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TWF - Tex Willer Forum

Wasted Years

Ranchero
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Tutto il contenuto pubblicato da Wasted Years

  1. Wasted Years

    La famiglia Willer

    Penso che non piacerebbe solo a te e l'hanno capito anche alla Bonelli. Ed ecco una floodata di passato.
  2. Wasted Years

    La famiglia Willer

    Ho letto quel numero di Tex fino a consumarlo, direi. E seguito a dire che Tex diventa Tex molti numeri del gigante più avanti. E ci diventa per gradi, non di punto in bianco. Il Tex fatto a macchina dal solo Galep era un surplus, un personaggio come tanti usciti dalla penna di GLB con vita incerta e presumibilmente breve, scritti e disegnati in tempo da record e tanto per mettere una testata in più sul mercato che fioriva, i testi e i disegni diventeranno molto più curati dopo. Tex è Tex, ha sempre circa 45 anni e non invecchia mai. E me lo ricordo molto bene come un tipo molto, molto Tizzone d'Inferno. Per Dirk Leroy, no, non concordo con te. Tex è un gioco di prestigio, una magia bellissima, e parte del suo fascino consiste nel non aver idea di gran parte del trucco che ci sta dietro. Svelare la magia, che poi è legittimo, nuoce gravemente al fascino. Lo so in quanto prestigiatore pentito.
  3. La trudda serve per morigare. (Nietzsche)

  4. Wasted Years

    La famiglia Willer

    No, non mi sembra normale affatto. E non vedo la ragione per cui dovrei essere d'accordo, se la devo dire tutta. Io non ho mai detto che bisognasse riscrivere all'infinito le storie del grande vecchio. È una conclusione a cui tu forzi il mio discorso. Io vorrei, come ho sempre detto, che il carattere dei pard fosse rispettato. Se Tex provocava risse, incendiava magazzini ed era un fuorilegge applicato alla legge, mi disturba vederlo nel ruolo di sbirro che va a controllare il direttore di una miniera. Se Kit Willer era uno scavezzacollo e uno che non vedeva l'ora di gettarsi nell'action, trovo discutibile trovarlo nel ruolo dell'adolescente dubbioso. Nuove dovrebbero essere le storie, ma leggere, non pesanti come i blocchi di granito con cui si costruiscono le cattedrali. Ironiche, spiritose, divertenti. Con argomenti nuovi, nuovi paesi da visitare e nuovi personaggi da incontrare. Magari non 500 a storia che si consumano come le scintille della moletta, ma che rimangano un po' più impressi. A me Boselli non piace più da molto tempo, e averci discusso sul forum non ha fatto altro che rafforzarmi nelle convizioni. Avevo molta fiducia in lui all'inizio e credevo avrebbe scritto un Tex molto più divertente, ma mi rendo conto a posteriori che era anche il mio rifiuto per Nizzi a farmelo vedere così per contrasto. Allcune delle cose più barbose, didascaliche, parternalistiche e indigeste che ho letto su Tex hanno la sua firma sul tamburino. Ne ha scritte anche belle, quando ha voluto, e ho un debole per Wild West Show e alcune altre disegnate a suo tempo da Letteri. Il passato di Carson e Gli invincibili sono buone storie che ancora rileggo volentieri, ma non mi sono sentito mai di urlare al capolavoro. Trovo anche molto discutibile prendere una striscia di quel numero di Tex e usarla per caratterizzare il personaggio, senza minimamente tenere conto dell'epoca, del formato a striscia e del fatto che il personaggio ancora non avesse una vera e propria fisionomia. Tex lo ha inventato GLB e Tex deve essere quello di GLB. Se un autore ha il suo Tex inventi la sua serie, ma non mi è mai sembrato che Dampyr abbia avuto questo successone.
  5. Wasted Years

    La famiglia Willer

    Io non chiudo a nulla, domando misura. Tutto questo guardarsi all'indietro è IMHO sintomatico di una difficoltà concreta a guardare davanti. Tutto questo voler dare un taglio cinematografico al fumetto, questo infilare personaggi dentro le storie come se si stesse riempiendo una salsiccia, questo cercare a tutti costi momenti storici e questo voler insegnare ai lettori qualcosa di culturale o pseudo tale, diciamo che è anche esso una serie di sintomi. Del fatto che il curatore potrebbe scrivere anche un Tex divertente ma non lo fa molto spesso, del fatto che la serie e i personaggi non sono più gli stessi, ad esempio. E allora viene spontanea la voglia di tornare al Tex di un tempo, che non era prigioniero del suo mito e che nessuno celebrava ogni volta che passava per strada, e per questo stesso fatto è una presenza ingombrante nelle sue stesse storie, è finalmente uno che può sorridere e comportarsi in maniera politicamente Scorretta. Poi, magari, viene affiancato da personaggi sfumati talmente tanto che non gli farebbe male una diagnosi di schizofrenia, vedi il bamboccio pistolero del texone, ma Boselli proprio non gliela fa ad evitare. Ognuno ha le sue fisse, che vogliamo fa? A me irrita da morire quando si adoperano 8 pagine per celebrare il mito di Tex, in passato il discorso era "anche i sordi hanno sentito parlare di loro, ottima ragione per mandarli a guardare l'erba dalla parte delle radici". Da parte di farabutti che erano farabutti al 100%, non figli di papozzo in vacanza. E altrettanto mi piglia all'anima dovermi sorbire una lectio magistralis sulle ferrovie, vie carovaniere, valli di Adriano, trasporto di bovini e stelle del Sud. Per me questo ritorno indietro è una indiretta ammissione che il Tex attuale è imbottigliato in un vicolo cieco.
  6. Wasted Years

    La famiglia Willer

    Io, senza mezzi termini, invece di fare uno spin-off su carson, avrei abolito tutto tranne il mensile ed il texone. Onestamente trovo anche piacevole una storia ambientata nel passato ogni tot numeri, tipo ogni 30 o 40, ma il giovane montalbano mi urtica mentre adoro il vecchio. Non ci resta altro che moltiplicare i punti di stravolgimento del passato e di rifacimento della mitologia dei personaggi. Non mi piacciono i prequel, vorrei solo che la storia andasse avanti con i personaggi a cui sono affezionato. Non con nonni e trisavoli. E nemmeno con personaggi stravolti perché un autore li vede così.
  7. Sandro, è una storia di Topolino. Non è un soggetto convincente ed è incentrata su un fatto improbabile, su un personaggio boh? e su una concatenazione di fatti mah. A me non ha convinto, poi passerei al poco texianesimo. Solo poi.
  8. di quale erre stai parlando? edit:ok procastrinare.
  9. Cioè, uno viene beccato con le mani nel sacco davanti a tutto il villaggio e spera di cavarsela facendo uccidere solo uno degli sbirri? Il fatto che tu non capisca, o meglio ti schieri a priori contro l'incongruenza, nulla toglie ad essa. Non credo che lo rispiegherõ solo perché non lo vuoi ammettere.
  10. Ma è insensato il trucco di procastinare dopo essere stato beccato in pieno da parte del direttore. Il resto pure è inverosimile e la critica non è dura, è semplicemente un analisi della verosimiglianza di una storia. Non attacca ne' al muro ne' alla porta.
  11. Wasted Years

    La famiglia Willer

    a me non piace affatto questa smania di colmare i vuoti che ci sono sempre stati nella serie. Preferirei che fosse una cosa episodica, come ci aveva abituato GLB. Se non ho capito male ci saranno in un tempo relativamente breve ancora diversi episodi ambientati nel passato, per me sarebbe stato sufficiente il Texone. Sergio Bonelli aveva ragione a mettere il veto, e personalmente ritengo che Boselli stia errando. Ma naturalmente sono un troll, un hater e un bastiancontrario. Anche nel colortex storie eccoti Tex giovane. Ho paura che, quando vado in bagno la mattina, ci troverò Tex giovane che si fa il bagno nel nueces. E duar mendulas?
  12. lo so che è una miniera, non sono mai riuscito a correggere.
  13. Analisi piú approfondita della prima storia. Tex e Carson vanno a interrogare un direttore di banca sospettato di rubare. Trovano in corso una rapina, la sventano, e interrogano il direttore, e anche le capre in paese sanno che è un farabutto e quanto è successo ed è stato detto, tutta la storia ci viene raccontata da un passante che ha assistito. Il genio del direttore decide di mandare Tex in una banca con una scusa a controllare, così lo uccide. E Carson? E tutto il paese, soci e "aidattone" morto Tex tutti allocchi? Piano geniale, non c'è che dire. Tex finge di assecondare costui, invece torna, lo pizzica coi soldi, lo pesta e scopre l'arcano. Interrogarlo prima no? Dove sono finite le tastate di polso? Il piano del pianista(sic!)implica la sparizione dello sceriffo e si basa in partenza sul fatto che lo stesso vive al saloon. Informazione che appare nell'aria dopo che è arrivato là per caso cercando una stanza. A me pare tutto tirato per i capelli, inverosimile e insensato. Nel paese nessuno nota la nuova barista e non c'è altra clientela che due pellegrini che evaporano dopo le minacce, senza pensare di reagire o di avvertire lo sceriffo o il ranger. Cartoni animati, storia per bambini. IMHO, non voglio offendere Ruju, ma non mi convince proprio. Disegni kenparkeriani di frisenda, un piacere per gli occhi.
  14. Ennesimo spreco di quattrini per leggere storie boring e che colmano una necessarissima lacuna nel mondo di Tex. Spoiler in agguato La storia del pianista è una roba insensata, sempre molto kenparkeriana perché Frisenda. Rapina per coprire furto, uno spavaldo suonatore di chopin che uccella Carson ma poi si fa uccellare e muore in duello. Puerile soggetto, sceneggiatura piatta e prevedibile, atmosfera cupa e lugubre, in sardu si narada una pompa. In italiano una lagna. Seconda storia della vendetta di un ragazzino che il babbo non se lo calcolava manco di striscio ma muore come un minchione sognando un duello in una sorta di arena dei poveri. Da smaniare, davvero emozionante, al livello da sbadigli. 3 il lato positivo è che Tex sente puzza, il lato negativo è la strage di buoni e cattivi che Tex chiama giustizia in una storia di isterismi e trappole telefonate. Non brutta ma sanza infamia e sanza lode. 4) Storia di Boselli con spiegazione iniziale e due tre termini di lessico specifico, facciamo i fighi siamo boselli, mica padelle. Poi la storiella accanto al fuoco che Carson non sapeva perché tex non poteva provedere come l'avrebbe presa. Un tizzone di inferno incendiario e bombarolo aveva tante remore. Essendo neoranger. Ma li mandõ a farsi friggere secondo glb. Storia Non brutta, noiosa nonostante la cortezza, molte chiacchere è un cattivo buono buono cattivo 1x2 alla boselli. Direi la migliore del quartetto per inconsistenza avversaria. E basta con sto Nueces, Nueces gravementes a le gonades. 5 Nizzi che torna e si vede action, per fortuna, Tex si magna la bistecca e stende un pacco di avversari. Molta carne al fuoco in poco spazio, ma si nota che costui Tex lo conosce. Alla pari con Boselli, storie entrambe molto affrettate per necessità e poco sviluppate altrettanto. In complesso lo sconsiglio.
  15. Wasted Years

    [518] Pioggia

    Mah, ok per i Cestaro, grandi interpreti dei disegni, ma dove si veda questo Tex maiuscolo e questo soggetto fenomenale non capisco. Un fesso fa il palo a dei banditi che si macchiano le mani di sangue e il papino chiede a Tex di ricondurlo entro il recinto della legalità. Veramente originale, veramente innovativo, veramente trito e ritrito, in verità. I cattivi sono dei birilli da un certo punto in avanti e per essere messo in difficoltà il ranger deve abbassare la guardia fino a sembrare l'ennesimo fesso di questa storia fenomenale. La cosa che aiuta a leggere è il pathos, che dà un tocco di autenticità e rende la storia meno noiosa delle precedenti dello stesso autore. Io me la ricordo così, l'ho riletta questa estate. Qualche simpatico scambio di piombo e scene bagnate. Se la dovessi rileggere oggi magari eviterei di rispondere così a memoria e capace pure che mi ricordo a rovescio. Ma me la sono guardata tante volte nel tempo, solo per i giudizi positivi che ha suscitato. E tutte le volte non me lo sono spiegato. Dove sta il capolavoro non riesco a comprendere.
  16. Nizzi ha scritto tante belle storie, e i siparietti di storie come "la leggenda dell'antica missione" tanto per dirne una sono da scompiscio. Però ha scritto anche un sacco di storie in cui il vecchio cammello non faceva un figurone la prima delle quali, secondo me, è quella famosa missione a boston in cui Carson viene trattato come un sacco di patate e lui e Tex fanno ripetutamente la figura dei burini. Ecco, quella è una storia di Willie Coyote, non di Tex. Ricordo molti episodi che hanno fatto brontolare anche Sandro, pertanto forse, oggi, non siamo d'accordo su quanto Nizzi abbia ecceduto, non sul fatto che lo abbia fatto. E di certo l'ironia nella serie non l'ha inserita lui. Ha dei meriti ma non dimentichiamo i demeriti. Amico mio bello, conosco perfettamente le interviste che citi, e se leggi il mio contapost, ti renderai conto che ho scritto e letto molto anche forumisticamente. Sergio Bonelli aveva buone ragioni per essere grato a Nizzi, perché gli aveva levato la serie dalle spalle e lui non amava scriverla, come ha ammesso molto candidamente. In ogni modo non credo che dicesse "da sicura chiusura", visto che Tex prosperava. Nizzi aveva semplicemente preso il testimone, che in sua assenza avrebbe preso qualcun altro, perché Nolitta non ce la faceva. Ha espresso gratitudine, ha fatto un buon lavoro, ma dal 414 in poi ne ha azzeccate sempre meno. In seconda battuta, non mi interessa se leggi tex anche da 39 anni, come il sottoscritto, ma se affermi determinate cose, traspare il fatto che non parli con grande cognizione di causa. Se dici che l'ironia in Tex è arrivata con Nizzi, secondo me non hai letto i primi 270 numeri, dove l'ironia c'è eccome, firmata GLB e Nolitta financo, che produce una storia spassosissima ad es. in giungla crudele. Sei arrivato qua come una bomba, stai scrivendo a macchinetta, ma direi che trattare i tuoi interlocutori come un rullo compressore non giova alla discussione. Adori Nizzi? Va bene, argomenta senza trattare il prossimo da sprovveduto.
  17. Mi fa molto piacere, mi pare un buon segno che sia capitato.
  18. Barbanera, secondo me tu conosci ben poco il Tex del padre di Tex, GIAN LUIGI BONELLI. I siparietti con i pards ci sono sempre stati e Tex era sempre un simpatico bontempone. Una storia emblematica è grand canion, dove Carson è uno spasso dall'inizio alla fine. Fare di Carson un vecchio rimbambito è stato un errore clamoroso, il vecchio cammello è un personaggio amatissimo ed usarlo come stomaco ambulante alla cico o come povero cretino che deve far risaltare il raziocinio di Tex ha fatto arrabbiare molto i fan. Gian Luigi Bonelli non amava le trame infabulate in maniera ricercata, era uno scrittore di pancia ma la magia la facevano i personaggi. E su questo Nizzi ha finito per farla molto molto fuori dal vasino.
  19. Io oscillo tra l'idea che si stia cucinando Tex in tutte le salse per cercare di soddisfare tutti i gusti dei nuovi e dei veterani, e l'idea che siccome tra dieci anni saremo tutti rimbecilliti in quanto matusa tanto vale mirare ai nostri soldi ora che non ci hanno ancora interdetto. Forse siamo nel mezzo, con una strizzata di occhio e una di limone a chi soffre di compulsioni collezionistiche e soffrirebbe troppo senza una cassetta che sembra contenere un vino mignon. E invece contiene la nostalgia curata il tanto che basta da essere peggio di quanto edito una settantina d'anni fa. Del tutto non sono certo, come si nota, è che non riesco a smaniare appresso a cento rivoli. Quale sarā l'albo per me?
  20. ricordo anche io frasi come "un pranzo lubrifica gli affari" o roba simile, oppure "la bellezza senza intermediari convince da sola gli occhi degli uomini". Ho iniziato a discutere nello shout perché sono francamente spiazzato dalla pletora di offerte che la Sbe sta mettendo sul mercato. La mia edicola di fiducia pullula letteralmente di Tex. Tanti Tex, molto Tex giovane, strisce stampate su carta da 13, mi chiedo se questo sia il tanto paventato segnale che la casa editrice legga la serie come una risorsa da spremere nel tentativo di rinnovarsi. Come dire, lasciamo che sia il buon Tex ad immolarsi per finanziarci la ricerca del gusto dei giovani. E mi è venuta voglia di rileggere i vecchi Tex incerottati, pieni di incongruenze ma limpidi e editi da un signore che negli anni ho imparato a sentire molto vicino a me lettore. Lupe nuda a parte, mi sento frastornato da questa situazione. Vorrei raccogliere pareri e stati d'animo per vedere di chiarirmi le idee.
  21. Wasted Years

    Il capitano Drake

    Barbanera è un personaggio assolutamente negativo, un mercenario, un prezzolato, un prepotente, un uomo privo di scrupoli. Non è un sadico assassino e nemmeno un pazzo invasato. Appartiene ad una categoria di cattivi tipica del padre di Tex, pronti a tradire i complici e ad infrangere tranquillamente la legge, senza essere Mefisto e nemmeno la Tigre Nera. Un nemico incidentale, minore.
  22. Significa che se trovo uno che se lo compra glielo rivendo, visto che per me sono soldi e spazio sprecati. Più chiaro di così.
  23. Wasted Years

    [Texone N. 32] Il magnifico fuorilegge

    Contiene spoiler presumibilmente. Boselli confeziona una storia interessante ed intrigante, disegnata magnificamente. Tex è di nuovo guascone come da giovane, in quanto giovane, e la trama è leggera e mancano i consueti passaggi mazzosi e mattonosi tipici del nostro. Ciò premesso, non è tutto oro quello che luccica. Non mancano le solite note stonate, quali ad esempio il ripetersi della parola "piedidolci" e del termine (orripilante) old timer fino allo stremo. Ma fosse solo questo ci firmerei. Invece eccoti il solito personaggio boselliano che non sa chi è, schizofrenico oltre il massimo sindacale. Figlio di papà, si vuole far ammazzare in un duello, tradisce come un signore e si rivela un pusillanime, no, un eroe, no, uno da stare all'altezza del nostro e un amicone. Unu mancante, in limba sarda. E Tex di Boselli non si smentisce, si vanta e fa vantare fino alla nausea e siamo al ritornello del mito mitico e mitologico, proprio il nostro, a mio giudizio non lo concepisce diversamente. Più forte di lui. Pazienza, almeno stavolta è all'altezza, in parecchi passaggi. Comunque quando si mette a scrivere un Tex classico è bravo, ci pecca ma è bravo e il suo lavoro va apprezzato. E difatti lo apprezzo e mi piace, non ho buttato i soldi nella spazzatura. I disegni solo belli, bellissimi, emozionanti ed evocativi, uno spettacolo. Odio mettere voti ma un ottimo acquisto.
  24. Un guazzabuglio ben illustrato e in cui la trama, confusionaria, è assolutamente e solamente al servizio dei disegni. Ellissi a tutto andare e salti logici, ho buttato i quattrini che invece, col texone, avevo speso molto meglio. Penso che cercherò di rivenderlo.
  25. Beh, il complotto è una storia che ha un inizio al fulmicotone, l'inseguimento e l'interrogatorio del tizio della carrozza sono uno spasso, poi il divertimento si affievolisce fortemente. GLB ci ha abituato ad inizi scintillanti seguiti da finali molto più mosci, ad esempio la storia di TUCSON parte a tutta birra poi finisce in sordina, e la storia di "uomini senza paura" ha due albi finali da sbadigli, dopo avere entusiasmato moltissimo nei primi. Nizzi scrive, invece, una storia spassosissima, con intermezzi comici fenomenali, un carson in forma smagliante, ed una storia molto coinvolgente, in cui la vita dei pard e non solo viene messa fortemente a rischio da una minaccia imprevedibile. La storia tiene alta la tensione ed il divertimento, e lo fa fino alla fine. tra il 300 e il 400 Nizzi scriveva con un'ironia davvero MITICA. Davvero un peccato che l'abbia persa nel tempo.
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