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TWF - Tex Willer Forum

Tex Compie 60 Anni, Come?


TexFanatico
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Tex Willer, personaggio di fantasia nato dal lavoro di coppia di Giovanni Luigi Bonelli ed Aurelio Galleppini, vide la luce per la prima volta il 30 settembre 1948.

Al principio era un giovane cowboy solitario braccato dalla legge.

Eppure, questo fuorilegge è riuscito a tener tutti sulle spine già dall'inizio di quello che era il numero 1 delle mitiche strisce:

Immagine postata

"Per tutti i diavoli, che mi siano ancora alle costole?"

Chi gli sarebbe alle costole?
Chi è lui per avere qualcuno alle costole?

Per scoprirlo non si poteva che passare alle vignette successive, vignette che riuscivano a presentare un personaggio duro, leale ed infallibile con la pistola. Qualcuno che ama andare per le spicce, infischiandosene dei regolamenti.

Si capisce che è un cattivo "buono" e non si può certamente lasciarlo così, con un futuro incerto.

Forse ben consci di questo fatto, Bonelli e Galep non ci metteranno molto a capovolgere lo status di fronte alla legge: Tex diventa un ranger del Texas, un membro quindi del forse più illustre e leggendario gruppo di legge della storia del farwest.

Ecco che Tex diventa il buono, ed il "cattivo" di turno rimedia una pestata con i fiocchi, dopodich? cede e confessa!

Tex Willer raggiunge un altro traguardo, quello dell'uomo destinato a sbrogliare matasse intricate, vere e proprie missioni impossibili per gli altri. I vari capi, da Marshal (capo dei ranger) ai vari capoccioni dell'esercito, non esitano a offrirgli carta bianca a sua richiesta.

I "pap?" di Tex hanno stravolto le carte in poco tempo; da bandito a ranger, da cavaliere solitario a un duo al servizio della legge con un "vecchio" ranger. Ma le sorprese non sono finite: Tex Willer diventa Aquila della Notte dopo aver sposato Lilyth, figlia di un capo navajo che si "sacrifica" nell'atto del matrimonio con un bianco al fine d'evitare l'uccisione di quest'ultimo da parte della tribù, atto che avrebbe portato la guerra nel campo.

Ai lettori tutta questa situazione va bene, ma ecco che ad un certo punto, quando ci si era abituati al nuovo status, Tex Willer lascia la stella dei ranger per avere più libertà d'azione e s'aggrega un nuovo pard: Tiger Jack.

Una nuova modifica nell'aura del personaggio ormai già amato dai lettori, che ne vede subito un'altra, importantissima anche per quanto riguarda il profilo stesso di Willer: la moglie muore, si ritrova solo con un figlio!

Spiazzati, ecco quello che si potrebbe dire.

In quello che per i lettori odierni sono 10 albi, Tex Willer era bandito, era ranger ed eccolo ora un pap? ed un capo Navajo, che torna nei ranger!

Potremmo definirci destabilizzati di fronte a questi repentini cambiamenti; l'unica cosa che rimane ancora invariata è Tex stesso, se non addirittura con una particolarit? ulteriormente rafforzata:

Il vile piano fallisce sotto una tempesta di piombo!

Guai ad osare toccare Kit Willer!


Potr? sembrare strano, ma è proprio questa la salsa primordiale di Tex. Un, malgrado tutto, solitario a disposizione di una legge, la sua.

Il fumetto continuerà la sua corsa con un Tex in missione per i ranger, in missione per l'esercito, in missione privata per degli amici o degli oppressi, solo o con pard e figlio, ma una cosa è certa: se c'è della cancrena Tex sarà il medico che sezioner? l'arto a colpi di 45.

L'ennesima svolta questa volta è totale: il fumetto cambia mani.

Il Tex "supereroe" vien sin dall'inizio rivisto senza cappa, mostrando il volto umano di un personaggio granitico, rigido alla sua morale e pronto a sacrificarsi se necessario pur di compiere quello che secondo lui è giusto, ma bisogna essere certi che ciò sia giusto... e qui Tex si rivela maggiormente indagatore. Svanisce quasi completamente il sesto senso che gli permetteva di far cascare in una stanza uno spione aprendo di colpo la porta. Ora Tex "si limita" ad evitare gli agguati e a far cantare un superstite dello scontro per scoprire le informazioni.

Tex Willer, quel tizzone d'inferno che i Navajo e le altre tribù chiamano Aquila della Notte, sopravvive così a 60 anni di storie, con grinta e sensi vigili, tra indagini ed azione, comunicando ai lettori varie emozioni, quelle emozioni che per noi lo rendono unico!


come li ha trascorsi i 60 anni per voi?

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  • 3 settimane dopo...

IMHO, malgrado tutto, Tex porta piuttosto bene la sua età e, malgrado tutti i paletti e le censure che lo hanno tormentato, si può anche dire che nell'insieme ha acquisito di anno in anno sempre nuove sfumature e sempre maggiore interesse per il lettore. La situazione mi pare dunque sostanzialmente buona e anche il livello medio delle storie, ad onta di un certo numero di cadute nella mediocrit?, è nell'insieme molto apprezzabile, tanto per la parte grafica che per la sceneggiatura.

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Mi trovo completamente d'accordo con la lucida analisi del "cobra".. .. anche se trovo come la serie rischia di "fossilizzarsi" un po' troppo, rispetto ad altre serie della stessa casa editrice che si distinguono forse per la loro elasticit? e per la loro imprevedibilit?, capaci, ogni volta di sorprendere il lettore adottando tecniche narrative innovative... ... o almeno, questa è la mia idea... :huh:nel complesso, però, direi che la serie si sia comunque evoluta molto dal 1948 ad oggi, riuscendo nello stesso tempo a mantenere inalterate le caratteristiche originarie della serie...

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Mi trovo completamente d'accordo con la lucida analisi del "cobra".. .. anche se trovo come la serie rischia di "fossilizzarsi" un po' troppo, rispetto ad altre serie della stessa casa editrice che si distinguono forse per la loro elasticit? e per la loro imprevedibilit?, capaci, ogni volta di sorprendere il lettore adottando tecniche narrative innovative... ... o almeno, questa è la mia idea... :huh:nel complesso, però, direi che la serie si sia comunque evoluta molto dal 1948 ad oggi, riuscendo nello stesso tempo a mantenere inalterate le caratteristiche originarie della serie...

Purtroppo il western non può offrire spunti per sempre, e da questo nascono storie che sembrano la copia l'una dell'altra (un esempio sono Nelle terre dei Sioux e il suo seguito) e diversi accostamenti storici un po' poco plausibili (uno a caso, Tex racconta di CUster, quindi facciamo che anche fosse solo un paio di anni dopo, 1878, il nostro ranger avrebbe sepolto da 4 anni il fratello di sangue Cochise, che invece è ancora in buona salute, per quanto anzianotto, come dimostra il penultimo texone).
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Guest Wasted Years

Beh.. sapete come la penso no?Il tizzone d'inferno tutto muscoli, intuito ed azione ha ceduto il passo ad un detective da salotto e a un maestrino che fa il comprimario nella serie. Persa la brillantezza e la capacità di dominare la scena, sta tristemente declinando.... La formula vincente era la prima, e le avventure migliori, dalla quando Tex matur?, naturalmente, sono entro il 250 della serie regolare. Poi il declino, declino fulgido all'inizio grazie ad un Nizzi che ha consentito di salvare il serie, e poi declino tristissimo grazie allo stesso Nizzi che rese il ranger un megapiccione. Boselli lo ha messo spesso in secondo piano, non me ne vogliano i suoi sostenitori, dando alla serie un'impronta che non amo, priva di immediatezza e con trame molto complesse, in cui i personaggi hanno mutato carattere (Kit babbone è L'EMBLEMA). Tex è in una delicata fase di transizione, e se qualcuno non prende in mano la serie, cioè fa il Nizzi in senso buono della situazione, la prospettiva è grigia. In ogni modo i segni di vitalit? sono ancora molti dopo 60 anni, ed è il grande lato positivo della faccenda. Invecchiato bene, ora lo aspetta o una seconda giovinezza o una triste vecchiaia. Speriamo nella prima.

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Premetto che a differenza di te Wasted, o altri, non mi reputo cosi conoscente di tex da poter fare critiche così documentate (non so a cosa ci si riferisca con crescita e declino nizziano perchè non sono ancora in possesso di quei albi). Ma una considerazione su quanto ho letto di Tex in questi anni la posso fare: esiste da 60 anni, e raccontare (come già detto dall'Ammiraglio) il west per un periodo cosi lungo , quando il cinema l'ha smesso (quasi) del tutto da tempo è una cosa da non sottovalutare. Secondo: ogni testata, da sempre, affronta dei periodi difficili che anche se lunghi spesso non ne cancellano l'esistenza, ma ne modificano i tratti. E' successo così coi comics piu famosi al mondo, quelli made in USA, e succede così anche con Tex. Non è piu un "supereroe" da golden age, ma è piu un personaggio che ricorda i piu attuali personaggi della carta patinata, come Batman e altri. Persino Superman non è piu un fantoccione tutto muscoli e niente cervello che stravince sempre e comunque su tutti. Quando leggo Tex mi immergo in 2 diversi mondi, a seconda se sto leggendo una vecchia storia o una nuova: ho la sensazione di star guardando un film con John Wayne, con musiche evocative quando sfoglio la nuova ristampa mentre quando ho a che fare con le nuove storie sono pronto ad un'esperienza piu "movimentata", come se guardassi un film d'azione nel West. Spero di non aver scritto troppe cavolate, coi post lunghissimi a volte succede :D saluti! ;)

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Non hai scritto nessuna cavolata, Nightwing, anzi!! :) Mi è piaciuto il paragone tra tex e i supereroi americani.. e mi trovo concorde con una tua frase, che meglio riassume il cambiamento avvenuto su tex:

ogni testata, da sempre, affronta dei periodi difficili che anche se lunghi spesso non ne cancellano l'esistenza, ma ne modificano i tratti. E' successo così coi comics piu famosi al mondo, quelli made in USA, e succede così anche con Tex.

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Boselli lo ha messo spesso in secondo piano, non me ne vogliano i suoi sostenitori, dando alla serie un'impronta che non amo, priva di immediatezza e con trame molto complesse, in cui i personaggi hanno mutato carattere (Kit babbone è L'EMBLEMA).


Bene bene, cioè male. Allora, non sono soltanto io a pensarla cosi. In un altro forum, mi sono permesso di criticare l' ultima storia di Boselli e sono stato assalito da quasi tutti i forumisti pro-Boselli a prescindere.

Io ho sempre imputato a Boselli ( con lettere alla Redazione e, telefonicamente, con lui stesso ) che scrivere Tex non è come scrivere Dampyr ( dove il protagonista Harlan Draka, spesso, non compare se non in poche vignette ).
I suoi estimatori ad occhi chiusi giudicano ad es. la storia "I lupi rossi" un capolavoro. Puo' anche essere che lo sia ma non mi si venga a raccontare che è una storia di Tex. Semmai è stata una storia con Tex.
Poi, per dare a Cesare quel che è di Cesare, Boselli, come sceneggiatore è uno dei migliori. Per gli anni a venire, pero', vedrei meglio Faraci, Manfredi e, perchè no, Burattini ( che scrive un grande Zagor anche un po' "texiano" ). Ma alla SBE devono rendersi conto che gli sceneggiatori vanno seguiti e "coccolati", specialmente quelli che si cimentano con Tex. Non lasciati allo sbaraglio, come, fin qui, accaduto. Purtroppo, con colpevole mancanza delle "alte sfere".

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Bene bene, cioè male. Allora, non sono soltanto io a pensarla cosi. In un altro forum, mi sono permesso di criticare l' ultima storia di Boselli e sono stato assalito da quasi tutti i forumisti pro-Boselli a prescindere.

tranquillo, qui da noi non credo che succeder? mai una cosa del genere, anche perchè ci definiamo un forum "libero", dove ognuno può esprimere le proprio opinioni ;)Comunque complimenti, capelli d'argento! non sei iscritto al forum da molto, ma dimostri già di avere le idee chiare! :).. ma IMHO credo che Boselli si sia rivelato un buon acquisto su tex.. è capace ogni volta di sorprendere con nuovi spunti originali, e sceneggiature brillanti... come giustamente hai fatto notare, però, le sue storie sono un po' troppo "corali", dove i tanti personaggi "rubano" completamente la scena a tex... Boselli è un autore dal grande potenziale, ma certo non lo vedrei come sucessore di Nizzi e GLB... :huh:.. mi piacerebbe, invece, rivedere il buon Tito Faraci, che mi ha molto soddisfatto con la sua storia! :)
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Guest Wasted Years

Beh.. la storia meritava sicuramente delle critiche, dato che glie le ho mosse anche io, e non capisco perchè non si dovrebbero muovere. Tex ha, IMHO, necessit? di un nuovo "padre", per me BOSELLI=NOLITTA, uno che lo scrive bene, ma va bene come seconda punta, per avventura anomale, diverse, per variare. Io spero in uno proprio come burattini, un Texiano che veda Tex in maniera più diretta e guascona, che possa soddisfare i GLBonelliani mentre Boselli sarebbe atteso da chi lo vede più riflessivo e "moderno". Anche a me i Lupi rossi ha generato un'astinenza da Tex, per cui l'ho mollata, la prima volta, a metà. I soggetti di Borden sono innovativi, ma il carattere di Tex e la sua presenza sono troppo lievi, IMHO. Almeno nelle ultime è molto evidente.

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Io spero in uno proprio come burattini, un Texiano  che veda Tex in maniera più diretta e guascona, che possa soddisfare i GLBonelliani mentre Boselli sarebbe atteso da chi lo vede più riflessivo e "moderno".

Hai detto bene. C'è un pero': a Moreno, in tutti questi anni di crisi nizziana, non gli hanno mai fatto scrivere una sola storia, nonostante lui stesso, anche in interviste pubbliche, avesse manifestato il desiderio di farlo. Ma se hanno chiamato, perfino, uno come Ruju che, personalmente, su Tex non ce lo vedo proprio. Oltretutto, anche lui stesso, non da' l' impressione di essere un "texofilo". Quindi, anche se in Redazione si sono parzialmente "svegliati" ed hanno accantonato, credo definitivamente, Nizzi, qualcosa ancora non va ( questa è la mia sensazione, che, a dirla tutta, è piu' di una sensazione ).
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  • Collaboratori

Dopo il proliferare di tanti nuovi disegnatori, che non abbiamo proposto a Burattini di scrivere una storia di tex è proprio incomprensibile. Qui lo vediamo ritratto da Galep in un momento speciale della sua vita...


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