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Diablero

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Tutto il contenuto pubblicato da Diablero

  1. Diablero

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    Allora mi fai pentire di averlo scritto! Infierisci, infierisci!
  2. Diablero

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    Ti ha già risposto Carlo, ma io ho una versione leggermente diversa. Cercherò di essere breve, ma trovi un sacco di miei post nel forum dove mi dilungo di più. Nizzi non era un lettore di Tex, non ha mai amato Tex, ha sempre disprezzato sia GL Bonelli (sia come autore, sia umanamente dopo un loro breve incontro - l'unico a quanto ne so - in cui, a dare retta a Nizzi, gli chiese se gli piacevano le donne o se era gay) che i lettori di Tex. Anche se con toni un pochino più "diplomatici" ha sempre detto quelle cose di GL Bonelli e dei suoi lettori. Dopo una fugace lettura dei pochi albi che gli segnalò Sergio Bonelli (Nizzi afferma che li lesse tutti, ma a parte che spesso si è dimostrato meno che attendibile nelle sue dichiarazioni, ha commesso si da subito tanti strafalcioni ed errori sulla continuity di Tex da poter smentire questa cosa molto facilmente: se ne è letto alcuni e per lui bastavano), Nizzi si è semplicemente "segnato" alcune scene e alcuni tormentoni. Il Tex di GL Bonelli usava UN SACCO di epiteti e parole fantasiose, da "miserabile sacco di rispettabile immondizia" a "mio nonno" e TANTI ne INVENTAVA ad ogni nuova storia: Nizzi, incapace di inventarli, se ne è segnati POCHISSIMI (satanasso, vecchio cammello, tizzone d'Inferno, puro veleno e basta, e ha usato solo quelli a macchinetta fino a che i lettori, tipo vittime di Sindrome di Stoccolma, adesso li pretendono sempre (oggi boccerebbero le storie di GL Bonelli, non li usa sempre e troppo spesso i pard si chiamano in altro modo). Idem per le scene ricorrenti, GL Bonelli ne aveva tantissime (Tex che strappava la stella dalla camicia degli sceriffi corrotti, le dimostrazioni di abilità al saloon, i duelli nella main street, etc.) tanto che una poteva mancare per anni intere di storie perchè ce n'erano altre, e altre ne inventava: erano, soprattutto, funzionali alla storia: le trame avevano un loro senso dove si infilavano, se servivano, solo le scene utili a quella storia. Nizzi ha sempre detto che le storie di GL Bonelli (che non aveva letto) erano tutte uguali, tutte con Tex e Carson che ricevono una missione (????) da un militare (???? La descrizione dei militari nelle storie di GL Bonelli era al limite del vilipendio...), e che le trame non avevano importanza, al lettore tipo di Tex (di cui da sempre Nizzi parla con una certa superiorità, ai tempi in cui si limitava ne parlava con paternalismo come se fosse comunque un tipo non molto sveglio che vuole sempre le stesse cose, con il tempo ne ha parlato sempre peggio fino a dire che le storie complesse non riuscirebbero a capirle). Quindi DA SEMPRE per fare le storie di Tex Nizzi si limita a "cucire scenette tipiche" scopiazzate da GL Bonelli, ma sempre le stesse 2-3 ed ESASPERATE, le bistecche con patatine da simpatico siparietto saltuario che serviva magari una volta ogni tanto per spezzare la tensione, diventano scene ridicole e parodistiche in cui i pards diventano leggendari mangioni che rinunciano a tutto facendosi fregare più volte pur di sbafare. E DA SUBITO (dalla primissima storie e OGNI SINGOLA STORIA successiva, ho fatto lo specchietto delle prime storie di Nizzi in un vecchio post e dimostra al di là di ogni dubbio questa cosa) il "suo" Tex è un piccione incapace, stupido e facilmente fregabile da tutti, ma gradasso e vanitoso, e il suo Carson è vecchio mangione rimbambito a cui vanno spiegate anche le cose più ovvie. Qual è la vera differenza fra le prime storie in cui ci metteva impegno e quelle post-1994 in cui tira via in maniera vergognosa? Che le prima con quel Tex piccione FACEVANO RIDERE. Il vero talento (quel poco che aveva...) di Nizzi era come autore COMICO. Anche i pregi che i suoi stessi fan gli attribuiscono (i dialoghi e le battute, i tempi comici perfetti) sono da autore COMICO. Quando chiedi ai suoi fan di indicare scene che avrebbe scritto bene nelle prime storie ti citano sempre SCENE COMICHE. Parlano de "la congiura" e ti citano la scena slapstick in cui citano le vecchie comiche di Charlie Chaplin con carretti in discesa e cinesi voltanti, o le scene in cui si rincorrono su e giù per le scale in una commedia degli equivoci in cui si travestono e ovviamente incontrano le persone da cui si sono travestiti. Tutta la sua "abilità" di autore è volta A FAR RIDERE! Ad un certo punto, penso a causa del suo ego ipetrofico che non sopportava di essere considerato di secondo piano rispetto a GL Bonelli (lui dice che non sopportava non firmare le storie, ma gliele hanno fatto firmare praticamente da subito, già dal 1988, anni e anni prima della crisi: no, era quel "supervisionato da GL Bonelli" che non sopportava, già all'epoca quando glielo domandammo era visibilmente infastidito e si arrabbiò) scrivere Tex gli divenne sempre più pesante, e smise di far ridere, accanendosi sul rappresentare Tex come sempre più idiota, sempre più piccione, con una "comicità" sempre più fiacca perchè ormai era fatta di Tex che prende botte in testa, Tex che viene fregato, Tex che viene salvato da un vecchio paralitico, Tex che causa la morte di innocenti perchè è un idiota, etc. E poi l'astio per Tex e lo schifo per quello che scriveva divenne tale da farlo "scoppiare" e smise di scriverlo (1992-1993 credo, per quasi un anno non riuscì a scrivere nemmeno una riga, blocco totale). la soluzione di Sergio Bonelli? "ti raddoppio la tariffa, te la triplico, ti strapago più di qualunque altro autore, ti riempio di soldi, ma anche se Tex ti fa schifo e non lo sopporti più, continua a scriverlo, altrimenti mi tocca di scriverlo a me!" E con questa "passione" e questo "amore" per Tex nati unicamente da tariffe strampalate enormemente superiori a quelle di qualunque altro autore Bonelli (compreso lo Sclavi di Dylan Dog), Nizzi ha accettato e da allora, per oltre vent'anni, ha scritto (1) senza mai più inventare una storia originale, per sua stessa ammissione, non ne aveva voglia o non ci riusciva, da allora ha sempre plagiato storie di altri o sue vecchie storie di Larry Yuma o si è fatto scrivere i soggetti da un "ghost writer" non accreditato. L'ha detto lui stesso nel suo libro, (2) "storie" che erano solo scusa per vedere Tex OGNI VOLTA, OGNI SINGOLA VOLTA SENZA ECCEZIONE ALCUNA, sconfitto, deriso, umiliato, ridicolizzato, sputtanato, che ogni singola volta viene sconfitti e/o fallirebbe se non intervenisse qualcun altro: va bene doverlo scrivere perchè ti riempiono di soldi, ma il soldi non possono comprare l'affetto: Nizzi "andava con Tex" solo per denaro ma, come una qualunque cacciatrice di danarosi ricchi scemi, in realtà lo odiava. Così come odiava e disprezzava i suoi lettori, che ha continuato a descrivere in quella "simpatica" maniera in ogni intervista per tutto questo tempo, diventando via via solo più esplicito e sgradevole... Tornando alla tua domanda, dopo aver spiegato l'evoluzione storica: 1) Sin dall'inizio, la "texianità" per Nizzi sono le bistecche e patatine, non l'eroismo e il coraggio, apertamente derisi nei loro esiti di solito fallimentari. La presenza di queste scene da subito è abnorme e ripetitiva al massimo. Carlo parla di "manierismo", ma è un eufemismo: Nizzi le piazza in continuazione "alla cxxxx". Sono comunque SCENE COMICHE IN STORIE COMICHE, quindi "si armonizzano meglio", come una torta in faccia, anche se ripetitiva, si armonizza meglio in una storia di Stanlio e Ollio. Inoltre le vicende sono comunque più "costruite" e c'è una storia (comica) fra un abbuffata e l'altra. 2) La presenza abnorme e ripetitiva di questo tormentone non aumenta in seguito. È tutto il resto che cala. Non cerca più di far ridere, è pura offesa gratuita a Tex e ai suoi lettori. Non prova più a costruire trame sensate: andando a macinare a macchinetta quantità assurde di pagine strapagate a raffica (ha superato ogni suo record di produzione DOPO che sarebbe "andato in crisi per il superlavoro"...) non si preoccupa più nemmeno che le storie abbiano un senso e una logica, le uniche cose importanti diventano (a) avete più scene bistecche e patatine che si può, e (b) far fare figure ridicole a Tex, tutto il resto è superfluo e non gli dedica la minima attenzione. Questa storia (per tornare in topic) ne è un esempio perfetto: trama e situazioni e scene copiate da un film famoso (non faceva nemmeno la fatica di cercare film vecchio o sconosciuti, ha plagiato direttamente il western di maggiore incassi di tutti gli anni 80...), ma con le opportune modifiche (le uniche all'inizio) al SOLO scopo di ridicolizzare Tex (NON far salvare il povero cercatore da Tex, ma lasciarlo pestare, invischiare invece Tex in una assurda e ridicola pantomima per salvare quel cretino del figlio che si è messo nei guai perchè contravvenendo agli ordini del padre vuole sbronzarsi, sdoppiare il "cattivo" per creare un personaggio praticamente "nuovo" che possa salvare Tex quando verrà ovviamente sconfitto". È ultra-chiarissimo, è palese ad un livello che mi sento scemo a doverlo spiegare a qualcun altro: non basterebbe leggere la storia dopo aver visto il film? La storia viene da subito modificata per togliere le scene "epiche" per Tex e dargli invece scene ridicole e per farlo fallire. finché, sconfitto, si arrende umilmente come un cane bastonato, e viene salvato da un vecchio. L'unica "modifica" che non riguarda il rendere Tex un povero piccione che causa il proprio totale fallimento, è la sotto-trama incestuosa che evidentemente all'inizio non c'era, viene infilata a cazzum per consumare qualche pagina e poi viene tranquillamente abbandonata... QUELLA non se l'era preparata, risulta incongrua e improvvisata. Invece la sconfitta finale di Tex se l'era preparata dall'inizio, dalle primissime pagine, preparandosi le modifiche al cast. Perché QUELLA era la cosa più importante, che non poteva essere lasciata al caso... Come pensava di farla franca a far fare figure ridicole a Tex ogni singola storia? Semplice: l';ha spiegato più volte: lui da sempre è convinto che i lettori di Tex leggano in maniera tanto distratta, svogliata e superficiale che non se ne sarebbero mai accorti. Lui SAPEVA (e lo dice) che bastava che gli dava due-tre scene con le bistecche e patatine e quelli sarebbero stati felici e contenti e non avrebbero prestato la minima attenzione alla trama "western". Visto che non sono stato l'unico a lamentarmi per anni e che durante il suo "regno" più del 50% dei lettori hanno mollato ( e pensando che Tex ha continuato a prendere lettori nuovi, direi che un numero più plausibili di gente che lo leggeva ai tempi di GL Bonelli e ha mollato per le Nizzate è sul 95%), direi che la sua opinione sprezzante e insultante dei lettori di Tex non si è rivelata corretta: molti HANNO fatto attenzione alle trame. E hanno mollato. Non bastavano bistecche e patatine. Purtroppo però è il tipo di previsione che si auto-avvera: se per anni ai lettori dai solo avventure insulse e bistecche e patatine, mandando via i lettori che vorrebbero avere belle storie, alla fine... rimangono in gran parte quelli che si accontentano di bistecche e patatine (come certificato dai commenti su facebook o you tube). OPPURE quelli che, avendo iniziato con Nizzi ai tempi in cui faceva ridere, hanno quella visione di Tex: una serie western-comica che fa ridere.
  3. Diablero

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    E infatti, io non chiamato nessuno "rimbambito". Consiglierei anche a te di leggere con più attenzione: ad usarlo (3 volte) è stato Hellingen
  4. Diablero

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    Ti è sfuggito che lì stavo semplicemente citando quello che lo stesso Nizzi ha detto, più volte, anche a video, di TUTTI i lettori di Tex. Tutti. Non solo i suoi fan sfegatati. Non sono io a dire che TUTTI i lettori di Tex vogliono SOLO vedere Tex che mangia bistecche e patatine, perchè è rassicurante e gli ricorda i tempi andati, e che non gliene frega nulla delle storie che tanto non le seguono, non gli importa. Le prime volte che l'ho sentito definirmi così mi sono incazzato. E l'ho detto nel forum. Ma ho ricevuto diverse risposte in cui i suoi fan dicevano di riconoscersi nella descrizione. E una semplice occhiata ai commenti altrove tipo facebook fa capire che esiste questo pubblico: ogni volta una marea di commenti a dire "finalmente bistecche e patatine, basta con quelle storie troppo difficili che non capisco mai chi è il buono e il cattivo" (basterebbe vedere contro chi spara Tex, non so, non mi sembrava un enigma irrisolvibile...). Quindi, visto che IO non pretendo di parlare per TUTTI i lettori di Tex, dico NON TUTTI sono così come dice NIZZI. NON TUTTI cercano solo bistecche e patatine. Se ti offendi per essere definito uno che cerca solo bistecche e patatine, perchè te la prendi con chi ha detto che esisti (cioè, che esistono lettori che badano alla trama e alla qualità della storia) mentre canti gli osanna di chi invece sostiene che stai mentendo, e che COME A TUTTI I LETTORI DI TEX a te interessano solo bistecche e patatine? Sarà perchè Nizzi, per definizione, "non può fare peccato", e "con quella bocca può dire ciò che vuole"?
  5. Diablero

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    Beh, per esempio conosco diverse persone che non scrivono nel forum (o non ci scrivono più) perchè non voglio beccarsi i soliti insulti passivo aggressivi dai nizziani, che scatenano flame ogni volta che qualcuno tocca il loro idolo. Altri scrivono ancora ma in privato mi dicono che evitano di commentare le storie di Nizzi o di dire quello che pensano per lo stesso motivo. Io sono testardo e non ci sto a farmi zittire, ma molte volte anch'io ho detto "ma chi me lo fa fare? Finisce che salta fuori il solito nizziano a fare le solite flame" E sono stato zitto. NIENTE congela e impoverisce un forum come un gruppetto di permalosissimi fan che trovano intoccabile un loro idolo (o meglio, che hanno un autostima tanto gonfiata e al tempo stesso fragile da considerare offensiva qualunque critica a qualcosa che gli piace). Fanno stare zitti, impoveriscono qualunque community che infestano, portano i forum alla morte. Un forum vive di discussioni. Anche accese. (Anche flame, ma su argomenti, non sul diritto di averne). Comunque vive di gente che parla e ha opinioni diverse. Ma se invece di portare opinioni diverse si attacca CHI HA UN OPINIONE, come hai fatto tu in questo thread, perfetto esempio di principino nizziano permaloso, tu il forum lo vuoi chiudere. Capisco che per chi ha una mentalità come la tua "arricchire" un forum voglia dire impedire che ci si discuta, ma è semplicemente perchè la tua mentalità non è compatibile con la sopravvivenza di un forum.
  6. Diablero

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    Quando ti stuferai di negare che sia avvenuta, così come neghi siano avvenute tutte le altre. Quando smetterai di negare, da vero tifoso nizziano DOC, quello che è evidente semplicemente ad aprire gli albi e leggerli (levandosi prima le fette di prosciutto dagli occhi, ovvio) E magari, quando la pianterai di lanciare offese passivo-aggressive a chi commenta le storie in maniera che non ti piace. Da vero passivo-aggressivo (cioè, un prepotente che si traveste da povera vittima per zittire gli altri), non provi nemmeno a contestare i fatti: fai semplicemente la solita manfrina deridendo chi legge le storie e ne trova i difetti, come se fosse chissà quale violenza alla tua autostima gonfia e debordante... Mi dispiace: non basta dire "ha dimostrato una cosa che non volevo sentire" per potersi atteggiare a vittima. Non esiste il reato di "capire le cose e spiegarle", così come non esiste il diritto di impedire agli altri di dire cose che non vuoi sentire. Non importa quante volte fai finta di piangere, sperando che qualcuno ci caschi... ti toccherà imparare a convivere con gli altri, alla pari, senza questi atteggiamenti da principino che non vuole essere disturbato dalle opinioni altrui.
  7. Tieni presente che Caniff era avanti rispetto anche al resto del fumetto americano! Terry e i pirati non era certo un fumetto "medio", se vai a vedere le storie "da comic book" del periodo tipo Batman e Superman trovi storie al livello di quelle italiane o peggio... Partiamo prima dal piano generale. GL Bonelli conosceva SICURAMENTE il fumetto avventuroso americano. E per una ragione semplicissima: era il suo lavoro! Prima di diventare l'autore di Tex era stato editore, direttore di testate e traduttore di fumetti. Quei fumetti americani li aveva tradotti e ne aveva negoziato i diritti e li aveva pubblicati in italia! Difficile pensare che non li avesse letti... Per l'esattezza, prima di diventare editore in proprio con l'Audace nel 1941 aveva diretto per un po' l'Avventuroso e prima aveva collaborato alle riviste di Lotario Vecchi Jumbo, Rin Tin Tin e lo stesso Audace, quindi parliamo delle edizioni italiane di classici come Phantom, Flash Gordon, Brick Bradford, Radio Patrol, Tarzan e... Terry e i pirati, pubblicato appunto su "l'avventuroso" nel periodo della sua direzione. A questo aggiungiamoci che era un avido lettore di letteratura americana (e non solo), e che i suoi autori preferiti non erano Motta o Collodi ma Jack London, Zane Grey, Alexander Dumas, H.Rider Haggard e in seguito nel dopoguerra Spillane. Nel dopoguerra, oltre a scrivere Tex e altri fumetti torna anche a tradurre fumetti americani, come con RED CARSON di Warren Tuft Torniamo a Terry e i pirati. Dove è stato pubblicato in Italia? Consulto la guida del fumetto italiano e ricavo: "In Italia gli episodi realizzati da Caniff compaiono su LA RISATA > LA FOLGORE (Casa Editrice Moderna, 1935), L’AVVENTUROSO (Nerbini, 1938), ALBOGIORNALE > ALBI JUVENTUS (3) (Edizioni Juventus, 1939), ROBINSON (E.S.I., 1945), DICK FULMINE (2) (Vulcania, 1945), L’ILLUSTRAZIONE DEI RAGAZZI (A.P.E., 1945), ALBI COSTELLAZIONE (Esi, 1946/47), SGT. KIRK (Ivaldi, 1967/68) e COMIC ART (Comic Art, 1985), Quali storie sono state pubblicate dove? Qualche info su "Robinson" si trova in questo articolo: https://www.guidafumettoitaliano.com/edicola-e-dintorni/1946-la-voce-dell-america che ha un elenco di personaggi pubblicati subito nel dopoguerra in Italia (già dal 1945): [...]Già il 6 agosto 1944, appena due mesi dopo la liberazione di Roma, il tipografo romano Fausto Capriotti manda in edicola il settimanale L’Avventura, ideale continuazione dell’esperienza anteguerra dell’Avventuroso di Mario Nerbini. Vi sono pubblicati classici come Flash Gordon (Gordon l’Intrepido), King of the Royal Mounted (Audax), Tim Tyler’s Luck (Cino e Franco), Mandrake the Magician (Mandrake), Jungle Jim (Jim della giungla), Brick Bradford (Marco Spada), The Phantom (L’Uomo Mascherato). In questo momento di grande fermento per il fumetto nella capitale prende vita, sempre per iniziativa di Capriotti, anche la testata “gemella” Giramondo (agosto 1944). A questo foglio “di racconti, di avventure, di viaggi” lavora un gruppo di sceneggiatori come Gastone Martini, Sandro Cassone e Alberto Guerri; tra i molti disegnatori ci sono Mario Guerri (fratello di Alberto), Gaspare De Fiore, Renato Polese, Osvaldo Grassetti e Vittorio Cossio. Quest’ultimo insieme ad Alberto Guerri firma le avventure di Raff Pugno D’acciaio che diventa presto il personaggio di copertina. In teoria una marcia in più dovrebbe avercela Robinson (22 aprile 1945), pubblicato dalla Società Editrice Settimanali Illustrati che presenta classici come il Tarzan di Hogart e Rubimor o Prince Valiant (Il Principe Valentino) di Harold Foster, ma anche personaggi inediti o ancora poco conosciuti in Italia. Tra questi - oltre ai già citati Dick Tracy e Rip Kirby - ci sono Li’l Abner di Al Capp, Abbie and Slats (Ritorno dal Pacifico) di Raeburn Van Buren, Secret Agent X9 (Agente Segreto X9) nella versione di Mel Graff, Judge Wright (Il Giudice Morris) di Bob Brent e Terry and the Pirates (Terry e i Pirati) di Milton Caniff. Quest’ultima serie è quasi inedita in Italia, eccezion fatta per una breve pubblicazione su La Risata (Moderna, 1935) e sull’Avventuroso (Nerbini, 1938).[...] A questo aggiungici che GL Bonelli leggeva in Inglese, e che tutti questi personaggi a striscia erano pubblicati sui quotidiani in inglese importati per le numerose truppe americane ancora presenti in Italia, e quindi facilmente disponibili... Insomma: tutti questi personaggi erano nelle edicole italiane già dal 1944-45, se quindi la maggior parte degli autori italiani ancora scriveva in modo tanto "datato" era per stile e indole e magari interessi. lo stesso motivo per cui invece GL Bonelli scriveva "avanti sui tempi", rispetto ai suoi contemporanei. Riguardo a Terry e i pirati, e al perchè (nonostante siano stati amatissimi da autori come Prett e altri) non abbia avuto un grande successo in italia (cosa che ha portato ad un certo "ritardo" nella maturazione del fumetto italiano, ma d'altro canto ha reso l'Italia una terra di "Raymondiani" come Galep, letteri, Nicolò e praticamente tutti gli autori classici di Tex, c'è un articolo al riguardo di Leonardo Gori su Giornale pop (sito attualmente defunto ma recurabile grazie alla wayback machine) https://web.archive.org/web/20230321044257/https://www.giornalepop.it/terry-e-i-pirati-in-italia/
  8. Ti darei ragione per il fumetto italiano dell'epoca, in generale, ma non su GL Bonelli. All'epoca (e pure dopo) era praticamente un alieno, nessuno nel fumetto italiano scriveva così, e basta leggersi le storie dell'epoca (non censurate, ovvio, le censure sono più "antiche" come modernità rispetto alla versioni originali) per vederlo. Non parlo solo dello stile e degli epiteti fantasiosi, anche il tipo di narrazione non segue le convenzioni del "romanzo di genere" italiano dell'epoca. Pensando agli altri fumetti, anche senza andare sui ragazzini tipo Miki o il piccolo sceriffo, o su chi non poteva usare la pistola, vedi storie virate sul comico (blek) o sul melodramma (sciuscià, kinowa). Trovami anche un solo altro fumetto italiano, in tutti gli anni 40 e 50, dove il protagonista avrebbe potuto dire "non vali nemmeno una pallottola", stendere l'avversario con un pugno e lasciarlo in una casa in fiamme... (e infatti, la retcon di Boselli che cancella quella morte fulminea come un cazzotto al mento per dire che Coffin era rimasto vivo e farlo morire nell'ennesimo scontro leale con il cattivo armato è più "vecchio" e da oratorio...) Dici che il fumetto USA era più avanti, ed è vero, ma anche negli USA la morte di un personaggio femminile positivo e già conosciuto dai lettori per mano di un "cattivo" non era usuale: si sa chi, dove e quando, perchè è una storyline che ha fatto epoca! La morte di Raven Sherman su "Terry e i Pirati" Era una scena che sconvolse i lettori dell'epoca, e Caniff lo sapeva, tanto da usare come striscia giornaliera del 17 ottobre 1941 una unica scena muta, con Terry e Dude davanti alla sua tomba. Ne parlarono i giornali. GL Bonelli arriva solo 8 anni dopo, in Italia, in un paese dove invece di finire sulla prima pagina di "Life", ti metteva all'indice la Chiesa Cattolica. Ma è comunque ancora molto più simile a Terry e i pirati che non a Capitan Miki.
  9. La versione originale "letteraria" non era una storia di Conan, ma di Turlogh Dubh O'Brien (pubblicata a dicembre 1931 su Weird Tales), c'è un (parziale) adattamento più fedele all'originale sui due numeri di Dampyr dedicati a Robert E. Howard. Per questo ho scritto " l'adattamento su Conan della storia "the black man",, perchè hanno fatto proprio questo: la Marvel all'epoca aveva finito in breve tempo le poche storie originali di Conan, così Roy Thomas iniziò ad adattare altre storie di Howard (il caso più famoso è l'introduzione di Red Sonjia, anche lei da una storia non Hyboriana). Era stata pubblicata negli USA su Savage Sword of Conan in b/n, e quindi pubblicata in Italiano a colori dalla editrice Corno su Conan e Ka-Zar 31 come "la notte del dio nero", e lì l'avevo letta da bambino. E (a parte la "conanizzazione") è un signor adattamento... Roy Thomas ai testi, Gil Kane e Neal Adams ai disegni, una "all-star" irripetibile... ) E visto che è scaduto il copyright, qui c'è tutta la storia originale... https://gutenberg.net.au/ebooks06/0608071h.html ""Enough!" shouted Thorfel. "Count your beads and mutter your mummery, priest! Come here, wench, and marry!" He jerked the girl off the board and plumped her down on her feet before him. She tore loose from him with flaming eyes. All the hot Gaelic blood was roused in her. "You yellow-haired swine!" she cried. "Do you think that a princess of Clare, with Brian Boru's blood in her veins, would sit at the cross bench of a barbarian and bear the tow-headed cubs of a northern thief? No—I'll never marry you!" "Then I'll take you as a slave!" he roared, snatching at her wrist. "Nor that way either, swine!" she exclaimed, her fear forgotten in fierce triumph. With the speed of light she snatched a dagger from his girdle, and before he could seize her she drove the keen blade under her heart. The priest cried out as though he had received the wound, and springing forward, caught her in his arms as she fell. "The curse of Almighty God on you, Thorfel!" he cried, with a voice that rang like a clarion, as he bore her to a couch nearby. Thorfel stood nonplussed. Silence reigned for an instant, and in that instant Turlogh O'Brien went mad. "Lamh Laidir Abu!" the war cry of the O'Briens ripped through the stillness like the scream of a wounded panther, and as men whirled toward the shriek, the frenzied Gael came through the doorway like the blast of a wind from Hell." (sign, non scrive più nessuno così...) Vabbè, a parte queste divagazioni Howardiane, i temi dei "pulp" e anche delle opere che hanno ispirato GL Bonelli sono temi "forti", odio, vendetta, giustizia, etc, mentre le donne che si suicidano per la vergogna nel melodramma hanno quest'aura "puritana e bigotta" che non gli si addice. C'è questa dicotomia strana nelle donne di GL Bonelli, nata da.. "altri tempi" e una diversa cultura: sono forti e decise nella loro debolezza! È rarissimo vedere donne abili con le armi e in grado di stare alla pari con gli uomini (e se ci sono, sono praticamente sempre malvagie e nemiche di Tex), alle "buone" viene riservato il ruolo di "vittime da salvare", ma allo stesso tempo, in questa debolezza, quante volte ce le mostra decise e "forti"? Penso ad una differenza con un film che sicuramente amava e ha citato molte volte, "ombre rosse"... beh, in "Ombre Rosse" la moglie dell'ufficiale alla fine sta per essere uccisa dal gambler per evitarle di essere catturata dagli Apaches (e no, non era il bigottismo del vedere una donna bianca catturata dai selvaggi: se si guardano i resoconti storici... era un atto di misericordia ammazzarle rapidamente. L'idea che venissero "trattate bene" è una puttanata politicamente corretta...). Non è chiaro se sia consapevole che sta per essere uccisa, ma in ogni caso, se ne deve occupare un uomo. L'avete mai visto fare in una storia di GL Bonelli? proprio in questi giorni le strisce anastatiche stanno ristampando "assedio al posto numero 6", e c'è una scena simile. In cui però l'uomo CONSEGNA LA PISTOLA ALLA DONNA, e lei gli assicura che dopo che sarà morto "quei selvaggi non mi avranno viva"
  10. Non è detto. Si può anche interpretare nel senso che si è uccisa per evitarla. E questa era la maniera in cui l'avevo interpretata da bambino. Rileggendola adesso mi ha fatto riflettere sul perché l'ho sempre interpretata così. Un po' è la dinamica degli eventi (Florecita si spara DI FRONTE A BILL, fregandogli la sua stessa arma. Cioè lo precede. una scena che si era già vista in altri fumetti presi da storie "pulp" dell'epoca di GL Bonelli, per esempio l'adattamento su Conan della storia "the black man", con una scena simile (ma mostrata in scena), un po' per le altre scene di donne che si suicidano in GL Bonelli (mostrate sempre come "indomite", Satania si uccide per non essere catturata, la donna senza nome in "Massacro" per vendicare la morte del marito, etc.). il "trope" della donna che si suicida DOPO, per la vergogna, è estraneo al genere "pulp" (dove è più facile che lei inizi a sterminare per vendetta i colpevoli), è invece proprio più del "melodramma", da film di Amedeo Nazzati, non lo vedo tanto nelle corde di GL Bonelli (che non ha mai mostrato esplicitamente un suicidio simile)
  11. Diablero

    [762/764] Il Mistero del Monte Rainier

    In compenso, questa settimana le strisce anastatiche sono uscite di martedì
  12. Suppongo che la parte che si vedrà dagli occhi di Florecita siano le "imprese" di El Diablo, che pare saranno spiegate meglio (anche perchè quella è una cosa che dovrà essere cambiata per forza per "storicizzarla" alla Tex Willer). La testimonianza della vecchia Squaw fa solo capire che ha rubato la pistola a Bill e gli ha sparato, senza colpirlo (lui si è rifugiato fuori dalla porta) e che poi Florecita si è sparata. Non si dice nulla sul fatto che ci sia stata violenza o meno (era la prima giornata alla capanna ma c'erano stati giorni di viaggio prima). Tex dice che "ha preferito la morte alla vergogna" ma si può interpretare in entrambi i modi, e comunque Tex non lo sa. Con i tempi e le sensibilità cambiate, dubito che rimanga tutto uguale...
  13. Sì è capito che, per metterci qualcosa di originale, Boselli cercherà di raccontare le stesse vicende "da altri punto di vista", quindi mostrando il punto di vista di Florecita, poi quello di Kit Carson prima dell'incontro con Tex in Kid Billy, etc. Ha cercato di farlo un po' anche qui (mostrando le azioni "dietro le quinte" di Carson e dei ranger) ma la Mano Rossa come storia non si prestava, è una lotta solitaria di Tex contro una banda di rapinatori non particolarmente caratterizzati. Spero che il fatto di mostrare cose "non viste all'epoca" implichi che le cose che ABBIAMO invece visto all'epoca siano date come certe e assodate, senza troppe "retcon"...
  14. Diablero

    [214/215] I Due Rivali

    Non lo so, con il mio abbandono del forum e poi la sua chiusura l'unico contatto era quando li incontravo a Lucca ma non ci vado più da anni...
  15. Diablero

    [214/215] I Due Rivali

    Piccola precisazione. In realtà tutta la scheda (davvero bella) è di Michela Feltrin, Gremignai la ripropone nel formato grafico del "nuovo" uBC. Giusto per dare a Michela ciò che è di Michela. Gasp! Se Michela scopre questo sgarro, mi spara!
  16. Diablero

    [214/215] I Due Rivali

    Oggi, per caso seguendo un link a una cosa diversa, mi è capitato di trovare un articolo su questa storia di Marco Gremignai, risalente a ben tre anni fa, sul "nuovo" uBC, qui: https://magazineubcfumetti.com/2021/07/26/tex-i-due-rivali/ L'articolo fa considerazioni interessanti e consiglio di leggerlo, e Gremignai fa un opera più che meritoria: si è messo a confrontare l'edizione originale di questa storia con quella sulla "nuova ristampa". Ed è un massacro... hanno cambiato i testi un po' ovunque! Sapevo dei balloon cambiati, e di "alcune" modifiche, ma non avendo mai comprato ristampe di storie così tarde non sapevo che ci fossero tante modifiche nei numeri dopo al 200! Cito: [...] Sfogliando l’edizione “Tex Nuova Ristampa” della storia in oggetto, notiamo diverse modifiche rispetto all’originale, a parte il rifacimento dei balloon e molte correzioni e/o aggiunte riguardanti le onomatopee. Riportiamo qui di seguito alcune tra le modifiche più significative. N.214: la domanda di Carson “A che guardi?” diventa “Cosa guardi?” (pag.5); alla frase di Carson viene aggiunto un “allora” finale (pag.6, vignetta in alto a sinistra); la frase “Veloce come il fulmine, è stato” viene ribaltata, facendola cominciare con il verbo (pag.7); viene eliminato l’“Ugh!” pronunciato dall’indiano (pag.8); “fuori dalla riserva” viene sostituito con “girovagando” (pag.14, vignetta centrale); “che” viene sostituito con “cosa” (pag.19 in basso a sinistra; 68 centrale); dal pensiero di Don Pedro “…quanto costa lo sfidare e insultare un Don Pedro Cortez!” vengono eliminati “lo, un” (pag.24); “Buen dia” pronunciato da Don Carlos diventa “Buenos dias” (pag.25); “quel” viene sostituito con “quello” (pag.27, 30 e 75 vignetta centrale; 77 e 112 in basso a sinistra); la battuta “… non vedo il momento in cui arrivi…” pronunciata da Kit diventa “Non vedo l’ora che arrivi…” e “batterie” viene sostituito con “carte” (pag.28); la frase di Kit “Manuela è una bella ragazza e per di più la sola ereditiera del patrimonio dei Montoya…” diventa “Manuela è una bella ragazza e, pur essendo la sola ereditiera del patrimonio dei Montoya, è un tipo molto modesto ed è priva della solita boria dei ricchi” (pag.39); vengono sostituiti “Buen dia” con “Salve!” (pag.44), “voler” con “volere” (pag.46), “avevamo” con “abbiamo” (pag.48), “Ch’io sia…” con “Che io sia…” (pag. 67), “anch’io” con “pure” (pag.83), “col” con ““con il” (pag.85), “Valle de los caballos” con “Valle de los caballeros” (pag.92), “sino” con “fino” (pag.110), “buttar” con “buttare” (pag.112, 114); “bellissima ragazza” diventa “bellissima e bravissima ragazza” (pag.53); viene aggiunto “avremo” prima di “parlato” nella frase di Don Carlos (pag.64,centrale); la battuta “mi lascia tutto sconvolto” viene sostituita da “è sconvolgente” (pag.77); la frase di Tex “Di esser prima o poi inseguiti, devono averlo pensato…” viene modificata in “Devono aver pensato che prima o poi sarebbero stati inseguiti…” (pag.81); “soliloquio” viene sostituito con “pensieri” (pag.93); l’esclamazione di Manuela “Mio Dio!” viene sostituita con “?!” (pag.105); viene eliminata la domanda di Tex “Tutto bene?” mentre alla risposta di Carson viene aggiunto all’inizio un “Qui” (pag.107). N.215: “la mia banda” viene sostituito con “i miei ragazzi” (pag.13), “fu” con “è stato” e “aveva detto” con “ha detto” (pag.14); la parte finale della frase pronunciata da Don Carlos “…sarebbe un’impresa quasi disperata il ritrovarli” diventa “…ritrovarli sarebbe un’impresa quasi disperata” (pag.17); anche la parte finale della frase pronunciata da Carson “…al primo gesto ostile con una bella scarica di piombo!” viene invertita (pag.25); “metter” viene sostituito con “mettere” (pag.26); viene eliminato “señor” all’interno della frase pronunciata da Tex (pag.38, in basso). ------------------------------------- Per albi così recenti, che si trovano a pochi euro usati, NON FIDATEVI DELLE RISTAMPE BONELLI, MAI! Meglio avere il VERO albo uscito ORIGINALE all'epoca, anche magari in condizioni non perfette, che avere queste versioni rimaneggiate, apocrife e "riscritte" anche se nuove luccicanti...
  17. Diablero

    I Vip Che Leggono Tex

    Oddio, avere qualcosa in comune con questo personaggio non mi fa molto piacere... vabbè, nel mio head-canon almeno è nizziano! Poi, ho solo scorso in fretta il video (20 minuti di Cruciani? No grazie preferisco vivere.. anzi, faccio un appello in generale per chi posta video lunghi, scrivete il minuto a cui andare per favore...) fino al punto in cui si vede la sua libreria, al minuto 6' 20", non so se più avanti ci ritorna, ma lì NON parla di Tex, non lo nomina proprio, si vedono solo, in alto alto alto dove non te prenderà in mano uno da anni, alcuni (di gran lunga troppo pochi per avere la serie) TuttoTex... mi pare più una cosa da "lo leggevo trent'anni fa, perchè, esce ancora?"...
  18. Diablero

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    Io invece, visto che lo vedo IN OGNI STORIA di Nizzi, sia che la disegni Milazzo sia che la disegni chiunque altro, sia che parli di minatori sia che parli di qualunque altra cosa, penso che cercarne una spiegazione in qualcosa di specifico in una singola storia, è una ricerca assurda, tipo cercare di dimostrare che un sasso non cade per la gravità, ma sicuramente per qualcosa di specifici di quello specifico sasso, sennò galleggiava nell'aria... La spiegazione l'ha data più volte lo stesso Nizzi in un sacco di interviste: è incredibile come quando parla e spiega, non lo stia ad ascoltare nessuno! Nizzi è da sempre convinto che il "segreto" per una buona storia di Tex sia far vedere Tex e gli altri, a tavola, che fanno le solite battute su bistecche e patatine. Per lui, le vicende e gli intrecci sono irrilevanti, "il lettore non ci fa caso", non importa la caratterizzazione dei personaggi, non importa l'originalità (e qui gli hanno dato ragione, strapagato per quindici anni in cui non ha inventato una sola storia...). Lo ha scritto. lo ha detto in interviste. Ci sono video online in cui lo dice di fronte a decine di spettatori: più chiaro di così! Nelle storie di Nizzi, le sparatoria sono "perdite di tempo" per macinare pagine (e infatti hanno tutte lo stesso svogliato svolgimento: agguato di cui Tex non si accorge assolutamente, ma tutti i cattivi lo mancano da 2 metri anche sparando centinaia di colpi), non contano e quindi, coerentemente, non ci presa la minima attenzione e le fa a fotocopia. Il FULCRO delle storie, il punto in cui cura di più i dialoghi, e che inserisce SEMPRE anche nelle storie che copia che non prevedono pranzi, è la cosa di gran lunga più importante: far vedere Tex e gli altri a tavola a mangiare bistecche e patatine. L'ha proprio teorizzato: è "il segreto per fare una storia di Tex che piace ai lettori": per il resto puoi scopiazzare film, fare agguati ridicoli in cui mancano Tex da 2 metri con una mitragliatrice, non importa. Anche gli intrecci "gialli" non ha senso farli difficili (che poi il lettore non li capisce), meglio metterci un sacco di "origlioni" che spiegano ogni cosa, TRE VOLTE, ad un pubblico ormai anziano e semi-intontito dai suoi di pranzi che non capisce bene le cose se gliele spieghi solo due volte. Notare la storia recente con Tex che si fa tremila km per essere lì la notte stessa in cui SANNO che qualcuno tenterà di affondare la nave o di dirottarla... e vanno tutti a dormire senza sentinelle, disarmati e in mutande. Per i pochi "fessi" che "non hanno capito Tex" come me, è una roba intollerabile degna di un film con Franco e Ciccio. Per il lettore di Nizzi, è "perchè, sono andati a fare qualcosa? Ma perchè, hai letto quello che diceva l'origlione? Cosa sono lì a fare? Cosa? Macchissenefrega, HANNO GIÀ MANGIATO PATATINE DUE VOLTE, questa è una BELLA storia di Tex! Quanto mi mancavano le patatine!". Perchè infatti Nizzi, prima di fare questo obbrobrio, si è assicurato di fare ben DUE scene di "pard a tavola" in meno di 60 pagine! "pagato pegno", accontentato il lettore con "l'unica cosa che il lettore di Tex cerca", POI ha fatto tranquillamente la scena di Tex che chiede scusa in mutande! (in questo, Nizzi è estremamente professionale: prima il DOVERE, poi il PIACERE: le figuracce da piccione, le scene in cui Tex viene salvato da un vecchio paralitico quando ormai si è dichiarato sconfitto e piegnucole, le mette di solito nel finale, DOPO che ha accontentato i lettori con due-tre scene ad albo di bistecche e patatine. A quel punto, sicuro che il suo lettore satollo e intorpidito si sia già addormentato con l'albo in mano, si prende le sue soddisfazioni. Per me è una cosa intollerabile, mi sento preso in giro e considero ogni storia di Nizzi una vera e propria offesa alla storia di Tex e al suo creatore: ma è un fatto che Nizzi non è folle solitario che dice boiate nel deserto: ogni volta che dice queste cose agli incontri, il suo pubblico APPLAUDE. Ogni volta che una delle sue ultime "perle" viene pubblicata, i social (e pure questo forum) si riempiono di commenti del tipo "finalmente una storia semplice piena di bistecche e patatine!" ESISTE un pubblico che si riconosce pienamente nel ritratto che ne fa Nizzi (che descrive un pubblico totalmente disinteressato sia alla qualità che al senso stesso delle storie, ma che decide se una storia è bella in base al numero di scene con bistecche e patatine: e infatti guarda QUANTE scene a tavole Nizzi ha aggiunto alla storia del film...), un pubblico che si è "autoselezionato" negli anni (man mano che quelli che facevano caso alle cose che scriveva Nizzi ed erano meno scemi di me smettevano di comprare Tex), e che ora probabilmente è una buona percentuale dei lettori. Da questo punto di vista, la critica che faccio spesso ai fan di Nizzi di "non leggere con attenzione le sue storie", al punto di non accorgersene delle figuracce che fa Tex (e mi immagino, per fare battute umoristiche, un Nizzi frustratissimo che non sa più come fare per far capire che Tex è un borioso gradasso mangione e incapace, lo mette in tutte le storie ma i suoi fan non se ne accorgono...) è irrilevante. La risposta reale che darebbe Nizzi, se fosse coerente con le sue teorie, sarebbe "ma io ve lo spiego da una vita che il pubblico di Tex non fa caso alle storie e non capisce nulla se non glielo spieghi almeno tre volte, di cosa vi meravigliate?" (detto questo, continuo a trovare illuminante il chiaro piacere che aveva Nizzi a discutere con i suoi critici quando dimostravano di aver letto e capito le sue storie... era chiaro che non era una cosa che capitasse spesso.) In un altro thread proponevo di dedicare i Maxi a QUESTO Tex: anche senza far tornare Nizzi (che ormai mi sa che ne ha fatta una di troppo, non sono più i tempi in cui Sergio Bonelli gli perdonava tutto per non rischiare di dover tornare a scrivere Tex...), non è difficile, prendi Faraci o chiunque altro, gli fai scrivere storie qualsiasi senza tante pretese, magari anche scopiazzate, basta che in trecento pagine ci siano almeno 4-5 scene con i pards a tavola a mangiare bistecche e patatine. Perché sono criteri estetici incompatibili, e sono dei TEX incompatibili: e sui "gusti" non si può discutere, a me "storie" come queste mi disgustano e mi sembrano emerite boiate, per tutti i motivi che ho lungamente elencato qui: ma sono "motivi" totalmente irrilevanti per il pubblico che descrive Nizzi, il pubblico secondo lui predominante, che secondo lui non dà la minima importanza a tutte le cose che ho segnalato, "basta che i pard si mettano a tavola e mangino bistecche e patatine, e per loro è una bella storia" (citazione testuale da Nizzi). È ovvio che una storia non può accontentare entrambi questi pubblici, non ci può essere un Tex che è allo stesso tempo il Tex di GL Bonelli e un personaggio tipo Poldo Sbaffini in un film di Franco e Ciccio. L'unica è fare collane separate e dare a ciascuno il Tex che preferisce. (sarà un caso che quando scrive Tex Willer, cioè il SUO Tex senza dover "pagare pegno" a decenni di Nizzate, Boselli sia chiaramente più ispirato? Non sarebbe bello avere un Tex "denizzizzato" anche sulla serie regolare, mentre il fan delle patatine potrebbero avere dei bei mallopponi che li accontentano nei Maxi?)
  19. Diablero

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    In un paesino negli USA del 1800, è chiaro che la Bibbia è quella di King James. E così che si fa un entrata in scena che cattura l'attenzione... Nizzi di solito fa entrare in scena Tex e pards che mangiano bistecche e patatine, giusto per chiarire subito l'atmosfera da Franco e Ciccio... Nel film, il pale rider ha DUE entrate in scena che lo "presentano" nelle due cittadine. In quella più grande, come si vede nella clip che avevo postato prima, appare come uno spettro, scompare e poi salva la vittima del pestaggio, pestando a sangue tutti i bulli. Qui, invece, appare mentre Megan cita il passo biblico sulla morte. Come fa entrare in scena Tex invece Nizzi? Nella prima scena, il villico viene pestato senza che nessuno lo salvi. Subito dopo la scena passa su Tex e Carson a zonzo, con Carson che si lamenta che vuole mangiare, ha fame, e kit lo percula (ma poi va in paese a comprare da mangiare e una volta lontano dalla protezione di suo padre si dimostra il piccione che è e si mette nei guai per andare al saloon a sbronzarsi) Nella seconda, c'è gente... A TAVOLA (ovviamente) che dice "arrivano quattro forestieri" (e la mamma che risponde "torna al tuo posto! Non ci si alza da tavola finché tutti non hanno finito!". E la prima cosa che fanno i pards quando arrivano? VANNO A MANGIARE! Che epicità, che narrazione appassionante! Come diceva un mio vecchio prof alle superiori, "anche per copiare, bisogna essere capaci"...
  20. Diablero

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    Anche nel film, Eastwood non è mica pallido... è il suo cavallo che è bianco. E il titolo è "Pale Rider", non "rider on a pale horse"...
  21. Diablero

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    Puoi anche fidarti, ma non ti fai descrivere il posto? Non ci fai un sopralluogo? Affido donne e bambini alla prima idea di un montanaro che non è certo un esperto di sparatorie? Nessuno dei pard va nemmeno a vedere se è un posto sicuro? Ricordiamo poi che il luogo è VICINISSIMO al paese ("2 ore" a cavallo, in montagna e su una pista che non conoscono, pagina 111), quindi pochi km, mica è una vastità sperduta. E le portano "al vecchio campo", quindi un luogo NOTO anche agli abitanti del paese e con piste battute che arrivano fino a lì (infatti ci arrivano CON DEI CARRI in UN ORA, praticamente sono attaccati al paese... che "sicurezza" possono avere? Che "posto sicuro" è un posto noto a tutti, perfettamente raggiungibile e in mezzo alla strada, praticamente attaccato al villaggio... ma giusto quel poco "fuori dalle difese" per essere totalmente indifeso... No, dai, non cerchiamo giustificazioni: è una storia di Nizzi, Tex DOVEVA fare almeno una figura da piccione e DOVEVA essere salvato da qualcuno, e senza l'intervento di quel qualcuno doveva essere chiaro che sarebbe stato sonoramente sconfitto... avviene in tutte le storie di Nizzi, se non era il villaggio era un altra cosa, ma che Tex avrebbe messo in pericolo tutti con una figura da piccione era OVVIO: quando mai non succede, nelle storie di Nizzi? Notare anche una cosa: Nizzi ha plagiato "il cavaliere pallido" per quasi tutta la storia, ma DA SUBITO ha cambiato il rapporto fra padre e figlio, praticamente solo per fargli salvare Tex alla fine (e quindi io, che conosco i miei polli, a vedere un vecchio quasi immobilizzato ho subito capito "ah, ecco chi salverà Tex". Di solito è banalissimo capirlo nelle storie di Nizzi). E al contempo, mentre Clint Eastwood nel film è un giustiziere implacabile... TIPO TEX, e non fa errori da piccione... qui Nizzi li inserisce. È la discrepanza maggiore fra le due storie (la sotto-trama incestuosa viene appiccicata chiaramente solo a storia iniziata, e occupa pochissime pagine, risultando praticamente ininfluente): Nizzi, in totale crisi di idee da anni (tanto che, dice lui stesso, NON HA PIÙ INVENTATO UN SOGGETTO ORIGINALE DAL 1994), prende un film di Eastwood da copiare. E visto il ruolo di Eastwood nei suoi film, con piccole modifiche sarebbe adattissimo a Tex (non lo rendi più un prete, fai arrivare quattro persone, la sottotrama con la ragazzina la fai con kit), con una bella "sfida finale" in pieno paese. Ma no. Il resto (la trama, i montanari, il fiume, le macchine, etc.) vanno bene. Ma un Tex infallibile che risolve il problema è INTOLLERABILE per Nizzi. E infatti, si crea subito il "personaggio che salverà Tex" modificando da subito il cast, poi si inventa lo spostamento delle donne che nel film NON avviene (anzi, nel film ci provano a prendere UNA ragazzina prigioniera... E Clint Eastwood gli fa subito capire che non è una buona idea!), per far perdere Tex... La cosa più incredibile di queste storie, rileggendole, è che io non abbia smesso di comprare Tex dopo le prime 20 storie consecutive che lo ridicolizzavano, e anzi abbia proseguito anni a pagare per "storie appassionanti" () come questa... P.S.: ecco cosa succede nel film originale quando cercano di catturare una ragazza (e si vede anche quanto "romanticismo" ci sia fra i due ragazzi della prima scena, nella storia originale... Andava tolta, assolutamente inadatta per una trama di Nizzi: Tex deve fare continue da piccione incapace, mica salvare ragazze in pericolo...
  22. Diablero

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    La Bibbia è in Inglese, questo non lo sapevo. la Bibbia non so, ma il film è in inglese, e la citazione è in Inglese... (oltretutto, anche l'abitudine di chiamare il cavaliere - la morte - sul CAVALLO pallido, come "Pale Rider" è solo in inglese, non mi pare che in Italia ci sia l'abitudine di chiamare la morte "il cavaliere pallido", mentre "Pale Rider" per un americano è ovvio che si riferisca alla morte...)
  23. Diablero

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    In effetti, anche se quel pezzo della Bibbia (per la precisione, dell'Apocalisse) viene citato nella scena in cui il cavaliere arriva nella comunità oppressa... "And I looked, and behold a pale horse: and his name that sat on him was Death, and Hell followed with him." ...il titolo agli spettatori italiani faceva venire in mente più un cavaliere poco abbronzato che non la citazione biblica della Morte come ultimo cavaliere dell'Apocalisse! (I titolisti italiani sono così, ti stravolgono il 99% dei titoli sostituendoli con frasi insensate, tipo "2002 la seconda odissea" al posto di "silent Running", poi quando la traduzione letterale potrebbe essere fuorviante usano quella... ) Ecco comunque com'era la scena dell'aggressione in paese nel film: https://www.youtube.com/watch?v=eyjrUAimzZg
  24. Diablero

    [Texone N. 13] Sangue Sul Colorado

    Ehmm.... Eh, sì, la sterzata "romantica" non ha alcun senso. È evidente che quando ha scritto la prima scena Nizzi non ci aveva ancora pensato, e poi non si è preoccupato di correggere la scena iniziale per dargli un senso... D'altronde è una delle pochissime cose nella storia che NON C'ERANO nel film di Eastwood (nel film non sono parenti e più avanti tenta di stuprarla...), quindi è ovvio che è stata aggiunta "in corso d'opera", forse per sfruttare Milazzo come dici, forse per allungare il brodo, vallo a sapere... Merita come merita tutto Eastwood, ma non è fra i migliori: riprende il tema di High Plain Drifter (auto-plagio?) ma in maniera meno "feroce", e entrambi i film servono per ripresentare il suo personaggio dello "straniero senza nome" in una maniera adatta per il pubblico americano (da qui i toni biblici). Come regista poi ha fatto di meglio, ma fra i western dell'epoca è fra i migliori: e dopotutto, Clint a fare lo Straniero Senza Nome merita sempre...
  25. Diablero

    [Maxi Tex N.33] La città che scotta

    Ovvio che la copertina è separata: è stampata a colori su cartoncino, sarà possibile immaginarla come stampata insieme al resto? Se non si ha chiaro questo forse non si ha chiaro nemmeno PERCHÈ le pagine vanno di 16 in 16. Alzi la mano chi crede che si facciano macchine da stampa tipografica che stampano su carta larga 16 cm come un bonelli! Ecco in realtà come vengono stampati libri, periodici, riviste, fumetti, etc: (l'illustrazione è di un servizio di stampa online in digitale "in piano" quindi NON sono i fogli (o addirittura i rulli) che si usano per la stampa dei periodici a larga diffusione, è giusto per far capire come si stampino insieme diverse pagine che poi vanno RITAGLIATE nelle singole pagine del periodico) Nel caso dei Bonelli, si stampano 16 pagine per volta nello stesso foglio, per questo (a seconda del numero dei fogli che usi) le pagine sono 64, 80, 96 o 112. P.S.: un video in cui si vede un processo di stampa con i rulli...
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