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TWF - Tex Willer Forum

natural killer

Ranchero
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Tutto il contenuto pubblicato da natural killer

  1. La censura colpisce ancora! provo senza spoiler
  2. A distanza di anni ecco la sequenza incriminata in versione non censurata. La violenza sta tutta nella ignobile azione dei responsabili dello stupro, reso con cupa drammaticità, indipendentemente dalla nudità della vittima. E l'averla parzialmente ricoperta non attenua minimamente la gravità della situazione proposta. Il disegnatore è stato poi particolarmente attento a non mostrare niente di più di quanto normalmente viene esibito sulle spiagge. Bene fece comunque a suo tempo Bonelli, a mio parere, a ricoprire parzialmente la ragazza, anche se questo purtroppo non ha modificato la sua sorte
  3. natural killer

    [673/675] Il segno di Yama

    Eusebio non deve morire Nei serial alcuni personaggi muoiono non per esigenze di copione, ma semplicemente perchè gli attori che li interpretavano non avevano interesse a proseguire l'esperienza. Nel fumetto questo, per fortuna, non avviene. Per far morire un personaggio ricorrente della saga ci vuole un'idea forte che NE GIUSTIFICHI l'eliminazione.
  4. Se intendi le sketch cards purtroppo non ne ho trovata nessuna
  5. natural killer

    STORIE TEX SU PERIODICI VARI

    Ricordo solo episodi di Martin Mystere, recentemente raccolti in volume Le avventure a striscia di Martin Mystère Per quanto riguarda Tex non mi pare sia stato pubblicato alcun episodio
  6. Quando tra qualche anno i futuri forumisti incapperanno in questo topic, che ha già raggiunto 19 pagine, penseranno di avere a che fare con un... capolavoro
  7. Spero non su questo topic.... Per quanto mi riguarda,la mia concezione di capolavoro prevede una singola opera,la migliore in assoluto di ogni singolo autore. Per cui esisterà il capolavoro (non più di uno) di GLBonelli, il capolavoro di Boselli, il capolavoro di Nizzi, il capolavoro di Nolitta e quello di Berardi e a mio vedere questi ultimi non rientrano tra le storie di Tex. Tutti gli autori citati hanno scritto grandi storie, ma ciascuno di loro ha per me un solo capolavoro. Per tornare in topic questa storia,sempre dal mio punto di vista, non è il capolavoro di Nizzi.
  8. Non me ne voglia Diablero, ma la sua posizione su questa storia ci è ben chiara da tempo senza necessità di ribadirla ogni tre post. Le puntualizzazioni che riporta con accanimento non fanno una piega, ma non serviranno a convincere chi è di parere diverso. Personalmente ho già espresso il mio giudizio su questa storia, che ritengo una storia classica di Nizzi, con tutti gli elementi che hanno caratterizzato la sua interpretazione di Tex, dai siparietti comici con Carson alle bistecche e relative patatine, dallo scarso apporto dei pards a una certa superficialità riscontrabile nelle sue sceneggiature, impostate sulla semplicità specie se paragonate alle trame ben più complesse di Boselli. Una storia che ritengo di poter giudicare nella media della produzione Nizziana, lontana dai suoi capolavori, ma anche dalle sue prove più basse. Una storia di Tex, come l'ho definita ormai diverse pagine indietro, che si lascia leggere con piacere - mio - senza creare emozioni particolari, ma neanche indurmi allo sconforto. Per chi volesse riporto il link ad alcune recensioni https://www.comicsviews.it/2020/05/recensione-tex-714-715.html https://www.lospaziobianco.it/tex-714-la-rupe-del-diavolo-nizzi-mastantuono/ https://www.lospaziobianco.it/tex-715-lodissea-della-belle-star-nizzi-mastantuono/ https://fumettiavventura.it/2020/04/la-rupe-del-diavolo-tex-n-714-aprile-2020/
  9. Il mondo è bello perchè è vario...
  10. Evidentemente non è sempre vero che Storia che evolve tenendo un ritmo e una qualità elevatissimi. Pensata originariamente per la regolare e poi adattata alla nuova collana si rivela essere una delle migliori storie dell'ultimo periodo. Un giovane Tex grandissimo e piacevolissimo, che vediamo imbarcato in situazioni assai differenti da quelle in cui ci viene mostrato nell'ultima storia sulla regolare a bordo della Belle Star. Boselli si conferma un maestro nella gestione di tanti comprimari che ruotano intorno all'indiscusso protagonista. Applausi!
  11. Vedi il problema dalla prospettiva sbagliata. Poniamo che esista solo la serie regolare che ha un suo numero di lettori, numero che progressivamente va calando per la fisiologica riduzione legata al venir meno di interesse, a problemi di natura economica e non ultimo il passaggio a miglior vita... non compensata da un nuovo arrivo di lettori. La proposta di una nuova collana con lo stesso protagonista non andrà a impattare negativamente sulla curva descritta perché non è che uno abbandona perché c'è una nuova proposta, al limite non segue quest'ultima, ma se abbandona la precedente non è perché c'è questa, ma verosimilmente avrebbe lasciato comunque. Di contro molti lettori della serie classica saranno incuriositi dalla nuova proposta e se questa è valida e appaga la seguiranno D'altra parte non è che ci sia poi un proliferare incontrollato di pubblicazioni di Tex. Alle classiche Gigante, Speciali e Maxi, negli ultimi anni si sono aggiunte Color, Magazine subentrato agli Almanacchi, Cartonati e Tex Willer. Quello che conta è la qualità che personalmente considero elevata per Speciali, Cartonati e Tex Willer, medio alta per la regolare e nella media per Maxi, Color e Magazine. Poi c'è il discorso del gradimento e lì entriamo nella sfera personale dove ciascuno ha le sue preferenze e può apprezzare o meno ogni singola storia e ogni diverso autore. Alla fine dei conti resta sempre da domandarsi cosa cerchiamo in un fumetto in generale e in Tex in particolare. Se quello che ci viene proposto rientra nelle nostre aspettative bene, si prosegue e viva Tex. Cerco una mezz'ora di svago, che lo sia. Porto avanti una consuetudine di decenni, va bene. Aspetto l'albo per vivisezionarlo e individuare tutti gli elementi che non vanno, bene anche così. Colleziono e prendo l'albo per metterlo in scaffale senza neanche leggerlo, legittimo anche questo. Mi scoccio e lo mollo, perché no?
  12. Ecco appunto! Bisogna cercare di incidere su quella curva invertendone il trend o tentare di portarla almeno a plateau. Il progressivo calo delle vendite è come l'inesorabile erosione della costa da parte delle maree. Poichè alla base del fenomeno sta il calo dei lettori, la soluzione vincente è quella di differenziare le uscite proponendo linee collaterali a una testata che comunque vanta tuttora un grande seguito. Quando poi con questa strategia si pesca il jolly, come nel caso della nuova arrivata Tex Willer, quella famosa curva, riferita al marchio Tex e non alla singola serie regolare può mostrare di scostarsi dall'andamento degli ultimi anni. E se l'impegno a portare avanti sempre nuove collane (prima del Tex Willer i cartonati alla francese e prima ancora i color) richiede sempre più energie, risulta comprensibile come in questa contingenza l'apporto di un autore come Nizzi, pur senza richiedergli punte eccelse, possa rivelarsi ancora di estrema utilità.
  13. Tex 598 La prova del fuoco Ernesto García Seijas 599 Un ranger per nemico Ernesto Garcia Seijas 621 Mezzosangue! Alfonso Font 622 La rivincita di Makua Alfonso Font 625 Le catene della colpa José Ortiz 626 Tra il cielo e l'inferno José Ortiz 645 Furia Comanche Ernesto Garcia Seijas 646 Il guerriero immortale Ernesto Garcia Seijas 666 L'onore di un guerriero Giovanni Ticci 667 Lunga Lancia Giovanni Ticci 680 La pista dei Forrester Lucio Filippucci 681 Tabla Sagrada Lucio Filippucci 684 Wolfman Alfonso Font 685 I difensori di Silver Bow Alfonso Font 688 Il messaggero cinese Ugolino Cossu 689 Paura a San Diego Ugolino Cossu 690 Le schiave del Messico Giuseppe Prisco 691 Cuore apache Yannis Ginosatis 692 Johnny il selvaggio Yannis Ginosatis 693 Il ritorno di Proteus Bruno Ramella 694 Kit contro Kit Bruno Ramella 703 La seconda vita di Bowen Gianluca Acciarino 704 Spalle al muro Gianluca Acciarino 708 La tribù dei dannati Alfonso Font 709 La furia di Makua Alfonso Font Texoni 29 L'orda del tramonto Corrado Roi 30 Tempesta su Galveston Massimo Rotundo Maxi 18 2014 L'avamposto dell'infamia Roberto Diso 20 2016 Il ponte della battaglia Ugolino Cossu 22 2018 La grande corsa Roberto Diso 25 2019 Il boss di Chicago Miguel Angel Repetto Tempesta! Rossano Rossi 26 2020 Caccia a Tiger Jack Ugolino Cossu La cartomante Romano Felmang Almanacco 11 2004 Nella terra dei Klamath Roberto Diso 15 2008 La palude nera Franco Devescovi 22 2015 Scure Nera Sandro Scascitelli Magazine 1 2016 Artigli! Emanuele Barison Color 2 I banditi delle nebbie Ugolino Cossu 4 Un covo di belve Sandro Scascitelli 8 Sfida alla vecchia missione Sergio Tisselli 11 Cowboys Giacomo Danubio 12 Sparate sul pianista Pasquale Frisenda 13 Piombo e oro Sandro Scascitelli Cartonati 9 L'uomo dalle pistole d'oro R.M. Guéra Tex Willer 14 Paradise Valley Pasquale Del Vecchio 15 Le schiave della montagna Pasquale Del Vecchio 16 I lupi della frontiera Fabio Valdambrini 17 Un giovane bandito Fabio Valdambrini
  14. natural killer

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    Se poi il disegnatore ci mette l'anima il lavoro completo diventa un capolavoro!
  15. Non decontestualizzare amico mio sembra che l'abbia detto io....
  16. Ho letto una storia di Tex. Frequento assiduamente il ranger da oltre mezzo secolo e ho attraversato con lui tutti i mutamenti legati alla diversa sensibilità artistica dei diversi autori che si sono avvicendati nel portare avanti una saga ormai settantennale. E così come è facile riconoscere i disegnatori dal tratto che li rende identificabili, con un po' di attenzione si riconosce anche lo stile narrativo dello sceneggiatore. Ognuno ha il suo modo di mettere in scena le vicende texiane e lo fa cercando ogni volta di dare il massimo per raccontare l'ennesimo tassello di una lunghissima serie. Lasciando perdere la retorica dell'autore che per tanti anni ha tirato da solo carretta e che grazie alla sua opera ha consentito di salvare la baracca mantenendo in sella Tex anche nei periodi più bui, lasciando perdere anche la classificazione evolutiva della bibliografia texiana di Nizzi, due volte sull'altare, due volte nella polvere, non tenendo conto dei motivi che possano aver condotto agli alti e bassi determinati da presunte crisi creative o addirittura di rigetto, fino al punto di arrivare a una volontà denigratoria che rasenta l'autolesionismo e limitandomi alle sensazioni indotte dalla lettura di questi due albi cerco di trarre una mia personalissima considerazione: ho letto una storia di Tex. Ho letto una storia di Tex nella quale non ho trovato nulla fuori posto. I quattro pards abituali chiamati in soccorso da uno degli storici pards occasionali. Tema classico di incipit delle vicende texiane fin dai tempi del creatore GLBonelli. Un lungo e faticoso viaggio affrontato dai nostri per raggiungere l'amico in difficoltà. Situazione altrettanto canonica e in questo contesto noi ci aspettiamo le lamentele del vecchio cammello, al punto che quando arrivano, inserite con millimetrica precisione dallo sceneggiatore esattamente nel punto in cui il lettore se lo aspetta, determinando il feedback gratificante (e lo sapevo che si sarebbe lamentato) piuttosto che lasciare inappagata l'aspettativa (ma come non si lamenta?) ci coglie la consapevolezza di essere in compagnia degli amici di sempre, dai quali sai in anticipo cosa ti diranno e raramente ti sbagli in una situazione di tale confidenza. E i dialoghi complici tra i pards con le schermaglie dialettiche che fanno parte della nostra conoscenza texiana, il nostro andare insieme a loro a consumare cos'altro se non la classica bistecca alta tre dita con relativa montagna di patatine, il consolidato gioco delle parti che vuole Carson sottostare alle prese in giro (che fanno tanto atmosfera rassicurante e familiarmente riconoscibilissima) rivestono la stessa funzione che i preliminari ricoprono in altre vicende (scusa eh, Dix). Spiegoni. Un tempo c'erano le didascalie che introducevano all'azione, ora nel corso della narrazione ci viene mostrato, talora con il solo disegno, talaltra con i testi esplicati nei balloon in forma di discorso riferito o di pensiero del protagonista ciò che sta succedendo. Il ricorso a questa tecnica non è ovviamente uguale da parte di tutti gli autori, ma c'è chi ha nel proprio pacchetto stilistico questa caratteristica più accentuata e una volta che sappiamo che è così ritengo superfluo rimarcare ad ogni storia di Nizzi o di Burattini su Zagor che ci sono troppi spiegoni. Scrivono così, punto, prendiamone atto e andiamo oltre. Quindi 50 tavole sprecate in spiegoni e siparietti? No piuttosto 50 tavole trascorse in piacevole compagnia, come quando vai con amici di una vita per il solo piacere di stare in compagnia, per discutere per l'ennesima volta dei soliti aspetti che fanno si che le ore trascorse con loro risultino appaganti. Poi la storia parte insieme alla Belle Star. I pards dormono della grossa? Tex fa la figura dell'imbecille in mutande? i sabotatori danno inizio indisturbati alla loro missione? Accidenti è un espediente per riempire le pagine! Si poteva risolvere tutto in poche tavole. Tex & co. scendevano dal treno, venivano informati del complotto ordito ai danni del giovane Pierre, andavano immediatamente da Jackson e lo costringevano a recedere dai suoi piani. Come dite? ah, le altre 200 tavole... Il burrascoso viaggio attraverso le insidie del grande fiume, gli assalti degli indiani cattivi che non mollano la preda peggio dei mastini affamati, i sobillatori bianchi che fino all'ultimo hanno reso la vita difficile al battello, costringendolo a una vera e propria odissea e tutto perchè i pards si erano addormentati e Tex andava in giro in mutande completamente disarmato! Gli indiani, e ci perdoni navajo warrior, vengono decimati dal preciso tiro dei pards, in scene ripetitive e assillanti che Mastantuono ha reso magnificamente con il suo tratto nervoso ed estremamente preciso, regalandoci una vastissima gamma di espressioni e fisionomie oltre a scenari cinematografici degni di un movimento di camera da premio oscar, facendoci rivivere l'angoscia dei momenti in cui pare non riuscire a venir fuori dai peggiori incubi ricorrenti. La conclusione. La Belle Star supera tutte le insidie del rocambolesco viaggio, Pierre porta a termine il suo viaggio inaugurale e il bieco affarista Jackson viene costretto da Tex a rinunciare definitivamente ai suoi ambiziosi progetti. Come ci aspettavamo dunque Tex risolve a modo suo ancora una volta la situazione nel migliore dei modi, con o senza mutande... Signori, non so voi, ma io ho letto una storia di Tex.
  17. natural killer

    L’album di figurine di Tex

    L' album cartonato in edizione limitata è stato stampato in 1000 copie numerate e ha la banda in alto color rosso vino. Le prime copie, 100 al giorno sono state distribuite a Lucca Comics and Games 2015, presso lo stand della Panini, una copia massimo a persona, e andavano esaurite mezzora dopo l'apertura dello stand. Ulteriore 200 copie sono state distribuite online e da quando sono state messe online sono finite in poco meno di 2 ore. Le ultime copie sono state distribuite ai 2 Panini shop (Bologna e Firenze) e nelle fumetterie di tutta Italia. Le fumetterie ne hanno avute poche copie ciascuna. Gli shop una decinacon indicazioni di non prendere prenotazioni anticipate. La ristampa si riconosce facilmente perché ha la banda superiore color sabbia (Arizona Sand Edition) a tiratura illimitata ordinabile dal sito Panini e su Prima Edicola
  18. natural killer

    [716/719] Netdahe!

    aspettare fino a settembre è lunga... e poi queste soluzioni sono intriganti e mantengono vivo il forum non ho molto tempo per allambiccarmi a mia volta però mi incuriosiscono le ipotesi formulate
  19. natural killer

    L’album di figurine di Tex

    Ciao Red. Se vuoi solo mantenere un valore per il futuro, la soluzione migliore è quella di mantenere il cartonato (versione limitata numerata o ristampa?) sigillato e abbinare la serie completa di figurine e cards non attaccate. Già solo togliere il cellophane all'album ne ridurrebbe il valore. Se invece non hai intenzioni di "investire" sull'album e te lo vuoi godere fai come me, che ho completato attaccando tutte le figurine sia l'album cartonato (ristampa) che quello brossurato.
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