poi come mandante), e che c'era comunque una missione più importante e pressante da portare a termine. Non so come la vediate, in merito.
  2. Francamente, mi sento più sulle posizioni di Fabio Esqueda e Capelli d'argento, ma tenderei a distinguere: non si tratta tanto di personaggi su cui si focalizza la tensione narrativa o di chi compie le imprese mirabolanti o decide le sorti dell'avventura nel finale; quel che rende il Tex di Boselli "non centrale" e' la quasi totale mancanza di "momenti texiani", che a volte abbondano esageratamente in Nizzi e che erano, assieme a linguaggio e ironia, il vero trademark bonelliano. Il lettore non si rilassa, non bivacca con Tex, non condivide con lui riflessioni e pensieri: in altre parole, il lettore non si immedesima con Tex ed il suo "angolo visuale", lo vede magari vincere ed essere risolutivo, ma entra - di fatto - nelle vicende, nelle storie, nelle paure e nelle emozioni di ALTRI personaggi, magari meno incisivi nella vicenda, ma più decisivi dal punto di vista dell'empatia con il lettore.
  3. Tahzay

    [10/11] Il Tranello

    Una curiosità: nella prima striscia dell'avventura il figlio di Tex viene ripetutamente chiamato "Kid" e non "Kit"; parrebbe difficile credere a un errore così marchiano e ripetuto da parte del letterista, e allora vien da chiedersi - piuttosto - se, visto che Kit comparir? nuovamente molte strisce dopo, nel frattempo G. L. Bonelli non abbia avuto un vero e proprio ripensamento sul nome del piccolo Willer.
  4. A me la fascia 200/300, e l'apporto di Nolitta in generale, non è mai dispiaciuto. E' un Tex diverso, sè, ma non sgradevole. E non ho mai compreso troppo le ragioni dell'indignazione contro storie assolutamente pregevoli, come - a mio parere - "il segno di Cruzado".
  5. Tahzay

    [604/605] Attacco Alla Diligenza

    Se fosse stato disamore per la scrittura, avremmo avuto un'altra "Rivolta dei cheyennes", e poteva anche starmi bene sotto un certo profilo. Viceversa, le ultime pagine dimostrano disamore (o disaffezione) verso il personaggio: la stanchezza di Nizzi come autore sembra quasi essersi trasferita a una generale stanchezza di Tex, che oramai agisce quasi "al risparmio". E qui sta il grande paradosso: è mooooolto più facile e riposante sceneggiare una serie di "bang! bang!" per un fumetto di Tex, che intrecciare ed imbastire sceneggiature bolse, improbabili, verbose, o dove il protagonista viene inserito in situazioni oggettivamente imbarazzanti. E allora perchè Nizzi lo fa? Non perchè è svogliato: semplicemente, lui vede il ranger così: quasi come una proiezione freudiana di sè stesso, ossia un brav'uomo, volonteroso e che si impegna, ma che - conscio dei suoi raggiunti limiti - non va oltre un certo "minimo sindacale". Evidentemente, nell'ultimo albo, arrivati a pag. 60, Tex aveva già agito e sparato troppo, ed era arrivato il "bistecche&patatine time".
  6. Tahzay

    [604/605] Attacco Alla Diligenza

    Secondo me, forse il dolo no, ma la "colpa grave" c'è tutta stavolta. In realtà, se andiamo a vedere, la soluzione più "facile" per un autore svogliato è anche la più classica: regolamento di conti finale con il cattivo/cattivi di turno, e via. Una robetta piatta alla "Rivolta dei Cheyennes", o insipida alla "Il ponte di roccia", ma perlomeno un classico finale western, che ti permette di tirar via 15/20 pagine in cavalcate, duelli, sparatorie e via così, arrivando col cambio "a folle" fino a pag. 114. Se andiamo a vedere con attenzione, la "chiusa" dell'avventura, così strutturata, richiedeva un impegno non da poco; bisognava immaginare di incastrare Fairmont, ma contemporaneamente far fuggire Tracy (di qui, l'incarico affidato al solo sceriffo), bisognava comunque ideare una punizione per quest'ultimo e sceneggiarla, e poi trovare il modo di raccontarla al lettore studiando un escamotage sia pur minimamente credibile (il testimone infiltrato che racconta tutto a Davis che scrive a Tex via lettera...). Le due storie che ho prima citato, mi danno l'idea di un autore svogliato, o a tutto voler concedere, con buone idee ma dal fiato corto (vedi "L'artiglio della Tigre"); quest'ultima, viceversa, mi restituisce l'immagine di un Nizzi che non pigramente, ma volutamente sceglie la strada più comoda non per lui (attenzione!), ma per il suo personaggio. Il che vuol dire che (non so, a questo punto, quanto inconsciamente....) l'autore ha identificato oramai definitivamente il suo Tex come un personaggio calcolatore ed a volte meschino (vedasi i monologhi assurdi di "Moctezuma", il comportamento inconcepibile di "Fort Sahara", i cinturoni slacciati di "Puerta del Diablo" e l'arresto tragicomico in "Fratello bianco"). Poi si passa a leggere Boselli, e compare un Tex istintivo, eroico sino all'eccesso, a volte persino "focoso" ed irruente come nei periodi giovanili. Un Tex che affronta di petto i suoi avversari o che addirittura vi si fionda contro. Un Tex soporifero e "low profile", regolarmente alternato ad uno scenografico e strappapplausi. Francamente, gradirei che la SBE si decidesse a supervisionare con attenzione la serie dando le direttive giuste a chi scrive Tex, perchè non è che - in nome della libertà ed autonomia artistica e creativa - uno poi può fare esattamente il c..... avolo che gli pare. C'è una testata di oltre 60 anni, ed un popolo (pagante) di appassionati da rispettare. Scusate lo sfogo, mi ero ripromesso di non parlare di questa storia ma poi non ho resistito.
  7. Tahzay

    Oscar Mondadori Di Tex

    Quello che dici ha un suo senso logico, ma - se anche così fosse - lo trovo umano provare una maggiore affezione verso storie "proprie".
  8. Tahzay

    [604/605] Attacco Alla Diligenza

    Concordo. Nella valutazione di una sparatoria, a volte, leggo del fatto che Tex e/o Carson si disimpegnino bene. Ma che senso ha? Non potendo morire, per ovvie ragioni, è ovvio che il sopravvento lo abbiano i due pards. E' il "come", non il "cosa", a fare la differenza in questi casi. Che i nostri eroi abbiano la mira giusta ?, appunto, il "minimo sindacale". Per quanto concerne quel che ha detto Ymalpas, anche io gradisco molto scene di transizione, di relax, che mettano in evidenza determinati "topoi" texiani; ma nell'economia di un'alternanza con scene di pathos, di azione. Viceversa, in un contesto già di per sè piatto e assonnato, hanno lo stesso effetto del parmigiano grattugiato su una pizza ai 4 formaggi.
  9. Tahzay

    [604/605] Attacco Alla Diligenza

    Sarà breve, perchè a 'sto giro c'e davvero poco da commentare. Un veleno, un arsenico letale per i veri fans del personaggio. Per fortuna che posso "disintossicarmi" rileggendo "l'orma della paura" nella "terza serie" a striscia, il mio antidoto consueto dopo le ultime storie di Nizzi.
  10. Tahzay

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    Io onestamente te lo consiglierei, più che per la storia, proprio per i disegni. Come storia, sono moltissimi i "texoni" più appassionanti e coinvolgenti. Quindi confermo, in pratica, quel che ha detto Paco Ordonez.
  11. Tahzay

    [265/268] L'ombra Di Mefisto

    A mio parere, ci vorrebbe un vero capolavoro di inventiva per "ripescare" Yama come antagonista credibile. Tanto più che adesso, essendo anzitutto auspicabile (in ipotesi) un ritorno di Mefisto, resterebbe ancor più confinato nell'ombra del padre, del quale non sarebbe più il necessario "braccio operativo". La vedo molto dura, insomma.
  12. Tahzay

    [265/268] L'ombra Di Mefisto

    E' l'avventura che ha "bruciato" Yama, in tutti i sensi. Una figuraccia vera e propria che ne impedisce letteralmente il ritorno nella serie. E Nizzi (giustamente, a mio parere) gli ha dato la picconata finale nell'albo n. 501.
  13. Senza preferenze. Ogni sceneggiatura si ritaglia bene a una diversa situazione.
  14. Non disperare, gli arretrati si trovano facilmente, e li pagherai anche di meno!
  15. Tahzay

    [604/605] Attacco Alla Diligenza

    Esagerato..... saranno almeno dieci, i metri......
  16. Tahzay

    [18] [Almanacco 2011] La Città Del Male

    Si ma si da il caso che fosse anche il mestiere di Loman, che in più aveva motivi personali per voler seguire la vicenda da solo. Non e' che su ogni singolo caso intervengono tutte le procure di un paese o tutti i poliziotti di passaggio.
  17. Tahzay

    [18] [Almanacco 2011] La Città Del Male

    Non vorrei andare off-topic, ma la penso in modo diametralmente opposto. Qui Tex si sente responsabile perchè ? responsabile, sulla gravit? di questa responsabilità si può discutere (ovviamente il ranger non aveva la sfera di cristallo per scorgere il futuro). Nel caso di Loman, a Tex il "boy" viene praticamente sbolognato, la missione non l'ha decisa lui, il coinvolgimento del ragazzo nemmeno, il ruolo di retroguardia di quest'ultimo era praticamente forzato. E la mancata intrusione nelle faccende private di Jack Loman ?, a mio parere, un tocco di rara delicatezza e di virile complicità tra due uomini di legge ben tratteggiato da Ruju, quindi altro che strafottenza e etica..... Tex interpeta benissimo il suo ruolo, ed interviene quando deve intervenire!
  18. Tahzay

    [604/605] Attacco Alla Diligenza

    I commenti latitano perchè, di fatto, la storia non è ancora iniziata. Quello che abbiamo letto è un lungo preambolo, con passaggi gradevoli ma anche con poca "carne al fuoco" (e dunque, con poco materiale da commentare). C'è di buono che ci si chiede tutti come andr? a finire.... e non è poco!
  19. Tahzay

    [604/605] Attacco Alla Diligenza

    SPOILER Un paio di cose: ma in tutte le diligenze in procinto di essere attaccate vi devono essere una maestrina in erba e un commesso viaggiatore? (scherzo...). Questa invece e' seria: possibile che i pards si accorgano di Caleb quando questo e', oramai, giunto a pochi metri? Se si fosse trattato di un malintenzionato?
  20. Io credo che per un fumetto come Tex sia sempre stata importante una certa "forma", più che i contenuti (che - gira e rigira - alla fine sono per forza ripetitivi). Un fumetto già adulto per l'epoca in cui nacque, con un linguaggio tagliente, diretto ed anticonformista, con un protagonista coraggioso e generoso ma sempre pronto ad una battuta e ad un sorriso ironico, che anche quando abbatte fior di avversari con le sue colt sembra quasi non prendersi troppo sul serio. Ed un senso naturale di fluidità, di "leggerezza" che traspare dalla lettura delle tavole del "periodo d'oro". Questi, a mio parere, gli ingredienti-chiave che non devono mai mancare quando si scrive Tex.
  21. Tahzay

    [18] [Almanacco 2011] La Città Del Male

    Mah, non credo francamente che il problema - nello specifico - risieda nella locuzione "sei/siete in arresto". Per quello che ho capito io, la critica (condivisibile o meno) del sito B&S era diretta al tono formale ed un po' burocratico di Tex, stile...."lettura del capo di imputazione". Il caso riportato da Sam Stone presenta - a dire il vero - un Tex dal linguaggio più diretto e colorito.
  22. Tahzay

    [18] [Almanacco 2011] La Città Del Male

    Forse non e' chiaro un punto: non sto facendo paragoni con Bonelli, ne' auspico plagi o reiterazioni di storie o situazioni; e il Tex del finale di episodio, preso in se, e' assolutamente Tex! Solo che trovo il finale un po', come dire, "scentrato" rispetto al resto della storia e all'evolversi della vicenda.
  23. Tahzay

    [18] [Almanacco 2011] La Città Del Male

    Proprio quello che [direttamente] fa questo Tex. Waco è un nido di serpenti?.. Lo ripulisce a suon di piombo! Scrupoli e politically correct?... al diavolo gli scrupoli e il politically correct! S? ok, ma allora perchè non l'ha fatto prima? O all'inizio dell'avventura? Andava a Waco, noto covo di fuorilegge, e piallava tutto..... invece porta via il solo Frank Mason..... e perchè i numerosi fuorilegge di Waco si lasciano soffiare via Frank quasi senza battere ciglio, e per Daniel si schierano addirittura a difesa dei confini della città? Ripeto, per come è nata e si è dipanata l'avventura, il finale pirotecnico "Tex contro Waco" non ci stava: Waco è lo sfondo malsano dell'avventura, d'accordo, ma Tex è ritornato l' principalmente per prendere Daniel Mason, come dimostra lo scambio di battute con Carson, e non c'era bisogno di fare i kamikaze per questo. Fosse ritornato col proposito di radere al suolo la città (ma perchè, poi, solo in quel momento?), tanto di cappello, ma l'intento dichiarato (ed attuato) di far fuori solo coloro che si opponevano alla cattura di Mason dimostra due cose: 1) Tex è tornato l' per Mason (e allora perchè non studiare un piano razionale per acciuffarlo?) 2) Tex non aveva il fermo e sano proposito di ripulire tutta la città. Ecco perchè quel che ne viene fuori è la reazione, stizzita e un po' frustrata, dell'eroe che sa che non è andato tutto per il verso giusto, ma che vuole comunque chiudere col punto esclamativo, a quel punto inutile. Come il pattinatore su ghiaccio che cade a terra nel corso dell'esercizio, e per rimediare chiude l'esibizione con una triplice piroetta e un bel sorrisone al pubblico. Poi che dirvi, questa è stata la mia sensazione già durante la lettura, ed il mio primo post è antecedente l'articolo di Baci&Spari, evidentemente qualcosa che non andava in questo finale c'è. Fermo restando che l'avventura è ampiamente discreta, ed era anche da 8 fino alle ultime pagine, per essere un Almanacco.
  24. Tahzay

    [18] [Almanacco 2011] La Città Del Male

    Allora, se ti ipotizzo un finale bonelliano, Borden (o chi per lui) potrebbe, giustamente, accusarmi non già di commentare le storie, ma di crearmi delle storie parallele... una sorta di "what if"! Cosa che di regola non andrebbe fatta. Comunque la butto l', v?; 1) incursione notturna a Waco per andare a prelevare il Mason superstite, con pestaggio e cattura dello stesso, e magari con previo incendio "purificatore" appiccato all'altro capo della città (sia per distrarre i fuorilegge di Waco, che per infliggere una punizione indiretta alla città, che nulla c'entrava con la morte dei tre indiani, ma era comunque un risaputo covo di serpenti = bando a scrupoli e "politically correct"); 2) ritorno da Freccia Spezzata con, a grandi linee, il dialogo ipotizzato da Cheyenne (quello ipotizzato da me, evidentemente, era surreale ed ironico).
  25. Tahzay

    [18] [Almanacco 2011] La Città Del Male

    Finale roboante?.. per quanto mi riguarda no:finale texiano, coi nostri che vanno a portare la giustizia a suon di piombo caldo!Un finale classicissimo, quindi, già visto decine di volte!... e sono anche convinto che se Boselli avesse optato per un finale "crepuscolare", le critiche sarebbero state anche peggiori (vedi alcune critiche alla storia di Ruju). E poi il lato "crepuscolare" questa vicenda ce l'ha:ma se è giusto che Tex di fronte al cadavere del giovane navajo si "disperi",? altrettanto giusto che nel finale si comporti come si è comportato!e poi scusa,Tazhai:se il tuo Tex è quello della famosa frase di Gl Bonelli, cosa vedi di sbagliato nel finale?? La contestualizzazione. La famosa frase di G. L. Bonelli stava ad indicare, molto semplicisticamente, che Tex era colui che riportava l'ordine laddove vi era il disordine, il "kaos". Nella storia costruita da Boselli, la "Città del Male" è sè un luogo marcio, ma il filo conduttore della storia non risiedeva, appunto, nella classica città da ripulire.
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