Nightwing
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[316/317] L'inafferrabile Proteus
Nightwing replied to Pedro Galindez's topic in Le Storie dal 301 al 400
Letta questa storia con la nuova ristampa. Storia gradevole, ma con un finale da mano nei capelli che abbassa di molto la mia valutazione. Non parlo di Proteus ai lavori forzati, ma dell'ultimo atto: un personaggio che sembra così geniale ed abile e che sembra aver meditato per anni una diabolica vendetta, non trova niente di meglio che cercare di intrappolare Tex in una gabbia (persino aperta e che scavalca con un balzo!). Per me questa storia poteva tranquillamente allungarsi di almeno mezzo albo, magari proponendo un Proteus disperato dal suo fallimento e con una degna sepoltura per un nemico "onesto" e all'altezza. Ci starebbe quasi una valutazione "calcistica"Proteus: voto 5. Gioca bene l'intera partita, ma si divora il gol finale -
Personaggio molto interessante questo padre Clemente. Da solo, sostanzialmente, regge una trama che altrimenti sarebbe solo stata una blanda caccia a dei desperados. I disegni di Ortiz: nonostante il tratto non sia quello di un giovane e si vede, trovo ancora giustificato un disegno che è in grado ancora di trasmettere la durezza, la violenza e la spietatezza di un avventura in terra messicana, mentre invece altri disegnatori, come Font, non riesco proprio a digerirli in chiave "western". Non è sicuramente un disegno che apprezzo nei dettagli, nell'osservazione di come è stato realizzato un singolo personaggio , ma funziona ancora nelle scene corali e dinamiche (e talvolta nei volti, specialmente in quello di Padre Clemente e dei messicani). E in una storia così veloce e ricca di episodi lo vedo ancora adatto. Piccola nota sul finale: sinceramente il Cliffhanger non mi ha catturato particolarmente, un pochino telefonato.@Anatas: sicuramente l'impressione generale è importante, ma non trovo comunque negativa una descrizione di una vignetta in particolare che ci ha colpito. L'ho trovata piuttosto interessante.
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SPOILER ALERT!Storia piacevole: impianto classico (sceriffo corrotto+ ricco proprietario prepotente) sorretto da un paio di elementi carini (il sergente Burke e Rufus). Come temevo, la tanto anticipata caccia all'uomo si risolve in poche pagine e niente di rivoluzionario. Insomma non è un nuovo filone narrativo che vede Tex in difficolt? per l'intera vicenda, ma è solo il pretesto per dare il l' alla vicenda narrata. Disegni ottimi, il Tex di Del Vecchio è sempre un piacere da guardare.
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Ma Gianbart, ma a me non pare proprio che Monni sia un lettore "recente" da come scrive e cosa scrive. (Cosè come tanti altri che credo che abbiano una conoscenza completa di storie e personaggio)Non si tratta di sminuire il lavoro di Bonelli, non credo sia quello che intenda, ma piuttosto di contestualizzarlo nel periodo. Si può apprezzare benissimo un film del cinema classico, a me piacciono un sacco e ho 26 anni. Ma allo stesso tempo non potrei limitarmi a vivere in un passato che non mi appartiene. E non bisogna nemmeno farsi oscurare dal velo della nostalgia e pensare che "ai bei vecchi tempi" tutte le storie fossero dei capolavori. Io sono un lettore recente e ho apprezzato tantissime storie della "Golden Age" del tex Bonelliano e quello di Nizzi e tanti altri autori. Ma ricordo anche tantissime storie "filler" e copia-incolla poco differenziate, dove bastava mettere 2 o 3 banditi in una città, un potente che "faceva il bello e il brutto tempo" ed ecco che avevi una storia, retta forse solo dalle gesta di Tex e Kit. Stravolto? A me pare che esageri leggermente :)E' stato attualizzato, è più umano, ma alla fine Tex trionfa sempre e dimostra sempre delle abilità nell'uso della pistola e delle proprie doti di "ficcanaso". Forse non hai bene idea cosa nei fumetti voglia dire VERAMENTE stravolgere un personaggio: prova a fare un confronto tra un fumetto di Batman degli anni 50/60 e oggi e un fumetto di Tex degli anni 60 e oggi oppure di Superman. Il grande Tex oggi è ancora grande, perchè continua ad avere la meglio in situazioni esplosive, è tutt'oggi un "supereroe" che spesso ha la meglio sui propri nemici con un semplice colpo di colt, in un contesto sicuramente più sfacettato e complesso. A me pare invece che ci sia una corrente che semplicemente si è stufata di leggere Tex e di altri che continuano invece ad apprezzarlo, il che non vuol dire idolatrare ciecamente ogni storia che ci viene proposta. Anzi: forse oggi c'è più consapevolezza e più senso critico.
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Forse il discorso di Pippo è leggibile così: mi avevano detto che avrebbero fatto una raccolta di 50 volumi e mi sono ritrovato con una raccolta molto piu longeva e non sono riuscito a completarla---> poca serietà della SBE. Quindi può essere vista negativamente solo da un punto di vista meramente collezionistico: perchè altri aspetti negativi veramente non ne trovo. Magari un lettore che già aveva tex voleva aggiungere una raccolta completa alla sua collezione e si era prefissato un budget che poi è stato sforato. Per il resto, se avessi avuto lo spazio, me li sarei presi volentieri tutti
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Ma penso che sia normale eh: come altri hanno scritto, la Bonelli è un'azienda. Hanno avuto questo progetto INIZIALE di 50 volumi e probabilmente (anzi sicuramente) non si aspettavano un successo tale da giustifiare l'uscita di 200 e passa volumi. Non si tratta di mancanza di criterio o serietà, anzi... Non sono stati i primi a farlo e non saranno gli ultimi. Tante riviste/testate vedo che durano inizialmente un tot numero e poi proseguono ( o addirittura si arrestano prima)Quello che sbagli secondo me è nel vedere questo proseguimento della raccolta come un tradimento morale di qualche genere. Ti vedo un po' troppo catastrofista quando dici che queste iniziative non possono far bene al fumetto: e in che modo lo danneggerebbero, esattamente? Occupando uno slot in un'edicola è Io ho seguito la raccolta di Tex di repubblica fino a quando non ho raggiunto la mia "nuova ristampa" e poi ho deciso di continuare con quella perchè preferivo gli albetti in b/n, per questioni di spazio e perchè avrei dovuto svendere tutti gli albi della N. R. I fumetti si comprano se piacciono o se interessano: finch? la raccolta di repubblica mi interessava per i suoi contenuti l'ho presa, quando si è trattato di sovrapporla a storie che avevo già, l'ho semplicemente abbandonata.
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Tex: Sempre E Solo 2 Albi ? Giusto?
Nightwing replied to Nightwing's topic in La Serie e i Personaggi
Mi risulta difficile fare il multiquote, quindi provo a spiegarmi meglio prendendo spunto da 2 tuoi punti. Era esattamente quello che intendevo. Non è tanto un confronto tra numero effettivo di pagine che mi interessa. Mi piacerebbe leggere, anche se solo una volta ogni tanto, una maxi-storia che si protragga per 4 o 5 mesi, anche alternando disegnatori (un po' come avviene a volte nei comics) e che darebbe una giusta dimensione ad una vicenda che profumi di "western" puro . Un viaggio, come dici te, magari in una vicenda che parta dalle calde terre dell'Arizona per arrivare in Canada o in Messico o un nemico particolarmente ostico ( o una banda). Mi rendo poi conto che ci sono dei tempi editoriali precisi e come avvenga la gestione di scrittori/sceneggiatori è una dinamica di cui non sono a conoscenza Non so quanto sarebbe difficile fare una scelta di questo genere. PS: dici che lo standard Bonelli è minimo 2 albi e ti credo anche. Io sto facendo una rilettura di alcune storie, sono passato dalla collezione storica a colori e dopo un salto ( a causa dei buchi nella mia collezione) sono passato ai numeri attorno al 500 e da l' in su mi sono quasi sempre imbattuto in storie spalmate sempre su 2 albi, ne piu ne meno (escludendo gli speciali da un albo). -
Un titolo forse riduttivo e semplicistico di quello che vorrebbe essere questa mia riflessione (che magari sarà stata fatta altre volte). Dopo aver finito l'inedito e un 3 stelle (Tiro al bersaglio) mi sono fermato a riflettere su quello che oramai da molto tempo è il formato di queste storie. Sono molto "ignorante" in materia di altri mensili Bonelli (ho sempre e letto solo tex ) e non so se questo sia sempre lo standard della casa editrice. Rispetto ad un tempo, noto che queste storie, bench? spesso cariche di particolari (sicuramente piu particolareggiate di una volta in quanto a locations e volti e con vicende sicuramente piu differenziate , bench? simili) e di personaggi potenzialmente molto interessanti (come Makua) vengano sempre liquidati... in 2 mensili. Capisco che questa politica dei 2 albi serva ad avere potenzialmente un nuovo lettore ogni mese o ogni 2, ma secondo voi, quanto ne risente la qualità delle storie a causa di questa scelta? E non ne risente anche l'ambientazione? Quel west che secondo me meriterebbe sempre uno o 2 momenti per godersi la vicenda ?Non per fare paragoni fuori posto, ma prendiamo i comics americani: 24 paginette sono sicuramente poche ma le storie spesso si protraggono in story arc piuttosto lunghi che durano anche 7 o 8 numeri. Questo permette di avere da un lato storie piu articolate e a volte profonde, con una gestione dei tempi meno "compressa", il che sarebbe l'ideale per gli spazi ampi del west. Tornando all storia di Makua, vedo che molti sono rimasti delusi che il personaggio sia stato liquidato in poche vignette: non si sarebbe forse meritato almeno un albo dove l'avremmo visto crescere e migliorare? Non darebbe piu soddisfazione al lettore vedere un nemico braccato a lungo? Non dico di fare regolarmente delle storie che si protraggano per un anno, ma perchè questa standardizzazione a tutti i costi è Non vuole essere un topic uguale a quello "tex vive o sopravvive", non discuto della vitalit? del personaggio in edicola. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate in merito
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finalmente son riuscito ad impadronirmi dell'inedito. Nel complesso sono molto soddisfatto:la trama in se, non è eccezionale, ma grazie a stratagemmi molto validi di sceneggiatura (e la presenza di un personaggio come Hodson), l'ho letta tutta d'un fiato. A proposito di Hodson, ho notato una certa somiglianza grafica tra questo lord inglese e il suo connazionale Greystorm. Altra nota positiva, come già è stato fatto notare, il ritorno di Kit! Spero che gli altri sceneggiatori prendano esempio e che non si tratti solo di una piccola parentesi, ma di un vero e proprio ritorno ai fasti del passato per il"Wonderboy" texiano :colt:Spero anche che la seconda parte della storia sia altrettanto valida. Direi che come inizio di 2010 non ci si può proprio lamentare !
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E' un classico del fumetto texiano Spesso capita che un bandito (in genere di "caratura" inferiore) decida di "sputare tutto quello che sa" in cambio della libertà o di un breve soggiorno (ma di quanto poi? ) nelle carceri americane. Devo ammettere che per quanto sia "affezionato" a questo modo di agire di Tex, mi sono spesso posto molte domande e dubbi. Ad esempio, tutti quei pistoleri, senza dubbio loschi e pericolosi che promettono si di mettere un buon numero di miglia tra loro e il ranger, ma che probabilmente passata la paura troveranno un altro modo di far quattrini in modo poco pulito (e magari di ammazzare qualche povero diavolo). Inoltre con questi pretesti si facilita, imho, un po' troppo il lavoro del ranger: basta infatti una loro testimonianza per far passare Tex alla fase del contrattacco dei pezzi grossi (guarda caso sono molto piu interessanti le storie dove questi personaggi tirano le quoia mentre parlano, perchè costringono Tex e co. a trovare un'altra pista quando ormai sembrava fatta). Per non parlare di certi pezzi grossi che se la cavano incredibilmente a buon mercato (come uno dei fratelli Mortimer in "Allarme a fort Summer, che addirittura se la cava con una stretta di mano promettendo di fare l'angioletto(Lo stesso Tex sembra insoddisfatto dell'epilogo di quella vicenda), senza contare di proprietari terrieri che se la cavano senza scontare un solo giorno in galera, magari comprando regolarmente il terreno o con un ranch bruciato da ricostruire. E voi? Condividete sempre il modo di agire di Tex o a volte sceglieresti altri metodi è
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Avevo scritto un post simile qualche tempo fa, dopo ipotizzavo una maxi storia con tutti i Pards: la mia idea era , più che vederli agire tutti assieme, di vederli agire nell'arco dela storia in una sorta di Maxi indagine di Tex che si sposta assieme agli inseparabili Pards attraverso il paesaggio americano, dalle torride calde messicane fino ai freddi boschi del Canada. L'ultimo Maxi in questo senso vi si avvicina, come concetto. In questo modo non si avrebbe la sensazione di un "Supergruppo" tirato su per l'occasione , in modo goffo e improbabile. Inoltre nulla vieterebbe ad alcuni di indole "più libera", come Pat o Gros Jean di seguire Tex in territori per loro inesplorati (cosa difficilmente immaginabile invece per un Jim Brandon).
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Ma scusate l'ignoranza: ai tempi in cui Tex era disegnato soltanto da Galep, la cadenza era anche mensile? Perchè qua vedo che il piu rapido ci mette più meno un anno.
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Letta oggi sul tre stelle. Parto dai disegni:belli, ma non mi sono piaciuti i volti,Leland e Willer in primis: non mi piace proprio questa scelta di lineamenti "asiatici" (lasciatemi passare il termine, ma non saprei come definirli altrimenti ) ovvero occhi quasi a mandorla , questione di gusti comunque. La storia mi è piaciuta tanto, tantissimo, ma lascia un magone sullo stomaco non indifferente. Mai mi era capitato in tanti numeri, di vedere un Tex alla fine sconfitto, nonostante Santos muoia in pace con se stesso. Un piccolo appunto però lo muovo anche verso il finale: una storia così, un epilogo così drammatico meritava qualche scena in piu. Una vignetta dove Tex facesse la sua arringa , ad esempio: magari ne sarebbe uscito fuori un discorso che sarebbe rieccheggiato nella memoria di tutti i fan . O qualcosa di meglio della vigntta proposta da Anthony che io trovo , come dire... infantile? Ad ogni modo, una storia che ricorder? per un bel po' Storia 8.5Disegni 7.5
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Ritengo che Bonelli abbia avuto l'idea giusto, ma che i tempi fossero prematuri. All'epoca il successo di Tex era sè in crescita, ma rimaneva un prodotto pionieristico. Inoltre portare avanti una sceneggiatura di uno "spin-off" non è cosa semplice, perchè essa richiede degli elementi distintivi che , come si accorse lo stesso GLB, non erano sufficenti a giustificarne l'uscita. Forse se l'avesse immaginata in tempi piu maturi, quando disponeva di piu "mani", l'idea sarebbe stata piu facilmente realizzabile. Oggi si può dire che alcuni comics USA abbiano "copiato" l'idea del padre di Tex, visto che escono da un certo periodo testate dedicate ai suoi "Pard", ovvero Nightwing e Robin
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Civitelli:cosa Vi Piace O Non Vi Piace Del Suo Stile.
Nightwing replied to Anthony Steffen's topic in La Serie e i Personaggi
L'unica piccola critica che mi sento di fare a un grandissimo del nostro fumetto preferito è la scarsa dinamicit? di certe scene. Molte volte trovo i personaggi "cristallizzati" e intrappolati nel tempo. Per il resto, mi piace tantissimo . La rappresentazione dei pard rappresenta il mio ideale. Un altra cosa che mi fa letteralmente impazzire è la capacità , che hanno in pochi imho, di rendere letteralmente ACCECANTE e torrido il deserto. Un esempio perfetto , in tal senso , è la grande sete. Non so se sia un impressione solo mia o se l'abbiate riscontrata anche voi