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TWF - Tex Willer Forum

Alcune Peculiarit? Del Tex Bonelliano...


ymalpas
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  • Collaboratori

COME ESTORCERE UNA CONFESSIONE... OVVERO CON LE BUONE MANIERE SI OTTIENE TUTTO!


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Tavola tratta dall'albo "Il clan dei Cubani"

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  • Collaboratori

QUALCHE PUGNO DI TROPPO NON HA MAI FATTO MALE A NESSUN MALVIVENTE... SE E' BEN ASSESTATO!


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Striscia tratta dall'albo "Il clan dei Cubani"

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Guest Wasted Years

E bravo Ym... Bellissima discusione!
Per me sarebbe sufficiente scrivere un post vuoto, perchè c'è nella mia firma una peculiarita: Carson si lamenta tanto e lo chiamano nonno, ma è una potenza della natura.
Tratta dalla stessa storia, ma dall'albo "L'orribile sortilegio".
Ci voleva proprio questo thread, da applausi!

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Nota: ho inserito la striscia nel messaggio, così, casomai dovessi cambiare firma, la si potr? ancora vedere.

due

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Guest Wasted Years

LE PERSONE EDUCATE RINGRAZIANO... E RIPAGANO OCCHIO PER OCCHIO
Aggiungerei anche che i fazzoletti riparano dall'umidit? della notte.


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  • 2 settimane dopo...
  • Collaboratori

Palla di neve ???



Giovanni Luigi Bonelli da sempre poco attento alle problematiche razziali, come solo i giusti possono permetterselo ( e lui lo era ), non manca di riproporre negli albi del suo Tex alcune frasi o esclamazioni che oggi, tempi moderni, suonerebbero false e contradditorie per i buonisti della porta accanto e dell'ultim'ora:


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Il processo di revisionismo che porter? al "buonismo" boselliano/nolittiano inizia paradossalmente con una storia di Claudio Nizzi, dove Tex Willer è affiancato da un pard di eccezione, addiritttura un negro, che alla fine della storia, si sacrificher? per un ideale di libertà che il Sud rinnegava e di cui lui aveva preso finalmente coscienza solo grazie alle parole e ai fatti del grande personaggio che lo affiancava...


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Quel che sembrava destinato a restare un "unicum", tra l'altro giustificato dall'economia della trama, prende piede e si sviluppa in maniera voluminosa e ingiustificata nella recente storia di Boselli/Ticci intitolata "Buffalo Soldiers". In questa storia il rapporto Tex - negri risulta fin troppo esaltato, cosa che va di pari passo con la politica della "correctness" intrapresa dalla casa editrice negli ultimi decenni, ma che è tutto sommato sommato in aperto contrasto con le posizioni del padre creatore del ranger, vale la pena di ribadirlo, nonostante certe frasi e azioni ad effetto del suo personaggio ( che oggi sono del tutto scomparse, sic ), anti-razzista nell'animo!


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Guest Wasted Years

NON è AGEVOLE ORIGLIARE TEX... E SI RISCHIA LA DENTATURA!


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Il Tex sceneggiato dal suo autore non era affatto semplice da origliare. Al contrario di quello di altri sceneggiatori, il suo essere sospettoso, sul chi vive ed intuitivo sulle persone lo metteva spessissimo al riparo dall'essere messo in difficolt? da chi conosceva i suoi piani.
Purtroppo negli ultimi lustri ( :D )non è più stato così...

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Guest Wasted Years

? BEN DIFFICILE METTERE SOTTO CHIAVE TEX E CARSON CON UN PRETESTO!


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Lo sceriffo muore dalla voglia di mettere Tex e Carson, che sono sotto falso nome e si sono presentati come presunti fuorilegge e non come rangers, essi hanno appena sparato a due uomini, ma non gli è possibile per la reazione di Tex.

in una storia molto più recente, Tex e Carson vanno in prigione per aver sfiorato un uomo anche se tutti sapevano trattarsi di Rangers.

E Tex va in prigione sorridente.

Tempi che cambiano.

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Le vignette visualizzate da Wasted fanno parte, credo, de "L'aquila e la folgore" ( nn. 207/209; i disegni sono certo di Galep). Va comunque ricordato che non sempre Tex & Co. resistono all'arresto: in "La caccia" ( nn. 96/98; anche l' sono in incongnito ), al termine di una maxi rissa in un saloon, basta l'intervento del solo sceriffo ( si tratta poi di una "stella di latta" sul libro paga del "padreterno del paese", il maggiore Ferriman ) per metterli sottochiave ( è vero che Carson ha preso una botta in testa, ma almeno Tex potrebbe prendere il largo o, meglio ancora, far sè che lo sceriffo "dia lavoro a un buon dentista", come dice GLB in un'altra occasione.

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Guest Wasted Years

Per "la caccia" hai ragione, amigo, anche se credo che quell'arresto in quella storia servisse per far risaltare che Tex non casca nei trabocchetti della Ley de fuga. Mentre ultimamente si esce perchè "non possono tenere in gabbia senza accuse due tipi come noi". Inoltre, anche nella Caccia Tex era "Gilas" e non Tex, almeno ufficialmente. I ranger in gattabuia ci vanno, è vero, ma non è n° così frequente n° così semplice. Le tavole provengono dalla storia dell'aquila la folgore, come giustamente ricordato da Pedro e precisamente dal numero 207 e 208 della serie regolare. Disegni di Galep.

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  • Collaboratori

Comunque in linea generale con Gianluigi Bonelli era difficile immaginare un Tex che si faceva mettere sottochiave, almeno con la stessa facilit? con cui siamo abituati oggi. Non è colpa ne di Nizzi ne di Boselli, i tutori dell'ordine in Italia si sono spesso lamentati della scarsa "considerazione" di cui godevano ( nel fumetto e più in generale ), probabile quindi che anche in questo campo, un Tex ligio davanti al primo stella di latta che incontra ( vedi ad esempio ne "Il fuggitivo" ), pronto a infilarsi in una cella ( seppure farfugliando qualche parola ridicola ) sia dovuto proprio ad un eccesso di political correctness... Ritengo quindi il post di Wasted in linea con lo spirito del topic, anche se le osservazioni di Pedro Galindez sono, come sempre, interessantissime nel dibattito, mostrando il Tex di Bonelli spesso contradditorio, ma ritengo difficilissimo dare le ragioni del perchè.

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Giuste considerazione, ym! però è anche vero che l'arrendevolezza del personaggio è parzialmente dovuta anche agli autori, che dopo GLB hanno guidato la testata, poich? ognuno di loro ha una diversa visione del personaggio.... Le contraddizioni di GLB potrebbero essere dovute al fatto che lui non ha mai preteso di voler dare una psicologia di fondo al personaggio...

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Guest Wasted Years

Però i tutori della legge corrotti che mettono sotto chiave altri tutori della legge onesti non è che facciano poi questo figurone. Ma è noto che l'eccesso di political correctness può condurre a risultati tristemente comici e spesso stridenti. Il Tex di GLB aveva un psicologia complessa e contraddittoria, sebbene priva di finezze, perchè il grandissimo aveva modellato Tex su sè stesso, e quindi poteva cambiare atteggiamento a seconda delle circostanze senza far risaltare alcuna contraddizione. Un'altra caratteristica che andrebbe illustrata è che spesso Tex nelle storie si comportava in maniera istintiva ed illogica, ma perfettamente in linea con la sua psicologia.? abbastanza illogico, ad esempio nella stessa storia, entrare in un paese e litigare fino a dare la parola alle armi con il primo bullo di turno, in maniera clamorosa, mettendosi in mostra e destando mille sospetti. Ma Tex lo faceva, ed era un tratto spettacolare delle storie. Era l' che lo riconoscevi ogni mese ed era l' che scattava l'applauso (metaforicamente parlando :D). Quando Gros Jean li traveste e loro stanno buoni a fare i taglialegna nelle foreste dell'Oregon, ecco, lo spettacolo diventa deprimente. Tex è aggressivo, non gioca di rimessa. Altrimenti perde l'identit?.

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  • Collaboratori

Post da incorniciare il tuo Wasted. Il rispetto della legge è una delle priorit? del Tex attuale. Quante volte abbiamo visto un personaggio sopra le righe con Nizzi e Boselli è Per limitarmi ad un esempio, il finale vergognosos di "I fucili di Shannon" non sembrerebbe di Nizzi, ma assomiglierebbe molto a qualcosa imposto dall'alto. Boselli mi preoccupa di più, il suo Tex è troppo serio, troppo "ranger". D'Antonio invece imprime alla sua storia, con un finale degno della migliore tradizione bonelliana, un raggio di luce nell'inferno in cui l'eroe sembra essere stato precipitato, lasciando libero Ochala e mettendo ( una gran ) paura a Batterbaum. Ma come Bonelli è un autore della vecchia guardia e il Sergione forse gli ha lasciato la briglia sciolta.

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  • 1 mese dopo...

Nelle ultime storie di tex manca tanto la mano di Gl Bonelli... era un tex carismatico e deciso, che, grazie alla sua esperienza, riusciva a trovare sempre la soluzione migliore per risolvere tutte le situazioni... era un tex deciso, leale, ironico... un tex, che, senza mezzi termini sapeva rinfacciare tutta la sua disapprovazione ad uno sceriffo corrotto o a un indiano ribelle... un tex, che non esitava a buttarsi in una bella scazzottata, o in un duello... ripensando al tex di GLB, mi accorgo come il tex odierno sia veramente molto più subdolo, e arrivista rispetto al passato... mi manca tanto il tex di GLB.. e a volte sento un po' di nostalgia di quelle storie così emozionanti e dirette...

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  • 3 settimane dopo...
  • Collaboratori

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ANALISI STRUTTURALE DELLE STORIE DI TEX


di Giovanni Luigi Bonelli



<div align="left">
GENERI LETTERARI


1 ) avventura tradizionale
"Gli eroi di Devil Pass", "Pueblo Bonito", "La sconfitta"...

2 ) fantasy & horror
"Le terre dell'abisso", "Il signore dell'abisso", "Diablero"...

3 ) viaggio o missione
"Sulle piste del Nord", "Il ritorno di Montales"...

4 ) genere storico
"Morte nella neve", "Tra due bandiere"...

5 ) feuilleton storico ( cappa e spada )
"Lotta per la vita", "Il grande re"...

6 ) dramma
"Il giuramento", "Una campana per Lucero"?

7 ) giallo, detective story
"Il fiore della morte", "Chinatown"?

8 ) esotismo
"Il tiranno dell'isola", "Nel regno dei Maya"...

9 ) narrativa romantica
"Il passato di Tex", "I due rivali"...

10 ) fantapolitica
"Il complotto"...

11 ) fantascienza
"La valle della luna"...



STRUTTURA DI BASE PREVALENTE: LINEARE

1 ) Situazione iniziale generalmente costituita da un crimine o da un mistero

2 ) Tex decide di occuparsene, spesso invitato da una figura esterna

3 ) Gli antagonisti cercano inutilmente di eliminarlo

4 ) Tex pesta un personaggio secondario al fine di farlo ?cantare?

5 ) Tex si scontra con il capo e lo elimina, uccidendolo o consegnandolo alla giustizia



ANTAGONISTI

1 ) ?Grand'uomo? o banda di delinquenti, che cerca di arricchirsi in vari modi:
a ) Dominio di una città e delle attività criminose
b ) Furto di terre
c ) Furto di bestiame
d ) Furto nelle miniere

2 ) Indiani ribelli e/o ufficiali dell'esercito:
a ) Cheyennes, apachesè

3 ) Personaggi diabolici, popolazioni misteriose, sette e altre comunit? :
a ) Mefisto, Proteusè ecc
b ) Maya, vichinghi...
c ) Negri, cinesi, sette sataniche ecc


HABITAT

1 ) Lo scenario classico western:
a ) Villaggi
b ) pascoli e praterie
c ) deserti
d ) canyons

2 ) Le grandi città:
a ) San Francisco
b ) New Orleans
c ) Washington°

3 ) Lande e territori non statunitensi:
a ) il grande nord: Canada e Alaska
c ) regioni assolate del Messico
d ) luoghi esotici

4 ) Luoghi insoliti, inusitati, impenetrabili, ignoti o misteriosi:
a ) valli nascoste
b ) mese incantate
c ) grotte
d ) paludi



RITMO E LINGUAGGIO


1 ) Ritmo veloce e incalzante

2 ) Presenza di colpi di scena

3 ) Presenza di passaggi ironici o umoristici

4 ) Linguaggio vivace, colorito, ironico o sprezzante con i ?cattivi?

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  • Collaboratori

Pedro Galindez ci faceva notare nel topic dedicato al classico intitolato "L'uomo dai cento volti" il fatto che nella storia non siano presenti colpi di scena eclatanti e snodi narrativi imprevisti, bensì mano a mano che si procede, la trama sembra sempre più obbedire allo schema collaudato nella precedente apparizione di Proteus, che il buon Pedro ha così riassunto:a ) Spettacolare "colpo" di Proteus;b ) Tex, messosi sulle tracce di Proteus, viene platealmente beffato dal bandito trasformista;c) Tex, individuati e messi fuori combattimento i complici di Proteus, lo incalza sempre più da vicino;d) Resa dei conti conclusiva. Questo tentativo di analisi strutturale comparata è interessantissimo, in quanto lo giudico uno dei grandi campi inesplorati della critica texiana, che potrebbe secondo me rivelare numerose sorprese sulla scrittura bonelliana. Ma come si suol dire... è un campo talmente immenso da scoraggiare anche i più audaci. Discutendo in privato con Pedro Galindez è emerso un'altro fatto interessantissimo: con un personaggio con una caratterizzazione ben definita, Gianluigi Bonelli ha usato una trama "predefinita" che fosse ovviamente funzionale con le caratteristiche del personaggio ( in questo caso Proteus... ). E' molto probabile che la cosa possa essersi ripetuta anche con altri personaggi della serie, come El Morisco, Mefisto o Yama... Per molti anni la tesi più avvalorata è stata infatti quella che vedeva Bonelli scrivere le sue storie senza un minimo stralcio di soggetto e sceneggiatura. Il che è sicuramente vero data l'autorevolezza delle testimonianze, però sembra altrettanto evidente il fatto che per le sue trame egli ricorresse, di quando in quando, a certi schemi predefiniti, così come abbiamo appena visto con Proteus. Il fatto che non fosse un libero vagare della sua fantasia è confermato anche dall'uso stereotipato di nomi: si nota infatti il continuo riutilizzo di certi nomi che sono attribuiti a diversi personaggi delle sue storie: da Sam Brennan a Ho Nan... Se si potesse accumulare una certa mole di dati sulla struttura delle sue innumerevoli storie, potrebbe essere finalmente svelato il mistero che avvolge la nascita dei suoi capolavori. Il celebre schema di Nizzi ( che ho postato sopra ) sembra infatti alquanto riduttivo per spiegare il fascino che ancora esercita nei lettori, testimoniato dal successo ancora una volta immortalizzato dall'ennesima riedizione delle sue storie nel formato a colori pubblicato assieme a "La Repubblica".

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